Ogni giorno il web e i giornali ci dilettano con polemiche a distanza tra esponenti del Pd locale e nazionale. Siamo ancora in periodo di congresso. Ed è quasi logico polemizzare, visto che ci sono più candidati alle segreterie. Insomma, chi dovrebbe essere il numero uno della provincia o della Regione. Ma il congresso non c’ è già stato? Il nazionale…non quelli locali. Non ho capito come si vota ed è irrilevante al fine di una interna vita democratica. Ma probabilmente essenziale per la scelta dei 100 capolista che saranno sicuramente parlamentari, visto che per loro non varrà la preferenza. Renzi ha già fatto sapere che deciderà solo lui, facendo intendere che premierà soltanto i fedelissimi. Gli altri, se vogliono correre, si devono sbattere nel cercare le preferenze tra il popolo. Si capisce in questo modo perché ci sono candidature provenienti dalla stessa componente renziana. Ma c’ è dell altro? Speriamo, con la consapevolezza che i cosiddetti contenuti politici abbiano qualche valenza . Il che vuol dire che l’ iscritto pd scelga in base, appunto, anche ad una proposta. Il tutto ripropone una domanda: qual è la filosofia politica proposta? Francamente non so e non capisco. Ma desidero raccontarvi ciò che mi è successo tre settimane fa. L’ onorevole Anna Rossomando mi ha invitato ad un dibattito a Villadossola, Festival de l’Unità. Con lei scherzo : ma Renzi ha dato il permesso? La risposta: qui ha vinto la mozione Orlando. 160 km e siamo arrivati. Mi ritrovo catapultato in una enclave di comunisti rigorosamente iscritti al Pd. Effigie di Enrico Berlinguer, Stelle Rosse con relativa grigliata. Tanti, vi assicuro, tanti ma tanti volontari con magliette rosse che ricordano il 70° dalla fondazione della casa del popolo. Insomma mi ritrovo catapultato nel passato di un festival del Partito comunista Italiano.
Proprietà della struttura la locale Fondazione Ds presieduta da Pippo Calandra, iscritto attivista e dirigente del PCI della Vall Ossola. Patrizio, che ci fai qui? Cerco qualcosa che forse ho trovato. Una novità che arriva dal passato. Piuttosto che ci fai tu iscritto al Pd? Alternative per chi vuole fare politica di sinistra in questo nostro paese. Iscritti,Pippo? Dimezzati da 1200 a 600. Qui a Villa teniamo duro e lavoriamo 5 mesi all’anno per questo Festival .Del resto Patrizio hai alternative?
No, faccio notare che non è compito mio trovarle: io al massimo spettatore. Spettatore che vorrebbe assistere alla commedia del congresso con un maggiore coinvolgimento politico. Francamente non vedo tutto ciò in queste polemiche agostane. Si dice che le speranze sono le ultime a morire. Affievoliscono ed aumenta l’astensione.
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Eletta un anno fa la sindaca di Torino ha sempre detto e ripetuto : datemi un po’ di tempo e sarò una sindaca migliore di Piero Fassino. Il tempo mi serve per capire e poi farò. Se abbiamo compreso bene il 30 Agosto scadono i termini per presentare il progetto per i fondi per la metro linea 2. Progetto prontamente sospeso più di sei mesi fa. Risulta la convocazione di una riunione del Consiglio comunale il 4 settembre per decidere come definire il progetto che scade ad Agosto.Nel mentre il Ministro Delrio fa la spola da Roma e dopo il Chiampa nazionale ha incontrato la Chiara imbarazzata che supplica : ci sono anche io. Ripetendo: datemi del tempo. Ignavia, approssimazione? Qui non stiamo parlando di politica…cerchiamo di essere logici e non capiamo. Non capiamo perché il progetto è stato sospeso 6 mesi fa. Ma probabilmente essendo il loro grande capo un guitto, sicuramente un grande uomo di spettacolo, tutto con pentastellati diventa spettacolo. Ma qui la tragedia si è trasformata in farsa. Torino piange, non può ridere. E l’unica consolazione è che le ferie agostane rendono tutto ovattato. Resta la tragica domanda: che sarà del futuro di Torino? Non vi preoccupate, è già pronta la risposta: vedremo, è colpa delle scelte fatte in passato dal Pd. Noi ci limitiamo ad osservare: quando i fatti, ripetendosi, confermano le paure, la paura diventa terrore che quello che si temeva stia avvenendo. Venaria, anche un po’ arrabbiata, si è dovuta sostituire a Torino per il G 7. Ora si perdono finanziamenti e possibilità di realizzare linee metropolitane. Cara Chiara Appendino, non c è limite al peggio. E se non si farà la colpa è solo sua, perché il tempo per imparare è finito.
Patrizio Tosetto