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Torino fa scuola: il privato per la cultura

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Anche Alessandria segue la scia della capitale sabauda. Parla Barosini, presidente del Comitato musei

 

Il Comune di Torino studia nuove proposte in un periodo di scarsità di risorse pubbliche da dedicare alla cultura. La strada seguita dalla città sabauda nel  creare una sinergia con il privato, richiedendo il contributo ai aziende, banche e cittadini, per il recupero delle opere pubbliche, in cambio di detrazioni di imposta, viene presa a modello anche da Gianni Barosini, presidente del Comitato per la valorizzazione dei sistemi museali di Alessandria, tra cui quello della battaglia di Marengo.

 

Dice Barosini: “Sarebbe auspicabile seguire l’esempio del Comune di Torino: a marzo verrà aperto un conto corrente sul quale le aziende ed i cittadini potranno effettuare  dei versamenti.Sono stati infatti elaborati alcuni progetti ed individuati monumenti  che necessitano di restauro: le aziende potranno fare donazioni e usufruire di un credito di imposta, il 65% introdotto dal provvedimento del Ministro  Franceschini. Mi permetto infatti  di ricordare che gli investimenti nella cultura hanno un effetto moltiplicatore molto elevato: ogni euro prodotto da un museo o da un sito archeologico produce 2 euro di ricchezza per il territorio.”

 

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