Coronavirus- Pagina 18

Il bollettino Covid di venerdì 1 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1120 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 130 dopo test antigenico), pari al 9 % dei 12.413 tamponi eseguiti, di cui 6626 antigenici. Dei 1120 nuovi casi gli asintomatici sono 412 , pari al 36,8 %.

I casi sono così ripartiti: 186 screening, 633 contatti di caso, 301 con indagine in corso; per ambito: 65 RSA/Strutture socio-assistenziali, 52 scolastico, 1003 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 202.526, così suddivisi su base provinciale: 18.011 Alessandria, 10.228 Asti, 7.027 Biella, 28.006 Cuneo, 15.733 Novara, 106.198 Torino, 7.695 Vercelli, 6.888 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.072 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.668 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 184 (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.784 (– 111 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 25.542.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.030.222 (+ 12.413 rispetto a ieri), di cui 923.334 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7960

Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.960 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1219 Alessandria, 498 Asti, 334 Biella, 909 Cuneo, 662 Novara, 3644 Torino, 373 Vercelli, 251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

166.056 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 166.056(+ 2924 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 14.498 Alessandria, 8.192 Asti, 5.314 Biella, 22.851 Cuneo, 13.643 Novara, 87.790 Torino, 6.005 Vercelli, 5806 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 833 extraregione e 1124 in fase di definizione.

Covid Piemonte, ricoveri in calo nell’ultimo bollettino del 2020

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1417 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 165 dopo test antigenico), pari al7,3% dei 19.369 tamponi eseguiti, di cui 10.736 antigenici. Dei 1417 nuovi casi gli asintomatici sono 541, pari al 38,2%.

I casi sono così ripartiti: 389 screening, 617 contatti di caso, 411 con indagine in corso; per ambito: 171 RSA/Strutture socio-assistenziali, 58 scolastico, 1188 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 201.406, così suddivisi su base provinciale: 17.901 Alessandria, 10.174 Asti, 6994 Biella, 27.818 Cuneo, 15.660 Novara, 105.680 Torino, 7624 Vercelli, 6826 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1070 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1659 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19(2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2895 (-62 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.267.

I tamponi diagnostici finora processati sono2.017.809 (+19.369rispetto a ieri), di cui 919.728 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7922

Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7922 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1214 Alessandria, 497 Asti, 334 Biella, 892 Cuneo, 662 Novara, 3629 Torino, 373 Vercelli, 251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

163.132 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 163.132 (+2094 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 14.073 Alessandria, 8146 Asti, 5200 Biella, 22.334 Cuneo, 13.228 Novara, 86.723 Torino, 5832 Vercelli, 5701 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 805 extraregione e 1090 in fase di definizione.

Covid, vaccini e speranze per il 2021

Caro 2020 tra pochi giorni non ci sarai più. A non più rivederci, si intende. Rimarrà il tuo ricordo, e che ricordo. Impossibile non ricordarti. Anche chi rimuove, mi sa che il coronavirus ha segnato i nostri destini e le nostre anime. Non darei per scontato che il 2021 sarà migliore ma ci contiamo molto, moltissimo. Ora si punta sul vaccino. Scampato pericolo? Direi proprio, decisamente di no.

Sul vaccino, anzi sui vaccini, come da copione, si litiga e, sempre come da copione si litiga forte, violentemente e costantemente. L’ importante è sempre dire l’incontrario di quello che dice l’altro. Così se il governo dice andiamo a destra l’opposizione dice andiamo a sinistra. Eppure se c’ è una lezione da trarre da questi mesi è che c’era poca solidarietà e che, viceversa la solidarietà è essenziale e preziosa. 7 vaccini, e sta arrivando il vaccino anti Capitalista, quello cubano.  Ci sono poi i complottisti e negazionisti. Giustificano solo i loro personali fallimenti.

Non c’ è altra logica spiegazione. In Francia, addirittura il 55 % della popolazione dichiara di non volersi vaccinare. Sembrerebbe che in Italia solo 1 su 5 non voglia vaccinarsi.  Con delle cose curiose . l’80 % degli elettori del PD che ha fiducia nel vaccino ed il 30 % degli elettori della lega che non si vaccinera’ mai. Sono sondaggi, ovviamente con la solita domanda, veritieri? Unica risposta possibile, si vedrà.
Indubbiamente, dopo la sconfitta di Trump una certa destra sovranista zoppica decisamente. Le cose si complicano sulla sanità ed assistenza. Se gli operatori sanitari non vogliono vaccinarsi per il prof Ichino nessun dubbio : licenziamento per giusta causa. Mi pare ragionevole, tanto non avverrà.  Si sono già espressi in modo contrario sindacato ed ordini professionali.
Tanti giri di parole per poi arrivare alla sostanza: libertà di coscienza. Comunque sembra che la paura fa 90 e che oltre il 90 degli operai sarà solerte e si vaccinera’.
Arriva l’ inafferrabile ed irraggiungibile Toninelli, sostiene che l’app immuni non ha funzionato per colpa di Salvini e Meloni. Nell’assurda ed illogica affermazione ‘ è, direi comunque, un aspetto positivo.  Non è un problema politico , è solo un problema cognitivo. Di totale incapacità di comprendere.  Poi , in alcuni casi , di voluta non capacità di comprendere.  Non il caso di Toninelli.  Lui non ci arriva proprio. Viceversa uno che d’ intelligenza se ne intente come Piero Angela, senza colpo ferire sostiene: intelligenza e sapere fanno rima con conoscenza e studio. Mirabilmente sottolinea: la scienza è tale perché si basa fu fatti dimostrati . L’ ignoranza trova linfa nelle notizie false. Davanti al coronavirus, davanti al vaccino ci sono le nostre qualità come i nostri difetti. Il coronavirus ed il vaccino sta evidenziando i nostri limiti ed i nostri  indubbi pregi. Esserne coscienti. Speriamo vivamente per aver fatto di necessità virtù.
Trent’anni fa andavo con mia figlia Alice nelle librerie.  Era un appuntamento sacro del sabato pomeriggio. Prima del cinema e del Fast Food. Essendo abitudinari si era diventati amici del proprietario. Aveva appena imparato a leggere e mi inondata di mille domande, di mille perché. Ricordo di una favola siciliana. Grandi disegni dai mille colori. Protagonista un piccolo pesce che per proteggersi dal pesce più grande  convinceva i suoi simili nel mettersi insieme diventando più forti per vincere il pesce grande. Ed in fondo, passati oltre trent’anni la morale è sempre la stessa. Organizzati possiamo difenderci e progredire. Individualmente non andiamo da nessuna parte. Non è un discorso politico o, men che peggio ideologico. Perlomeno non solo un discorso politico.
E’ qualcosa più in alto della politica. È  l’agire umano dalla scienza, alle invenzioni, come alle scoperte. Caro 2020, non sei passato invano.  Speriamo. Come tutte le cose che non uccidono rafforzano. Non sarà una passeggiata.  Sicuro. Non ho tantissime certezze. A volte qualche dubbio sul genere umano. Ma ho fiducia nell’ intelligenza collettiva. Ho fiducia non solo nel vaccino. Ho soprattutto fiducia in chi l’ha progettato e realizzato.

Patrizio Tosetto

Consegnate tutte le 40 mila dosi di vaccino anti Covid previste per il Piemonte

Dopo il V-Day entra nel vivo la Fase 1 della campagna di vaccinazione del personale delle aziende sanitarie e di ospiti e operatori delle Rsa

 

Sono arrivate ieri le 40 mila dosi del vaccino anti Covid destinate al Piemonte per la Fase 1 della campagna di vaccinazione, che prende il via oggi e coinvolge 195 mila persone tra personale delle aziende sanitarie e ospiti e operatori delle Rsa. Sono state infatti consegnate agli hub territoriali tutte le 41 scatole di vaccino Pfizer contenenti 975 dosi ciascuna.

«Dopo la prima giornata del 27 dicembre, oggi il primo vero piano di consegna massiccia dei vaccini ha funzionato perfettamente – sottolinea il commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte Vincenzo Coccolo –.  Grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA sono state consegnate nei tempi previsti. Da oggi entriamo nel vivo della prima fase di vaccinazione con la consapevolezza di poter contare su un sistema territoriale forte e preparato».

«La campagna vaccinale – evidenzia il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo – inizia effettivamente oggi sia con l’arrivo delle dosi previste sia, soprattutto, con il massiccio afflusso di personale sanitario della Città della Salute di Torino, circa 480 persone, che si sono ordinatamente messe in fila per sottoporsi all’inoculazione della prima dose».

«Dopo la giornata simbolica di domenica, l’arrivo delle prime 40.000 dosi segna un punto di svolta – dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardied è fondamentale la più ampia adesione da parte del personale delle Aziende sanitarie, degli operatori e degli ospiti delle Rsa per ottenere il massimo risultato nella battaglia contro il Covid che da mesi ci vede fortemente impegnati».

Per il territorio di Alessandria sono state consegnate 5 scatole e 4875 dosi destinate agli ospedali di Alessandria, Casale, Novi Ligure e Tortona e alle RSA.

Per il territorio di Asti 3 scatole e 2925 dosi destinale al Cardinal Massaia di Asti, all’ospedale di Nizza e alle RSA.

Per il territorio di Biella 2 scatole e 1950 dosi destinate all’Ospedale degli infermi e alle RSA

Per il territorio di Cuneo 6 scatole e 5850 dosi destinate al Santa Croce e Carle e agli ospedali di Mondovì, Savigliano, Verduno e alle RSA.

Per il territorio di Novara 3 scatole e 2925 dosi destinate al Maggiore della Carità, all’ospedale di Borgomanero, all’Asl e alle RSA.

Per il territorio di Torino 18 scatole e 17.550 dosi: in particolare 9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali Città della Salute, Mauriziano, San Giovanni Bosco e le RSA di Torino città, e altre 9 scatole e 8775 dosi in tutto destinate a Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli.

Per il territorio del Vco 2 scatole e 1950 dosi destinate agli ospedali di Domodossola e Verbania e alle RSA.

Per il territorio di Vercelli 2 scatole e 1950 dosi destinate al Sant’Andrea, all’ospedale di Borgosesia e alle RSA.

Le somministrazioni sono già iniziate ieri all’ospedale Molinette di Torino, dove sono state vaccinate 480 persone, e proseguiranno a partire da oggi nelle altre strutture piemontesi. È prevista la fornitura di 40 mila dosi a settimana fino al completamento del fabbisogno della prima somministrazione e del relativo richiamo.

Donazioni Covid: più di 21 milioni di euro sul conto regionale

Ammontano a 21 milioni e 291mila euro le risorse versate sul conto corrente aperto dalla Regione Piemonte per raccogliere le donazioni che, con grande generosità, sono state effettuate a sostegno del sistema sanitario piemontese durante l’emergenza da Covid-19.  Così ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in risposta a un’interpellanza di Silvio Magliano (Moderati) e a un’interrogazione di Daniele Valle (Pd) che chiedevano di fare il punto della situazione sulle donazioni raccolte, su come siano state impiegate e sugli ospedali destinatari.

L’assessore ha innanzitutto precisato che questa cifra non tiene conto delle donazioni che non sono transitate sul conto regionale, ma che riguardano opere finanziate direttamente dai donatori, come nel caso del Covid-hospital delle Ogr e di quello del Valentino.

Icardi ha poi spiegato che “la Giunta con apposita deliberazione ha stabilito le modalità di assegnazione delle risorse alle aziende sanitarie regionali per la copertura degli acquisti di materiali e attrezzature necessari per fronteggiare l’emergenza e nella distribuzione delle risorse sono state considerate anche le causali specificatamente indicate dal donante”.
Fra le destinazioni delle donazioni si segnalano oltre 5,5 milioni assegnati al Dirmei per i posti di terapia intensiva e semi intensiva e 6 milioni di euro alla Protezione civile per la distribuzione di mascherine alla popolazione.
Rispetto alla cifra complessivamente raccolta, a oggi residuano oltre 210mila euro, che verranno distribuiti in coerenza con le indicazioni del Dirmei (Dipartimento interaziendale di malattie ed emergenze infettive).
L’assessore ha inoltre precisato le assegnazioni in denaro e in beni materiali che riguardano l’Asl della Città di Torino, l’Asl To3, l’Asl To4, l’Asl To5, l’Asl di Vercelli, l’Asl di Biella, l’Asl di Novara, l’Asl del Vco, l’Asl Cn1, l’Asl Cn2, l’Asl di Asti, l’Asl di Alessandria, l’Ospedale San Luigi di Orbassano, l’Aso di Novara, l’Aso di Cuneo, l’Aso di Alessandria, l’Ospedale Mauriziano di Torino e la Città della Salute.
È stato infine sottolineato che tutte le determinazioni in materia sono state pubblicate sul sito della Regione nella sezione “Amministrazione trasparente – sezione interventi straordinari di emergenza”.
Il consigliere Magliano ha auspicato che la Regione prosegua in un monitoraggio complessivo delle risorse donate, affinché attraverso la rendicontazione anche da parte delle strutture sanitarie sia rispettato il più possibile un criterio di efficienza ed efficacia nella spesa.

Covid Piemonte, mercoledì 30 dicembre: la situazione

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1084 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 215 dopo test antigenico), pari al 5,8 % dei 18.613 tamponi eseguiti, di cui 9.646 antigenici. Dei 1084 nuovi casi, gli asintomatici sono 524 , pari al 48,3 %.

I casi sono così ripartiti: 325 screening, 533 contatti di caso, 226 con indagine in corso; per ambito: 142 RSA/Strutture socio-assistenziali, 48 scolastico, 894 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 199.989, così suddivisi su base provinciale: 17.770 Alessandria, 10092 Asti, 6.961 Biella, 27.637 Cuneo, 15.504 Novara, 104.982 Torino, 7.579 Vercelli, 6735 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1067 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1662 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 192 (- 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2957 (-72 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.909

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.998.440 (+ 18.613 rispetto a ieri), di cui 914.838 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7893

Sono 33 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.893 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1210 Alessandria, 493 Asti, 334 Biella, 890 Cuneo, 662 Novara, 3.613 Torino, 371 Vercelli, 250 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

161.038 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 161.038 (+ 2.239 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.837Alessandria, 8045 Asti, 5.117 Biella, 21.997 Cuneo, 13.135 Novara, 85.617 Torino, 5769 Vercelli, 5657 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 796 extraregione e 1.068 in fase di definizione.

Gruppo di indagine sul Covid 19, bilancio dell’attività

VALLE (Pd): “in quattro mesi 12 sedute, oltre 40 soggetti auditi”

Torino 29 dicembre 2020 – Oggi in Consiglio Regionale, come prevedeva la Delibera dell’Ufficio di Presidenza istitutiva del gruppo di indagine, ho relazionato sui primi mesi di attività di indagine. Il gruppo si è ritrovato 12 volte audendo oltre 40 soggetti nell’arco di quattro mesi: strutture regionali, sindacati, rappresentanze datoriali e associazioni. In questo modo si sono raccolte opinioni e dati importanti sulla prima fase dell’epidemia di covid19, che è andata da febbraio a giugno.

In questi primi mesi sono sempre stati garantiti dalla maggioranza gli spazi necessari al gruppo di indagine, tuttavia sarebbe auspicabile per i prossimi mesi poter contare su una calendarizzazione degli spazi per le riunioni che offra maggior respiro, al fine di consentire la partecipazione degli assessori competenti.

Molte delle questioni aperte, ad esempio l’implementazione del sistema tamponi e le relative politiche d’accesso, il supporto alle RSA, i temi legati alle nuove assunzioni o alla realizzazione di posti letto, hanno avuto una naturale continuazione in quello che è avvenuto negli ultimi mesi, nella c.d. seconda ondata. Nei prossimi mesi sarà quindi possibile una analisi “a bocce ferme” che non è stata possibile nei mesi caldi dell’emergenza, dove questi temi venivano affrontati secondo le contingenze del momento in quarta commissione.

Da marzo a ottobre è possibile rilevare che si è finalmente conclusa l’evoluzione della c.d. catena di comando, che ha trovato un assetto definitivo. Difficile però non rilevare che spesso le esigenze di comunicazione hanno confuso la reale portata dei singoli provvedimenti e che molte scelte organizzative hanno spesso inseguito i problemi invece di anticiparli. Inoltre la decisione di individuare due gruppi distinti ha impedito dall’origine di sviluppare una positiva riflessione legata all’integrazione di territorio e ospedale, che vengono così esaminati come due realtà che non trovano contatto e che ha portato i due gruppi ad adottare approcci divergenti rispetto alle delibere istitutive e differenti fra loro: il gruppo Monchiero legando la sua rivisitazione della rete all’individuazione dei nuovi posti letto di terapia intensiva, il gruppo Fazio individuando invece un più generale tema di rivisitazione della sanità di territorio.

Nei prossimi mesi, oltre ai temi già citati, un focus particolare sarà rivolto ai temi delle carceri e dell’associazionismo, sollecitati da diversi commissari partecipanti al gruppo.

Daniele Valle, Coordinatore Gruppo di indagine sul Covid19

Il turismo non c’è più: a Torino chiusi sette alberghi su dieci, prenotazioni crollate

Sette alberghi su dieci sono chiusi, con un’occupazione media delle camere inferiore al 10% e un mancato incasso di circa 700 mila euro solo per la  notte di Capodanno.

 

Dati sconfortanti rispetto all’occupazione delle camere dell’86,5% per la notte del 31 dicembre dello scorso anno e un dicembre 2019 con un’occupazione in media del 67% nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio 2019.

Covid Piemonte: il bollettino di martedì 29 dicembre, ricoveri in calo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 921 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 221 dopo test antigenico), pari al 5,5 % dei 16.660 tamponi eseguiti, di cui 9.023 antigenici. Dei 921 nuovi casi, gli asintomatici sono 462, pari al 50,2 %.

I casi sono così ripartiti: 358 screening, 373 contatti di caso, 190 con indagine in corso; per ambito: 146 RSA/Strutture socio-assistenziali, 40 scolastico, 735 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 198.905, così suddivisi su base provinciale: 17.666 Alessandria, 9.985 Asti, 6.895 Biella, 27.489 Cuneo, 15.463 Novara, 104.476 Torino, 7.532 Vercelli, 6686 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1060 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1653 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 196 (- 9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3029 (- 13 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.021

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.979.826 (+ 16.660 rispetto a ieri), di cui 910.397 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7860

Sono 56 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.860 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1204 Alessandria, 486 Asti, 334 Biella, 884 Cuneo, 662 Novara, 3.600 Torino, 370 Vercelli, 250 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

158.799 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 158.799 (+ 2.331 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.685 Alessandria, 7925 Asti, 5.039 Biella, 21.617 Cuneo, 13.046 Novara, 84.468 Torino, 5617 Vercelli, 5618 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 776 extraregione e 1.008 in fase di definizione.

In ritardo causa neve altre 40 mila dosi di vaccino per ospedali e rsa

Dopo il successo del V-Day si proseguirà con la vaccinazione del personale delle aziende sanitarie e di ospiti e operatori delle Rsa

Come confermato dal Ministero della Salute,  in Piemonte verranno consegnate altre 40 mila dosi del vaccino anti Covid con cui si proseguirà la campagna di vaccinazione avviata in modo simbolico, in occasione del V-Day europeo. L’arrivo delle dosi potrebbe subire ritardi nel trasporto, a causa della neve.

41 scatole in tutto (ogni scatola contiene 975 dosi) che verranno distribuite agli hub territoriali per continuare con la somministrazione del vaccino al personale delle aziende sanitarie e agli operatori e ospiti delle RSA, che rappresentano i destinatari della Fase 1 della vaccinazione.

In tutto 195 mila persone in Piemonte, 2/3 delle quali hanno già manifestato la propria volontà di adesione.

«Riceveremo circa 40 mila dosi a settimana per completare la Fase 1 della campagna vaccinale – spiega l’assessore alla Sanità della Regione Luigi Genesio Icardi -. La macchina organizzativa è già pronta per riceverle ed è stata testata con ottimi risultati nella giornata di ieri».

Per il territorio di Alessandria sono in arrivo 5 scatole e 4875 dosi destinate agli ospedali di Alessandria, Casale, Novi Ligure e Tortona e alle RSA.

Per il territorio di Asti 3 scatole e 2925 dosi destinale al Cardinal Massaia di Asti, all’ospedale di Nizza e alle RSA.

Per il territorio di Biella 2 scatole e 1950 dosi destinate all’Ospedale degli infermi e alle RSA.

Per il territorio di Cuneo 6 scatole e 5850 dosi destinate al Santa Croce e Carle e agli ospedali di Mondovì, Savigliano, Verduno e alle RSA.

Per il territorio di Novara 3 scatole e 2925 dosi destinate al Maggiore della Carità, all’ospedale di Borgomanero, all’Asl e alle RSA.

Per il territorio di Torino 18 scatole e 17.550 dosi: in particolare 9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali e le RSA di Torino città e altre 9 scatole e 8775 dosi in tutto destinate a Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli.

Per il territorio del Vco 2 scatole e 1950 dosi destinate agli ospedali di Domosossola e Verbania e alle RSA.

Per il territorio di Vercelli 2 scatole e 1950 dosi destinate al Sant’Andrea, all’ospedale di Borgosesia e alle RSA.

«Arriveranno direttamente negli hub territoriali – commenta Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – e il personale del sistema regionale di Protezione civile provvederà a consegnare le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA, come già accaduto ieri con puntualità e precisione in occasione del V-Day. In due ore le dosi sono state recapitate in tutti i punti vaccinali individuati a Torino e nelle province».

Sono state 910, in particolare, le dosi giunte in Piemonte per dare il via alla campagna di vaccinazione anti Covid. La somministrazione è stata completata in modo regolare e senza difficoltà in tutti i 10 punti individuati sul territorio per il primo V-Day europeo della storia. 710 dosi sono state inoculate al personale dei 7 ospedali più grandi della regione: 490 vaccini a Torino all’Amedeo di Savoia (220), Città della Salute (90), Mauriziano (90) e San Giovanni Bosco (90) e altri 260 vaccini negli ospedali di Alessandria (90), Cuneo (80) e Novara (90).

Le altre 160 dosi sono state invece somministrate a ospiti e operatori di tre Rsa pubbliche a Rodello, Asti  e Novara.

«Stiamo lavorando con il Ministero della Salute per risolvere a livello nazionale il problema del consenso informato per gli ospiti delle Rsa che non hanno un rappresentante legale, ma sono in una situazione di cosiddetta “incapacità naturale” – spiega il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo -. Il tema è complesso, ma estremamente importante e delicato se pensiamo che solo in Piemonte coinvolge 10 mila persone accolte nelle nostre residenze socio assistenziali, che se questa criticità non verrà risolta non potranno essere vaccinate».