ARTE- Pagina 48

Artissima, all’Oval di Torino la fiera più contemporanea d’Italia

La fiera più contemporanea d’Italia riapre le porte al pubblico all’OVAL di Torino  dal 3 al 5 novembre con 181 gallerie da tutto il mondo, 3 sezioni curate da scoprire, un ricco catalogo di opere, una nuovissima agenda piena di appuntamenti e imperdibili progetti speciali da seguire in fiera e in città.

Sulla piattaforma artissima.art è possibile tra le opere, gli artisti e le gallerie presentate in fiera sfogliando il catalogo online, aperto al pubblico. Il catalogo digitale offrirà la possibilità di conoscere in anticipo le proposte delle iconiche sezioni Main Section, Monologue/Dialogue, New Entries e Art Spaces & Editions, mostrando in modo intuitivo e interattivo un piccolo spaccato di quello che vi aspetta fra gli stand.

Preparatevi alla settimana dell’arte contemporanea torinese e programmate la vostra visita salvando gli eventi preferiti nella vostra area personale: è già online l’Agenda di Artissima 2023 con tutti gli appuntamenti da non perdere per approfondire in fiera le tendenze più innovative del settore e i numerosi progetti espositivi da esplorare in città.

Artissima Voice Over, è un coinvolgente spazio cross-mediale dedicato alle 3 sezioni curate di Artissima. Su voiceover.artissima.art un’immersione nell’arte a 360° tra immagini, video, podcast e interviste. Lasciatevi guidare nel cuore di Disegni, Present Future e Back to the Future, per un’esperienza online imperdibile.

Se volete farvi accompagnare in fiera dal racconto di un mediatore professionista, dal 3 novembre sul sito troverete per il secondo anno le AudioGuide: con smartphone, cuffie e mappa alla mano potrete scegliere tra sei nuovissimi percorsi tematici e godervi un tour personale tra gli stand per scoprire Artissima ascoltandola.

Conversazioni, presentazioni di progetti e cataloghi d’arte, interventi di curatori, artisti, giornalisti e ospiti speciali dal mondo delle istituzioni culturali, si trovano al Meeting Point e al Book Corner: un’occasione unica di incontro e confronto con alcuni dei protagonisti della scena artistica internazionale, che porteranno all’attenzione del pubblico le proprie ricerche, riflessioni e studi.

I biglietti per Artissima sono acquistabili online sulla piattaforma vivaticket.com oppure alla biglietteria dell’OVAL durante i giorni di fiera (3-5 novembre 2023), non dimenticate di consultare la  pagina Info pratiche!

Fondazione Torino Musei, una settimana di appuntamenti culturali

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3 – 9 novembre 2023

VENERDI 3 NOVEMBRE

 

Venerdì 3 novembre ore 22

THE PHANTASMAGORIA OF JATHILAN. Una performance di RAJA KIRIK con Silir Pujiwati e Ari Dwiyanto

MAO – performance nell’ambito del public program di Trad u/i zioni d’Eurasia all’interno delle Antiche Ghiacciaie del Mercato Centrale Torino – in occasione di Artissima

Frutto di un’ampia ricerca artistica sulla storia dell’isola, con la loro pratica artistica i Raja Kirik riflettono sulla violenza, l’oppressione e la resistenza che hanno plasmato Giava. Così come al tempo del colonialismo olandese le danze trance erano d’uso tra i giavanesi per esprimere rifiuto del dominio coloniale e un ardente desiderio di libertà, i Raja Kirik dimostrano come la musica, la danza e i rituali forniscano ancora oggi potenti mezzi narrativi contro il dominio e la violenza straniera.

In The Phantasmagoria of Jahtilan, il duo, accompagnato da Silir Pujiwati (un’acclamata cantante solista esperta nella tradizione giavanese) e Ari Dwiyanto (performer, regista, coreografo e uno dei fondatori del Yogyakarta Bengkel Mime Theatre) rielabora la danza del cavallo Jathilan, una trance dance popolare celebre a Giava e utilizzata per dare forza dopo una sconfitta.

Jathilan è l’acronimo di “Jarane jan tjil-thilan”, che si traduce in “cavallo che balla in modo irregolare”. L’attuale forma di Jathilan si sviluppò dopo la Guerra di Giava (combattuta tra i ribelli giavanesi e l’impero coloniale olandese dal 1825 al 1830) come pratica comune per far fronte alla sconfitta subita per mano dell’Impero olandese e alla devastazione causata dalla conseguente guerra civile. Nelle danze venivano usati dei cavalli di bambù per esprimere sostegno ai cavalieri del leader ribelle, il principe Diponegoro, che avevano combattuto coraggiosamente contro le forze coloniali olandesi. Nonostante la sconfitta subita dai ribelli, la danza Jathilan raffigura una vittoria immaginaria della cavalleria locale contro demoni, mostri o colonizzatori. Questa performance eroica ha quindi molteplici scopi: intrattenere, incoraggiare, guarire e unire le persone in un rituale contro l’oppressione.

The Phantasmagoria of Jathilan è una rielaborazione della tradizione Jathilan, che ne reinterpreta musiche, voci e movimenti. Ritmi elettronici sincopati si combinano con percussioni metalliche di strumenti fatti in casa che inducono alla trance. Il canto meravigliosamente monotono in uno stile melismatico ripetitivo e accattivante si intreccia con melodie cadenzate che sgorgano da strumenti a fiato improvvisati.

Con una propulsione frenetica e apparentemente infinita, la musica di Raja Kirik abbraccia un’ampia portata emotiva.

Ingresso libero fino a raggiungimento capienza massima. Prenotazione consigliata.

Per info e prenotazioni: info.torino@mercatocentrale.it

SABATO 4 NOVEMBRE

 

Sabato 4 e domenica 5 novembre ore 10 – 17

BACCHE E SEMI. LA BIODIVERSITÀ DELLA DISSEMINAZIONE

Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico con Angela Petrini

Mediante la dispersione dei loro semi, nell’apparente immobilità dell’autunno, le piante hanno già occupato nuovi territori, nuovi spazi per riprodursi evitando il sovraffollamento.

Ogni specie ha sviluppato organi di forme e caratteristiche ottimali per il raggiungimento dello scopo; così i frutti dell’acanto esplodono, lanciando i semi a metri di distanza, quelli dell’acero volano portati dal vento come eliche, l’artiglio del diavolo ha frutti ricurvi e uncinati per aggrapparsi alle zampe degli animali.

Il workshop propone un’escursione attraverso il disegno e il colore, in questo poco conosciuto mondo dei semi, prendendo spunto dalle piante presenti nel Giardino Medievale.

Angela Petrini accompagnerà i partecipanti in questo esercizio di attenzione e creatività seguendo i canoni della rappresentazione botanica che si tradurrà nella realizzazione di ritratti di piante semplici ma accurati.

Il corso è aperto a tutte le persone curiose e desiderose di mettersi alla prova. I principianti riceveranno un’impostazione di base, mentre i più esperti potranno esercitarsi nell’approfondimento della tecnica per rappresentare dettagli botanici particolarmente impegnativi: dipingere il giallo dei cotogni, rendere la granulosità di certe superfici, il viola-nero delle olive o la superficie color bronzo delle nespole.

Il corso ha una durata di 12 ore ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).

Angela Petrini, affermata acquerellista botanica, ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists nel Regno Unito nel 2010, tra i suoi riconoscimenti più significativi la Golden Medal ricevuta dalla eminente Royal Horticultural Society al RHS London Orchid & Botanical Art Show 2018.

Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma morbida; carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento del seminario al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.

Costo: € 140 / ogni incontro

Posti disponibili per ogni appuntamento: 8
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Sabato 4 novembre ore 11

CON TESTI – STORIE E LIBRI PER TUTTI

Palazzo Madama – laboratorio di lettura inclusivo per bambini 0/6 anni

Palazzo Madama apre le porte a CON TESTI, progetto culturale che prevede diverse azioni per promuovere la lettura come mediatore di inclusione a supporto dell’infanzia e della genitorialità.

Nel corso dell’appuntamento verranno letti libri tradotti in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, libri che contengono pagine gioco interattive, testi funzionali alla lettura multimodale, silent book, libri di sole illustrazioni.

CON TESTI è promosso dalla Fondazione Paideia, insieme a ASL Città di Torino con la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, Associazione Abbonamento Musei, CCW Cultural Welfare Center, Comune di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri Piemonte.

L’attività progettuale è realizzata con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura.

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria:

011.4429629 o madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Sabato 4 novembre ore 13

ARTISSIMA BOOK CORNER | PRESENTAZIONE DEL LIBRO MICHELE TOCCA. REPOUSSOIR

GAM negli spazi di Artissima – presentazione del volume a cura di Elena Volpato dedicato alla mostra

Artissima – Book corner – Oval Lingotto fiere – via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino

Intervengono l’artista, la curatrice e Alberto Mugnaini, storico dell’arte, esperto di pittura.

Il libro, edito da Corraini in occasione della personale presso la GAM di Torino, raccoglie accanto ad alcune delle opere pittoriche più rilevanti di Michele Tocca, un saggio critico della curatrice e quattro scritti che lo stesso Tocca ha dedicato ad alcuni artisti ottocenteschi presenti nelle collezioni del museo che si dedicarono, come Tocca, alla pittura di paesaggio en plein air. Book Design: Chiara Costa

Progetto vincitore del PAC 2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/artissima-book-corner-presentazione-del-libro-michele-tocca-repoussoir/

Sabato 4 novembre ore 15

DECLINAZIONI CONTEMPORANEE

MAO – presentazione delle nuove opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti

Dal 2022, sotto la direzione di Davide Quadrio, il MAO ha inaugurato un programma di residenze d’artista e commissioni site specific che individua nell’arte contemporanea il mezzo per favorire la nascita di nuove interpretazioni e narrazioni plurali, oltre che il motore di valorizzazione del patrimonio museale, in un dialogo virtuoso capace di generare connessioni inattese.

In occasione di Artissima 2023, il MAO ha il piacere di presentare al pubblico quattro nuove prestigiose commissioni frutto di questo progetto pluriennale: Il Rituale del Serpente di Marzia Migliora, Le son de la pierre di Lee Mingwei (entrambi in residenza al Museo per il biennio 2022-2024), Flying Kodama di Kengo Kuma e Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e asini in gran quantità di Francesco Simeti, in residenza al MAO a partire da ottobre 2023.

Ingresso libero.

DOMENICA 5 NOVEMBRE

 

Domenica 5 novembre

MICHELE TOCCA. Repoussoir

GAM – chiude la mostra in Wunderkammer

A cura di Elena Volpato

Chiude oggi la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La mostra, curata da Elena Volpato, è nata dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore first-timeness: con il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda. Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia. Pochi, meditati, studi pittorici di piccole dimensioni, realizzati direttamente sulla natura da artisti come Antonio Fontanesi, Massimo d’Azeglio e Giovanni Battista De Gubernatis, sono stati tratti dalla collezione di Ottocento della GAM e disposti in alto sulle pareti, come fossero degli appunti ideali, mentre le serie pittoriche di Michele Tocca scorrono sulla linea di visione.

https://www.gamtorino.it/it/evento/michele-tocca-repoussoir/

 

Domenica 5 novembre ore 10.30, 12, 15, 16.30

DUEMILA ANNI DI VITA

Palazzo Madama – visita guidata allo scavo archeologico

Dal 1934 le collezioni del museo civico furono trasferite a Palazzo Madama, edificio iconico della città che nel 1884 era stato oggetto di scrupolose indagini sotto la guida di Alfredo d’Andrade.

Per celebrare i 160 anni del museo, è possibile usufruire di un’occasione unica: accompagnati da archeologhe specializzate, i partecipanti esploreranno la Corte Medievale per poi scendere al livello della fondazione romana e scoprire la complessa stratificazione dei vari livelli di insediamento che si sono susseguiti dall’epoca romana al Settecento.

È obbligatorio indossare scarpe basse con suola di gomma. Il percorso prevede rampe e fondo sconnesso e non è dunque accessibile a persone con difficoltà o disabilità motoria.

Posti limitati.

Costo: 12 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

MARTEDI 7 NOVEMBRE

 

Martedì 7 novembre ore 18.30

ANIMO CHEN. UNA BREVE ELEGIA

MAO – talk dell’artista Animo Chen con Ramona Ponzini in occasione dell’apertura dell’esposizione

Martedì 7 novembre alle ore 18.30 il MAO ha il piacere di presentare l’artista e illustratore taiwanese Animo Chen in dialogo con Ramona Ponzini, artista e performer. Durante l’incontro, a cura di add Editore, verranno presentate l’edizione italiana del volume Una breve elegia e la mostra delle tavole estratte dal libro omonimo e da Love letters, ultimo lavoro di Chen.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Dal 7 novembre 2023 a 7 gennaio 2024 il MAO ospita l’esposizione Una breve elegia, a cura di add Editore, che raccoglie un’ampia selezione di tavole dell’artista e illustratore taiwanese Animo Chen estratte dai suoi due ultimi lavori, Una breve elegia Love Letters.

In un processo di conversione di parole in immagini, le illustrazioni di Animo Chen restituiscono un racconto denso e delicato, un’esplorazione della mancanza, della perdita, della lontananza, dell’amore, con un linguaggio che permette alla poesia di prendere corpo nel colore e nelle immagini.

Nei suoi lavori l’artista indaga i sentimenti più profondi e viscerali dell’essere umano e racconta con tratto leggero ma di grande potenza visiva la gioia, il dolore, i desideri minuti di ogni giorni: il primo incontro di un bimbo con la morte, la vita di una coppia in campagna, in una casa infestata dalle zanzare, il viaggio di una ragazza in una città lontana, alla ricerca del suo amato.

L’esposizione è realizzata con il contributo del Ministero della cultura della Repubblica di Cina (Taiwan).

 

 

MERCOLEDI 8 NOVEMBRE

 

Mercoledì 8 novembre ore 18

LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO

Palazzo Madama – nuovo ciclo di conferenze botaniche

Prende avvio un nuovo ciclo di appuntamenti, a cura di Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madamaper approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici, botanici e ornamentali di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale in giardini, parchi e orti botanici.

Un viaggio che partirà dall’Estremo Oriente passando dal Sud dell’Africa e dal Nord dell’America per arrivare naturalmente in Europa dove la tradizione botanica e la passione di giardinieri e appassionati ha portato queste piante alla fama internazionale in ogni stagione dell’anno: in inverno e primavera con ellebori, primule e viole, narcisi e giacinti, in estate e autunno con ortensie, gerani e pelargoni.

Il ciclo di incontri si chiuderà con una visita primaverile al giardino, riservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando dunque da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino.

Calendario e programma

 

Mercoledì 8 novembre ore 18: Ellebori

Mercoledì 6 dicembre ore 18: Ortensie

Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 18: Primule e viole

Mercoledì 7 febbraio 2024 ore 18: Narcisi e giacinti

Mercoledì 6 marzo 2024 ore 18: Gerani e pelargoni

Mercoledì 10 e mercoledì 17 aprile ore 16: visita al giardino riservata ai partecipanti al ciclo completo di conferenze

Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).

Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 9 NOVEMBRE

 

Giovedì 9 novembre ore 14.30

LIBERTY IN BORGO CRIMEA

Palazzo Madama – percorso guidato in città

Primo di tre percorsi, legati alla mostra Liberty. Torino Capitale, in corso a Palazzo Madama fino al 10 giugno 2024, che intendono presentare tre aree della città fortemente caratterizzate da costruzioni sorte durante il periodo del Liberty con esempi di edifici destinati sia alla residenza che alla produzione e all’istruzione. Passeggiando lungo le strade sarà possibile cogliere esempi di architetture e decorazioni ispirate sia all’Art Nouveau floreale che ai modelli più geometrici tipici dello Jugendstill.

Borgo Crimea è un antico borgo precollinare, che vide il suo sviluppo verso la fine del XIX secolo, specialmente dopo la costruzione del ponte sul Po, dedicato a Umberto I, in occasione dell’Esposizione del 1911. Lungo Corso Fiume e le vie adiacenti vennero costruite numerose residenze dell’alta borghesia con forti connotazioni legate al nuovo stile Liberty ancora visibili.

Prossimi appuntamenti

 

Venerdì 24/11Un nuovo quartiere al posto della Cittadella

Domenica 03/12Palazzina Lafleur e la bizzarria del nuovo stile Liberty

Costo singolo itinerario: 14€ intero; 11€ ridotto (possessori di Abbonamento Musei, fruitori della visita guidata alla mostra Liberty. Torino Capitale, under 18); gratuito under 6

Pacchetto tre visite: 38€ intero; 29€ ridotto

Durata: 2 ore

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Ritrovo ore 14.30 in Corso Fiume angolo Corso Moncalieri


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

A Riga l’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli

È stata inaugurata oggi presso la sede del Comune di Riga in Lettonia la mostra Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, il progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Fondazione Torino Musei, in collaborazione con Città di Torino, Regione Piemonte e Palazzo Madama.

Attraverso le opere realizzate da 16 illustratori italiani di fama internazionale, l’esposizione, organizzata in Lettonia dall’Ambasciata d’Italia insieme al Comune di Riga, racconta i valori dell’Europa: dalla libertà alla democrazia, dallo stato di diritto alla tutela dell’ambiente.

Gli illustratori coinvolti e i temi trattati sono: Matteo BertonPalazzo MadamaRita PetruccioliI trattati di Roma; Gio QuasirossoVentotene;  Camilla FalsiniLibertàElisa SeitzingerRispetto della dignità umanaAndrea SerioUguaglianzaAnna PariniDemocraziaFrancesco PoroliStato di dirittoIrene RinaldiRispetto dei diritti umani; Lucio Schiavon, FratellanzaAle GiorginiLavoroEmiliano PonziCulturaBianca BagnarelliPaceMarina Marcolin, AmbienteGianluca Folì, ScienzaGiulia ConoscentiInclusione.

La mostra sarà visitabile a Riga fino al 26 gennaio 2024. La tappa di Riga di Europa si inserisce in una lunga circuitazione che ha portato l’esposizione in tutto il mondo, con 42 esposizioni organizzate nei cinque continenti con il coordinamento della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina.

Il progetto è stato presentato per la prima volta a Torino nel 2022, in occasione dell’evento conclusivo del semestre della Presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

“La nostra Europa è prima di tutto unione nella diversità. Una comunità di nazioni che si riconosce nella pacifica convivenza di una molteplicità di linguaggi, sensibilità e valori in costante dialogo tra loro. Eppure quelle stesse diversità, in un passato non troppo lontano, avevano spinto l’Europa nell’abisso della violenza e dell’ingiustizia. I comuni valori della democrazia e dello Stato di diritto le hanno trasformate in fonte di benessere comune per i cittadini europei e di speranza per il resto dell’umanità. Questa mostra ce lo ricorda con la sintesi e la creatività dell’illustrazione italiana contemporanea – racconta l’Ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti – Siamo grati al Comune di Riga per aver accolto la nostra proposta, il cui scopo è festeggiare l’amicizia tra Italia e Lettonia ed esaltare il ruolo delle città nel processo di integrazione europea”.

“Sedici grandi creativi italiani per narrare il farsi dell’Europa tramite valori che dovrebbero essere universali. Scelti ciascuno per la propria originalità ed eccezionalità e per le potenzialità dell’illustrazione che, con questa installazione già presentata in 42 paesi del mondo dei cinque continenti, ha ribadito il formidabile potere del suo medium dialogando con un amplissimo pubblico, potendo superare lo steccato della Torre di Babele: facendosi mediatore culturale, incrementando gli scambi culturali tramite quelle suggestioni che il linguaggio non può dire – afferma il direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino Giovanni Carlo Federico Villa –  Il progetto Europa è una narrazione silenziosa che non ha bisogno di parole: è chiara, si fa ponte tra contenuto e forma, etica ed estetica, comunicazione e informazione, in un’alchimia di talento e responsabilità”.

 

ARTISSIMA appuntamento annuale con l’arte declinato al suo superlativo

ALL’OVAL DI TORINO DAL 3 AL 5 NOVEMBRE 2023

Come di consueto la manifestazione ripropone gli interrogativi che da sempre hanno interessato l’umanità: che cos’è l’arte, quale ne è la sua funzione, il bello, il buono, l’utile…  .

A questi interrogativi tentarono di rispondere Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino, i secoli bui del Medioevo, l’Umanesimo, il Classicismo, il Rinascimento, il Barocco, l’Illuminismo, l’Ottocento fino ad arrivare al 1911 allorchè Ambrose Bierce, nel suo dizionario del diavolo, scrisse: “Arte. Parola che non ha nessuna definizione”.

Parlando con gli amici ho avuto la percezione che questi interrogativi non abbiano ancora avuto risposta. Ho sentito frasi come: “Ma sono io che non capisco l’arte contemporanea?, Per me l’arte finisce con Piero della Francesca, Ho la sensazione che l’arte contemporanea sia fatta solo per i creduloni”. 

Vorrei che queste mie poche righe accompagnassero il visitatore offrendogli la possibilità di comprendere ciò che si accinge a vedere.

L’arte è la traduzione della realtà sociale con i mezzi espressivi tipici della propria epoca, o più semplicemente, è l’immagine riflessa della Società con un unico avvertimento: l’Artista (gli artisti con la a minuscola sono semplici sperimentatori) è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un Anticipatore.

Difficilmente i contemporanei comprenderanno appieno l’opera dell’Artista (più avanti di loro perché hanno saputo cogliere i germi del rinnovamento della Società) così come parimenti i visitatori di Artissima non comprenderanno appieno il messaggio che è stato loro indirizzato: il pianeta è prossimo al suo punto di non ritorno, i ghiacciai si sciolgono, il livello dei mari si alza, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, ma noi, che ogni giorno dobbiamo fare i conti con questa trasformazione epocale, non ne abbiamo ancora contezza: ecco che l’Arte ci soccorre e ci viene in aiuto.

Ogni giorno i telegiornali, la carta stampata, i Media in generale ci mettono in guardia su quanto stia accadendo, ma noi ciechi e sordi ci rifiutiamo di accorgercene: la nostra tecnologia super avanzata ci offre strumenti utili a quantificare quanto fin qui accaduto, il numero di specie di animali già estinti e quelli già condannati all’estinzione e a predire l’imminente catastrofe ambientale oramai prossima, ma l’Artista, spiazzandoci completamente, parla di quanta cura gli Indios dell’Amazzonia ripongano nell’ambiente circostante. Loro credono o sanno che ogni creatura della foresta Amazzonica sia dotata di un’anima, sia che sia un essere umano, sia che sia un animale, un fiore o un frutto. 

I migliori artisti del pianeta sono stati convocati ad Artissima per parlarci, a modo loro, della cura dell’ambiente. Non tutti ci riusciranno, ma se anche uno solo riuscisse in questa impresa il Mondo si salverebbe. 

Se pertanto l’Arte è la traduzione della realtà sociale questa edizione di Artissima ci pone di fronte alla drammaticità della scelta che l’Umanità è chiamata ad operare: cessino le guerre, lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e si riponga tutta l’attenzione alla cura dell’ambiente così come gli Indios dell’Amazzonia, nella loro inconsapevole saggezza, fanno da secoli.

L’uomo, messo con le spalle al muro, comprenderà allora che non esistono tante definizioni di Arte, ma una costante trasformazione della Società che di volta in volta viene rappresentata dall’Artista che ha saputo coglierla prima dei suoi contemporanei.

Buona trentesima edizione! 

 

Emanuele Farina Sansone

È partito The Others Art Fair 2023

È partito The Others Art Fair 2023 che quest’anno torna oggi giovedì 2 novembre fino a domenica 5 novembre 2023. Al via anche le 3 performance artistiche live proposte da altrettante gallerie, italiane e internazionali, che durante gli orari di apertura della Fiera coinvolgono il pubblico in un’esperienza dell’arte sempre più sensoriale e partecipata: appuntamento alle 15 con il gruppo degli studenti dell’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava che proporranno, ogni giorno, una performance diversa all’interno del Padiglione 3 di Torino Esposizioni.

 

Si passa sempre alle 15 a “Iperconnesse” del duo artistico Lu.Pa presentato da Giordano Boetti Editions una riflessione sulla condizione dell’essere sempre iperconnessi nel mondo della società contemporanea.

 

Ore 20 anche Sara Lisanti per The Woman Art Gallery di Berna. Mentre domani la “Figurazione animistica” di Viktor Fuček per Flat Gallery.

 

PROGRAMMA DELLE PERFORMANCES

DA OGGI AI PROSSIMI GIORNI

 

SLOVAK PERFORMING UNIT

 

L’artista Maja Štefančíková, che insegna all’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava in collaborazione con gli studenti (Celestína Minichová, Silvia Sviteková, Alžbeta Štrbová, Andrea Tušimová, Veronika Verešová), preparerà una serie di brevi contributi performativi per The Others Art Fair.

Attraverso situazioni performative, attireranno il pubblico all’interazione e cercheranno di sensibilizzare la percezione nel mondo delle operazioni artistiche, arricchire la sua esperienza artistica e coinvolgerlo nel processo di creazione di un’opera d’arte.

La partecipazione a The Others Art Fair è stata sostenuta dall‘Academy of Fine Arts and Design di Bratislava.

 

Stare until you fly ongoing action

11. 2023, 15:00-16:00, 18:00-21:00

11. 2023, 15:00-16:00, 18:00-21:00

11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

The Art of Small Talk  ongoing action

11. 2023, 15:00-16:00, 18:00-21:00

11. 2023, 15:00-16:00, 18:00-21:00

11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

Faster Than Light

11. 2023, 18:00 (circa 30 min)

Guided tour with. Meeting point: Entrance – via Petrarca 39/b

 

GIORDANO BOETTI EDITIONS

IPERCONNESSE

 

Artist: duo L.U.P.A.

 

11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 20.00

11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 20.00

11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

 

Descrizione: Con Iperconnesse LU.PA crea un ponte di connessione con lo spazio espositivo attraverso i suoi corpi e al di fuori di esso attraverso i dispositivi tecnologici. La performance nasce da una riflessione sulla condizione dell’essere iper-connessi nella società contemporanea e il grado elevato di prestazione che ci viene costantemente richiesto.

L’efficienza, intesa come capacità costante di rendimento, di azione e produzione con il minimo scarto di tempo, ci porta ad espandere lo spazio raggiungibile attraverso la tecnologia e a gestire

contemporaneamente più situazioni. Mutuando l’immagine della ginnasta ritmica che fa esercizi e capriole mentre l’attrezzo volteggia in aria e deve rimanere connessa ad esso per trovarsi in un preciso momento e in una precisa

posizione a riprenderlo, così LU.PA con la sua performance dà immagine e corpo alla difficoltà dell’essere connesse ad un lavoro che richiede presenza, concentrazione e impegno mentre il resto della vita va avanti e irrompe incurante, chiedendo efficienza.

 

THE WOMAN ART GALLERY

A Rh+

 

Artist: Sara Lisanti

 

2.11. 2023 ore  20.00

 

Descrizione: Ricordare v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] Siamo ricordo. Il passato è il vero presente. È l’unica cosa che abbiamo davanti a noi. O forse che abbiamo addosso. Perciò mi vestirò di una corda che disfarrò da un gomitolo, al nucleo del quale v’è un cuore reale (di maiale). Allora interagirò con lui, come se fosse lui a ricordare qualcosa. Fino ad esplodere. Una specie di testamento del cuore. Le performance terminerà con una “dedica/dichiarazione” scritta con il sangue:

AMAI

A MAI

 

FLAT GALLERY

 

Figurazione animistica

 

Artist: Viktor Fuček,

 

11. 2023, tra 17.00 e le 18.00

11. 2023, tra 17.00 e le 18.00

 

Descrizione: Un dialogo performativo con una pittura consapevole che non è semplicemente una superficie per registrare stati viscerali, ma nello spirito animistico è essa stessa un’entità consapevole. Insieme esploreremo l'”epistemologia relazionale” qui rappresentata, rendendo presente la consapevolezza che l’identificazione del sé si basa sulle relazioni con gli altri, piuttosto che su qualsiasi caratteristica distintiva del “sé”. Invece di concentrarci su un “sé” essenzializzato e modernista (l'”individuo”), iniziamo a vederci come un insieme di relazioni diverse, alcune delle quali coinvolgono “non umani”.

 

 

 

THE OTHERS, UNA FACTORY CHE DA TORINO GUARDA ALL’UNIVERSO DELL’ARTE CONTEMPORANEA

Si riconferma quale caratteristica che più contraddistingue la cifra della Fiera fondata da Roberto Casiraghi con Paola Rampini, la fortissima vocazione internazionale di The Others con oltre 70 espositori presenti in fiera provenienti da Argentina, Austria, Francia, Germania, Lituania, Perù, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera, oltre che dall’Italia, a partire da Torino (con la presenza di 5 realtà indipendenti) fino a Palermo attraverso gallerie, spazi non profit e artist run space. Particolarmente forte quest’anno anche la presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est.

 

Dopo il programma di talk ed esposizioni proposto in “Countdown” grazie alla collaborazione con 7 spazi non profit di Torino che ritroveremo in fiera con progetti speciali – Otto Finestre, Muta Torino, Nisba Studio, ArtPhotò, Associazione Bastione, IDEM Studio e Il Cerchio e le Gocce –  The Others amplifica ancora una volta la sua attitudine creativa ed eclettica – da sempre uno degli elementi distintivi della Fiera dal carattere contemporaneo e indipendente – come cortocircuito di un sistema autoreferenziale dell’arte per ricreare una vera e propria Factory” di realtà emergenti, quale ritrovo privilegiato delle voci più nuove e delle tendenze artistiche più prorompenti. «The Others è una fiera internazionale, che da Torino guarda al mondo e che si spinge quest’anno fino ai confini dell’Universo ma, allo stesso tempo, non dimentica le sue origini, il luogo in cui si trova – sottolinea Roberto Casiraghi – perché è fondamentale mantenere sempre un contatto vivo e diretto anche con le realtà creative più giovani della città». 

 

Ne è un esempio anche la residenza d’artista di un mese a Torino, proposta nella scorsa edizione dal Comitato Piero D’Amore e vinta da Letizia Scarpello. L’artista, giunta a Torino a settembre 2023, ha organizzato la sua ricerca su due livelli differenti, coniugando la produzione in studio, che ha sviluppato sotto forma di disegni e scritture, a quella in dialogo con la città, alternando momenti di documentazione su luoghi di particolare interesse (come edifici abbandonati), a incontri con realtà produttive locali (fra cui laboratori di carpentieri, fabbri, vetrai e tappezzieri). Letizia Scarpello ha così riassunto in un’unica installazione dal titolo “Attraverso” la sua esperienza più recente, che sarà visitabile a The Others 2023 nei giorni di apertura della fiera al pubblico.

 

 

TEMI DELLA XII EDIZIONE

Tra i fil rouge che riuniscono i diversi progetti e le installazioni presentati a The Others 2023, il tema estremamente attuale dell’inadeguatezza e del disagio, la non corrispondenza delle aspettative imposte dalla società, che si riflette nelle ricerche artistiche più emergenti, come verrà espresso nelle opere presentate da Area/B di Milano con il progetto “Le inquietudini del nostro tempo” attraverso i dipinti onirici di Irene Balia e le atmosfere milanesi di Laura Giardino.

 

Anche lo stretto legame con il territorio di appartenenza e le proprie tradizioni, come verrà espresso dalla galleria siciliana Young Volcano, dalla peruviana Bloc Art o dalle 8 gallerie slovacche presenti in fiera che indagheranno il rapporto degli artisti con le immagini, gli oggetti e la natura legati alla loro terra di provenienza.

 

Spazio inoltre all’incontro tra arte visiva e altri linguaggi creativi, come quello della musica, a partire dal progetto di incisione di un vinile che verrà presentato in anteprima dalla galleria Mancaspazio.

 

Al centro dei filoni narrativi che guidano questa edizione anche il rapporto con il linguaggio della fotografia contemporanea attraverso i lavori proposti ad esempio dai tre artisti presentati da Saraceno Art Gallery – Paolo Ceribelli, Carlo Rocchi Bilancini e Max Serradifalco – e la loro personale ricerca sulla libertà e le sue limitazioni, sulla condizione umana e la sua ripetitività e sulle molteplici forme della natura.

 

All’ambiente e ai suoi elementi sono inoltre dedicate le fotografie degli artisti proposti da Raw Messina come tre letture diverse del concetto di mappa, così come le opere che verranno presentate dalla galleria Lab1930, un dialogo sulla “fragilità” dell’uomo e della natura e la loro stretta interdipendenza attraverso le serie di quattro artisti: Alessandra Baldoni, Alessandro Vicario, Caroline Gavazzi e Alessandra Calò.

 

Non mancherà anche quest’anno la forte presenza di uno sguardo tutto al femminile attraverso la partecipazione di due gallerie internazionali composte da sole donne che promuovono esclusivamente artiste, ovvero la già citata Bloc Art Perù e The Woman Art Gallery, oltre alla fiorentina Crumb Gallery.

 

 

FRA LE NOVITÀ DI QUEST’ANNO, IL PUBLIC PROGRAM TRA PERFORMANCE LIVE E TALK 

Tra le novità di quest’anno al Padiglione 3 di Torino Esposizioni, 3 performance artistiche proposte da altrettante gallerie, italiane e internazionali, che durante gli orari di apertura della Fiera coinvolgeranno il pubblico in un’esperienza dell’arte sempre più sensoriale e partecipata: dalla body art performance di Sara Lisanti per The Woman Art Gallery di Berna, alla “Figurazione animistica” di Viktor Fuček per Flat Gallery, fino alla riflessione sulla condizione dell’essere iperconnessi proposta dal duo artistico Lu.Pa presentato da Giordano Boetti Editions.

 

A queste tre performance si aggiungerà anche la partecipazione speciale degli studenti dell’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava che proporranno, ogni giorno, una performance diversa all’interno del Padiglione 3 di Torino Esposizioni.

 

Ma non solo, perché grazie al programma di talk curato dall’art sharer Elisabetta Roncati, The Others aprirà una vera e propria Arena per discutere e confrontarsi sull’arte contemporanea attraverso i punti di vista di art influencer, giornalisti, esperti e appassionati, trattando argomenti legati al sistema dell’arte e al rapporto con i nuovi mezzi di comunicazione fino alla relazione tra arte e sostenibilità ambientale, tematiche gender e queerness.

 

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

 

TUTTI I PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

 

L’INTERSTELLART CUP

Infine, l’accezione più creativa e ludica della Fiera, altro suo elemento distintivo, si esprimerà quest’anno con il lancio di “InterstellArt Cup: un campionato di biliardino a cui parteciperanno galleristi, artisti, curatori, collezionisti e giornalisti per incoraggiare occasioni di incontro rompendo ancora una volta tutti gli schemi.

 

The Others si riconferma quindi nel 2023 come una piattaforma di incontro e scambio dal mondo in cambiamento continuo e creativo, sempre in ascolto verso quelle che sono ogni anno le priorità del sistema dell’arte, in grado di creare una rete basata sulla community di artisti che frequentano ogni anno The Others per la sua vocazione provocatoria, eclettica e internazionale, capace di catalizzare e sprigionare ogni anno nuova  energia creativa.

 

Espositori The Others 2023

 

A.MORE gallery Milano (IT) | AD Gallery, Sesto Fiorentino,

FI (IT) | Area\B, Milano (IT) | ARTÁGORA, Siviglia (ES)

| BI-BOx Art Space, Biella (IT) | BIANCHIZARDIN, Milano (IT)

| BLOC ART PERÙ, Lima (PE) | Associazione Culturale Blocco 13, Roma (IT)

| blu : gallery, Modra (SK) |  Giordano Boetti Editions, Roma (IT)

| Bonobolabo, Ravenna (IT) | Candy Snake Gallery, Milano (IT)

| Casa Bramante SSC, Palazzolo Acreide, SR (IT)

| Contemporary Cluster, Roma (IT) | Contour Art Gallery, Vilnius (LT)

| Crag Gallery, Torino (IT) | Crumb Gallery, Firenze (IT)

| Associazione Artistica Docks Torino Dora, Torino (IT)

| Die Mauer, Prato (IT) | Dom Jána Hálu, Važec (SK)

| DOSE Gallery, Shanghai (CHN) DOT. Contemporary, Mesto (SK)

| EQO, Spišský Hrhov (SK) | ESH Gallery, Milano (IT)

| FABBRICA EOS, Milano (IT) | Galleria d’Arte Faber, Roma (IT)

| Febo e Dafne, Torino (IT) | FLATGALLERY, Bratislava (SK)

| Frontviews, Berlino (DE) | GALFER 20 Associazione Culturale, Torino (IT)

| JK’s Gallery, Torino (IT) | KA32, Berlino (DE)

 Kou Gallery, Roma (IT) | Kunsthalle Graz – Association for Contemporary Art, Graz (AT) | Lab 1930. Fotografia Contemporanea, Milano (IT)

| LABORATORIO 31 Art Gallery, Bergamo (IT) | Labrys, Torino (IT)

| LAMB, Mestre, VE (IT) | MANCASPAZIO, Nuoro (IT)

| META.PROJECT, Lugano (CH) | MONOCROMO Contemporary Art, Roma (IT)

| Mouches Volantes, Colonia (DE) | Nástupište, Topolkany (SK)

Collettivo artistico NOT4, Torino (IT) | STUDIO NOVECENTO, Latina (IT)

| Oksasenkatu 11, Helsinki (FIN) | Pavart Gallery, Roma (IT)

| Galerie Polysémie, Marsiglia (FR) | Pragovka GalleryPraga (CZ)

| Raw Messina, Roma (IT) | Saraceno Art Gallery, Roma (IT)

| Silica, Cannes (FR) | SoloContemporaneo, Olivos – Buenos Aires (AR)

| Šopa Gallery, Košice (SK) | Paola Sosio Contemporary ArtMilano (IT)

| Spazio Unimedia, Genova (IT) | StayOnBoard Art Gallery, Milano (IT)

| THEGAME GALLERY, Livorno (IT) | The Woman Art Gallery, Berna (CH)

| TxT Space, Moncalieri, TO (IT) | Unique Contemporary, Torino (IT)

| Alessandro Vitiello Home Gallery, Roma (IT) | VUNU GalleryKošice (SK) 

| WizardMilano (IT) | YoungVolcano, Palermo (IT)

 

Special Project

Il Cerchio e le Gocce, Torino (IT) | Otto Finestre, Torino (IT)

| IDEM Studio, Torino (IT) | MUTA Torino, Torino (IT) | Nisba Studio, Torino (IT)

La Venaria Reale per Artissima

In occasione di Artissima e dell’Art week 2023 dedicati all’arte contemporanea, la Reggia di Venaria questa sera alle ore 20 nel cortile di Palazzo Carignano a Torino inaugura l’installazione luminosa di Marinella Senatore, allestita nell’ambito della rassegna Arte alle Corti 2023.

Per gli appassionati d’arte contemporanea tutta La Venaria Reale fin dalla sua apertura nel 2007 è una location di straordinario interesse. Segnaliamo le principali attrazioni che potranno essere visitate alla Reggia anche in questi giorni:

Avvicinarsi alle stelle con Giovanni Anselmo
Al centro del Gran Parterre juvarriano, sei lastre di granito “nero Africa” sono disposte di piatto lungo la direzione nord-sud. Sulle facce superiori è incisa la scritta Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più, il titolo dell’installazione di Giovanni Anselmo. Al visitatore è consentito salire sull’opera per contemplare le stelle da un po’ più vicino.

Le Sculture Fluide e Anafora di Giuseppe Penone
Ispirato al disegno seicentesco a maglie quadrate del Parco Basso, Il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone si estende per 500 metri, con 14 sculture che scandiscono un cammino senza cesure tra mondo minerale, vegetale e umano.
Nell’ambito di una virtuosa continuità di “dialogo” e “sintonia” con le imponenti installazioni già presenti, Penone ha inoltre realizzato nel 2019 Anafora, una nuova serie di sette opere nelle adiacenti Grotte del muro castellamontiano.

Igloo di Mario Merz
La Venaria Reale ha arricchito la propria collezione di arte contemporanea con il Doppio Igloo di Porto (1998) di Mario Merz ospitato presso la Fontana del Cervo nella Corte d’onore. L’opera, realizzata per il parco del Museu Serralves di Porto, si lega fortemente all’ambiente naturale e a quello dei Giardini della Reggia, attraverso l’impiego delle fascine ed in particolare contesto
della Fontana del Cervo, con la presenza maestosa di un cervo sulla sommità della struttura, sul cui fianco è posizionato un numero di Fibonacci realizzato col neon.

Giochi siderali di Riccardo Cordero
Nove grandi opere di Riccardo Cordero, realizzate tra il 2002 e il 2020, in acciaio e in bronzo, particolarmente rappresentative del percorso artistico di questi ultimi vent’anni dello scultore torinese, si possono ammirare nei Giardini della Reggia: asteroidi, comete, meteore, satelliti, orbite siderali compongono una sorprendente costellazione di opere in rapporto dinamico con il contesto architettonico e ambientale.

Lungo il percorso della Venaria si incontrano anche altre opere d’arte contemporanea come la scultura Gea di Luigi Stoisa. Anticipiamo infine che dal 25 novembre sarà presente una nuova installazione di Hilario Isola ospitata presso i Giardini.
Per altre informazioni: www.lavenaria.it

APART FAIR 2023 – Art and Antiques apre la settimana dell’Arte

Mostra d’arte ed antiquariato. Dal 1 al 5 Novembre alla Palazzina Promotrice delle Belle Arti di Torino

A Torino è ormai consuetudine che la settimana dedicata alle arti veda quale prestigioso apripista APART FAIR, Art and Antiques, l’importante mostra d’arte ed antiquariato ormai giunta quest’anno alla sua settima edizione.

 

Un appuntamento atteso non soltanto dagli addetti ai lavori ma anche da un pubblico sempre più numeroso ed attento che ama concedersi un viaggio nell’arte tra i continenti nei secoli, come menziona il titolo di questa edizione che vede la presenza di trentadue galleristi provenienti da tutta Italia. Si tratta infatti di un percorso attraverso i secoli, attraverso i continenti, dall’Europa all’Asia, all’Africa, all’America tra opere che spaziano dall’archeologia all’arte contemporanea, sapientemente avvicinate e proposte in un dialogo tra periodi, offrendo al visitatore la possibilità di muoversi tra opere di epoche e stili differenti anche per la  provenienza.

Vincente la scelta, ormai consolidata, della storica sede tra i viali del meraviglioso parco del Valentino presso la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti, di cui è Presidente Giovanni Prelle  Forneris, da sempre un luogo particolarmente caro ad artisti ed appassionati d’arte piemontesi e non solo.

Fu costruita in stile Liberty nel 1914  ed in questi giorni, dal primo al cinque Novembre, diventa lo scrigno perfetto di tanta bellezza e cultura artistica. L’arte nell’arte quindi, un valore aggiunto dal momento che viene valorizzato un patrimonio architettonico torinese. Nel salone d’ingresso cattura immediatamente l’attenzione del visitatore una famosa opera di grandi proporzioni, la seicentesca tela del Legnanino intitolata “ Susanna ed i vecchioni ”, un episodio tratto dal libro di Daniele presente nell’Antico Testamento che fu di ispirazione per grandi artisti tra cui Artemisia Gentileschi e Tintoretto.

 

 

Nelle sale dei due piani della Palazzina tra sapienti giochi di luce, le proposte spaziano dai vasi Liberty e Decò con la presenza di stupendi manufatti di Emile Gallè ad intere collezioni di tappeti, da quelli tibetani al settecentesco Kashgar in seta del Turkestan orientale; dall’autoritratto di Giorgio De Chirico datato 1970 all’ottocentesco pregevole soffitto affrescato proveniente da un negozio parigino, opera attribuita a Benoist et Fils che campeggia nello stand della gallerista torinese Laura Rocca, membro del comitato organizzatore della mostra e del direttivo A.P.A.  Al centro dello stand della Galleria Claudio Fornasieri  fa bella mostra di sé un’interessante statua in marmo che raffigura Venere, appartenuta alla collezione privata del grande sensitivo Gustavo Adolfo Rol che, si dice, la vedesse prender vita ed iniziare a danzare nelle serate del suo alloggio torinese.

 

Uno spazio dello stand della Galleria Bertola è dedicato ad una serie di fotorafie di moda e di stampe al platino – palladio di Massimo Badolato, interamente dedicate alla carriera artistica ed imprenditoriale della madre Emy e delle creazioni del suo famoso atelier torinese. Riportano alla mente una frase del noto stilista Valentino che disse che “ l’eleganza è l’equilibrio tra proporzioni, emozione e sorpresa”. In mostra anche “ L’Egitto di Belzoni “, uno spazio dedicato alla memoria di un grande studioso e scopritore di antichità egizie, Giovanni Battista Belzoni, nel bicentenario della sua morte. Con l’Istituto Europeo di Design IED ed il quotidiano La Repubblica anche in questa settima edizione APART FAIR ha organizzato il contest fotografico aperto agli studenti dei corsi di fotografia. Molti gli incontri in calendario dedicati al vasto settore dell’arte con interventi di prestigiosi esponenti del mondo della cultura e del complesso e variegato universo artistico.

Si evince quindi il grande impegno degli organizzatori dell’evento aderenti all’A.P.A, Associazione Piemontese Antiquari sotto la presidenza di Aldo Ajassa, in collaborazione con ASCOM Confcommercio Torino e Provincia di cui è Presidente Maria Luisa Coppa, con il patrocinio della Città di Torino, della Regione Piemonte e con il contributo della Camera di Commercio. La presenza ed il lavoro del Comitato scientifico della F.I.M.A, Federazione Italiana Mercanti d’Arte, di cui è Presidente Fabrizio Pedrazzini, come nelle edizioni precedenti ha la finalità di offrire certezze di attribuzioni nel vasto mondo delle proposte d’arte a tutela dei visitatori e dei collezionisti, con un comitato di esperti che esaminano ogni singola opera.

Mentre come un sapiente artista in questo tempo la Natura colora con la sua ineguagliabile tavolozza l’autunno del bellissimo parco torinese del Valentino, all’interno della mostra, tra gli stand di APART, prende vita una frase di Goethe secondo cui “ non vi è alcun metodo più sicuro per evadere dal mondo che seguendo l’arte e nessun metodo più sicuro di unirsi al mondo che tramite l’arte”.

PATRIZIA FORESTO

“The Phantasmagoria of Jathilan” Nelle “Antiche Ghiacciaie” di Porta Palazzo

la performance musicale degli indonesiani “Raja Kirk”, organizzata dal “MAO” di Torino

Venerdì 3 novembre, ore 22

Serata ghiotta, in tutti i sensi. Non ultimo, il piacere di riscoprire una Torino ai più misteriosa, se non sconosciuta. Nella rinnovata collaborazione fra il “MAO-Museo d’Arte Orientale”, di via San Domenico a Torino, con il “Mercato Centrale” subalpino e in occasione dell’edizione di “Artissima 2023”, si svolgerà infatti, venerdì 3 novembre (ore 22), all’interno delle “Antiche Ghiacciaie” di Porta Pila, la performance musicale “The Phantasmagoria of Jathilan” del duo indonesiano dei “Raja Kirk” (accompagnato dalla cantante Silir Pujiwati e dal performer Ari Dwiyanto), secondo appuntamento del public program “Trad u/i zioni d’Eurasia” a cura di Chiara Lee e Freddie Murphy. Nelle ottocentesche “Giacciaie” (non bleffate: quanti le conoscevano o ne avevano sentito parlare?) del mercato all’aperto più grande d’Europa, portate alla luce in seguito agli scavi del 2002 per la costruzione del “Palafuksas” che oggi ospita il modernissimo “Mercato Centrale”, i “Raja Kirk” si esibiranno, con la loro musica (dal forte impatto ipnotico, onirico e percussivo) in remoti brani della “tradizione Jathilan”, che accompagnava le danzatrici indonesiane dell’isola di Giava, ai tempi del colonialismo olandese. In “The Phantasmagoria of Jahtilan”, il duo dei “Raja Kirk” rielabora la cosiddetta danza del “cavallo Jathilan”, una “trance dance” popolare celebre a Giava e utilizzata per dare forza dopo una sconfitta. “Jathilan” è l’acronimo di “Jarane jan tjil-thilan”, che si traduce in “cavallo che balla in modo irregolare”. L’attuale forma di “Jathilan” si sviluppò dopo la “Guerra di Giava” (combattuta tra i ribelli giavanesi e l’impero coloniale olandese dal 1825 al 1830) come pratica comune per far fronte alla sconfitta subita per mano dell’Impero olandese e alla devastazione causata dalla conseguente guerra civile. Nelle danze venivano usati dei cavalli di bambù per esprimere sostegno ai cavalieri del leader ribelle, il principe Diponegoro, che avevano combattuto coraggiosamente contro le forze coloniali olandesi. Nonostante la sconfitta subita dai ribelli, la danza “Jathilan” raffigura una vittoria immaginaria della cavalleria locale contro demoni, mostri o colonizzatori. Questa performance eroica ha quindi molteplici scopi: intrattenere, incoraggiare, guarire e unire le persone in un rituale contro l’oppressione. Nel corso dello spettacolo ritmi elettronici sincopati si combinano con percussioni metalliche di strumenti, costruiti dagli stessi musicisti, che inducono alla trance“Il canto – spiegano i curatori – meravigliosamente monotono in uno stile melismatico ripetitivo e accattivante si intreccia con melodie cadenzate che sgorgano da strumenti a fiato improvvisati. Con una propulsione frenetica e apparentemente infinita, la musica di ‘Raja Kirik’ abbraccia un’ampia portata emotiva”.

Ingresso libero fino al raggiungimento della capienza massima. Si consiglia la prenotazioneinfo.torino@mercatocentrale.it

g.m.

Nelle foto:

–       Immagine guida “Phantasmagoria”

–       Raja Kirk “Phantasmagoria” (Ph. Yuda Kusuma Putra)

Flashback Art Fair, la fiera dedicata all’arte senza limiti di spazio e di tempo

Da Canaletto a Ontani, da Hayez a Kounellis, dalle arti decorative a quelle figurative, tutta l’arte contemporanea di Flashback Art Fair 2023

La manifestazione, in programma dal 2 al 5 novembre, presenta il suo undicesimo capitolo dal titolo “Metamemoria” 

attraverso le immagini del ciclo Le Piante dell’artista Turi Rapisarda

L’undicesima edizione di Flashback Art Fair apre le porte al pubblico dal 2 al 5 novembre 2023 in corso Giovanni Lanza 75sede di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee, il nuovo centro artistico indipendente di 20.000 mq a pochi passi dal centro di Torino.

 

Flashback Art Fair è una manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi, un progetto che nasce per offrire una diversa visione sulla storia dell’arte e sulla storia di oggi e che, rinnovandosi di anno in anno, connette zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo.

Questa edizione è dedicata alla Metamemoria, la consapevolezza della nostra memoria, la fiera in quanto attivatore di immagini e conoscenza è lo strumento che ci permette di rivivificare, riattivare, ricontestualizzare. Le informazioni vengono fissate utilizzando colori, immagini, emozioni e associazioni. Le opere contribuiscono alla creazione di queste mappe mnemoniche; è così che le gallerie di questa undicesima edizione concorrono in modo determinante alla creazione di un universo di immagini, composito e affascinante, che ripercorre la storia della vita e dell’uomo. Grazie a queste tracce di esperienza passata, l’individuo riesce ad affrontare situazioni di vita, presente e futura.

Questa la dichiarazione della Direzione composta da Ginevra Pucci, Stefania Poddighe e dall’artista Alessandro Bulgini.

 

Per questa edizione i progetti espositivi che si susseguono negli spazi di corso Giovanni Lanza concentrano il proprio sguardo sull’arte stessa, quale “attivatore” di metamemoria, indagando la potente ed energica rilevanza dell’aspetto artistico nel quotidiano comune.

GLI ESPOSITORI:

Aleandri Arte Moderna, Roma (I), Antiques Par Force, Roma (I), Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I), Atipografia, Arzigliano VI, Milano (I), Benappi Fine Art, Londra (UK), Galleria Umberto Benappi, Torino (I), Galleria Riccardo Boni, Roma (I), Bottegantica, Milano (I), Botticelli Antichità, Firenze (I), Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, Venezia (I), Studio d’Arte Campaiola, Roma (I), Galleria Canesso, Parigi (FR), Milano (I), Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs, Milano (I), Galleria Arte Cesaro, Padova (I), Contemporary Cluster, Roma (I), Galleria del Ponte, Torino (I), Galleria Giamblanco, Torino (I), Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (UK), Galleria dello Scudo, Verona (I), Galleria Gracis, Milano (I), Il Cartiglio, Torino (I), Galleria In Arco, Torino (I), Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari BS (I), Andrea Ingenito Contemporary Art, Napoli, Milano (I), DSY 44 Lampronti Gallery, Londra (UK), Lorenzelli Arte, Milano (I), Luma Contemporary Art, Roma (I), Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (I), Galleria d’Arte Niccoli, Parma (I), Galleria Open Art, Prato PO (I), Osart Gallery, Milano (I), Photo & Contemporary, Torino (I), Flavio Pozzallo, Oulx TO (I), Galleria Russo, Roma (I), Richard Saltoun, Londra (UK), Roma (I), Secol-Art di Masoero, Torino (I), Tower Gallery, Todi PG (I), Galleria Antonio Verolino – Arte Contemporanea, Modena (I), Untitled Association, Roma (I)

Flashback, una fiera d’arte in cui opere di ogni tempo e spazio coesistono le une accanto alle altre, creando connessioni e cortocircuiti visivi che interrogano il nostro presente, costruendo la nostra memoria in una serie di dialoghi che si attivano tra il nostro sguardo e quello degli artisti, che hanno segnato il volto della loro epoca. Riflessioni sempre attive quelle degli artisti, come quella sugli spazi che se vissuti si trasformano in luoghi, ambienti in cui viviamo che entrano a far parte della nostra identità. Luoghi a Flashback raccontati da Canaletto presentato da DYS 44 Lampronti Gallery, che immortala un momento della storia veneziana in una delle sue iconiche e luminose vedute della città, o dalla tempera di Carlo Bossoli attraverso il quale conosciamo l’aspetto e la vita di una delle piazze più importanti di Torino a metà dell’Ottocento con il dipinto Piazza S. Carlo del 1857 presentato da Arcuti Fine Art, o Fortunato Depero della Galleria Gracis che proietta la sua riflessione avanti nel tempo, immaginando una città futurista popolata da automi, fino agli studi architettonici di Christo, che ragionano sul potere trasfigurante della Land Art presentato dalla Galleria D’arte L’incontro. Riflessione sulla fascinazione dell’oro, materiale prezioso, senza tempo, che conquista gli artisti fin dall’antichità. Il suo splendore si carica di significati simbolici nei soggetti sacri, evocando una dimensione mistica, trascendente, atemporale. La stessa che rintracciamo anche in opere di artisti contemporanei (Luis Gonzales Palma con Fetiche, 2001-2002 di Photo & Contemporary e Marinella Pirelli con Tramonto del 2001, di Richard Saltoun Gallery), dove l’applicazione della foglia d’oro richiama alla mente il fondo oro delle più belle pale d’altare medievali (Francesco III° BadileMadonna in trono con il Bambino, 1530 ca. di Flavio Pozzallo). La malleabilità e duttilità del metallo permettono poi esiti raffinati nella creazione e decorazione dei gioielli, rendendo questi piccoli oggetti capolavori, come il Bracciale Retrò in oro giallo, zaffiri naturali e diamanti del 1940 ca. di Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’epoca. Opere che concorrono alla costruzione di un immaginario popolato sia da elementi appartenenti alla nostra storia che a quella di culture lontane. Ci troviamo dunque ad attraversare singoli periodi storici, l’Ottocento romantico e seducente di Francesco Hayez presentato da Aleandri Arte Moderna, il Novecento con gli eterni Balla, De ChiricoMedardo RossoSavinio e Sironi della Galleria Russo, Bottegantica e Galleria Gracis o ci ritroviamo catapultati in progetti che legano opere realizzate in periodi diversi come il raffinato esempio di Galleria dello Scudo, dove le opere del contemporaneo Luigi Ontani e quelle dei maestri del seicento indagano congiuntamente l’uomo con curiosità antropologica. La galleria Riccardo Boni, che sottolinea l’impossibilità di scindere nell’arte l’antico dal moderno, presentando un settecentesco Massimo D’Azeglio in dialogo con i lavori di Emilio Prini Alighiero Boetti appartenenti invece all’Arte Povera del Novecento.

Flashback dunque approfondisce l’articolazione tra passato e presente attraverso i concetti di identità e memoria, illustrando la complessità e l’importanza della costruzione culturale.

Un’atmosfera, quella di Flashback Art Fair, in cui si potenzia la metamemoria, un luogo dove le opere assolvono al compito di stimolare i numerosi processi di conoscenza e consapevolezza.

Flashback nel suo undicesimo capitolo ci racconta quanto importante sia rendersi consapevoli della memoria, prendersi cura di essa e di ciò che ci appartiene. Il tutto reso possibile attraverso l’arte, disciplina umana che lega culture, storie e vite.

L’XI edizione di Flashback: il tema e le mostre

Il titolo di questa edizione è Metamemoria, undicesimo capitolo del racconto di Flashback.

In neuroscienza, la metamemoria è quella capacità introspettiva che permette all’essere umano di valutare e monitorare la propria memoria, dalla quale dipende l’identità personale e la consapevolezza di ciò che ci appartiene.

Immagini, nozioni e sensazioni vengono riprodotte nella mente e ricollocate nel tempo e nello spazio, costruendo così il bagaglio culturale personale dal quale possiamo attingere quotidianamente. Più si è abili nel testare la propria capacità mnemonica, più si riesce a migliorare la memoria prospettica: programmare un’azione e metterla in atto quando serve, in ogni momento della vita quotidiana.

L’immagine guida dell’undicesima edizione di Flashback Art Fair è realizzata sulla base dell’opera Le Piante di Turi Rapisarda. Nella serie, gli immigrati e le immigrate del Sud Italia sono ritratti come piante in vaso, restituiti come individui pienamente consapevoli, incredibili nella perfezione della loro compiutezza. Le radici, nella finitezza del vaso, sono parte integrante di noi stessi, la parte essenziale che ci permette di affrontare il nostro presente.

Le Piante di Rapisarda costituiscono la perfetta metafora per le opere presenti in fiera, elementi attraverso i quali esercitiamo la metamemoria (costruiamo con conoscenza e consapevolezza il nostro bagaglio culturale). Le Piante sono una delle serie presenti nella mostra Turi Rapisarda. Fotografie che raccoglie più di trenta opere stampate ai sali d’argento realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta dove concetti, emozioni e tecnica si fondono. Tra le serie oltre a Le PianteSatiro, Trespolo e Autoritratto, cicli attraverso i quali Rapisarda mostra la propria visione del mondo analizzando l’umanità, talvolta fragile e vulnerabile. Le opere di Rapisarda, artista fuori dagli schemi, riescono a raccontare emozioni e sentimenti apparentemente distanti creando quell’importante connubio tra arte e vita fondamentale per le opere d’arte.

Questa edizione della fiera ospita anche la 9° edizione della mostra conclusiva del progetto Opera Viva Barriera di Milano (il manifesto di 6x3m che, in piazza Bottesini a Torino, accompagna durante l’anno la vita quotidiana del quartiere).

Questa edizione è dedicata all’incursione della vita nei progetti d’arte: in questo caso Luigi, l’addetto alle affissioni interviene appendendo tutte le immagini dei manifesti capovolte. Alessandro Bulgini, ideatore del progetto, indaga sul ribaltamento della prospettiva e sull’influenza della vita nell’arte. L’edizione vede l’intervento di un gruppo di artisti torinesi tra i più di significativi e originali: Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Turi Rapisarda, Luigi Gariglio, Pierluigi Pusole e lo stesso Alessandro Bulgini.

 

La mostra Una vita migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, ora permanente e con un nuovo allestimento, è fruibile al terzo piano della sede. Curata dall’artista e direttore artistico di Flashback Habitat Alessandro Bulgini, aperta al pubblico a primavera 2023, vuole essere un’opera collettiva, un’opera corale dove si intrecciano storia, emozioni, arte e vita. Vuole ridare voce a quella moltitudine di mondi che si sono intrecciati nelle sale della struttura, ex brefotrofio di Torino, attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto quel luogo come i bambini, ora adulti, le tate, i dipendenti della struttura. Un’esposizione che narra storie intime e personali, ma incredibilmente universali perché legate a concetti che ci toccano da vicini come la nascita, la famiglia, l’identità, attraverso frammenti originali, raccolti grazie alla collaborazione di chi c’era all’epoca, documenti recuperati negli archivi storici della Provincia di Torino e testimonianze dirette.

Ritornano poi come ogni anno i flashback talk che indagano il ruolo della memoria nella costruzione del contemporaneo, i flashback lab di Mariachiara Guerra, responsabile del progetto didattico di Flashback Habitat, e un’installazione di videoarte del duo artistico fannidada che è la flashback video di quest’anno. Dal titolo La spirale del tempo (2023), la videoproiezione è un omaggio ai cento anni dalla nascita di Italo Calvino, una spirale di immagini che si illumina dalle finestre del Padiglione D di Flashback Habitat, visibile dalla suggestiva passerella che collega il padiglione della fiera alla zona Lounge. L’animazione si compone di microracconti e sollecitazioni visive ispirate a “La memoria del Mondo” (1997) di Calvino.

La potente area verde di 9.000mq ospita il progetto partecipato Vivarium che mira a costruire un parco artistico in divenire all’interno dell’ecosistema, vivo e in costante metamorfosi. Nello spazio si inseriscono, per restare, le opere d’arte, che danno vita a una fusione armonica dove tutto ciò che si uniforma proviene dal dialogo tra l’artista e l’habitat. A “mettere radici” sono le opere:  Roots pipeline (2022) di Francesca Casale, Sedie nello spazio (1995) di Fabio Cascardi, Mushroom Forest (2023) di Michel Vecchi e Tout se tient (2023) di Luisa Raffaelli.

Un’importante novità di quest’anno è la nuova Luce d’Artista, Costellazione di Alessandro Bulgini dal titolo mater 2023, Ex Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, installata sul tetto della Padiglione C e visibile da Corso Vittorio Emanuele II e, una volta che le foglie saranno cadute, fino alla stazione di Porta Nuova. L’opera è dedicata a coloro che sono nati più di quarant’anni fa nell’attuale sede di Flashback Habitat, ex brefotrofio della Provincia di Torino fino agli anni Ottanta. mater, come l’impronta della madre lasciata nel poco tempo che è stata qui, rappresenta per coloro che sono nati in questo luogo, lo spazio in cui ritrovarsi. Un’opera che dà luce a un desiderio, si impone sul tetto della villa più antica e più alta dell’ex Istituto, diventando un faro nel buio.

L’arte come la memoria si aziona grazie all’osservazione sensibile. Le tracce degli artisti lasciate lungo i percorsi di vita di ognuno degli innumerevoli periodi storici ci permettono di risalire alla configurazione di eventi passati ma soprattutto ci aiutano a capacitarci del presente.

Apertura al pubblico: 2 / 5 novembre 2023 dalle 11.00 alle 20.00

Ingresso

Biglietto intero: 15€

Biglietto ridotto: 10€ (riduzioni previste per legge, per possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card e per possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat)

Giovedì 2 novembre ingresso gratuito con Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat

IAAD. co-firma la veste grafica di Paratissima XIX

Eye Contact – Match with Art

Timidi, rapidi e delicati. Indiscreti, sfrontati e provocatori. Gli sguardi possono assumere infiniti significati e nella loro intensità o fugacità si possono nascondere intenzioni, desideri o perplessità. In un imprevedibile battito di ciglia, si può vivere un gioco dove le parole sono meri accessori, dove è il solo scambio di sguardi a travolgerci in connessioni, emozioni ed energie. Così l’arte, nella sua forma visiva, si svincola dalla necessità di generare un dialogo, costruendo con lo sguardo dell’osservatore un rapporto silenzioso ed intimo, segreto ma complice.

IAAD. ha studiato l’identità e la campagna di comunicazione di “Eye Contact – Match with Art”, il tema della XIX edizione di Paratissima. L’ideazione e la realizzazione dell’immagine guida è stata elaborata come tesi di classe dal gruppo di studenti formato da Vittoria Gaia Pitacco, Vito Paolo Pace, Alberto Pitton, Fabiana Ruotolo, Rachele Pozzo, del terzo anno del corso di Communication Design coordinato da Andrea Bozzo, con direttore strategico Aurelio Tortelli.

«Nel nostro progetto di tesi in collaborazione con Paratissima – spiegano gli studenti – abbiamo esplorato il tema “Eyes on Paratissima”. Il nostro obiettivo era di enfatizzare l’identità unica di Paratissima nel panorama artistico e culturale, distinguendola dai suoi competitor. Abbiamo riconosciuto tre aspetti chiave che caratterizzano Paratissima: la riqualificazione di spazi abbandonati, la promozione di artisti emergenti e la creazione di legami forti all’interno della community. Ognuno di questi elementi è stato analizzato in profondità allo scopo di creare una narrazione visiva e concettuale che potesse riassumere la filosofia dell’organizzazione. Il nostro progetto ha cercato di sottolineare questi aspetti chiave attraverso vari applicativi, da campagne pubblicitarie a installazioni artistiche, con l’obiettivo di mettere gli “occhi su Paratissima” e celebrare la sua unicità e il suo impatto positivo sulla società».