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Anzile dopo l’inaugurazione del 24 ottobre si veste di novità

Anzile controlla giorno dopo giorno la qualità dei prodotti 

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Anzile dopo l’inaugurazione del 24 ottobre si veste di novità. Un grande spazio in Corso Garibaldi 207 per accogliere privati a cui è dedicata la vendita al kg fino alle aziende con richieste massive di prodotti.  Anzile controlla giorno dopo giorno la qualità dei prodotti provenienti da aziende di alto livello nel settore della pasticceria, panificazione e gelateria. 

 

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Limone Piemonte intitola una via al Col. Domenico Rossotto

Domenica 18 giugno  Limone Piemonte ha  intitolato una via cittadina al Colonnello Domenico Rossotto, cittadino d’adozione dal 1991. All’Eroe sono stati dedicati anche gli annessi giardini ove è stata innalzata una stele commemorativa in acciaio, creata dall’artista Nino Baudino

La cerimonia presieduta dal sindaco di Limone Piemonte Angelo Fruttero, già Ufficiale medico di complemento degli Alpini, è stata promossa dall’Istituto del Nastro Azzurro – Sezione di Vigevano e Lomellina ed organizzata dall’A.N.A. – Gruppo Limone Piemonte.Erano presenti la figlia del Colonnello, Signora Maria Vittoria Rossotto e i nipoti, tutti residenti a Vigevano.L’Autorità più elevata è il Comandante del 1° Rgt. a. mon. Col. Stefano Panoni.

Dalla zona di raduno per raggiungere la chiesa parrocchiale di San Pietro in vincoli (1^ fase della manifestazione) aprivano lo sfilamento i gonfaloni dei Comuni di Limone P.te e di Vigevano, seguiti dai labari dell’Istituto del Nastro Azzurro- Federazioni provinciali di Torino e di Imperia e Sezione di Vigevano-Lomellina; dell’ A.N.Art.I.- Delegazione del Piemonte e sezioni di Moncalvo d’Asti e Villafranca P.te; dell’Arma Aeronautica; dei Bersaglieri; del Comitato locale di Limone Piemonte della Croce Rossa Italiana; dell’Unione Combattenti e Reduci di Imperia. Chiudevano la sfilata i gagliardetti dei Gruppi locali degli Alpini preceduti dal loro labaro della Sezione di Cuneo.

Dopo la Santa Messa le Autorità e le citate Associazioni si sono trasferite al monumento ai Caduti dove ha avuto luogo l’alzabandiera con la guardia schierante del 1° Rgt. a. mon. di Fossano, che presentava le armi e, a seguire, la deposizione della corona di alloro ai Caduti ad opera del Sindaco e del Comandante del Reggimento. Sono quindi seguite le allocuzioni del Sindaco che ha commentato “Siamo orgogliosi di dedicare una strada del nostro paese al Colonnello Rossotto, un personaggio di grande levatura morale e intellettuale che era molto legato a Limone, dove ha trascorso molti anni della sua vita. Questo vuol essere uno stimolo per la comunità a ricordare le gesta eroiche del nostro concittadino, che rappresenta senza dubbio un esempio di rettitudine per i giovani” e della professoressa Laura Pasquino, del Nastro Azzurro di Vigevano, che ha brevemente ricordato i meriti del Colonnello Rossotto, più avanti riportati.

Il Presidente del Nastro Azzurro di Vigevano – Lomellina, Brigadiere M.A.V.M. Calogero Modica ha sottolineato, con voce incrinata dall’emozione, come sempre il Colonnello abbia messo prima l’uomo, il soldato con i suoi problemi, le sue ansie, i suoi timori e ha concluso come sia “nostro dovere ricordare l’operato di questo grande uomo, che ha speso tutta la vita per insegnarci con il suo esempio l’Amor di Patria, il rispetto delle istituzioni e l’importanza delle tradizioni, per non dimenticare chi si è immolato per conquistare la libertà di cui godiamo”.

È stato quindi il turno degli Alpini con il Presidente del Gruppo Alpini locale Fedele Gertosio che ha ringraziato tutti gli intervenuti e un grazie speciale l’ha riservato all’artista Nino Baudino, che, con la sua opera, sancisce un rapporto decennale con gli Alpini di Limone P.te. Subito dopo il Vice Presidente della Sezione A.N.A. di Cuneo, Marco Agnello, ha plaudito l’iniziativa, rammaricandosi che altri Gruppi Alpini non siano potuti intervenire per concominanti impegni nella bassa cunese.

 

Per ultimo lo speaker ha invitato il Delegato Regionale A.N.Art.I. del Piemonte e della Valle d’Aosta, Gen. Luigi Ghezzi, a prendere la parola. Il Generale, in rappresentanza del Presidente Nazionale- Gen. Rocco Viglietta- ha portato il saluto dello Stesso e dell’Associazione tutta ed ha ringraziato il Presidente Nazionale del Nastro Azzurro, Gen. Carlo Maria Magnani, per la squisita delicatezza nell’aver voluto coinvolgere nella cerimonia anche gli Artiglieri d’Italia, considerato che il Colonnello Rossotto era sì Alpino, ma pur sempre innanzitutto Artigliere, uscito dalla storica e gloriosa Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino (cosa tra l’altro confermatami dalla Figlia).

Il Delegato, prendendo spunto dalle parole del Parroco, Don Elio Dotto, chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la vita per causa mia, la troverà, a commento del Vangelo e dalle parole Soldato, riferita al Colonnello e Soldati ai suoi Artiglieri (Ufficiali, Sottufficiali e Truppa), ha esordito ricordando quanto appropriatamente il Cappellano militare della Caserma Piave di Civitavecchia propose, come riflessione, agli Artiglieri del 13° Gruppo “Magliana” l’accostamento del Soldato a Cristo. Esso, il Soldato, è chiamato a sacrificarsi- financo con la vita- per il Prossimo e questo è schietto altruismo, vera e propria negazione di quell’egoismo che- il Vangelo ammonisce- fa perdere la vita.

L’altra parola chiave è “Soldato”. Sì soldato perché tale termine identifica maturità, responsabilità, disciplina, dovere. E qui il pensiero ci riporta indietro, alla Cresima, quando il Vescovo, con l’imposizione delle mani sul capo e l’unzione della fronte col Sacro Crisma, stigmatizza la piena maturità Cristiana del cresimato, definendolo Soldato di Cristo.

Tornando a noi militari, la cosa più importante dell’uniforme sono le stellette che si portano sul bavero della giubba. Queste stanno sopra le mostrine proprio a ricordare che al di sopra dell’artigliere, dell’alpino, del bersagliere, etc c’è lui, il soldato. E il Colonnello Rossotto era un vero Soldato, un Comandante a tutto tondo: intelligente, capacità professionale superba, prontezza e lucidità di valutazione anche in situazioni più estreme, cura costante dei dipendenti, coraggio. A ciò univa un’eccezionale dirittura morale (esempio, non chiacchiere), che le conquistava la stima e l’affetto dei suoi soldati: non a caso i suoi Artiglieri lo chiamavano “papà Rossotto”. Era un autentico trascinatore: i suoi Artiglieri avevano estrema fiducia in lui e lo seguivano dovunque.

Tutti i vivi all’assalto! Il mio Gruppo alla baionetta con me tra tre minuti!” E al terzo minuto, al grido di “Savoiaaa!“, pistola in pugno, strappando con i denti la sicura della bomba a mano, si lanciò contro i fanti Russi. Tutti i soldati, anche gli addetti ai servizi – furieri, telefonisti, infermieri, dottori, cucinieri, conducenti e addetti alle salmerie – baionetta inastata, scattarono in avanti e questa massa di disperati riesce a ricacciare i Russi e a rompere l’accerchiamento fatale. Questo era il Colonnello Rossotto: una superba figura di Comandante. A Lui si attaglia in pieno il Pensiero di Sant’Agostino in merito al Comando: Rossotto infatti esercitava il comando non per primeggiare, ma per amore di provvedere al bene e – aggiungo io – alla salvezza dei suoi Artiglieri. Dopo le allocuzioni, il Sindaco, il Comandante del 1° Rgt. a. mon. e la Signora Maria Vittoria Rossotto hanno scoperto la targa della via intitolata al Colonnello e la stele a ricordo dello Stesso posizionata negli gli adiacenti giardini.

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IL COLONNELLO DOMENICO ROSSOTTO (di Prof. Laura Pasquino )

Domenico Rossotto è stato Comandante del Gruppo Conegliano del 3° Reggimento Artiglieria da montagna della Divisione Julia dal 1937 al 1943, prima durante la campagna di Grecia e poi sul fronte russo-franco, guidando i superstiti della colonna Rossotto e portando in salvo il gruppo nella ritirata del Don. Per i suoi atti eroici in guerra è stato insignito di ben quattro Medaglie d’Argento al Valor Militare e della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia Nel 1985 il Comune di Conegliano (TV) gli ha conferito la cittadinanza onoraria, mentre nel 1992 alla sua memoria è stata intitolata la sede del Gruppo Alpini di Limone Piemonte, dove risiedeva negli ultimi anni di vita. È autore del libro “Ricordi di guerra”, dove racconta il suo passato militare. Inoltre, viene citato nel libro di Giulio Bedeschi “Centomila gavette di ghiaccio” con lo pseudonimo di Colonnello Verdotti.

Questo è tutto sulla cerimonia di Limone P.te.

Non posso però chiudere senza citare quanto il Generale di Corpo d’Armata Umberto Ricagno, già Comandante della Divisione Alpina Julia scrive del Colonnello Domenico Rossotto in un rapporto informativo, datato Bari 26 marzo 1952 ” …Uomo riflessivo e di sangue freddo, pieno di risorse, in situazioni assai difficili dimostrò alta capacità e leggendario valore. …”

Il Delegato Regionale Luigi Ghezzi

 

Anzile, materie prime per pasticceria. Il 23 ottobre apre al pubblico la nuova sede

Potrete assaggiare i prodotti, discutere con esperti del settore, acquistare a prezzi vantaggiosi

 

Anzile di Massimo Tratto e Rosetta Viterbo è una azienda storica nel mercato della vendita delle materie prime per pasticceria, panetteria e tutto ciò che è utile alla realizzazione di dolci.

 

Quest’anno ha deciso di ampliare la propria sede e le proprie forniture. Per questo motivo giorno 23 ottobre dalle 16 alle 19 la nuova sede in Corso Garibaldi 207 Venaria Reale sarà aperta al pubblico.

 

Potrete assaggiare i prodotti, discutere con esperti del settore, acquistare a prezzi vantaggiosi.

 

INFO: +39 011 7390342 / anzile@tiscalinet.it / www.anzile.it

 

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​ANZILE ​C.rso Garibaldi, 207 / Venaria Reale (TO)

+39 011 7390342 / anzile@tiscalinet.it / www.anzile.it

 

 

 

 

 

 

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Piemonte dal Vivo porta il teatro in 65 Comuni

Oltre 800 recite in 100 spazi, circa 145.000 presenze in tutto il Piemonte

Un cartellone composito, con appuntamenti che spaziano dalla musica alla prosa, dalla danza al balletto, dal circo al teatro ragazzi, quello allestito dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, Circuito Regionale Multidisciplinare. Una visione condivisa con il socio unico Regione Piemonte sulle linee di intervento delle politiche territoriali, che ha ampliato il raggio di azione della Fondazione, trasformandola in un vero e proprio braccio operativo e interlocutore privilegiato nell’ambito dello spettacolo dal vivo.

 

LAVANDERIA A VAPORE – TOGETHER WE DANCE – 2017/2018

Spettacoli, residenze, progetti di partecipazione

Alla Casa della danza di Collegno un ampio calendario di attività per tutti

La Lavanderia a Vapore di Collegno è il centro regionale per la danza in Piemonte. Un luogo denso di significati, collocato nei magnifici spazi ristrutturati dell’ex lavanderia di quello che era il più grande ospedale psichiatrico di Italia. Oggi il centro è riconosciuto a livello nazionale e internazionale, grazie a una innovativa politica di gestione che punta al rinnovamento dei processi creativi e al confronto artistico, seguendo il modello dei centri coreografici europei.  Molteplici nella stagione 2017/2018 le connessioni tra l’attività spettacolare, le residenze artistiche e i progetti speciali di partecipazione: un unico fluire di appuntamenti che connotano la Casa della danza come luogo aperto, fucina di narrazioni multidisciplinari, spazio vivo dove incontrarsi, partecipare…e ballare: la stagione Together we dance nasce con questo spirito, perché a tutti è data la possibilità di esplorare i temi della creazione contemporanea, della danza e del movimento. Dove si può sperimentare, divertendosi, alla ricerca di un linguaggio comune da costruire insieme.Un unico calendario, da ottobre a giugno, raccoglie gli spettacoli e le restituzioni pubbliche (VEDERE); le residenze artistiche (CREARE); le attività per il tempo libero adatte a tutti e l’alta formazione per i professionisti (APPRENDERE); i progetti di audience engagement (PARTECIPARE) rivolti a studenti, docenti e in generale a tutti i cittadini interessati.

 

Borgate montane. Appunti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 settembre – 10 dicembre 2017  – Inaugurazione giovedì 14 settembre 2017 – ore 18.30

 

Per fotografare bisogna avere occhio. Quante volte lo si sente dire E verrebbe da pensare che non potrebbe essere altrimenti, utilizzando un dispositivo ottico come l’apparecchio fotografico. Ma anche oggi che il digitale ha facilitato e velocizzato il processo fotografico per fotografare gli occhi non bastano, seppur “digitali”. Questo lo dimostra bene l’associazione Oculus Digitale con il suo progetto Borgate montane che il Museo ha accolto con entusiasmo e messo in mostra nelle sue sale. Gli occhi, le mani, e le gambe per andare vicino o lontano che sia non sono sufficienti a fare una buona foto. L’interesse e la curiosità per il mondo prima di tutto, la cultura visiva dall’altra; che si tratti di digitale come di analogico è sempre la testa ad avere occhio!

Fin dalla sua nascita il Museo Nazionale della Montagna si è interessato alla fotografia come documentazione delle terre alte. Negli anni ha costituito un enorme archivio fotografico, organizzando mostre specifiche, missioni fotografiche sulle montagne del mondo e partecipando a progetti di diversa entità, come quello di Oculus Digitale. L’associazione, nata nel 2011 senza fini di lucro e con sede a Torino, riunisce appassionati di fotografia, realizza progetti fotografici di vario genere e ha già numerose mostre collettive al suo attivo. Oculus è spesso ispirata dal principio dei “chilometri zero”: una buona foto si può fare anche senza viaggiare in capo al mondo. Ne deriva che i suoi lavori sono sempre sviluppati sul territorio piemontese e prevalentemente a Torino.

Nel corso del 2015 è iniziato Borgate montane, lavoro collettivo che raccoglie le fotografie scattate nelle frazioni di bassa montagna, senza pretesa di offrire una documentazione scientifica e completa dei luoghi. Sono state pertanto selezionate otto borgate, in base alla posizione geografica: Balboutet, comune di Usseaux nel cuore dell’alta Valle Chisone; Campertogno, borgata della Valsesia; Indiritto una frazione di Coazze in una delle più belle vallate minori della Val Sangone; Ostana, piccolo comune della provincia di Cuneo, in Valle Po; Rochemolles frazione del comune di Bardonecchia; Rorà, in provincia di Torino in Val Luserna; Valdieri, in provincia di Cuneo, nel Parco delle Alpi Marittime; Vrù nel comune di Cantoira, in Val Grande di Lanzo.

Si temeva di trovare situazioni ricorrenti e ripetitive, ma ci si è invece resi conto dell’originalità e unicità di ciascun luogo e di conseguenza delle numerose possibilità di rappresentarli. Le riprese con fotocamere reflex digitali, la postproduzione e la stampa, con tecnologia inkjet su carta cotone, sono state effettuate in autonomia da ciascun socio.

Le stampe in mostra, che sono state tutte donate alla Fototeca – Centro Documentazione del Museomontagna, raccontano storie, come i testi che le accompagnano. Storie di luoghi vicini che sembrano lontani nel tempo, dei loro abitanti, e dei fotografi che li hanno visitati con occhi aperti ed entusiasti. Di borgate montane e appunti fotografici.

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BORGATE MONTANE

Appunti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 settembre – 10 dicembre 2017

Inaugurazione giovedì 14 settembre 2017 – ore 18.30

Una mostra del

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI-Torino

da un progetto di

OCULUS DIGITALE

Manifestazione Riconosciuta FIAF: A26/17

con

REGIONE PIEMONTE

e la collaborazione di

Città di Torino

Club Alpino Italiano

 

Fotografi (e autori dei testi dei paesi)

Santo Algieri

Enrico Barale

Daniela Berutti

Gino Casavecchia

Alberto Dagna

Alberto Dumassi

Aurora Intile

Andrea Maina

Michelangelo Mileto

Federico Moschietto

Alessandro Pereno

Maurizio Rosati

Giuliana Vittonetto

 

TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino –Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org / www.museomontagna.org

CON VOI AL MIO FIANCO, NON HO PAURA DI VOLARE

Viridea invita tutti i bambini a partecipare domenica 1 ottobre ad un laboratorio creativo gratuito organizzato all’interno dei garden center in occasione della Festa dei Nonni, che ricorre ogni anno il 2 ottobre. Gli animatori presenti guideranno i bambini nella realizzazione di una mongolfiera 3D con l’utilizzo di cartoncini colorati, forbici, colla e pennarelli. I viaggiatori saranno proprio nonni e nipoti, disegnati dai bambini per rappresentare il viaggio indimenticabile che li lega ai propri nonni e quanto possa essere preziosa la loro presenza. Il disegno tridimensionale realizzato potrà poi essere portato a casa dai bambini, che avranno modo di consegnarlo ai propri nonni per sorprenderli nel giorno della loro festa con un regalo personalizzato e originale. I laboratori sono completamente gratuiti, non richiedono iscrizione e si terranno domenica 1 ottobre, dalle 15.30 alle 18.30, presso i Viridea Garden Center di Rho, Cusago e Rodano (MI), Settimo Torinese e Collegno (TO), San Martino Siccomario e Montebello della Battaglia (PV), Torri di Quartesolo (VI). Per maggiori informazioni: www.viridea.it. Viridea è il Garden Center italiano dedicato alle piante, alla casa e

A Collegno “Filo lungo filo, un nodo si farà”

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 22 al 24 settembre 2017, la 23° edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà” presso il Villaggio Leumann di Collegno (TO). La manifestazione culturale ha come proposito lavalorizzazione del Villaggio Leumann in quanto esempio di archeologia industrialedi inizio ‘900 e l’obiettivo di costituire un appuntamento di riflessione e incontro per artigiani tessitori, esperti di arte tessile e operatori del settore. Filo lungo filo è una manifestazione unica in Italia, diventata punto di riferimento e di confronto per chi esercita la professione tessile. La continuazione dell’evento nel corso degli anni ha reso possibile costruire rapporti di amicizia con molti espositori, i quali hanno alimentato e alimentano l’esperienza propulsiva del loro sapere e della loro arte. Il filo della tessitura è metafora di relazione e lavoro continuo che unisce persone idealmente molto diverse tra loro, pur sempre accomunate dal desiderio e dalla volontà di promuovere un modo di vita diverso e sostenibile. Tra le tappe di questo percorso spiccano la riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il legarsi alla montagna di Maria Lai, la ripresa dell’antica filiera della gelsibachicoltura della Cooperativa Nido di Seta, la salvaguardia del bisso (seta di mare), e di conseguenza del tessuto marino, da parte di Chiara Vigo, il recupero di tecniche antiche della tradizione tessile garganica di Maria Voto, i progetti dell’America Latina e del Vietnam, che hanno come scopo l’emancipazione economica locale delle donne. Ogni contributo ed esperienza ha negli anni arricchito la manifestazione, dimostrando come la tessitura continui a rappresentare una tradizione volta al futuro, un futuro più a misura d’uomo. Durante la manifestazione, luogo condiviso del sapere, del saper fare e del fare, artigiani e artistidel tessile provenienti da tutta Italia e dal mondo hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze durante il Convegno, le Mostre, la Mostra-mercato e la Sfilata di abiti ed accessori realizzati dagli stessi espositori. Il Convegno di quest’anno Artigiani nell’era digitale” tesserà un dialogo a più voci tra artigiani, operatori del settore, imprenditori sociali, innovatori e studiosi della Cultura – dislocati in varie regioni italiane – pronti a condividere storie di rinascita ed esperienza che, grazie ai nuovi linguaggi e alle nuove opportunità offerte dal digitale e dai social network, hanno intrecciato i fili di una comunità estesa, ricca di stimoli e progettualità condivisa. La mostra-mercato apre i battenti sabato 23 settembre alle ore 15.00 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all’interno dell’ex cotonificio Leumann. Sono previste, oltre all’esposizione e alla vendita, anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. L’evento si concluderà domenica pomeriggio con la sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna di un premio allo stand più originale. “Filo lungo filo, un nodo si farà”, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.CA., vuole far riscoprire al grande pubblico la creatività, la poesia e l’arte che stanno alle spalle del “fatto a mano”. Sono previste visite guidate al Villaggio Leumann sia sabato che domenica. Con il Patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e con la collaborazione del Coordinamento Tessitori e dell’azienda Diffusione Tessile. Per maggiori informazioni rivolgersi all’ Associazione Amici della Scuola Leumann, Tel. 347 3596056, email info@villaggioleumann.it, sito internet www.villaggioleumann.it, o visitare la pagina Facebook www.facebook.com/EcomuseoVillaggioLeumann.    

 

PROGRAMMA

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FILO LUNGO FILO, UN NODO SI FARA’

    Venerdì 22 settembre    Auditorium G. Arpino  – Collegno Ore 17,00 – 20,00Convegno:  “Artigiani nell’era digitale” Coordinatrice e moderatrice: Eva Basile, Presidente Coordinamento tessitori Francesca Baldassarri : Storytelling e social: esempi e casi di studio Tessa Moroder:   Lottozero: collaborazione creativa online e offline Eleonora Odorizzi: Tessere la propria narrazione digitale: l’artigiano e i social media secondo Italian Stories Diana Biscaioli:   Dal quartiere al villaggio globale: un viaggio di andata e ritorno Maria Chiara Miduri:   L’Homo faber che intreccia cavi, fibre ottiche e connessioni virtuali.  La nuova condivisione del sapere tradizionale Seguirà dibattito.   Sabato 23  settembre   Villaggio Leumann,  Corso Francia 349 – CollegnoOre 11,00 Inaugurazione mostre Villaggio Leumann, Corso Francia 313, CollegnoOre 15,00 – 19,00 Rassegna dell’Artigianato Tessile   Domenica 24 settembre  Villaggio Leumann, Corso Francia 313, Collegno Ore 9,00-19,00 Rassegna dell’Artigianato Tessile Ore 16,00 “Un intreccio da favola” spettacolo di burattini presentato da Il teatro della Volpe Ore 16,30 Sfilata di modelli creati dagli espositori  MOSTRE    Dorina Dron:   RICORDI Judith Byberg: BIOFELT LIGHTINGS, Emozione che nasce dall’incontro di feltro e luce Gruppo di Quilters italiane:         INFERNUS lasciate ogni speranza voi che quiltate Associazione Noi dell’Arte:   Noi dell’Arte e …. STORIE TESSILI   All’aperto: Chroma, intrecciare mondi per sconFilare: workshop e installazione a cura  delle Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea Il viaggio continua ….: installazione del gruppo knit-cafè di Collegno, “Donne ai ferri corti”. Tutti i colori del verde: piante tintorie dell’Azienda agricola Fratelli Gramaglia.   Visite guidate al Villaggio Leumann su prenotazione al numero 347 3596056                       

A Caselle Baladin prende il volo

Lunedì 28 agosto ha aperto ufficialmente la birreria con hamburgheria nell’Area Partenze dell’Aeroporto di Torino, in uno spazio situato oltre i controlli di sicurezza. 
In una grande scatola di birra Nazionale, il simbolo della birra artigianale 100% italiana, verranno servite le birre “vive” prodotte a Piozzo e si potranno gustare hamburger e piatti di qualità che faranno di questo piccolo gioiello, un vero e proprio gastro-pub. Il banco di spillatura verrà predisposto con 4 spine che offriranno Nazionale, la prima birra artigianale 100% italiana e la linea delle birre Open: White (birra bianca di frumento), Gold (birra bionda) e Amber (birra ambrata).  Ad affiancare i prodotti alla spina, saranno disponibili tutte le birre in bottiglia e lattina dell’ampia gamma Baladin e non mancheranno i barley wine di Cantina Baladin. La cucina proporrà hamburger di qualità, prodotti con la carne La Granda (Presidio Slow Food della razza bovina Piemontese), impiegando anche materie prime locali come la robiola di Roccaverano; non mancherà una versione vegetariana e per gli affezionati, lo stinco alla birra Brune.  Alle “fatate”, ovvero le mitiche chips di patate, preparate al momento, aromatizzate con gusti originalissimi, si affiancheranno focacce e piatti freddi del giorno. I dolci… Birramisù e Birramigiù preparati con le birre Open Amber e Open White. 


La birra, naturalmente, si abbinerà perfettamente… Come anche le bibite Baladin: Cola (Presidio Slow Food), Cedrata, Ginger, Spuma Nera e Mela Zen.  Per chi volesse un caffè, il servizio di caffetteria sarà gestito in collaborazione con Caffè Vergnano. Pensando ad un passaggio di pubblico internazionale – per il design del locale – il gruppo di lavoro si è ispirato al prodotto simbolo dell’italianità birraria di Baladin, la Nazionale. Tutta la sala, dalla capienza di circa 50 posti a sedere compreso un “mini dehors”, si sviluppa attorno ad una grande scatola che riporta le grafiche e i messaggi di questo prodotto. Come si addice al luogo, ci sarà uno schermo con gli orari di partenza dei voli. Uno spazio, infine, sarà dedicato all’esposizione e alla vendita dei prodotti Baladin con l’intera gamma delle bottiglie, le profumazioni d’ambiente e le T-shirt del marchio. Teo Musso commenta così questa sua nuova avventura: “Quando mi è stato proposto lo spazio all’interno della rinnovata e bellissima area passeggeri dell’Aeroporto di Torino, ho aderito subito e con entusiasmo. Questo nuovo luogo Baladin rappresenterà per noi un’opportunità unica per poter far conosce la nostra birra artigianale, italiana, piemontese ad un pubblico proveniente da tutt’Italia e dal mondo”.


 “Siamo felici di dare il benvenuto a Baladin nel nostro Aeroporto” – afferma Roberto Barbieri, Amministratore Delegato dell’Aeroporto di Torino – “un marchio che è diventato ormai un simbolo sempre più riconosciuto dell’eccellenza brassicola e gastronomica del Piemonte e che sarà senz’altro apprezzato da tutti i nostri passeggeri.  La nuova apertura, inoltre, arricchisce e diversifica ulteriormente l’offerta commerciale del nostro scalo che ad oggi conta 34 tra negozi, punti bar e ristoro. L’offerta è cresciuta del 70% nell’arco di 3 anni, con +30% di metri quadri destinati alle attività commerciali e il completo rinnovamento della maggior parte delle aree dedicate al retail”.
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Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 23.

Marco Travaglini lascia. “Sissi” Sardone nuovo presidente de “Il Brunitoio” di Ghiffa

“L’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa – Il Brunitoio” ha cambiato presidente. Il giornalista e scrittore Marco Travaglini ha rassegnato le dimissioni dalla Presidenza e dal Consiglio Direttivo dell’Associazione, per motivi personali che gli “impediscono di garantire la frequenza e l’impegno che sarebbero necessari”. Al suo posto è subentrata Maria Teresa “Sissi” Sardone, una dei soci fondatori del sodalizio artistico. Costituitosi nel 2003 “Il Brunitoio” – che conta più di 150 soci – ha promosso in questi anni una molteplicità di mostre, incontri, eventi culturali, interventi didattici confermandosi come una delle più apprezzate istituzione in campo artistico della provincia del VCO e del territorio dell’Insubria. L’attività, mirata soprattutto a diffondere la conoscenza della stampa e dell’incisione nella tecnica calcografica, si è sviluppata sulla doppia direttrice della didattica e della forma espositiva, trasformando lo spazio della ex-Panizza di Ghiffa in uno dei più qualificati centri espositivi con artisti di fama nazionale e internazionale, nel campo della grafica di alto livello.

 

Il Brunitoio di Ghiffa

Tanti torinesi tra i “Comuni fioriti”

E’ molto ampia la schiera dei comuni della Città Metropolitana di Torino che prendono parte all’edizione 2017 del concorso nazionale “I Comuni Fioriti”, organizzato da Asproflor – Associazione nazionale produttori florovivaisti. La manifestazione, ed il relativo elenco, sono stati presentati nei giorni scorsi presso la sede delle giunta regionale in piazza Castello, con l’intervento dell’assessore all’agricoltura, Giorgio Ferrero, del presidente di Asproflor, Renzo Marconi e dei sindaci di Cellarengo (Provincia di Asti) Adriana Bucco, del vice sindaco di Faedo, Viviana Brugnara (Provincia autonoma di Trento) e del primo cittadino di Pomaretto (Città Metropolitana di Torino) che sono in gara anche nell’analoga manifestazione europea, “Entente Florale”, visitata propri nei giorni scorsi insieme a Faeso dalla giuria internazionale di quest’ultimo concorso. E Pomaretto è alla testa dei centri “metropolitani” che sono Agliè, Avigliana, Cavour, Cesana Torinese, Chiusa di San Michele, Claviere, Ingria, Lauriano, Ozzegna, Pianezza, Piobesi Torinese, Pinasca, Pragelato, Prali, Robassomero, Rueglio, Sangano, Sestriere, Saprone, Tavagnasco, Usseaux, Usseglio, Villar Pellice, Vistrorio.

Massimo Iaretti