CERIMONIA A PALAZZO CIVICO

In Municipio la sala matrimoni dedicata ad Alberto Musy

Alberto-MusySi affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da dove avvenne l’agguato

 La Sala Matrimoni, al secondo piano di Palazzo Civico è stata dedicata alla figura di Alberto Musy,  consigliere comunale e avvocato ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21 marzo del 2012. “In tempi in cui spesso la politica non è vista con favore dalla gente, Alberto Musy ci ricorda che esiste anche una buona politica, fatta con onestà e disinteresse per il bene comune”. Questo il ricordo del sindaco di Torino, Piero Fassino. Alla cerimonia erano presenti  la moglie Angelica e la sorella di Musy  Antonella, con i presidenti del Consiglio comunale e regionale, Giovanni Porcino e Mauro Laus, oltre a numerosi consiglieri comunali da cui è nata l’iniziativa dell’ intitolazione, della sala che si affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da via Barbaroux, dove avvenne l’agguato che portò alla morte di Musy. Attraverso una nota, il cordoglio di Alberto Morano, candidato sindaco appartenente al centrodestra: “era uomo di grande qualità umana, che con spirito di servizio e abnegazione verso la Città, conciliava la professione di avvocato con l’impegno pubblico in Sala Rossa.”

Viva gli alpini! La Taurinense è cittadina onoraria di Torino

TAURINENSE

Formata nel 1952 – raccogliendo l’eredità delle divisioni alpine Taurinense e Cuneense, protagoniste della tragica Campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale – riflette una tradizione antica ed è profondamente inserita nelle vicende del presente

 

Cerimonia in Sala Rossa, prima della seduta consiliare, per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Taurinense, deliberato all’unanimità dall’assemblea elettiva di Palazzo CivicoA ricevere il prestigioso riconoscimento dalle mani del sindaco Piero Fassino e del presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino, è stato il generale Massimo Panizzi, attuale comandante della Brigata.

 

Introducendo la cerimonia, il presidente Giovanni Porcino ha ripercorso le vicende del Corpo degli Alpini, sin dalle origini caratterizzato da un reclutamento basato sulle vallate dell’arco alpino, a difesa del confine naturale da esso rappresentato.  La Brigata Taurinense, ha sottolineato il presidente, formata nel 1952 – raccogliendo l’eredità delle divisioni alpine Taurinense e Cuneense, protagoniste della tragica Campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale – riflette una tradizione antica ed è profondamente inserita nelle vicende del presente.

 

Parte sin dal 1963 del gruppo di reparti di élite individuato dalla NATO nell’ambito della forza di pronto intervento per eventuali crisi in Europa, la Taurinense è stata impegnata in numerose operazioni di peacekeeping su scala internazionale, dal Mozambico alla Bosnia fino all’Afghanistan, dove è ancora presente con 1500 effettivi, comprese un centinaio di donne, ha ricordato Porcino. E non sono da dimenticare le numerose occasioni di sinergia e collaborazione con la Città di Torino, dai pattugliamenti interforze per la sicurezza urbana, sino alla gestione delle emergenze e al contributo dato da 1500 militari della Brigata al successo delle Olimpiadi Invernali del 2006.

 

Il presidente Porcino ha poi riepilogato i valori di solidarietà, generosità al servizio della comunità, senso di appartenenza al Paese, caratteristici del Corpo degli Alpini, rendendo omaggio ai suoi Caduti. Quello degli Alpini della Taurinense, ha concluso Porcino, è il volto dell’Italia miglior, un’Italia positiva nella quale dobbiamo riconoscerci.
Ha quindi preso la parola il sindaco Piero Fassino, sottolineando come il conferimento dell’onorificenza alla Brigata sia motivato da rilevanti ragioni sia di carattere storico, sia più legate all’attualità. Nel corso del tempo, diecine di migliaia di Italiani hanno servito il Paese nella Brigata Alpina Taurinense e nella sua antenata Divisione Taurinense, ha spiegato il primo cittadino, rievocando quindi il ruolo degli Alpini nei due conflitti mondiali e nella Guerra di Liberazione, alla quale presero parte in molti dopo l’8 settembre del ’43: in questo senso, il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata è un riconoscimento a tutto il Corpo, parte strutturale dell’identità dei nostri territori.

 

(c.r. – www.comune.torino.it)