TRIBUNA- Pagina 51

“Da Paterson (USA) a Monza: gli anarchici che uccisero Umberto I”

Mercoledì 17 Gennaio 2018 – ore 17,30 Storica Conversazione​ presso il Museo Pietro Micca. Roberto GREMMO ​parlerà di: “da Paterson (USA) a Monza: gli anarchici che uccisero UMBERTO I”

Il Relatore ricostruisce la storia sconosciuta della cospirazione anarchica contro Umberto I, utilizzando l’ampio e inedito materiale documentario sul ​“caso BRESCI” dell’Archivio di Stato di Milano. PATERSON (cittadina del New Jersey-USA) all’inizio del ‘900 diventa la ​capitale dell’Anarchia​; qui agiscono decine di rivoluzionari, quasi tutti tessitori di origine biellese; essi credono ormai imminente la liberazione sociale e vogliono affrettarne la vittoria con un clamoroso ​“gesto esemplare”, quale l’uccisione di Umberto I di Savoia, secondo Re d’Italia. A. GUABELLO e G. GIANCABILLA organizzano il ritorno in Italia di L. GRANOTTI di Sagliano, detto ​il Biondino” e ​successivamente del pratese ​Gaetano BRESCI​, del panettiere trentino A. LANER, del barbiere elbano N. QUINTAVALLE; a Milano li attendono il fido C. COLOMBO, un individualista deciso e determinato. A fine luglio, gli ​anarchici venuti dall’America si preparano; quattro di loro si appostano al Regio Parco di Monza, pronti a colpire; ingannano l’attesa mangiando sardine e bevendo buon vino. L’azione è rinviata al 29 Luglio, durante il concorso di ginnastica, quando Gaetano Bresci spara sul Re: il primo colpo va a vuoto, ma i successivi tre uccidono il sovrano. Catturato, picchiato, processato e condannato all’ergastolo, Gaetano BRESCI morrà in drammatiche circostanze al penitenziario dell’isola di Santo Stefano (nell’arcipelago ponziano). I suoi ​complici la faranno franca: il ​biondino ​Granotti tornerà a Paterson dove, con Guabello, continuerà a battersi per l’Anarchia, unendosi al vercellese Luigi GALLEANI. Useranno ​“Plains Words”, “parole semplici”.

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Roberto GREMMO​, biellese di nascita ha insegnato per anni nelle scuole medie statali. E’ stato per dieci anni Consigliere provinciale di Torino, Consigliere comunale di Torino e Consigliere Regionale della Valle d’Aosta, sempre eletto in liste autonomiste. Dal 1995 pubblica la rivista “STORIA RIBELLE”. Ha scritto molti libri nella collana “Quaderni di Storia”, compresi “Gli anarchici che uccisero Umberto I”, “Mussolini e il soldo infame” e “I partigiani alleati dei nazisti”. Le informazioni e opinioni illustrate dagli oratori nel corso delle Conferenze sono espresse a titolo personale e non implicano alcuna responsabilità da parte dell’Associazione. Alla Conferenza possono assistere anche invitati dell’Associazione.

SIULP SAP SIAP: “FERITA UNA COLLEGA NELL’INDIFFERENZA GENERALE. ADESSO BASTA!”

Nella notte di Capodanno, come da consolidata tradizione, la solita accozzaglia di anarchici ha tenuto, nei pressi del carcere “LORUSSO E CUTUGNO”, la consueta e  mai autorizzata manifestazione di solidarietà nei confronti dei detenuti. Come da consolidata tradizione, a corollario del simpatico lancio di insulti, fumogeni, bombe carta, oggetti, sassi e bottiglie, nessuno di questi straconosciuti teppisti è stato fermato. Registriamo invece con immenso dolore il ferimento grave di una collega della Polizia Scientifica, tutt’ora ricoverata in ospedale, la quale è stata colpita al volto da un oggetto lanciato dai gioviali e ilari festeggianti. Nell’indifferenza della stampa e della televisione, troppo occupate a trasmettere concerti di fine anno ed abbuffate di panettoni e spumante, un’appartenente alla Polizia di Stato, una persona che ha fatto il proprio dovere, una dei tanti poliziotti e poliziotte che, al posto di festeggiare, stava lavorando per garanite la sicurezza altrui, è stata ferita, vittima di un attacco ampiamente prevedibile. Mentre in Francia, a fronte di un grave episodio analogo, si è mobilitata tutta la politica, fino ad arrivare al Presidente Macron, in Italia la notizia è stata ignorata da tutti. Non una parola da parte della politica, sia nazionale che locale (questo sicuramente ci stupisce di meno, viste le spiccate simpatie verso questa frangia eversiva da parte di alcuni soggetti vicini alla sindaca); poche righe sui giornali, ancor meno sulle televisioni. Il silenzio assordante di chi dovrebbe parlare indigna tutti i poliziotti e ci urta nel profondo. Alla collega ferita va tutta la solidaritetà del SIULP, SAP e SIAP nella speranza che questo sia l’ultimo capodanno passato a dover sopportare l’ennesima azione violenta da parte dei soliti noti. Troppe domande, inoltre, vengono lasciate senza risposta. Perché questi violenti non vengono mai fermati prima? Perché a fronte di atti di brutalità simile non viene mai fermato e arrestato nessuno? Perché possono continuare a organizzare attacchi contro le Istituzioni utilizzando i locali messi a disposizione dalle stesse Istituzioni che poi contestano violentemente? Perché costringere la Polizia di Stato a fronteggiare all’esterno del carcere questa teppaglia, quando dall’interno si potrebbe documentare e riprendere il tutto, in condizioni di sicurezza migliori? Ma soprattutto, visto che questa gentaglia ci tiene così tanto ad avvicinarsi al carcere, perché non spedirli dentro per un po’, senza perdere altro tempo, attesi gli atti che pongono in essere? Crediamo che il tempo della mediazione e della tolleranza sia finito.

Buon Anno.

 

   

                                Ufficio Stampa Siulp Sap Siap

“ZOO E BIOPARCHI NEGATIVI PER GLI ANIMALI”

FACCIAMO CHIAREZZA SU UN TEMA SPESSO OGGETTO DI DISINFORMAZIONE

 In riferimento all’articolo pubblicato da La Stampa del 28 dicembre 2017 di Fabrizio Assandri “Una cuccia invernale per giraffe e lemuri” inerente al bioparco “Zoom” di Cumiana (TO), vorremmo rendere note le precisazioni e rettifiche del Garante per i Diritti degli Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi in quanto riteniamo importante fornire dei dati precisi su un tema che è spesso oggetto di disinformazione. Dalla lettera del Garante regionale per i Diritti degli Animali riportiamo: “Da tempo le ricerche scientifiche hanno dimostrato le notevoli negatività indotte dalle strutture quali zoo o bioparchi che dir si voglia. In linea generale tutte si riconducono al fatto di tener rinchiusi animali che in natura colonizzano territori ampi e che quindi soffrono l’impossibilità di soddisfare bisogni etologici insopprimibili quali l’esplorazione del territorio, la ricerca dei partner, la realizzazione di rapporti interspecifici con individui diversi e non con il o i compagni sempre uguali.” Il Garante prosegue: “Nell’articolo si allude al fatto che si tratterebbe di soggetti abituati alla cattività; però non è esatto in quanto pochi decenni di addomesticamento, se pure tale fosse il periodo, non cambiano le esigenze etologiche e fisiologiche che sono ereditarie e iscritte nel dna di ogni animale.”… “Il confinamento di specie a rischio non porta vantaggi anzi sottrae alla natura del patrimonio genetico, effetto anche più grave se si considera che le ricerche hanno dimostrato che gli animali in cattività vivono meno di quelli liberi.” Riteniamo che sul tema “zoo e bioparchi” sia necessario fare chiarezza per evitare che a causa della disinformazione e della mancanza di dati oggettivi si possa ingenerare la falsa idea che tali strutture di detenzione possano salvare gli animali da sofferenza ed estinzione. Ribadiamo pertanto la nostra posizione contaria a qualsiasi luogo di detenzione per esseri senzienti e di sfruttamento degli animali.

 

Per: ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, SOS Gaia Rosalba Nattero Presidente SOS Gaia 

Rosalba Nattero

Quaglieni: “No ai botti. Il rispetto degli animali è un fatto di cultura e civiltà”

Il centro “Pannunzio”, che ha da sempre una vocazione animalista, invita i Sindaci  a far sì che i festeggiamenti di fine anno non provochino conseguenze dannose agli animali. I botti inducono reazioni di spavento negli animali , portandoli a perdere l’orientamento ed esponendoli al rischio di smarrirsi o di essere investiti. Essi vanno vietati. Gli animali hanno un udito molto più sviluppato dell’uomo, i rumori forti ed improvvisi  li gettano nel panico, anche quando  essi siano in casa, per non parlare degli animali selvatici, gli uccelli in particolare. Il cane e il gatto ha un udito neppure confrontabile con quello umano.  E’ un fatto di civiltà e cultura rispettare la vita degli animali. Chiediamo ai singoli cittadini di pensare anche agli animali la notte di san Silvestro. Far festa non significa   provocare gravi danni a chi non può difendersi.


                                                                        Pier Franco Quaglieni
                                                                 Vice Presidente del Centro “Pannunzio”

“Noi siamo con la vita”

Il 1 gennaio 2018, tra le h 18.00 e le h 20.00,  si svolgerà presso l’Arsenale della Pace/Sermig, la manifestazione intitolata “Noi siamo con la vita”, promossa dal Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi” (in allegato vi inviamo il documento/appello alla base della nostra manifestazione).

L’incontro si aprirà con una introduzione di Giampiero Leo, portavoce del Coordinamento  interconfessionale “Noi siamo con voi”, e Vice presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte. Seguirà una illustrazione del documento succitato e, quindi, su quella falsariga saranno proposte delle meditazioni / riflessioni da parte dei rappresentanti ufficiali di tutte le principali confessioni religiose presenti in Piemonte (Cattolici, Ortodossi, Valdesi, Evangelici, Ebrei, Islamici, Buddisti, Induisti, Mormoni, Bahai ecc.). Oltre a queste sono state richieste le testimonianze di esponenti di quattro movimenti di educazione alla fede (in rappresentanza dei tanti che aderiscono al coordinamento, e che hanno preso la parola in precedenti occasioni). Questi saranno Il Sermig, il Gruppo Abele, Comunione e Liberazione, il Movimento dei Focolari .

 Ovviamente è stata richiesta la presenza di importanti  autorità civili e istituzionali che volessero portare il loro saluto. In particolare sono già assicurati i saluti  di:

1-      Mauro Laus – Presidente del Consiglio Regionale e del Comitato per i diritti umani della Regionale Piemonte – in quanto ha ricoperto e ricopre,  con grande sensibilità e capacità, un ruolo per noi fondamentale.

2-     Valentino Castellani, nel suo ruolo di Presidente del Comitato Interfedi della Città di Torino, e per la sua grande disponibilità al dialogo e al lavoro comune.

Ultime due annotazioni riguardano il fatto che a rappresentare le proprie confessioni, saranno la massime autorità delle medesime (per es. per la Chiesa Cattolica interverrà personalmente l’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, anche nella sua qualità di presidente della C.E.P. – Conferenza Espiscopale Piemontese). Inoltre l’inìziativa del 1 gennaio va considerata in piena continuità e corenza col nostro lavoro di tutti i giorni e, in particolare, con l’importantissimo convegno “Islam contro Islamismo”, tenutosi il 18 novembre.

Giampiero Leo, a nome del coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

VOLONTARIATO A BORGO VITTORIA

 
PRO.CIVI.CO.S. UNA DELLE ASSOCIAZIONI ATTIVE SUL TERRITORIO 
 
Prosegue la distribuzione gratuita de La Via della Felicità, di L. Ron Hubbard, una guida laica al buon senso, la cui divulgazione contribuisce a migliorare il clima sociale in direzione di un atteggiamento costruttivo e responsabile della cittadinanza a favore di una convivenza migliore.

 
La campagna di sensibilizzazione viene svolta settimanalmente nel cuneese, in provincia ed in varie zone di Torino. A portare avanti l’iniziativa che giovedì 28 dicembre avrà luogo nelle vie principali di Borgo Vittoria, i volontari di protezione civile della comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. onlus che ha sede in via Villar 2, dove è possibile richiedere copie omaggio del libretto.
 
PRO.CIVI.CO.S. inoltre partecipa settimanalmente ai servizi, attività, incontri e attività di aggiornamento richiesti come parte della Sezione Comunale, del Centro Operativo Misto o della Commissione di Protezione Civile.

Il Consiglio dell’Unione Valcerrina approva una mozione per tutelare la lingua e la letteratura piemontese

Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valcerrina ha approvato all’unanimità una  mozione presentata dal consigliere Massimo Iaretti (consigliere del Comune di Villamiroglio dove è capoguppo della lista Progetto Villamirogtlio MPP, in rappresentanza delle minoranze) riguardanti la tutela della lingua piemontese. Il documento impresa l’Unione a rappresentare alla Regione Piemonte, in particolare al presidente Sergio Chiamparino, all’assessore alla cultura Antonella Parigi ed al presidente del Consiglio reginale, Mario Laus, l’istanza di farsi portavoce presso il
governo nazionale affinché il piemontese venga riconosciuto e tutelato come lingua
minoritaria ai sensi della legge 482 del 1999 sulle “Norme di tutela delle minoranza
linguistiche storiche”. In secondo luogo la mozione impegna l’Unione della Valcerrina a
promuovere, ed eventualmente, patrocinare d’intesa con i Comuni che ne fanno parte ed
altri esterni ad essa, iniziative che siano finalizzate a tutelare, valorizzare e diffondere lo studio della lingua e della letteratura piemontese. “Il piemontese – spiega Iaretti, che è anche presidente del Movimento Progetto Piemonte – è  un idioma diffuso in maniera pressochè esclusiva nel territorio della Regione Piemonte e la lingua piemontese è stata riconosciuta come tale già nel 1981. Inoltre anche l’Unesco ha scelto di inserirla fra le lingue in pericolo, meritevoli di tutela”. E nonostante il riconoscimento avvenuto nel 1999 da parte dell’assemblea di Palazzo Lascaris come “lingua regionale”, a tuttoggi non è stata inserita, a livello centrale, tra quelle tutelate dalla normativa nazionale. “E’ una vera contraddizione in termini – dice ancora Massimo Iaretti – perché per molti
emigrati è rimasta il vincolo che li tiene legati alla Madre Patria dei loro genitori, ancora
parlata nell’uso comune in famiglia. Ho avuto modo di costatare direttamente che ci
sono figli di emigrati della nostra regione, specialmente in Sud America, che non
parlano italiano, avendo come madre lingua lo spagnolo, ma si esprimono perfettamente
in piemontese. Ed è davvero un controsenso che qui si lasci morire una lingua ed una
letteratura storica, mentre, ad esempio in Argentina, in atenei come quelli di Cordoba o
di Rosario vi sono dei laboratori linguistici, oltre tutto molto frequentati, di
piemontese”. Di qui la decisione di presentare una mozione, che è stata approvata senza
alcuna obiezione, dal Consiglio, cui seguiranno a breve anche iniziative concrete per
raggiungere l’obiettivo prefissato, e che sarà presentata anche ad altri enti locali.

AUDIZIONE PUBBLICHE/SAI CHI VOTI: “FINALMENTE APPENDINO HA MANTENUTO GLI IMPEGNI”

 Siamo soddisfatti che il Consiglio comunale di Torino, modificando il regolamento per le nomine nelle aziende partecipate, abbia deciso di introdurre le audizioni pubbliche quale strumento dato ai cittadini, alle associazioni e ai giornalisti per poter rivolgere domande dirette e valutare le competenze dei futuri vertici delle partecipate. Con l’introduzione delle audizioni pubbliche la Sindaca Appendino tiene finalmente fede a un impegno assunto, prima di essere stata eletta nel 2016, con la campagna Sai Chi Voti promossa da Riparte il futuro, Movimento Consumatori e altre 10 organizzazioni della società civile”, dichiara Federico Anghelé di Riparte il futuro. “Il regolamento per le nomine del Comune di Torino – di cui aspettiamo di conoscere tutti i dettagli – permetterà ai cittadini di avere molti più elementi per comprendere chi amministrerà le aziende partecipate: tutti i cv dei candidati saranno online e il prescelto sarà audito pubblicamente. Un significativo passo avanti” – concludono Federico Anghelé e Alessandro Mostaccio del Movimento Consumatori.

L’assessora Leon risponde agli studenti di Storia dell’arte

Nella serata di martedì 19 dicembre la segreteria dell’assessore Leon ha telefonato agli studenti di storia dell’arte dell’Università di Torino per chiedere un incontro privato in merito alla lettera aperta che avevamo scritto al Sindaco e inviato per conoscenza anche a lei (https://studentiarteto.wordpress.com/2017/12/14/savegambis-lettera-aperta-degli-studenti-di-storia-dellarte-al-sindaco-di-torino/

L’assessore ha proposto un incontro in presenza del presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario, da svolgersi a porte chiuse, immediatamente dopo l’audizione pubblica del 22 dicembre, che tratta gli stessi temi. 

Siamo felici che l’assessore Leon ci voglia incontrare ma, per ragioni di trasparenza, chiediamo un incontro aperto al pubblico che includa tutte le parti coinvolte.

Ribadiamo che il fondo librario, archivistico e fotografico della Fondazione Torino Musei è legato indissolubilmente ai musei civici e alla loro storia, e per questo non deve essere scorporato e diviso, ma rimanere costantemente fruibile.

Ad oggi, restano aperti alcuni quesiti fondamentali:

  • Quale sarà la situazione del nucleo biblioteca, fototeca e archivio GAM nei prossimi mesi? Esistono, a tal proposito, progetti di dismissione del fondo già approvati? 
  • È stato approvato un progetto di spostamento? Se sì, quali sono i tempi e i costi di questa operazione? Nella nuova sede sarà garantita, in tempi brevi, una completa fruibilità dei fondi? Quali sono le parti coinvolte economicamente e amministrativamente?
  • Quanto si risparmierebbe con il nuovo progetto? Quanto con il licenziamento dei dipendenti,?

Alla luce di quanto è emerso, chiediamo al Comune di Torino di assumersi le proprie responsabilità per i pesanti tagli dei finanziamenti alla Fondazione Torino MuseiCi opponiamo fermamente, inoltre, alla decisione della Fondazione Torino Musei di dismettere i servizi e licenziare il personale.

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Studenti e professionisti di Storia dell’arte dell’Università di Torino

Radicali, piazza San Carlo e la catena di comando

“Se vale per sindaca e questore è giusto farla valere anche per prefetto. Appendino faccia un regalo di Natale a tutti i cittadini: pubblichi integralmente (non parzialmente come ora) atti commissione comunale d’indagine”

 

Le dichiarazioni di Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

 

Quando arrivarono gli avvisi di garanzia per i fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno alla sindaca e al questore di Torino, penso di non essere stato l’unico a chiedermi: perché non al prefetto? Se il principio della catena di comando – per cui chi è al vertice ha responsabilità anche per gli atti di chi sta alla base della piramide – è stato fatto valere rispetto al Comune e alla Questura, deve essere fatto valere anche nei confronti della Prefettura, che ha come compito precipuo la tutela della sicurezza ed incolumità dei cittadini.

 

Sarebbe cosa buona e giusta se la sindaca di Torino facesse un bel regalo di Natale senza spesa (vista la situazione dei bilanci comunali), pubblicando finalmente integralmente sul sito del Comune gli atti della Commissione consiliare d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo.

 

I pochi documenti che sono scaricabili dal sito del Comune sono stati scelti dall’amministrazione a suo piacimento, non sono gli atti integrali. Lo scorso giugno, dopo che tali atti erano stati pubblicati dalla stampa, noi radicali li pubblicammo sul sito dell’Associazione Aglietta e chiedemmo con una lettera aperta a sindaca, presidente del Consiglio Comunale e capigruppo di pubblicarli sul sito del Comune. Nessuna risposta.

 

Ad ottobre il Consiglio Comunale approvò una mozione presentata dalla consigliera PD Chiara Foglietta, che chiedeva la pubblicazione integrale degli atti. Abbiamo avuto la pubblicazione di quello che piace all’Appendino.

 

Almeno come regalo di Natale, visto che colei che chiedeva trasparenza dai banchi dell’opposizione si è presto trasformata in colei che nega trasparenza dalla poltrona del Palazzo, speriamo che la sindaca Appendino provveda a fare quello ora quello che gli avrebbe già imposto di fare prima la moralità dell’agire politico e poi una inequivocabile mozione consiliare.

 Atti commissione comunale d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo

Quello che c’è sul sito del Comune di Torino:

http://www.comune.torino.it/amministrazionetrasparente/altri-contenuti/dati-ulteriori/atti-della-commissione-comunale-di-indagine-sui-fa.shtml

Quello che c’è sul sito dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta:

http://www.associazioneaglietta.it/i-protagonisti-della-notte-di-caos-in-piazza-san-carlo/

(foto: il Torinese)