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Doveva scontare due anni di reclusione Arrestato e multato di 12mila euro

Sono le ore 15 in zona Cenisia, quando un cittadino tunisino di 32 anni, alla vista della pattuglia del commissariato San Secondo in transito, aumenta improvvisamente la propria andatura, abbassando la testa. Gli agenti, insospettiti, si avvicinano per controllarlo ma questi, con scatto fulmineo, inizia a correre, attraversando il cortile interno di un complesso residenziale. Intuita la direzione di fuga, i poliziotti lo aspettano all’uscita, in via Chianocco, dove viene fermato.

 

Lungo la strada, lo straniero aveva gettato in un tombino un involucro di hashish, recuperato in seguito e per il quale verrà sanzionato.

Dopo aver effettuato una serie di accertamenti, emerge che il tunisino aveva a carico un ordine di carcerazione, dovendo scontare una pena di 2 anni e 2 mesi ed una pena pecuniaria di 12000 euro, per reati inerenti gli stupefacenti.

Il reo è stato tradotto presso la casa circondariale “ Lorusso e Cutugno

Sotto casa della ex con un coltello, arrestato

I fatti accaduti in zona San Donato

 

Domenica scorsa, gli agenti del commissariato Centro hanno arrestato un soggetto per maltrattamenti.

L’uomo, separato ormai da tempo dalla compagna, non aveva mai accettato la fine della relazione. Frequentava la casa della ex per continuare a vedere il figlio, ma in più di una circostanza aveva sfogato il suo rancore nei confronti della donna distruggendole oggetti della quotidianità come il televisore, quest’ultimo ricomprato 3 volte. Diverse le occasioni in cui l’aveva minacciata, affermando che le avrebbe tolto la vita se mai l’avesse vista in compagnia di un altro uomo.

Nel tardo pomeriggio di domenica, la chiamata alla ex, dicendole di trovarsi sotto la sua abitazione armato di coltello. La donna, al momento della telefonata lontana da casa, allerta il 112 NUE.

L’arrivo della pattuglia del commissariato Centro allarma il quarantenne che, nel tentativo di sottrarsi alla vista dei poliziotti, entra in un bar poco distante. Una volta dentro si libera del coltello e si da alla fuga. Dopo essere stato rintracciato, per l’uomo scattano le manette.

Al Mauriziano nuova Rianimazione e Medicina delle Aree critiche

E’ stata inaugurata la RiMac: Rianimazione e Medicina delle Aree critiche dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Con questo secondo lotto, dopo il primo della Medicina d’Urgenza dello scorso giugno,  l’Ospedale Mauriziano di Torino è la  prima Azienda in Piemonte e tra le prime in Italia ad aver portato a termine queste opere in previsione di una possibile quarta ondata da Covid 19 in vista dell’imminente inverno. Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Direttore Generale del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, il Direttore Sanitario Maria Carmen Azzolina e il Commissario Area Giuridico Amministrativa del Dirmei Antonio Rinaudo.

Si tratta di una nuova Rianimazione, presso il Padiglione 17B, dotata di 8 posti letti ampliabili a 10. Il valore complessivo è stato pari a circa 927 mila euro tra opere strutturali e dotazioni biomedicali.  

Predisposto secondo le direttive del Decreto Arcuri, sarà un sistema organizzato per assistere pazienti critici, che fornirà cure mediche ed infermieristiche estremamente specializzate ed intensive, attraverso una elevata capacità di monitoraggio multiparametrico e modalità di supporto alla funzione d’organo, al fine di consentire la sopravvivenza del paziente durante una o più insufficienze d’organo acute. Fornirà una risposta modulare, rapida ed efficace in caso di repentino incremento di pazienti critici, come si è verificato nel corso delle ondate pandemiche legate alla diffusione del SARS-Cov2.

La nuova struttura si chiamerà RiMac: Rianimazione e Medicina delle Aree critiche, in virtù della capacità di fornire supporto d’organo avanzato, ad uno o più sistemi d’organo coinvolti in un processo di insufficienza acuta (insufficienza respiratoria, insufficienza cardiocircolatoria, insufficienza renale, insufficienza epatica, metabolica), con personale ed attrezzature che garantiranno elevati standard qualitativi.

La recente pandemia Covid-19 ha messo in luce la carenza di posti letto di terapia intensiva nell’attuale assetto ospedaliero regionale e nazionale. Sempre più fondamentale diventa, nella gestione del paziente critico e nella risposta a situazioni impreviste, la disponibilità di aree attrezzate al trattamento dell’insufficienza d’organo acuta, nel contesto ordinario e nel contesto straordinario, quale può essere una pandemia.

Quest’area dell’Ospedale Mauriziano è tra le prime ad essere attivate nella nostra regione  nell’ambito del già citato programma nazionale di ampliamento dei posti letto di Rianimazione in Piemonte e sul territorio nazionale, varato durante la pandemia Covid19.

E’ morto di infarto il dottor Garrone, medico dei bimbi

Giovanni Garrone, di 67 anni, noto pediatra torinese, è morto a causa di un infarto mentre  si allenava in bici a Exilles.

Viveva a San Mauro Torinese.   Il dottor Garrone era anche appassionato di scrittura e aveva pubblicato tre romanzi. Il medico nella sua lunga attività aveva partecipato a numerosi convegni di pediatria.

Terze dosi: il Piemonte pronto a partire a dicembre con la fascia 40-59 anni

Il Piemonte è pronto a partire dal 1° dicembre anche con la somministrazione della terza dose a chi ha tra 40 e 59 anni, in linea con quanto ha annunciato oggi il ministro della Salute Speranza. Anche in questo caso riceveranno l’sms di convocazione coloro che hanno maturato i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.


SU RICHIESTA DEL PIEMONTE VIA LIBERA ALLE DOSI AGGIUNTIVE ANCHE PER LE STRUTTURE PER MINORI, DISABILI, MALATI PSICHIATRICI E TOSSICODIPENDENTI
In queste ore è arrivato il via libera dal generale Figliuolo alla somministrazione delle terze dosi anche nelle strutture socio residenziali per minori, disabili, malati psichiatrici e tossicodipendenti. La richiesta era stata avanzata proprio dalla Regione Piemonte, lunedì, durante la visita a Torino del Generale presso l’Unità di crisi del Piemonte.

“La nostra priorità in questo momento – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – è accelerare con le terze dosi, per mettere il più possibile in sicurezza la popolazione piemontese. Proprio nei giorni scorsi avevamo auspicato il via libera anche ad altre fasce di età e categorie, e ora che è arrivato l’ok dal Ministero procederemo immediatamente”.

Il Piemonte è in testa alle Regioni italiane nella somministrazione delle terze dosi: ad oggi ne sono già state inoculate oltre 320.000 alle categorie autorizzate (40 mila immunodepressi, 16 mila altamente fragili, 14 mila ospiti e 9 mila lavoratori delle Rsa, oltre 190.000 over80, 50 mila sanitari e oltre 6 mila 60enni e 70enni).

In particolare nella fascia 60-79 anni sono oltre 600 mila le persone che matureranno i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale entro il 31 gennaio: circa 10 mila hanno maturato il periodo già ad ottobre, altri 154 mila lo faranno entro il 30 novembre, oltre 251 mila entro il 31 dicembre e 192 mila a gennaio.

Frode, bancarotta, riciclaggio: 2,5 milioni sequestrati a imprenditore

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SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE INDAGATO PER I REATI DI FRODE FISCALE BANCAROTTA RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO.

 

La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di un imprenditore pinerolese, gravato da precedenti penali per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.

 

Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione di un iter investigativo, che ha visto impegnati i finanzieri della Compagnia di Pinerolo per oltre un anno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, in complesse indagini di polizia giudiziaria.

 

Le investigazioni hanno tratto origine da una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società operante nel settore della vendita di mobili, all’esito della quale sono state accertate plurime violazioni alla normativa tributaria ed in materia fallimentare, con conseguente segnalazione dell’imprenditore all’Autorità giudiziaria per i reati di omessa presentazione della dichiarazione, per un importo di oltre 1 milione di euro, e di bancarotta fraudolenta.

Sulla base degli elementi acquisiti, il GIP presso il Tribunale di Torino, accogliendo la richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo processuale, ha emesso un provvedimento cautelare preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti della società e del suo legale rappresentante, che ha consentito di sottoporre a sequestro conti correnti e n. 02 immobili in corso di costruzione.

 

I successivi approfondimenti hanno permesso di smascherare un vasto e intricato sistema criminoso, messo in piedi dall’imprenditore, finalizzato alla commissione di reati di natura fiscale, fallimentare, riciclaggio e autoriciclaggio, attraverso la costituzione, nel tempo, di diverse società allo scopo di conseguire indebiti vantaggi economico-patrimoniali.

 

È stato, infatti, acclarato come il soggetto avesse volutamente e sistematicamente omesso di adempiere alle obbligazioni fiscali in capo alle ulteriori società nel frattempo costituite, accumulando debiti verso l’Erario complessivamente quantificati in oltre 2 milioni di euro, depauperando, al contempo, il patrimonio aziendale e lasciando le imprese in stato di dissesto. Pertanto, i Finanzieri hanno approfondito la situazione reddituale e patrimoniale dell’imprenditore, accertando che lo stesso aveva impiegato il denaro proveniente dagli illeciti perpetrati in attività economiche e finanziarie, in modo da ostacolare concretamente la relativa provenienza delittuosa, facendo transitare tali somme su conti correnti intestati a soggetti terzi (suoi familiari e aziende a questi ultimi intestate).

È quindi emersa una rilevante sproporzione tra il profilo patrimoniale e quello reddituale dell’imprenditore e dei suoi familiari i quali, pur non avendo percepito per anni alcun tipo di reddito, o avendo conseguito sporadicamente minimi emolumenti, sono risultati direttamente o indirettamente intestatari di numerosi immobili, acquisiti nel tempo attraverso l’impiego dei capitali di matrice illecita.

Tenuto conto degli elementi acquisiti nel corso delle indagini e alla luce dei diversi capi di imputazione gravanti sull’imprenditore, l’Autorità giudiziaria, condividendo le proposte avanzate dai finanzieri, ha disposto, sulla base della normativa contenuta nel “Codice antimafia”, il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, quale misura di prevenzione patrimoniale propedeutica alla successiva confisca.

 

Le attività hanno complessivamente consentito di cautelare 5 compendi aziendali e 14 rapporti finanziari riconducibili, direttamente o indirettamente, all’imprenditore pinerolese, per un ammontare di oltre 2,5 milioni di euro.

 

La Regione avvia uno screening sull’epatite C

Dal 15 novembre 2021 al 28 febbraio 2022, la Regione Piemonte avvierà sul proprio territorio uno screening sperimentale sulla popolazione generale per la ricerca del virus dell’epatite C.

In ognuna delle cinque Asl (Città di Torino, To3, Cn1, Alessandria e Vercelli) individuate sulla base di criteri di rappresentatività delle diverse caratteristiche della popolazione piemontese, verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989.

«L’obiettivo – spiega l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, oltre che interrompere la circolazione del virus, impedendo nuove infezioni».

L’iniziativa rientra nel piano di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV per il quale sono stati assegnati a favore delle Aziende sanitarie locali del Piemonte oltre 5 milioni e mezzo di euro.

Per l’effettuazione dei test, le Asl individueranno dei centri prelievo/hub vaccinali/hot spot tamponi o altro idoneo luogo, presso i quali proporre agli utenti la partecipazione volontaria allo screening, mediante la presentazione di una informativa e la raccolta del consenso informato.

Una volta effettuato il test, le informazioni del soggetto e il risultato verranno registrati sull’apposita scheda prevista dal Ministero della Salute.

L’esito del test verrà comunicato all’interessato e, in caso di confermata positività, la consegna del risultato avverrà previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l’eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato, al fine di proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) e di avviare prima possibile, qualora  eleggibile al trattamento, l’opportuna terapia, secondo le modalità organizzative individuate dalle singole Asl.

In caso di HCV-RNA negativo, non verrà effettuato ulteriore accertamento.

Oasi urbana a Parco Stura con Nova Coop

È Parco Stura l’area scelta a Torino da Nova Coop per realizzare una delle dieci “Oasi Urbane” che Coop si è impegnata a creare entro fine anno in altrettante città italiane per ribadire il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto “Oasi Urbane” prevede la piantumazione di 10 mila alberi e arbusti per restituire un po’ di verde alle città italiane e allo stesso tempo riqualificare aree degradate, con l’obiettivo di riportare la biodiversità e l’equilibrio naturale in ecosistemi danneggiati e contribuire alla salvaguardia del paesaggio e al miglioramento della qualità di vita degli abitanti.

A Torino, Nova Coop ha scelto di realizzare l’intervento di piantumazione nel Parco Stura Sud per supportare il percorso di bonifica, riqualificazione e restituzione alla città di cui è stata oggetto questa zona negli ultimi anni.

Martedì 9 novembre alcuni Soci Coop, volontari e giovani under 30, dopo aver svolto un workshop formativo sulle tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici, sono stati protagonisti dell’ultima fase di messa a dimora di 800 piante nei 3 ettari a disposizione, imbracciando pala e vanga, con il supporto tecnico dei partner del progetto AzzeroCo2, Silverback e Legambiente.

Per realizzare la nuova area boscata popolando lo spazio verde che affaccia su via Bollengo (nella porzione del parco compresa tra corso Giulio Cesare e corso Vercelli) è stato scelto un variegato mix di specie arboree e arbustive comprendente esclusivamente varietà autoctone tipiche del quadro vegetazionale della zona: frassini maggiori, salici bianchi, olmi, prugnolo selvatico, frangola e biancospino. Le piantumazioni verranno monitorate per i prossimi due anni attraverso una sorveglianza attiva per verificare il corretto attecchimento e intervenire in caso di danni da siccità, malattie o altre possibili cause. Un’apposita cartellonistica illustrerà ai frequentatori del bosco in divenire le caratteristiche delle specie che si è scelto di piantare e coltivare.

“Oasi urbane” è stato finanziato con la campagna “Green Weeks Coop” (partita a fine agosto fino all’8 settembre), che ha promosso nelle scorse settimane lo “sconto sostenibile” del 25% sui prodotti Coop e grandi marche, destinando il 5% del ricavato a queste attività di sostegno all’ambiente.

Dopo la prima tappa milanese, che ha riunito giovani da tutta Italia in concomitanza con lo svolgimento della Pre-Cop26, e l’appuntamento nella zona nord di Torino, ulteriori iniziative verranno realizzate a Genova, Piacenza, Ancona, Perugia, Firenze, Livorno, Roma e Bari.

Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop, commenta: “Con questa azione di imboschimento di Parco Stura, Nova Coop continua il suo impegno in sostegno alla riqualificazione urbana del quadrante nord della città, iniziato con l’apertura del Superstore e Piazza commerciale Botticelli. Abbiamo fortemente voluto localizzare in quest’area della città il contributo che potevamo offrire con la nostra “Oasi Urbana” alla crescita del patrimonio del verde pubblico di Torino, coinvolgendo Soci Coop, giovani e stakeholder, per sostenere il processo di riqualificazione che sta restituendo alla comunità le sponde della Stura per usarle come nuovo spazio pubblico cittadino. Grazie alle Green Weeks Soci e consumatori hanno avuto modo di partecipare a un progetto concreto di rigenerazione urbana e tra poche settimane potranno venire in un luogo preciso a verificare il risultato della loro scelta”.

Francesco Tresso, assessore alla cura della città e alla manutenzione del Verde della Città di Torino, dichiara: “Ringrazio Nova Coop per questo importante intervento di piantumazione a Parco Stura, in un’area oggetto di un intervento di bonifica e di riqualificazione per restituire ai cittadini un parco sempre più fruibile e attrattivo. Torino è tra le città più verdi d’Italia, ma è fondamentale continuare a investire in questi interventi di forestazione urbana per garantire un futuro più sostenibile alla nostra città, con contributi concreti volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e alla valorizzazione degli spazi pubblici urbani”.

Carmela Favarulo di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) commenta: “È un progetto che mette assieme in maniera concreta l’attenzione e la cura dell’ambiente che ci circonda e in cui viviamo, la collaborazione di centinaia di giovani e l’impegno diretto dei Soci Coop. Si tratta di una campagna in cui abbiamo investito e in cui crediamo e che in questi giorni dopo Torino toccherà altre città e altre cooperative. L’attenzione verso gli obiettivi 2030 delle Nazioni Unite tocca tutte le attività delle cooperative di consumo, dagli aspetti commerciali alle campagne sociali, come la recente iniziativa sui Seabin per la pulizia di laghi e mari o Close the Gap, per promuovere la parità di genere”.

“Le città rivestono un ruolo cruciale nella crisi climatica, essendo responsabili di almeno il 70% delle emissioni climalteranti. Peraltro, è proprio nelle aree urbane che si pagheranno i conti più salati in termini di conseguenze del riscaldamento globale – ha spiegato Annalisa Corrado Responsabile Progetti innovativi di AzzeroCO2 –. Con il progetto Oasi Urbane di Coop si è voluto intervenire in questi contesti mettendo a dimora alberi che rappresentano le “tecnologie” più potenti che abbiamo per assorbire i diversi inquinanti ma anche per contrastare gli effetti delle piogge torrenziale e le ondate di calore. Gli 800 alberi piantati a Torino serviranno a questo scopo, un intervento dal rilevante valore ambientale che siamo orgogliosi rientri nella Campagna Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente con l’obiettivo di ripristinare l’ecosistema dei territori e dare il nostro contributo al contrasto alla crisi climatica. È questa secondo noi la strada giusta da percorrere se vogliamo parlare di futuro possibile”.

Covid, il bollettino di giovedì 11 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15:45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 376 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 173 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 58.391 tamponi eseguiti, di cui 52.189 antigenici. Dei 376 nuovi casi gli asintomatici sono 218 (58%).

I casi sono così ripartiti: 180 screening, 130 contatti di caso, 66 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 392.398,così suddivisi su base provinciale: 32.345 Alessandria, 18.839 Asti, 12.374 Biella, 56.447 Cuneo, 30.330 Novara, 209.057 Torino, 14.590 Vercelli, 13.898 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.625 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.893 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 243 (+17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5.036

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.881.053 (+ 58.391 rispetto a ieri), di cui 2.414.739 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.843

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.843 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.591 Alessandria, 725 Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara, 5.654 Torino, 538 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

375.253 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 375.253(+ 213 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.350 Alessandria, 17.856 Asti, 11.801 Biella, 54.225 Cuneo, 29.154 Novara, 200.534 Torino, 13.853 Vercelli, 13.399 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.559 in fase di definizione.

Uccise donna per rapinarle tre euro: pena da ergastolo passa a 30 anni

DAL PIEMONTE / Commutata dall’ergastolo a 30 anni di carcere la pena inflitta a  un muratore che nel 2019, a Barge nel Cuneese, uccise per rapina una pensionata settantenne. La sentenza giunge dalla Corte di Assise di appello di Torino, che ha proceduto con il rito abbreviato. L’uomo oggi ha 42 anni ed è detenuto a Ivrea. Aggredì l’anziana in una strada del paese riuscendo a rubarle non più di tre euro. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile e hanno ottenuto la conferma del diritto a un indennizzo.