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San Mauro, il Pd verso il voto

pd manifesto

 E Dallolio ? A quanto sembra il primo cittadino uscente non è intenzionato a farsi da parte e starebbe lavorando ad una propria lista civica

 

Si avvicinano le elezioni e cresce la fibrillazione nel Partito democratico, la maggiore componente della maggioranza che sostiene l’attuale sindaco Ugo Dallolio, all’inizio indipendente ma con tessera soltanto nell’ultima fase del suo mandato. E’ stato completato nei giorni scorsi nelle mani del presidente della sezione Pd, Ferdinando Raffero, il deposito delle candidature per le primarie che si terranno all’inizio del prossimo mese: in corsa ci sono due “capitani di  lungo corso” della politica sanmaurese, da un lato Maria Vallino, attuale presidente del consiglio comumale, dall’altro Pino Morvillo, già consigliere comunale, con una lunga esperienza di lavoro maturata all’estero. All’ultimo momento, però, Numinato Licari, un quarantenne con un buon curriculum professionale. E Dallolio ? A quanto sembra il primo cittadino uscente non è intenzionato a farsi da parte e starebbe lavorando ad una propria lista civica, comprendente – forse (ma qui è tutto nell’ipotetitico) – anche pezzi della sua attuale maggioranza. Ma questa è una storia tutta da scrivere.

 

Massimo Iaretti

 

Recupero crediti: ne parliamo con l'avvocato Alex Gilardini

gilardini euro denaroL‘attività di recupero dei crediti prevede che, se il debitore non paga in via bonaria, il credito venga accertato e dichiarato dal Giudice affinché il creditore possa ottenere il pagamento. Esistono, tuttavia, delle possibilità alternative di procedere prima di depositare richiesta di decreto ingiuntivo

 

Oggi la problematica del recupero crediti è sicuramente diventata più grave e urgente rispetto al passato. L’attività di recupero dei crediti prevede che, se il debitore non paga in via bonaria, il credito venga accertato e dichiarato dal Giudice affinché il creditore possa ottenere il pagamento. Esistono, tuttavia, delle possibilità alternative di procedere prima di depositare richiesta di decreto ingiuntivo. Del gravoso problema del recupero crediti parliamo con l’avvocato Alex Gilardini di Torino.

 

“La crisi ha sicuramente aumentato in maniera esponenziale – spiega l’avvocato Gilardini – le insolvenze da parte delle aziende che hanno visto crescere i loro insoluti e questa situazione ha, quindi, provocato la necessità da parte dei creditori di rivolgersi a un legale per il recupero dei crediti. Un aspetto fondamentale è che il creditore non faccia passare troppo tempo tra la fattura scaduta e il momento in cui si rivolge all’avvocato per la richiesta di pagamento al debitore. Infatti, più passa il tempo più si può verificare che il debitore divenga insolvente”.

 

” Spesso nella mia professione – precisa l’avvocato Gilardini – ho riscontrato un errore da parte delle aziende, che consiste nell’allungare il pagamento degli insoluti per evitare di perdere il cliente, al quale, nel frattempo, l’azienda continua a fornire merci, nonostante non venga più pagata dal cliente stesso.

 

Il primo passo indispensabile per il recupero dei crediti è rappresentato dalla lettera di diffida al debitore da parte dell’ avvocato che rappresenta il creditore. Subito dopo, un altro passaggio fondamentale è il confronto tra avvocato e debitore, per invitare quest’ultimo a pagare il debito, anche dilazionato nel tempo. Se anche questo tentativo fallisce, allora l’avvocato, di concerto con il cliente creditore, valuta caso per caso se il debitore sia aggredibile, per evitare al cliente ulteriori inutili spese legali e di giudizio”.

 

“Estremizzando, più insoluti ci sono più lo Stato guadagna – afferma Alex Gilardini – Ogni decreto ingiuntivo, infatti, comporta il pagamento al deposito del contributo unificato, di una marca da bollo e, quindi, successivamente all’emissione, quello delle spese di notifica e, quindi, successivamente alla concessione della formula esecutiva, di una tassa di registro pari ad euro 400, nonché le eventuali ulteriori spese per l’esecuzione. Il creditore, prima di agire, deve, quindi, valutare bene se il debitore sia aggredibile. La ricerca deve riguardare conti bancari, beni mobili ed immobili”.

 

” Non bisogna però partire dal pregiudizio che tutti i debitori siano persone disoneste – precisa l’avvocato Gilardini – Molti, infatti, si trovano a essere insolventi a causa di problemi contingenti. È utile, però, ricordare che le aziende con troppi insoluti rischiano, a loro volta, di non riuscire più a pagare i loro dipendenti. Un obiettivo dell’avvocato deve essere incontrare il debitore facendogli sottoscrivere un piano di rientro,  comprensivo anche delle spese legali stragiudiziali e degli interessi di mora”.

 

Mara Martellotta

TRAM 13 E NAVETTA 13, DAL 1° FEBBRAIO MIGLIORA IL SERVIZIO

TRAM GMADRECapolinea tecnico in piazza Campanella, sulla quale sono stati realizzati anche interventi di segnaletica per evitare gli ingorghi

 

A poche settimane dal ritorno del tram 13, grazie al monitoraggio continuo del servizio, verranno introdotte modifiche utili a migliorare la sincronizzazione fra la linea tranviaria e la navetta che serve la zona di via Servais. Dal primo febbraio, infatti, la linea 13 effettuerà capolinea tecnico in piazza Campanella, sulla quale sono stati realizzati anche interventi di segnaletica per evitare gli ingorghi derivanti da auto parcheggiate in divieto di sosta.

 

“Si tratta di una modifica importante – dichiara l’Assessore ai Trasporti Claudio Lubatti – studiata per favorire una migliore sincronizzazione fra le vetture tranviarie e la navetta 13 che serve la zona di via Servais. Inoltre – conclude l’Assessore – il provvedimento soddisfa le esigenze del personale viaggiante che, in questo modo, avrà a disposizione una sosta tecnica prima di riprendere il servizio di guida verso il capolinea di piazza Gran Madre”.

 

www.comune.torinno.it – foto: il Torinese

Le arpe suonano in Piemonte

arpa piascoIl primo e unico museo al mondo interamente dedicato all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro. Il Museo è nato per ospitare a rotazione, la collezione di oltre 110 arpe antiche, ispirata da Victor Salvi, è oggi il riferimento a livello internazionale non solo per gli arpisti, ma per i cultori dell’arte

 

di Paolo Pietro Biancone*

 

E’ a Piasco, nel cuneese, il primo e unico museo al mondo interamente dedicato all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro. Il Museo è nato per ospitare a rotazione, la collezione di oltre 110 arpe antiche, ispirata da Victor Salvi, è oggi il riferimento a livello internazionale non solo per gli arpisti, ma per i cultori dell’arte. Merito anche dell’offerta espositiva di questi anni, dei programmi di concerti e rassegne musicali, dei seminari, delle visite e dei laboratori didattici per tutte le istituzioni e privati, realizzati per promuovere la cultura dell’arpa e il suo universo sonoro.

 

Non a caso Piasco ospita l’azienda leader nella produzione di Arpe, la Salvi Harps, riconosciuta in tutto il mondo: il territorio saluzzese nel saluzzese è, infatti, zona rinomata per l’abilità degli artigiani nella lavorazione del legno. L’abbinamento con l’antico Marchesato di Saluzzo non è, dunque, causale: qui affonda le radici una tradizione di artigianato del legno, dai maestri minusieri agli scultori, agli intarsiatori. Da questa tradizione nasce una cultura del lavoro e del prodotto che conquista Victor Salvi, prima Arpa della New York Philarmonic Orchestra e della NBC Symphony Orchestra, sotto la direzione del grande Arturo Toscanini e di altri celebri direttori come Szell, Monteux e Mitropoulos. Salvi, con l’aiuto di alcuni artigiani, decide di tentare la realizzazione di un’arpa che superi in qualità di suono e manifattura tutte quelle esistenti e realizza un primo prototipo: nel 1954, in un piccolo laboratorio di New York, nasce la prima arpa Salvi. Nel 1956 lascia gli Stati Uniti e si trasferisce in Italia, sua terra di origine.

 

Qui fonda la sua azienda in una splendida sede a Genova, la cinquecentesca Villa Maria, nella quale ben presto inizia a ricevere visite da parte di arpisti al cui orecchio sono giunte voci circa una nuova e rivoluzionaria arpa: le arpe Salvi. Nel 1974 l’attività si trasferisce a Piasco, nel saluzzese, zona rinomata per l’abilità degli artigiani nella lavorazione del legno, dove apre la fabbrica nell’ex-cotonificio Wild. Salvi è mancato nel maggio scorso, ma l’azienda prosegue la tradizione e continua a lanciare nuovi prodotti che rappresentano il mix tra natura e tecnologia: la rigorosa selezione del legno si associa a una costante attività di ricerca per garantire il massimo di design, ergonomia, performance sonora. Il laboratorio di Piasco supporta l’intero ciclo produttivo dell’arpa mediante attività di progettazione, sviluppo di processi e messa a punto delle metodologie di incollaggi e verniciatura. E quando l’arpa supera i severi test finali è a tutti gli effetti un’arpa Salvi.

 

Insomma, un esempio di eccellenza che dà valore e lustro al territorio, in una sinergia positiva tra caratteristiche geografiche, cultura di impresa, arte, musica e turismo.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Sviluppo e innovazione, ecco la Linea del Salone del Libro 2016

salone libro 2016L’istituzione del biglietto serale ridotto a partire dalle 18 consente di delineare un programma di incontri serali particolarmente attraente, anche con grandi momenti di spettacolo, in modo da animare il Salone per l’intera durata della giornata

 

L’edizione 2015 del Salone del Libro, con la  partecipazione del Presidente Sergio Mattarella, e caratterizzata  dall’apprezzamento della Germania, Paese ospite d’onore, da vendite sostenute che si sono attestate su incrementi a due cifre, dall’affollamento delle centinaia di eventi del programma e da un’impressionante copertura mediatica, hanno confermato gli editori a partecipare all’edizione 2016 nello spirito di collaborazione. Sviluppo e innovazione nella continuità: questa la linea del Salone 2016, forte del sostegno che gli viene dai suoi veri protagonisti, gli editori e i visitatori. E della presenza dei due gruppi bancari Unicredit e Intesa Sanpaolo.salone 667

 

«Il dialogo con gli editori non si è mai interrotto – dice il direttore editoriale Ernesto Ferrero – Insieme a loro, l’intera filiera del libro continua a guardare al Lingotto come a una casa comune, e questa unità di intenti facilita grandemente il nostro lavoro». L’istituzione del biglietto serale ridotto a partire dalle 18 consente di delineare un programma di incontri serali particolarmente attraente, anche con grandi momenti di spettacolo, in modo da animare il Salone per l’intera durata della giornata.

 

 

Visioni: lo sguardo lungo della progettualità, Leitmotiv del Salone 2016

 

 

Il tema conduttore del Salone internazionale del libro di Torino, atteso al Lingotto dal 12 al 6 maggio 2016, si intitola sinteticamente Visioni. Vuol dare ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica.SALONE LIBRO XX

 

salone 483Al centro dell’edizione 2016 saranno dunque i visionari che, nei rispettivi rami di attività, si sono distinti per la lungimiranza del progetto, le capacità d’innovazione, l’originalità dei metodi operativi, ma anche la sapienza divulgativa e comunicativa: fisici, biologi, neuroscienziati, filosofi, artisti, architetti, economisti capaci di affrontare in modo creativo i temi cruciali della contemporaneità e di tradurre in pratica programmi mirati sul medio-lungo periodo.

 

Fra i testimonial di questa concreta capacità visionaria, il fisico Roberto Cingolani, dal 2005 il brillante direttore dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, centro avanzato di robotica e nanotecnologie, che costituisce un’eccellenza internazionale come punta avanzata della ricerca in un settore strategico. L’Istituto Italiano di Tecnologia sarà presente al Salone con il suo grande robot androide iCub, con mostre e incontri in cui al centro del dibattito vi sarà sempre il libro, insostituibile veicolo di conservazione e condivisione delle idee. Ci sarà anche Giulio Tonelli, responsabile dell’esperimento che al Cern ha permesso di scoprire, con quello di Fabiola Gianotti, il bosone di Higgs, e che racconterà i prossimi capitoli dell’avventura della fisica.

 

Insieme a loro, Marino Golinelli,  bolognese, classe 1920, imprenditore farmaceutico di grande successo, che nel 1988 ha creato la Fondazione che porta il suo nome e in cui ha investito 80 milioni di euro. Vuole aiutare i giovani a capire come sarà il mondo di domani e a valorizzare se stessi, per trasformare i problemi in occasioni, Libro san carlo torinonel segno di una nuova imprenditoria che significhi anche crescita morale e civile.

Questo sguardo lungo non riguarda soltanto il futuro prossimo ma si applica anche al passato. Ogni generazione è costretta a riscrivere la propria storia, a reinterpretarne i nodi principali, per ricavarne nuovi motivi di consapevolezza.

 

Per questo Visioni accoglie anche autorevoli storici che si sono distinti per l’originalità dei loro metodi d’indagine, capaci di superare gli schemi tradizionali per interpretare il senso profondo delle mutazioni che segnano l’evolversi delle società umane. Tra i primi a rispondere all’invito del Salone, Carlo Ginzburg, che ha aperto agli studi storici nuove fruttuose metodologie coniugando scienze umane, arte e letteratura, sempre con un occhio speciale alle menzogne e alle violenze che avvelenano le società contemporanee.

 

(Foto: il Torinese)

"55 vasche" per non cedere mai al cancro

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E’ soprattutto un manifesto sulla volontá di non arrendersi

 

E’ in uscita il libro del giornalista Mimmo Candito “55 vasche”, edito da Rizzoli. Racconta della lotta contro il cancro, innervandola con flashback sulle memorie delle guerre raccontate nel corso degli anni, dal Libano alla Libia.

 

E’ soprattutto un manifesto sulla volontá di non cedere mai. Il sottotitolo dice “Le guerre, il cancro, quella forza dentro”.

 

Verrá presentato al Circolo dei Lettori il 25 GENNAIO alle ore 18.

Tavolo della Meccanica Piemonte a Fornitore Offresi

Prosegue la sinergia tra un gruppo di imprese del settore meccanico

 

FRANCO GIANNIRiprende l’attività del Tavolo della Meccanica Piemonte. Se il 2015 si è chiuso con una serie di iniziative interessanti, come la formazione sulla lean production, la nomina di un rappresentante per la ricerca di nuove commesse, lo scambio dei curriculum vitae e l’approfondimento sul Jobs Act, il 2016 inizia con la presenza a Fornitore Offresi, la fiera di Erba, in provincia di Como, dedicata alle imprese subfornitrici del settore meccanico, da giovedì 11 a sabato 13 febbraio.

 

Il Tavolo della Meccanica Piemonte è nato nel 2014 su iniziativa di Giovanni Franco Gai, imprenditore di Villarbasse, in provincia di Torino. «Abbiamo capito – spiega Gai – che lo schema “piccolo è bello”, che a lungo ha caratterizzato l’imprenditoria italiana, oggi non funziona più. Se non ci aggreghiamo, avremo sempre meno possibilità di trovare lavoro e di essere inseriti nei circuiti “virtuosi”».

 

Così, una trentina di aziende hanno unito le forze, dando vita al Tavolo della Meccanica Piemonte; molte sono della provincia di Torino, tra le quali un  nutrito gruppo della zona ovest (Rivoli, Grugliasco, Rivalta e Villarbasse), altre provengono da Astigiano, Alessandrino e Cuneese. Condividono idee ed eventi, come la partecipazione a fiere specializzate, e cercano di realizzare sinergie per concorrere con successo alleLAVORO FRANCO grandi commesse internazionali. Il loro sito, www.tavolomeccanicapiemonte.it , è tradotto in inglese e tedesco per essere visibili anche sui mercati esteri.

 

A Fornitore Offresi, saranno presenti 3T – Trattamenti Termici Torino (Rivoli), Gai Giacomo (Villarbasse), Labormet Due (Torino), Silco (Rivalta), VAT (Grugliasco) e Zincoplating (Moncalieri), con trattamenti termici, trattamenti galvanici, torneria e strumenti per il controllo e la caratterizzazione di materiali. Per contatti: info@tavolomeccanicapiemonte.it .

COSA MANGIANO GLI ITALIANI? A TORINO VINCE LA CUCINA ITALIANA!

Icibo hellofoodl nuovo brand di PizzaBo stila la classifica dei prodotti più gettonati nelle città d’Italia. Con una sorpresa: non è (solo) la pizza

 

Italia patria di pizza, pasta e mandolino? Pizza sì, ma non solo. Come l’aletta di pollo piccante, che stuzzica i palati dei torinesi, primi nella classifica nella scelta della gastronomia italiana e terzi nell’ordine medio della spesa effettuata, pari a 17€. Il nostro Paese sta sempre più ampliando i suoi gusti in fatto di cucina e a dimostrarlo sono i risultati della recente statistica relativa agli ordini effettuati dagli italiani su HelloFood, piattaforma online di ordinazioni a domicilio. Tra le cucine più richieste, infatti, subito dopo quella tradizionale italiana – al primo posto con il 43% degli ordini – si posizionano quella mediorientale (29%), quella asiatica (25%) e la cucina greca, al quarto posto con il 3% delle preferenze totali.

 

Grazie al contributo dei 120 mila utenti registrati nelle 20 città e nei 30 comuni italiani in cui HelloFood ha portato la sua clochearancione, è stato possibile definire il profilo gastronomico degli utenti del Belpaese:  in testa ai piatti più richiesti c’è ovviamente la Pizza – con il 39% degli ordini – e nello specifico la sempreverde Pizza Margherita.

 

Nonostante il legame con i classici intramontabili, da Nord a Sud, quando si ordina a domicilio si preferisce variare, sperimentando nuovi gusti e sapori: “Le abitudini degli italiani a tavola stanno cambiando sulla spinta di nuovi stili di vita e dei mutamenti sociali ed economici – commentaChristian SarcuniAD di HelloFood  Si vanno, dunque, modificando o sostituendo le consuetudini alimentari per lasciare, ad esempio, il passo al cibo multietnico. Ciò si rispecchia anche negli ordini a domicilio ed è sorprendente scoprire che spesso l’evoluzione più radicale dei palati sia avvenuta in città che posseggono una cultura gastronomica molto forte”.

 

Si scopre, infatti, che il kebab è riuscito a spodestare il sushi a Milano – sono il 40% le comande totali a favore del rivale mediorientale – e che ha fatto capitolare anche i palati ferraresi (37%) e senesi (31%). Oppure, che in città ai poli opposti dello stivale, quali Palermo e Trento, spopola la cucina cinese con una speciale passione per gli involtini primavera. Ed è curioso scoprire che è proprio il capoluogo trentino ad effettuare la spesa più alta per singolo ordine: 18 € contro una media nazionale di 15 €. Al secondo posto si posizione Genova, con una media di 17,9€, seguita da Torino, al terzo posto con una spesa di 17€ per ordine. A Genova e Firenze, invece, sono sempre più richiesti i piatti della cucina giapponese.

 

Tra le città più affezionate alla pizza troviamo sorprendentemente Padova e Bologna, forse in relazione all’alta concentrazione di studenti, seguite da Parma e da Pescara. Restano ben saldi alle proprie radici, i cittadini di RomaPescara e Napoli, dove supplìarrosticini e frittatinesbaragliano la concorrenza con il 34% degli ordini effettuati.

 

Fanalino di coda per gli ordini registrati su HelloFood la cucina greca, che si posiziona però al primo posto tra le preferenze a Pavia e Perugia, città con  il più alto numero di richieste per il gyros pita

 

HelloFood.it è la piattaforma di online food delivery per ordinare a domicilio in maniera comoda, veloce e conveniente, 24 ore su 24, ogni tipo di pietanza: dalla pizza al sushi, dalla piadina all’hamburger, passando per il bio e il vegan. Nato come evoluzione di PizzaBo.it – la startup bolognese che ha conquistato le principali città universitarie del Nord Italia – il marchio HelloFood punta ad espanderne il raggio d’azione. In tempi brevi, HelloFood ha già accresciuto il proprio network raggiungendo ben 120 mila utenti registrati, 21 città (Bologna, Padova, Pisa, Parma, Ferrara, Genova, Torino, Pavia, Trento, Verona, Milano, Firenze, Siena, Perugia, Pescara, Roma, Napoli, Bari, Chieti, Palermo e Reggio Emilia) e circa 30 comuni italiani con una selezione di mille nuovi ristoranti e una vasta scelta di cucine. Oltre al portale www.hellofood.it, il servizio è accessibile da mobile attraverso l’app gratuita, disponibile sia per iOS sia per Android.

radicali a tutto tondo: una settimana "con la rosa nel pugno"

radicali pannellaLetture pubbliche di poesie di Ashraf  Fahadh, poeta ed artista messo recentemente nel braccio della morte per i presunti contenuti sovversivi delle sue opere

 

Si prospetta per Torino una settimana tutta “con la rosa nel pugno”. L’Associazione radicale Adelaide Aglietta il 15 gennaio organizza un evento, dalle ore 17.30 alle 19.30, in piazza San Carlo, di fronte all’istituto bancario San Paolo, con letture pubbliche di poesie di Ashraf  Fahadh, poeta ed artista messo recentemente nel braccio della morte per i presunti contenuti sovversivi delle sue opere. L’incontro, nell’ambito della campagna lanciata dal Festival internazionale delle Letteratura di Berlino, sarà anche occasione per manifestare lo sdegno per le 47 esecuzioni capitali in Arabia Saudita. Nella stessa giornata, alle ore 20.30 ci sarà la prima riunione dell’Associazione nella nuova sede di via San Dalmazzo 9 bis. Il giorno successivo, 15 gennaio,  ore 11.30, si terrà il primo incontro con gli organi di informazione, a cura di Silvio Viale, consigliere comunale radicale eletto nel Pd. In quella sede sarà presentata la nuova petizione popolare per chiedere alla Regione Piemonte maglie più larghe per accedere alla pillola abortiva RU486. Inoltre si farà il punto sulle iniziative per il testmento biologico in Regione, per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia, perla questione delle unioni civili e si richiederà che venga attivata in Piemonte la coltivazione della cannabis ad uso terapeutico.

 

Massimo Iaretti

Attenti al Gorilla! Vol II: Omaggio a Fabrizio De Andrè

In occasione dei 17 anni dalla scomparsa di Faber, Domenica 10 gennaio Accademia dei Folli al Teatro della Concordia di Venaria 

 

folli musica teatroDomenica 10 gennaio la compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli è in scena a Venaria con il primo spettacolo del 2016. In occasione dei 17 anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, i Folli salgono alle ore 21.00 sul palco del Teatro della Concordia con Attenti al Gorilla! Vol II, nuovo capitolo della ricerca poetica e musicale della compagnia torinese in omaggio a Faber.

 

Uno show che affonda nelle radici “popolari” dell’intera opera dell’artista genovese e che accompagna lo spettatore in un percorso attraverso la poetica di De Andrè. Durante il concerto-recital vengono indagate le pieghe più recondite dell’animo umano, con racconti di personaggi, situazioni, amori, storie, tutti con la personale interpretazione musicale della compagnia, ma nel rispetto filologico di de Andrè, senza grossi stravolgimenti negli arrangiamenti.

 

Attenti al Gorilla! è un viaggio per ridisegnare i contorni dell’anima, un’esplorazione nelle terre cantate e raccontate da Faber: terre di oppressi, emarginati, di piccoli grandi uomini e donne, anime salve, in terra e in mare. Ogni brano presenta un punto di vista, in cui ogni canzone è una dichiarazione d’amore verso l’uomo.

 

L’ingresso costa 15 euro, 13 euro ridotto.

 

www.teatrodellaconcordia.it

www.accademiadeifolli.com