Per la gestione dei costi del Museo del Cinema “è necessaria la figura di un direttore amministrativo, come avevo già detto nell’ottobre scorso”. L’assessore alla Cultura Antonella Parigi, intervenendo per le comunicazioni richieste da Francesca Frediani (M5s), ha spiegato che – malgrado il bilancio dovesse ovviamente chiudere in pareggio – “ci siamo ritrovati a fine anno con 900mila euro di costi in più, solo parzialmente compensati da un aumento dei ricavi di 600mila euro, quindi con un disavanzo iniziale di 300mila, poi ridotto a 180mila”.
Per Parigi, “al di là delle valutazioni che poi farà la Procura, come Giunta ricordo che a ottobre avevo chiesto pubblicamente che ci fosse un nuovo direttore amministrativo all’interno del Museo del cinema. Oggi risulta evidente la mancanza d’un controllo di gestione, una cosa che si fa in tutte le aziende: bisogna seguire l’avanzamento del bilancio passo passo”.
L’assessore ha spiegato che la sua valutazione non è stata condivisa dal direttore del Museo e “noi non abbiamo potuto imporre la figura del direttore amministrativo”. In questo momento Michele Petrelli, segretario generale della Regione, “è stato messo part time al servizio del Museo per supportare una revisione del personale e della struttura contabile del museo stesso”.
Il 29 ci sarà l’assemblea dei soci, che ha come primario compito quello di strutturare un sistema di controllo di gestione.
È quindi intervenuta la consigliera Frediani, chiedendo – compatibilmente con l’inchiesta penale in corso – se sia possibile “programmare una commissione per approfondire la questione e capire come siano aumentati i costi, se si tratti di consulenze o meno. E poi capire come verrà strutturata la futura gestione del museo”.
L’assessore ha risposto che da quanto risulta lo spostamento di 900mila euro riguarda tutte le voci di bilancio, che hanno avuto un incremento dei costi. “Quindi pare chiaro che si tratti di un mancato controllo di gestione. L’obiettivo primario è rimettere in sicurezza i conti del museo”.
GM – www.cr.piemonte.it
“Alla preghiera per il Ramadan al Parco Dora erano attese almeno 30.000 persone, eppure per i musulmani torinesi quali controlli sono stati predisposti?
Vogliamo che l’Appendino risponda a questa domanda e spieghi perché questa mattina, al contrario di ieri sera per la festa di San Giovanni, non abbiamo assistito a controlli massicci, limiti, orari e varchi d’ingresso” Dichiarano Augusta Montaruli, Esecutivo Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte. “Le regole valgono per tutti, ma per alcuni un po’ meno e se c’è qualcuno che deve aver timore di qualcosa sono proprio i torinesi che per la sua incompetenza ne hanno viste di tutti i colori” continuano i due esponenti di Fratelli d’Italia. “Torino non solo è vacillata, ma è caduta. Il Sindaco disegna una realtà che non esiste. Dire che non siamo caduti, mentre la città è ancora in lutto, è un’ipocrisia. Per un motivo o per un altro, Torino sta cadendo tutti i giorni”.
“ANCHE QUEST’ANNO NON E’ CAMBIATO UN RAZZO!”
Riceviamo e pubblichiamo
COME SOTTO L’AMMINISTRAZIONE FASSINO, ANCHE QUEST’ANNO LA SERA DEL 24 GIUGNO SI TRASFORMERA’ IN UN INCUBO PER ANIMALI E PERSONE INDIFFICOLTA’, COSTRETTI A SUBIRE ESPLOSIONI AD ALTO IMPATTO SONORO, IN CONTRASTO CON IL REGOLAMENTO N. 320. LAV: “VANO L’APPELLO ALLA NUOVA GIUNTA AD UTILIZZARE FUOCHI A BASSO IMPATTO, AFFINCHE’ GLI ANIMALI VALESSERO FINALMENTE PIU’ DI UN BOTTO”. L’edizione 2017 della festa patronale di San Giovanni a Torino vedrà ancora protagonisti i fuochi artificiali ad alto impatto sonoro, nonostante i comprovati danni recati agli animali, il fastidio causato a molte persone (neonati, anziani e malati, in particolare), la palese incoerenza con il Regolamento comunale n.320 per la tutela degli animali, l’esistenza di alternative semplici e più economiche. La Giunta Appendino, già sotto l’occhio del ciclone per il mancato contrasto all’apertura del nuovo zoo e nonostante le promesse elettorali, non ha infatti agito in maniera convincente al fine di eliminare le forti esplosioni dei fuochi d’artificio del 24 giugno. «A dispetto degli slogan elettorali e delle sterili chiacchiere, la nuova giunta non ha mosso un passo per evitare agli animali, selvatici e domestici, l’inutile sofferenza dei fuochi artificiali ad alto impatto sonoro di San Giovanni. Non siamo affatto soddisfatti delle risibili riduzioni dell’impatto sonoro che sono state preannunciate, che, per così dire… “non cambiano un razzo” rispetto ai soliti fuochi d’artificio tanto dannosi per gli animali – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della Lav a Torino». Le esplosioni pirotecniche, come ogni anno, si terranno nella zona pre-collinare e fluviale, comportando un inevitabile impatto, di forte intensità, sulla fauna selvatica che vive sulle sponde del Po e nella zona della collina adiacente a Piazza Vittorio Veneto, oltre che sugli animali domestici, sui neonati e sulle persone in condizioni di difficoltà. Se fino ad alcuni anni fa le gravi conseguenze dei fuochi artificiali tradizionali sugli animali non erano comprovate, oggi abbiamo a disposizione relazioni tecnico-scientifiche che dimostrano quanto i rumori prodotti dai botti possano essere fonte di terrore, con tutto ciò che ne consegue. Il documento scientifico redatto dal dott. Enrico Moriconi nel 2014, così come lo studio del 2011 di un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam, dimostrano che gli scoppi improvvisi e ripetuti dei fuochi artificiali ad alta emissione di decibel causano agli animali gravi conseguenze. La LAV fa nuovamente appello ai cittadini affinché vengano segnalati alle autorità competenti i casi di ferimento di animali e vengano allertati immediatamente i centri di recupero di zona per salvare le vittime dei botti. Le alternative per festeggiare nel rispetto di tutti esistono, sono già praticate in altre città italiane e sono state sostenute dalle migliaia di torinesi che hanno sottoscritto la petizione lanciata dalla LAV nel dicembre 2014, senza tuttavia suscitare alcun interesse concreto nelle istituzioni cittadine.
FESTA PER I PRIMI 15 ANNI DELLA CROCE VERDE NONE
La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde None nei giorni scorsi ha festeggiato i 15 anni di attività. Nelle due giornate si sono svolti diversi eventi che hanno coinvolto sia i volontari sia la cittadinanza con un’attenzione particolare ai più piccoli. L’allestimento della Struttura protetta dell’infanzia, messa a disposizione per l’occasione da Anpas Piemonte, ha permesso infatti l’intrattenimento ludico dei bambini.
La Croce Verde None ringrazia le associazioni intervenute: Croci Verdi di Vinovo, Rivoli, Cumiana, Croce Bianca Orbassano, Anpas Sociale, Croce Bianca Andora, Croce Bianca Albenga, Cri Carignano e Bios di Volvera. Polizia municipale, Carabinieri, Avis, Fidas, Gruppo Alpini, Protezione civile, Pro loco, Sindaco di None.
Davide Balbo, consigliere Croce Verde None: «A nome del Comitato organizzatore e del Consiglio direttivo della Croce Verde None ringrazio tutti i partecipanti per la riuscita della manifestazione. Abbiamo celebrato nel migliore dei modi questo grande traguardo. Abbiamo suddiviso i festeggiamenti su due giornate, la prima l’abbiamo dedicata ai nostri militi premiandoli e ringraziandoli per gli anni di servizio svolti e l’aiuto che ci danno ogni giorno. La seconda invece l’abbiamo aperta anche alle altre associazioni e alla popolazione nonese con l’intento di mostrare cosa significa fare parte della nostra grande famiglia. Tramite delle simulazioni di soccorso abbiamo mostrato come lavoriamo nella quotidianità e il nostro impegno nel garantire costantemente un servizio fondamentale e di qualità, nella speranza magari anche di suscitare la curiosità e la voglia di mettersi in gioco di qualcuno. Vorrei ringraziare ancora tutti quelli che hanno collaborato durante la preparazione della festa e in particolar modo il nostro gruppo giovani, i Green Angels».
La Croce Verde None può contare sull’impegno di 116 volontari, di cui 45 donne grazie ai quali annualmente svolge oltre 4 mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 140mila chilometri.
La Croce Verde None, dal 2016, ha anche un gruppo giovani, chiamato Green Angels, formato da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni con in comune la voglia di trovarsi, stare insieme, sentirsi tra amici, ma soprattutto di essere di aiuto agli altri imparando il primo soccorso ed esprimendo i valori del volontariato e della solidarietà.
L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.
Dichiarazione di Silvja Manzi, Comitato Diritti Umani Regione Piemonte e direzione nazionale Radicali italiani, e Alexandre Pieri, Associazione radicale Adelaide Aglietta
Oggi il legale torinese, già collaboratore dell’UNC di Vercelli, avrebbe compiuto 62 anni. Le parole dell’Avvocato Patrizia Polliotto, gli auguri di Silvia Mezzanotte, storica voce dei Matia Bazar
Si è spento il 15 marzo scorso, dopo una lunga agonia durata sette mesi in seguito a un male incurabile, l’avvocato Bruno Poy. Il legale – vercellese d’adozione ma torinese di nascita -, che aveva uno studio anche a Torino in Piazza San Carlo, oggi, 21 giugno, avrebbe compiuto 62 anni.
Il ricordo affettuoso dell’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la più antica e autorevole associazione consumeristica italiana: “L’avvocato Bruno Poy collaborava come responsabile della delegazione vercellese di UNC Piemonte dal 2011. Un grande lavoratore. Lo ricordo come un collega autorevole e una persona di tutto rispetto. A lui i miei migliori auguri di Buon Compleanno, insieme a quelli della nostra associazione consumatori“.
A quelli dell’Avvocato Polliotto si uniscono anche gli auguri della cantante Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar, del sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ (che l’ha assistito spiritualmente sino all’ultimo durante la malattia), del giornalista e critico musicale Maurizio Scandurra, e di molti amici vercellesi quali Paola Della Rossa, Ilaria Pugno e Katia Boccato (le tre storiche segretarie di studio dell’Avvocato Bruno Poy), l’imprenditore Guglielmo La Mantia, il dottor Gian Luigi Pomati e il politico Roberto Rosso.
Riceviamo e pubblichiamo anche la lettera commossa di Maurizio Scandurra: “Si dice che la memoria è la riconoscenza del cuore. Così è anche per me. Te ne sei andato prematuramente quest’anno, alle idi di marzo, il 15 di quel mese, dopo aver lottato per ben sette mesi contro un male incurabile a cui ha sempre risposto con grande fede e altrettanta voglia di vivere, e lavorando sino all’ultimo. Sei stato un vero amico, maestro, una guida e un esempio, morale e professionale, con cui ho condiviso 8 anni di intenso cammino. Ringrazio di cuore don Adriano Gennari e don Vincenzo Macchioda di averti assistito entrambi sino all’ultimo recandoti il conforto e la benedizione di Dio Padre. Questa volta, al posto delle candeline sulla torta, la Luce del Signore. Buon compleanno, Avvocato Poy. Auguri Bruno, amico vero, amico sincero”.
Contro le atomiche, per la pace
Il Coordinamento cittadini e associazioni contro le atomiche, le guerre e i terrorismi invita i giornalisti alla conferenza stampa che si terrà mercoledì 21 giugno alle ore 12,30 nella sala Viglione di Palazzo Lascaris.
per illustrare le iniziative di appoggio al bando delle armi atomiche in discussione all’ONU.
Alcune associazioni già impegnate da tempo per la pace la giustizia e la nonviolenza, preoccupate per l’intensificarsi di scontri politico/militari dalle conseguenze imprevedibili ma comunque catastrofiche, hanno visto un segno di speranza nell’avvio dei negoziati all’ONU per la messa al bando delle armi atomiche.
Purtroppo l’Italia non ha partecipato alla prima sessione di tali negoziati che si è svolta dal 21 al 31 marzo scorso. Una nuova sessione è in programma in questi giorni (dal 15 giugno al 7 luglio). Come associazioni abbiamo scritto un appello alle massime autorità del nostro Paese (Capo dello Stato e del Governo, presidenti dei due rami del Parlamento) chiedendo che l’Italia partecipi attivamente a questi negoziati e sostenga la messa al bando delle armi atomiche, un traguardo storico, auspicato dalle massime autorità morali e religiose del mondo nonché da più di 3000 scienziati, che oggi è a portata di mano, in controtendenza ai venti di guerra che spirano con troppa violenza.
L’appello ha avuto già più di 60 adesioni, il sostegno con apposite delibere del consiglio regionale del Piemonte e di alcuni consigli comunali. Esso si unisce ad altri appelli simili provenienti da varie parti d’Italia.
Ora vorremmo mobilitare l’opinione pubblica con un evento in piazza Castello costruito e partecipato dai cittadini, perché siamo coscienti che solo la mobilitazione morale delle donne e degli uomini amanti della pace potrà consentire il raggiungimento dell’obbiettivo di un mondo senza atomiche.
Pertanto vi invitiamo alla conferenza stampa che si terrà mercoledì 21 giugno, alle ore 12,30 presso la sala Viglione del Consiglio Regionale in cui Paolo Candelari, Giampiero Leo, Valter Nuzzo a nome del coordinamento illustreranno questo evento. Questa iniziativa, e altre che comporranno un’articolata campagna di sensibilizzazione e mobilitazione, verranno presentate con.
Per il coordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi
Paolo Candelari
Tra le tante iniziative che l’AIL promuove in tutta Italia, nel corso dell’anno, la Giornata Nazionale rappresenta un momento di riflessione sulla malattia molto significativo. Un’occasione molto importante per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla cura delle malattie del sangue, sottolineando i grandi progressi della Ricerca Scientifica e delle terapie. E il 21 giugno, l’inizio dell’estate, la stagione del sole, come data simbolica per rafforzare l’impegno di tutti nella lotta contro le Leucemie i Linfomi e il Mieloma. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ogni anno la Giornata viene dedicata ad un tema. L’attività di sensibilizzazione sul territorio nazionale è affidata alle Sezioni AIL che promuovono localmente numerose attività. La sede di Torino per il prossimo 21 giugno ha pensato di organizzare un momento “dolce e leggero” insieme alla storica gelateria Pepino, i nostri volontari offriranno (offerta minima € 2,50) il Pinguino. Laura Laface – volontaria AIL: «Saremo presenti il giorno 20 al “Coes” dell’Ospedale Molinette (c.so Bramante Torino) dalle 9,00 alle 13,00 e il giorno 21 nell’atrio del Mauriziano; delle Molinette e del Regina Margherita dalle 12,00 alle 16,00. Nel pomeriggio dalle 16 alle 18 saremo presenti in Piazza Carignano (Torino) presso la “Gelateria Pepino” insieme a Fred De Palma che, diventerà “gelataio per un giorno”». Vi aspettiamo numerosi per sostenere la causa dell’AIL. Info: 011.502852 – 3739005706