TRIBUNA- Pagina 57

I lunedì pomeriggio della prevenzione e della salute

La nostra Associazione che da tre anni organizza Incontri e Conferenze finalizzate a promuovere la prevenzione delle malattie, in particolare   cardiovascolari e tumorali, ha il piacere di presentare il programma del 2° ciclo di conferenze 2017 che si terranno nei mesi di novembre e dicembre presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino in via Nizza 52. Nel 2016 e nel 2017 (1° ciclo) si é verificato un costante incremento di interesse e di partecipazione da parte dei Cittadini nei confronti degli Incontri proposti e perciò l’Associazione “Più Vita in Salute” ha ritenuto utile proseguire “I Lunedì pomeriggio della Prevenzione e della Salute“.  

 

Tale iniziativa è finalizzata a diffondere informazioni e consigli preziosi per incrementare la durata e la qualità della vita e per mantenersi giovani nonostante il trascorrere degli anni e le difficoltà che ne conseguono. Le prossime conferenze forniranno, come sempre, indicazioni essenziali per scegliere un’alimentazione sana e corretta e per praticare un’attività fisica efficace, sfruttando le risorse del contesto ambientale in cui viviamo.   Riteniamo che sia importante e necessario conoscere i segnali che vengono inviati da un qualsiasi organo del nostro corpo, in quanto possono rappresentare dei campanelli di allarme di una malattia. Il nostro corpo negli anni subisce dei cambiamenti che dobbiamo interpretare e monitorare e se necessario contrastare con interventi corretti e migliorativi.   Inoltre rammentiamo che la salute è più una scelta che un destino e la prevenzione è più un dovere che una scelta, pertanto applicarne le regole è doveroso e irrinunciabile. Ricordiamo alcuni dei molti e importanti messaggi che spesso emergono dagli incontri: Prevenire di più per curare di meno – Dobbiamo rimanere sani nonostante l’epidemia di malattie croniche – Recuperare le sane tradizioni nell’alimentazione quotidiana – Adottare il movimento per godere dei suoi effetti benefici sul fisico – Con la prevenzione si ottiene più salute e più benessere – Conoscere: come affrontare menopausa e andropausa – L’alimentazione corretta può proteggere anche l’apparato digerente – Prevenire l’infarto, e saperne riconoscere i sintomi – Fisioterapia e riabilitazione: il corretto trattamento procura molti benefici – Ricorrere in modo adeguato all’assunzione dei farmaci. Gli Incontri saranno tenuti come tradizione il Lunedì pomeriggio, con orario dalle 16,30 alle 18,30 presso la sede del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino sita in Via Nizza al n°, 52.

La partecipazione del pubblico é libera ed è consentita sino ad esaurimento dei posti.

Come indicato nei file allegati, l’evento é patrocinato da diversi Enti pubblici, è realizzato grazie al supporto di alcune strutture pubbliche e private, con la collaborazione dello SPI 8 e soprattutto grazie alla preziosa disponibilità e collaborazione da parte degli illustri Relatori. La prima Conferenza si terrà lunedì 6 novembre 2017 alle ore 16,30. Nel ringraziare per l’attenzione e per la cortese collaborazione alla diffusione degli eventi, porgiamo un cordiale saluto.

 

Roberto Rey

Giovanni Bresciani

 

Un premio ad Arcobaleno AIDS di Torino

Teatro e medicina narrativa per aiutare le donne HIV-positive a vincere le paure e lo stigma: premiata l’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino al Community Award di Gilead Sciences, concorso nazionale per organizzazioni no profit

Milano, 17 ottobre 2017 – Raccontare la propria condizione e “liberare” il proprio io, attraverso il confronto di gruppo e la messa in scena della propria esperienza. Si può disegnare così, oltre che con un giusto approccio terapeutico, un efficace percorso di recupero del proprio Io e del proprio valore di persona per le donne che hanno contratto l’infezione da HIV. La convivenza con questa malattia richiede infatti un sostegno che associ la necessaria cura farmacologica al benessere psicologico. Parte da queste evidenze l’originale progetto Dalle storie di vita al teatro di psicodramma. Una ricerca-azione rivolta a donne HIV-positive dell’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino. Una progettualità innovativa e “su misura” per la donna con HIV e che sarà realizzata nel corso dei prossimi 8 mesi grazie al finanziamento di 20.000 euro ricevuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente proposti da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

 

Il progetto si propone di raccogliere e analizzare le storie personali di donne HIV positive, pazienti dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino polo di riferimento regionale per la diagnosi e la cura delle malattie infettive. L’analisi delle storie, ottenute tramite interviste, porterà all’individuazione delle principali tematiche in relazione all’infezione da HIV: dal vissuto personale, al significato attribuito alla malattia e all’esperienza ad essa legata. Le informazioni raccolte guideranno l’elaborazione di successive attività di psicodramma, piccole pieces teatrali con cui favorire la messa in scena delle situazioni e dei vissuti emergenti dalle storie autobiografiche al fine di favorire una migliore gestione della malattia. E’ prevista anche la formazione degli operatori incaricati della raccolta e dell’analisi delle storie. Per condividere il progetto e i suoi risultati con la comunità scientifica nazionale e internazionale, verrà realizzata un pubblicazione scientifica sui modelli di conduzione dei gruppi utilizzati specificamente per le donne con HIV, evidenziando altresì i temi emersi dalle narrazioni.

 

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, ci permette di proseguire su un percorso che da tempo come Associazione Arcobaleno AIDS portiamo avanti – sottolinea Caterina Di Chio, coordinatrice del progetto –. Con il progetto, che segue altre esperienze espressamente mirate all’utilizzo dello strumento dello psicodramma per favorire una maggior attenzione alla sessualità in donne di etnie diverse, saremo in grado di approfondire meglio la sieropositività nel genere femminile e offrire strumenti di gestione dell’infezione”.

 

Il progetto dell’Associazione Arcobaleno AIDS, proprio per le sue caratteristiche di unicità e la sua capacità di offrire un modello replicabile in altre realtà, è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e da Marco Simonelli, Esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. Arcobaleno AIDS si è distinta oltre che per l’originalità del progetto e la sua replicabilità, anche per la sua concreta realizzabilità e per l’impatto dell’iniziativa sulle donne sieropositive, criteri considerati dalla Commissione nella selezione e nel finanziamento dei progetti. Ha pesato inoltre nell’attribuzione del premio anche la lunga esperienza dell’Associazione nell’ambito della medicina narrativa e dell’utilizzo del sociodramma come strumento psicologico nel trattamento delle patologie croniche di natura infettiva.

 

La scelta del progetto dell’Associazione torinese è avvenuta tra i 25 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit del paese. Insieme a quello di Arcobaleno Aids ne sono stati premiati altri 14.

 

Per saperne di più sull’Associazione Arcobaleno Aids: www.arcobalenoaids.it

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Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 6a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italianie che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, Epatiti e patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). Nei sei anni del Bando sono stati presentati 147 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 63, 15 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. Nel corso dei 6 anni sono stati assegnati oltre 1.200.000 euro, di cui oltre 340.000 quest’anno. Per saperne di più: www.communityawardprogram.it.

 

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree terapeutiche nelle quali vi siano ancora esigenze mediche non soddisfatte. Con ogni nuova scoperta e ogni molecola sperimentale, cerchiamo di migliorare in tutto il mondo l’assistenza ai pazienti affetti da malattie potenzialmente letali. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie e patologie cardiovascolari. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.

“Non smettiamo di adempiere la legge del Cristo”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La nuova stagione 2017/2018 si apre con due nuovi appuntamenti. Il prossimo appuntamento, per circa 2000 persone del canavese, tra cui famiglie, bambini e persone di varie età si terrà domenica 5 novembre 2017. Da alcune settimane fervono i preparativi per questo importante appuntamento che si terrà nella sala delle Assemblee sita in Via Leopardi 15 a Leinì

Come di consueto l’invito è rivolto a tutti coloro che nella zona vorranno intervenire. L’ingresso è gratuito e non si fanno collette. Mantenere nel tempo alti valori morali, continuare a vederne i benefici nei rapporti in famigli, nel sociale come a scuola, saranno alcuni degli argomenti principali trattati durante questa assemblea. Il tema dell’assemblea “Non smettiamo di adempiere la legge del Cristo” dà risalto infatti proprio a questo. La legge del Cristo che primariamente si basa sull’amore per il prossimo esorta a mettere al di sopra dei propri, gli interessi e i bisogni altrui così da divenire persone migliori in tutti i campi della vita. Commentando questo concetto, Luca Frattini, assistente all’ufficio informazione pubblica dei Testimoni di Geova per l’area nord-est di Torino, ha dichiarato: “Imitare e adempiere la legge del Cristo è senz’altro il modo migliore per avere rapporti soddisfacenti e pacifici con gli altri. Gesù Cristo, nel corso della sua esistenza sulla terra, ha sempre dimostrato questa qualità, non soltanto cedendo la propria vita per tutti, ma anche in altre situazioni, rinunciando a riposo, svago e tempo libero pur di aiutare altri, indipendentemente dal loro atteggiamento o dalla loro riconoscenza. In un periodo in cui l’amore per sè stessi e l’egoismo sono ai massimi storici, imitare l’esempio di Gesù adempiendo la sua legge basata sull’ amore, ci aiuterà a fare la nostra parte per migliorare la nostra vita e il luogo in cui viviamo. Sentirsi amati ed apprezzati dagli altri e ricambiare a nostra volta, aiuta ad instaurare un circolo virtuoso inevitabilmente positivo anche nei momenti più difficili.

Sono almeno due i momenti più attesi:

Alle ore 11:35 il discorso del battesimo per i nuovi fedeli simboleggiato con immersione in acqua;

Alle ore 14:55 il tema “Amiamoci gli uni gli altri, come ci ha amato Gesù” pronunciato da un rappresentante proveniente dalla filiale italiana dei Testimoni di Geova di Roma

I Testimoni di Geova della zona non vedono l’ora di assistere insieme a voi tutti a questa assemblea in cui si vede la legge del Cristo all’opera.

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Per avere più informazioni sulle assemblee dei testimoni di Geova visitate il sito web: www.jw.org nella sezione CHI SIAMO| CONGRESSI.

“Santa Giulia, situazione fuori controllo”

“Regnano malamovida e violenza. E l’Amministrazione è la grande assente”

La rissa, violentissima, di questa notte, che ha coinvolto decine di persone, è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo, e rappresenta l’ennesima prova dell’inadeguatezza dell’Amministrazione di fronte alle sfide e alle esigenze di questa porzione di città. Ogni mattina residenti, commercianti e operatori del mercato devono fare i conti con i resti delle notti brave (urina, vomito e ogni genere di rifiuti sono la norma), ogni notte i residenti devono sperare che i violenti e i facinorosi non commettano nulla di irreparabile, ogni sera i gestori dei locali che rispettano le regole devono misurarsi con “colleghi” che invece credono di poter fare quello che vogliono.  In tutto questo, la grande assente è l’Amministrazione. Le contromisure prese dalla Giunta si riassumono in tre parole: nulla di nulla. I residenti sono allo stremo e all’esasperazione. Ribadiamo: piuttosto, riapriamo la piazza al traffico. I Moderati sono pronti alla raccolta firme.

 

Silvio Magliano, Capogruppo Moderati Consiglio Comunale Torino.

Camilla Ciacci – Capogruppo Moderati, Circoscrizione 7.

Ferdinando D’Apice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.

Giuseppe La Mendola – Consigliere Moderati e Presidente Commissione di Quartiere Aurora, Valdocco e Rossini, Circoscrizione 7.

“Contro l’atomica” invita i parlamentari

Si è concretizzata l’ipotesi di un incontro ufficiale fra i rappresentanti del “coordinamento di cittadine/i, associazioni e istituzioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi”, e i parlamentari Piemontesi. Tale confronto, organizzato insieme e in piena collaborazione col Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte, presieduto da Mauro Laus, si svolgerà lunedì 16 ottobre alle h 16.00 presso la sede del Consiglio Regionale Palazzo Lascaris Via Alfieri, 15Obiettivo di questo importante momento di lavoro sarà anche quello di ottenere precisi impegni formali a sostegno della ratifica del Trattato ONU per la messa al bando delle armi atomiche – ovviamente nel pieno rispetto della loro libertà – da tutti i parlamentari che lo riterranno. Inoltre contiamo di presentare loro una serie di iniziative volte a far crescere la coscienza civica di tutti i cittadini e di tutte le componenti della nostra Società. Per una chiara comprensione dei contenuti e degli scopi dell’incontro, vi alleghiamo copia della lettera personalmente inviata a tutti i parlamentari Piemontesi.

 

Mauro Laus Presidente del Consiglio e del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte

 Giampiero Leo, Paolo Candelari, Walter Nuzzo per il Coordinamento di cittadine/i, associazioni e istituzioni contro l’atomica ,tutte le guerre e i terrorismi.

 

10 anni di Pd: se l’anniversario diventa un funerale

Il decimo anniversario della fondazione del Pd viene giudicato da molti un funerale. Quel progetto, al quale molti si erano dedicati con grande passione e slancio, è fallito tradendo una parte significativa degli obbiettivi che aveva dichiarato di voler perseguire

Molti tra i principali fondatori in questi anni hanno deciso di  ” alzare le tende “. Prodi non è più un iscritto e insieme a lui non sono più iscritti al Pd molti di coloro che  ne avevamo sottoscritto il manifesto fondativo. Letta è a Parigi e non ha più la tessera del Pd. Bersani, che del Pd è  stato segretario, e D’Alema stanno fondando un nuovo Partito. Migliaia di iscritti hanno deciso di non rinnovare la tessera.E potrei continuare…. Il Pd di oggi non è neppure lontanamente paragonabile a quello fondato 10 anni fa. Proprio in queste ore la Camera dei Deputati ha approvato “In prima lettura” la legge elettorale, una vicenda che per il modo in cui è  stata gestita e per i contenuti del Rosatellum, rende evidente la distanza tra  quel Pd è quello attuale.Al Pd di allora non sarebbe mai venuto in mente di porre la fiducia sulla legge elettorale o di approvare la riforma costituzionale a colpi di maggioranza, venendo meno ad un preciso vincolo statutario e ad una posizione di principio.
Ma sempre più spesso le questioni valoriali e di principio, che contribuiscono a definire l’identità di un Partito politico, sono state sacrificate per dare spazio agli interessi e alle convenienze del momento con improvvisi rovesciamenti di linea e grande spregiudicatezza sul piano politico e culturale.
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Intendiamoci: non deve creare scandalo il fatto che una formazione politica possa cambiare i propri orientamenti e posizioni. E’ avvenuto e continuerà ad avvenire come dimostrano le trasformazioni che hanno riguardato il piu forte partito della sinistra italiana; ma quella che si è verificata è una vera e propria  mutazione genetica. Assolutamente legittima, a condizione che si chiamino le cose con il loro nome e cognome e non ci si ostini a negare la realtà e l’ evidenza. Che rapporto hanno con una “forza” che vorrebbe continuare a definirsi di sinistra le politiche del lavoro realizzare in questi anni? Avrebbero dovuto favorire i contratti a tempo indeterminato, ma questa previsione non si è affatto realizzata. In compenso si sono ridotte le tutele. La sfida competitiva può essere vinta se si scommette sull’innovazione non sui bassi salari, sulla precarietà  e sulla rinuncia a difendere la dignità del lavoro, che viene equiparato a una merce qualsiasi. Oppure la proposta di una riduzione generalizzata delle tasse venendo meno a quei principi di equità, di progressività, di lotta all’ evasione e di equità sociale che ovunque rappresentano uno dei tratti identitari di un Partito che si richiama ai valori e agli ideali di sinistra? E ancora: cosa c’entrano con una forza che voglia contrastare il qualunquismo e il populismo il modo con il quale è  stata spiegata e giustificata la riforma della Costituzione? Tutto questo in nome di un cambiamento che assume un valore in sé, indipendentemente dai contenuti che sono invece l’unica discriminante per giudicare la ” bonta’” e il ” profilo” di una scelta politica e di governo.
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Per questo dico che le trasformazioni configurano  il profilo di un Partito  sempre più  centrista  e ne modificano il radicamento e l’insediamento  sociale. Si preferisce non discuterne ma in questi anni milioni di elettori hanno abbandonato il Pd sentendosi traditi dalle politiche che sono state realizzate,  peraltro con modesti risultati. Il vizio di origine è  rappresentato dal modo in cui si è giunti alla sua costituzione: da una parte i DS che avevano avviato una discussione vera e non priva di conseguenze, dall’altra la Margherita che invece è  confluita per intero nel nuovo  Partito senza che in via preliminare venissero sciolti  alcuni nodi strategici e senza che fossero create davvero ” le fondamenta ” di un nuovo Partito in grado “di fondere”e portare a sintesi le culture di provenienza.
Doveva essere un Partito plurale e invece è  diventato il Partito del Capo. Doveva diventare una formazione politica plurale in cui si sperimentavano nuove forme di confronto e di convivenza tra le varie componenti e invece le correnti sono diventate luoghi di gestione del potere e strumenti per negoziarlo. Esattamente come avveniva in alcuni partiti della prima Repubblica. E siccome la scommessa era quella di costruire un Partito che superasse le divisioni del ‘900 trasformando la esperienza dell’ Ulivo in un Partito, il bilancio non è  certo esaltante.
Wilmer Ronzani

NO ZOO: CONTINUA LA PROTESTA A TORINO

Riceviamo e pubblichiamo

ASSOCIAZIONI E CITTADINI UNITI INSIEME IN UNA PROTESTA PACIFICA CHE APRIRÀ UNA NUOVA STAGIONE DI MANIFESTAZIONI Le Associazioni animaliste, ambientaliste e i singoli cittadini che sostengono la battaglia contro la riapertura dello zoo in Parco Michelotti, promuovendo raccolte firme e manifestazioni, incontri e dibattiti, continuano la loro protesta contro questa prigione per animali con tutti gli strumenti legali della lotta non violenta utilizzabili, nelle strade, presso le sedi istituzionali e davanti al Parco Michelotti. “Non molleremo mai. Sappiano le istituzioni e gli operatori privati che intendono costruire un nuovo ghetto per gli animali che, se disgraziatamente dovessero realizzarlo, saremo presenti tutti i giorni dell’anno a spiegare alle persone perché non devono portare i loro figli ad uno spettacolo diseducativo in questo luogo di prigionia e sofferenza di esseri innocenti.” dichiarano congiuntamente i responsabili di ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino e SOS Gaia. E aggiungono: “E’ dimostrato che si è ancora in tempo a fermare il progetto, pertanto la lotta non violenta contro lo zoo di Torino continuerà fino a quando il problema non esisterà più.” Nel 1987 chiudeva lo zoo di Torino: grazie anche alle proteste della cittadinanza terminava la sofferenza degli animali detenuti nella struttura. Oggi, a trent’anni di distanza, la Giunta comunale di Torino guidata da Chiara Appendino, facendo proprie le decisioni di quella precedente, è intenzionata a portare avanti il progetto del nuovo zoo. Il sito prescelto è ancora il Parco Michelotti, un’area di grande pregio naturalistico sulle sponde del Po nel pieno centro della città, che da trent’anni attende di essere riaperta ai cittadini, e che rischia invece di essere privatizzata. Alcune tra le più rappresentative associazioni animaliste e ambientaliste della città, che da anni combattono un’aspra battaglia contro questo progetto e che nel maggio scorso hanno radunato più di duemila persone in un corteo nazionale per le vie di Torino, hanno organizzato per il 14 ottobre dalle 14 alle 17 in Piazza Gran Madre a Torino un Presidio per dire ancora una volta NO ALLO ZOO. Questo nuovo appuntamento segnerà l’inizio di una nuova stagione di appuntamenti e manifestazioni per continuare la protesta pacifica fino a chiusura totale del progetto.

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Sabato 14 Ottobre 2017, ore 14.00 Piazza Gran Madre, Torino – ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, SOS Gaia Comitato promotore: c/o SOS Gaia – Piazza Statuto, 15 – Torino – Telefono 011 530846 Facebook: NO AGLI ZOO – www.nozootorino.org – e-mail: comitato@nozootorino.org

Corso Gamba e dintorni? Per la Giunta “nulla di grave”

Ma i residenti, auditi la scorsa settimana a Palazzo Civico, hanno tutt’altra percezione: la stessa che ho avuto io durante i miei sopralluoghi sul posto.

Giunta e cittadini: stessa zona (corso Gamba e dintorni), due percezioni completamente differenti. «Questo quartiere è percepito come zona franca» è il grido d’allarme lanciato dai residenti, che hanno raccolto oltre 400 firme nella speranza di farsi ascoltare dall’Amministrazione. Le criticità lamentate (spaccio, degrado, sporcizia, vandalismo) si concentrano nel quadrilatero compreso tra le vie Costaguta, Crosato, Ceva e Livorno. «Non si riscontrano in zona problemi particolari», è stata invece la risposta dell’Assessore Unia in Aula. Lo scorso mese di luglio ho effettuato un sopralluogo in zona: devo dire che quanto ho visto coincide esattamente con quanto percepito dai residenti.  Ho portato il tema in Consiglio Comunale e ho voluto allegare documenti e foto che fanno a pugni rispetto alla narrazione della Giunta, secondo la quale la porzione di città compresa tra corso Principe Oddone e via Livorno è di fatto una sorta di paradiso, se si escludono pochi e circoscritti problemini. Ci sono almeno tre urgenze, in zona. La prima, enorme, sono le due aree sono abbandonate rispettivamente a nord e a sud di corso Enrico Gamba tra corso Ottone Rosai, corso Principe Oddone e via Savigliano. Che progetti abbiamo, come Città, su quella zona? Ci limiteremo ad attendere le mosse di RFI? Pulizia non soddisfacente e totale mancanza sicurezza sono le altre due urgenze. I residenti si aspettano risposte: oggi queste risposte non sono state date.

Silvio Magliano

Consigliere comunale Moderati

MOVIMENTO ANIMALISTA NON PUÒ APPOGGIARE GOVERNO A GUIDA RENZI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il Movimento animalista non potrebbe appoggiare un governo di centrosinistra, perché sarebbe imperniato sul Pd e su Renzi “che ha condotto in porto provvedimenti devastanti per la difesa dei diritti degli animali e, con il suo governo e con la fotocopia Gentiloni, ha già dimostrato di non tenere in alcun conto le nostre istanze”. E poco importa se il premier non fosse Renzi, “perché Renzi guida il partito, vediamo ogni giorno il suo programma e che politica fa”. Lo ha detto la presidente nazionale del Movimento, on. Michela Vittoria Brambilla, ospite di Maria Latella su SkyTg24.

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La risposta alla domanda della conduttrice è netta: “Ho detto e ripeto – spiega l’ex ministro che non facciamo alleanze a tavolino ma tutto dipende dai programmi, e proprio per questo oggi non sarebbe possibile appoggiare un governo a guida centrosinistra, il programma di Renzi lo vediamo tutti i giorni da quasi cinque anni, Stiamo ai fatti: Renzi non ha alcun rispetto per le nostre istanze, anzi il suo governo e ora quello fotocopia di Gentiloni hanno attuato una sistematica politica di “distruzione” della protezione animale. Hanno condotto in porto provvedimenti devastanti per la difesa dei diritti degli animali: l’abolizione del Corpo forestale dello Stato (scelta che sarà sottoposta al vaglio della Corte costituzionale), l’eliminazione della Polizia provinciale (specializzata nella vigilanza venatoria), l’improcedibilità per “tenuità del fatto” (che di fatto regala l’impunità a chi maltratta o uccide un animale), il via libera alle leggi regionali che prevedono stragi di ungulati(dai cinghiali ai caprioli), la legge sull’eradicazione della nutria, il parziale mantenimento della barbarie dei richiami vivi (si possono ancora allevare uccelli a questo scopo), il “regalo” prereferendario alle doppiette del Trentino-Alto Adige che ora possono sparare anche a specie non cacciabili altrove, come stambecchi o marmotte, la controriforma dei parchi naturali, che consente ai cacciatori di metterci piede, e il folle piano per la caccia selettiva al lupo, fermato per ora dalla mobilitazione dei cittadini. E potrei continuare con l’ambiente, dalle trivelle in giù. E voglio sorvolare sui suoi proclami per promuovere la strage degli agnelli a Pasqua o in difesa della bistecca fiorentina Figuriamoci se noi possiamo allearci con chi ha realizzato questa bella sfilza di provvedimenti. Al contrario, abbiamo accolto a braccia aperte esponenti del Pd delusi dal governo più antianimalista della storia repubblicana”. E se il premier non fosse Renzi? “Non cambierebbe nulla. Renzi è il segretario del partito, decide lui che politica fare e noi vediamo ogni giorno che politica fa”.

Piano paesaggistico. Legambiente: “Ottima notizia, ora i Comuni lo recepiscano rapidamente”

Il Piemonte è la terza regione italiana, dopo Puglia e Toscana, a dotarsi di un piano paesaggistico regionale

 

 

Dopo Puglia e Toscana è il Piemonte la terza regione italiana a dotarsi di un piano paesaggistico regionale. Il Piano, frutto di un lavoro decennale, è stato approvato dal Consiglio regionale martedì 3 ottobre. “L’approvazione del Piano paesaggistico, a cui abbiamo contribuito negli anni con diverse osservazioni, è un’ottima notizia per il nostro territorio. Ora bisogna far sì che non resti nei cassetti della Regione ma che venga recepito dal territorio come un utile strumento per una corretta gestione del suolo volta alla salvaguardia del paesaggio piemontese -dichiarano Fabio Dovana e Flavia Bianchi, rispettivamente presidente e membro del consiglio di presidenza di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile i Comuni avviino un processo di aggiornamento dei piani comunali per recepire gli indirizzi del Piano paesaggistico regionale. Oggi infatti abbiamo la necessità non solo di evitare che nuovi piani regolatori aggiungano ulteriori aree edificabili ma di far sì che quelli esistenti vengano rivisti cancellando aree edificabili già previste, coniugando in questo modo la sicurezza del territorio con la salvaguardia di zone di prestigio ambientale e paesaggistico”.