I “cittadini contro l’atomica” ringraziano Laus
A fronte dei crescenti rischi di guerre sempre più distruttive e addirittura dell’uso di armi nucleari, il nostro “coordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi” ha ritenuto doveroso lanciare una grande campagna di sensibilizzazione su queste tematiche. In particolare, riteniamo necessario produrre il massimo appoggio alla sessione dei lavori delle Nazioni Unite dedicata al disarmo nucleare, che riprenderà oggi giovedì 15 giugno. Per raggiungere questo scopo, è nostro intento ottenere dei pronunciamenti delle Pubbliche Istituzioni e creare un movimento quanto più ampio e inclusivo possibile, unendo associazioni religiose, gruppi interconfessionali, storici movimenti per la pace, soggetti della società civile, intellettuali, forze politiche, sindacali, culturali, sociali, ecc. In questa ottica, è di particolare importanza e di nostra grande soddisfazione che il Presidente del Consiglio Regionale e del Comitato per i diritti umani, Mauro Laus, abbia accettato di comparire quale primo firmatario della petizione che abbiamo lanciato, rivolta ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, della Camera e del Senato, affinché l’Italia “partecipi in modo attivo e costruttivo ai negoziati ONU, impegnandosi a favore del disarmo nucleare”. Inoltre il presidente Laus ha già ottenuto un pronunciamento, nel senso da noi auspicato, dalla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni. Questa iniziativa, e altre che comporranno un’articolata campagna di sensibilizzazione e mobilitazione, verranno presentate con una conferenza stampa che si terrà lunedì 19 giugno, alle ore 12,00 presso la sala Viglione del Consiglio Regionale.
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Per il coordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi
Paolo Candelari, Giampiero Leo, Walter Nuzzo
(foto: archivio il Torinese)
La vicenda di cronaca è nota a tutti: pochi giorni fa, a Settimo Torinese, un neonato è stato gettato ed abbandonato per strada morendo poco dopo il ritrovamento, nonostante ogni tentativo di rianimazione.
Questo episodio ha destato sgomento ed incredulità in chi non si era accorto di nulla ma ha anche innescato – in un tentativo forse comprensibile di allontanare l’evento da se stessi – un processo denigratorio da parte di quanti ritengono come unica responsabile la donna, indubbiamente carnefice, ma altrettanto indubbiamente vittima di solitudine e di disperazione.
“Non è la compassione – spiega Barbara Rosina, Presidente degli Assistenti Sociali del Piemonte – a guidarci nella consapevolezza che la donna, almeno nei nove mesi di gestazione, avrebbe potuto – anzi, dovuto – essere aiutata con quel supporto che probabilmente avrebbe evitato che il gesto si compiesse, facendoci tutti diventare spettatori inermi di fronte alla tragedia umana. Serve interrogarci su quali e quanti segnali di sofferenza possiamo aver ignorato, frainteso e negato”.
PER PROMUOVERE “LA VIA DELLA FELICITA'”
La prossima fatica dell’ultramaratoneta Simone Leo (ASD IMPOSSIBLE TARGET) si chiama Super Maratona dell’Etna, gara da “Guinness Book of Records” con il più alto dislivello al mondo su unico tracciato mai realizzata. Sabato 10 giugno, dalla quota zero della spiaggia di Marina di Cottone, gli atleti raggiungeranno i tremila metri sul livello del mare nel versante Nord dell’Etna percorrendo oltre 43 chilometri di salita. Ma se per un finisher di competizioni durissime – come la Spartathlon di 246 km, o la Ultra MilanoSanremo di 285 e altre imprese al limite dell’impossibile – quella dell’Etna può apparire alla portata, è diverso per chi si approccia in modo molto più artigianale al podismo, come Giuseppe Cicogna (ASD GIRO D’ITALIA RUN) per la prima volta alle prese in una ultramaratona, pergiunta verticale.Simone assisterà Giuseppe nel tentativo di raggiungere il traguardo, in una “missione” che va oltre la gara.
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Infatti i due amici, provenienti rispettivamente da Milano e Torino, volano in Sicilia per la Super Maratona dell’Etna con una finalità umanitaria: promuovere la Maratonina della Felicità di cui sono co-ideatori assieme all’associazione di protezione civile PRO.CIVI.CO.S. ONLUS. Si tratta di una 21 km interamente no-profit pensata per mettere in pratica uno stile di vita sano e costruttivo come suggerito nella guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard intitolata La Via della Felicità, e nel contempo sensibilizzare raccogliere fondi a favore di progetti volti alla tutela della vita e dell’ambiente.La IV edizione della Maratonina della Felicità si correrà a Torino domenica 26 novembre: 21 km contrassegnati da 21 messaggi di buon senso. Un evento ludico-motorio sotto l’egida dellaFederazione Italiana Amatori Sport Per tutti, di TAFISA e della Federazione Internazionale degli Sport Popolari, capace di attirare sia podisti di ottimo livello per un buon allenamento organizzato, sia amatori, principianti e famiglie con bambini. Simone Leo, che de La Via della Felicità è testimonial ufficiale, vorrà cogliere questa occasione per diffonderne il messaggio con l’appoggio di un gruppo locale di volontari della Fondazione La Via della Felicità e assieme a Giuseppe Cicogna, proporre una sorta di gemellaggio con VerticalEtna sperando che qualche temerario ultramaratoneta del vulcano, si appassioni e decida di partecipare, stavolta senza dislivello, senza gara e senza classifiche, alla Maratonina più popolare di Torino.
Il mio amore per Torino
Bella la mia Torino , nonostante l’incuria di chi dovrebbe occuparsene veramente e , magari , anche dei cittadini , riesce sempre ad avere quell’aria salottiera e un po’ raffinata che si puo’ respirare in certi locali del centro coi loro freschi dehors e i loro interni eleganti . Adoro le viuzze del centro storico, del quadrilatero, si respira la storia ,e a me la storia piace tanto. Torino e’ una citta’ contraddittoria, l’epoca d’antan e la modernita’ , la citta’ dei Savoia e la citta’ operaia, il diavolo e l’acqua santa , c’e’ poco da fare o la odi o la ami , io l’amo …..moltissimo !
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Porte aperte alla moschea di via Chivasso
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In occasione del mese di Ramadan e nell’ambito dell’iniziativa Moschee_Aperte – Spazio per tutt@, promossa dalla Città di Torino e dal Coordinamento dei Centri Musulmani, la Moschea Taiba di via Chivasso apre le sue porte domenica 11 giugno 2017 dalle 19 alle 22 a tutta la cittadinanza torinese con visite guidate, mostre e dibattiti e al calar del sole condivideremo il pasto della rottura del digiuno di Ramadan all’aperto nella via Chivasso, chiusa al traffico per l’occasione.
I musulmani torinesi sono parte integrante della nostra città e le loro moschee sono un patrimonio di spiritualità, di cultura e di dialogo a disposizione di tutti i torinesi. Con questa iniziativa vorremmo farvi conoscere questi spazi e condividere con voi uno dei momenti più solenni della nostra giornata di digiuno in questo sacro mese di Ramadan, il pasto di rottura del digiuno (#Iftar). L’evento sarà un’occasione per approfondire la conoscenza reciproca e costruire insieme una città plurale e aperta al contributo di tutte le sue cittadine e i suoi cittadini.
All’evento sono stati invitati in particolare tutti i vicini della moschea attraverso una lettera personalizzata e i rifugiati ospitati dal Centro Fenoglio di Settimo, per l’occasione ci aspettiamo circa un migliaio di visitatrici e visitatori. La giornata è organizzata in virtù del “Patto di condivisione” firmato nel 2016 tra la Città di Torino e i rappresentanti delle moschee torinesi.
Qui il testo del Patto: https://goo.gl/iJXVVY/
PIAZZA SAN CARLO: COME TUTELARE I PROPRI DIRITTI
“C’erano vetri ovunque“, “siamo stati schiacciati e calpestati“, “non sapevo dove scappare”, queste e tante altre sono le dichiarazioni di alcuni feriti nella notte di sabato sera in Piazza San Carlo che si sono rivolti alla nostra associazione per comprendere meglio di chi sia la responsabilità di tale spiacevole evento e per come ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Tra i soggetti coinvolti, non solo i tifosi che hanno subito lesioni lievi e gravi per cui alcuni si trovano ancora ad oggi in prognosi riservata, ma ci sono anche i commercianti dei negozi siti in Piazza San Carlo e nelle zone limitrofe che all’indomani si sono ritrovati le vetrine e le serrande distrutte.
Fortunatamente erano presenti le Forze dell’Ordine intervenute sul posto ed i sanitari che hanno trasportato i feriti negli ospedali, ormai congestionati, e che hanno cercato di riportare la quiete ed aiutato i cittadini al ritrovamento degli oggetti personali e parenti/amici dispersi.
L’Unione Nazionale Consumatori (UNC), che ha come scopo statutario la difesa dei diritti dei cittadini e dei consumatori, è a disposizione per assistervi nella richiesta del risarcimento dei danni subiti sia patrimoniali che morali nei confronti di chi sarà ritenuto responsabile.
La Procura della Repubblica di Torino ha già avviato un’indagine penale per far chiarezza sulle cause e sulle eventuali responsabilità penali di quanto accaduto.
Il reato ipotizzato, al momento è il delitto di procurato allarme previsto e punito dall’art. 658 C.P.
Le persone offese, quindi coloro i quali sono stati coinvolti dagli eventi di sabato sera e che hanno subito delle lesione di qualsiasi entità, sia lievi che gravi, potranno denunciare l’accaduto presentando una querela/denuncia alle autorità competenti nei confronti dei responsabili ed in tal caso potranno essere rappresentate dall’UNC -Comitato Regionale del Piemonte tramite il proprio procuratore penalista Avv. Caterina BIAFORA del Foro di Torino, rilasciando alla stessa una nomina in qualità di persona offesa dal reato che verrà depositata al Pubblico Ministero. Dopo la conclusione delle indagini preliminari sarà possibile anche costituirsi parte civile nel medesimo procedimento al fine di ottenere il risarcimento del danno subito.
Chi fosse interessato anche solo per avere delle informazioni preliminari e per ricevere assistenza sia in ambito civile che in ambito penale potrà contattare il nostro sportello del Comitato Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori di Torino, con sede in Via Roma n. 366, al n. 0115611800 o scrivendo una e-mail a uncpiemonte@gmail.com. Si precisa, che tale iniziativa è rivolta a tutti i soggetti coinvolti anche residenti in altre Regioni d’Italia o all’estero.
(Nella foto l’avv. Patrizia Polliotto, UNC)
La Croce Verde Torino sente l’obbligo di relazionare autorità e cittadini in merito all’intervento volontario attuato nella notte del 3 giugno 2017, nella piazza San Carlo, gremita da cittadini che assistevano alla trasmissione della finale della Uefa Champions League fra la Juventus ed il Real Madrid.
L’assistenza sanitaria sul posto era stata affidata ad Associazione non aderente all’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), presente con quattro autoambulanze, implementate da P.M.A. (postazione medica avanzata composta da tenda presidiata da medico ed infermiere), con il supporto di venti volontari della Protezione Civile, istituzionalmente non adibiti all’assistenza sanitaria. Alle ore 22,30 circa, per ragioni da accertare, la folla occupante la piazza iniziava a muoversi scompostamente al fine di sottrarsi a potenziale pericolo poi rivelatosi inesistente, travolgendo persone e cose, prima fra tutte la postazione medica avanzata, con un fuggi-fuggi generale che provocava la caduta al suolo di numerosissime persone, molte delle quali vittime di fenomeni di schiacciamento e di ferite da taglio causate dai cocci delle bottiglie di vetro presenti nella piazza. Sul posto era presente volontario soccorritore della Croce Verde di Torino, nell’occasione adibito al coordinamento della Protezione Civile come Funzionario della Polizia Municipale, il quale si poneva immediatamente in contatto con il Direttore della Centrale operativa 118, con il Direttore dei Servizi della Croce Verde Torino e con il Delegato della Croce Rossa Italiana, segnalando la gravità della situazione e l’opportunità di attivare i protocolli previsti per le maxi emergenze 118. Nel frattempo personale volontario della Croce Verde Torino affluiva spontaneamente presso la sede di via Dorè, consentendo l’immediato invio sul posto di cinque autoambulanze nonché la prestazione di adeguato soccorso presso la sede stessa della Croce Verde Torino ad oltre cento feriti lievi, lì giunti con propri mezzi. In seguito, superate le prime difficoltà di liberare le vie di accesso ad entrambi i lati della piazza San Carlo, giungevano sul posto numerosissimi mezzi della Croce Verde Torino, di altre pubbliche assistenze Anpas e della Croce Rossa che, coordinati dal medico della postazione avanzata, effettuavano mirati servizi di ricovero degli infortunati.I dati in nostro possesso confermano il transito presso i vari ospedali di: 6 codici rossi; 35 gialli e circa 1.200 tra codici verdi e bianchi. Con la presente comunicazione s’intende fornire elementi di valutazione a chi di competenza e non già sollecitare riconoscimenti, rientrando l’opera prestata dai volontari nella loro istituzionale attività di soccorso ed assistenza socio-sanitaria.
Torino, 5 giugno 2017
Paolo Romagnoli – Consigliere Croce Verde Torino Delegato alla comunicazione
(Foto di Claudio Benedetto – www.fotoegrafico.net)
Nel corso di una conferenza Stampa organizzata per Martedì 6 Giugno alle ore 11.30 presso il Gran Salone di Palazzo Madama Piazza Castello, il CDVM – Club Dirigenti Vendite e Marketing annuncerà la propria adesione come Partner Ufficiale di EBT- Exclusive Brands Torino, la rete nata per lo sviluppo e la promozione sui mercati esteri di una selezione di brands e di prodotti d’eccellenza del nostro territorio. Si tratta di un’importante iniziativa che, partendo da una logica di geomarketing, ha come obiettivo il mercato internazionale. Un gruppo di imprese di alta gamma, con grande vision, che insieme diventano Ambasciatrici dell’Italia, e del territorio che le ha viste nascere e sviluppare.
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http://www.exclusivebrandstorino.it/ .
Mentre osservavo la vetrina del nuovo store di un noto brand di abbigliamento al Torino Outlet Village e mi accingevo ad entrare.. improvvisamente si è staccata una parte dell’insegna.. una lettera della scritta che, cadendo a terra, oltre ad aver fatto un grande botto, si é completamente frantumata. Per fortuna in quel momento non passava nessuno ed io guardavo la vetrina a qualche metro di distanza: chissà cosa sarebbe potuto succedere… Poi sono intervenuti gli operai a rimettere le cose a posto.
Lettera firmata