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“Pensare il cibo” e nutrirsi diventa filosofia

Il Festival si apre giovedì 15 ottobre alle ore 18 con Giacomo Marramao filosofo dell’Università di Roma Tre e il teologo Bruno Bignami, presidente della Fondazione Mazzolari, per una riflessione sul tema “Accesso al cibo come giustizia sociale”

 

circolo lettDopo il successo della prima edizione, torna a Torino “Pensare il cibo”, l’unico festival italiano dedicato ai temi dell’alimentazione visti da un punto di vista filosofico.Durante le tre giornate del Festival, dal 15 al 17 ottobre, presso le sale del Circolo dei lettori di Torino, filosofi, economisti, teologi si confronteranno sui temi che avrebbero dovuto essere al centro del messaggio universale di Expo 2015. Temi che Expo ha esaurito nei lavori preparatori della Carta di Milano, e che vengono così riportati a Torino, che si conferma la città più attenta al dibattito culturale intorno al cibo. A Pensare il cibo si parlerà di globalizzazione e necessità di “nutrire il pianeta”; di diritto al cibo ed economia di comunità; di consumismo schiavizzante e identità alimentari.

 

Inserito nel calendario di “Nutrire le città” – cartellone promosso dalla città di Torino con eventi sul tema dell’alimentazione e della sostenibilità – Pensare il cibo vuole quindi affrontare, in un modo originale e differente dal consueto, un tema sempre più centrale come quello dell’alimentazione, rispondendo ad alcune domande fondamentali e ispirando autentiche politiche del cibo attraverso il dibattito e la riflessione di alcuni tra i principali personaggi della cultura italiana.

 

Il Festival si apre giovedì 15 ottobre alle ore 18 con Giacomo Marramao filosofo dell’Università di Roma Tre e il teologo Bruno Bignami, presidente della Fondazione Mazzolari, per una riflessione sul tema “Accesso al cibo come giustizia sociale”: partendo dall’enciclica “Laudato Si” il confronto verterà sull’essenza della cooperazione e sui problemi dell’appropriazione; sul modo, cioè, di intendere il mercato, l’esposizione reciproca sollecitata dagli scambi e il rapporto tra le libertà individuali e le istituzioni politiche.

 

Venerdì 16 ottobre, alle ore 18, il filosofo dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Nicola Perullo e la filosofa dell’Università di Torino, Carola Barbero, si chiederanno se “Si può davvero fermare il consumismo”. Un incontro che vuole mettere in discussione i modelli economici che ci spingono al consumo compulsivo eschiavizzato, attraverso l’auto-critica del nostro immaginario e del nostro sistema di relazione con le cose.

 

Sabato 17 ottobre, sempre alle 18, il festival si chiuderà con l’economista dell’Università di Bologna Stefano Zamagni e il filosofo dell’University of California Remo Bodei che discuteranno su “La Carta di Milano. Nutrire il Pianeta attraverso la globalizzazione o attraverso la comunità?”. Un incontro estremamente attuale per un esame critico dei principi ispiratori della Carta di Milano che, proprio durante i giorni del festival, sarà consegnata al segretario generale delle Nazioni unite. Così come nella prima edizione, il format di Pensare il cibo prevede, per ogni serata, un’ouverture musicale, intesa non soltanto come un momento ludico ma come un contributo al tema della trasformazione della materia in energia dello spirito: sul “palco” del Circolo dei lettori si alterneranno quindi tre orchestre come Ensemble Leaena, Jacobean Consort Music e Convivio a Casa Schumann. Al termine di ogni dibattito sarà possibile degustare un aperitivo presso il Bar del Circolo dei lettori: un momento conviviale per riflettere sui temi affrontati durante la serata e condividere riflessioni ed emozioni.

IN ALTA VALLE SUSA TRANSUMANZA SOTTO LA NEVE

mucche neve

Lo ha documentato con alcune immagini Giovanni Agù, allevatore e gestore del posto tappa nella splendida val Fredda

 

La transumanza sotto la neve caduta nelle ultime ore in Piemonte anche sotto i 1800 metri. Il tradizionale rito dell’attraversamento delle mucche dagli alpeggi dell’alta Val Susa fino al fondo valle, si è tenuto sotto i fiocchi bianchi a causa del maltempo. Lo ha documentato con alcune immagini Giovanni Agù, allevatore e gestore del posto tappa nella splendida val Fredda, ai 2000 metri sopra la conca di Bardonecchia. Le foto sono state pubblicate sulla pagina dell’associazione locale Vivi Rochemolles, dedicata all’omonima frazione della località turistica, che si prepara a vivere questo inverno “in anticipo”. Le mucche di Agù sono ridiscese dai sentieri nonostante la neve, in un paesaggio spettacolare.(foto di Giovanni Agù)

 

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La Grande Guerra vista da Torino

Arricchisce la rassegna una video-installazione che presenta ai visitatori una successione di manifesti che descrivono la mobilitazione dell’ex capitale per l’emergenza guerra e il cambiamento radicale della vita quotidiana dei cittadini a causa del conflitto

 

PRIMA GUERRATrecento pezzi, tra fotografie, tempere, manifesti, giornali e cartelloni pubblicitari, per raccontare la Grande Guerra vista da Torino. A cent’anni dall’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, il Museo nazionale del Risorgimento organizza, insieme all’Archivio Storico della città, nel corridoio monumentale della Camera dei Deputati, la mostra “Torino e la Grande Guerra 1915-1918”. L’esposizione, che descrive in particolare la propaganda bellica e l’assistenza umanitaria ai militari e alle famiglie in difficoltà, è divisa in due sezioni. Da una parte viene illustrata la guerra in trincea e l’eroismo dei nostri soldati al fronte con disegni, litografie, manufatti di profughi, volantini, ex voto, tessere annonarie, lotterie, iniziative benefiche, guazzi di noti artisti e con le tavole di Achille Beltrame per “La Domenica del Corriere”. L’altra sezione racconta invece il volto umano e assistenziale di Torino, la città italiana più neutralista all’inizio del conflitto, la mobilitazione dei torinesi che, nonostante le difficoltà quotidiane per il razionamento dei generi alimentari, il rialzo dei prezzi e il massiccio afflusso di rifugiati, faceva di tutto per assistere i combattenti con le famiglie e per accogliere migliaia di profughi e di feriti giunti dal teatro di guerra. Arricchisce la rassegna una video-installazione che presenta ai visitatori una successione di manifesti che descrivono la mobilitazione dell’ex capitale per l’emergenza guerra e il cambiamento radicale della vita quotidiana dei cittadini a causa del conflitto. I pezzi esposti provengono dal Museo del Risorgimento, dall’Archivio Storico e dal Santuario della Consolata. La mostra, allestita al Museo nazionale del Risorgimento in piazza Carlo Alberto 8 a Torino, rimarrà aperta fino al 22 maggio 2016, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.  Il biglietto unico (mostra + museo) costa 10 euro (ridotto 8 euro).          

 

                                                                  Filippo Re

Vivicittà vicino ai detenuti

Lunedì 5 ottobre alle ore 15 si correrà l’ultima tappa

 

VIVICITTA' PARTENZA CORSApromossa dalla Uisp, lunedì 5 ottobre alle ore 15 si correrà l’ultima tappa  italiana di Vivicittà 2015, all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. L’appuntamento con la quinta edizione è sulla distanza di 5 km. e vedrà al via un centinaio di atleti provenienti dalle diverse società podistiche Uisp a fianco di detenuti.

Premio al "Torinese" con Travaglini

PREMIO INTERNAZIONALE ANDREA TESTORE- PLINIO MARTINI 

 

travagliniUn prestigioso riconoscimento letterario è andato alla nostra testata giornalistica, grazie ad un bell’articolo del nostro Marco Travaglini (nella foto), dedicato allo storico trenino del Mottarone. Il pezzo giornalistico, pubblicato nei mesi scorsi sul “Torinese”, si è infatti aggiudicato il 2° premio nella sezione Giornalismo del premio internazionale “Andrea Testore – Plinio Martini- Salviamo la montagna”. La giuria, presieduta dal prof. Alessandro Martini, riunitasi in Toceno il 13 Settembre 2015, dopo la valutazione dei numerosi elaborati pervenuti, ha scelto i vincitori:

 

Narrativa

1° Doris Femminis, di Cavergno (CH)

2° a pari merito: Giorgio Genetelli, di Preonzo (CH) e Luisella Mazzetti, di Orta San Giulio

3° Giovanni Soldati, di Novazzano (CH).

 

Segnalazione di merito per: Annalisa Deltedesco, di Varzo, Cristina Foglia, di Locarno(CH), Andrea Alex Colombo, di Toceno.

 

Poesia

1° Eli Mordasini, di Spruga (CH)

2° a pari merito:Miriam Ballerini di Appiano Gentile e Giovanna Dresco di Druogno

3° Antonello Ceronetti, di Novazzano (CH)

 Segnalazione di merito per Mara Vigano, di Mongrando di Biella.

 

 Giornalismo (Premio Cesare Melchiorri)

1° Fiammetta Bonazzi, di Ghiffa, WWW.Ecoista.it

2° a pari merito: Marco Travaglini di Omegna ( Il Torinese) e Dario Lanfranconi, di Rivera (CH) (Agricoltore Ticinese)

3° Giacomo Bonzani, di Villette, (Vigezzo News)

 Emigrazione

1° Flavio Zappa, di Maggia (CH)

2° Chiara Pelossi, di Tenero (CH)

3° Maria Pia Pallotta Parlanti, di Crevoladossola

 

Le premiazioni avranno luogo nella Sala polifunzionale di Toceno sabato 3 Ottobre 2015 alle ore 15.  La giuria ha preso atto dell’alto numero di partecipanti (oltre 50), a conferma del crescente interesse che la manifestazione va assumendo in Italia e Svizzera. In particolare sottolinea l’eccellente qualità in questa edizione della sezione Giornalismo (Premio Cesare Melchiorri). La giuria è composta da Alessandro Martini (Presidente), Paolo Crosa Lenz, Giorgio Cheda, Edgardo Ferrari, Matteo Ferrari, Tiziano Ferraris, Vasco Gamboni, Benito Mazzi, Patrizia Testore, Teresio Valsesia. Segretaria senza diritto di voto: Wally Mazzi.

Artigianato tessile al Villaggio Leumann

Inaugurazione venerdì 25 settembre. Giunta alla ventunesima edizione la mostra-mercato che porta a Collegno oltre 80 artigiani della tessitura in arrivo dall’Italia e dall’estero

 

Leumann quadroSempre più frequentemente si sente parlare di artigianato d’eccellenza, soprattutto dagli enti preposti alla promozione e valorizzazione dei territori, con l’intenzione di evidenziarne l’aspetto attribuendo la giusta importanza ad una delle attività, certamente di nicchia, ma che lega l’oggi alla storia, al passato. Quando si parla di artigianato per primo viene alla mente quello tessile. È naturale che sia così: la prima attività dell’uomo, dopo la caccia e l’agricoltura, è certamente stata quella della tessitura che rimane allo stadio artigianale, almeno nel nostro paese, fino all’unità nazionale. È solo da quel momento in poi che, un po’ timidamente, si fa strada l’idea del progetto industriale. Tuttavia l’artigianato avrà ancora, per il paese e per un buon lasso di tempo, grande importanza economica.

 

Le brevi considerazioni fatte sopra, ancora una volta, se mai fosse stato necessario, sanciscono l’importanza di “Filo lungo filo, un nodo si farà” che è certamente l’evento più grande ed importante che si svolge nella città di Collegno.Per l’Associazione Amici della Scuola Leumann, che impegna notevoli energie nell’organizzazione di questo quarto fine settimana settembrino, la gratificazione è la sempre crescente richiesta di partecipazione e le continue proposte di mostre importanti e pregevoli.

 

La mostra-mercato nel tempo ha elevato il suo livello passando da fiera nazionale a europea. Oggi possiamo definirla internazionale. Quanto detto è in considerazione della partecipazione, negli anni, dapprima delle nostre venti regioni, poi di Francia, Svizzera, Belgio e ancora Georgia caucasica, Lettonia, Albania, Vietnam, Bolivia, Cile, Nord America, Brasile, Messico,  Canarie… Quest’anno saranno presenti una tessitrice boliviana ed una peruviana che, tramite il ProgettoMondo Mlal, porteranno a Leumann i tessuti della tradizione andina.

 

In 21 anni “Filo lungo filo, un nodo si farà” è cresciuta, non tanto in qualità che è sempre stata di alto livello, tanto da poter essere definita di «artigianato artistico», ma ciò che veramente è cresciuta è la varietà delle cose proposte al pubblico. Dalla materia prima greggia (lana, canapa, lino), ai tessuti, ai semilavorati, all’abbigliamento, ai complementi d’abbigliamento (soprattutto femminili, ma anche maschili), ai complementiLeumann artigiani d’arredo (ninnoli e soprammobili vari): la fantasia non ha confini!.

 

L’inaugurazione è venerdì 25 settembre pomeriggio, alle 17,15, con un convegno dal titolo “L’incontro degli incontri. I luoghi e gli eventi che aggregano la comunità degli artigiani tessili”, ospitato negli spazi dell’Auditorium Arpino, in via Bussoleno 50 a Collegno. La mostra-mercato apre i battenti sabato alle 15 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all’interno dell’ex Cotonificio Leumann. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. L’evento si conclude domenica pomeriggio con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del premio Magda Cavallo allo stand più originale. Di grande rilevanza e qualità le concomitanti svariate mostre che testimoniano una volta di più, se ancora fosse necessario, la grande capacità, l’inventiva, la fantasia degli artisti tessitori.

 

L’associazione culturale SOCONAS INCOMINDIOS, onlus – che ha come finalità  promuovere in Italia la conoscenza delle culture, della storia e delle problematiche attuali dei Nativi Americani – ha collaborato all’allestimento della mostra I tessuti e i feltri della collezione Leumann, fornendo informazioni e illustrazioni sulla tradizione tessile delle popolazioni indigene d’America e sui loro abiti tradizionali.

 

 

Per informazioni:

Associazione Amici della Scuola Leumann

Tel. 349 7835948

Info@villaggioleumann.it

www.villaggioleumann.it

https://www.facebook.com/EcomuseoVillaggioLeumann?ref=ts&fref=ts

 

 

 

 

La storia

 

leumannIl Villaggio Leumann nasce dalla tessitura. Infatti qui nella seconda metà dell’800 venne impiantato un cotonificio ed intorno alla fabbrica nacque e si sviluppò il Villaggio. Cuore di questa realtà è quindi il lavoro, in particolare un’attività, la tessitura, che è antica quanto la storia degli uomini. Nel 1972 il Cotonificio Leumann chiude e si rompe definitivamente il legame Villaggio-tessitura che sopravvive solo nella memoria di chi qui era venuto a lavorare. Valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore dello sviluppo industriale nell’area torinese e ristabilire il legame tra lavoro-tessitura-villaggio sono stati propositi che l’Associazione Amici della Scuola Leumann si è imposta e che hanno trovato una fortunata realizzazione nella manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà. Nata nel 1995, si tiene ogni anno all’interno di quel magnifico esempio di architettura industriale rappresentato dal Villaggio Leumann.

 

 

 

 

 

Premio Buscaglione, iscrizioni al via

Una delle più interessanti manifestazioni italiane dedicate alla canzone d’autore

 

buscaglione 2Da martedì 15 settembre sono aperte le iscrizioni al Premio Buscaglione, il concorso a cadenza biennale dedicato alla figura artistica di Fred Buscaglione che nelle prime tre edizioni si è affermato come una delle più interessanti manifestazioni italiane dedicate alla canzone d’autore. Un Premio giovane e dinamico, il primo in Italia ad aver dato la possibilità di iscriversi sul web, gratuito ed aperto a tutti. Il Primo Premio consisterà in 3000 euro e nella possibilità di esibirsi in 5 dei festival partner della rassegna, il Premio della Critica darà diritto a 1500 euro e alla possibilità di esibirsi in 10 dei festival partner della rassegna, il Premio La Tempesta Dischi consentirà di vedere un proprio brano inserito all’interno della compilation prodotta annualmente della più prestigiosa etichetta indipendente Italiana ed infine il Premio King Kong – Radio 1 consentirà di presentare il proprio progetto all’interno della celebre trasmissione condotta da Silvia Boschero. La nuova edizione segue di qualche mese la pubblicazione della compilation “Sotto il Cielo di Fred – un tributo a Fred Buscaglione”, realizzata per finanziare il Premio e a cui hanno partecipato, manifestando il proprio sostegno alla rassegna, artisti del calibro di Brunori sas, Dente, Bugo, Lo Stato Sociale, Perturbazione e molti altri.

VIDEO TEASER: https://youtu.be/WWiO7vQUbPE

La Venaria, un tesoro sotto casa

venaria fonatnaUna “corte contemporanea” da scoprire, aperta a tutti

 

La Venaria Reale è un grande “progetto culturale permanente” che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze molteplici: una “corte contemporanea” da scoprire, aperta a tutti, che si propone come esperienza di “un viaggio in Italia” dove finalmente, puntando sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico, naturale e gastronomico, si possono trovare “regalità e piacere di vivere”.

 

La Venaria Reale, grandioso complesso alle porte di Torino con 80.000 metri quadri di edificio monumentale della Reggia e 60 ettari di Giardini, beni adiacenti al seicentesco Centro Storico di Venaria ed ai 3.000 ettari recintati del Parco La Mandria, è un capolavoro dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico nel 2007 dopo essere stato il cantiere di restauro più rilevante d’Europa per i beni culturali.

 

L’edificio monumentale, vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale: l’incantevole scenario della Sala di Diana progettata da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con l’immenso complesso delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi 2.000 metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia.

 

www.lavenaria.it

ISTANZA DEL PRESIDENTE APIDGE AL MINISTRO GIANNINI

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Continua l’impegno di APIDGE – Associazione Professionale Insegnanti di Discipline Giudiriche ed Economiche per il riconoscimento della professionalità dei docenti in queste materie. Il Presidente Ezio Sina ha inviato al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ed ai Sottosegretari Davide Faraone, Gabriele Toccafondi ed Angela D’Onghia una articolata istanza in merito che viene qui allegata integralmente:

 

L’associazione APIDGE, Associazione Professionale degli Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche,  in conformità ai propri impegni statutari, in relazione alle modalità con le quali il MIUR dà attuazione alle disposizioni di cui alla legge 13 luglio 2015, n.107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, vista l’attuale assenza di disposizioni ministeriali di indirizzo, di armonizzazione e di coordinamento dell’attività delle istituzioni scolastiche in merito alle operazioni di determinazione e nell’individuazione delle figure di potenziamento dell’organico delle istituzioni scolastiche previste dal comma 7 della stessa legge.

 

Si ricorda inoltre che, in sede di approvazione della legge n.107/2015, nella seduta della Camera dei Deputati del 08/07/2015, è stato presentato, a firma dell’On. Fabio Lavagno, l’ordine del giorno n.9/02994-B/003, ove si rimarca la pari dignità professionale dei docenti  nonché l’attribuzione agli stessi di mansioni strettamente collegati alla funzione di docente, in considerazione anche dei titoli professionali posseduti.

 

L’ordine del giorno in argomento, accolto, poi, come raccomandazione dal Governo, recita:  “stante l’importanza e l’urgenza di assicurare a tutte le istituzioni scolastiche di secondo grado nell’adempimento di quanto disposto nei commi 33-44 del disegno di legge A.C. 2994-B si raccomanda che venga assicurata ad ogni scuola la presenza di un docente di Discipline giuridiche ed economiche (classe concorso A019)”.

 

Invero, proprio nella succitata raccomandazione si sottolinea la peculiarità del ruolo che, i docenti appartenenti alla classe di concorso A019 – professionisti nelle discipline giuridico ed economiche,dovrebbero assumere nell’ambito del potenziamento dell’organico dell’autonomia. Tali docenti sono chiamati sia a cooperare per la creazione negli alunni di una consapevolezza piena e matura del loro status di cittadini, che si connota di diritti acquisiti e di regole da osservare, ma anche ad impartire nozioni di legalità, diritti umani, diritti civili e sociali. Un insegnamento affidato ai professionisti della materia viene a rappresentare, quindi, il primo strumento di prevenzione nella lotta contro ogni tipo di violenza e di comportamento discriminatorio. “La Buona scuola” prevede inoltre, dall’anno scolastico 2015/2016 che vengano attivati percorsi di alternanza scuola-lavoro sia negli istituti tecnici e professionali (almeno 400 ore) sia nei licei (almeno 200 ore), a partire dal terzo anno. Anche per questo importantissimo settore il Governo ha accolto quanto espresso nell’o.d.g. Lavagno, riconoscendo in tal senso le competenze specialistiche dei docenti di Discipline Giuridiche ed Economiche.

 

Lo stesso docente, in base alla specificità della propria formazione e specializzazione, è poi in grado di assicurare il potenziamento degli insegnamenti previsti dalla Legge n.107/15 non solo per ciò che attiene alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva, ma anche per un efficace intervento didattico in economia politica e finanziaria,  sicurezza sul lavoro ed educazione stradale. Con la presente istanza si chiede formalmente che vengano emanate al più presto disposizioni di indirizzo dell’attività amministrativa attraverso cui il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, possa garantire omogeneità e organicità all’azione espressa a livello periferico e dare attuazione a quanto espressamente riconosciuto in sede parlamentare riguardo alla peculiarità della figura del docente di Discipline Giuridiche ed Economiche in ambito di potenziamento dell’autonomia delle scuole.

  

Il Presidente

Ezio Sina

 

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