CRONACA- Pagina 1177

Addio al barbiere dei portici

DAL PIEMONTE

E’ morto a 96 anni ad Asti Vincenzo Durante, molto  conosciuto come “Enzino”, il barbiere  del negozio sotto i Portici Rossi.

Ha lavorato per  quasi sessant’anni aspettando  i suoi clienti sulla porta della storica bottega.

Ore di ansia per Furino in ospedale

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Giuseppe Furino, famoso centrocampista bianconero negli anni ’70 e ’80, è stato ricoverato all’ospedale Santa Croce di Moncalieri  per una emorragia cerebrale.

E’ in condizioni gravi ma stabili e non dovrebbe subire un intervento chirurgico

Classe 1946,  è stato capitano della Juve e ha vinto otto scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe. E’ stato vice campione del Mondo nel 1970 con la maglia della Nazionale.

 

Amici Biblioteca Nazionale di Torino per la Giornata delle malattie rare

Il 28 febbraio 2022 il Rare Disease Day giungerà alla sua 15° edizione, un “compleanno” importante che arriva a pochi mesi dall’adozione di un nuovo strumento di promozione dell’equità: la Risoluzione ONU “Addressing the challenges of persons living with a rare disease and their families”, adottata lo scorso dicembre 2021 dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa risoluzione è particolarmente importante per le persone con una malattia rara, perché intende affrontare le sfide delle persone che convivono con tali patologie, pazienti e familiari.
Come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti e le iniziative che tingeranno il nostro Paese di rosa, verde e azzurro (i colori ufficiali del Rare Disease Day) con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle malattie rare.  Una giornata in cui bambini e genitori, caregiver e familiari possono finalmente vedersi più riconosciuti e forse anche più ascoltati.

La Biblioteca Nazionale Universitaria, sensibile alla tematica, organizza un incontro per presentare a Torino la Giornata e due realtà d’eccezione che operano nel settore: UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare e l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare.

UNIAMO è l’ente di rappresentanza della comunità delle persone con malattia rara. Opera da oltre 20 anni per la tutela e la difesa dei diritti delle persone con malattia rara e delle loro famiglie, ha oltre 160 associazioni affiliate in continua crescita.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa, nato nel 1853 a Torino, si può considerare come l’unica azienda farmaceutica dello Stato. È stato al fianco dei protagonisti di tutti gli eventi che hanno contraddistinto la storia italiana, compresi i due conflitti mondiali, assicurando la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici, prodotti di medicatura ed alimentari, sia per le Forze Armate e collaborando con altre istituzioni attraverso la produzione di farmaci per l’Istituto Superiore di Sanità e per strutture ospedaliere pubbliche e attraverso la collaborazione con Università per attività di ricerca e formazione.
Oltre a rifornire le Forze Armate di medicinali e materiali sanitari, ormai continuativamente sta svolgendo un ruolo sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese nel rendere disponibili medicinali necessari ma economicamente non vantaggiosi e quindi non reperibili sul libero mercato, destinati a pazienti affetti da malattie rare.

Interverranno:

  • Guglielmo Bartoletti – Direttore Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • Gen. Franco Cravarezza – Presidente Associazione Amici della Biblioteca e del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma di Torino
  • Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO (videomessaggio)
  • Annalisa Bisconti, referente Associazione Niemann Pick e portavoce Forum A-RARE
  • Col. Antonio Medica – Direttore Istituto Chimico Farmaceutico Militare
  • 1° Lgt. Camillo Borzacchiello – Responsabile distribuzione farmaceutica e progetto Malattie Rare

Come curiosità, fin dal primo conflitto mondiale, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico offre generi di conforto alle Forze Armate. La lunga tradizione iniziata con le Razioni K dell’Esercito Italiano, è stata poi ampliata all’uso commerciale dando origine a prodotti quali il Cioccolato Militare, i Boli al Mentolo e i famosi liquori artigianali. La tradizione della liquoreria risale al 1877 con la creazione dell’Enocordial e dell’Elisir di China. La lunga tradizione farmaceutica ha ispirato anche la sezione di cosmesi dando origine a una vasta gamma di prodotti di benessere come l’Acqua di Colonia, la Crema Dermofila e i prodotti per l’igiene personale. L’utilizzo di ingredienti e semilavorati locali di eccellenza rendono la produzione cosmetica di elevata manifattura rendendoli sinonimo di qualità.

Dalle ore 10 alle 16 sarà attivo presso la Biblioteca anche un punto vendita dei prodotti dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa i cui ricavati sono impiegati per la ricerca e produzione dei farmaci orfani a cura dello Stabilimento.

Ingresso libero. Richiesto green pass rafforzato e mascherina FFP2
Auditorium Vivaldi – Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Piazza Carlo Alberto, 3
INFORMAZIONI eventi@abnut.it

Manca il personale sanitario per le donazioni di sangue

Quali soluzioni la Giunta regionale intende mettere in atto per risolvere le carenze di personale sanitario per la raccolta e trasfusione di sangue? Questo l’interrogativo che il consigliere Pd, Mauro Salizzoni ha rivolto, nell’ambito dei question time in Consiglio regionale, all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.

“Il problema è noto –  ha dichiarato Icardi –   e riguarda non soltanto la rete di raccolta associativa ma anche quella trasfusionale pubblica. È in fase di attivazione un Progetto pilota, al quale ha aderito la totalità delle Aziende sanitarie piemontesi. Il Piano prevede diverse soluzioni al problema: coinvolgere medici e infermieri dipendenti di ASL, AO e AOU in attività aggiuntiva a tariffe orarie predefinite; avviare il reclutamento di medici laureati non specializzati nell’ambito dei Servizi trasfusionali; sensibilizzare i direttori delle scuole di specializzazione affinché favoriscano la disponibilità degli specializzandi a partecipare alle attività di selezione del donatore; supportare – da parte delle Università – il percorso formativo per medici da dedicare alla Medicina trasfusionale incrementando i posti a disposizione nelle scuole di specializzazione in ematologia e in patologia clinica e biochimica clinica. E ancora – conclude –  ridisegnare l’organizzazione della Rete trasfusionale e delle UdR”.

“Durante la pandemia l’afflusso di sangue è diminuito drasticamente – ha esordito Salizzoni –   ma non per la sola riduzione delle donazioni, bensì per la minore disponibilità di personale. L’emergenza sanitaria prima e l’attività vaccinale successivamente, meglio retribuita e prestata in sedi fisse, hanno, infatti, sottratto medici e infermieri alla raccolta e alla trasfusione di sangue. Sarebbe forse opportuno – ha proposto il consigliere Pd – retribuire meglio gli operatori del sangue, equiparandone il trattamento a quello dei vaccinatori. Un loro miglior trattamento economico costituirebbe un investimento lungimirante dal momento che l’alternativa è acquistare il sangue dall’estero a prezzi più elevati. Tuttavia – ha concluso –  non è solo una questione di migliore retribuzione: per i medici, ad esempio, l’attività di raccolta di sangue è incompatibile con la specializzazione”.

 

Delegazione interconfessionale visita la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni 

Domenica 20 febbraio presso la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) di corso Grosseto 53/7 a Torino si è svolta una mattinata di incontro e conoscenza nel pieno spirito della Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/65/5, adottata il 20 ottobre 2010”. 

L’istituzione di tale ricorrenza ha lo scopo di promuovere l’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione sulla base della religione. Inoltre, riconosce la necessità fondamentale del dialogo interreligioso e della comprensione reciproca quale tassello centrale di una cultura della pace. Infine, incoraggia tutti gli Stati a sostenere, su base volontaria, la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa in tutti i luoghi di culto durante questa settimana“. 

Raccogliendo e mettendo in atto l’invito promosso dalla risoluzione, una delegazione del Coordinamento Interconfessionale regionale NOI SIAMO CON VOI, con il supporto del Comitato FEDINSIEME, si è recata in questo primo luogo di culto dove è stata accolta dal responsabile della comunicazione Sergio Griffa.

A comporre il gruppo di visitatori don Ermis Segatti docente della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Bhante Dharmapala monaco di tradizione Theravada presidente di Interdependence, Abdellah Mechnoune dell’organizzazione Islamica del Mondo Arabo ed Europeo, Giuseppe Cicogna della Chiesa di Scientology di Torino, Giacomo e Maria Teresa Testa della comunità dei Focolari, Giampiero Leo e Sara Zambaia del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili. 

Ricco e vivace il programma della mattinata, volata via in una atmosfera amichevole e al tempo stesso caratterizzata da  profonda condivisione spirituale: ad un momento dedicato alla lettura delle scritture e all’ascolto di testimonianze è seguita la proiezione di un documentario filmato sulla storia e sviluppo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia. Sono seguiti gli interventi di Giampiero Leo e Sara Zambaia a sottolineare l’importanza determinante rappresentata da questo genere di iniziative volte alla conoscenza delle differenti realtà e tra le differenti realtà attive e presenti sul territorio, che nel loro insieme rappresentano una rilevante risorsa umana e una giuda etica per il miglioramento della società, indipendentemente dal personale orientamento di credo. 

L’incontro si è concluso con una visita dei locali della chiesa. Tra le peculiarità, la fonte battesimale e il centro di ricerca genealogica aperto su appuntamento a chiunque voglia risalire alle proprie antiche origini famigliari. 

Il bollettino Covid di martedì 22 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.788 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,9% di 40.256 tamponi eseguiti, di cui 33.012 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 971.283, così suddivisi su base provinciale: 79.856 Alessandria, 44.577 Asti, 37.700 Biella, 130.504 Cuneo, 73.732 Novara, 516.058 Torino, 34.491 Vercelli, 34.576 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.749 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.040 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4(-1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.175 (-48rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 49.637

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.445.268 (40.256 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.977

Sono 21, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 12.977 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.734 Alessandria, 778 Asti, 495 Biella, 1.589 Cuneo, 1.044 Novara, 6.187 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 132 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

907.446GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 907.446 (+4.320 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 74.639 Alessandria, 42.170 Asti, 35.418 Biella, 123.330 Cuneo, 70.534 Novara, 484.788 Torino, 32.232 Vercelli, 32.494 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.583 extraregione e 8.258 in fase di definizione.

È morto il generale Distaso, una vita per la Cavalleria

E’ morto il generale Angelo Distaso, di 92 anni, fu comandante del Nizza Cavalleria e promotore dei concorsi ippici  a Pinerolo. È stato anche responsabile dell’ufficio stampa della Regione Militare Nord Ovest. Si adoperò per mantenere viva la memoria della cavalleria insieme a Giovanni Agnelli, con il quale cerco’ si salvare il Nizza Cavalleria e riportare a Pinerolo la Scuola Nazionale Federale di Equitazione.

Bambino di 7 anni cade dal balcone: è gravissimo

DAL PIEMONTE.  A Moncalvo, nell’Astigiano, ieri un bambino di sette anni è caduto da un balcone, da cinque metri di altezza, per circostanze ancora da verificare da parte delle forze dell’ordine. Il ragazzino ha riportato gravi ferite che sono state valutate dai soccorritori giunti sul posto in codice rosso. Ora è ricoverato  all’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Piemonte a due anni dal Covid. Mercoledì al via le adesioni per Novavax

A DUE ANNI DAL COVID

In occasione della presentazione del bilancio della piattaforma sulla residenzialità, il presidente della Regione Piemonte  Alberto Cirio  e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno ricordato che “questi due anni di Covid,  che hanno stravolto la vita di tutte le persone,  hanno insegnato che  il sistema pubblico non deve più commettere gli errori del passato, quando sono stati effettuati da tutti gli schieramenti politici tagli sugli investimenti in sanità e salute. In due anni il Piemonte è passato da 2 a oltre 30 laboratori per processare i tamponi, in totale ne sono stati processati 15.4 milioni, passando dai 120 al giorno del 22 febbraio 2020 agli oltre 100 mila al giorno di oggi. Sono stati quasi raddoppiati i posti di terapia intensiva da 327 a 628 e sono stati somministrate  quasi 9,6 milioni di vaccini. È stato anche creato il Dirmei, il dipartimento interaziendale che con l’Unità di crisi ha gestito la pandemia e che ora si concentrerà sul superamento delle liste d’attesa. Uno degli aspetti più gravi negli anni passati – hanno sottolineato – è stato non dare il giusto riconoscimento al personale sanitario, non sostituendo quello andato in pensione e causando la fuga dal sistema pubblico per il privato. Questo ha creato un depauperamento enorme del nostro sistema sanitario e ora lavoriamo perché non siano più commessi questi errori”.

PRESENTATO IL BILANCIO SULLA PIATTAFORMA DELLA RESIDENZIALITÀ

Da lunedì prossimo, 28 febbraio, sarà attivata la nuova versione, più immediata e semplice da usare, della Piattaforma regionale della Residenzialità, dedicata alle strutture per anziani, disabili, minori, malati psichiatrici e tossicodipendenti.  La piattaforma è parte della più ampia Piattaforma Covid creata nel marzo 2020 per la gestione della pandemia.

“Si è partiti da un file di excel per arrivare in poco tempo e in mezzo alla pandemia al più grande sistema integrato di informazioni digitalizzate sulla nostra sanità – ha sottolineato l’assessore Icardi –. Uno sforzo enorme di cui adesso continueremo mettere a sistema i frutti”.

In particolare su 1.841 strutture residenziali totali il 96% ha aderito alla Piattaforma Residenzialità e carica regolarmente i dati sui tamponi effettuati a ospiti, personale e visitatori, con l’aggiornamento puntuale sui contagi e le ospedalizzazioni (nelle oltre 700 RSA del Piemonte oggi solo il 6,2% è isolato per Covid, 2.062 su oltre 34 mila ospiti, e solo lo 0,2% è ospedalizzato a causa del Coronavirus, 66 persone. Dimezzato anche il tasso di mortalità (per il Covid o altre patologie) sceso dall’1,35% del 2020 allo 0,65% attuale.

“Si è accesa  una luce su un settore straordinario del Piemonte  del quale m ancava una visione complessiva – ha detto il presidente Cirio – .  Ora b isogna continuare così  prestando la m assima attenzione ai nostri anziani  e alle altre persone fragili che si trovano nelle strutture residenziali”.

La piattaforma consente in tempo reale l’individuazione delle principali criticità, incluse  eventuali carenze di personale, e grazie al contatto diretto con le direzioni delle strutture che collaborano costantemente  al fianco della Regione è possibile attivare immediatamente  gli interventi per risolverle. Lo testimoniano i  numeri:  oltre 15.000 telefonate di monitoraggio sanitario a assistenza e  650 verbali di ispezione dalle Commissioni di valutazione, accanto alla distribuzione alle strutture da parte dell’Unità di crisi della Regione di  oltre 3,2 milioni di test rapidi antigenici e 4,4 milioni di dispositivi di protezione individuale per un valore complessivo di 5,7 milioni di euro, con la collaborazione  preziosa di 350 volontari della Protezione civile che hanno percorso 370.000 km con 149 mezzi per la consegna dei materiali .

L’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino ha ricordato “l’assunzione di oltre 3.000 operatori che oggi stanno partecipando ai corsi per ottenere la qualifica di operatore socio-sanitario, per garantire la massima cura agli anziani e sostenere il sistema. La Regione sta anche  lavorando a un voucher per far scegliere  alle famiglie  dove  far  accudire i propri cari ” .

L’ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA VACCINALE

Ad oggi in Piemonte ha completato il ciclo vaccinale il 95,4% dei quasi 3,7 milioni di aderenti (l’83,5% dei 4,2 milioni che compongono la platea complessiva). I non aderenti sono 385.000, tra i quali figurano 113.000 over50 e 115.000 bambini tra 5 e 11 anni, mentre i non vaccinati immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi e che potrebbero non aderire al momento essendo in possesso del Green pass da guarigione sono 146.000 in tutto, tra i quali 33.000 over50 e 42.000 nella fascia 5-11 anni.

Dai dati della Fondazione Gimbe, aggiornati al 18 febbraio, il Piemonte si conferma ai primi posti per numero di terze dosi già somministrate (oltre 2,7 milioni) alla popolazione che ha maturato i tempi per ricevere il richiamo booster.

DA MERCOLEDÌ LE ADESIONI PER NOVAVAX

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare in Piemonte circa 60.000 dosi di vaccino Novavax. Coloro che desiderano riceverlo potranno, a partire da mercoledì, manifestare la preadesione collegandosi a www.ilPiemontetivaccina.it.

“Per questo vaccino c’è molta richiesta  perché riscontra molta attenzione da coloro che non hanno ancora aderito alla vaccinazione contro il Covid. Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Cirio – è andare incontro a tutti purché si vaccinino, senza obbligarli ma mettendoli in condizioni di farlo subito, liberamente, quando lo vorranno”.

QUARTA DOSE PER GLI IMMUNODEPRESSI

Il Piemonte, dal 1° marzo secondo quanto comunicato oggi dalla Struttura commissariale del generale Figliuolo, è pronto per la somministrazione della dose booster alle persone immunodepresse che hanno già completato, con due dosi più una addizionale, il ciclo vaccinale primario.

“Noi siamo prontissimi a fare ciò che il Governo ci chiede – ha precisato il presidente Cirio – Mi auguro solo che ci sia chiarezza: ne abbiamo bisogno per noi, che siamo operativi e pronti per andare avanti, e per i cittadini, che devono avere certezze e informazioni molto chiare e fondate dalla comunità scientifica nazionale”.

Scassinava macchina del caffè, arrestato a scuola

Un allarme antifurto scattato intorno alle ore 20.00 nella scuola di via Monterosa 165 come i tanti che ultimamente arrivano alla Centrale Operativa della Polizia Municipale e che, nonostante il rapido intervento delle pattuglie in servizio, spesso si dimostrano falsi allarmi o constatazioni di furti con scasso.

Ieri sera, invece, grazie al coordinamento della Centrale operativa e al rapido intervento di una pattuglia in servizio nelle vicinanze della scuola primaria ‘Carlo LEVI’, gli agenti del Comando Territoriale VI sono entrati nella scuola pochi minuti dopo il segnale antintrusione e hanno sorpreso un uomo intento a forzare la cassetta del denaro delle macchinette del caffè situate al piano terra dell’istituto scolastico. L’uomo alla vista degli agenti ha gettato a terra gli attrezzi da scasso (2 cacciaviti, 2 martelli e alcuni grimaldelli) e tentato la fuga in direzione della finestra da cui si era intrufolato.

Gli agenti, intuendo le sue intenzioni, gli hanno bloccato la via di fuga e lo hanno ammanettato, dopodiché lo hanno trasportato al Comando Generale di via Bologna per gli accertamenti di rito.

Dopo aver sentito il PM di turno, l’uomo, un italiano di 48 anni con precedenti specifici di polizia per furto in abitazione, è stato tradotto in carcere in stato di arresto per i reati di ‘Furto, Resistenza a pubblico Ufficiale, Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli’,  di cui agli artt. 624-625-337-707 del Codice Penale.

(foto archivio)