Coronavirus- Pagina 48

I sindacati: “Cambiare sistema, mai più Rsa lazzaretto”

Il  sistema delle Rsa in Piemonte,  787 strutture, avrebbe mostrato più che in Lombardia le sue carenze:  ora urge cambiarne il sistema, integrandolo con la cura domiciliare, anche per evitare, che, in caso di nuova ondata, tornino a diventare  dei lazzaretti. 

E’ quanto affermano ii responsabili regionali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil,  in una conferenza stampa tenutasi davanti al Convitto Principessa Felicita di Savoia, una delle Rsa che ha registrato il  più alto numero di decessi da coronavirus, sarebbero 82. “Non si dovranno mai più prendere gli anziani, metterli in una Rsa e dimenticarli. Bisogna  capire meglio cosa è accaduto, considerando che vi è anche un 20% di Rsa Covid free”

Viaggi in treno al tempo del virus? La Regione: “Servono regole omogenee”

Il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo a Centocittà, su Radio Uno Rai,  ha parlato delle regole differenti in vigore per chi viaggia in treno.

“Le misure di contenimento del covid 19 devono avere omogeneità geografica territoriale, andando al di sopra delle differenze tra Regioni e Province”.  Facendo riferimento a un Milano-Genova o un Torino-Savona, ha aggiunto: “parte con 40 persone per carrozza e quando arriva in Liguria, che non contingenta i passeggeri, queste possono essere 80. Ma il  problema è il contrario, quando il treno parte con più persone rispetto a quante sono previste dalle regole della stazione di arrivo”. La  Regione Piemonte ha così  immediatamente attivato la Conferenza delle Regioni ed è in attesa dei pareri tecnici per un confronto  tra le Regioni del Nord-Ovest.

Coronavirus, due vittime e due nuovi contagi. Prosegue la discesa dei ricoveri in intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

24.574 PAZIENTI GUARITI E 1.187 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.574 (+26 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2948 (+10) Alessandria, 1437 (+1) Asti, 816 (+0) Biella, 2306 (+1) Cuneo, 2215 (+0) Novara, 12.720 (+14) Torino, 1040 (+0) Vercelli, 936 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 156 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.187 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4087

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4087 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 674 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394 Cuneo, 365 Novara, 1.801 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.338 (+2 rispetto a ieri, di cui 1 asintomatica; delle 2: 1 screening, 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1046 Biella, 2860 Cuneo, 2792 Novara, 15.883 Torino, 1322 Vercelli, 1138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 283 (22 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1196.

I tamponi diagnostici finora processati sono 411.939, di cui 226.241 risultati negativi.

Coronavirus, stabili le terapie intensive. Altre 5 vittime e 14 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

24.548 PAZIENTI GUARITI E 1.208 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.548 (+74 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2938 (+6) Alessandria, 1436 (+15) Asti, 816 (+1) Biella, 2305 (+13) Cuneo, 2215 (+0)Novara, 12.706 (+37) Torino, 1040 (+12) Vercelli, 936 (+7) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 156 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 1.208 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4085

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4085 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 674 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394Cuneo, 364 Novara, 1.800 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.336 (+14 rispetto a ieri, di cui 11 asintomatiche; delle 14: 6 screening, 5 contatti di caso, 3 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1046 Biella, 2860Cuneo, 2791 Novara, 15.882 Torino, 1322 Vercelli, 1138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 12 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 305 (+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1178.

I tamponi diagnostici finora processati sono 410.813, di cui 225.713 risultati negativi.

Coronavirus, 11 contagi e 3 vittime. In calo le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

24.474 PAZIENTI GUARITI E 1.265 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.474 (+140 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2932 (+21) Alessandria, 1421 (+2) Asti, 815 (+3) Biella, 2292 (+7) Cuneo, 2215 (+19) Novara, 12.669 (+69) Torino, 1040 (+12) Vercelli, 936 (+7) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 154 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.265 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4080

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4080 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 673 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 363 Novara, 1.799 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.322 (+11 rispetto a ieri, di cui 10 asintomatiche; delle 11: 4 screening, 3 Rsa, 4 contatti di caso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1046 Biella, 2855Cuneo, 2788 Novara, 15.880 Torino, 1321 Vercelli, 1138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 12 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 303 (-4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1188.

I tamponi diagnostici finora processati sono 408.836, di cui 224.151 risultati negativi.

La Croce Rossa all’aeroporto per i controlli di temperatura sui passeggeri

Croce Rossa Italiana Comitato di Torino e Torino Airport: una rinnovata la collaborazione per la sicurezza di passeggeri e operatori nel contenimento dell’emergenza Covid-19

 Si rinnova la convenzione tra la Croce Rossa Italiana Comitato di Torino (CRI) e Torino Airport. Con l’aumento dei voli, dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, la Croce Rossa Italiana del Comitato di Torino conferma la collaborazione con SAGAT S.p.A., Società di gestione dello scalo, per la sicurezza dei passeggeri in transito in questa fase contrassegnata dall’emergenza del Corona Virus.

Durante le settimane di massima emergenza l’Aeroporto di Torino è rimasto sempre aperto e operativo, effettuando, tra i primi in Italia, i controlli di temperatura su tutti i passeggeri in arrivo sin dall’inizio  dell’emergenza stessa e, successivamente, sui passeggeri in partenza e sugli operatori aeroportuali. La ripresa dei voli dall’Aeroporto di Torino conferma ora il rinnovo della storica e consolidata collaborazione con la CRI, avviata nel 2006, a tutela della sicurezza di tutti i passeggeri e della comunità aeroportuale.

L’impegno del personale CRI, come da convenzione, prevede anche la presenza di soccorritori e di un medico in servizio 24 ore su 24 in un ambulatorio attrezzato presso il Pronto Soccorso aeroportuale situato al Livello Arrivi, nel caso vi siano passeggeri o dipendenti aeroportuali colti da malore. Sono attivi e riconoscibili dalla divisa CRI gli operatori incaricati del rilievo della temperatura presso appositi varchi situati sia al Livello Partenze, sia al Livello Arrivi dell’Aeroporto, in servizio dalle 5.30 fino alle 23.30.

Coloro a cui sia riscontrata temperatura superiore ai 37,5°C non potranno avere accesso all’aerostazione. In presenza di febbre, verrà attivato obbligatoriamente il protocollo previsto per i casi sospetti Covid-19: gli interessati saranno sottoposti a triage all’interno delle tende pneumatiche posizionate nella zona pubblica antistante l’ambulatorio, o in airside presso gli arrivi.

Il Comitato di Torino della Croce Rossa Italiana svolge in aeroporto una continua attività di formazione rivolta al personale SAGAT e ad altri operatori aeroportuali su diversi temi di interesse condiviso, fra i quali la formazione degli addetti al pronto soccorso aziendale, utilizzo del DAE, profilassi nei contesti a rischio infettivo e uso dei dispositivi (termoscanner e termometri a infrarossi) per il rilevamento della temperatura corporea.

Coronavirus, lento e costante calo delle terapie intensive. Altri 6 morti e 15 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

24.334 PAZIENTI GUARITI E 1.315 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.334 (+156 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2911 (+15) Alessandria, 1419 (+15) Asti, 812 (+2) Biella, 2285 (+6) Cuneo, 2196 (+22) Novara, 12.600 (+87) Torino, 1028 (+8) Vercelli, 929 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 154 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.315 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4077

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4077 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 673 Alessandria, 253 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 363 Novara, 1.798 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.311 (+15 rispetto a ieri, di cui 13 asintomatiche; dei 15: 5 contatti di caso, 8 screening e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1045 Biella, 2853 Cuneo, 2787 Novara, 15.875 Torino, 1321 Vercelli, 1136 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 307 (-9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1264.

I tamponi diagnostici finora processati sono 406.121, di cui 222.660 risultati negativi.

In Piemonte il covid ha cancellato i diritti degli altri malati

L’epidemia da Covid-19 e il conseguente blocco di tutte le attività per tre mesi ha portato con sé una serie di disastri: sanitari, economici e psicologici.

Uno dei più pericolosi è quello che potremmo definire “psico-sanitario”, legato cioè a una psicosi collettiva legata alla paura del contagio e al terrore che, una volta scomparso, si possa ripresentare.

Lungi da me il volermi sostituire alle ottime analisi del professor Adriano Segatori, che più volte, dall’alto delle sue conoscenze, ci ha resi un po’ più edotti sulle conseguenze psicologiche della situazione che stiamo vivendo.
La mia vuol essere soltanto una constatazione empirica dalla quale ciascuno può trarre le proprie riflessioni…

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In Piemonte il Covid ha cancellato i diritti degli altri malati

Coronavirus, in calo le terapie intensive. Altri 5 morti e 20 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

24.178 PAZIENTI GUARITI E 1.366 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.178 (+157 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2896 (+41) Alessandria, 1404 (+3) Asti, 810 (+1) Biella, 2279 (+13) Cuneo, 2174 (+38) Novara, 12.513 (+51) Torino, 1020 (+7) Vercelli, 929 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 153 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.366 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4071

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4071 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 672 Alessandria, 253 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 359 Novara, 1.797 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.296 (+20 rispetto a ieri, di cui 13 asintomatiche; delle 20: 8 contatti di caso, 9 screening e 3 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1044 Biella, 2851 Cuneo, 2785 Novara, 15.870 Torino, 1321 Vercelli, 1133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 316 (-18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1350.

I tamponi diagnostici finora processati sono 402.181, di cui 220.798 risultati negativi.

Covid-19, cosa ci riserva il futuro? Ce lo spiega chi analizza i dati

Dal 22 febbraio, con un appuntamento praticamente giornaliero (che dura ancora oggi nonostante lo scioglimento dell’Unità di crisi) la dottoressa Chiara Pasqualini sta vivendo l’emergenza sanitaria conseguente all’epidemia di Covid 19.

Dottoressa in biologia specializzata in statistica sanitaria è la referente del Seremi, acronimo che sta a significare Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive.

Al di là della lunga sigla questo significa che è la persona che tutti i giorni, ancora oggi, acquisisce i dati sull’evoluzione del dramma Covid, richiedendoli alle varie realtà. Con lei, che gentilmente non si è sottratta alle nostre domande abbiamo voluto fare un punto anche in virtù della sua posizione di osservatore dell’evoluzione del Covid – 19 in Piemonte.

Dottoressa come siamo messi in Piemonte oggi, alla luce dei dati che vengono forniti giornalmente?

“Al momento siamo messi bene, anche gli indicatori ci danno un valore basso di rischio, il numero dei focolai è basso, la pandemia è sotto controllo”.

Però si parla di una ‘seconda ondata’ in autunno …

“Può esserci, le possibilità di contagio sono scese, ma il virus non è azzerato, le strategia messe in atto possono garantire che la soglia rimanga bassa, che i nuovi casi siano tenuti sotto controllo”.

C’è  chi ha parlato del fatto che le riaperture possano provocare un aumento dei contagi …

“Occorre vedere adesso che cosa succederà. In Piemonte c’è stata una decrescita ridotta dei contagi, percentualmente, rispetto a prima, meno forte nelle ultime due settimane. E’ una riduzione minore ma i numeri ci sono”.

Insisto nella domanda, ma c’è il rischio di una recrudescenza?

“Non è da escludere ma è basso. Ci sono luoghi a maggior rischio, come le Rsa, gli ospedali, ma dove c’è attenzione, con controlli, tamponi è bassa, ma non esclusa. Occorre mantenere un comportamento responsabile per incidere anche su quel rischio. I cittadini devono fare la loro parte, non possiamo ancora dire che la battaglia sia vinta, assolutamente”.

In sintesi in questa ‘nuova normalità’ cosa si deve fare?

Occorre monitorare con attenzione cosa sta succedendo. Il punto interrogativo sarà capire a settembre/ottobre, come si comporterà il virus, in una fase dove si tornerà a condividere spazio e luoghi chiusi. Per questo è importante prendere delle misure.

Ma il virus di è modificato o no?

“Ci sono delle variazioni nella carica virale dei pazienti, modificazioni di cui non si è ancora a dare una chiara interpretazione. Certo c’è una carica inferiore con casi meno gravi ed una quota sempre maggiore di asintomatici. In ogni caso la vera sfida è azzerare la circolazione. Abbiamo imparato a tenerlo, per ora, a bada, ma dobbiamo continuare oppure lui va per la sua strada”.

Può dire qualcosa sul vaccino che per molti è la soluzione salvifica?

“C’è, a livello mondiale, uno sforzo notevolissimo, i segnali per ottenere un vaccino efficace ci sono, anche perché non si è sostanzialmente modificato il virus”.

Quale è stato il momento più brutto?

“Le prime settimane di marzo quando ad Alessandria ci siamo resi conto che dal pronto soccorso, dal medicina interna, dai reparti ospedalieri, erano emersi in pochi giorni, poi in poche ore, moltissimi casi di polmonite interstiziale”.

Cosa occorre fare adesso?

“Continuare a controllare, risalire ai contatti, cercare di ricostruire le catene di contagio, identificare le nuove soglie di positività”.

Massimo Iaretti