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Il sindaco di Torino in visita all’Istituto di Candiolo

Il Sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, ha visitato l’Istituto di Candiolo-IRCCS. Accolto dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, il Sindaco ha visto i laboratori di ricerca e gli spazi dedicati alla cura dove lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori, infermieri e personale amministrativo.

Eccellenza del nostro territorio, l’Istituto di Candiolo è stato realizzato e vive esclusivamente grazie alle donazioni di privati cittadini e aziende e al supporto di enti e istituzioni. “E’ un onore per me – ha affermato Allegra Agnelli –  ricevere il Sindaco di Torino e della Città Metropolitana. Il Comune è costantemente vicino alle nostre attività e ci supporta ogni giorno. Il legame con il territorio, infatti, è il motore che spinge da sempre Candiolo. Abbiamo da poco iniziato i lavori di sviluppo dell’Istituto per creare nuovi spazi per curare sempre più persone e farlo sempre meglio, e, oggi più che mai, abbiamo bisogno del supporto di tutti per raggiungere nuovi e importanti traguardi”.

Sui suoi canali social Lo Russo ha scritto: “Ho visitato la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia – Istituto di Candiolo insieme ad Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Con le sue tecnologie d’avanguardia, l’Istituto è una vera eccellenza in ambito di cura e ricerca nel campo dell’oncologia, fonte di orgoglio per tutto il nostro territorio.

La componente umana è però ciò che maggiormente identifica l’Istituto: i pazienti sono posti al centro di un percorso di cura, intesa non soltanto come trattamento clinico, ma anche e soprattutto come profonda attenzione alle esigenze di ciascuna persona.

Una visita emozionante, che mi ha molto colpito. Grazie a tutti i ricercatori che con competenza e passione ogni giorno lavorano per trovare le cure migliori e a tutti coloro che da oltre 35 anni con il loro sostegno e le donazioni permettono tutto questo”.

Modifiche alla viabilità per il giuramento dei carabinieri

Sabato 23 luglio, in Piazza Castello, si terrà la Cerimonia di Giuramento degli allievi del 140° Corso della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, mentre giovedì 21 luglio si terranno le prove generali dell’evento.

L’intera area  della manifestazione sarà interessata da alcune modifiche viabili e divieti di sosta.

Divieti di Sosta.

Nei giorni 21, 22 e 23 luglio, dalle ore 14.00 del 21/07/2022 alle ore 02.00 e comunque fino a cessate esigenze del 22/07/2022, nonché il giorno 23/07/2022 dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a  cessate esigenze,  sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; Via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; Via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; Via Pietro Micca ambo i lati; Piazza Castello; Viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani.

il giorno 23 luglio dalle ore 00.00 alle ore 14.00 del e comunque fino a cessate esigenze sarà istituito il  divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati con riserva di posteggio alle autorità della cerimonia in Viale I° Maggio, tratto compreso tra il Monumento al Carabiniere e Rondo’ Rivella – intersezione con Corso Regina Margherita e in  Via Po, tratto compreso tra l’intersezione con via Bogino e Piazza Castello.

Divieti di transito e sosta

ll 21 luglio , dalle 22.00 alle 22.30, il 22 luglio dalle ore 1.30 alle ore 2.00, nonché il giorno 23 luglio, dalle ore 7.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; Via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; Via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; Via Pietro Micca ambo i lati; Piazza Castello; Viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani; Piazza Castello.

Sempre il giorno 23 luglio, dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito e sosta con rimozione forzata , fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica in via Garibaldi ambo i lati , tratto da via XX Settembre a piazza Castello; Via Palazzo di Città ambo i lati, tratto da via XX Settembre a piazza Castello;  via Roma ambo i lati, tratto da via Cesare Battisti a piazza Castello.

L’Ordinanza completa è consultabile sul Sito Internet della Città di Torino.

Caldo da bollino rosso, l’allarme per la salute lanciato dalla società di medicina ambientale

Con temperature attuali seri rischi per salute dei residenti. Possibili danni ad organi vitali e cervello

 

Da colpi di calore a congestioni, ecco tutte le conseguenze del caldo eccessivo sul corpo umano. Società Italiana di Medicina Ambientale diffonde la guida per difendersi dal caldo record

  

Il caldo record che investirà Torino , città che da giovedì vedrà il livello massimo di allerta con il “bollino rosso”, rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti.

Lo affermano i medici della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) che lanciano oggi l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano.

“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.

Nello specifico, tra i disturbi legati al caldo, i più frequenti sono:

Insolazione: determina eritemi o ustioni anche accompagnate da una sintomatologia analoga al colpo di calore;

Crampi: dolori fisici causati da una perdita di sodio dovuto alla sudorazione e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino;

Edema: causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata;

Congestione: causata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, i sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico;

Disidratazione: sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa;

Colpo di calore: si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.

La Società Italiana di Medicina Ambientale diffonde inoltre una guida per aiutare i cittadini di Torino a difendersi dal caldo:

– Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche

– Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale

– Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.)

– Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte)

– Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida

– Assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura

– Quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo

– Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde

Una ragazza di Bardonecchia alle finali di Miss Grand Prix

Yaremi Tournour il 6 agosto a Pescara tra le 24 pretendenti

C’è anche una ragazza di Bardonecchia (TO) tra le 24 aspiranti reginette che sabato 6 agosto a Pescara andranno a caccia della prestigiosa fascia di “Miss Grand Prix” nella finalissima nazionale presentata da Jo Squillo.
La studentessa 19enne Yaremi Tournour, 1,69 di altezza con l’ambizione di diventare una fotomodella, sarà in Abruzzo già la sera di giovedì 4 agosto per partecipare alla serata di presentazione delle 24 finaliste in piazza del mare a Giulianova (TE) condotta dall’attore e influencer Luca Onestini.
Sabato sera poi la finale per contendersi la corona posata lo scorso anno sulla testa della bresciana Gabriella Bonizzardi che, come da tradizione, incoronerà a Pescara la nuova reginetta.
Trampolino di lancio per numerose protagoniste nel mondo dello spettacolo, della televisione e del cinema (tra le altre Tessa Gelisio, Raffaella Fico, Carlotta Maggiorana), il concorso di bellezza organizzato da patron Claudio Marastoni è uno dei più conosciuti e consolidati in Italia, forte di una storia ormai più che trentennale e di una struttura organizzativa capace anche di battere il lockdown (Miss Grand Prix si è infatti regolarmente svolto anche nel 2020 e 2021).
Per seguire l’avventura in finale di Yaremi basta collegarsi ai canali social (Fb e IG) del concorso: Miss Grand Prix.

Nuovo store Penny a palazzo Priotti

Il nuovo store PENNY aprirà giovedì 21 luglio a pochi passi dalla stazione di Torino Porta Nuova, nel quartiere centrale, proprio in Corso Vittorio Emanuele al 52 e farà angolo con via Rattazzi. Il punto vendita si colloca in un edificio storico di pregio, ovvero Palazzo Priotti, noto per essere una delle prime architetture Liberty della città.

Il nuovo spazio PENNY è stato creato secondo un format appositamente studiato per la città e a misura d’uomo, con un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand ma in uno spazio di 360 metri quadri più idoneo alle declinazioni metropolitane. Anche in questo punto vendita PENNY conferma un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali. Il negozio è dotato di una gastronomia servita con referenze territoriali di rinomati brand locali, inoltre oltre alle casse tradizionali possiede anche casse self (fai-da-te) che consentono una spesa più rapida, autonoma e semplice.

L’apertura del nuovo negozio PENNY ha permesso l’assunzione di 11 collaboratori, di cui ben 8 donne, in gran parte selezionati proprio nel capoluogo piemontese.

L’immobile è stato completamente ristrutturato – con estrema attenzione nel non contaminare la parte di valore storico-architettonico – e sono stati sostituiti tutti i serramenti per migliorare l’efficientamento energetico dell’involucro. L’approccio sostenibile è ben intuibile anche nella sala vendita dove sono state installate luci led e banchi frigo con porte coibentanti per una miglior esperienza d’acquisto e nell’ottica di un maggior contenimento energetico. All’interno del negozio è installato un eco-compattatore Coripet per l’innovativa raccolta selettiva delle bottiglie in PET ad uso alimentare; la partnership tra Coripet e PENNY per il riciclo della plastica è nata lo scorso anno e sta “abbracciando” oramai quasi tutti i negozi d’Italia con numeri a favore dell’ambiente davvero importanti.

 

Alpini protagonisti a Pragelato

“Alpini protagonisti in questi giorni a Pragelato. La 34°Compagnia Lupi di Oulx del Battaglione Alpini ‘Susa’ del 3° Reggimento Alpini, in questi giorni sta celebrando, nell’ambito dell’attività denominata 150 cime, i 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini. E la località scelta è stata proprio Pragelato, in Alta Val Chisone. Dal 18 e sino al 22 luglio si svolgono le ascensioni sulle più importanti e caratteristiche cime della valle, a cominciare dal Monte Albergian. Il tutto si inserisce nel contesto dell’addestramento estivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, che continua ad avere un ruolo fondamentale nella formazione del soldato di montagna.

Infine, la 34° Compagnia ‘Lupi’ di Oulx fa parte delle prime 15 Compagnie create per la difesa delle frontiere. Nata il 15 ottobre 1872, la Compagnia rimane l’ultima Compagnia Operativa distaccata delle Truppe Alpine.

Giornate alpine, dunque, che fanno di Pragelato e dell’Alta Val Chisone la capitale in questi giorni della presenza alpina in montagna”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato.

Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

In pieno giorno rubano catalizzatore dall’auto

Da un’auto, in pieno giorno, è stato rubato il catalizzatore. Questo componente, nelle vetture con qualche anno di anzianità, contiene Rodio e Palladio, materiali pregiati le cui quotazioni salgono giorno per giorno. Il catalizzatore non viene infatti rubato per essere rivenduto come ricambio, ma per estrarne il materiale e rivenderlo. Il fatto è successo a Casale Monferrato, ma non è il solo caso verificatosi.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Lotto, a Torino centrata una quaterna da oltre 124mila euro 

La fortuna bacia Torino dove un giocatore ha centrato una quaterna (e quattro terni) sulla Ruota Nazionale con i numeri 1-3-38-52 dal valore di 124.500 euro.

Lazzate (MB) sono finite tre vincite rispettivamente da 45mila euro, 23.750 euro e 22.500 euro con i numeri 16-66-71 sulla ruota di Milano, per un totale di 91.250 euro.

Bovezzo (BS) sono stati centrati quattro terni da 22.500 euro ognuno grazie a quattro giocate gemelle con i numeri 7-31-49 sulla Ruota di Palermo, per un totale di 90mila euro – riporta l’Agenzia Agimeg.

Il 10eLotto premia invece Galatone (LE) con una vincita da 100mila euro realizzata con un ‘9’ Doppio Numero Oro in un’estrazione frequente. Da inizio anno Lotto e 10eLotto hanno assegnato vincite per un totale di 2,61 miliardi di euro.

cdn/AGIMEG

Approvata la legge regionale contro i disturbi alimentari

Contrastare i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (Dna) con un approccio nuovo, potenziando l’offerta dei servizi e delle prestazioni e riconoscendo il ruolo fondamentale delle famiglie nei percorsi di prevenzione e di cura. È quanto si propone il Testo unificato delle quattro Pdl in materia, presentate dai primi firmatari Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi) e Sara Zambaia (Lega), approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale.

Il provvedimento stanzia 1,9 milioni di euro per il biennio 2022-2023 (un milione per quest’anno e 900 mila per il 2023) per interventi regionali di sostegno ai nuclei familiari e ad associazioni ed enti del Terzo settore che si occupano di pazienti e famigliari e per potenziare la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura.
Approvato all’unanimità anche l’atto di indirizzo presentato da Magliano, che impegna la Giunta a inserire, nel Piano di progetto biennale che la Regione deve adottare, la domiciliarità delle cure per i soggetti con Dna.

“Abbiamo approvato una legge moderna e snella, frutto di un lavoro sinergico tra tutte le forze politiche – ha detto la relatrice di maggioranza Zambaia -. Finalmente cambia l’approccio alla patologia, di cui viene riconosciuta la specificità; vengono introdotti elementi di innovazione, come la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura, l’Osservatorio di esperti, il riconoscimento del sostegno alle famiglie, l’investimento in formazione”.

“Un provvedimento che è motivo di orgoglio per il Piemonte – ha evidenziato il relatore di minoranza Magliano – ben più avanti di altre leggi regionali in materia. Con l’Odg votato dall’Aula ribadiamo l’importanza di una rete che funzioni e di pari opportunità su tutto il territorio, come le associazioni dei famigliari ci hanno chiesto”.

Riva Vercellotti, relatore di maggioranza, ha espresso soddisfazione per “un testo di legge esemplare nella capacità di delineare nuove strategie di contrasto al problema dei disturbi alimentari, ma anche come modello di buona politica. Abbiamo voluto dare risposte sulla base delle esigenze specifiche della nostra regione, puntando su omogeneità dei servizi e luoghi di cura specifici per questa patologia”.

Per Rossi, relatore di minoranza, “L’emergenza Covid ha solo ulteriormente evidenziato il rapporto tra disagio psico-sociale e disturbi alimentari. Un problema doloroso che coinvolge più di 200mila piemontesi e che affrontiamo con un testo che tocca tutte le principali questioni legate alla prevenzione e alla cura, anche grazie a un contributo straordinario del Governo che ci permette di incrementare le risorse a disposizione, per complessivi 1,9 milioni di euro in due anni”.

Ivano Martinetti (M4s), relatore di minoranza, ha dichiarato: “Da parte nostra abbiamo posto l’accento sulla necessità di portare avanti un lavoro di squadra, multidisciplinare, il più possibile allargato a professionisti medici ed al contributo delle famiglie. Occorre superare l’approccio esclusivamente di natura psichiatrica, considerando invece tutti i risvolti che il disturbo può comportare”. Suoi diversi emendamenti al testo che hanno avuto il voto favorevole dell’Aula.

La legge prevede che, entro 180 giorni dall’entrata in vigore, la Giunta costituisca la già citata Rete dei servizi, coordinata dall’assessorato alla Sanità e composta dai centri dedicati all’interno di Aziende sanitarie e ospedaliere e dei privati accreditati che si occupano di Dna, per offrire ai pazienti una presa in carico globale. Sarà anche costituito uno specifico Osservatorio regionale con il compito di monitorare le casistiche, le attività, le prestazioni sociali e sanitarie, raccogliere i dati epidemiologici sulla diffusione dei Dna.
Altre misure da segnalare sono l’attivazione del “codice lilla” presso il Pronto soccorso di ogni ospedale e di attività di screening per il riconoscimento dei Dna in ambito scolastico, sportivo e di aggregazione giovanile. Non mancano iniziative per la formazione dei medici e di tutto il personale coinvolto nella presa in carico del paziente, oltre che per i docenti delle scuole e i nuclei famigliari delle persone con Dna.

Al dibattito hanno preso parte tutte le forze politiche, che hanno espresso unanime soddisfazione per l’approvazione della legge.

Scoperti e denunciati 78 furbetti del reddito di cittadinanza: 73 stranieri, 5 italiani

Percepivano da mesi il reddito di cittadinanza ma non ne avevano diritto. Si tratta di 78 persone, delle quali 73 straniere, che nel Novarese sono state denunciate dai Carabinieri e rischiano dai due ai sei anni di carcere. I militari hanno controllato, con la collaborazione dell’Inps e dei Comuni della zona centinaia di pratiche di richiesta dell’assegno di cittadinanza.
NOTIZIE DAL PIEMONTE