TRIBUNA- Pagina 72

Un aiuto per i cani in attesa di adozione

Qualche mese fa, mi sono accorto di quanti cani ci fossero in attesa di adozione. Mi sono chiesto, insieme alla mia compagna cosa avremmo potuto fare per aiutarli. Guardando le foto con cui venivano presentati per le adozioni ci siamo resi conto che si potevano realizzare delle immagini molto più interessanti generando più contatti e velocizzando le adozioni. Abbiamo quindi iniziato a pubblicizzare la cosa tramite social network ma non abbiamo avuto richieste per il servizio. Allora ci siamo messi a cercare supporto da blog e portali e siamo riusciti ad avere l’appoggio del portale ilmiocane.org (che vanta oltre 5000 seguaci sulla pagina), che si è rivelato molto entusiasta della cosa ed ha deciso di aiutarci creando un articolo e condividendolo.

Dopodiché si è messa in contatto con noi l’educatrice cinofila Daniela Dionigi della associazione Amicani di Torino e si è offerta di entrare a far parte di questo progetto, aiutando con le sue competenze le persone a capire se il cane che vogliono adottare è compatibile o meno con il loro stile di vita, in modo da cercare di evitare problemi che, solitamente compaiono dopo l’adozione stessa.
Adesso siamo nella fase in cui cerchiamo chi, come lagenda.news ci aiuti a diffondere questo progetto ed a farlo conoscere ai rifugi ed alle persone che non possono più tenere il loro amico cane.  Io invece sono Scandurra Michele, classe 1979, ho  studiato fotografia al CIP Balbis di Torino, fotografo di eventi sportivi ma soprattutto le corse su strada (10km, mezze maratone e maratone) su territorio torinese e piemontese con il mio sito www.scandurramichele.com. Da 6 mesi circa ho creato www.iltuomiglioreamico.com, il mio sito da Dog Photography su Torino, con il quale propongo servizi fotografici per cani rivolti a privati, allevatori e commercianti, e dove ho subito proposto tra le opzioni il servizio Ti Aiuto gratuito, diventato adesso un progetto più ambizioso, che spero possa aiutare persone e cani ad avere una vita felice insieme, oltre a lasciare il mio personale ricordo fotografico di queste storie di amicizia.

 

Michele Scandurra

Che cos’è la libertà di Religione?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La Chiesa di Scientology di Torino annuncia una nuova importante pubblicazione online

 

 La Chiesa di Scientology di Torino rende nota la disponibilità gratuita di una nuova importante pubblicazione intitolata “Che cos’è la libertà di Religione? – conoscete i vostri diritti“.

Dalla persecuzione delle minoranze religiose ai problemi che ruotano attorno al culto religioso,

alle credenze, ai riti, all’espressione, all’associazione, all’abbigliamento, ai simboli, all’istruzione,

alle iscrizioni e alla discriminazione sul posto di lavoro, le questioni sulla libertà di religione hanno

raggiunto un posto di rilievo nelle testate mondiali. Eppure molte persone non capiscono quali diritti ricadano sotto l’ambito della libertà di religione o credo oppure cosa significhi in realtà il termine. Questa pubblicazione è stata realizzata per facilitare la comprensione del diritto alla libertà di religione o credo e del suo significato come parte dei principi dei diritti umani universali e delle leggi internazionali sui diritti umani. Il fatto “Che tutti gli uomini abbiano il diritto inalienabile di scegliere e professare le proprie pratiche religiose” è uno dei punti trattati nel Credo di Scientology, scritto nel 18 febbraio 1954 dal L. Ron Hubbard.  Questa pubblicazione quindi è un servizio di pubblica utilità a favore di tutte le forme di religiosità e di credo, nel rispetto dei trattati e delle leggi vigenti a livello locale, nazionale e internazionale.

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    E’ possibile scaricarla gratuitamente in Italiano dal seguente link http://www.scientologyreligion.org/religious-freedom/what-is-freedom-of-religion/

“PROTEGGIAMO LA SALUTE FUTURA DEI NOSTRI BAMBINI”

L’On. Michela Vittoria Brambilla e gli specialisti (pediatri) SIPPS insieme alla Camera per ribadire l’importanza della prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e della promozione dello sviluppo neurocognitivo 

“Non v’è dubbio che la pediatria sia oggi chiamata ad un compito molto diverso da quello del passato. Vinta la battaglia contro le malattie infettive, c’è un altro nemico da affrontare: le malattie non trasmissibili. Da combattere non tanto e non solo con i farmaci, quanto con precoci interventi sullo stile di vita, sull’educazione sanitaria e per la promozione dello sviluppo neurocognitivo. È un compito altrettanto importante, anzi, in considerazione dell’incidenza di queste patologie, decisivo per il futuro delle nostre comunità. Dobbiamo, tutti insieme, proteggere la salute, presente e futura, dei nostri bambini”. Lo ha detto l’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, commentando la presentazione, oggi alla Camera, del Consensus Human Early Life Prevention (HELP), un documento che rappresenta la sintesi delle evidenze scientifiche sulla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e sulla promozione di un corretto sviluppo neurocognitivo. Il rischio di soffrire da adulti di patologie cardiovascolari, di malattie respiratorie croniche, di diabete o di essere colpiti da alcune forme tumorali è influenzato fortemente dalle condizioni in cui si svolgono i primi giorni di vita del bambino e addirittura dalle scelte fatte dalla madre già prima del concepimento.

Malnutrizione, svantaggio socio-economico e precoci esposizioni a fattori avversi incrementano il rischio per la salute a medio e lungo termine e influenzano negativamente le capacità cognitive.

Alla luce delle più recenti acquisizioni la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha presentato oggi alla Camera la ConsensusHuman Early Life Prevention (HELP), un documento che rappresenta la sintesi delle evidenze scientifiche sulla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e sulla promozione di un corretto sviluppo neurocognitivo.

“La Consensus HELP© – spiega Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS e Segretario nazionale della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) alle attività scientifiche ed etiche- costituisce un lavoro di revisione organica e ‘critica’, quasi-sistematica, della migliore letteratura pubblicata sui più comuni quesiti clinici relativi alla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e alla promozione di un corretto sviluppo neuro-cognitivo. Il documento fa riferimento alla classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle più importanti malattie non trasmissibili: dalle patologie cardiovascolari ai tumori, dalle malattie respiratorie croniche fino al diabete mellito. Con il contributo dei massimi esperti italiani del settore – aggiungeLuca Bernardo, Direttore S.C. Pediatria del Fatebenefratelli di Milano e Consigliere Nazionale per la Sanità dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)- quest’opera si propone di analizzare criticità e di proporre possibili interventi preventivi (in particolare nutrizionali) in alcune fondamentali fasi della vita: ben oltre i famosi primi “1.000 giorni”, ma a cominciare già dal periodo pre-concezionale. Tutto ciò che noi facciamo in questo arco temporale può condizionare, in positivo o in negativo, il futuro dei nostri bambini”.

Le malattie non trasmissibili costituiscono oggi il più rilevante problema sanitario sia dei Paesi ad economia avanzata che di quelli in via di sviluppo.Secondo l’OMS il 75% di tutti i decessi in Europa è da attribuire alle Malattie non trasmissibili ed esse rappresentano la causa di più del 90% dei decessi nel nostro Paese.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha per questo formulato strategie globali finalizzate a una riduzione entro il 2025 pari al 25% della mortalità prematura da “Non Comunicable Diseases” (NCDs) mediante farmaci, tecnologie sanitarie e counselling, ma soprattutto con la riduzione dei principali, e determinanti, fattori di rischio.

“In una realtà così complessa – spiega il Prof. Giuseppe Saggese, Direttore responsabile della Rivista Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale, Presidente della Conferenza Direttori Scuole di Specializzazione di Pediatria- il pediatra non ha soltanto un ruolo attivo nell’assistenza e nella prevenzione, ma è anche chiamato ad assumersi la responsabilità di advocacy, interagendo con le istituzioni per le politiche sanitarie, sociali ed ambientali”.

Radicali, Dj Fabo: da Torino appello per legge su fine vita

I Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, SIlvja Manzi e Laura Botti hanno dichiarato:

“Nel 2013 Torino ha dimostrato di nuovo di essere avanguardia dei diritti. Oltre 6.000 firme delle oltre 50.000 consegnate in Parlamento sono state raccolte proprio nel capoluogo piemontese, che è stata la città che ha tributato maggior consenso alla proposta di legge di iniziativa popolare che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. L’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, UAAR ed EXIT sono stati insieme per mesi a raccogliere le sottoscrizioni dei cittadini che ordinatamente si mettevano in fila. Cittadini diversi per estrazione sociale, età, ceto, credo politico e religioso; uomini e donne che avevano compreso che è necessario smetterla con l’ipocrisia e affrontare questo tema, legiferando e legalizzando per meglio controllare. In questa giornata di lotta, nella quale Dj Fabo ha voluto consegnarci con generosità senza pari la sua forza e la sua determinazione, noi rivolgiamo un appello al Parlamento affinché discuta e si pronunci sul nostro testo di legge. Il silenzio della politica è complice del dolore insopportabile a cui costringiamo chi non ce la fa più e legittimamente vuole farla finita. ‘Io quantifico la vita in qualità e non in quantità’ ha detto Dj Fabo. Noi non vogliamo imporre niente a nessuno; vogliamo che per i cittadini italiani vi sia libertà di scegliere”

Mensa a Mirafiori sud per aiutare i poveri

mensa volontariA Mirafiori sud riaprirà presto la Mensa nel Parco in via Panetti 1 angolo via Artom. Diventerà un bello spazio per incontrarsi, mangiare e stare insieme, ma anche per imparare a non sprecare il cibo e per aiutare le persone in difficoltà economica. I nuovi gestori hanno bisogno di qualcuno che gli dia una mano per poter rendere la Mensa nel Parco un posto piacevole per tutti e in cui tutti possano sentirsi a casa. Ti chiedo di diffondere la cartolina qui a fianco e di condividerla con i tuoi contatti.  Grazie per contribuire insieme a noi a rendere il quartiere di Mirafiori sud più accogliente, vivace e solidale.

Roberta Molinar

“RADICAL CANNABIS CLUB”: USEREMO DENUNCIA PENALE DI FDI PER IMPORRE DIBATTITO

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In risposta al Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, che ipotizza denunce in seguito all’iniziativa torinese di lancio delRadical Cannabis Club presentata con la Presidente di Radicali Italiani Antonella Soldo, i dirigenti di Radicali Italiani hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Dichiarazione di Igor Boni, direzione nazionale Radicali Italiani, coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta:

 

«Le posizioni di denuncia da parte dei Radicali delle leggi criminogene e proibizioniste sulla droga sono le stesse da oltre 40 anni, da quando Marco Pannella il 2 luglio 1975 venne arrestato per aver fumato deliberatamente in pubblico Marijuana. Posizioni che Maurizio Marrone conosce assai bene dato che ha partecipato, su nostro invito, a un confronto proprio su proibizionismo-antiproibizionismo meno di un anno e mezzo fa, era il 28 novembre 2015.
Ieri, in splendido stile radicale, abbiamo tenuto una conferenza stampa alla luce del sole che, grazie a Radio radicale, può essere vista e ascoltata qui:www.radioradicale.it/scheda/501118/presentazione-del-radical-cannabis-club
Una iniziativa, il Radical Cannabis Club, che ha l’obiettivo di coinvolgere molte migliaia di liberi cittadini nella battaglia antiproibizionista, per dare sostegno ai quasi 300 parlamentari dell’Intergruppo ‘Cannabis legale’, guidato dal Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, e al nostro progetto di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della Cannabis, che abbiamo depositato in Parlamento nel novembre scorso con oltre 67.000 firme di cittadini. 
Abbiamo ribadito in conferenza stampa la follia di una legge che spinge verso il mercato nero milioni di consumatori e alimenta profitti milionari di mafie e criminalità organizzata che sarebbero azzerati legalizzando.
Che Maurizio Marrone abbia opinioni differenti non mi sorprende e non mi scandalizza; se ritiene che questa iniziativa, l’ennesima ma non certo l’ultima che faremo, meriti una denuncia penale proceda pure.
Ciò che invece non posso consentire è associare la mia nomina all’IPLA a questioni di lottizzazione politica. Come Radicali non abbiamo mai chiesto posti di sottogoverno e proseguiremo questa tradizione che ci vede purtroppo unici. Abbiamo anzi, da sempre, stigmatizzato la commistione malsana tra gestione delle società partecipate e partitocrazia.
Lavoro come tecnico all’IPLA dal lontano 1994. Ho subìto con i miei colleghi 15 mesi di cassa integrazione, tra il 2013 e il 2014, poi, nel momento più nero dell’Istituto, mi è stato chiesto in via straordinaria di mettermi in aspettativa per svolgere il ruolo di Amministratore Unico. Ruolo difficilissimo che ho accettato nella speranza di far conoscere e valorizzare l’enorme potenziale tecnico di una struttura che rischiava di chiudere e che oggi ha trovato nuovo vigore pur nelle difficoltà. Rispetto alla annunciata mozione di revoca dell’incarico, comunico che l’incarico stesso scadrà alla presentazione del bilancio 2016, cioè tra il 30 aprile e il 30 giugno di quest’anno, a meno che la Giunta decida una ulteriore proroga di un anno. Se così non fosse tornerei a svolgere, con una certa comodità, il mio lavoro di tecnico dell’IPLA, lasciando ad altri l’onere enorme di questo ruolo. 
Il mio compenso – che il Consigliere Marrone, come chiunque, può visionare perché sul nostro sito www.ipla.org ci sono tutti (ma proprio tutti) i dati che la legge sulla trasparenza prevede – è di 38.500 euro lordi su base annua, più 16.500 euro lordi, sempre su base annua, solo al raggiungimento del pareggio di bilancio (per inciso, non un obiettivo scontato né facile da raggiungere). Per essere ancora più precisi, ecco qui la mia ultima dichiarazione dei redditi pubblicata sul sito di cui sopra, si tratta di circa 43.000 euro lordi: www.ipla.org/images/docs/ammtra/redd_boni_2015.pdf
Se, oltre alla mozione di revoca dell’incarico che il consigliere annuncia di voler presentare, volesse anche richiedere una mia audizione in Consiglio regionale per illustrare l’andamento dell’Azienda, le riforme messe in atto, l’apertura di nuovi canali di finanziamento e di progetto, i provvedimenti di riduzione del personale, la riduzione dei costi e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse che riceviamo dalla Regione, ne sarei non solo felice ma onorato.»

 

 

Dichiarazione di Riccardo Magi e Antonella Soldo, rispettivamente segretario e presidente di Radicali Italiani:

 

«Nel corso di una conferenza stampa a Torino, nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, ieri abbiamo piantato in un vaso uno dei semini di cannabis che diamo in omaggio ai soci del nostro Radical Cannabis Club: la nuova campagna antiproibizionista di Radicali Italiani. Abbiamo così voluto denunciare il paradosso e la sproporzione di una legge che consente la detenzione di un seme, la cessione e la vendita, ma ne punisce la coltivazione con pene dai 2 ai 6 anni di reclusione e una multa fino a 76mila euro. Violarla davanti alla stampa è una chiara autodenuncia che abbiamo messo in atto, secondo una quarantennale tradizione radicale, con l’obiettivo di sollevare l’attenzione su una normativa criminogena che vogliamo cambiare. Ben venga dunque la denuncia penale annunciata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone – per quanto superflua, quindi, dal punto di vista giudiziario – perché ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo.

Fare uso di cannabis in Italia non è un reato penale, coltivarla per uso personale sì. È come se il nostro Stato dicesse: “puoi consumare, l’importante è che tu la compri al mercato nero”, come di fatto accade a 6milioni di consumatori, tra cui moltissimi minori. 

Noi non siamo certo il sindacato dei consumatori: vogliamo cambiare questa legge proibizionista perché ha causato enormi danni sul piano economico, sociale e della giustizia e anche perché espone i minori ai pericoli del contatto con la criminalità, che rifornisce di qualsiasi tipo di sostanza ogni piazza e ogni scuola del nostro paese. Gli studenti italiani consumano cannabis ma anche cocaina, eroina e stimolanti di ogni genere. Ha ragione quindi il consigliere Marrone, c’è poco da scherzare. Ecco perché useremo anche la sua denuncia a nostro carico per cercare di imporre alle autorità di questo paese un dibattito fondato su dati ed evidenze scientifiche, per governare questo fenomeno senza demagogia, ma con il buon senso.»

Gli ultimi testimoni di un Tibet libero

S’inaugura lunedì 27 febbraio alle 17 all’Urp del Consiglio regionale di via Arsenale 14/G, a Torino, la mostra fotografica “Sognando casa – Gli ultimi testimoni di un Tibet libero”, realizzata da Samkil Delek e curata dall’Associazione Free Tibet Italia Onlus.

Con l’autore intervengono la presidente dell’associazione Rosanna Degiovanni e il segretario della Comunità tibetana in Italia Tashi Samdup.

Figlio di esuli tibetani rifugiati in Orissa (India) e da alcuni anni residente in Italia, gli scatti di Delek rappresentano una traccia e una testimonianza preziosa: una galleria di volti di esuli tibetani che sono scappati in India e che hanno vissuto l’intera vita in attesa di un possibile, improbabile, ritorno sul “tetto del Mondo”, nel paese delle nevi.

L’Associazione Free Tibet Italia Onlus si occupa da anni di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile e sempre più drammatica situazione del Tibet e del popolo tibetano che dal 1959 a oggi ha subito l’occupazione e la progressiva distruzione del proprio  patrimonio artistico e culturale, colonizzato e infine marginalizzato dalla vicina Cina.

L’esposizione è visitabile fino al 29 marzo dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

RADICALI: VENERDI’ DISTRIBUZIONE DI SEMI DI CANNABIS A TUTTI I PRESENTI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Venerdì 24 febbraio, alle ore 12, conferenza stampa presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta a Torino (via san Dalmazzo 9 bis b), con la presidente nazionale di Radicali Italiani, Antonella Soldo, che presenterà il Radical Cannabis Club; la nuova iniziativa di Radicali italiani che si inserisce nella battaglia storica di legalizzazione delle droghe. La campagna ha, fra l’altro, visto i Radicali impegnati nei mesi scorsi, con altri e con successo, nella raccolta firme sul progetto di legge di iniziativa popolare per la regolamentazione della Cannabis, progetto sul quale sono state raccolte oltre 60.000 firme e che è ora in discussione in Parlamento. Nell’occasione verranno distribuiti ai presenti semi di Cannabis. Sul medesimo tema, sempre domani, venerdì 24 febbraio, nel pomeriggio, dalle ore 17.30, si svolgerà un incontro pubblico, aperto a tutti, nella medesima sede dell’Associazione radicale Aglietta (via san Dalmazzo 9 bis b – Torino) con i gruppi, le associazioni, i cittadini che hanno contribuito alla raccolta firme sulla proposta di legge popolare sulla Cannabis, per rilanciare le iniziative a sostegno della legalizzazione. Hanno già, tra gli altri, annunciato la loro partecipazione esponenti di: Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa, Assocanapa, SEL-Sinistra Italiana, Possibile Torino, Giovani Democratici Torino, PSI Torino – Federazione Metropolitana, e alcuni titolari di Grow-Shop/Canapai della città.

PSICHIATRIA: LA REGIONE PIEMONTE VUOLE ANNULLARE LA LEGGE BASAGLIA E RITORNARE A STRUTTURE PARA-MANICOMIALI?

“Se,  come crediamo, abbiamo capito bene: in Regione si vogliono cancellare quasi 40 anni di storia e riportare in Piemonte il modello manicomiale ante Basaglia”

 

Le recenti dichiarazioni in Commissione Sanità di Saitta e soprattutto del Dirigente dell’ Assistenza sanitaria e socio sanitaria territoriale della Regione Piemonte, Vittorio Demicheli, infatti rischiano di non lasciar spazi a dubbi: a giugno questa amministrazione potrebbe convertire gli oltre 500 posti letto ospedalieri in riabilitativi. Questo significa che verranno di fatto create strutture da 100 posti letto che assomiglieranno alle vecchie strutture manicomiali.La legge Basaglia non si tocca: impediremo in tutti i modi e con tutti i mezzi un’errata interpretazione, applicazione o peggio superamento della legge 180.

 

Tutto ciò rischia di essere l’ennesima dimostrazione, dopo l’approvazione delle DGR 30 e 29- dell’assenza di una progettualità culturale nella cura alla salute mentale. La nostra associazione è stata tra le prime a proporre il ricorso amministrativo contro la dgr. n. 29-3922 di revisione della residenzialità psichiatrica e il Tribunale ci ha dato ragione ponendo ben due sospensive alla delibera.

 

Abbiamo scoperto in Commissione che la Regione Piemonte ha già istituito un Osservatorio sulla Salute Mentale presso l’AslTo3. Noi non ne siamo stati informati, né abbiamo ricevuto richiesta di partecipazione: vogliamo sapere chi partecipa, con quali criteri sono stati scelti i componenti di questo osservatorio, cosa sta facendo e quante volte si è riunito.

 

Forse ancora qualcuno crede che la psichiatria sia un sistema a gestione individuale: si sbaglia. La salute mentale è un bene di un’intera collettività e comunità e come tale va gestito ed organizzato.Per questo la nostra difesa per un modello di psichiatria fatto per e con i pazienti continuerà più forte di prima, per migliorare un sistema e bloccare qualsiasi passo indietro.

 

Barbara BOSI

presidente ALMM – Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali – Onlus

AUTORECUPERO CASE POPOLARI, NUOVO BANDO DA 43 ALLOGGI ATC SU TORINO E PROVINCIA

marrone consiglioRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

<<Lo sapevamo che la nostra legge sull’autorecupero avrebbe rivoluzionato il mondo dell’emergenza abitativa e i numeri ci stanno dando ragione, nonostante il boicottaggio continuo del Comune di Torino>> esultano Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, Esecutivo nazionale FDI-AN, che spiegano <<Si sono inventati punteggi-soglia, inesistenti nella legge regionale, e continuano a censurare i bandi ATC, eppure gli alloggi rimessi a disposizione in assegnazione con autorecupero marronel’autorecupero continuano a crescere di numero, così come le domande delle famiglie in emergenza abitativa per ottenerli: un’onda che cresce e non si arresta.Dopo il primo bando quasi mandato deserto, ATC Piemonte Centrale aveva messo a disposizione in una seconda tranche appena 10 alloggi e, nonostante il silenzio assoluto dell’Amministrazione comunale sulla divulgazione di questa possibilità, le domande sono state 66, di cui 10 illegittimamente escluse per il punteggio inferiore agli 11 punti. ATC deve averne preso atto perché ha emesso un nuovo bando da 43 case popolari in autorecupero, sul territorio di Torino, Venaria Reale, Grugliasco, Carmagnola, Orbassano, Ivrea (http://www.atc.torino.it/sportelloutenti/autorecupero.aspx): il ruliprogetto torna a volare!

Siccome il boicottaggio del silenzio adottato dalla Giunta Appendino continua, noi Fratelli d’Italia metteremo in campo una campagna di divulgazione del bando e di assistenza nella compilazione delle domande! Inoltre stiamo già predisponendo l’assistenza legale gratuita per le famiglie che si sono viste respingere la domanda per il punteggio inferiore agli 11 punti, perché la Regione non ha mai parlato di questo sbarramento!>>.