AMBIENTE- Pagina 19

Si parlerà di stile sostenibile a “Parlami di spreco”

Trasmissione condotta da Simona Riccio. Ospite la designer e artista Pasqualina Tripoli

 

La terza edizione di ‘Parlami di spreco’ condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, creatrice della trasmissione, si è aperta a nuove frontiere, puntando i riflettori sul mondo della moda e sull’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento.

Giovedì 14 marzo alle ore 18 vi sarà una puntata dedicata a esplorare l’importanza del rispetto dell’ambiente e del prendersene cura attraverso il riutilizzo di risorse naturali per creare abiti e gioielli.

La puntata è intitolata “Stile sostenibile, Pasqualina Tripoli e la sua visione green nella moda” e vedrà la partecipazione della progettista e artista presso paslyartdesign, esperta nel campo del 3D design e creazione di ornamenti. Pasqualina Tripoli porterà la sua visione sostenibile e innovativa nel mondo della moda, dimostrando come sia possibile coniugare estetica e responsabilità ambientale.

In collaborazione con l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166 sullo spreco alimentare e vicepresidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati, “Parlami di spreco” continua a promuovere un dialogo costruttivo e consapevole della sostenibilità e rispetto nei confronti dell’ambiente.

Pasqualina Tripoli è già stata ospite di “Parlami di spreco” durante la fiera nazionale del peperone di Carmagnola dello scorso anno, dove aveva stupito il pubblico con una sfilata che ha dimostrato il potenziale della moda sostenibile.

 

Mara Martellotta

SI apre a Intesa San Paolo la mostra dedicata a Cristina Mittermeier, per la prima volta esposta in Europa

 

Intesa San Paolo aprirà al pubblico dal 14 marzo 2024 al 1settembre 2024 alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra dedicata a “Cristina Mittermeier. La grande saggezza” a cura di Lauren Johnson in collaborazione con il National Geographic.

La mostra è la prima retrospettiva in Europa dedicata a Cristina Mittermeier,  fotografa e biologa marina, attivista messicana, di cui sono esposte circa 90 fotografie che documentano la bellezza del nostro pianeta e le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione,  testimonianza di tradizioni,  rituali e saperi tramandati di generazione in generazione, che invitano a riflettere su una grande saggezza arcaica e ancestrale.

MARA MARTELLOTTA

Presentato il progetto sperimentale di lavaggio “a secco” delle auto

La sperimentazione è stata condotta in partnership con la Regione Piemonte. L’assessore Marnati: «Regione Piemonte in prima fila per il risparmio idrico»

 

Gli effetti diretti e indiretti della crisi idrica stanno contribuendo ad alzare il livello di attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini verso quei servizi capaci di efficientare la gestione di una risorsa sempre più scarsa e preziosa: l’acqua.

La pratica del lavaggio auto a secco, con la sua tecnologia basata su prodotti ecologici al 100% ed un servizio su strada offerto da personale altamente specializzato, può certamente essere annoverato tra le buone pratiche in grado di assicurare il pieno rispetto della sostenibilità.

 

«Risparmiare acqua, nella fattispecie quella potabile, oggi più che mai diventa un imperativo – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Il nostro compito è quello di trovare misure e iniziative che concorrano in questa direzione: questo progetto sperimentale è una piccola azione ma siamo convinti che tante piccole azioni, che prese singolarmente non sembrano essere incisive, sommate possono portare a un risultato concreto. Il settore pubblico deve dare, per primo, l’esempio: oggi si parla di Regione ma questo principio dovrebbe essere replicato su vasta scala».

 

 

Il progetto sperimentale, presentato da Wash4Green, marchio del gruppo Distribus, società con pluriennale esperienza nei servizi di Facility Management con sede a Saluzzo (Cuneo), ha previsto l’adozione del lavaggio a secco (waterless) delle auto di rappresentanza della Regione Piemonte.

 

 

Nel periodo compreso tra i mesi di novembre e febbraio 2023/2024 sono state complessivamente trattate 52 auto della Regione, per un totale di 91 sessioni: considerato che nel caso degli autolavaggi a spazzole si possono arrivare ad utilizzare fino a 160 litri d’acqua per auto, il progetto ha consentito di risparmiare 15.000 litri di acqua. Proiettato su un anno sono l’equivalente di 220.000 litri.

 

“Siamo felici ed orgogliosi di aver condotto questa sperimentazione in partnership con la Regione Piemonte – ha dichiarato Filippo Beltrani, amministratore delegato di Wash4Green – e ringrazio l’assessore Marnati e gli uffici della Regione per aver colto, fin da subito, le potenzialità di un’esperienza pilota che assume un grande valore simbolico, stimolandoci tutti nell’adottare comportamenti più virtuosi e attenti all’impatto ambientale.

Tuttavia, sensibilizzazione, responsabilità ed educazione non bastano: occorre promuovere interventi concreti a livello di sistema, a partire dai prelievi di acqua da autolavaggio. In un Paese come l’Italia, tra i primi in Europa per tasso di motorizzazione, per dimensione del parco auto circolante e delle flotte aziendali, si tratta di un settore con un ampio potenziale di efficientamento”.

 

“La nostra associazione – è il commento di Antonello Angeleri, segretario generale di ANFoV – è impegnata da sempre nel promuovere la leva dell’innovazione nel perimetro della Pubblica Amministrazione per modernizzare il Paese. Eppure, nel contesto attuale, innovazione non è solo sinonimo di tecnologia e digitalizzazione: abbiamo quindi sostenuto con entusiasmo il progetto di un’azienda nostra associata in grado di fare sintesi tra sostenibilità ambientale e contrasto agli sprechi, da una parte, e ottimizzazione dei processi, dall’altra. Proprio nei giorni scorsi la nostra Regione ha dovuto chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità perdurante. Di fronte a questa criticità, ciascuno deve dare il proprio contributo: ANFoV è in prima linea al fianco degli operatori economici e della PA per affrontare questa enorme sfida per il futuro dei nostri territori”.

La biomimesi si fa largo tra i banchi di scuola

113.000 studenti vogliono imparare ad agire secondo le regole della natura e degli ecosistemi.

 

Sono oltre tredicimila gli studenti delle scuole primarie del Piemonte che, insieme ai loro insegnanti, e supportati dalle famiglie, stanno scoprendo la biomimesi grazie  a “Mi curo di te”, programma gratuito di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF italia e Regina del Gruppo Sofidel per imparare ad agire secondo natura. A livello nazionale, a oggi i partecipanti sono 113.000. La grande partecipazione registrata a soli cinque mesi dall’apertura delle iscrizioni, conferma il successo del progetto didattico che, da dieci anni, fa conoscere alle giovanigenerazioni importanti temi legati alla sostenibilità, con un occhio particolare agli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU e alle azioni quotidiane che tutti possono compiere per contribuire alla salvaguardia del pianeta.

“’mi curo di te’ e ‘agire secondo natura’ propone un approfondimento sull’obiettivo 12 dell’agenda ONU 2030: consumo e produzioni responsabili. Raccontato in classe attraverso numerosi esempi tratti dalla biomimesi, disciplina che studia il comportamento e le caratteristiche di piante, animali, ecosistemi e da questi prende esempio per migliorare e rendere più sostenibili le tecnologie umane. Attraverso i cinque moduli del percorso didattico con schede di approfondimento, attività pratiche di laboratorio e web game, bambini e ragazzi stanno cominciando a imparare a chiedersi cosa poter imparare dalla natura e cosa possiamo prendere da essa. Alcuni esempi di come si possa fare la differenza con semplici azioni nella vita di tutti i giorni, sono presentati anche nel cartoon che accompagna la nuova edizione del progetto scuola. Si può fare come il lombrico, che trasforma in concime le foglie  cadute di cui si ciba e dare nuova vita agli oggetti che non utilizziamo più, oppure possiamo imparare dal gatto come ridurre gli sprechi. In inverno si ripara dal freddo con un pelo più folto, e noi, come lui, possiamo indossare un abbigliamento più pesante e ridurre la temperatura del riscaldamento.

Per partecipare c’è tempo fino al 30 aprile prossimo, gli insegnanti possono iscrivere la propria classe sul sito dedicato: www.micurodite.it e scaricare il kit didattico. Al termine del percorso, per provare a vincere uno dei premi in palio, gli studenti saranno chiamati a realizzare un elaborato (una foto, un disegno, una frase esplicativa del programma svolto a scuola). Entro il 17 maggio 2024, fra tutte le scuole che avranno presentato almeno un elaborato, ne verranno estratte cinque che vinceranno un buono spesa da 800 euro per l’acquisto del materiale didattico. Verranno inoltre estratte altre dieci scuole, che si aggiudicheranno premi tra i kit di prodotti Sofidel Regina. In palio anche altri tre PC portatili, che saranno assegnati ai docenti partecipanti, sempre a estrazione. Anche le famiglie e gli amici potranno iscriversi e partecipare al programma e rispondere al sondaggio a disposizione sul portale.

 

Mara Martellotta

Torino premiata come ‘Comune Plastic Free 2024″

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Il Teatro Carcano di Milano ha ospitato questa mattina la premiazione dei Comuni Plastic Free 2024, da parte dell’omonima onlus. A ritirare il prestigioso riconoscimento a forma di tartaruga era presente per la Città di Torino l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta.

Impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, l’organizzazione di volontariato ha valutato oltre 360 comuni in tutta Italia sulla base di oltre 20 parametri focalizzati sulla lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani, le attività virtuose dell’ente e la collaborazione con la onlus.

Attiva dal anche a Torino con i propri referenti e volontari con appuntamenti di pulizia nei parchi e lungo i fiumi cittadini e incontri di sensibilizzazione nelle scuole, Plastic Free onlus ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Città che, da parte sua, si è impegnata a sostenere l’associazione nelle diverse attività di pulizia, informazione, sensibilizzazione e segnalazione con l’obiettivo di eliminare la plastica dal territorio, migliorare la raccolta differenziata, ridurre la plastica usa e getta.

“Siamo particolarmente riconoscenti a Plastic Free Onlus e ai suoi volontari per il loro lavoro e accogliamo con soddisfazione questo riconoscimento – ha dichiarato l’assessora Foglietta ritirando il premio – .Crediamo molto nell’unione sinergica delle persone e nelle buone azioni quotidiane che testimoniano l’attenzione concreta per l’ambiente e continueremo a sostenere Plastic Free Onlus. Torino – ha proseguito – è tra le 100 città europee che si sono impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, un obiettivo altamente sfidante per conseguire il quale sarà importante il contributo di tutti. Un simile processo verso una società e un’economia più sostenibili non può prescindere dalla sensibilizzazione e dall’impegno individuale e collettivo dei cittadini”.

Fogli e sacchetti di plastica semisommersi sono il nemico numero uno delle tartarughe di mare che li scambiano per meduse, e finiscono per ingerirli. I danni derivanti dall’ingestione di plastica sono numerosi e differenti, ma tutti portano a un esito certo: la morte o la grave compromissione della salute degli animali. I rifiuti possono infatti incastrarsi nell’intestino, o perforarlo portando le tartarughe al decesso, oppure avvelenare la vittima col rilascio di sostanze tossiche.

L’inquinamento da plastica non rappresenta però unicamente un pericolo per la fauna marina , ma è uno dei problemi ambientali più preoccupanti, e più discussi, della nostra epoca. In pochi decenni, abbiamo letteralmente riempito il mondo di questo materiale di sintesi non degradabile e altamente resistente, che persiste nell’ambiente per secoli, interferendo con i normali processi metabolici degli ecosistemi.

Tuttavia, nonostante la proverbiale resistenza delle molecole che compongono i materiali plastici, anch’essi vanno incontro ad invecchiamento. Agenti atmosferici come le radiazioni solari e le piogge, la rottura meccanica (frammentazione), l’azione dei batteri concorrono alla dispersione e alla riduzione delle plastiche in minuscoli frammenti, che sono da pochi anni definiti microplastiche.

Le microplastiche, oggi, sono davvero dappertutto, non solo negli ambienti acquatici, interessati da un vastissimo fenomeno di inquinamento (si pensi a tutte le microplastiche che arrivano nei corsi d’acqua e nei mari attraverso le acque reflue industriali e urbane), ma anche nei suoli e nell’aria. In queste condizioni, l’ingresso delle microplastiche nelle catene trofiche era inevitabile: infatti, è nota la loro presenza all’interno di animali e piante.

Ma all’apice delle catene trofiche vi è sempre l’uomo. La nostra specie, dunque, è diventata, suo malgrado, il collettore di tutti gli inquinanti che essa stessa disperde nell’ambiente, con inevitabili ripercussioni sulla propria salute.

Gli studenti ITS presentano soluzioni innovative nel campo dell’energia e delle biotecnologie

 

 

Gli studenti ITS presentano alle aziende piemontesi quattro soluzioni progettuali innovative nell’ambito del progetto “Up skill Piemonte” di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, “Up skill 4.0” e Unicredit.

Un robottino per tenere lontane le cimici dalle piante di nocciolo, un sistema di monitoraggio intelligente per anziani o persone con disabilità, una nuova strategia di mercato per diffondere il “recycling wall”, un prototipo di ecohouse per popolare il nuovo villaggio turistico energeticamente autonomo: sono le quattro soluzioni innovative presentate dagli studenti di ITS Energia Piemonte e Biotecnologie Piemonte per rispondere alle sfide lanciate dalle aziende piemontesi nell’ambito del progetto “Up skill Piemonte”. Obiettivo del progetto è contribuire alla competitività delle imprese del Piemonte in due settori strategici come l’energia e le biotecnologie, con l’obiettivo di favorire l’implementazione di azioni per lo sviluppo energetico sostenibile e l’utilizzo di energie rinnovabili, riducendo così il disallineamento tra l’offerta formativa e la domanda delle imprese. Il “mismatch” è infatti significativo: secondo i dati della Union Camere del 2023 le imprese abbiano ricercato oltre 47.000 diplomati ITS, trovandone solo poche migliaia, con una difficoltà di reperimento del 65%. L’area del Paese con la maggiore richiesta è il nord-ovest, con il 37% degli ingressi previsti. I quattro prototipi sviluppati per le aziende Angelo Arlandini, Consorzio Faber, Sarotto Group e Castello di Verduno sono stati pensati per andare incontro all’utente finale e sono nati dal dialogo con gli imprenditori attraverso interviste e visite ad aziende.

“Anche quest’anno il progetto ‘Up skill Piemonte’ ha dimostrato la grande potenzialità degli istituti tecnici superiori e dei loro studenti – ha spiegato la Presidente di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT Cristina Giovando – nell’affrontare con creatività e professionalità sfide complesse come quelle proposte dalle imprese partecipanti, espressione dei settori di punta del nostro territorio. I temi dell’edizione 2023 sono stati particolarmente sfidanti sotto il profilo tecnologico e scientifico. Gli studenti hanno proposto soluzioni che confermano quanto l’impegno della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, nel sostenere azioni di sviluppo imprenditoriale, apporti un valore sociale e economico fondamentale, creando nuove professionalità altamente qualificate. Per il Castello di Verduno ITS Energia Piemonte ha realizzato una proposta per un nuovo villaggio turistico energeticamente autonomo, composto da un prototipo di ecohouse, per simulare le future abitazioni. Per il Consorzio Faber l’ITS Biotecnologie Piemonte ha realizzato un sistema di monitoraggio intelligente e con sensori di movimento a telecamera termica, che permette all’anziano di vivere serenamente in casa e al caregiver di intervenire in caso di necessità. Per l’azienda Arlandini Angelo, gli studenti dell’ITS hanno realizzato un robottino che distribuisce un mix di oli naturali e caolino, due prodotti già in utilizzo separatamente ma mai in combinazione, che impediscono l’attecchimento del parassita alla pianta.

 

Mara Martellotta

Polis Policy: transizione energetica e climatica

Ritorna venerdì 8 marzo 

Venerdì 8 marzo ritorna la sessione di Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione promossa dall’associazione Difendiamo il futuro. La settima edizione è dedicata al tema “Noi di fronte alle grandi transizioni”, la cui terza e ultima sessione si concentrerà sulla transizione energetica e climatica.

Relatori il professore di Economia delle risorse energetiche presso l’Università di Torino, Massimo Nicolazzi, che aprirà la serata con la Vision. Durante l’agorà saranno chiamati a approfondire le tematiche Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e territorio della Regione Piemonte, Paolo Cuniberti, HR Executive, membro della delegazione per le relazioni industriali di Federmeccanica e coordinatore dell’Osservatorio Automotive Fim Fiom, Uilm, Federmeccanica dal 2021 e Fabrizio Galliati, componente giunta della Camera di Commercio di Torino, settore agricoltura.

Durante la cena protagonista di Another vision sarà il fotografo Maurizio di Pietro. Moderatore il presidente di ‘Difendiamo il futuro’ Giuseppe Giulio Calabrese.

 

MaraMartellotta

Pioggia, Coldiretti: “Con un decimo dell’acqua trattenuta saremmo al sicuro dalla siccità”

“Se avessimo trattenuto in invasi anche solo un decimo della pioggia i campi sarebbero al sicuro”

 

«Se fossimo stati in grado di trattenere e accumulare anche solo un decimo della pioggia caduta in questi giorni sul territorio agricolo torinese avremmo messo al sicuro l’intera annata agraria per molte delle nostre colture». È il commento amaro del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, il giorno dopo l’ondata di maltempo.

Per Coldiretti Torino è quindi sempre più urgente il varo di un Piano per i piccoli invasi al servizio dell’agricoltura, invasi che possano trattenere l’accesso di acqua di precipitazioni sempre più episodiche ma sempre più abbondanti, per poi utilizzarla nei periodi siccitosi.

Intanto, questa perturbazione è una buona premessa per la stagione agricola alle porte.

La fascia di alta pianura della provincia di Torino risulta la più colpita con accumuli che hanno raggiunto anche i 250 mm di pioggia anche se le precipitazioni sono state abbondanti (oltre i 100 mm) un po’ su tutto il territorio.

Importanti anche le nevicate che, finalmente, hanno raggiunto livelli tipici delle perturbazioni nevose primaverili con accumuli di neve di fresca di oltre 70 cm oltre i 1500 metri nelle valli Pellice, Germanasca, Chisone, Alta e bassa valle di Susa, val Sangone e di oltre 120 cm nelle valli di Lanzo, Orco e Soana, Chiusella e Dora Baltea.

Come ogni precipitazione anche questa viene quindi salutata favorevolmente dall’agricoltura. Ma ormai le aziende agricole sono abituate al peggio. «La pioggia a cavallo di febbraio e marzo aiuta ma non è adesso che l’acqua serve davvero. Le piante hanno bisogno di acqua più avanti, dopo le semine e con l’accrescimento. Se si ripeteranno la primavera e l’estate, siccitose e caldissime, del 2022, avremmo solo visto passare acqua nei fiumi che non sarà servita davvero all’agricoltura».

Secondo di dati di Coldiretti Torino, sono caduti nelle zone non interessate dalla neve, circa 500 milioni di metri cubi di acqua. Una parte importante “serve” per la rivitalizzazione dei corsi d’acqua, dei laghi e delle zone umide e da qui, una buona parte finisce nei subalvei e nelle falde che alimentano pozzi idropotabili e irrigui. Un’altra parte non sarebbe tecnicamente possibile accumularla per varie ragioni. «Ma se avessimo trattenuto almeno una decima parte della pioggia caduta in questa sola perturbazione, cioè circa 50 milioni di metri cubi (una volta e mezza la capacità del bacino di Ceresole Reale) avremmo avuto una scorta determinante per i nostri campi di pianura in vista della prossima stagione calda».

Coldiretti Torino torna, quindi, a chiedere alla Regione e alla Città Metropolitana lo studio per un Piano per i piccoli invasi irrigui al servizio del territorio torinese.

Smog, livello 0 fino a lunedì

In vigore le sole misure strutturali

Prosegue fino a lunedì 4 marzo 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

(TORINO CLICK)

Premio Vivaio Eternot, si raccolgono le candidature

di Silvana Mossano 

Non ci arrendiamo. Non possiamo fermarci. Non ancora. Purtroppo.

Magari fosse solo retorica l’anelito di giustizia e, ancora più, la speranza di una cura per debellare il mesotelioma! Magari fosse finita questa tragedia, per avere il diritto, e il sollievo, di non parlarne più!

Ogni anno, per ricordare – se mai ce ne fosse bisogno! – che di mesotelioma si continua a morire (non soltanto a Casale Monferrato, ma in tutto il pianeta) – si rinnova, il 28 aprile, la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto. E, dell’amianto, il mesotelioma è il cinico braccio armato…

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https://www.silmos.it/premio-vivaio-eternot-2024-fino-al-19-marzo-si-raccolgono-le-candidature-per-assegnare-il-riconoscimento/