Coronavirus- Pagina 75

Mascherine in tessuto “made in Piemonte”? Per il Poli non sono adeguate

Le mascherine in tessuto prodotte in Piemonte dalla maggior parte delle aziende che hanno riconvertito la produzione non sarebbero adeguate per proteggere malati, medici e infermieri dal covid – 19

È quanto sostiene il Politecnico di Torino che osserva come le mascherine in questione non siano   certificate e dotate di un adeguato un filtraggio. I dispositivi più sicuri sono le mascherine chirurgiche, con un filtraggio del 95%. Queste, però, sono disponibili in quantità ridotta, mentre ne servirebbero milioni per poter soddisfare le necessità di tutta la popolazione piemontese in vista della Fase 2, quando si potrà tornare a lavorare e circolare, purché dotati di copertura di naso e bocca.

 

Il palazzo della Regione Piemonte bocciato dal coronavirus

Il “messaggio d’amore” di Silvia Mezzanotte

La voce storica dei Matia Bazar regala una versione inedita del brano con cui il gruppo vinse per la seconda volta Sanremo nel 2002.

“Voglio darti un messaggio d’amore di poche parole/ Resta a casa è la cura migliore/ migliore che c’é…Sai quanto bene fai/ In fondo, puoi/posso farlo anche io/Uniti per vincere/Dai, forti più che mai/Che male fa non toccarti più/Chiunque tu sia/Questo è un messaggio d’amore per te”.

Sono queste le parole nate al tempo del Coronavirus della nuova versione di ‘Messaggio d’amore’ disponibile su YouTube al link https://youtu.be/vFyx9oEH2ro), canzone con la quale Silvia Mezzanotte e i Matia Bazar vinsero per la seconda volta nel 2002 il Festival di Sanremo.

Un invito in musica rivolto alle persone di cuore a restare a casa, e unirsi alla raccolta fondi “Manfredonia Anti-Covid19” disponibile sulla piattaforma di crowdfunding Gofundme.com e promossa da ‘Pop Officine Popolari’ a supporto dell’Ospedale cittadino ‘San Camillo’. Che al momento, grazie alla consueta generosità dei pugliesi, ha superato quota 13mila euro, garantendo già quattro forniture di DPI e strumenti per l’operatività del nosocomio sipontino.

“Felice di aver dato il mio contributo al più bel ‘Messaggio d’amore’ che ci sia: un inno alla vita, una coccarda al petto per chi lotta con coraggio ogni giorno in prima linea, donando instancabilmente tutto sé stesso per il bene della collettività”, esordisce la voce storica dei Matia Bazar. “La musica è un linguaggio universale, e ha come fine quello di parlare a ogni cuore, indistintamente. Oltre a teatri e palasport, esistono palcoscenici ben più importanti, che anche a luci spente e senza ribalta possono contribuire invece ad accendere i riflettori su iniziative degne di nota, come in questo caso”, prosegue Silvia Mezzanotte.

“In quest’ultimo mese e mezzo, da Nord a Sud, ho ricevuto una pioggia di richieste di aiuto: ho pronunciato subito il mio sì, come nel più importante dei matrimoni, a tutti coloro che mi hanno contattata. Un modo per restare vicina al pubblico, anche quello più bisognoso, in una ideale tournée fatta di mani che si stringono e corpi che si abbracciano dal valore ancora più prezioso, specialmente in vista di una stagione estiva dalle piazze mute per artisti e pubblico”.

Per poi concludere: “Ringrazio l’amico medico, il Dottor Matteo Vairo, impegnato in prima linea contro il Covid-19 per avermi coinvolta in questo progetto e per avermi fatto conoscere Alessandro Di Lascia e Simona Paciello che hanno dato vita a questa intensa rilettura di una fra le canzoni più importanti del mio percorso umano e artistico. E, con loro, anche il Collettivo Artisti di Manfredonia si è unito al mio canto: Anna Miucci, Monica Paciello, Jole Virgilio, Simona Paciello, Cristina Bisceglia, Michele Bottalico, Amon e Gianpio Notarangelo al violino, incluso il videomaker Claudio Antonio Perrino.

E, in particolar modo, i miei fidati quattro moschettieri con cui condivido da anni la scena: Riccardo Cherubini alle chitarre, Lino De Rosa Davern al basso, Claudio Del Signore alla batteria e Michele Scarabattoli alle tastiere per aver completamente risuonato e riarrangiato gratuitamente il brano”.

La mensa del povero ringrazia la Protezione civile

Alla mensa del povero presso la Parrocchia Sant’Alfonso

“Gli angeli dei nostri tempi sono tutto coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”
 (W. Wenders) 
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Un grazie sincero alla Protezione Civile della Regione Piemonte e al Coordinamento Regionale Volontariato della Protezione Civile, per il vostro regalo: centinaia di colombe e uova di cioccolata, che distribuiremo nei prossimi giorni.
Un grazie a nome delle 250 (duecentocinquanta) persone che serviamo ogni giorno.
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Diacono Enzo Vitulli 
Responsabile Mensa del Povero presso la Parrocchia Sant’Alfonso di Corso Tassoni 41 Torino.

Fase 2, la Regione vuole azzerare la burocrazia per la ripartenza delle imprese

Un pacchetto di misure per sostenere la ripartenza del sistema produttivo e del lavoro in Piemonte e un disegno di legge “burocrazia zero”: è ciò a cui lavora in queste ore il presidente della Regione Alberto Cirio in vista della Fase 2.

Sul fronte delle misure economiche la Regione sta rimodulando il Piano della competitività da 600 milioni di euro, predisposto e pronto per essere presentato prima che iniziasse l’emergenza coronavirus e ora in fase di ridefinizione per rispondere alle criticità causate dalla pandemia.

Basato per circa il 50% su fondi europei e pensato per essere attuato nell’arco di due anni, il Piano dovrà ora iniziare a generare una ricaduta immediata nell’arco di tre mesi, per iniettare nel sistema le risorse necessarie a supportare la ripartenza economica.

Parallelamente si lavora a un disegno di legge regionale per ridurre la burocrazia e incentivare il tessuto produttivo. Su questo fronte si è svolto, oggi, un incontro con il Prefetto di Torino. Accanto alla necessità di abbattere il più possibile le procedure burocratiche e agevolare la ripartenza economica c’è infatti quella di garantire la legalità e non abbassare la guardia rispetto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità.

Il documento è in fase di ultimazione, l’obiettivo è di avere pronto il disegno di legge entro la fine della prossima settimana.

Coronavirus, in calo i ricoveri in terapia intensiva: 273 in totale. Nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di mercoledì 22 aprile

3.200 PAZIENTI GUARITI E 1.938 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 3.200 (224 in più di ieri): 301 (+32) in provincia di Alessandria, 124 (+13) in provincia di Asti, 152 (+3) in provincia di Biella, 335 (+28) in provincia di Cuneo, 257 (+16) in provincia di Novara, 1.633 (+103) in provincia di Torino, 169 (+11) in provincia di Vercelli, 188 (+18) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni.

Altri 1.938 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.598

Sono 74 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 11 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 505 ad Alessandria, 132 ad Asti, 154 a Biella, 196 a Cuneo, 228 a Novara, 1.105 a Torino, 146 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 22.854 (+705) rispetto a ieri le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 3020 in provincia di Alessandria, 1.269 in provincia di Asti, 840 in provincia di Biella, 2.187 in provincia di Cuneo, 2.123 in provincia di Novara, 11.091 in provincia di Torino, 1.014 in provincia di Vercelli, 960 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 133 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 273 (-18 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.027.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.818.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 113.930, di cui 58.804 risultati negativi.

Nella Fase 2 il bus si potrà prenotare?

A Torino potrebbero essere  attivati bus su prenotazione, ma non è la sola novità che riguarda il trasporto pubblico al tempo del covid-19

È un’ipotesi allo studio del Gruppo Torinese Trasporti per fronteggiare in sicurezza l’emergenza sanitaria nella imminente (?) fase 2.
Le prossime disposizioni governative, il cui contenuto in parte sta già circolando, prevedono il mantenimento del distanziamento sociale anche sui treni delle metropolitane italiane, dove saranno indicate le distanze da tenere con appositi segni sul pavimento. Sarà possibile viaggiare seduti ma a posti alternati e sui mezzi pubblici bisognerà indossare la mascherina. E’ probabile che i tornelli di ingresso nel Metrò contino le persone fino ad un numero massimo  per evitare sovraffollamento. Gtt dovrà probabilmente aumentare le corse di tram, metro e bus anche a fronte di una presenza minore di passeggeri. Un’operazione certamente pesante per le casse dell’azienda che ha già perso milioni di euro da quando è iniziata l’epidemia.
(foto: il Torinese)

Si riparte da Mirafiori con i prototipi della 500 elettrica

Da lunedì ricomincia seppure in parte l’attività nello stabilimento Fca di Mirafiori a Torino

La produzione riguarderà componenti per il Ducato della Sevel di Val di Sangro e o le preserie prototipali della 500 elettrica. Si tratta di una produzione sicura  nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo  autorizzate dal governo. In queste ore sarà definito il numero dei lavoratori che rientreranno e il loro orario. I sindacati hanno chiesto di implementare il Protocollo sulla sicurezza. Un primo segnale di ritorno alla normalità in vista del superamento dell’emergenza sanitaria.

Coronavirus, insediata task force regionale per la Fase 2

Alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, oggi pomeriggio nella sede dell’Assessorato alla Sanità si è insediata la  task force di esperti che affiancherà lo stesso Assessorato e la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza coronavirus covid19 in Piemonte.

Il coordinatore del gruppo di lavoro, Ferruccio Fazio, già ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio, ha rilevato come l’emergenza di oggi renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale, attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca.

Negli interventi dei componenti della task force, Giovanni Di Perri, Guido Giustetto, Pietro Presti, Massimiliano Sciretti Franco Ripa e Alessandro Stecco, in primo piano il ruolo centrale di medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, sistema di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali per teleconsulenze, Usca, assistenza domiciliare programmata, ambulatori e sale di attesa, igienisti, epidemiologi, telemedicina e telemonitoraggio.

Del gruppo di lavoro farà anche parte Paola Brusa, segretario dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Torino.

«Come da indicazione del presidente Cirio – ha sintetizzato Fazio -, entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio».

«E’ stato un incontro operativo e molto costruttivo – osserva l’assessore regionale, Luigi Genesio Icardi -, sono stati individuati tempi e metodi degli interventi che andranno messi in campo per ristrutturare il sistema sanitario territoriale, in modo da metterlo in grado di affrontare possibili ritorni dell’epidemia. Da questa esperienza emergenziale, dobbiamo ricavare l’opportunità di strutturare al meglio il sistema di cura sul territorio, che in questi anni è stato drammaticamente trascurato».

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di martedì 21 aprile

2.976 PAZIENTI GUARITI E 1.747 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.976 (208 in più di ieri): 269 (+7) in provincia di Alessandria, 111 (+12) in provincia di Asti, 149 (+35) in provincia di Biella, 307 (+21) in provincia di Cuneo, 241 (+11) in provincia di Novara, 1.530 (+113) in provincia di Torino, 158 (+5) in provincia di Vercelli, 170 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni.

Altri 1.747 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.524

Sono 71 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.524 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 488 ad Alessandria, 130 ad Asti, 150 a Biella, 185 a Cuneo, 227 a Novara, 1.072 a Torino, 143 a Vercelli, 101 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 22.149 (+712 rispetto a ieri, un incremento rapportato al raddoppio del numero di tamponi eseguiti tra domenica, circa 3 mila e lunedì, quasi 6 mila), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.962 in provincia di Alessandria, 1.234 in provincia di Asti, 809 in provincia di Biella, 2.128 in provincia di Cuneo, 2.031 in provincia di Novara, 10.699 in provincia di Torino, 996 in provincia di Vercelli, 947 nel Verbano-Cusio-Ossola, 218 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-10 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.195.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.416.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 107.850, di cui 55.052 risultati negativi.

 VIA LIBERA AI TEST SIEROLOGICI SUL PERSONALE SANITARIO PIEMONTESE. L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «UN’INDAGINE FONDAMENTALE PER LA RIPIANIFICAZIONE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO»

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato questa sera un piano di screening regionale con finalità epidemiologiche, finalizzato a verificare la risposta immunitaria nei confronti del coronavirus covid19 del personale del Servizio Sanitario Regionale, tramite l’effettuazione di test immunometrico IgG semi quantitativo.

L’analisi verrà estesa anche ai medici specialisti ambulatoriali e agli operatori del 118 che operano nel Servizio Sanitario Regionale, nonché ai medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta).

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, comunicando che per la realizzazione del piano è stato deciso l’acquisto di 70 mila test, secondo le indicazioni di un apposito gruppo di lavoro costituitosi nell’ambito del Comitato tecnico scientifico dell’Unità di crisi e composto da esperti di comprovata esperienza, tra i quali Rossana Cavallo, Umberto Dianzani, Francesco De Rosa, Flavio Boraso, Franco Ripa, Roberto Testi, Valeria Ghisetti e Gian Alfonso Cibinel, con la collaborazione del Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per le malattie infettive (Seremi).

«Stiamo allertando le Aziende sanitarie per organizzare i prelievi di sangue del personale – osserva l’assessore Icardi -, l’effettuazione dei test avverrà mediante la rete dei laboratori pubblici non appena saranno disponibili le forniture acquisite, probabilmente già entro questa settimana. Dagli esiti di questa indagine, contiamo di ottenere preziose indicazioni ai fini della ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale del Servizio sanitario regionale».

 

 Eugenio in Via Di Gioia: un aiuto per la spesa

Partendo dal format #CIBOINTOUR gli Eugenio in Via Di Gioia si mobiltano per il territorio torinese con la campagna #CIBOINTURIN per contribuire a ridurre l’emergenza alimentare che tocca anche la Città di Torino a causa del Covid-19. 

Gli Eugenio attraverso la rubrica Instagram #CIBOINTOUR hanno condiviso e raccontato il cibo donato loro dai fan in occasione dei numerosi concerti. #CIBOINTOUR era nato spontaneamente a Roma durante un raduno in Piazza, quando un ragazzo portò 1 chilo di carbonara per la band. Da quel momento in poi è diventata una tradizione e adesso che i concerti sono rinviati è arrivato il momento di mobilitarsi per tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà.

“#cibointour è la nostra rubrica collaborativa con i fan, dedicata all’incontro e all’aggregazione, alla condivisione e all’approfondimento di temi come le filiere etiche, la territorialità e gli sprechi alimentari, in questo momento ci sono migliaia di persone senza cibo e non possiamo restare a guardare, deve arrivare loro un aiuto e anche di qualità.”

 

In questo periodo di estrema necessità #CIBOINTOUR, sempre nel segno della condivisione, diventa #CIBOINTURIN con l’obiettivo di supportare il Comune di Torino, la Croce Verde Torino, la Consulta per le persone in difficoltà, il Banco Alimentare, Caritas e i Servizi Sociali a consegnare soprattutto spesa e prodotti alimentari, ma anche farmaci e beni di prima necessità a domicilio per le persone in difficoltà.

Gli Eugenio in Via di Gioia lanciano una CALL TO ACTION diretta a tutti coloro che li seguono per donare tramite IBAN al Comune di Torino – Fondo Solidarietà Covid-19 — IBAN IT69L0200801033000104431330 con la causale: “Torino Solidale art. 66 dl 18/2020” oppure tramite la piattaforma Lettera al Prossimo www.eugenioinviadigioia.it/letteralprossimo tutti i fondi raccolti dalla piattaforma saranno integralmente versati sul conto di Torino Solidale, il progetto della Città di Torino per aiutare le persone in difficoltà a fare la spesa e a procurarsi beni di prima necessità.

Gli Eugenio in Via Di Gioia hanno per l’occasione ingaggiato i partner che nel tempo hanno sviluppato con loro progetti in ambito food, i primi ad aderire alla campagna #CIBOINTURIN sono stati COLDIRETTI PIEMONTE, EATALY TORINO E MOLECOLA. COLDIRETTI PIEMONTE supporta con la Spesa Sospesa nei Mercati Campagna Amica di Torino, la fornitura di prodotti tramite agricoltori e aziende del circuito oltre a diverse altre iniziative solidali, EATALY TORINO LINGOTTO fornisce la sua pizza per i volontari della Croce Verde Torino impegnati nella distribuzione dei pacchi spesa e attiva la Spesa Sospesa alle casse dello store Lingotto di Via Nizza 230/14, MOLECOLA partecipa con la sua cola 100% italiana da inserire nei pacchi spesa.

Nell’ambito del progetto, la CROCE VERDE TORINO, con CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà che si occupa della logistica e preparazione dei pacchi, sta offrendo – attraverso i suoi Volontari per i Servizi al Cittadino, la Squadra Giovani e il Gruppo Mobilità – il servizio di consegna gratuita a domicilio di farmaci, spesa alimentare e beni di prima necessità. Un simile servizio è stato attivato dall’Ente, in accordo con i singoli Comuni, anche nelle sezioni della prima cintura (Alpignano, Borgaro/Caselle, Ciriè, San Mauro, Venaria Reale).

Tutte le realtà che volessero contribuire all’iniziativa offrendo generi alimentari o comunque di prima necessità, possono scrivere all’indirizzo torinosolidale@comune.torino.it

 

(foto Fabrizio Fenucci)