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Allasia: “Contro la droga, male assoluto, per salvare i giovani”

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti della recente vasta operazione antidroga dei Carabinieri che ha portato a dieci arresti. Ecco cosa ha detto

“Un plauso e un sentito ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’importante operazione avvenuta nella giornata di ieri, che ha portato ad un maxi sequestro di droga e all’arresto di una decina di trafficanti che avevano come base il quartiere Borgo San Paolo
Questo dimostra quanto Torino sia un importante crocevia del traffico internazionale degli stupefacenti, la lotta al narcotraffico è un’importante priorità per le istituzioni. Ritengo che la droga sia un male assoluto, perché la droga uccide. Non intervenire in modo energico per sconfiggere questa pericolosa piaga sociale, significa rovinare le future generazioni anche perché purtroppo l’età di primo consumo di stupefacenti si è abbassata fino all’età di 12 anni”.

Maxi sequestro di droga

Vasta operazione dei carabinieri

Nel corso delle indagini, condotte sul territorio nazionale e all’estero, i militari dell’Arma hanno sequestrato oltre 4 tonnellate e mezzo di marijuana, 36 kg di cocaina, 62 kg di hashish e 4lt. di olio (di hashish), per un valore complessivo di 8 milioni di euro. Bloccati inoltre 15 corrieri.

I carabinieri sventano l’assalto degli “uomini d’oro” al furgone portavalori

Sequestrati tre fucili e centinaia di chiodi a tre punte / Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Torino in servizio ieri nel quartiere cittadino “Parella” ha incrociato una Fiat 500 con a bordo due persone, il cui sguardo e atteggiamento ha insospettito non poco il capo equipaggio, che ha deciso così di procedere ad un controllo

I militari, quindi, dopo aver raggiunto l’autovettura – seguita a brevissima distanza anche da un’Alfa Romeo Giulietta con un solo individuo alla guida – ha intimato l’alt con i dispositivi sonori e luminosi in dotazione. Improvvisamente, però, entrambe le auto hanno accelerato bruscamente senza fermarsi. La corsa a tre a folle velocità è iniziata nel capoluogo piemontese ed è terminata nella vicina Collegno (TO), dove l’abilità del Carabiniere autista ha consentito di stringere a bordo corsia i due mezzi in fuga. I tre sospettati (2 a bordo della fiat 500 e 1 della Giulietta) si sono dati a gambe levate nei campi limitrofi, inseguiti a piedi dai militari che sono riusciti a bloccarne solo uno (l’autista della Giulietta), un 27enne di San Severo (FG) già noto alle forze di polizia che già indossava un giubbetto antiproiettile, uno scaldacollo e guanti e aveva in tasca varie cartucce calibro 12. La successiva perquisizione della Fiat 500 ha permesso di trovare un arsenale pronto all’uso sul sedile posteriore : 2 pericolosi fucili a pompa, cal. 12 (1 Bernardelli rubato a Fermo nel mese di giugno 2015 e 1 Hawk Industries China, di fabbricazione clandestina, entrambi muniti di caricatore con 5 colpi di cui 1 in canna), un terzo fucile automatico Beretta cal. 12, munito di caricatore 5 colpi di cui 1 in canna (intestato a una persona deceduta), nonché un centinaio di chiodi a tre punte. Sequestrate le due auto, entrambe con targhe clonate, delle quali la Fiat 500 è anche risultata rubata nel centro storico di Torino il 29 febbraio scorso. Le indagini proseguono per catturare i complici, verificare se le armi, inviate al RIS di Parma, siano state utilizzate in altri episodi delittuosi, nonché individuare l’obiettivo della banda.

Rivoli, fermato un altro piromane

Raid incendiario notturno, brucia i cassonetti: arrestato un sorvegliato speciale

Arrestato un altro piromane a Rivoli. La settimana scorsa un ventenne è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di aver incendiato, nelle notti del 9 e del 22 febbraio, quattro macchine in sosta nel quartiere Cascine Vica.
I militari hanno individuato il giovane grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza e l’hanno bloccato mentre era a passeggio per le strade di Rivoli. L’uomo indossava le stesse scarpe utilizzate nei raid contro le auto, con ancora tracce di fuliggine e bruciature. Dagli accertamenti è emerso che il ventenne usava come inneschi delle cartacce prese dai cassonetti della spazzatura a cui dava fuoco con un accendino.  Il sospetto degli inquirenti è che il giovane sia responsabile di una decina di episodi.
Un secondo piromane è stato fermato a Rivoli a distanze di poche ore. Ha agito di notte. Si tratta di un italiano di 59 anni, sorvegliato speciale, di Rivoli. L’uomo è stato fermato subito dopo aver appiccato il fuoco a diversi cassonetti dei rifiuti in Viale Partigiani d’Italia. Sono stati alcuni testimoni  a chiamare il 112 e a permettere ai carabinieri di fermare il piromane.  Il 59enne è sospettato di aver agito altre  volte.

Arma clandestina in casa. Arrestato architetto

Il 56enne arrestato dai carabinieri a Nole

Nella sua abitazione aveva una Bernardelli calibro 7,65, completa di caricatore, illegalmente detenuta. E’ la pistola ritrovata dai carabinieri nella casa di un architetto di Nole. La perquisizione, scattata a seguito di un’attività preventiva, rientra in una strategia più ampia su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, per contrastare la detenzione illegittima di armi. A seguito dell’intervento, l’uomo di 56 anni, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Mathi per detenzione illegale d’arma comune da sparo. Le indagini successive dovranno stabilire se la pistola sia stata utilizzata per commettere reati.

Scoperto outlet del rubato, carabinieri denunciano tre persone

A Candia i carabinieri hanno individuato un outlet del rubato gestito da tre italiani che sono stati denunciati. All’interno di una magazzino i carabinieri hanno trovato capi d’ abbigliamento di marca rubati, per un valore di oltre 12.000 €.

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A Torino, i carabinieri della compagnia di Venaria hanno denunciato sei cittadini nigeriani, residenti in Corso Vercelli 87 a Torino, per furto aggravato di energia elettrica. L’attività è stata eseguita in collaborazione con personale della società Iren che aveva notato una discrepanza tra consumi effettivi e numero di Kw pagati.

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Nell’ambito della stessa operazione carabinieri hanno individuato un pusher a San Benigno Canavese. Un ragazzo di 19 anni che è stato trovato in possesso di oltre 15 g di marijuana.

Finte case vacanze, denunciato truffatore seriale

Aveva inserito su internet un annuncio con il quale proponeva l’affitto di una “casa fantasma” a Sestriere (TO). Annuncio con tanto di fotografie e dettagli per recarsi sulle piste. Un 40enne residente a Napoli è stato scoperto e denunciato dai carabinieri della Compagnia di Susa che hanno individuato il responsabile di un raggiro avvenuto ai danni di alcuni turisti toscani.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di appurare che l’uomo, dopo aver inserito un falso annuncio su internet, aveva richiesto all’ignaro turista una caparra di 500 euro. Dopo aver ricevuto i soldi su un conto corrente intestato ad un prestanome, aveva fatto perdere le sue tracce, oltre a ritirare immediatamente dal sito internet l’annuncio della casa fantasma.

Le indagini hanno permesso di appurare che lo stesso truffatore aveva inserito altri annunci anche in altre località per affittare fittizi appartamenti in zone di mare dell’Emilia Romagna, della Liguria e della Toscana.

Rivoli, i carabinieri fermano piromane

 I Carabinieri della Stazione di Rivoli hanno fermato un 20enne di Rivoli, incensurato, che è indiziato di aver incendiato 4 veicoli parcheggiati in strada, nel quartiere Cascine Vica, nelle notti del 9 e 22 febbraio scorsi

I Carabinieri hanno individuato, ma non identificato, il piromane grazie anche alle registrazioni dei filmati di alcune telecamere private.

Una pattuglia ha riconosciuto il giovane che si aggirava di giorno a piedi per le vie di Rivoli e che presentava, sia nei tratti somatici che nell’abbigliamento, delle forti somiglianze con la persona da ricercare. Durante le operazioni di identificazione i carabinieri non hanno più avuto alcun dubbio: il giovane rintracciato indossava le stesse scarpe riprese dai filmati esaminati, recanti, per giunta tracce di fuliggine e bruciature compatibili con gli episodi incendiari oggetto di indagine. A casa i militari hanno trovato e sequestrato gli indumenti che il 20enne ha indossato in occasione di altri episodi per i quali è indiziato.

Alla fine degli accertamenti i militari hanno sottoposto a fermo l’incendiario, contestandogli gli incendi che venivano commessi con un modus operandi piuttosto ricorrente. Il piromane, infatti, con un accendino utilizzava il contenuto dei cassonetti della spazzatura come inneschi per bruciare le macchine parcheggiate nelle vicinanze.

Il 20enne, innanzi alle contestazioni dei Carabinieri, ha negato ogni addebito, salvo poi ammettere tutto in sede di giudizio di convalida che si è svolto nella mattinata odierna presso il Tribunale di Torino.

Il Giudice oltre a convalidare il fermo legittimamente eseguito dai Carabinieri della Stazione di Rivoli, valutati i gravi indizi di colpevolezza in capo al giovane, ha ritenuto di applicargli la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le indagini che hanno portato all’odierno risultato erano scattate in seguito agli episodi incendiari che avevano afflitto il quartiere Cascine Vica di Rivoli a partire dal mese di novembre 2019, episodi sui quali i militari dell’Arma continuano ad indagare per verificare la riconducibilità degli stessi al 20enne.

Manometteva l’impianto di rifornimento carburanti

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno arrestato in flagranza per furto aggravato di carburante un 54enne torinese, appaltatore di servizi per conto di una società petrolifera

Grazie ad un appostamento,  i militari dell’Arma lo hanno sorpreso dopo aver manomesso il sistema elettronico di gestione dell’impianto di rifornimento, riempiendo 4 taniche di carburante per un totale di 90 litri, poi posizionate nel bagagliaio della propria auto. L’uomo dopo il furto è stato pedinato fino ad un garage dove i carabinieri hanno riscontrato, altresì, la presenza di ulteriori contenitori.

Sono tuttora in corso indagini per stabilire se il medesimo sia responsabile anche di precedenti furti, per i quali il legale rappresentante della società petrolifera sta denunciando un significativo ammanco di carburante di ingente valore commerciale, avvenuto nell’arco degli ultimi 12 mesi.

L’uomo, incensurato, verrà collocato agli arresti domiciliari.

Carabinieri Forestali, il bilancio dell’attività

Anche nel corso dell’anno 2019 l’impegno dei Carabinieri forestali nella difesa degli ecosistemi naturali, del territorio e del paesaggio della Regione Piemonte è stato elevato. In generale si rileva un aumento dell’attività operativa dei Reparti della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri in tutti i settori di competenza; attività condotta in piena sinergia con i Reparti dell’Organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri

 

L’attività ha riguardato numerosi settori tra i quali la tutela del territorio, la tutela flora e della fauna, l’attività investigativa sugli incendi boschivi e i controlli alla gestione dei rifiuti. La tutela del territorio ha riguardato gli illeciti edilizi, urbanistici e paesaggistici commessi ai danni di aree vincolate; in questo settore sono stati effettuati circa 16.000 controlli che hanno portato alla denuncia di circa 200 persone

I controlli nell’ambito della tutela della flora e della fauna sono stati circa 4.400 con attività di contrasto al bracconaggio che ha portato alla denuncia di 71 persone Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi, ha riguardato sia gli aspetti relativi alla gestione illecita di rilevanza penali, che l’abbandono incontrollato degli stessi, dal punto di vista amministrativo nel corso dell’anno sono state effettuati 4.166 controlli che hanno portato alla denuncia di 308 persone. Nel settore degli incendi boschivi è stata svolta sia attività di prevenzione che di contrasto con attività di polizia giudiziaria finalizzata all’individuazione dei responsabili degli incendi, nonché effettuazione dei rilievi delle aree percorse dal fuoco e loro georeferenziazione (159 perimetrazioni di incendi boschivi). In totale sono stati effettuati circa 1.100 controlli e sono state elevate 275 sanzioni per accensione fuochi per un totale di 75.114 euro oltre alla denuncia di 32 persone per incendi boschivi dolosi e colposi.Tra le numerose attività previste in Convenzione si evidenzia l’attività di controllo svolta in campo forestale. In particolare le Stazioni CC Forestale hanno effettuato nel corso dell’anno 76 controlli sulle trasformazione di uso del bosco, 450 controlli a cantieri di utilizzazione forestale, 158 controlli su vivai forestali ed hanno certificato 3.700.000 pioppelle ed emesso 113 certificati di esportazione all’estero di pioppelle. Oltre ai controlli in campo forestale è stata svolta attività di prevenzione e vigilanza nelle aree protette regionali e nei territori della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria, Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale). Un ulteriore servizio svolto dalle Stazioni CC Forestali montane è il servizio Meteomont Carabinieri effettuato da unità Forestali specializzate che ha come obiettivo la prevenzione e la previsione del pericolo valanghe attraverso l’emissione giornaliera di un bollettino di pericolo, riguardante l’intero territorio regionale. Nel 2019 sono stati effettuati circa 1.200 rilievi di primo livello, 215 rilievi itineranti e sono stati emessi 164 bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Al riguardo, si segnala ai fruitori della montagna innevata il sito meteomont.gov.it, oppure di scaricare sul proprio smartphone l’applicazione “Meteomont” per consultare i bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Tra le principali operazioni svolte nel corso dell’anno si annoverano l’operazione “replay”, condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cuneo sotto la direzione della Procura di Ivrea riguardante il reato di traffico illecito cuccioli di cane dall’est europeo che ha portato alla denuncia di 14 persone nelle province di Cuneo, Torino, Bari e Chieti ed al sequestro di 44 cuccioli di cane. Il sequestro a Marano Ticino (NO) di un’area di 6 ettari di discarica con 100.000 mc di rifiuti terrosi ubicata all’interno di un’azienda di trattamento rifiuti e, nell’ambito dei controlli sugli scarichi illeciti, il sequestro di due aziende di pulitura metalli a Paruzzaro (NO) per violazioni alla gestione dei rifiuti ed alle emissioni gassose in atmosfera.

Quadro riepilogativo

⦁ Controlli effettuati: 48.414
⦁ Illeciti amministrativi contestati: 2.302 pari ad € 10.150.610
⦁ Sequestri amministravi: 63
⦁ Illeciti penali: 833
⦁ Persone denunciate: 909
⦁ Sequestri penali: 181
⦁ Arresti: 5
⦁ Certificazione CITES: 3.922
⦁ Rilievi Meteomont: 1.200
⦁ Rilievi valanghe itineranti: 215
⦁ Bollettini giornalieri pericolo valanghe: 164