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Identificato il piromane dei cassonetti

I Carabinieri della Stazione di None, in collaborazione con la Polizia Locale del medesimo comune, sono riusciti a identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria l’autore degli incendi che in questi giorni hanno interessato alcuni cassonetti della raccolta differenziata presenti nel comune di None

Dal 26 al 29 febbraio l’uomo ha incendiato cinque cassonetti, posizionati in via San Francesco da Paola, via Benedetto Croce e via Torino. Si tratta di un uomo di 48 anni di None, disoccupato, individuato grazie alle riprese dei sistemi di videosorveglianza e a servizi mirati di osservazione organizzati sia dai Carabinieri che dalla Polizia Locale. In particolare, oggi l’uomo è stato notato aggirarsi con fare sospetto nei pressi dei cassonetti posizionati in via Torino e sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un accendino e di tre accendifuoco. Nel corso delle operazioni l’uomo ha ammesso di aver incendiato i cassonetti nei giorni scorsi.

Pentole e sostanze da taglio per ‘cucinare’ la cocaina, stile Breaking Bad

Arrestati due giovani senegalesi

Cucinavano la cocaina per produrre crack. Quell’appartamento di Via Villar 19 era un vero e proprio laboratorio per la preparazione, il confezionamento e la vendita della droga. E gli arrestati non erano al livello del professor White della famosa serie tv Breaking Bad, ma anche loro si davano da fare nella preparazione della droga con pentole, sostanze da taglio e bilancini di precisione.

Due senegalesi, di 20 e 24 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Mirafiori per possesso di droga ai fini di spaccio.

I condomini avevano segnalato ai carabinieri di aver sentito uno strano odore provenire da un appartamento di via Villar 19 e un continuo viavai di ragazzi. I carabinieri hanno individuato l’appartamento e hanno atteso che uscisse uno dei ragazzi per entrare. I militari hanno immediatamente percepito un forte odore, quasi irrespirabile, tapparelle e finestre chiuse, e sul tavolo della cucina c’erano due pentole sporche di cocaina e altra attrezzatura per il confezionamento. La perquisizione ha permesso di trovare 370 g di cocaina e il mannitolo per “allungare” la cocaina facendola diventare meno pure ma creando più dosi. Il sospetto dei militari e che la coppia utilizzasse le pentole per cucinare la cocaina per produrre il crack.

 

Pavone Canavese, scoperto market della droga

Un arresto e una denuncia dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno arrestato per detenzione ai fini di spacci un uomo di anni 39 e denunciato in stato di libertà la convivente 30 anni, di Pavone Canavese.

I Carabinieri della Stazione di Strambino (TO), dopo aver scoperto che la coppia gestiva il traffico della droga in paese, hanno perquisito la loro casa scoprendo un piccolo market della droga. Sequestrati 500 grammi di hashish, già suddivisi in panetti, 17 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 4950€ in contanti, in banconote di diverso taglio, frutto dell’illecita attività di spaccio. Su disposizione della Procura della Repubblica di Ivrea l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Ivrea.

 

(foto archivio)

 

 

Allasia: “Contro la droga, male assoluto, per salvare i giovani”

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti della recente vasta operazione antidroga dei Carabinieri che ha portato a dieci arresti. Ecco cosa ha detto

“Un plauso e un sentito ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’importante operazione avvenuta nella giornata di ieri, che ha portato ad un maxi sequestro di droga e all’arresto di una decina di trafficanti che avevano come base il quartiere Borgo San Paolo
Questo dimostra quanto Torino sia un importante crocevia del traffico internazionale degli stupefacenti, la lotta al narcotraffico è un’importante priorità per le istituzioni. Ritengo che la droga sia un male assoluto, perché la droga uccide. Non intervenire in modo energico per sconfiggere questa pericolosa piaga sociale, significa rovinare le future generazioni anche perché purtroppo l’età di primo consumo di stupefacenti si è abbassata fino all’età di 12 anni”.

Maxi sequestro di droga

Vasta operazione dei carabinieri

Nel corso delle indagini, condotte sul territorio nazionale e all’estero, i militari dell’Arma hanno sequestrato oltre 4 tonnellate e mezzo di marijuana, 36 kg di cocaina, 62 kg di hashish e 4lt. di olio (di hashish), per un valore complessivo di 8 milioni di euro. Bloccati inoltre 15 corrieri.

I carabinieri sventano l’assalto degli “uomini d’oro” al furgone portavalori

Sequestrati tre fucili e centinaia di chiodi a tre punte / Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Torino in servizio ieri nel quartiere cittadino “Parella” ha incrociato una Fiat 500 con a bordo due persone, il cui sguardo e atteggiamento ha insospettito non poco il capo equipaggio, che ha deciso così di procedere ad un controllo

I militari, quindi, dopo aver raggiunto l’autovettura – seguita a brevissima distanza anche da un’Alfa Romeo Giulietta con un solo individuo alla guida – ha intimato l’alt con i dispositivi sonori e luminosi in dotazione. Improvvisamente, però, entrambe le auto hanno accelerato bruscamente senza fermarsi. La corsa a tre a folle velocità è iniziata nel capoluogo piemontese ed è terminata nella vicina Collegno (TO), dove l’abilità del Carabiniere autista ha consentito di stringere a bordo corsia i due mezzi in fuga. I tre sospettati (2 a bordo della fiat 500 e 1 della Giulietta) si sono dati a gambe levate nei campi limitrofi, inseguiti a piedi dai militari che sono riusciti a bloccarne solo uno (l’autista della Giulietta), un 27enne di San Severo (FG) già noto alle forze di polizia che già indossava un giubbetto antiproiettile, uno scaldacollo e guanti e aveva in tasca varie cartucce calibro 12. La successiva perquisizione della Fiat 500 ha permesso di trovare un arsenale pronto all’uso sul sedile posteriore : 2 pericolosi fucili a pompa, cal. 12 (1 Bernardelli rubato a Fermo nel mese di giugno 2015 e 1 Hawk Industries China, di fabbricazione clandestina, entrambi muniti di caricatore con 5 colpi di cui 1 in canna), un terzo fucile automatico Beretta cal. 12, munito di caricatore 5 colpi di cui 1 in canna (intestato a una persona deceduta), nonché un centinaio di chiodi a tre punte. Sequestrate le due auto, entrambe con targhe clonate, delle quali la Fiat 500 è anche risultata rubata nel centro storico di Torino il 29 febbraio scorso. Le indagini proseguono per catturare i complici, verificare se le armi, inviate al RIS di Parma, siano state utilizzate in altri episodi delittuosi, nonché individuare l’obiettivo della banda.

Rivoli, fermato un altro piromane

Raid incendiario notturno, brucia i cassonetti: arrestato un sorvegliato speciale

Arrestato un altro piromane a Rivoli. La settimana scorsa un ventenne è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di aver incendiato, nelle notti del 9 e del 22 febbraio, quattro macchine in sosta nel quartiere Cascine Vica.
I militari hanno individuato il giovane grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza e l’hanno bloccato mentre era a passeggio per le strade di Rivoli. L’uomo indossava le stesse scarpe utilizzate nei raid contro le auto, con ancora tracce di fuliggine e bruciature. Dagli accertamenti è emerso che il ventenne usava come inneschi delle cartacce prese dai cassonetti della spazzatura a cui dava fuoco con un accendino.  Il sospetto degli inquirenti è che il giovane sia responsabile di una decina di episodi.
Un secondo piromane è stato fermato a Rivoli a distanze di poche ore. Ha agito di notte. Si tratta di un italiano di 59 anni, sorvegliato speciale, di Rivoli. L’uomo è stato fermato subito dopo aver appiccato il fuoco a diversi cassonetti dei rifiuti in Viale Partigiani d’Italia. Sono stati alcuni testimoni  a chiamare il 112 e a permettere ai carabinieri di fermare il piromane.  Il 59enne è sospettato di aver agito altre  volte.

Arma clandestina in casa. Arrestato architetto

Il 56enne arrestato dai carabinieri a Nole

Nella sua abitazione aveva una Bernardelli calibro 7,65, completa di caricatore, illegalmente detenuta. E’ la pistola ritrovata dai carabinieri nella casa di un architetto di Nole. La perquisizione, scattata a seguito di un’attività preventiva, rientra in una strategia più ampia su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, per contrastare la detenzione illegittima di armi. A seguito dell’intervento, l’uomo di 56 anni, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Mathi per detenzione illegale d’arma comune da sparo. Le indagini successive dovranno stabilire se la pistola sia stata utilizzata per commettere reati.

Scoperto outlet del rubato, carabinieri denunciano tre persone

A Candia i carabinieri hanno individuato un outlet del rubato gestito da tre italiani che sono stati denunciati. All’interno di una magazzino i carabinieri hanno trovato capi d’ abbigliamento di marca rubati, per un valore di oltre 12.000 €.

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A Torino, i carabinieri della compagnia di Venaria hanno denunciato sei cittadini nigeriani, residenti in Corso Vercelli 87 a Torino, per furto aggravato di energia elettrica. L’attività è stata eseguita in collaborazione con personale della società Iren che aveva notato una discrepanza tra consumi effettivi e numero di Kw pagati.

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Nell’ambito della stessa operazione carabinieri hanno individuato un pusher a San Benigno Canavese. Un ragazzo di 19 anni che è stato trovato in possesso di oltre 15 g di marijuana.

Finte case vacanze, denunciato truffatore seriale

Aveva inserito su internet un annuncio con il quale proponeva l’affitto di una “casa fantasma” a Sestriere (TO). Annuncio con tanto di fotografie e dettagli per recarsi sulle piste. Un 40enne residente a Napoli è stato scoperto e denunciato dai carabinieri della Compagnia di Susa che hanno individuato il responsabile di un raggiro avvenuto ai danni di alcuni turisti toscani.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di appurare che l’uomo, dopo aver inserito un falso annuncio su internet, aveva richiesto all’ignaro turista una caparra di 500 euro. Dopo aver ricevuto i soldi su un conto corrente intestato ad un prestanome, aveva fatto perdere le sue tracce, oltre a ritirare immediatamente dal sito internet l’annuncio della casa fantasma.

Le indagini hanno permesso di appurare che lo stesso truffatore aveva inserito altri annunci anche in altre località per affittare fittizi appartamenti in zone di mare dell’Emilia Romagna, della Liguria e della Toscana.