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Spaccata al supermercato nella notte In tre arrestati dalla Polizia

 Sabato notte, intorno alle 3 gli agenti della Squadra Volante vengono inviati presso un supermercato di via Rio de Janeiro per una spaccata all’esercizio. Gli agenti vengono avvisati che gli autori si sono introdotti all’interno forzando una porta su via Millio.

 

Sul posto, gli agenti trovano un aspirapolvere imballato, la porta forzata e la centralina dell’allarme divelto senza, però, che vi sia nessuno all’interno. Un testimone, tuttavia, fornisce la descrizione di tre persone che sono fuggite in direzione del giardino San Paolo. Proprio in quest’area, i poliziotti rintracciano i tre seduti su una panchina. Appoggiato ad un albero gli agenti trovano un imballo contenente un televisore 39 pollici. Un altro imballo contenete un 32”” viene rinvenuto, assieme ad un forno a microonde, in via Braccini angolo via Rio de Janeiro. I 4 elettrodomestici del valore complessivo superiore ai 700 euro vengono riconsegnati al supermercato.

I tre, un cittadino algerino di 53 anni e due marocchini di 35 e 27 anni, vengono arrestati per furto in concorso. Il cinquantatreenne è stato anche deferito in stato di libertà per resistenza, mentre il ventisettenne ha subito la stessa sorte per le minacce dirette agli operatori della Squadra Volante nel corso delle fasi dell’arresto.

Covid, il bollettino di giovedì 2 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1204 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 452 dopo test antigenico), pari all’1,9% di 62.935 tamponi eseguiti, di cui 52.357 antigenici. Dei 1204 nuovi casi gli asintomatici sono 604 (50,2%).

I casi sono così ripartiti: 465 screening, 511 contatti di caso, 228 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 405.422 ,così suddivisi su base provinciale: 33.251 Alessandria, 19.570 Asti, 12.787 Biella, 58.133 Cuneo, 31.458 Novara, 215.775 Torino, 14.973 Vercelli, 14.559 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.677 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.239 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(+ 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono400 (+ 24 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.099

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.992.779 (+ 62.935 rispetto a ieri), di cui 2.515770 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.895

Due decessi di persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.89deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 726Asti, 439 Biella, 1.469 Cuneo, 954 Novara, 5.682 Torino, 547 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 108 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

381.992 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 381.992(+606 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.020 Alessandria, 18.295 Asti, 12.037 Biella, 54.992 Cuneo, 29.761 Novara, 203.966 Torino, 14.128 Vercelli, 13.661 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.540 extraregione e 2.592 in fase di definizione.

Schianto mortale: una vittima e quattro feriti sulla provinciale

DAL PIEMONTE/ Un morto e 4 feriti è il bilancio di un incidente avvenuto nel  pomeriggio alle 15,30 a Valenza sulla provinciale 494 per Casale. L’uomo alla guida  di una Ford Fiesta, 62 anni, è morto nello scontro che ha coinvolto un’altra auto e un furgone: quattro persone sono rimaste ferite. La polizia locale di Valenza, i carabinieri e  i vigili del fuoco sono intervenuti per liberare i feriti.

Baby gang del centro: i carabinieri arrestano due rapinatori minorenni

A Torino, in corso San Maurizio  angolo Via Giulia di Barolo, i carabinieri della Compagnia Torino San Carlo e del Nucleo Radiomobilehanno arrestato per rapina due marocchini di 15 e 16 anni, abitanti a Torino. Nell’ambito dello stesso servizio, disposto dal comando provinciale per contrastare il fenomeno delle “baby gang” nel centro della città, i carabinieri hanno identificati 32 soggetti, tutti minorenni e per lo più di origine nordafricana.

La coppia di rapinatori è stata fermata subito dopo aver accerchiato, aggredito e rapinato tre minorenni italiani, a cui hanno portato via con la forza e strappandoli dall’interno dei vestiti, degli auricolari e un portafoglio.

Le vittime non hanno riportato lesioni. Gli arrestati sono stati affidati ai genitori e sono in corso accertamenti per verificare se i due ragazzi e gli altri ragazzi identificati possano far parte della stessa banda che terrorizza il centro da divere settimane commettendo aggressioni e rapine in danno di altri giovani.

 

La Dia sequestra beni e società per 2,5 milioni di euro

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro anticipato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino nei confronti di un pregiudicato già coinvolto in una pregressa operazione di polizia in quanto riconosciuto quale esperto contabile di una nota famiglia ‘ndranghetista ramificata nella provincia di Torino e coinvolta in sequestri di persona a scopo di estorsione, possesso di armi illegali e traffico internazionale di stupefacenti.

L’uomo, che svolgeva la professione di commercialista nel comune di Torino, era noto alle cronache giudiziarie per avere stilato un vero e proprio “vademecum” contenente le modalità di realizzazione di frodi fiscali ai sistemi IVA nazionale e dell’Unione Europea.

Condannato negli anni scorsi per vari reati di natura fiscale e di bancarotta fraudolenta, ultimamente era stato riconosciuto responsabile di diversi delitti, quali il trasferimento fraudolento di valori ex art.12 quinquies c. 1 Legge 356/1992 e reati tributari di emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti per i quali è stato condannato in primo grado alla pena di 6 anni di reclusione ed al pagamento di una multa di 8.000 € oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Il provvedimento, confermando quanto accertato dagli investigatori a seguito delle indagini patrimoniali svolte, ha interessato l’intero patrimonio del commercialista  consistente in compendi aziendali di 2 società operanti nel settore immobiliareed agricolo, 1 studio professionale di commercialista, 1 cassetta di sicurezza, 17 tra rapporti di conto corrente e polizze assicurative, nonché 64 unità immobiliari ubicati tra il Piemonte e la Basilicataper un valore complessivo di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attivitàistituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.

Piano Neve 2021-2022: ecco come Città, Gtt e Amiat si preparano all’inverno

L’Amiat interviene nella rete stradale con attività di pronto intervento, stoccaggio sale, insalamento e sgombero neve (anche nelle aree mercatali, sui marciapiedi delle scuole di pertinenza comunale, nei parcheggi a rotazione dei disabili e nell’asporto dei cumuli di neve. Sono esclusi i grandi parchi e le aree verdi in full service, ma a carico di Amiat rimarrà la viabilità asfaltata interna dei parchi Valentino, Pellerina e Ruffini), Gtt spa sarà invece responsabile della spalatura e insalatura delle fermate dei mezzi pubblici.

Il Piano – relativo al periodo 1 novembre – 31 marzo – prevede, come sempre, quattro livelli di intervento: verde (0-5 cm), giallo (6-10 cm), arancione (11-20 cm), rosso (oltre 20). La quantità di mezzi impiegati e le modalità d’intervento variano a seconda dell’entità della precipitazione nevosa.

Per tutto il periodo sarà inoltre attiva una casella di posta elettronica  all’indirizzo viabilitainvernale@comune.torino.it dove i cittadini potranno inviare le proprie segnalazioni.

La struttura organizzativa prevede due team dedicati; il primo, l’Unità di Coordinamento (Unco) ha responsabilità operativa ai livelli verde e giallo ed è composto da Amiat, Gtt e Polizia Municipale; il secondo team, l’Unità di Crisi (Uncr), interviene ai livelli arancione e rosso ed è composta, oltre che dai precedenti partecipanti, anche dalla dirigenza Amiat, Gtt, Divisione Ambiente, Divisione Infrastrutture e Mobilità, Polizia Municipale, Servizio Verde Alberate Urbane e Parchi.

Il costo degli interventi è di circa 3,5 milioni di euro, Iva compresa

L’abbraccio dei farmacisti al carabiniere ferito dai rapinatori

“I farmacisti, i dipendenti e i manager delle oltre 1.600 Farmacie Comunali Italiane abbracciano con affetto il brigadiere Maurizio Sabbatino, ferito durante una rapina ad una delle Farmacie Comunali di Torino, e sono grati ancora una volta all’Arma dei Carabinieri per l’impegno profuso quotidianamente”, questo il commento del presidente di Assofarm Venanzio Gizzi alla notizia del grave fatto di cronaca avvenuto questa mattina nel capoluogo piemontese.

Il militare era fuori servizio e presente nella farmacia di corso Vercelli per motivi personali quando nel presidio sono entrati due malviventi armati di coltelli. La rapina è stata sventata grazie all’intervento del brigadiere che però è stato colpito e per questo successivamente ricoverato in gravi condizioni in un ospedale cittadino.

“Siamo felici di apprendere dalle ultime note d’agenzia che le condizioni del brigadiere Sabbatino sono migliorate ed attualmente non è più in pericolo di vita – continua Gizzi – Purtroppo le rapine in farmacia non sono un fatto raro ed è per questo che recentemente la nostra Federazione ha sottoscritto una convenzione con un importante istituto privato di sicurezza e che molte nostre associate, tra le quali anche Farmacie Comunali Torino S.p.A., hanno formato il proprio personale a comportamenti adeguati e sicuri in caso di rapina”.

Contro la caccia in elicottero: settemila firme

Oltre 7000 firme in 3 giorni: sono questi i numeri registrati dalla petizione online contro la caccia in elicottero in Piemonte, “lanciata dal Centro Recupero Ricci La Ninna e dal Rifugio Miletta su Change.org e diretta al Consiglio Regionale oltre che allo stesso Presidente Cirio”, dicono i promotori 

 

“Nel testo unificato delle proposte di legge regionale n. 66 e n. 72, che dovrebbero adeguare la normativa regionale vigente alla nuova legge nazionale in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell’attività di volo in zone di montagna […] è stata inserita alla lettera “e” del comma 14 dell’Articolo 22 la concessione di poter trasportare a valle i cadaveri dei cervi ammazzati dai cacciatori con l’elicottero”, spiega l’incipit del testo. “I cervi si rifugiano in alta quota proprio per scappare dai cacciatori e, quando questa legge verrà approvata, non avranno più scampo”.

 

“Chiediamo al Consiglio Regionale di cancellare immediatamente questo paragrafo. Sono già milioni gli animali selvatici uccisi ogni anno dai cacciatori, vogliamo lasciare tranquilli almeno quelli che trovano rifugio in alta quota?”, esortano gli autori della petizione. Che concludono il loro appello affermando che “permettere ad elicotteri di sorvolare boschi montani per recuperare i corpi degli animali uccisi, e non esclusivamente per portare soccorso a individui in difficoltà, è un errore che non ci possiamo permettere”, anche perché “sorvolare insistentemente il territorio alla ricerca dei corpi dei cervi ammazzati disturberebbe la tranquillità anche di tutti gli altri animali selvatici.”


LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/piemonte-no-alla-caccia-in-elicottero-per-trasportare-i-cervi-uccisi

Niente più alcol da asporto a partire dalle 21

E’ vietata la vendita di bevande alcoliche per l’asporto a partire dalle ore 21.

Lo prevede l’ordinanza firmata  dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, con riferimento alle zone maggiormente interessate dalla cosiddetta movida ‘selvaggia’.

L’intento è quello di “superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riguardo all’esigenza di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e in definitiva a tutela della loro salute”.

Scoperta evasione di una società nel settore alberghiero

Guardia di Finanza di Torino Eseguiti sequestri di beni per oltre un milione di euro. Occultati e distrutti i documenti contabili.

Guardia di Finanza di Torino: scoperta una milionaria evasione fiscale perpetrata da un’impresa attiva, nell’alta Val Susa, nel settore alberghiero.

 

I Finanzieri della Tenenza Bardonecchia, che hanno condotto le indagini, nel corso di un’azione ispettiva condotta nei confronti di un albergo operante nella zona, hanno constatato numerose irregolarità afferenti agli adempimenti tributari, commesse dai due amministratori “formali” cc.dd. teste di legno, avvicendatisi nel tempo, e dal reale dominus, i quali sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per i reati di omessa dichiarazione e occultamento/distruzione di scritture contabili.   

 

Infatti, gli indagati sono risultati aver gestito, per anni, la struttura ricettizia in totale evasione delle imposte, conseguendo ingenti vantaggi fiscali che hanno tentato di celare attraverso il nascondimento della contabilità, finalizzato a non consentire la reale ricostruzione dei redditi conseguiti e non dichiarati.

 

Le successive indagini, condotte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, si sono sviluppate attraverso l’audizione di alcuni tour operator dell’albergo e l’esecuzione di penetranti indagini patrimoniali e finanziarie sui conti correnti societari e nei confronti dei soggetti coinvolti, che hanno consentito di corroborare le risultanze emerse in sede di verifica tributaria. All’esito degli approfondimenti esperiti dai militari il magistrato inquirente ha richiesto ed ottenuto dal competente G.I.P. l’emissione di un sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca dell’importo delle imposte evase, pari ad oltre un milione di euro.

 

In esecuzione del provvedimento, i Finanzieri hanno sequestrato disponibilità finanziarie depositate sui conti correnti intestati alla società e ai soggetti indagati nonché beni a questi ultimi riconducibili.