Ai “Murazzi del Po Gipo Farassino”, l’Associazione Culturale “Club Silencio” presenta dieci “Manifesti d’Artista” realizzati “per una notte più sicura”
Mercoledì 29 gennaio, ore 18,30
“Un invito a ripensare la notte come uno spazio di rispetto, incontro e creatività, dove ognuno possa sentirsi sicuro”. Questa la definizione di “Storie della Buona Notte”, il progetto dell’Associazione Culturale torinese “Club Silencio” (da anni impegnata in progetti esperienziali volti a stimolare la partecipazione attiva dei giovani “under 35” alla vita socio-culturale del territorio), realizzato con il contributo del “Servizio Giovani e Pari Opportunità”, “Conciliazione dei Tempi e Famiglie” e “Città Universitaria” della Città di Torino, che verrà presentato mercoledì 29 gennaio, alle 18,30, in Contrada Murazzi (Murazzi del Po Gipo Farassino 23) a Torino; luogo, questo, fra i più iconici della “Movida” subalpina, dove ancora sono nell’aria le gravissime conseguenze occorse ad un giovane studente palermitano, rimasto paralizzato, nella notte fra il 20 ed il 21 gennaio del 2023, dopo essere stato ferito da una bicicletta fatta cadere, per un tragico “gioco criminale”, proprio dall’alto dei “Murazzi” da quattro ragazzi (uno solo maggiorenne all’epoca dei fatti) e da una ragazza, tutti condannati a varie pene dai 6 anni e 8 mesi fino ai 16 anni di reclusione.
Anche alla luce di questo drammatico episodio, nasce “Storie della Buona Notte”, con cui si vuole “sensibilizzare – sottolineano gli organizzatori – sul tema delle molestie e del consenso negli spazi pubblici serali e notturni attraverso l’arte”. Focus centrale dell’iniziativa sarà nello specifico, la “prevenzione della violenza di genere”.
Su questa tematica, oggi di particolare e delicata attualità, ha lavorato un gruppo di giovani “under 35” torinesi, assidui frequentatori della “nightlife” cittadina, all’interno di un “seminario” condotto dalla psicologa e consulente sessuale Daniela Piras che ha portato alla trasformazione dei singoli “immaginari” in dieci “Manifesti d’Artista” firmati da altrettanti “illustratori” fortemente impegnati nel contrasto alle “violenze di genere”.
Ne citiamo due, in particolare, che molto bene sanno raccontare, in un esuberante espressione di colori, di parole – messaggi e di spesse e nitide grafie, quella “mission” di “Arte Sociale” su cui fa leva il progetto di “Club Silencio”: in primis Viola Gesmundo, illustratrice ed “urban artist” di origine foggiana (oggi operante fra Torino e Rotterdam) e la pisana (classe ’89) Ginevra Giovannoni, in arte “Rame 13”, profondamente maturata sul piano dell’impegno artistico, all’interno dell’“EDFCREW – Elektro Domestik Force”, progetto creativo nato a Pontedera nel 2003, oggi la principale “crew” di graffiti italiana specializzata in collaborazioni con Enti Pubblici e Istituzioni Amministrative e Locali, al fine di una positiva rigenerazione, attraverso la “street art”, di determinati ambiti ed ambienti, destinati al recupero di una “bellezza intesa non solo come valore estetico, ma in modo particolare come valore di forte impronta e promozione sociale”.
La serata del 29 gennaio sarà un viaggio tra immagini, parole e suoni: protagonisti l’esposizione delle opere e talk con artisti e rappresentanti della Rete “Safe and Sound”, comunità composta da associazioni ed enti locali che comprende sia “organizzazioni” che sensibilizzano sui temi del consenso, diversità e inclusione, sia “enti locali” che organizzano eventi pubblici serali, in particolare rivolti ai giovani, e che durante l’appuntamento approfondiranno il processo creativo e il significato del progetto. Le stesse opere saranno poi messe a disposizione di “Safe and Sound”, che le esporrà nel suo circuito, diventando strumenti attivi per diffondere messaggi di prevenzione negli eventi serali.
“Con Storie della Buona Notte – spiega Beatrice Dema, vicepresidente e responsabile ‘Area Progettazione, Ricerca e Sviluppo’ di ‘Club Silencio’ – abbiamo voluto dare voce ai giovani e alle loro esperienze, creando un percorso di riflessione collettiva che parte dalla consapevolezza per arrivare al cambiamento. Attraverso l’arte e il dialogo, vogliamo trasformare la percezione della notte da spazio di vulnerabilità a luogo di incontro sicuro e inclusivo. Questo progetto è solo un punto di partenza, un invito a costruire insieme una cultura del rispetto e della consapevolezza che possa lasciare un segno tangibile nella nostra comunità”.
Per info: “Club Silencio”, corso Massimo d’Azeglio 60, Torino; www.clubsilencio.it
g.m.
Nelle foto: Immagine guida “Storie della Buona Notte” e Manifesti di Viola Gesmundo e “Rame 13”