Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni e Associazione radicale Adelaide Aglietta, saranno – come sempre – presenti al corteo del primo maggio. Al tavolo, che verrà allestito in Piazza San Carlo dalle 10 alle 13, sarà possibile sottoscrivere l’appello rivolto ai Senatori della Repubblica per sollecitare una rapida approvazione del testo sul testamento biologico.
Dichiarazione di Silvja Manzi e Igor Boni (Direzione nazionale Radicali Italiani) e Laura Botti (Coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta)
“Torino è stata la prima città italiana ad approvare una delibera di iniziativa popolare sul testamento biologico, la città che ha fornito il maggior numero di firme in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia (oltre 6.000 tra le quali quella di Umberto Veronesi), la prima città metropolitana ad aver approvato una mozione a sostegno di una legge sul testamento biologico. Proprio da questa città, che ha dimostrato una sensibilità sui temi del fine vita e della libertà di scelta, superiore alla media nazionale, invieremo un pressante appello ai Senatori affinché approvino rapidamente la legge sul testamento biologico. Proprio da Piazza San Carlo, dove durante passate manifestazioni del primo maggio abbiamo raccolto molte centinaia di firme su questi temi chiederemo ai cittadini, ai lavoratori che sfileranno, un ulteriore sforzo di partecipazione. Abbiamo a poca distanza la possibilità di conquistare un passo, piccolo ma significativo, verso l’autodeterminazione.
A chi dice che ‘dove c’è una disgrazia ci sono i Radicali’, rispondiamo: ‘Sì, è vero’. Abbiamo l’ambizione di governare i fenomeni sociali senza ipocrisie e abbiamo il coraggio di guardare in faccia la realtà. La morte è un pezzo della nostra vita, l’ultimo. Inutile nascondere la testa sotto la sabbia: tutti ci troveremo di fronte a scelte difficili e nessuno può e deve avere voce in capito più di chi si trova dinanzi a quelle scelte“.
CIRINNÀ, GRILLINI E ALTRI NE RIPERCORRONO LA STORIA IN UN LIBRO IN USCITA.
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L’iniziativa dell’ Assindatcolf, Associazione Sindacale Nazionale dei datori di lavoro
Un doppio evento per fare memoria e non dimenticare
Lo sciopero degli autostradali. Istruzioni per l’uso. Un comunicato alla stampa a favore degli automobilisti. A partire dalle ore 22 di lunedì di Pasquetta, 17 aprile, quando gli Italiani saranno di rientro nelle grandi città dopo il tradizionale “merendino”o dalle brevi ferie pasquali, i lavoratori delle autostrade sciopereranno sino alle ore 22 del giorno successivo, 18 aprile
saranno regolarmente al lavoro e qualsiasi coda venisse a crearsi sarà solo colpa dei Concessionari che non apriranno le sbarre delle piste normalmente occupate dai “casellanti”, solo per non perdere neanche un centesimo di pedaggio. Fra l’altro il costo del lavoro del personale delle autostrade (tutto il personale) è un valore che si aggira intorno al 10% dei costi totali e la sua riduzione non rappresenta un elemento decisivo per il funzionamento di aziende che in questi anni di crisi hanno continuato a macinare utili e a far lievitare i pedaggi. Perché mai allora non garantire il mantenimento del servizio agli automobilisti se a loro costa poco? Fra l’altro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che è tecnicamente il “padrone” che dà in concessione le autostrade, ha di recente ribadito con una circolare vincolante per le concessionarie autostradali che ai caselli ci deve essere presenza fisica di personale di supporto e per la sicurezza nelle 24 ore e nei 365 giorni dell’anno… ma le autostrade vogliono tagliare quel costo. Peccato che sia anche una garanzia per i cittadini. Che hanno un alleato nei lavoratori autostradali.
Si è tenuto nei giorni scorsi il convegno “Verso un approccio regionale alla prevenzione della radicalizzazione”. Il radicalismo inteso a 360°, non solo quello religioso.
diversi operatori attivi nei territori coi soggetti a rischio di radicalizzazione violenta. Un tema che è al centro anche della proposta di legge Dambruoso-Manciulli che è in discussione in Parlamento» – ha dichiarato l’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.
di superamento dei luoghi comuni, degli stereotipi e di contro narrazione, per esempio rispetto alla religione musulmana, di contrasto all’islamofobia e di collegamento del lavoro delle diverse figure attive in questo campo, come il Garante regionale dei detenuti. Un altro strumento concreto può essere rappresentato dalla stesura del disegno di legge regionale “Promozione della cittadinanza” che sostituirà l’attuale legge sull’immigrazione risalente al 1989 e avrà come obiettivo la promozione di politiche di inclusione, che potranno essere anche di prevenzione alla radicalizzazione. L’attuale bozza ė già il frutto di un percorso partecipato intrapreso insieme alle associazioni e ai cittadini/e di origine straniera, in un approccio che sostenga il protagonismo delle comunità straniere, anche rafforzando il loro associazionismo» – ha concluso Monica Cerutti.
“Abolire l’utilizzo di prodotti chimici ad azione erbicida, fungicida, insetticida e acaricida al fine di tutelare la salute pubblica”. E’ quanto chiede Legambiente in una lettera indirizzata ai sindaci di tutti i comuni del Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino e alle province piemontesi 
“A Pasqua scegli la vita, scegli veg”. E’ un semplice invito, indirizzato a tutte le persone di buona volontà, dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente
TRE RAGIONI PER UNA SCELTA VEG