AMBIENTE

Bartoli: “Ambiente, rifiuti e PFAS: il Piemonte rafforza il proprio impegno”

Nasce l’Osservatorio Permanente Regionale

Incontro con il Consorzio SCS: “Spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte”

La Regione Piemonte intensifica il proprio impegno sui temi ambientali, con particolare attenzione al contrasto ai PFAS, alla qualità della raccolta differenziata e alla gestione sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Si tratta di ambiti prioritari per la salute pubblica e la tutela dell’ecosistema, oggi al centro di numerosi interventi regionali.

PFAS: una minaccia invisibile ma diffusa
Le sostanze poli- e perfluoroalchiliche (PFAS), impiegate in molti processi industriali e presenti in materiali di uso quotidiano, rappresentano una delle emergenze ambientali più rilevanti a livello nazionale ed europeo. In Piemonte, l’ARPA ha rilevato la presenza di PFAS in concentrazioni variabili nei bacini fluviali del Po, della Dora Baltea, del Tanaro e in alcuni sottobacini industriali del Torinese, Novarese e Vercellese. In particolare, una campagna condotta nel 2023 ha evidenziato valori sopra i limiti raccomandati in almeno 18 punti di monitoraggio su 61.

Per affrontare in modo strutturale il problema, la Regione Piemonte ha predisposto:
• la creazione di un Osservatorio Tecnico Permanente sui PFAS, con il compito di coordinare i monitoraggi, raccogliere i dati e supportare la definizione di interventi urgenti;
• la mappatura regionale delle fonti di rischio, con particolare attenzione a pozzi, acquedotti, aree industriali dismesse e corsi d’acqua;
• la collaborazione con ARPA, Asl e Istituto Superiore di Sanità per l’aggiornamento del Piano Regionale di Prevenzione in ambito ambientale e sanitario;
• l’introduzione di limiti più restrittivi per le acque potabili, anticipando le direttive europee che entreranno pienamente in vigore nel 2026.

“L’Osservatorio, che relazionerà mensilmente la Commissione Ambiente sulle sue attività – commenta Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente PML), presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale –, rappresenta un caposaldo importante per la valutazione dell’impatto che i PFAS hanno sulla popolazione: l’inizio degli screening sui cittadini a Spinetta Marengo segna l’avvio di una serie di iniziative volte alla tutela dell’ambiente e soprattutto della popolazione, perché la produzione non prevalga sulla salute”.

Il tema PFAS è stato affrontato anche in un incontro tra il Consigliere Sergio Bartoli, i vertici della SCS – Società Canavesana Servizi, i Sindaci e Amministratori del Comitato di Controllo Analogo e il Consorzio Canavesano Ambiente. SCS opera nella raccolta e gestione dei rifiuti su un bacino di 47 Comuni tra Ivrea, il Canavese e l’Eporediese.

All’incontro hanno partecipato:
• Calogero Terranova, Presidente di SCS;
• Andrea Grigolon, Direttore Generale SCS;
• Mario Mottino, Sindaco di Candia Canavese e Presidente del Comitato;
• i membri del Comitato: Alessandro Aibino (Vestignè), Alberto Avetta (Cossano Canavese), Alessio Bertinatto (Barone), Luigi Ricca (Bollengo), Patrizia Dal Santo (Ivrea), Riccardo Zannini (Salerano Canavese) e Valerio Camillo Grosso, Presidente del Consorzio Canavesano Ambiente.

Durante il confronto, il Consigliere Bartoli ha illustrato il lavoro della Commissione sul tema dei PFAS, sottolineando la necessità di un approccio coordinato tra Regione, enti locali e gestori ambientali. È stato riconosciuto il valore dell’esperienza della SCS, che con un tasso di raccolta differenziata del 71% rappresenta uno dei modelli più efficaci del Piemonte settentrionale, in grado di coniugare efficienza operativa e attenzione al territorio.

“Ho trovato un interlocutore preparato e attento – commenta Bartoli –. Esperienze come quella della SCS e del Canavese possono fornire spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte. La sfida ambientale richiede collaborazione continua, trasparenza e impegno comune.”

Semi di Futuro

Rubrica settimanale dedicata a stili di vita sostenibili e buone pratiche d’impresa

iltorinese.it, da sempre voce autorevole e profondamente radicata nel territorio, lancia una nuova iniziativa editoriale al servizio dei lettori:

Grazie a un rapporto solido e fidelizzato con il suo pubblico, iltorinese.it si fa promotore di un progetto che nasce con un obiettivo chiaro: offrire uno spazio di informazione utile, costruttiva e partecipativa. Vogliamo accompagnare i lettori verso una maggiore consapevolezza ambientale e verso scelte quotidiane che favoriscano uno stile di vita più sostenibile.

Semi di futuro si propone come un vero e proprio servizio editoriale, pensato per informare e orientare, ma anche per ispirare.

Ogni settimana racconteremo esperienze concrete, imprese virtuose, idee innovative e percorsi accessibili che rendono possibile vivere in modo più responsabile.

Il progetto nasce in collaborazione con aziende torinesiimpegnate da anni su questi temi: realtà locali che condividono la nostra visione e che pongono nella propria mission il benessere collettivo e il rispetto per l’ambiente, alle quali vogliamo dare voce.

Con questa rubrica, iltorinese.it rafforza il proprio ruolo di media di prossimità, attento ai bisogni reali della comunità, e conferma la propria volontà di essere un punto di riferimento per un’informazione attiva, orientata al futuro e alla qualità della vita.

Se sei un’impresa del territorio che crede nei valori dell’ecosostenibilità, del benessere e dell’economia circolare, iltorinese.it ti invita a partecipare a questa iniziativa.

Contattaci per condividere la tua storia: daremo voce al tuo impegno attraverso una narrazione chiara, credibile e di valore all’interno di Semi di futuro  

Scrivici a: redazioneweb@iltorinese.it

Telefona a 366 1197850


Diventa protagonista del cambiamento, insieme a Il Torinese

Legambiente lancia il concorso fotografico “Il mio giardino biodiverso” 

Un invito a raccontare la natura che cresce accanto a noi.
Anche un piccolo giardino, un balcone o un terrazzo possono diventare luoghi preziosi per la biodiversità. Da questa consapevolezza nasce “Il mio giardino biodiverso”, il concorso fotografico promosso da Legambiente Lombardia, insieme a Legambiente Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trento, nell’ambito dell’attività “Custode della biodiversità” del progetto europeo LIFE NatConnect2030.
L’iniziativa è aperta a tutti i maggiorenni residenti in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Trento e si svolgerà dal 7 luglio al 31 agosto 2025.
Il concorso invita a osservare e valorizzare la biodiversità che vive negli spazi verdi privati o condivisi – giardini, orti, balconi, terrazzi – e a raccontarla attraverso una o due fotografie. Le immagini potranno mostrare piante, animali, microhabitat, dettagli nascosti o paesaggi curati con attenzione alla natura: un’occasione per riscoprire il valore ecologico delle aree verdi, anche nei contesti più urbanizzati.
L’obiettivo è duplicedice Simona Colombo, coordinatrice del progetto per Legambiente Lombardiada un lato stimolare uno sguardo consapevole e attivo sulla biodiversità locale, dall’altro costruire una raccolta di testimonianze visive che contribuiscano a raccontare l’importanza delle connessioni ecologiche e del ruolo dei cittadini nella loro tutela.
Possono partecipare i cittadini e le cittadine maggiorenni delle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e della provincia autonoma di Trento. Ogni partecipante potrà inviare fino a 2 fotografie, che verranno valutate da una giuria di esperti. Sono previsti tre premi per ogni regione/provincia partecipante, sotto forma di kit per la biodiversità da giardino.
Il concorso si inserisce nelle attività di custodia della biodiversità promosse dal progetto LIFE NatConnect2030, che punta a rafforzare le connessioni ecologiche attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e la stipula di patti di custodia tra Comuni, privati, scuole associazioni che vogliono impegnarsi nella tutela attiva del territorio.

Festival Gran Paradiso dal Vivo: Topi con la pelliccia 

Domenica 20 luglio, ore 16.30

Spettacolo itinerante per bambini

 

 

L’ultimo appuntamento del Festival Gran Paradiso dal Vivo, domenica 20 luglio a Sparone, in borgata Frachiamo, è lo spettacolo itinerante per famiglie di Compagni di Viaggio Topi con la pellicciaAttraverso le voci di alcuni animali, nutrie e lontra, lo spettacolo parla di noi e del presente, mescolando divertimento e spunti di riflessione in grado di divertire adulti e bambini.

La nutria è un animale esotico, imparentato con i castori, ma anche con i topi. È stato importato in Italia per via del suo pelo con cui si faceva la cosiddetta pelliccia di “castorino”. Quando quel tipo di pelliccia è passato di moda molti esemplari sono stati liberati in natura e hanno colonizzato parecchi corsi d’acqua diventando un problema per il territorio. La lontra, animale protetto, vive come la nutria presso i ruscelli, ma è molto prezioso per l’ecosistema. L’incontro tra questi due animali è oggi poco probabile, ma le trasformazioni del territorio e dell’ambiente potrebbero portare un giorno, chissà, a ritrovarsi negli stessi luoghi.

 

SINOSSI

Boss e Baby sono due nutrie molto attente al loro aspetto e alla loro pregiata pelliccia. Insieme stanno progettando la conquista del mondo. Cioè dall’albero laggiù alla roccia lassù. Si sentono belle, ricche e non hanno paura di nessuno. Un giorno però fanno un incontro inatteso con un carnivoro solitario che è entrato nel loro territorio. Un serpente? Un coccodrillo? Uno strano pesce? In realtà si tratta di una lontra. Che fare? Sottometterla o farle la guerra? E se ci fosse un’altra via?

 

GRAN PARADISO DAL VIVO

Gran Paradiso dal Vivo è l’unico festival zero impact di teatro in natura in un parco nazionale, Sul versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso, il più antico d’Italia, vanno in scena per l’ottava edizione, dal 5 al 20 luglio, con un’anteprima il 25 maggio, 9 spettacoli unici e irripetibili, senza quinte e sipario, totalmente immersi nel contesto naturale per un’autentica esperienza immersiva nei luoghi e nei territori dei comuni di Alpette, Ceresole Reale, Frassinetto, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana.

 

Gran Paradiso dal Vivo è ideato e promosso dal Parco Nazionale Gran Paradiso con il contributo di Unione Montana Gran Paradiso, Unione Montana Valli Orco e Soana, Fondazione CRT, Iren, Smat e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. La rassegna vede anche quest’anno l’organizzazione di Compagni di Viaggio e la direzione artistica di Riccardo Gili. Media partner Freecards.

Domenica 20 luglio, ore 16.30

Sparone, Frazione Frachiamo

In caso di pioggia: Teatro della Parrocchia

Topi con la pelliccia

Di Riccardo Gili

Con Costanza Maria Frola e Marzia Scala

Costumi Italia Furlan

Spettacolo itinerante per bambini dai 5 anni con merenda a cura dei Compagni di Viaggio

Biglietti: 5 euro, merenda inclusa

 

Info

Gran Paradiso dal Vivo

www.granparadisodalvivo.it

Prenotazioni: 346 2422756 biglietteria@cdviaggio.it

Facebook @cdviaggio

Instagram @cdv_compagnidiviaggio

I luoghi del festival sono facilmente raggiungibili da Milano (autostrada A4 fino a Ivrea e poi strada statale) e Torino (autostrada A5 fino a San Giorgio Canavese e poi statale)

Ufficio stampa

Feste di laurea Green. Plastic Free sostiene il Politecnico

 

Plastic Free Onlus esprime pieno sostegno all’iniziativa “Joyful Green Together!“, lanciata dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Comune e Amiat | Gruppo Iren, per promuovere feste di laurea più rispettose dell’ambiente. Un progetto concreto che unisce gioia e responsabilità, puntando a ridurre l’impatto ambientale delle celebrazioni accademiche.

Ogni anno, migliaia di studenti festeggiano il traguardo della laurea riversandosi in piazze, cortili e spazi pubblici, spesso lasciando dietro di sé coriandoli, spray coloranti e rifiuti non biodegradabili. Con la nuova campagna, l’Ateneo torinese propone un decalogo di buone pratiche: bolle di sapone al posto dei coriandoli, decorazioni riutilizzabili, stoviglie compostabili, buffet a filiera corta e brindisi plastic-free.

Non possiamo che applaudire questa scelta di civiltà – dichiara Flavia Faccia, referente regionale di Plastic Free Onlus per il Piemonte –. Il Politecnico di Torino dimostra che si può festeggiare con gioia e intensità senza per forza sporcare, anzi: proprio i momenti più belli e simbolici della vita dovrebbero essere anche i più consapevoli“.

I primi riscontri sono incoraggianti. Nelle ultime sessioni di laurea si è registrata una diminuzione significativa di materiali non biodegradabili e un miglioramento tangibile nella pulizia degli spazi pubblici. Un segnale che le scelte intelligenti, se ben comunicate, possono diventare pratiche condivise.

Sostituire gesti inquinanti con piccoli riti sostenibili – continua Faccia – educa al rispetto del bene comune e rafforza il senso di appartenenza alla comunità. Non si tratta solo di estetica, ma di costruire una cultura della festa che sia in armonia con il nostro tempo e con le sfide ambientali che ci attendono“.

L’impegno per la sostenibilità non si esaurisce nella teoria. Solo nell’ultimo anno e mezzo, in Piemonte Plastic Free ha organizzato 133 eventi ambientali tra attività di pulizia del territorio, raccolte di mozziconi e passeggiate ecologiche, coinvolgendo 2.660 volontari. In totale, sono stati rimossi 75.276 kg di plastica e rifiuti. A queste azioni si aggiungono 71 sensibilizzazioni scolastiche, che hanno raggiunto 4.539 studenti, e 19 sensibilizzazioni cittadine, che hanno coinvolto 1.958 cittadini.

Festeggiare non deve significare inquinare – aggiunge Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus –. Al contrario, può diventare l’occasione perfetta per dimostrare che il cambiamento è possibile, senza rinunciare alla bellezza e alla gioia del momento. Anche la nostra associazione, da mesi, lavora a fianco delle Università della rete Plastic Free e, con la ripartenza dell’anno accademico a settembre, proporrà tra le prime iniziative proprio un progetto per rendere sostenibili i festeggiamenti di laurea“.

Plastic Free continuerà a monitorare e sostenere progetti che puntano alla riduzione dell’inquinamento da plastica e alla diffusione di buone pratiche ambientali, valorizzando il ruolo attivo di cittadini, istituzioni e università nella transizione ecologica.

Extinction Rebellion: “38°C a giugno: non è caldo è crisi climatica”

Questo pomeriggio Extinction Rebellion ha calato uno maxi striscione dal ponte Vittorio Emanuele I, con scritto “38°C a giugno: non è caldo è crisi climatica”, mentre alcune persone distribuivano dei ventagli lungo i Murazzi del Po.

Dicono gli attivisti: “Un’azione per denunciare la cecità della politica, di fronte alla dichiarazioni del ministro Schillaci: “Nessun aumento della mortalità per il caldo”. Mentre l’ondata di calore che ha attanagliato l’Europa nelle ultime settimane infrangeva nuovi terribili record e causava 2.300 morti in Europa, di cui oltre due terzi riconducibili al riscaldamento globale”.

Single Entry Point sportello servizi di innovazione sull’idrogeno

Punto unico di contatto e accesso ai servizi per startup, PMI e aziende  che vogliono innovare nel campo dell’idrogeno

La SEP – Single Entry Point è lo sportello di accesso ai servizi di innovazione sull’idrogeno, punto unico di contatto unico lanciato dal progetto europeo H2SHIFT (Services for Hydrogen Innovation Facilitation and Testing, GA n. 101137953), iniziativa di cui Snam è capofila in un consorzio composto da 13 partner.

H2SHIFT è un vero e proprio Open Innovation Test Beds (OITB), un ecosistema completo di servizi, dalle prove di laboratorio fino al supporto per il business, dedicato a startup, PMI e imprese che vogliono sviluppare tecnologie innovative nel campo della produzione di idrogeno.

La SEP è stata presentata in occasione dell’evento, che si è tenuto lo scorso 11 giugno, “ENVIH2DAY: Infrastrutture di ricerca, nuovi impianti e opportunità per lo sviluppo dell’idrogeno su scala territoriale”, appuntamento annuale dedicato al settore idrogeno organizzato da Environment Park, in collaborazione con il Consorzio H2SHIFT.

Attraverso la SEP, centri di ricerca e centri specializzati mettono a disposizione laboratori e competenze per supportare le aziende che vogliono valutare l’adeguatezza e compatibilità dei propri prodotti con l’idrogeno. Questo supporto è fondamentale per start-up e piccole aziende, che difficilmente possono investire in test lines ad hoc, ma anche per le grandi aziende che necessitano di un’esperienza consolidata e facilities adeguate. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di tecnologie innovative rispetto a quanto già disponibile sul mercato, anche considerando fonti alternative.

Grazie alla federazione di nove test lines (sette infrastrutture di test e due di supporto alla crescita del business) distribuite in tutta Europa, tra cui due ospitate da Politecnico di Torino in Envipark, H2SHIFT rende disponibili competenze, impianti per la sperimentazione, modellazioni ad hoc e servizi di validazione e accelerazione, che favoriscono lo scale-up tecnologico, la validazione di tecnologie innovative per la produzione di idrogeno e il business. Le tecnologie target includono elettrolisi avanzata dell’acqua (alta temperatura e a membrana anionica), produzione di idrogeno da gas di origine biologica, produzione diretta dal solare e produzione di idrogeno in ambiente offshore.

I servizi sono accessibili attraverso la SEP, punto di contatto unico per soggetti pubblici e privati che operano nel settore dell’idrogeno e che vogliono utilizzare la test line più adatta alle loro esigenze. La SEP si occuperà di vagliare le richieste di servizi e di identificare le test lines e il tipo di offerta di supporto più adatta, in base ai bisogni tecnologici e di sviluppo. Una volta avviato il contatto, quindi, l’impresa sarà seguita passo dopo passo nel percorso di accesso ai servizi, fino alla definizione di un piano di attività con il partner tecnico più adatto.

A fine 2025, il progetto H2SHIFT lancerà, attraverso la SEP, la prima delle due open call previste per l’accesso gratuito ai servizi. Più informazioni saranno disponibili sui canali di comunicazione di H2SHIFT:

 

Coldiretti lancia l’appello a Torino: più alberi contro il calore estremo

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Per affrontare in modo efficace gli effetti sempre più intensi delle ondate di calore, Coldiretti sollecita la Città di Torino e i comuni della prima cintura a investire con decisione nella creazione di nuove aree verdi urbane. L’invito è quello di recuperare spazi industriali dismessi e aree degradate già cementificate, con particolare attenzione ai quartieri più vulnerabili, dove si formano le pericolose “isole di calore”.

Nonostante Torino possa vantare un primato nazionale con i suoi 19,5 km² di verde pubblico e ben 150.000 alberi, secondo Coldiretti la storica sensibilità ambientale della città non è più sufficiente. Il 35,6% di superfici verdi rispetto al totale del territorio comunale, infatti, non garantisce una copertura adeguata. «Ci sono ancora troppi quartieri residenziali, soprattutto gli ex quartieri operai e le ex aree industriali che non hanno a disposizione verde sufficiente per mitigare il calore estivo. A Torino abbiamo tanto verde ma è mal distribuito».

Il focus è su quel 46% di superficie urbana che presenta “isole di calore” classificate a rischio “medio e alto”. «Le zone senza verde – ricorda il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – sono zone dove il caldo è più elevato fino a diventare insopportabile. Il Piano verde della Città prevedeva azioni che è venuto il momento di attuare. Potenziare e riqualificare la presenza di verde urbano nelle città con parchi e giardini, potrebbe permettere di abbassare le temperature medie di 1,5 gradi, con effetti benefici sulla salute delle persone e sulla vivibilità dei centri, oltre che sull’inquinamento».

L’effetto benefico delle piante è ormai scientificamente dimostrato: una pianta adulta può assorbire tra 100 e 250 grammi di polveri sottili ogni anno, mentre un ettaro di vegetazione è in grado di catturare fino a 20.000 chili di anidride carbonica. La proposta è quella di puntare su specie autoctone padane – come farnia, carpino bianco, acero campestre, tiglio – e su arbusti come rosa canina, alloro, ligustro, corniolo e biancospino.

«Siamo a disposizione della Città per aprire una nuova stagione di diffusione del verde in ambito urbano. Si tratta di trasformare alcune vie cittadine in vie alberate. Di piantare alberi nei parcheggi pubblici. Di gestire le rotonde dotandole di un verde più funzionale e di sistemare piante in vaso e in cassoni nelle aree più strette. Il verde abbassa la temperatura e rende i quartieri più gradevoli».

Coldiretti Torino parla apertamente di una “rivoluzione del verde urbano” e ricorda che nel territorio torinese operano 470 aziende florovivaistiche con oltre 730 addetti. «Così come questa città – conclude Mecca Cici – i nostri florovivaisti hanno una grande esperienza. Le aziende sono a disposizione per aiutarla ad affrontare ondate di calore sempre più preoccupanti che hanno costi sociali sempre più insostenibili».

Visit Piemonte: foto Giorgio Gulmini

Torino ospiterà nel 2026 la conferenza europea sulla neutralità climatica

Sarà Torino a ospitare, dal 27 al 29 maggio 2026, la prossima edizione della EU Cities Mission Conference, l’annuale appuntamento che riunisce le città europee più ambiziose nella lotta al cambiamento climatico, accomunate dall’impegno nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030.

La tre giorni si terrà alle OGR e vedrà la partecipazione di centinaia di rappresentanti delle 112 “Mission Cities”, insieme a delegazioni delle istituzioni politiche e finanziarie dell’UE, del mondo imprenditoriale, della ricerca e della società civile. La conferenza 2025, ospitata a Vilnius, ha visto la partecipazione di circa 825 ospiti provenienti da 100 città.

“Torino è profondamente impegnata nel percorso verso la neutralità climatica e ospitare la EU Cities Mission Conference 2026 rappresenta per noi un’occasione unica per rafforzare il dialogo tra le città europee che condividono questa visione – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo -. Essere una Mission City è un riconoscimento importante, ma anche una responsabilità. Vogliamo che Torino sia un luogo di confronto concreto, scambio di buone pratiche e costruzione di alleanze strategiche. Siamo convinti che solo attraverso la collaborazione tra città e con il sostegno dell’Unione Europea sia possibile raggiungere obiettivi comuni tanto ambiziosi quanto, oggi più che mai, necessari”.

Il programma prevedrà, nella giornata inaugurale, visite tecniche e di approfondimento sul territorio, in luoghi chiave della transizione climatica cittadina. I giorni successivi saranno dedicati a sessioni plenarie, workshop tematici, momenti di networking e tavoli di lavoro tra città, esperti e stakeholder europei. L’organizzazione della conferenza sarà coordinata da NetZeroCities – l’organizzazione che supporta le “Mission Cities” – in collaborazione con la Commissione Europea e la Città di Torino.

TORINO CLICK

“Forum Acque in Piemonte” di Legambiente, lo stato di salute di laghi e fiumi

Martedì 08 luglio 2025 | Ore 9:30
Museo Regionale delle Scienze Naturali
Via Accademia Albertina 15, Torino
 
Nell’ambito della campagna Goletta dei Laghi, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta organizza il consueto appuntamento annuale di riflessione e confronto sul tema delle acque in Piemonte, un’occasione per fare il punto sullo stato dei bacini idrici e degli ecosistemi lacustri e fluviali del territorio.
La mattinata si aprirà con l’intervento di Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, seguito dai saluti istituzionali.
A seguire, si terrà una sessione di approfondimento dedicata alla tutela degli ecosistemi lacustri, con interventi di rappresentanti della Città Metropolitana di Torino (delegazione Ambiente), del Parco Nazionale Val Grande e dell’Ufficio Biodiversità di Legambiente Nazionale.

Nel corso dell’incontro verranno presentati i dati dei campionamenti della campagna Goletta dei Laghi, dei laghi monitorati (Laghi di Avigliana, Lago di Viverone, Lago d’Orta, Lago San Michele, Lago Maggiore) da parte di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta in collaborazione con Legambiente Nazionale e Arpa Piemonte.

A chiusura, con la partecipazione del Touring Club Italiano, si terrà la premiazione dei Comuni piemontesi che hanno ricevuto nella guida “Il mare più bello”, il premio delle Vele, con la consegna delle bandiere alle località lacustri che hanno ricevuto le Cinque, le Quattro e le Tre Vele per la qualità dei servizi turistici offerti e la valorizzazione e tutela del territorio.

Programma della giornata:
09.30 Introduzione
Modera: Sergio Capelli | Direttore Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta
Alice De Marco | Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta
09.45 Lo stato di salute delle acque piemontesi
Secondo Barbero | Direttore Generale Arpa Piemonte
10.00 La tutela degli ecosistemi lacustri
Paolo Mancin | Vice Direttore Direzione Ambiente, Energia e Territorio
Alessandro Sicchiero | Consigliere Delegato all’Ambiente Città Metropolitana di Torino
Marino Prearo | Funzionario Dirigente Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Cristina Movalli e Filippo Pirazzi | Funzionario Tecnico e Componente del Consiglio Direttivo Parco Nazionale Val Grande
Stefano Raimondi | Responsabile Biodiversità Legambiente
11.10 Presentazione dei dati di Goletta dei Laghi
Modera: Emilio Bianco | Portavoce Goletta dei Laghi Legambiente
Federica Sisti | Referente Campagne Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta
Secondo Barbero | Direttore Generale Arpa Piemonte
12.00 Premiazione Vele “Il Mare più bello”
Luciano Mornacchi | Direttore Commerciale Touring Club Italiano