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Iren Startup Award: premiate le aziende innovative


Antifemo (IT) e Ambri (USA)

Oltre 100 le start up e le PMI innovative che hanno partecipato al contest di Iren dedicato all’economia circolare

Più di 100 tra start up e PMI innovative hanno preso parte alla III edizione di Iren Startup Award, il contest organizzato dal Gruppo Iren dedicato all’innovazione per la promozione di un modello di economia circolare e sostenibile, che si è volto oggi a Torino presso il Museo Nazionale del Risorgimento.

Il premio è stato assegnato ad Antifemo, startup italiana che ha sviluppato un processo di compostaggio rapido avanzato per la trasformazione di fanghi e scarti organici in fertilizzanti o combustibile solido secondario, e la statunitense Ambri, che ha presentato innovative batterie a metallo liquido per lo stoccaggio di energia.

I due progetti vincitori riceveranno 15 mila euro di premio e la possibilità di avviare una collaborazione con il Gruppo Iren sul piano della sperimentazione, industriale o commerciale, del concept.

La premiazione fa seguito alla realizzazione di una Call4Circular, promossa da Iren insieme al Circular Economy Lab, partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory: la call, il cui scouting è durato circa due mesi, si è concentrata in particolare nell’individuare quei progetti che potessero efficientare e ottimizzare il meccanismo di riciclo di flussi di materia, contribuire allo sviluppo delle nuove filiere (come terre rare, RAEE, metalli preziosi), o valorizzare i sistemi di gestione delle acque reflue e dei fanghi di depurazione. L’idrogeno e le tecnologie di accumulo sono altre due tematiche al centro di tantissimi idee e progetti aderenti.

La Call4Circular ha permesso inoltre di individuare il vincitore del Circular Economy Award, un premio CE messo a disposizione dal CE Lab/Intesa Sanpaolo Innovation Center, assegnato a InSensus Project, startup italiana che ha sviluppato un set di sensori per numerose applicazioni, tra i quali SuperMicron, sensore brevettato per analizzare in tempo reale urti, deformazioni, anomalie e variazioni di pressione nelle tubature. Il premio, grazie alla forte storica partnership strategica di Intesa Sanpaolo con la Ellen MacArthur Foundation, permetterà al vincitore di unirsi alla community e al Circular Startup Index della Fondazione.

L’Iren Startup Award ha raggiunto già alla III edizione un respiro internazionale: solamente il 55% delle start up e PMI aderenti è italiano. Hanno partecipato infatti realtà da tutta Europa (Gran Bretagna, la Germania, Lussemburgo, Olanda e Svezia) e anche dal resto del mondo. Il 5% dei progetti proviene da realtà israeliane, il 10% dall’Asia e Oceania.

UniTo e SCT Centre: progetto Green Ethics con 18 partner europei

Social Community Theatre | Università di Torino capofila di un grande progetto europeo di teatro sociale di comunità per sensibilizzare al cambiamento climatico

 

Ieri presso l’Aula Magna dell’Università di Torino alla Cavallerizza Reale è stato presentato il progetto Europeo Green Ethics – Green Experience through Theatre Inspiring Community.

Un grande progetto di Teatro Sociale di Comunità, vincitore del bando Creative Europe Large Scale 2021 e che svilupperà  innovative iniziative culturali e di teatro sociale di comunità per creare consapevolezza nei cittadini sulle tematiche e le problematiche del cambiamento climatico promuovendo in loro il pensiero critico e la proattività rispetto al Green Deal.

 

Green Ethics nasce dalla collaborazione interdisciplinare di 18 partner co-organizzatori e 64 partner associati (tra cui compagnie teatrali, università e centri di ricerca, grandi poli culturali, enti sociali, istituzioni pubbliche) in 12 paesi europei. Capofila di progetto è l’Italia con Social Community Theatre Centre | Università di Torino.

 

Sul palco dell’Aula Magna della Cavellerizza di Torino si sono alternati la Professoressa Barbara Bruschi (Vice-Rettrice per la didattica Università degli Studi di Torino), Alessandro Pontremoli (PI Green E.Th.I.Cs ), Alessandra Rossi Ghiglione (Direttrice di SCT Centre|Unito), Matteo Negrin (Fondazione Piemonte dal Vivo), Jutta Kastner (Direzione Generale Commissione Europea Istruzione, gioventù, cultura e sport), Paola Sabbione (Fondazione Compagnia di San Paolo) Alberto Pagliarino (PM Green Ethics), Emiliano Paoletti (Polo del ‘900),  Daniele Ronco (Mulino ad Arte), Gimmi Basilotta (Compagnia Il Melarancio), Oliviero Ponte di Pino, Giulia Alonzo (TrovaFestival), Lorenzo Barello (Teatro Stabile di Torino), Carlotta Salerno (Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Rigenerazione Urbana Città di Torino)

 “Grazie a Green Ethics, portiamo in Europa due best practice Italiane e piemontesi” ha dichiarato Alberto Pagliarino, PM Green Ethics, “la versione del gioco dell’oca interattivo ideato da SCT Centre insieme al Polo del 900  e il teatro a pedali progettato dall’Associazione culturale Mulino ad Arte. È il nostro terzo progetto nell’ambito Creative Europe e ancora una volta affrontiamo una nuova sfida, quella della sensibilizzazione dei cittadini europei al cambiamento climatico. Siamo impazienti di iniziare a lavorare con i 12 partner europei con i quali creeremo un nuovo Protocollo Green, che ci porterà a cambiare le nostre abitudini verso una vita più sostenibile.”

 

Teatro e gaming per una cittadinanza attiva e consapevole

Nell’arco dei prossimi 4 anni Green Ethics svilupperà format culturali e artistici innovativi che avranno lo scopo di coinvolgere attivamente ed emotivamente i cittadini nel processo creativo di trasformazione in una società più consapevole e sostenibile:

 

  • “The Green Ethics Live Game”, uno spettacolo teatrale interattivo che si ispira a “OCA, l’arte che allena il pensiero” il format realizzato da Social Community Theatre Centre e Polo del 900 con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando CivICa”. Una performance teatrale e insieme un gioco partecipativo nella forma del gioco dell’oca che diverte, fa riflettere e crea competenze attraverso i linguaggi del teatro e del gaming. Uno spettacolo altamente innovativo che verrà proposto in tre formati (live, da tavolo e on line) incentrato sui temi ambientali e che avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico nella creazione di contenuti, rendendolo parte attiva di un’azione civica.

 

  • E il format “Teatro a pedali”, best practice piemontese dell’Associazione Culturale Mulino ad Arte, un dispositivo a basso impatto in grado di alimentare un palcoscenico con un sistema di cogenerazione azionato da biciclette che sensibilizza il pubblico all’ecosostenibilità attraverso un approccio esperienziale.

 

Dal 2023 al 2026: performance, workshop, attività teatrali per coinvolgere 45 mila cittadini in Europa.

Entro il 2026, il progetto realizzerà 110 performance live in piazza, 1.200 attività teatrali con le scuole e piccole comunità attraverso l’utilizzo della versione del gioco in scatola, una sorta di Gioco dell’Oca interattivo sui temi dell’ambiente e 50 workshop in 10 città europee coinvolgendo più di 100 professionisti e circa 45.000 cittadini (principalmente appartenenti a gruppi svantaggiati), di cui 1000 andranno in scena insieme agli artisti,  verranno inoltre prodotti 1 pubblicazione scientifica e 1 fotolibro.

 

PARTNER E LUOGHI

Il progetto si sviluppa in 110 città dell’Unione Europea su 12 nazioni: Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Olanda, Germania, Svezia, Ungheria, Polonia, Lettonia, Bulgaria, Serbia.

Principali Partner Italiani SCT Unito; Polo del 900; Il Melarancio, Mulino ad Arte

Partner italiani associati principali: Comune di Torino, Comune di Cuneo, Teatro Stabile di Torino, ATeatro.

Tutti i partner:

University Of Turin – Sct Centre (Italy); Theatre Zid (The Netherlands); Theatre Brama (Poland); Teatro  Il Melarancio (Italy) – Centro culturale Nepker (Serbia); biblioteca pubblica Njegos (Serbia); Teatro Studio 7 (Germany) Teatro Asta (Portugal); Teatro Residui Teatro (Spain); Teatro Omma (Greece); Politecnico di Creta Tuc (Greece); Universidade De Evora (Portugal); Fondazione Polo Del ‘900 (Italy); Associazione Culturale Mulino Ad Arte (Italy), Ente no profit Pro Progressione (Hungary) Fondazione culturale Fece (Bulgaria); Centro di divulgazione scientifica – Zip (Latvia); Associazione di arti visive Caprifolen (Sweden).

Il Piemonte punta sull’idrogeno verde con tre impianti di produzione

Tre i progetti finanziati in Piemonte con il fondi del Pnrr

Sono tre i progetti finanziati con le risorse del Pnrr per la produzione di idrogeno verde su aree industriali dismesse in Piemonte. La Regione ha completato la procedura di selezione delle candidature arrivate per il bando lanciato dal ministero dell’Ambiente a fine dicembre, sulla missione 2 del Pnrr, e ha approvato la graduatoria. Sette progetti sono idonei, tre saranno immediatamente finanziati per un importo complessivo di 19,5 milioni di euro. I tre progetti finanziati prevedono la produzione di idrogeno ad uso industriale.

Rf-Idra, in raggruppamento con Rf-40, riceverà 1,2 milioni per un impianto di idrogeno verde a Gattinara nel Vercellese per alimentare un’attività di produzione di laterizi a elevata tecnologia.

La raffineria Sarpom S.p.A. di Trecate nel Novarese si aggiudica 16,8 milioni di euro per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno green.

Il terzo progetto, proposto dalla società Films S.p.A. di Premosello-Chiovenda, nel Verbano, che realizza leghe metalliche, è finanziato con 1,5 milioni di euro.

I tre progetti prevedono l’installazione di elettrolizzatori per complessivi 6 megawatt e utilizzeranno impianti fotovoltaici di nuova realizzazione, per una potenza complessiva di circa 9 megawatt per produrre l’idrogeno rinnovabile che sarà utilizzato in processi industriali di realtà produttive piemontesi, ma in prospettiva l’utilizzo potrà essere esteso ad altri settori in cui il vettore green sarà richiesto, ad esempio per i trasporti.

Per il presidente della Regione, con l’approvazione della graduatoria e l’avvio dei progetti, entra nel vivo la realizzazione della Hydrogen Valley del Piemonte. I tre progetti di produzione di idrogeno verde ad uso industriale, prosegue il presidente, si aggiungono infatti a quelli per la realizzazione delle cinque stazioni di rifornimento per i veicoli che si sono aggiudicati un finanziamento sul bando nazionale. Il Piemonte conferma, secondo il Presidente, una vivacità imprenditoriale capace di raccogliere le sfide della transizione energetica.

Per l’assessore all’ambiente c’è ancora spazio per intercettare nuove risorse perché la Regione ha già chiesto al governo ulteriori fondi per poter ulteriormente potenziare la strategia del Piemonte sull’idrogeno in cui la Regione crede molto. L’assessore ricorda poi che è attivo da ieri lo sportello per il bando Fesr sull’efficientamento dei sistemi produttivi, che include anche l’alimentazione a idrogeno, con oltre 92 milioni di euro di dotazione che rappresenta un’ulteriore occasione di finanziamento di chi ha già i progetti pronti.

Soddisfatto anche l’assessore alle attività produttive per il quale questa notizia è la dimostrazione che il tessuto industriale del Piemonte è vivo e sa cogliere opportunità di sviluppo e di impresa che guardano al futuro.

Cambiamenti climatici, la Regione e le misure in difesa dell’ambiente

Via libera dalla Giunta al bando, da 12 milioni e mezzo di euro, che aprirà a fine aprile, destinato ad Enti di Gestione delle Aree Protette e Unioni Montane, per prevenire il rischio idrogeologico e promuovere la resilienza e la difesa del territorio.

Prevenire il rischio idrogeologico con la realizzazione di opere finalizzate al consolidamento dei versanti caratterizzati da instabilità (frane), al contrasto dell’erosione delle sponde dei torrenti, con interventi di manutenzione e gestione della vegetazione lungo le stesse, e messa in sicurezza della viabilità, sia locale che sentieristica. Il tutto nell’ottica, sia della resilienza ma anche del rispetto degli habitat e degli ecosistemi; gli interventi, infatti, dovranno prevedere opere a basso o nullo impatto ambientale che si avvalgano soprattutto di tecniche di ingegneria naturalistica e che siano da realizzare in siti di particolare interesse ecologico e naturalistico caratterizzati da fragilità ambientale.

Il bando, che poggia su una dotazione di 12 milioni e 500mila euro del Fesr (Fondi europei per lo sviluppo regionale) 21-27 aprirà a fine aprile ed è destinato agli Enti Gestori delle Aree naturali protette, Enti parco Nazionali, Unioni Montane presenti sul territorio regionale ed ente di gestione dei Sacri Monti.

Un’altra misura, messa in campo da Regione Piemonte sui Fondi Regionali per lo Sviluppo Regionale, per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. Nella programmazione dei fondi FESR 21-27 del Piemonte, alla transizione ecologica è destinata la somma di 475 milioni di euro e, per la prima volta, fondi europei di investimento sono messi a disposizione dell’ambiente e per la resilienza dei territori delle aree protette.

Per il vicepresidente e assessore regionale ai Parchi si tratta di interventi coerenti con l’attenzione che la Regione pone ai parchi ed alle aree protette, che per loro natura richiedono interventi a basso impatto. Il recupero e la difesa del territorio nel rispetto degli habitat e degli ecosistemi sono una priorità assoluta

Per l’assessore regionale all’Ambiente la tempestività di approvazione di questa misura, che si somma a quelle recentemente presentate dalla giunta, a soli tre mesi dall’avvio della programmazione europea piemontese dimostra la grande attenzione della Regione Piemonte alla prevenzione del rischio di catastrofi naturali e la capacità a gestire al meglio le misure europee, con l’obiettivo di permettere agli enti beneficiari di aver accesso alle risorse con molta velocità.

Torino ospita l’Earth Day, per costruire un futuro migliore

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Tra le 100 città che si sono impegnate a diminuire le proprie emissioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica,  Torino diventa per un giorno la capitale della tutela dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici. “Per tornare ad esserlo ogni anno”, ha detto l’Assessore alla Transizione ecologica Chiara Foglietta, nel corso della presentazione oggi alla Cavallerizza Reale dell’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del mondo.

Il 22 aprile, dalle 10 e fino a mezzanotte, ai Giardini reali e alla Cavallerizza, si susseguiranno una serie di appuntamenti conclusi da un concerto per la Terra con  l’obiettivo di sensibilizzare al tema della sostenibilità e generare un cambiamento culturale in grado di incidere sullo stile di vita personale a partire da piccoli gesti quotidiani più rispettosi dell’ecosistema. “Eventi come questo servono a risvegliare la nostra coscienza climatica, a fare cultura e spiegare che o si agisce adesso o il futuro sarà invivibile”, ha ricordato nel suo intervento l’Assessora, sottolineando come” la Città indica la strada, ma solo insieme, istituzioni e cittadini, riusciremo a raggiungere l’obiettivo della neutralità”

L’evento proporrà molte attività dedicate ai giovani, protagonisti nella transizione verso un mondo più sostenibile. Laboratori informativi per bambini e una grande Caccia al Tesoro consentiranno ai  partecipanti di imparare a conoscere quei  piccoli gesti che ognuno può compiere quotidianamente per rendere la propria vita e città più sostenibile. Numerose saranno anche le attività dedicate ai più grandi, con momenti di yoga e mindfulness condotti dall’associazione Wake Up!

L’Earth Village, un’area dedicata al mondo della divulgazione e al confronto tra tutti i protagonisti del Cambiamento, vedrà il succedersi di divulgatori, fondazioni, NGO, scienziati e content creator. Tra questi, sarà presente anche il Salone Internazionale del Libro di  Torino, che proporrà – in collaborazione con AWorld – uno scambio di libri (di cui una parte donata dal Salone stesso) con lo scopo di incentivare la lettura

La giornata sarà animata da diversi momenti, in particolare la Fondazione Compagnia di San Paolo renderà noti i risultati della challenge “Sostenibili per natura” attivata all’interno dell’app AWorld per potenziare gli obiettivi di “Sportivi per Natura”, il bando lanciato nel 2022 per sostenere gli enti sportivi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nel periodo post-pandemico e per promuovere i benefici di uno stile di vita sano uniti alla protezione dell’ambiente.

La Fondazione – ha ricordato questa mattina il segretario generale, Alberto Anfossi – negli ultimi anni ha inserito la tutela ambientale fra le proprie linee di azione e Earth Day Torino 2023 guarda alle urgenze in materia ambientale ponendo le persone al centro in ottica di attivazione e coinvolgimento diretto per dare il proprio contributo nella lotta globale al cambiamento climatico”

Nel corso della giornata artisti, musicisti, divulgatori e influencer prenderanno parte alle attività e ai panel in programma. Saranno presenti per testimoniare il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente anche la cantante Rose Villan ed Elisa, madrina di una nuova grande operazione di forestazione che prenderà il via con la piantumazione di  un ippocastano all’interno dei Giardini Reali di Torino.

All’interno dei Giardini Reali avrà luogo, inoltre, l’Earth Market by Green Pea & Barone Ostu: uno spazio di vendita e di scoperta dedicato al mondo del vintage e del second hand.

Durante le manifestazioni ci sarà spazio anche per il divertimento, il palco darà infatti voce a Massimiliano Loizzi che farà divertire il pubblico con il suo comedy show Il Tour Buonista portato adEarth Day Torino 2023 grazie alla collaborazione con il Torino Fringe Festival.

A partire dalle 19, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), condurrà insieme ad Anna Olivero (editor in chief di AWorld) il Concerto per la Terra. Sul Main Stage di Earth Day, all’interno dei Giardini Reali, prenderà vita una speciale performance live – gratuita e aperta a tutti – che farà ballare e cantare il pubblico sulle note di grandi musicisti, tutti attivamente impegnati sulle tematiche di sostenibilità promosse da Earth Day. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri. Un momento conclusivo che vuole non solo celebrare la Terra, ma soprattutto lanciare un appello alla protezione del Pianeta, perché non abbiamo un Pianeta B.

Organizzata da AWorld e Club Silencio con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, la giornata sarà gratuita e carbon neutral.

“Speriamo che il messaggio legato alla Giornata per la Terra arrivi forte e chiaro a quante più persone possibili, non solo in Italia ma nel mondo”, affermano Alessandro Armillotta, CEO e Co-Founder di AWorld e Alberto Ferrari, Presidente di Club Silencio.

Le celebrazioni di Earth Day Italia di Roma e Torino, saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma RAI Play, e durante tutta la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due manifestazioni per dare risalto ai momenti salienti.

Efficienza energetica per le imprese,  il via al bando

Aperto  lo sportello per il bando da 92 milioni di euro che prevede due misure: una per l’efficientamento energetico, l’altra per la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili.

Aperto da alcuni giorni lo sportello del bando, dedicato alle imprese, per l’efficientamento energetico con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria, e per la promozione delle energie rinnovabili.

Il bando, prima misura avviata con il Fondo regionale di sviluppo sostenibile 21-27, e poggia su una dotazione finanziaria totale di 91 milioni e 800 mila euro e si declina in due azioni: la prima, con una dotazione di 68 milioni di euro è volta alla realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e per l’utilizzo efficiente dell’energia, interventi di efficientamento energetico degli edifici delle imprese, l’installazione di sistemi per l’automazione degli edifici e interventi di sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico.

Per la seconda azione, con dotazione di 23 milioni e 800 mila euro, sono ammissibili interventi per la promozione delle energie rinnovabili realizzati unitamente agli interventi di efficientamento energetico quali ad esempio la realizzazione di impianti di cogenerazione a fonti rinnovabili e ad alto rendimento, l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare fotovoltaica, impianti per la produzione di energia termica a partire dall’energia dell’ambiente, quindi geotermica, solare termica o da biomassa; la produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile e, infine, la realizzazione di sistemi di accumulo o stoccaggio dell’energia.

L’obiettivo è quello di efficientare gli impianti per la produzione ma anche gli edifici delle imprese per abbattere i consumi di energia primaria e di conseguenza i costi legati al consumo, e, per quanto riguarda le rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera perseguendo così gli obiettivi della sostenibilità ambientale.

Per il presidente della Regione, e gli assessori all’Ambiente ed Energia e allo Sviluppo e Attività Produttive si tratta di una misura che avvia un percorso molto importante e atteso, non solo per abbattere i costi energetici ma anche per rendere le imprese piemontesi più competitive.

Ulteriori informazioni ai seguenti link

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sviluppo-energetico-sostenibile/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

Quando l’ambiente si disegna a matita

Lunedì 3 aprile 2023 alle 16 nella sala conferenze dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14/G a Torino) verrà presentata la mostra “L’ambiente a matita. Ognuno di noi può contribuire a disegnare l’ambiente di cui abbiamo bisogno”.

La mostra, promossa dal Consiglio regionale e realizzata dal Sermig, è composta da 21 pannelli espositivi che propongono, attraverso le splendide illustrazioni di Gian Piero Ferrari, tanti modi diversi ma semplici per riflettere su come tutelare l’ambiente naturale in cui viviamo: dall’uso dell’acqua del rubinetto alla raccolta differenziata dei rifiuti, fino ai reati ecologici, alla siccità, ai pannelli solari…

La mostra rimarrà a disposizione del pubblico nelle vetrine dell’Urp fino al 19 maggio 2023.

 

Interventi:

Saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale

Renato Bonomo, rivista mensile del Sermig “Nuovo Progetto”

Carlo e Manuele Degiacomi, Ecofficina srl

Gian Piero Ferrari, illustratore grafico

L’Ecosistema “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”: dal Pnrr 110 milioni per il territorio

Ricadute su Piemonte, Valle d’Aosta, sulle province di Como, Varese e Pavia e sulle regioni del Sud del Paese. Il piano presentato al castello del Valentino 

Al via i “bandi a cascata” per le aziende a favore della crescita sostenibile e inclusiva dai territori di riferimento

 

Il progetto “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato presentato presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente del consorzio NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, il Direttore Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del MUR Fabrizio Cobis, l’Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese Andrea Tronzano e il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino.

L’ammontare complessivo del finanziamento di NODES è di 110 milioni di euro, che porteranno ricadute sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia); 15 milioni di euro saranno dedicati ad attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese.Si tratta di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazioneche il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).

Il soggetto attuatore – cosiddetto Hub – cui spetta la gestione e il monitoraggio dei risultati e dell’impatto, è la società NODES Scarl, costituita a tale scopo da tutte università pubbliche del territorio: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta.

I soggetti realizzatori sono denominati Spoke e sono coordinati dalle stesse Università che hanno costituito l’Hub, unitamente all’Università di Scienze Gastronomiche. L’iniziativa nel suo complesso vede il coinvolgimento di 24 partner pubblici e privati.

L’obiettivo ambizioso del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del nostro territorio: Industria 4.0 per la mobilità sostenibile e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.

 

Il progetto si propone di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle PMI esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro di favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» negli ambiti individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, PMI, grandi imprese e mondo della ricerca, che siano scalabili e replicabili anche a PNRR concluso.

Il progetto NODES è iniziato il 1° ottobre 2022 con l’avvio delle attività di ricerca e di progettazione delle azioni di trasferimento tecnologico, accelerazione e formazione per le imprese e nuovi talenti.

Da subito sono partiti i lavori di definizione delle traiettorie di sviluppo industriale sui sette ambiti sulle quali l’Ecosistema intende stimolare e supportare percorsi di innovazione in grado di aumentare la competitività del territorio. Un importante contributo nella definizione è già stato raccolto dal coinvolgimento degli stakeholder territoriali rappresentati dell’industria, finanza privata, pubblica amministrazione locale e società civile.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare gli strumenti di finanziamento e lanciare le attività che verranno realizzate per il territorio su ciascuno dei sette ambiti del progetto.

Sono 35.5 milioni di euro i primi fondi dedicati ai bandi a cascata per le imprese per sostenere le loro attività di ricerca e innovazione:

  • 25.3 milioni di euro sono i fondi per progetti di ricerca e sviluppo, presentati dalle imprese – anche in collaborazione – del territorio Nord-Ovest e in parte dalle imprese del Mezzogiorno.
  • 10.2 milioni di euro i fondi per facilitare accesso delle start-up e PMI a servizi di supporto rivolti a promuovere investimenti strategici in attività di innovazione di prodotti, servizi e/o processi e ad accelerare lo sviluppo delle imprese innovative

I bandi a cascata per le imprese saranno emanati dagli Spoke, gli Atenei pubblici del territorio di NODES, con una collaborazione istituzionale con Unioncamere Piemonte rivolta ad aumentare la competitività delle imprese. In virtù della piattaforma a livello nazionale webtelemaco.infocamere.it utilizzata dal mondo delle imprese, Unioncamere Piemonte supporterà la gestione ottimale dei bandi.

A questi fondi si aggiungono 5.8 milioni di euro per sostenere progetti di “Proof of Concept” (PoC) proposti da ricercatori che intendono valorizzare i risultati della propria ricerca verso lo sfruttamento commerciale, favorendone il trasferimento alle imprese e la costituzione di nuove realtà imprenditoriali e più di 2 milioni di euro per formare nuovi talenti attraverso il Dottorato di ricerca in ottica «industriale» con percorsi di inserimento nel mondo produttivo.

La Direttrice Generale di NODES, Chiara L. G. Ferroniha chiarito come questi bandi potranno innescare un effetto leva che sia in grado di ampliare il raggio d’azione del PNRR, generando nuove opportunità di finanziamento e moltiplicando gli investimenti. Il Direttore invita le imprese e il pubblico più ampio a visitare il sito dell’Ecosistema – ecs-nodes.eu – per conoscere la ricca offerta di percorsi di formazione per up-skilling e re-skilling del personale impiegato, l’ampia attività di animazione e dialogo con le imprese, ed i tanti percorsi di open innovation per le imprese che vedranno il coinvolgimento di studenti e start-up.

Saranno molti gli appuntamenti sul territorio per incontrare i partner dell’Ecosistema ed entrare nel vivo delle attività, qui i primi appuntamenti:

  • Martedì 4 aprile a Novara, presso l’Aula Magna del Campus “Perrone” dell’Università Piemonte Orientale, alle ore 10.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Industria della Salute e della silver economy (Spoke 5).
  • Mercoledì 12 aprile a Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività legate al settore dell’Agroindustria secondaria (Spoke 7).
  • Giovedì 13 aprile a Torino, presso l’Auditorium Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Green Technologies e industria sostenibile (Spoke 2).
  • Lunedì 17 aprile ad Aosta, presso l’Università Della Valle d’Aosta, alle ore 15.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Montagna digitale e sostenibile (Spoke 4).
  • Martedì 18 aprile a Torino, presso l’Auditorium dell’Energy Center del Politecnico di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nel settore Aerospazio e Mobilità Sostenibile(Spoke 1).
  • Mercoledì 19 aprile a Pavia, presso l’Università degli Studi di Pavia, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Agroindustria primaria (Spoke 6).
  • Giovedì 20 aprile a Biella, presso la sede di Città Studi, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Industria del Turismo e Cultura (Spoke 3).

Il Presidente di NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco commenta: “L’ecosistema NODES ha tutti i presupposti per portare avanti la sua missione di innovazione delle nostre PMI e di nascita di start up nel modo migliore: grazie al grande lavoro in fase di presentazione della proposta, siamo riusciti a farci assegnare un finanziamento molto ingente, che ci permetterà di realizzare iniziative che avranno una ricaduta importante sulla società promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Siamo consapevoli che si tratta di un’opportunità unica che non deve essere sprecata, e i nostri sforzi andranno tutti nella direzione di massimizzarne i risultati”.

 

“Siamo felici che le Università e i partner del progetto Nodes abbiano voluto coinvolgere il sistema camerale in questo progetto: l’obiettivo principale dell’iniziativa coincide con un’attività ‘core’ delle Camere di commercio, ovvero potenziare il trasferimento tecnologico verso le imprese, in particolare nei confronti delle MPMI. Tra le attività di particolare interesse per le aziende figurano sicuramente i cosiddetti ‘bandi a cascata’, ossia contributi a fondo perduto tesi allo sviluppo di progetti d’investimento in digitalizzazione e innovazione. Il sistema camerale, anche in questo caso, è pronto a fare la sua parte sia facilitando la promozione verso le imprese sia supportando gli atenei nella gestione della fase di aiuti alle aziende”, aggiunge il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

“Per il Politecnico di Torino l’ecosistema NODES è centrale per le attività di ricerca, trasferimento della conoscenza alle aziende e anche formazione. La space economy e la mobilità sostenibile, tematiche dello Spoke 1 che coordiniamo, sono due degli ambiti che per tradizione industriale e vocazione sono più vicini al tessuto industriale piemontese e alle competenze che già possiede storicamente. Per questo riteniamo che le azioni di trasferimento tecnologico, di riconversione e di sviluppo di nuove competenze e nuove figure professionali altamente specializzate saranno particolarmente efficaci e produrranno rapidamente ricadute importanti in tutto il Paese” – dichiara Giuliana Mattiazzo Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino e Research and Innovation Manager dello Spoke 1.

“È motivo di grande soddisfazione per l’Università di Torino – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – aver partecipato alla fondazione dell’hub NODES, con il quale contribuiremo alla messa a terra in chiave strategica di importanti quote di finanziamento sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il nostro Ateneo guiderà come capofila dello Spoke 2 le azioni su Tecnologie Green e Industria Sostenibile, a conferma della qualità dell’impegno messo in campo dai nostri dipartimenti sui temi dello sviluppo sostenibile. Lavoreremo su tecnologie e industrie verdi partendo dalla consapevolezza di quanto importante sia una strategia basata sull’economia circolare. Le politiche pubbliche giocano oggi un ruolo cruciale nel promuovere la transizione ecologica: in questo contesto, l’attrazione di giovani ricercatrici e ricercatori e di studenti come protagonisti del trasferimento di conoscenze sarà il miglior investimento per tutto il territorio. Lo Spoke 2, infatti, avrà un impatto trainante anche su tutto l’ecosistema dell’innovazione locale, operando in concreto per la transizione ai modelli industriali dei prossimi anni”.

 

“L’Università dell’Insubria partecipa da protagonista al Progetto NODES mettendo a segno due risultati eccellenti: il riconoscimento della qualità della ricerca condotta in Ateneo, la creazione di una filiera dell’innovazione che esce dalle aule e viene recepita dal territorio.

I bandi a cascata per le imprese offerti dal Progetto Nodes ne sono la dimostrazione. Nell’ambito dello spoke coordinato dal nostro Ateneo le imprese che agiscono nell’industria del turismo e della cultura, avranno la possibilità di candidarsi per il finanziamento di progetti innovativi di ricerca industriale volti ad accelerare la trasformazione digitale dei loro processi produttivi”,aggiunge Angelo Tagliabue, Rettore dell’Università dell’Insubria che coordina lo Spoke 3.

 

“Il progetto NODES costituisce per i territori montani una grande opportunità per far riguadagnare centralità alle imprese e alle comunità” – ha spiegato Mariagrazia Monaci, Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta. “Il cambiamento climatico sta generando importanti trasformazioni in tutti i territori, e in particolare quelli montani, che sono al centro delle attività di ricerca e innovazione condotte dall’Università della Valle d’Aosta principalmente nello Spoke 4 “Montagna digitale e sostenibile”, del quale UNIVDA è capofila, e parimenti partecipando allo Spoke 3 “Industria della cultura e del turismo”, guidato da UNINSUBRIA. Se, da un lato, queste trasformazioni presentano elementi di complessità, dall’altro emergono opportunità che l’ecosistema NODES può contribuire a intercettare. In particolare, lo Spoke 4 vuole sfruttare appieno le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici suggerendo interventi volti a consentire alle aziende di organizzare efficacemente il lavoro ibrido e remoto, con lo scopo di aumentare le prestazioni aziendali e migliorare il benessere dei lavoratori. Allo stesso tempo, è nostra intenzione accompagnare le comunità del territorio verso la gestione delle risorse idriche e della produzione energetica nell’era digitale, mostrando come la smart technology possa potenziarne la gestione integrata. Infine, si affronterà la sfida della rigenerazione e del ripopolamento delle aree montane offrendo un piano strutturato di ricerca e azione che guardi a modelli sensibili al contesto ecologico e capaci di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali. In conclusione, gli atenei e le strutture coinvolti forniscono risorse e strumenti a imprese e comunità per governare il cambiamento e aumentare la competitività attraverso l’innovazione tecnologica e l’attenzione alla sostenibilità”.

“NODES è un’occasione formidabile per il sistema del Nord-Ovest e l’Università del Piemonte Orientale, incrociando il proprio Piano strategico con le linee di sviluppo sostenibile del progetto, sta impegnando il meglio delle proprie risorse umane e tecniche”, afferma il Rettore dell’UPO Gian Carlo Avanzi. “Siamo l’ente capofila dello Spoke 5, dedicato all’industria della salute e della silver economy. Attraverso la ricerca e il trasferimento della nostra ricerca all’industria vogliamo sviluppare un modello sanitario che riconosca l’interdipendenza tra la salute dell’uomo, del mondo animale e vegetale e dell’intero ambiente che ci ospita, responsabilizzando tutti alla cura e alla prevenzione. Così contribuiremo alla realizzazione di nuovi strumenti di cura dei soggetti fragili, come la telemedicina, la digitalizzazione del sistema sanitario e del monitoraggio del paziente, di diagnosi e di terapie con farmaci innovativi e sostenibili, sviluppando così la medicina rigenerativa e nuovi profili di salute. Il tutto, interconnesso con l’ambiente: One Planet, One Health, insomma”.

 

“Il progetto NODES rappresenta una grande opportunità di collaborazione tra l’Università di Pavia e il territorio. In particolare, con lo Spoke 6 “Agroindustria primaria” rivolto al comparto agroindustriale dell’area nord-occidentale, siamo al fianco delle aziende per aiutarle ad affrontare le sfide presentate dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. Il progetto offre un’occasione importante per esprimere il forte potenziale del comparto, grazie all’introduzione di nuove tecnologie, alla digitalizzazione e alla sostenibilità”, dichiara il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto.

 

“Il sistema agroalimentare del Nord Ovest è già molto avanzato, oggi tuttavia dobbiamo lavorare per la sfida ambientale e sociale, in una prospettiva sistemica ed ecologica globale. La sfida dello Spoke 7 è di contribuire all’innovazione di questo sistema, attraverso il miglioramento della sua competitività, per garantire produzioni alimentari salubri, di alta qualità e sostenibili. Saranno finanziate la ricerca sulle filiere di origine animale e vegetale, contestualmente alla formazione e l’innovazione delle imprese. Queste ultime si potranno confrontare e collaborare con i ricercatori per far nascere nuovi progetti di ricerca attraverso un processo di co-creazione”, conclude il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bartolomeo Biolatti.

ArtElectric: la mobilità sostenibile di Drivalia supporta la Reggia di Venaria Reale

• La società di noleggio, leasing e mobilità del Gruppo FCA Bank sigla una nuova
partnership con la residenza reale sabauda, dichiarata Patrimonio Unesco.

• Drivalia ha installato 4 nuove colonnine di ricarica presso la Reggia ed esteso fino
a Venaria Reale il raggio d’azione del car sharing elettrico e-GO! Drivalia.
• Con il progetto ArtElectric, Drivalia promuove il turismo sostenibile attraverso la
creazione di itinerari a mobilità elettrica che collegano Regge, Residenze d’arte e
Dimore storiche d’Italia.

La mobilità sostenibile targata Drivalia accompagna i visitatori alla scoperta dei luoghi
dell’arte e della cultura. La società di noleggio e mobilità del Gruppo FCA Bank ha
siglato una nuova partnership con la Reggia di Venaria, la residenza reale sabauda
dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, gestita dal Consorzio delle Residenze
Reali Sabaude. Riparte così il progetto ArtElectric, con cui Drivalia promuove il
grande patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese, incentivando il turismo
sostenibile e la mobilità verde.
In virtù dell’accordo, nel parcheggio A della Reggia sono state installate 4 nuove
colonnine di ricarica da 176 Kw, per un totale di 8 punti di ricarica elettrica dove
fare il pieno gratuitamente alle vetture noleggiate con Drivalia. La società ha inoltre
concesso alla Reggia due auto a zero emissioni – una Aiways U5 e una Nuova Fiat 500
– a titolo gratuito.
Drivalia ha esteso fino alla Reggia il perimetro d’azione del car sharing 100% elettrico
e-GO! Drivalia, con cui sarà possibile raggiungere la residenza partendo dalla città di
Torino. I visitatori e i dipendenti della Reggia avranno la possibilità di iscriversi
gratuitamente al servizio, mentre chi è già iscritto potrà beneficiare di una riduzione
sul biglietto d’ingresso. In più, coloro che noleggeranno una vettura elettrica o ibrida
alla spina con Drivalia avranno diritto ad un biglietto d’ingresso gratuito per la
Reggia.
Il progetto ArtElectic è parte della strategia di Corporate Social Responsibility del
Gruppo FCA Bank, mirata alla promozione dei luoghi più iconici del patrimonio storico
e culturale nazionale, attraverso la creazione di itinerari a mobilità elettrica.

Costadoro ottiene la certificazione per il caffè “sociale e ambientale”

E’  la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè a
ottenere la Certificazione B Corporation 


 Costadoro è la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè, dopo Illy e
Nespresso, a ottenere l’ambita Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a
osservare i più alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che
operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i
collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

Un’azienda per definirsi eccellente lo deve essere anche a livello sociale ed è per questo che Costadoro ha
deciso di intraprendere questo percorso virtuoso. La Certificazione B Corporation rappresenta per l’Azienda
anche una grande sfida, ovvero dimostrare che si può fare business rispettando società e ambiente: “creare
valore rispettando i valori”. Questo risultato è merito di tutta l’Azienda poiché tutti i reparti e tutte le persone
sono state coinvolte. L’etica e la sostenibilità sono da sempre state rispettate, ma oggi l’impegno è diverso e
ci si misurerà di anno in anno per migliorare. Durante il percorso è stato fondamentale, oltre la competenza
di tutti gli interessati e dei Responsabili del progetto, l’aiuto di Nativa Regenerative Innovation Company
società di consulenza specializzata in questo settore. Il lavoro è stato tanto, e si è formalizzato anche
attraverso l’ottenimento dello status di Società Benefit con la modifica dello Statuto sociale, avvenuto il 14
marzo scorso, dal Notaio Francesca Morotti Astore, dove è stato sancito ufficialmente che l’obiettivo di
Costadoro S.p.A. non è solo economico ma anche sociale.

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle
materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai
l’impatto su ambiente e società. Inoltre, particolare attenzione viene data verso il mondo dei giovani offrendo
loro opportunità di lavoro gratificanti e soprattutto trasferendo loro quelli che sono i valori fondanti di
Costadoro S.p.A.

“Un’azienda buona per fare un caffè sempre più buono” queste sono state le prime parole del CEO Giulio
Trombetta “un grazie particolare a tutte le persone di Costadoro che hanno avuto il coraggio e l’intuizione di
prendere questa direzione”.

Con la Certificazione B Corporation, verranno raggiunti altri mercati e si potranno ispirare molti altri
imprenditori, portando eccellenza e valore italiano nel mondo: questo è motivo di grande orgoglio per il
management e i collaboratori dell’Azienda di Torino, che non a caso appartiene alla rete Exclusive Brands
Torino la quale riunisce il meglio delle aziende del territorio che hanno la stessa filosofia.