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Arriva Junker, la nuova App per la differenziata

La Città di Torino, insieme ad Amiat, società del Gruppo Iren, ha adottato e messo a disposizione dei cittadini, Junker, un servizio fruibile tramite app (per smartphone android o apple) che riconosce con un solo clic quello che il cittadino sta gettando, e tramite geolocalizzazione, informa l’utente sulla normativa del territorio di riferimento. Tanto semplice da essere rivoluzionaria. Mai più dubbi, mai più errori, dunque, grazie a questa app, nata per facilitare la vita ai cittadini, integralmente tradotta in 10 lingue, tra cui russo, cinese, rumeno, ucraino, a favore dei turisti, ma anche delle comunità straniere che vivono e lavorano in Italia. Inoltre la app è stata resa totalmente accessibile per ipo e non vedenti, sia nella versione iOs che Android. Ecco come funziona: scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker riconosce il rifiuto grazie ad un database interno di oltre 1 Milione e mezzo di prodotti e ne indica la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinate le varie parti. Un database ‘in progress’ che viene aggiornato quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti: se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere alla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti e da quel momento presente nel database. Uno strumento innovativo perfettamente in linea con la filosofia delle smart cities. JUNKER è a disposizione gratuitamente per tutti, e offre la possibilità alla città di comunicare molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, percorsi, calendari del porta a porta, indicazioni per i rifiuti speciali. Saranno attivi sin da subito funzioni che permettono anche ai cittadini di diventare protagonisti dell’economia circolare. Da un lato gli utenti potranno segnalare criticità relative alla gestione dei rifiuti allegando una foto scattabile con il proprio smartphone. D’altro canto gli utenti potranno indicare punti per favorire la riduzione del rifiuto, per esempio negozi di seconda mano o di prodotti sfusi, centri di riuso, raccolta delle eccedenze alimentari, e così via. “Eccellenti risultati in termini di raccolta differenziata e igiene ambientale dichiara il Presidente di Amiat Gruppo Iren Christian Aimaro – si raggiungono anche grazie all’adozione di strumenti di informazione innovativi, che consentono di avviare un dialogo diretto fra la città e gli utenti, ampliando sempre più i canali di comunicazione rivolti al pubblico. La partecipazione diretta dei cittadini, grazie all’utilizzo di questa applicazione, costituisce una nuova opportunità per migliorare ulteriormente il servizio erogato e la qualità di vita dei cittadini. Questo strumento tecnologico consente ai cittadini di poter fruire di un aiuto immediato e sempre disponibile per poter correttamente conferire tutti gli imballaggi, con un conseguente miglioramento in termini qualitativi della raccolta differenziata” “JUNKER nasce per ridurre la quantità di rifiuti a favore del riciclo delle materie prime di cui sono composti”– afferma Benedetta De Santis, ideatrice della APP- ma risultati significativi possono essere ottenuti solo grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini, che, nell’era delle applicazioni in mobilità, desiderano anche per la gestione dei rifiuti una informazione veloce, puntuale e smart. Da qui l’idea di un servizio semplice che identifichi i prodotti e riconosca i materiali di imballaggio con un semplice clic sul codice a barre realizzato con la fotocamera dello smartphone“. L’Assessore all’Ambiente, Alberto Unia, conferma che gli obiettivi della Città di Torino sono di raggiungere entro il 2020 i target dell’UE, cioè il 65% di raccolta differenziata su tutta la città entro il 2023. “Per raggiungere questo obiettivo spiega lassessore – la Città sta mettendo in campo una serie di politiche volte a facilitare la corretta differenziazione dei rifiuti, in primis l’estensione della raccolta porta a porta su tutto il territorio cittadino. L’implementazione di Junker sarà un importante accompagnamento ai cittadini in questo passaggio in quanto aiuterà ad eliminare qualsiasi dubbio sulla corretta differenziazione e allo stesso tempo permetterà di mettere in atto pratiche di riduzione dei rifiuti tramite la diffusione di punti di economia circolare“.

(foto: il Torinese)

 

SDL CENTROSTUDI: “IL PROF. PUGLIESE, NUOVO PRESIDENTE DEL CDA. CALABRO’ RESTA AL VERTICE DELLA FONDAZIONE”.

Un altro segnale importantissimo a favore della crescente credibilità istituzionale dell’Azienda leader di settore che salva gli italiani in crisi.

In data 31 gennaio 2018 l’assemblea dei soci di SDL Centrostudi S.p.A., dopo un vivissimo ringraziamento al Presidente uscente dott. Piero Calabrò per il proficuo lavoro svolto a favore della Società, ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2018-2021 formato dai seguenti componenti: Presidente Michele Anastasio Pugliese, Consigliere Sandro Musso e Consigliere Pierfelice Minoia. Siamo lieti di annunciare che il noto giurista Professor Avv.to Michele Anastasio Pugliese ha accettato la carica di Presidente del CdA della SDL Centrostudi S.p.A. Alla guida del Consiglio è stato scelto e nominato un uomo progressista, determinato e avanguardista che saprà far continuare a crescere la nostra realtà arricchendola con la propria lunga esperienza sia giuridica che di leadership. “Con grande entusiasmo ho deciso di accettare questa nuova sfida. Onorato della candidatura, metto tutto il mio impegno, il mio sapere, la mia esperienza a servizio di SDL assumendo la carica offertami con responsabilità e dedizione”……. così ha commentato il Prof. Avv. Michele Anastasio Pugliese l’avvenimento. Il Presidente Piero Calabrò essendo stato chiamato ad intraprendere ed affrontare nuove sfide professionali con il ricoprire incarichi incompatibili – per ragioni anche istituzionali – con la carica di Presidente del CdA di SDL Centrostudi S.p.A., ha quindi passato – come detto – il testimone allo stimatissimo Prof. Avv. Michele Anastasio Pugliese, con il quale già da tempo aveva avviato una proficua collaborazione ed un sincero e profondo rapporto personale. Il Presidente uscente continuerà, peraltro, a presiedere la Fondazione SDL e l’istituto INPGD ed a fornire, pertanto, un importante contributo alla formazione e diffusione della cultura del debito e dei rapporti bancari, finanziari e tributari garantendo il suo valido e prezioso supporto. Infine, in occasione del medesimo CdA, SDL ha avuto il grande piacere di nominare quale Direttore Generale della SDL Centrostudi S.p.A. il dott. Massimo Maria Amorosini, già tra le altre cose Direttore Generale Nazionale CONFAPI. A tutti i migliori auguri di buon lavoro dalla grande famiglia SDL.

Mazzano, 2Febbraio 2018
SDL Centrostudi SpA

 

Tirocini in azienda: la porta per il lavoro

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Di Paolo Pietro Biancone*

Si parla molto di alternanza scuola-lavoro e tirocini in azienda. Questa è la strada per imparare sul campo e acquisire competenze adeguate per il mondo del lavoro

L’alternanza scuola – lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Questo percorso si completa e arricchisce nel percorso universitario in cui gli studenti sono supportati con servizi per tirocini facoltativi e, in molti casi, obbligatori da svolgere durante il percorso di studio. Il servizio job placement delle Università gestisce l’offerta di tirocini curriculari ed extracurriculari per i propri studenti e laureati, con lo scopo di promuovere l’integrazione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro.

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Attraverso l’attivazione di tirocini curriculari ed extra-curriculari si pone l’obiettivo di offrire agli studenti ed ai neo-laureati l’opportunità di acquisire quelle competenze operative che solo un’esperienza “sul campo” può dare e di rendere partecipe l’azienda delle competenze impartite nei percorsi di laurea. Il tirocinio diventa così sempre più parte integrante del percorso formativo universitario dello studente e un’occasione di confronto e di primo approccio delle aziende con il laureato. Non di rado anche porta d’accesso all’inserimento lavorativo. Secondo i dati diffusi dal Senato della Repubblica sul mercato del lavoro e i giovani, in Italia la fascia di popolazione tra i 15 e 24 anni non occupata è in incremento già nel 2008 e l’intensità del fenomeno abbia continuato a crescere fino ai livelli critici del 2014, in cui l’indice ha raggiunto quota 42,7% (inferiore solo a Grecia e Spagna). All’inizio del 2014, la giunta della regione Piemonte ha deliberato di anticipare l’attuazione della Garanzia Giovani, approvando il Progetto straordinario Garanzia Giovani Piemonte – GGP5 . Il Progetto, finanziato con 5.600.000 euro di risorse residue del POR FSE 2007-2013, è iniziato il 1° giugno 2014 e si è concluso il 30 marzo 2015. Prevedeva dall’inizio azioni rivolte ai servizi per il lavoro e alla formazione finalizzata all’occupazione, mentre le altre misure sono state progressivamente attivate nei mesi successivi (ISFOL 2016a; Regione Piemonte 2016).

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Le misure attuate nel piano straordinario regionale hanno di fatto aperto la strada a quelle poi adottate nell’ambito della Garanzia Giovani nazionale: è ad esempio già presente il principio della retribuzione a risultato, mentre manca ancora il sistema di profilatura dei beneficiari, caratteristica peculiare – come si è visto – del programma nazionale. Nell’ambito della GG nazionale risulta assegnato alla regione Piemonte un ammontare di risorse pari a 97.433.240 euro. Anche alla luce della concorrenza con il piano straordinario regionale, il Piemonte ha scelto di concentrare la gran parte di tali risorse su poche tipologie di intervento: il contrasto dell’abbandono scolastico, l’inserimento occupazionale e il tirocinio extra-curriculare. La regione ha inoltre scelto di non finanziare la misura del bonus occupazionale. Le misure finanziate sono articolate in quattro percorsi offerti ai giovani iscritti al Programma: i primi tre sono concentrati sul reinserimento in formazione, sul tirocinio extra-curriculare e sull’inserimento al lavoro (perc. 3). In ciascun percorso, alla misura principale si accompagnano una serie di misure accessorie, di accoglienza o di orientamento specialistico. I dati successivi rivelano che le porte di accesso al mondo del lavoro sono migliorate e l’occupazione giovanile di conseguenza. Questo è anche confermato dai dati crescenti di attivazione stage e tirocini, che manifestano l’interesse delle imprese al mondo della formazione e rivelano la convinzione che gli stage possono essere strumento formativo sul campo utile a tutte le parti coinvolte.

*Presidente del corso di studi in professioni contabili

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Università di Torino

 

POESIA O SINTONIA DI VITA?

“L’eco ed io” , edito da IL VIANDANTE, è uno splendido libro di poesie non banali e non scontate. L’ho capito nel momento in cui ho letto i primi versi: questa voglia di scrivere… e per chi?Così Silvia Magistrini, Presidente del “Comitato Dante Alighieri” di Verbania e VCO, sabato 20 gennaio a Villa Olimpia di Verbania, nel presentare la raccolta di poesie di Domenica Blanda, poetessa e fotografa.“Ho avvertito questa sua voglia di scrivere, nel momento in cui ho letto le sue prime poesie” ha spiegato Magistrini “questa voglia…. ma per chi?” “E’ un momento di sfogo” ha risposto Blanda” mi nutro di poesia e di scrittura, le scrivo per me. Mi piacciono molto le albe e i tramonti, soprattutto i secondi, anche perché in questo periodo sono un po’ depressa”, per cui i tramonti mi rappresentano molto”. La stessa autrice ricorda poi altri momenti della vita che le hanno ispirato una poesia o l’altra: “per esempio, quando ero a Palermo, in un bellissimo giardino, il sole… sentivo il profumo delle piante e dei fiori”. Come dire “quando amor mi spira, noto”: che sia la natura, una persona, sé stessi”. Anche il lago (il nostro lago), è la sottile malinconia che Mimma fotografa e canta assieme, il luogo confidente della sua fatica, della ricerca di una sintonia di vita con il mondo e con le cose” continua la Presidente. Oltre a “notare” , la poetessa è anche fotografa per cui, gli stessi aspetti della realtà che vengono messi in versi, possono essere, anche contemporaneamente , immortalati.

Elio Motella

 

TRA ALBA E TRAMONTO

Tra alba e tramonto,

i pensieri corrono,

si tuffano nel passato,

ritornano al presente.

La melanconia

mi prende,

il cuore si rattrista

di nostalgia.

I primi raggi

bucano

l’oscurità

e la speranza

si fa strada

guardo al futuro.

L’Italia che verrà

DAL 18 GENNAIO AL 30 MARZO

Il Risorgimento raccontato attraverso undici film. “L’Italia che verrà” è il titolo della rassegna cinematografica curata, insieme al regista Davide Ferrario, da Ferruccio Martinotti, direttore del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino (che ospiterà l’evento) e realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Gli anni che portarono all’Unificazione del Paese saranno raccontati sul grande schermo attraverso i più importanti classici – a partire dal kolossal “Il Gattopardo” di Luchino Visconti o da “I vicerè” di Roberto Faenza o ancora da “Uomini contro” di Francesco Rosi così come da “Viva l’Italia” o da “Vanina Vanini” di Roberto Rossellini – ma non solo. Il pubblico potrà anche partecipare, fino a venerdì 30 marzo, alla visione di titoli più recenti e, se vogliamo, più “insoliti: dall’originale “La pattuglia sperduta” di Pietro Nelli, fino a “Il brigante di Tacca del Lupo” (una sorta di via italiana al western) di Pietro Germi, all’antiretorico e antiborghese “Le Cinque Giornate” di Dario Argento e a “Piazza Garibaldi” dello stesso Davide Ferrario. “Un luogo crocevia della Storia, una sala cinema, uno straordinario secolo di storia nel quale gettare le reti, un grande uomo di cinema amico del Museo: impossibile – dichiara il direttore Ferruccio Martinotti non saldare l’equazione e generare qualcosa di intrigante”. Come certamente sarà. A partire dall’evento inaugurale, speciale e gratuito, in programma giovedì 18 gennaio dalle ore 18, allorché in Sala Plebisciti sarà proiettata un’autentica e rara chicca: “I mille”, film muto del 1912 firmato da Alberto Degli Abbati e Mario Caserini, su sceneggiatura di Vittorio Emanuele Bravetta, dal diario di Giuseppe Cesare Abba. Per l’occasione, il film – considerato uno dei primi lungometraggi dedicati alla figura di Garibaldi – verrà sonorizzato dal vivo con musica elettronica dal compositore Andrea Costa, autore di molte colonne sonore mentre sulle pareti scorreranno immagini del Museo e di altri film montate da Davide Ferrario. A seguire, tutte le altre proiezioni avranno luogo nella Sala Cinema del Museo e ogni film sarà proposto ai visitatori per un’intera settimana, dal sabato al venerdì successivo, alle ore 11 e alle 14,30 di ogni giorno. Si inizierà sabato 20 gennaio con “San Michele aveva un gallo” dei Fratelli Taviani.

g.m.

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“L’Italia che verrà”

Museo Nazionale del Risorgimento – Palazzo Carignano, via Accademia delle Scienze 5, Torino; tel. 011/5621147 – 5623719 – Dal 18 gennaio al 30 marzo – Ingresso gratuito per i visitatori muniti di regolare biglietto

Per info: www.museorisorgimentotorino.it

Foto
– Dal film “Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario
– Ferruccio Martinotti

 

 

Vogliamo fare la pipì senza glifosato

Il glifosato (in inglese glyphosate, noto anche con la denominazione commerciale di Roundup) è il diserbante più usato al mondo e dalla sua comparsa sul mercato, che risale al 1974, ne sono state sparse sui campi quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate. Da tempo è sotto accusa per i possibili danni alla salute, tanto che nel 2015 lo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, legata all’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), lo ha inserito nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (gruppo 2A).

Nonostante queste preoccupazioni, lo scorso mese di novembre, l’Unione europea ha rinnovato l’autorizzazione al suo impiego in agricoltura. Una scelta che ha fatto felici gli azionisti della Monsanto, che oggi produce il glifosato (mentre ieri produceva il DDT), ma che lascia perplessi e preoccupati noi consumatori. Diciassette sono i Paesi della UE che hanno votato a favore del rinnovo all’autorizzazione all’uso in agricoltura dell’erbicida, mentre nove sono stati i contrari: Italia, Belgio, Grecia, Francia, Ungheria, Cipro, Malta, Lussemburgo e Lettonia. Astenuto il Portogallo. Contro si è espressa in modo particolare la Francia, che attraverso il suo rappresentante ha affermato: ‘Il glifosato è un prodotto potenzialmente a rischio per la salute, per l’ambiente e la biodiversità’.

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Ricerche sono state fatte per verificare la presenza di residui dell’erbicida negli alimenti, visto che si è riscontrata la sua presenza nell’urina delle persone, così come nel latte materno. Il Test-Salvagente ha effettuato le prime analisi nel nostro Paese su 100 alimenti a base di cereali (e sull’acqua potabile), rilevando tracce di glifosato nella pasta e in altri prodotti come fette biscottate e corn flakes. Anche nell’acqua potabile sono state rilevate tracce e in due casi la concentrazione era superiore ai limiti di legge. Eppure, scrive il mensile Il Salvagente “nessuna Regione italiana analizza la presenza di glifosato e del suo metabolita Ampa nelle acque potabili, nonostante le raccomandazioni comunitarie”. Nella decisione europea hanno prevalso ancora una volta gli interessi dell’industria agrochimica, senza nessun rispetto del principio di precauzione e senza preoccuparsi di ulteriori approfondimenti.

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Se questa prima notizia ci lascia perplessi e preoccupati, c’è però un’interessante conferma che ci giunge da uno studio promosso da Federbio. “Bastano due settimane di una dieta a zero pesticidi per abbattere e in alcuni casi azzerare il contenuto di inquinanti nelle urine di una famiglia italiana. Madre, padre, due bambini di 7 e 9 anni: per tutti loro, per quasi tutte le sostanze chimiche analizzate, si passa da livelli di contaminazione alti a quantità molto basse e spesso sotto i limiti di rilevabilità. La “decontaminazione” ha funzionato per alcuni degli insetticidi più utilizzati dall’agricoltura convenzionale (clorpirifos e piretroidi) e per il glifosato, l’erbicida contro cui si è mobilitata l’opinione pubblica e una parte della ricerca a livello europeo e non solo”. “Un’indicazione importante continua ancora Federbio – del fatto che la chimica contenuta negli alimenti da agricoltura convenzionale anche in presenza di cibi che rispettano le soglie stabilite di fitofarmaci, come capita nella maggior parte dei prodotti consumati in Italia rimane e si accumula nel nostro corpo, con conseguenze che ancora non sono state totalmente studiate e comprese”. Abbiamo, dunque, la facoltà di scegliere e mangiare bio fa bene alla nostra salute e a quella dell’ambiente!

Ignazio Garau

Presidente Italiabio

 

È Record del Mondo per Dj Stefano Venneri: 205 ore di diretta radio

 E’ stato ufficializzato in questi giorni dal team del Guinness World Records di Londra il record del mondo della “Maratona Radiofonica piu’ lunga del Mondo” stabilito dal 4 al 12 ottobre 2016 dal Dj italiano Stefano Venneri su Radio B.B.S.I. di Alessandria.

Venneri che è anche lo speaker ufficiale del Torino Fc ha trasmesso per 205 ore 2 minuti e 54 secondi senza dormire sulla frequenza fm 99,600 dell’emittente alessandrina BBSI.

Il Dj, che ha ricevuto in studio anche il sostegno dell’editore e presidente granata Urbano Cairo, non è nuovo a queste imprese.

Aveva già stabilito diversi primati mondiali alla radio e  non solo, nel 2006 (125 ore alla radio), nel 2007 ( 135 ore alla radio) , nel 2008 (865 abbracci in 21 minuti), nel 2009 (183 ore alla radio), nel 2010 (18 minuti a 28 metri d’altezza dj a testa in giu’), nel 2013 (74 ore di diretta su Grp Tv).

La Maratona nei piccoli studi della radio (4×4) ha visto la presenza di 6 medici che monitoravano la situazione fisica del Dj ( ha terminato la Maratona con la pressione minima di 84 e la massima di 122), oltre 150 testimoni e migliaia di messaggi di sostegno da ogni parte del Mondo.

Il Dj che è anche pubblicista ha 44 anni, da 9 anni è la voce ufficiale del Torino Calcio allo Stadio “Grande Torino”, organizza eventi oltre a condurre numerose manifestazioni.

Il record precedente apparteneva ad un Dj cinese che si era fermato a 200 ore.

La pagina del riconoscimento ufficiale del record si trova al link www.guinnessworldrecords.com/world-records/longest-marathon-radio-dj mentre il sito ufficiale del Dj Venneri si trova all’indirizzo www.stefanovenneri.it.

Chatta che ti passa – Il deserto della rete

“Chatta che ti passa – Il deserto della rete: un gioco che gioco non è” è un libro di Annamaria Poeta, docente di lingua francese con notevoli competenze digitali. Il testo, edito per i tipi di Zona Contemporanea, verrà presentato, con l’intervento dell’autore, giovedì 4 gennaio, alle ore 16, al Centro San Liborio, in via Bellezia 19 a Torino. L’incontro verrà moderato dal giornalista Massimiliano Quirico. Per informazioni rivolgersi all’Associazione Progetto Angelica, posta elettronica: info@progettoangelica.it

 

Capodanno al Forte di Bard

Bard (Aosta)

Un Capodanno in una Fortezza dal fascino straordinario (fatta riedificare nell’Ottocento da Casa Savoia) e in uno scenario unico e magico, come la Valle d’Aosta è in grado di offrire con ampia generosità. Per brindare al nuovo anno il Forte di Bard offre per domenica 31 dicembre una proposta esclusiva in grado di coniugare arte, cultura e intrattenimento. La formula “all inclusive” prevede un aperitivo di benvenuto, la visita alle grandi mostre in corso, “Da Raffaello a Balla. Capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca” e “World Press Photo 2017”– con le più straordinarie immagini scattate nel corso dell’anno dai più importanti fotografi del mondo – il cenone servito nell’esclusiva location del Ristorante “La Polveriera” e, dopo il brindisi di mezzanotte, il concerto del “The Quartetto Euphoria”, un quartetto d’archi composto da Marna Fumarola, Suvi Valjus, Hildegard Kuen e Michela Munari, pioniere della musica comico-classica. Un progetto tutto al femminile, nel quale le quattro musiciste si divertono a scardinare gli stereotipi del concerto classico, trasformando e amplificando le dinamiche tipiche di qualsiasi ensemble cameristico. I loro esilaranti spettacoli teatrali uniti alle qualità accademiche di un quartetto d’archi classico le hanno portate ad avere collaborazioni con artisti di fama internazionale tra cui Max Gazzé, Stefano Bollani, Skin, Ron, Dario Vergassola e Justin Hayward dei Moody Blues. «Nell’offerta del Capodanno valdostano si è voluto differenziare le proposte delle varie località a seconda delle espressività e potenzialità di ognuna – commenta il Presidente della Regione, Laurent Viérin – A Bard si è deciso di puntare sull’eccellenza con una formula dedicata ad un pubblico che vuole accogliere il nuovo anno nel segno dell’arte e della cultura regalando anche un momento di intrattenimento. Nelle altre località turistiche della regione si stanno organizzando altre formule di modo che la Valle possa offrire una proposta variegata in grado di soddisfare i vari gusti del pubblico».

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Info e prenotazione obbligatoria: Tel. + 39 0125 833886 – eventi@fortedibard.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLE FESTE DA NON PERDERE

 

Sabato 30 dicembre, alle ore 15, è in programma, sempre al Forte, l’iniziativa “Le chiavi di Babbo Natale”.

Un grande pacco ricco di sorprese apparirà nella Piazza di Gola della Fortezza. Ma quale sarà la chiave giusta per aprirlo? L’animazione per i più piccoli sarà a cura di Magic Bunny Show. Ingresso libero.

 

Mercoledì 3 gennaio 2018, dalle ore 14, il Forte ospiterà una mostra-spettacolo che presenterà quattro Slitte originali del ‘700 ed ‘800 provenienti dalla Foresta Nera tedesca, dalle lande innevate della Norvegia e dalle vette del Tirolo austriaco. Un eccentrico cocchiere a bordo di una slitta itinerante trasporterà Babbo Natale nei cortili della fortezza per regalare al pubblico le atmosfere di un Natale d’altri tempi. A cura della compagnia “Italento”. Ingresso libero.

 

E prosegue sino al 7 gennaio, su iniziativa del Comune di Bard e dell’Associazione Borgo di Bard, la rassegna Noël au Bourg”.

 

Per il secondo anno è infine promosso il concorso “Presepi nel Borgo”, che trasforma le vie del Borgo in uno scenario da fiaba con decine di presepi allestiti negli angoli più belli, abbinati a giochi di luci e proiezioni laser di grande effetto.

 

GLI ORARI

Nel corso delle festività, ad eccezione del 25 dicembre, il Forte e i suoi spazi espositivi saranno aperti al pubblico tutti i giorni, lunedì compresi (feriali 10-18, festivi 10-19; 1 gennaio 13-19).

 

g.m.