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Model Expo, la fiera del modellismo

Model expo Torino è una fiera interattiva e dinamica su tutto ciò che riguarda il mondo del modellismo e del collezionismo, in tutti i suoi molteplici aspetti, con un’attenzione particolare alla sfera del gioco. Si propone di inserirsi nella città di Torino come evento importante riguardante questo settore e diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati e per tutti quelli che ancora non conoscono questo affascinante mondo.


10.000 mq di Aeromodellismo, automodellismo, ferromodellismo, drone area, vintage toys, dolls, lego area, area militaria e game area, piste di modellismo dinamico, gare, simulatori di volo, plastici ferroviari, area softair e poligono di tiro, giochi di ruolo e molto altro ancora…
L’esposizione dei mitici mattoncini Lego si estenderà su 400 mq e si potranno ammirare costruzioni incredibili e città in miniatura! Ci sarà un laboratorio per bambini basato sul gioco e sulle bolle di sapone, che potrà intrattenere i più piccoli, dando un servizio in più ai “grandi” che vogliono tornare bambini e reimmergersi nei loro vecchi giocattoli..! Troverete inoltre un punto ristoro sfizioso e particolare, dove si potranno gustare prelibatezze di ogni tipo dolci e salate accuratamente selezionate e scelte per l’occasione.


Gli orari di apertura e chiusura al pubblico di sabato e domenica: 
dalle 9.00 alle 19.00 

L’ingresso: 3€
L’ingresso per due giorni: 5€
e gratuito per i bambini fino ai 12 anni 
Torino Esposizioni – Corso Massimo D’azeglio,15 F 

Storia piemontese

Sabato 11 marzo, a partire dalle ore 16, l’Hotel Regina (piazza Barbieri 22, Pinerolo) ospita una doppia presentazione culturale. Si tratta dello studio storico di Roberto Gremmo, padre del pensiero autonomista piemontese, su “Le stragi di Piscina e Carmagnola del 1799” e del libro di Giorgio Enrico Cavallo, “La tirannia della libertà- Il Piemonte dai Savoia a Napoleone”. L’incontro verrà presieduto da Roberto Chiaramonte, direttore dell’Araldo del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Massimo Iaretti

Cooking quiz arriva a Torino

Entusiasmante e divertente. Istruttiva ed innovativa. Difficile dare un’unica, univoca definizione di COOKING QUIZ. Il Progetto che ha l’obiettivo di promuovere la coesione delle Tecniche di Cucina abbinate ai valori della SANA e CORRETTA ALIMENTAZIONE sta attraversando l’Italia ottenendo ogni giorno attestati di merito e grandi soddisfazioni per i promotori, la Eli-Plan Edizioni e la Peaktime in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Il contest è diviso in due fasi: la prima nella quale si trasferiscono concetti di cucina, un interessante momento di scambio di opinioni ed idee tra i giovani ed i prestigiosi Chef Alma e la seconda dove si verificano le nozioni apprese attraverso l’attività di gamification che ingaggia una sana competizione tra studenti, condotta da Alvin Crescini.

COOKING QUIZ è un progetto che sta coinvolgendo gli Istituti Alberghieri d’Italia, selezionati da Alma ed Eli-Plan Edizioni.

Teatro del Contest, lunedì, le due Sedi dell’I.P.S J. B. Beccari di Torino. “E’ stata una mattinata molto interessante e positiva per i ragazzi. E’ la prima volta che mi capita di assistere ad un progetto “nuovo” e stimolante. Complimenti per questa iniziativa innovativa!” ha dichiarato la docente Marcella Gambaro. Dello stesso parere la professoressa Sandra Bernazzani che ha definito COOKING QUIZ un progetto coinvolgente e diverso dalla didattica abituale.Lo staff è già ripartito in direzione Carignano (TO) dove martedì coinvolgerà, in tre turni, gli studenti dell’I.I.S. Norberto Bobbio

Grandi Aziende hanno creduto ed affiancano Cooking Quiz: Piazza leader mondiale nella produzione di utensili e strumenti professionali per la cucina, Giblor’s, azienda di Abbigliamento Professionale che veste Bottura, lo chef numero uno al mondo, Cannavacciuolo e il francese Blanc, Citrus l’Orto Italiano (www.citrusitalia.it), azienda ortofrutticola che riscopre e valorizza varietà locali e si impegna nella ricerca scientifica sostenendo la Fondazione Umberto Veronesi, Food Brand Marche, una solida realtà marchigiana che racchiude le migliori eccellenze enogastronomiche regionali, La Campofilone, azienda famosa in tutto il mondo per la pasta di altissima qualità che ha come caratteristica il controllo di tutta la filiera di produzione, da Capità Mondo Casa, attrezzature per professionisti e appassionati di cucina.

Tutti gli appuntamenti all’interno delle Scuole saranno ripresi dalle telecamere della Peaktime per diventare un’istruttiva trasmissione televisiva che andrà in onda sui canali nazionali CANALE ITALIA e SKY. All’interno della trasmissione, oltre all’evento a scuola, interessanti pillole sulla cucina tradizionale della città che ospita il Format e consigli per una sana e corretta alimentazione.

Info su www.cookingquiz.it

Ritorna l’atteso appuntamento con il Pugilato in fiera

Sabato 18 una riunione a cura dell’Associazione Pugilistica Valenzana con allenamento/esibizione di Luciano Randazzo in vista del match per il titolo italiano che si terrà il 31 a Valenza

 

Anche quest’anno torna un appuntamento che gli appassionati della “noble art” attendono da dodici mesi. Nell’ambito della Mostra Regionale di San Giuseppe, al PalaFiere del Quartiere Fieristico della Cittadella, verrà allestito un quadrato per la serata del 18 marzo. Nell’occasione, a partire dalle ore 20.30, ci sarà un cartellone di incontri a cura dell’Associazione Pugilistica Valenzana che schiererà ben cinque suoi atleti (Francesco Corigliano, Luca Moretti, Daniele Caccamo, Simone Turetta e Roberto Mastroianni) in un contesto agonistico che vedrà salire sul ring anche altri pugili della Provincia, provenienti da Alessandria, Novi, Ovada che incroceranno i guantoni con atleti provenieti dalle province di Biella e di Vercelli. Prima dell’inizio della manifestazione ci sarà un allenamento/esibizione di Luciano Randazzo, pugile professionista, nato e cresciuto sotto l’ala del direttore sportivo Adriano Gadoni, che a Casale è piuttosto noto avendo combattuto sia alla Mostra di San Giuseppe (correva l’anno 2011 e in quell’occasione colse una vittoria bella e netta sull’avversario) sia alla Palestra Leardi. Sarà un’anticipazione di quello che accadrà a Valenza, il 31 marzo prossimo quando Randazzo combatterà contro Francesco Lomasto, per il titolo italiano che gli è stato tolto a tavolino, causa di una sua indisposizione fisica.

Comunque, se la boxe torna è grazie all’impegno dell’Associazione Pugilistica Valenzana – presidente Massimo Sarzano – , attiva dal 1968, associata alla F.P.I. che, negli anni, è sempre riuscita a “sfornare” pugili di livello – e Randazzo ne è la conferma – nonostante tutti i problemi che ci sono per poter continuare l’attività, dalla mancanza di sponsor e di spazi.

 

 

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Tel e Fax: 0142/452062

Posta elettronica: info@mostrasangiuseppe.it

 

Cavagnolo, il carnevale continua

Proseguono i festeggiamenti carnevaleschi a Cavagnolo, con la regia della Pro loco. Domenica 26 febbraio, alle ore 11.30, si terrà la Fagiolata in piazza Vittorio Veneto, mentre martedì 28 febbraio, nella nuova sede della Pro loco all’ex casello ferroviario, ci sarà un momento a base di “Polenta & Salsiccia”. Infine domenica 12 marzo a mezzogiorno, al Borgo Allegria, si replica ancora con “Polenta & Salsiccia”.

Massimo Iaretti

 

Le cartoline storiche raccontano Rivoli

rivoli bellatoRinaldo Bellato, rivolese, ha presentato nei giorni scorsi  il suo primo libro fotografico di cartoline antiche, “Bella Rivoli, le cartoline raccontano dal 1900 agli anni 80”, presso la Casa del Conte Verde.

 

     L’autore racconta l’evoluzione della cartolina e della Citta di Rivoli, dal centro storico alle frazioni come Cascine Vica e Borgo Nuovo, da Tetti Neirotti a Bruere, da piccolo paese  di periferia a grande città industriale, dalla prima esposizione universale del 1906 e del 1911 con la visita dei reali, da Giovanni Giolitti sposato con una rivolese, e 10 anni consigliere comunale, alla visita di Sandro Pertini nel 1981.

  Il quotidiano La Stampa ha concesso l’utilizzo e consultazione del proprio archivio storico, e l’Archivio Storico della Citta’ di Rivoli la pubblicazione di alcune immagini della Rivoli quotidiana degli anni 1950-80.  “Abbiamo raccolto oltre 200 cartoline belle e rare di Rivoli, – spiega l’autore – della mia collezione e di altri rivolesi, alcune provenienti da molto lontano come Australia e Uruguay, Francia e Danimarca. E’ il libro più completo dal punto di vista fotografico mai realizzato. La cartoline possono costare dai pochi euro anche oltre 100 euro se rare”. Con l’ assessore alla scuola di Rivoli, un video è stato ideato e presentato a novembre presso  quattro scuole elementari e medie della città, sulla storia della cartolina e di Rivoli. L’iniziativa, sponsorizzata da alcune aziende rivolesi , e’ stata finanziata in modo autonomo senza contributi pubblici. Il libro è in vendita da Mondadori a Rivoli, e da Paravia a Torino

I Salesiani alla storica Fiera di Casale

don bosco“Viaggio nel mondo del Collegio salesiano di Borgo San Martino”. Nella Sala Eventi si terrà un incontro mercoledì 22 marzo. con la presenza degli ex allievi della storica struttura

 

Uno degli eventi collaterali della settantunesima edizione della Mostra Regionale di San Giuseppe, che prenderà avvio il 17 CASALE1marzo prossimo al PalaFiera nel Quartiere Fieristico della Cittadella per concludersi il 26 marzo successivo, sarà dedicato ad una delle strutture storiche del territorio del Monferrato Casalese, il Collegio salesiano San Carlo di Borgo San Martino. Fondata dietro impulso di San Giovanni Bosco, la struttura ha operato sino al 1999 e in particolare le sue scuole, medie e superiori hanno visto passare moltissime persone da ogni parte d’Italia che ancora oggi si mantengono in contatto attraverso l’associazione degli Ex Allievi.

Mercoledì 22 marzo, a partire dalle ore 20.30, quindi si terrà, l’incontro “Viaggio nel mondo del collegio salesiano San Carlo di Borgo San Martino”. iarman iarisI lavori verranno introdotti e moderati dal giornalista Massimo Iaretti, nella foto in basso,  che passerà il testimone a Don Sergio Accornero che parlerà di “Don Dante: il Salesiano”, sulla figura di Don Dante Caprioglio, storico direttore del Collegio scomparso lo scorso anno. Seguirà il contributo di Julien Coggiola su “Il San Carlo: La storia”, poi Damaso Caprioglio si soffermerà su “Don Dante: aneddoti”, mentre Gabriele Ferraris, presidente degli Ex allievi di Borgo San Martino spiegherà “Il rapporto con gli ex allievi”. Infine Paolo Biasotto e Carlo Monichino toccheranno l’altro tema importante che ha contraddistinto il San Carlo ovvero “La Scuola, l’Insegnamento, lo sport”.

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Brilla sul ghiaccio in Emilia la stella di Lucrezia Beccari

BECCARI GHIACCIO 2Nelle gare nazionali della Federazione Sport Ghiaccio – svoltesi l’11 e 12 febbraio al Palaghiaccio di Fanano, nel modenese – si sono imposti ancora una volta i pattinatori dell’Ice Club Torino diretto dal Claudia Masoero. La competizione Elite Novice Advanced ha visto il ritorno della campionessa italiana cadetti élite 2016, la tredicenne Lucrezia Beccari che, dopo un grave infortunio che l’ha tenuta lontana dal ghiaccio per tre mesi, ha conquistato il primo posto, imponendosi sia nel programma corto pattinato sul “Notturno” di Grieg, sia nel libero nel quale ha interpretato una farfalla sulla colonna sonora di “Quinto elemento”. Un grande ritorno, quello dell’atleta piemontese, allenata e coreografata da Edoardo De Bernardis, che aveva destato particolare attenzione per aver eseguito a soli 12 anni il triplo flip ai campionati italiani. Ora, con il risultato ottenuto in Emilia Romagna, la Beccari sale al primo posto nel ranking della categoria Elite Novice Advanced. “Sono contento che Lucrezia sia tornata a gareggiare – ha affermato De Bernardis, il suo allenatore e coreografo di livello internazionale – e mi ha fatto piacere vederla recuperare rapidamente dopo l’infortunio. Sono sicuro che si riprenderà completamente e nelle prossime competizioni potrà introdurre nei suoi programmi i salti tripli che, in questa gara, non ha inserito, ma che padroneggia. Con questa competizione si è garantita la partecipazione ai Campionati Italiani. È una bella promessa del BECCARI GHIACCIOpattinaggio, una ragazzina giovane con un ottimo potenziale. Se continuerà ad allenarsi con passione e dedizione potrà raggiungere interessanti traguardi “. La trasferta nel cuore della pianura padana ha relato all’ Ice Club Torino anche altre soddisfazioni. Nella categoria Principianti Elite ha vinto la medaglia d’oro Raffaele Zich, campione italiano esordienti 2016, allenato da Edoardo De Bernardis e da Renata Lazzaroni e coreografato da Alessandro Piccoli che ha presentato musiche indiane di Bollywood. Francesca Prato e Viola Fois hanno conquistato, rispettivamente, il secondo e il terzo posto nella categoria Principianti. La Prato ha mancato per pochi centesimi la vittoria. Ottime anche le performance di Giulia Ferraro e Aurora Marino. Nella categoria Cadetti Elite si è classificata seconda Sara Carli, allenata da Cristiana Di Natale, Fabiana Di Natale e Edoardo De Bernardis, ottenendo un punteggio di 53.24 che, se riconfermato, le consentirà di entrare nella Nazionale italiana. Il terzo posto è andato a Desiree Podda atleta di Pinerolo, allenata da Miriam Brunero e il quarto ad un’altra atleta pinerolose Victoria Nobile. Il prossimo appuntamento per questi atleti saranno i Campionati italiani di Aosta a marzo e anche in quell’occasione proveranno a dimostrare il loro valore in uno sport che sta conquistando sempre più anche l’interesse e la passione del pubblico.

Marco Travaglini

 

 

Orti comunali a Brusasco

ORTOALTOAnche a Brusasco sta prendendo piede l’esperienza degli orti comunali. Il Comune mette a disposizione di cittadini piccoli appezzamenti di terreno per la coltivazione di ortaggi che sono da destinare al consumo familiare e fiori. Le domande di assegnazione dovranno essere fatte pervenire al protocollo del Comune entro mezzogiorno del prossimo 28 febbraio.

Massimo Iaretti

(foto: archivio)

I Marchesi del Monferrato in Outremer

Le Crociate non passano mai di moda, neanche a distanza di quasi un millennio. Si parla sovente di Crociate anche oggi, di cavalieri e di saraceni, di condottieri, emiri e sultani, di assedi memorabili narrati nei libri, di catapulte e scimitarre. Sono passati nove secoli e una ragione deve esserci. Ne discutono ancora gli storici in convegni e conferenze, ne parlano i terroristi islamici, da Bin Laden all’Isis, nei loro farneticanti proclami, vanno in scena a teatro e all’Opera. Dopo tutto il califfo Al-Baghdadi ci chiama “crociati” e tra noi non mancano coloro che chiedono perfino “nuove crociate”.

crociati castello

Perchè tanto interesse? Forse perchè è stata una colossale avventura che ha coinvolto mezzo mondo allora conosciuto e ha affascinato le future generazioni con il suo romanticismo, con il contatto con culture diverse in terre lontane e con le sue straordinarie vicende, riesumate oggi non tanto sui libri di scuola ma per l’attualità dello scontro fratricida interislamico che sconfina inevitabilmente nell’odio religioso contro le minoranze e in primis contro i cristiani, tra croci abbattute e chiese bruciate. Un mondo, quello delle Crociate, che continua ad appassionare e a coinvolgere ragazzi e adulti.

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castello corradoÈ interessante ricordare che anche dal Piemonte ci fu un gran movimento di uomini smaniosi di partire per le terre d’oltremare, in cerca di gloria, fortuna e fede. In mezzo a questa moltitudine, novecento anni fa, scalpitarono anche i marchesi del Monferrato, alcuni dei quali fugurano tra i personaggi più illustri di tutta la storia delle Crociate. Ma quanti in Italia e nello stesso Monferrato si ricordano delle gesta di questi intrepidi uomini? C’era il marchese Corrado, “el Markiz” per gli arabi che lo temevano, odiavano e rispettavano, che respinse per due volte l’assedio del Saladino salvando la città di Tiro. Un monferrino, cugino tra l’altro del Barbarossa, che sbaraglia l’esercito del famoso condottiero curdo Salah ad-din? Ma è accaduto davvero o è solo leggenda? Tutto vero ma è stupefacente sapere che proprio tra le colline del Monferrato le imprese del Marchese sono quasi sconosciute, eppure era stato insieme a Riccardo Cuor di Leone uno dei leader della Terza crociata.

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C’era suo fratello, il marchese Bonifacio, il più giovane della famiglia, che guidò i crociati alla conquista di Costantinopoli bizantina nel 1204 per diventare in seguito re di Tessalonica (l’antica Salonicco) e morire poi in battaglia contro i bulgari nel 1207. Finì proprio male Bonifacio: la sua testa fu mozzata e spedita con un corriere a cavallo allo zar dei bulgari. C’era un altro fratello, Ranieri, che duella con i suoi avversari dentro la chiesa di Santa Sofia nella capitale imperiale sul Bosforo e c’era il padre di costoro, Guglielmo V del Monferrato, che partecipa alla Seconda Crociata (1147-1149). Ma c’è molto di più, a testimoniare che i marchesi del Monferrato erano in prima linea alle Crociate e che Corrado è stato uno dei personaggi più illustri della Terza Crociata. Una celebre dinastia piemontese casale castelloche irrompe nello scacchiere del Vicino Oriente e tra guerre e mirabolanti avventure, congiure di Palazzo, politiche matrimoniali, intrighi e veleni di corte sfocia nella tragica morte del prode Corrado, pugnalato per le strade di Tiro in Libano da due sicari della setta medioevale sciita degli Assassini mentre dai minareti i Muezzin chiamavano i fedeli in moschea. Gli Assassini furono i primi terroristi islamici della Storia, quelli della leggendaria fortezza di Alamut in Persia e del mitico castello di Masyaf in Siria e, se proprio vogliamo, quelli di Assassin’s Creed, che dai successi della play station sono appena sbarcati nelle sale cinematografiche, quasi a ricordarci che l’ombra di crociati e fanatici islamici continua a seguirci.

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Ucciso da chi e perchè? L’assassinio del marchese Corrado è passato alla storia come il “giallo” della Terrasanta: sono tante le ipotesi sui mandanti (addirittura re Riccardo Cuor di Leone o il Saladino…) ma il mistero della sua morte rimarrà per sempre. Corrado è il sire che salvò Tiro, costrinse l’armata araba del Saladino a battere in ritirata suscitando nel mondo cristiano una vampata di euforia e gran tripudio con lo stendardo del Monferrato che sventolava su minareti e città conquistate. Grazie al crociato Corrado il regno cristiano d’oltremare sopravviverà per altri cent’anni. Suo fratello, il marchese Bonifacio, cercò fama a Costantinopoli, che strappò ai bizantini con una Quarta Crociata assai discutibile. Con la morte dei figli di Bonifacio finì la vocazione orientale degli Aleramici e il loro interesse per le crociate nel Levante. Due grandi protagonisti delle Crociate, con un destino comune: cercare gloria in Oriente e morire in quelle terre dove si combatteva per la religione e per il potere, come accadde per i loro fratelli, Ranieri e Guglielmo Lungaspada. D’altronde, anche oggi, come mille crociata castelloanni fa, nel Vicino Oriente, si confrontano grandi e piccole potenze, sovrani e rais, califfi finti ma feroci e “sultani” con istinti imperiali. Il Mediterraneo orientale si trasforma in un grande lago solcato da navi da guerra mentre nove secoli fa sbarcavano i Cavalieri venuti dall’Occidente per riconquistare Gerusalemme araba.

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Era la Terza Crociata, una crociata internazionale (1189-1192). Grandi eserciti con decine di migliaia di uomini armati guidati da re e sovrani europei, si riversarono a ondate sulle spiagge della Palestina con sogni di gloria. Come in un “Grande Gioco” che, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, trascinò in Outremer numerosi attori diversi, tutti interessati per un motivo o per l’altro a controllarne i territori. Un duello geopolitico orientale ad alta tensione che proiettò l’area mediterranea al centro del mondo medioevale, un po’ come accade oggi in quel “mare nostrum” annichilito da guerre, distruzioni e lotta per il dominio e il potere. È solo vecchia storia superata dal tempo? I grandi attori e le super potenze di quell’epoca lontana hanno cambiato nome e volto ma i territori contesi e oggetto di spartizione sono sempre gli stessi. Come nel terzo millennio il Mediterraneo orientale diventa un mare di guerra e di sinistri bagliori, anche allora su quelle coste levantine avvenne uno dei più imponenti sbarchi che la storia medioevale ricordi. Su quelle galee c’erano anche i Marchesi del Monferrato.

Filippo Re