Teoresi, Fondazione Links e Torino CiTy Lab testano veicoli del futuro a Torino con il 5G
Torino punta a diventare in Italia un laboratorio europeo di sperimentazione per le nuove soluzioni di tecnologie 5G e 6G applicate alle auto a guida autonoma e connessa, rendendosi protagonista nella ricerca di soluzioni e modelli utili a raggiungere gli obiettivi dell’Unione europea per il 2030 in materia di ambiente, energia e clima.
In tale contesto si colloca la partecipazione di Teoresi Gruppo internazionale di Ingegneria specializzato in tecnologie d’avanguardia tra cui la smart mobility, Fondazione Links, centro di ricerca di Torino operante nella tecnologia applicata, nell’innovazione e nel trasferimento tecnologico che sarà anche responsabile delle attività di test in Italia, Comune di Torino con Torino city Lab, TIM, Hewlett Packard Enterprise e Nextworks al progetto europeo Envelope.
Obiettivo del progetto Envelope è quello di sostenere lo sviluppo di piattaforme sperimentali e prove su larga scala per promuovere la diffusione del 5G e testare le nuove soluzioni tecnologiche che porteranno alla definizione del 6 G, applicate al settore della mobilità urbana con un focus sulla guida cooperativa autonoma e connessa.
I casi d’uso torinesi riguarderanno la dimostrazione dell’utilizzo di mezzi autonomi come sensori, in futuro diffusi e connessi per migliorare la sicurezza stradale, consentendo in tempo reale di ricostruire le dinamiche di un eventuale incidente e di identificare le modifiche all’ambiente circostante.
Teoresi fornisce due tipi diversi di auto a guida autonoma e connessa per la sperimentazione della piattaforma costruita nel progetto e basata su tecnologie 5G e 6 G. I due prototipi, frutto di anni di ricerca da parte del gruppo, saranno aggiornati con nuovi sensori per ottenere una conoscenza approfondita dell’ambiente circostante. Il cervello dell’auto, ossia il computer di bordo, è in grado di stabilire il quadro completo della situazione attraverso la fusione dei dati provenienti dalle telecamere HD, LIDAR, ultrasuoni, RADAR, GpS e integrati in tempo reale.
La vettura può dunque circolare in modo autonomo, ricostruendo digitalmente l’ambiente circostante in modo virtuale e muovendosi nello spazio fisico.
La fondazione LINKS sarà il responsabile della sperimentazione del pilota italiano e fornirà i dispositivi di comunicazione veicolare “on board Unit” abilitati al 5G avanzato, che abiliteranno i veicoli a dialogare con l’infrastruttura digitale per poter testare i casi d’uso citati. Inoltre LINKS svilupperà delle tecniche di ricostruzione 3D per il miglioramento della sicurezza in ambito urbano.
Nella sperimentazione si userà la rete core 5G messa a disposizione da HPE.
Innovazioni principali saranno la dinamicità nell’utilizzo della rete 5G, resa possibile grazie ai servizi di gestione automatizzata sviluppati da Nextworks e l’utilizzo dell’approccio edge computing che permetterà l’elaborazione dei dati raccolti su un’infrastruttura di calcolo posta nelle vicinanze dell’utente e non in un data center remoto.
“Connettività è la parola chiave delle nostre città del futuro, dove le nuove tecnologie consentiranno un nuovo tipo di mobilità – spiega Marco Bazzani, Innovation manager del gruppo Teoresi. Per questo Teoresi ha progettato un prototipo di city car a guida autonoma e sta ora lavorando per sviluppare il nuovo sistema di infrastruttura con la nuova tecnologia 5G nel progetto europeo Envelope. Per sviluppare le smart city del futuro occorre che la guida autonoma sia anche connessa. Negli ultimi anni l’Unione Europea sta accelerando sullo sviluppo di nuove città digitali e connesse, con sistemi di mobilità all’avanguardia, che porteranno potenzialmente a un grande cambiamento sociale e economico, all’insegna di città e mobilità sempre più sostenibili”.
Mara Martellotta