TRIBUNA- Pagina 49

A TORINO DONATA PASTA ALLA ‘MENSA DEI POVERI’, RICORDANDO DON BOSCO

Consegnata questa mattina la fornitura atta a sfamare 1000 senza fissa dimora fatta produrre da ‘uBroker’ in uno storico pastificio colpito dal sisma del Centro Italia del 2016

Si è svolta questa mattina a Torino, nel giorno tradizionalmente dedicato alla Festa di San Giovanni Bosco, la donazione di pasta alla ‘Mensa dei Poveri’ di Torino che quest’anno compie dieci anni, essendo stata fondata nel 2008 dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari, anche animatore dell’Associazione di Volontariato ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ (www.cenacoloeucaristico.it), attiva nel capoluogo piemontese nell’aiuto a poveri, malati, bisognosi e sofferenti.

La lodevole iniziativa è frutto della generosità di Cristiano Bilucaglia, stimato imprenditore piemontese pluripremiato dalle associazioni dei consumatori che ha generosamente fatto produrre il quantitativo – necessario a sfamare ben 1.000 poveri – nelle Marche, da uno storico pastificio sito nell’area colpita dall’ultimo grave sisma del Centro Italia del 2016.

La pasta donata è stata realizzata grazie ai soldi fatti risparmiare ai consumatori italiani azzerando le loro bollette di luce, gas, telefono, internet (Canone Rai e accise incluse) grazie a ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), il primo social utility network della storia in grado di assicurare tale strabiliante risultato, ideato nel 2015 proprio dallo stesso Bilucaglia, Presidente di ‘uBroker Srl’ (www.ubroker.it), Multiutilities Company torinese che cresce al ritmo del 300% annuo, avendo erogato altresì oltre 2 milioni di euro di sconti reali dall’attivazione della prima fornitura a oggi.

Don Adriano Gennari è uno straordinario esempio di carità cristiana, silente e operosa. La pasta donata oggi e amorevolmente preparata dai suoi 250 volontari alla ‘Mensa dei Poveri’ di Via Belfiore 12 a Torino è il primo passo di una collaborazione tra il mio team di Aziende e la sua Onlus tesa a dare un segnale forte alla collettività in tema di aiuto alle fasce più deboli della popolazione torinese“, dichiara soddisfatto Cristiano Bilucaglia.

 

UBROKER: “A TORINO, CON LE BOLLETTE AZZERATE, REGALIAMO PASTA ALLA MENSA DEI POVERI”

Il 31 Gennaio alle ore 10.30 in Via Belfiore 12, “in memoria di San Giovanni Bosco, campione di carità e fede cristiana

Quando le bollette danno gioia. E, soprattutto, dispensano sorrisi – anziché arrabbiature, come di consueto – aiutando il prossimo.  E’ quanto, grazie a ‘uBroker Srl’, accadrà Mercoledì 31 Gennaio alle ore 10.30, presso la ‘Mensa dei Poveri’ a Torino, in Via Belfiore 12, proprio nel giorno in cui, nel lontano 1888, saliva alla gloria degli altari San Giovanni Bosco.

Già, perché con il denaro fatto risparmiare ai consumatori italiani che oggi fruiscono gratuitamente di luce, gas, energia elettrica, telefonia e servizi internet, è possibile fare del bene. Come? Aderendo a ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), il primo social utility network della storia in grado di azzerare le bollette. Canone Rai, Iva e accise comprese. Dettagli di spesa che, da voci di costo, si trasformano in voci di sconto. Per la gioia delle tasche di privati e PMI, finalmente liberi dal cosiddetto ‘incubo-salasso-bollette”.  Un’idea geniale, sensazionale e rivoluzionaria al tempo stesso, che ha trasformato in gioie gli abituali dolori connessi ai cosiddetti ‘consumi primari’. E’ nata dall’estro creativo dell’ingegnere biomedico e informatico Cristiano Bilucaglia, già eletto ‘Imprenditore dell’Anno’ nel 2015, pluripremiato da consumatori e imprenditori per via di una carriera professionale tutta tesa alla creazione di progetti di business legati al concetto di ‘sharing economy’, l’economia della condivisione propriamente detta, essendo anche il padre dell’EuroCredito, dal 2009 a oggi la prima moneta complementare italiana nata anch’essa proprio a Torino – come ‘ZERO’ – poco dopo lo scoppio della crisi di liquidità del 2008.

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Fare impresa, oltre che distribuire benessere e ricchezza sul territorio, vuol dire anche rinvestire parte degli utili maturati a favore degli ultimi, se vogliamo che il Paese riparta davvero, ritrovando i suoi valori fondanti e fondamentali“, dichiara Cristiano Bilucaglia, Presidente di ‘uBroker Srl’, (Multiutilities Compay ideatrice di ‘ZERO’, www.ubroker.it), che in soli 36 mesi è cresciuta del 300% annuo, erogando in bolletta, nel medesimo periodo, ben oltre 2 milioni di euro di sconti reali.  Motivo per cui abbiamo fatto produrre dallo storico ‘Pastificio Agricolo Mancini’, nelle Marche, una fornitura di pasta artigianale atta a sfamare 1.000 poveri. La pasta, come il grano, richiamano il lavoro e le Sacre Scritture. Abbiamo scelto di affidarci a una PMI del Centro Italia, come segno concreto di comunione e unità con il cuore del Paese, in un momento così difficile della nostra storia nazionale“. Pasta che “Siamo lieti di donare, proprio nel giorno dedicato a San Giovanni Bosco – grande Santo Sociale piemontese amato in tutto il mondo – alla ‘Mensa dei Poveri’ di Via Belfiore 12 a Torino, fondata dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari, animatore dell’Associazione di Volontariato ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ volta all’aiuto di poveri, malati, sofferenti ed emarginati“.  Aggiunge Bilucaglia: “Sono venuto a conoscenza di questa splendida realtà caritatevole leggendo sui giornali dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, intento a servire pasti ai poveri insieme ai volontari. Oggi, con gioia, posso dare anch’io il mio contributo, come imprenditore cattolico, a questa nobile opera della Divina Provvidenza fiorita proprio nella città che ha dato all’Italia i grandi Santi Sociali come anche San Giuseppe Benedetto Cottolengo, San Giuseppe Cafasso e tutti gli altri campioni di fede e carità nati sotto la Mole tra ‘800 e ‘900“, conclude entusiasta.

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E’ bello scoprire continuamente le vie infinite della carità cristiana, che muove gli animi producendo opere di bontà“, dichiara soddisfatto Don Adriano Gennari. “Proprio come ai tempi dei Santi Sociali, gli imprenditori cattolici torinesi continuano a sostenere, con il frutto del proprio onesto e prezioso lavoro, l’aiuto giornaliero ai più bisognosi. Ringrazio di vero cuore l’Ingegner Cristiano Bilucaglia e il suo Team di Aziende per l’attenzione amorevole riservata ai poveri del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus“, conclude il prelato. Cristiano Bilucaglia, uomo di grande sensibilità e altrettanto eclettismo imprenditoriale, è già noto per aver dato vita a importanti opere di mecenatismo sul territorio torinese. A cominciare dalla donazione del Busto Votivo alla Memoria del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (inaugurato il 3 settembre 2013, nel trentennale della scomparsa del noto uomo di Stato, nell’omonimo Parco cittadino, già sede dello storico ospedale psichiatrico), intitolato ‘La Fiamma della Memoria’ e realizzato quale prima opera pubblica dal giovane scultore torinese Francesco Marinaro. Nella Santa Pasqua del 2013, invece, Cristiano Bilucaglia ha donato 130 uova di cioccolato – realizzate senza denaro, in baratto fra imprese – ai bambini dell’Oratorio Salesiano ‘San Luigi’, il secondo fondato da Don Bosco nel cuore di Torino, dopo quello di Valdocco, in cui ebbe inizio la sua straordinaria opera religiosa. Nell’estate del 2013, invece, ha realizzato il ‘Barter Tour’ con protagonista il celebre cantautore Andrea Mingardi e la The RossoBlues Brothers Band (affermata big band di ben 20 elementi scelti tra i migliori musicisti turnisti italiani), il primo tour italiano realizzato senza denaro (in moneta complementare e in baratto fra imprese), regalando concerti ai Comuni che non avevano in bilancio budget per gli spettacoli estivi, primi fra tutti quelli dell’Emilia Romagna, colpiti dal sisma del 2012. E il Comune di Torino, cornice dello storico concerto il 4 luglio 2013 nella suggestiva Piazza San Carlo, con ospite a sorpresa l’attore Daniel McVicar, il famoso interprete di Clarke Garrison della soap opera americana ‘Beautiful’, che ha duettato a sorpresa con Andrea Mingardi.

 

“La sicurezza dei cittadini nell’efficacia delle leggi e nell’autorevolezza delle Forze dell’Ordine”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Alla presenza del Questore di Torino, del Segretario Generale Nazionale Felice Romano, del Senatore Esposito del PD, dell’Onorevole D’Ottavio e Bragantini del PD,  del Consigliere regionale PD Conticelli, dei Consiglieri comunali Morano Lista Civica/Lega Nord e Tronzano Forza Italia, alcune rappresentanze sindacali dei Vigili del Fuoco e del 118, e di alcuni dirigenti della Polizia di Stato. Una affluenza di 200 persone tra delegati e invitati.

La relazione del Segretario Generale Provinciale Eugenio Bravo che è stato rieletto Segretario Generale Provinciale del SIULP della provincia di Torino rilancia il primo sindacato di polizia di Torino e mentre concentra l’organizzazione in attività protese a migliorare le condizioni di lavoro dei poliziotti, avanza una serie di proposte per affrontare con più praticità e rispondenza, le problematiche della sicurezza dei cittadini. La relazione congressuale approfondisce l’analisi dei fenomeni criminali, sottolinea la necessità di far correre insieme tre fantomatici vagoni del treno Stato, che riguardano la giustizia relativamente alla certezza della pena, velocizzando i processi, il vagone della sicurezza attraverso l’operato delle forze dell’ordine e il vagone della rieducazione e recupero del condannato tramite il sistema penitenziario. Leggi che garantiscano certezza della pena e conferiscano maggiore autorevolezza alle forze dell’ordine per svolgere al meglio le attività di prevenzione e repressione dei reati per le quali occorrono più uomini e mezzi all’avanguardia. Esalta il grande impegno dei poliziotti di Torino che grazie al loro costante e continuo lavoro, nonostante le difficoltà logistiche, rappresentano il baluardo della sicurezza dei cittadini.

 

Rimarca il limite sociale propri del “garantismo” e della “tolleranza” che, al di là dell’intrinseco aspetto positivo, devono essere rivisti alla luce delle nuove necessità di sicurezza richieste dai cittadini.

 

Come afferma il Segretario Eugenio Bravo le risposte dello Stato devono agire contrastando in modo più efficiente e realistico l’immigrazione fuori controllo e spesso milizia del crimine, potenziando le commissioni territoriali, prevedendo espulsioni anche per reati minimali commessi dai richiedenti Asilo e

 

una sorta di punteggio che stabiliscano il limite dei reati oltre i quali procedere all’espulsione degli immigrati regolari.  Leggi severe e certezza della pena, per contrastare i reati inerenti le aggressioni perpetrate nelle abitazioni di cittadini inermi, i reati predatori e quelli telematici violenti come il cyber bullismo, nonché azioni preventive contro le moleste presenze derivanti da comportamenti più o meno illegali che alimentano la percezione di insicurezza e concernenti l’accattonaggio, i mercatini abusivi, la prostituzione fuori controllo e quant’altro. Inoltre, un impegno chiaro e inequivocabile deve essere rivolto verso i Centri sociali violenti per i quali si chiedono azioni preventive e repressive avverso i professionisti del disordine, prevedendone in caso di violenze, la chiusura delle sedi. Sottolinea l’importanza del coordinamento delle forze dell’ordine nella figura del Questore, punto di riferimento di tutte le forze dell’ordine e propone di realizzare un piano coordinato di controllo del territorio metropolitano con l’ausilio di consorzi organizzati delle polizie locali, che siano in grado di garantire la sicurezza anche ai cittadini che vivono in paesini lontani dalle metropoli. Rileva le difficoltà del NUE (Numero Unico Europeo) con i ritardi conseguenziali nelle esecuzioni degli interventi.

 

La relazione congressuale esalta il momento culturale che considera la locomotiva del treno della sicurezza e che deve riorganizzarsi con materie inerenti come l’educazione alla legalità con materie inerenti il Cyber bullismo, lo stalking e quant’altro possa far assimilare ai giovani il rispetto verso il prossimo e i valori della civile convivenza. Per fare questo occorrono docenti preparati e ai quali va riconosciuta più autorevolezza.

 

Rimarca l’importanza di una polizia professionale anche grazie al nuovo “riordino delle carriere”.  Richiama il risultato del contratto di lavoro, con l’incentivo economico per chi tutti i giorni difende e garantisce la sicurezza mediante il controllo del territorio e la polizia giudiziaria.

 

Un progetto a tutto tondo quello del Segretario del SIULP di Torino che sollecita il mondo politico e sociale a tenere in debita considerazione nella preoccupazione che se nulla interverrà per cambiare rotta, il rischio che a furor di popolo possano emergere proposte molto più estreme non è impossibile.

 

Chiude con l’auspicio che la giustizia e la sicurezza concorrano sempre nel rispetto delle leggi democratiche e proprie di uno Stato di diritto avanzato.

 

Il percorso del SIULP di Torino è stato tracciato. Sia sotto l’aspetto dei diritti dei poliziotti sia per quanto riguarda le esigenze di sicurezza dei cittadini il SIULP, primo sindacato di polizia non farà mancare la propria voce.

 

Polizia, Siulp a congresso

Il giorno 29 gennaio  si terrà presso il “Pacific Hotel Fortino” di strada del Fortino 36 Torino, l’8° Congresso Provinciale del SIULP di Torino intitolato:

La sicurezza dei cittadini nell’efficacia delle leggi e nell’autorevolezza delle Forze dell’Ordine

 Per il SIULP, lo storico e primo sindacato di polizia di Torino e d’Italia, la questione dei diritti dei lavoratori di polizia si attaglia alle esigenze di sicurezza dei cittadini. La serenità lavorativa ed economica del poliziotto garantisce una superiore efficienza ed efficacia dei servizi di polizia protesi alla sicurezza dei cittadini, delle istituzioni e della democrazia del nostro Paese.

 Molte sono le considerazioni avanzate dal SIULP per aggredire alla radice i fenomeni criminali: dall’efficacia delle leggi che si traduce molto spesso nell’incertezza della pena e per cui occorre velocizzazione i processi, ma anche conferendo maggiore autorevolezza alle forze dell’ordine per svolgere al meglio le attività di prevenzione e repressione dei reati, con leggi più rispettose del lavoro del poliziotto e con condizioni logistiche e strumentali all’avanguardia e nondimeno rivedendo l’organizzazione carceraria volta al recupero e alla rieducazione del condannato, restituendo alla società una persona diversa e arricchita dai valori del rispetto verso il prossimo e verso lo Stato.

 Proposte quelle del primo sindacato di polizia, sviluppate nella relazione congressuale del Segretario Generale Provinciale Eugenio Bravo e che riguardano direttamente la vita dei cittadini e delle loro famiglie. Sono risposte di contrasto all’immigrazione fuori controllo e spesso milizia del crimine, con potenziali derivazioni fondamentaliste, ai vari reati inerenti le aggressioni perpetrate nelle abitazioni di cittadini inermi, ai reati predatori e quelli telematici violenti come il cyber bullismo, nonché alle moleste presenze derivanti da comportamenti più o meno illegali che alimentano la percezione di insicurezza e concernenti l’accattonaggio, i mercatini abusivi, la prostituzione fuori controllo e quant’altro. Particolare attenzione viene rivolta alle manifestazioni violente organizzate da facinorosi Centri sociali per i quali si chiedono azioni preventive e repressive. Sottolinea l’importanza del coordinamento delle forze dell’ordine nella figura del Questore, la necessità di un piano coordinato di controllo del territorio metropolitano con l’ausilio di consorzi organizzati delle polizie locali, che siano in grado di garantire la sicurezza anche ai cittadini che vivono in paesini lontani dalle metropoli. Rileva le difficoltà del NUE (Numero Unico Europeo) con i ritardi conseguenziali nelle esecuzioni degli interventi.

 La relazione congressuale si sofferma altresì sul tema della cultura che considera la locomotiva della sicurezza e che deve riorganizzarsi con materie inerenti come l’educazione alla legalità e con docenti ai quali va riconosciuta più autorevolezza.Rimarca l’importanza di una polizia professionale anche grazie al nuovo “riordino delle carriere”.  Richiama il risultato del contratto di lavoro, con l’incentivo economico per chi tutti i giorni difende e garantisce la sicurezza mediante il controllo del territorio e la polizia giudiziaria.Il SIULP rilancia il suo progetto di sindacato dei poliziotti, per i poliziotti ma sempre unito alle esigenze di sicurezza dei cittadini. Con questo spirito innovatore e propositivo il SIULP di Torino va incontro al suo 8° Congresso.

Siulp Torino

Senzatomica: Incontro con ICAN, Premio Nobel per la Pace 2017

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Siamo particolarmente lieti di annunciare che, giovedì 1° febbraio, la mostra Senzatomica Torino ospiterà Daniel Högsta, coordinatore di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), premio Nobel per la Pace 2017. Ad accoglierlo un comitato d’eccellenza formato dal Vice Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati On. Massimo Artini, dalla dott.ssa Hayley Ramsay-Jones, Direttrice dell’Ufficio di Coordinamento di Ginevra dell’Ufficio Internazionale Soka Gakkai per i rapporti con le Nazioni Unite, dal coordinatore di Rete Italiana Disarmo Francesco Vignarca e da Daniele Santi, Segretario Generale di Senzatomica. Successivamente alla visita della mostra, seguirà un incontro dal titolo ‘Educare alla Pace e al Disarmo’, moderato dal direttore de La Stampa Maurizio Molinari, al quale sono stati invitati ad assistere anche la Sindaca Chiara Appendino, il Presidente della Regione Sergio Chiamparino, l’Assessora alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi, l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon e il Vice Presidente del Comitato dei Diritti Umani del Consiglio Regionale del Piemonte Giampiero LeoLa partecipazione alla conferenza, esclusivamente su invito, è stata inoltrata a tutti i Dirigenti Scolastici di ogni ordine e grado di Torino Città Metropolitana. La mostra Senzatomica è dedicata infatti, in modo particolare, alle giovani generazioni e, per i contenuti altamente educativi in essa promossi, ci auguriamo che essa diventi fonte di dibattito e di approfondimento all’interno delle scuole piemontesi. La serata inizierà alle ore 18:15 con la visita alla mostra, proseguirà dalle ore 19:00 alle ore 20:00 con la conferenza.

 

Il Comitato di Senzatomica Torino

Associazione per le 2mila pazienti colpite da tumore ovarico

Ogni anno, in Piemonte e Valle d’Aosta 420 donne ricevono una diagnosi di tumore ovarico il 75% delle quali in stadio avanzato con rischio di recidiva nel 60 per cento dei casi e tasso di sopravvivenza a 5 anni non superiore al 40%Da oggi, le oltre 2mila donne che nella Regione stanno affrontando questa grave neoplasia potranno contare sulla nuova realtà assistenziale rappresentata da Acto Piemonte, l’associazione pazienti che si propone come punto di riferimento regionale per tutte le pazienti unendosi alla rete Acto già presente a Milano, Roma e Bari per svolgere attività di informazione sulla malattia, offrire servizi complementari a pazienti e familiari, sostenere la ricerca scientifica, promuovere la diagnosi precoce, l’accesso a cure di qualità e la diffusione di programmi di screening. “Acto Piemonte è un’iniziativa che nasce dall’esperienza di un gruppo di pazienti e di medici oncologi consapevoli dello sconcerto che una diagnosi di tumore ovarico provoca nelle donne e desiderosi di aiutare tutte le donne che in Piemonte stanno affrontando o affronteranno il difficile percorso di questa malattia. – ha dichiarato Alice Tudisco, fondatrice e presidente di Acto Piemonte nel corso della presentazione pubblica tenutasi presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino – “Acto Piemonte intende sostenere tutte le pazienti e i loro familiari con informazioni chiare e complete sulla malattia, sulla diagnosi e sulla terapia, orientandole verso i centri di cura specializzati e aiutandole a superare i momenti di grande dubbio, incertezza e paura che accompagnano la diagnosi di questa neoplasia.” “Ho scelto di partecipare alla costituzione di Acto Piemonte perché credo che solo l’alleanza fra sanitari e pazienti possa permettere di vincere il tumore ovarico e cambiare il futuro delle donne che ne sono colpite.- ha dichiarato Elisa Picardo, vicepresidente di Acto Piemonte – “Come medico oncologo non mi accontento di fornire alle mie pazienti le cure migliori. Per me essere medico significa prendersi cura della persona nella sua totalità, cioè cercare di curare i sintomi non solo fisici ma anche psichici della malattia e fornire le giuste informazioni per conoscere in modo appropriato la malattia e il suo evolversi.-  “ACTO è un’iniziativa delle donne per le donne per condividere e superare insieme la terribile esperienza di questa malattia e deve svolgere una attività di stimolo per i medici e i ricercatori. Deve essere un momento di condivisione nel delicato rapporto medico paziente per poter comprendere al meglio scelte a volte non così intuitive ma necessarie nel tentativo di guarire la malattia.” – ha affermato Paolo Zola, responsabile del Gruppo di Ginecologia Oncologica della Città della Salute di Torino e presidente del Comitato Scientifico di Acto Piemonte sottolineando come la Regione Piemonte Valle d’Aosta stia diventando una realtà di eccellenza nel trattamento di questa grave neoplasia ginecologica “ACTO sarà direttamente coinvolta nella redazione/revisione  dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali dei Centri di Riferimento attivati in Piemonte e Valle d’Aosta diventando attore e non semplice spettatore.

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Oggi alle pazienti affette da tumore ovarico la Regione offre 39 Centri di Accoglienza e 6 Centri di riferimento dislocati a Cuneo, Mondovì, Torino, Novara, Asti e Alessandria. In questi centri le pazienti seguono percorsi diagnostico terapeutici personalizzati e ricevono una assistenza multidisciplinare in linea con le più avanzate strategie di trattamento”. La Regione Piemonte Valle d’Aosta e la sua Rete Oncologica si riconfermano quindi come modello nazionale di eccellenza non solo per il miglioramento dell’accesso alle cure e il conseguente aumento della sopravvivenza (il Piemonte si colloca ai primi posti per tasso di sopravvivenza dei pazienti oncologici a cinque anni, con il 53% fra gli uomini e il 63% fra le donne) ma anche per la sempre più stretta vicinanza tra la Rete dei centri di cura e le associazioni pazienti come Acto Piemonte . A questo proposito Oscar Bertetto, direttore della Rete Oncologica Piemonte Valle d’Aosta, ha dichiarato:”La Regione Piemonte ha adottato due anni fa una coraggiosa delibera con cui ha individuato i Centri di riferimento per ciascuna patologia tumorale, compreso il carcinoma ovarico e le altre neoplasie ginecologiche, basandosi sulla esperienza dei professionisti che vi operano, il numero dei casi seguiti, la presenza delle appropriate tecnologie, un modello organizzativo che prevede la presa in carico globale della paziente sin dall’inizio del percorso di cura e i trattamenti affrontati con un approccio interdisciplinare. La garanzia della qualità dei servizi offerti è data da un monitoraggio con precisi indicatori raccolti sistematicamente e con interventi di audit per migliorare le prestazioni dei centri in cui si sia registrato uno scostamento negativo rispetto ai risultati attesi”

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Futuro quindi in rosa per le donne piemontesi affette da tumore ovarico “Acto onlus è nata nel 2010 all’insegna della parola alleanza e oggi la nascita di Acto Piemonte, che si unisce alle Acto di Milano, Roma e Bari, e’ un’ulteriore conferma della capacità di pazienti e medici di fare squadra e lavorare insieme per rispondere sempre meglio ai bisogni delle pazienti e di sostenerne i diritti con ancor maggior efficacia a livello nazionale e regionale – ha dichiarato Nicoletta Cerana, presidente di Acto onlus – Tanto più oggi che le prospettive della medicina e della genetica stanno finalmente cambiando la storia di una grave malattia che per anni è stata misconosciuta e sotto-trattata”.Proprio il futuro della malattia sarà al centro di un convegno in programma al Lingotto di Torino l’1 e il 2 febbraio. Sul tema “Looking at the present to plan the future” interverranno i maggiori esperti chiamati ad una due giorni in cui dovranno esprimersi sulle nuove prospettive in medicina, in chirurgia, diagnostica e genetica ma anche sul futuro dell’organizzazione sanitaria e della cooperazione tra ospedali e tra ospedali e associazioni pazienti.

 

(foto: il Torinese)

RIPARTE “GATORADE PREMIA LA SCUOLA”

L’ITALIA È ALLA RICERCA DEI NUOVI CAMPIONI DEL MONDO GATORADE 5v5 2018

Aperte le iscrizioni al progetto che permetterà a 180 scuole suddivise tra le tre regioni coinvolte di partecipare al torneo “Gatorade 5v5”. La squadra vincitrice della Finale Nazionale volerà a Barcellona per rappresentare l’Italia nel Torneo Gatorade 5v5 Globale 

 

Milano, 22 gennaio 2017 – “Gatorade premia la scuola” è un progetto che unisce la didattica a un torneo scolastico amatoriale di calcio a cinque con in palio la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva a livello Globale, in collaborazione con la UEFA Champions League. Lo scorso anno la squadra vincitrice è volata a Londra per sfidare le altre nazioni in un torneo Globale con in palio la possibilità di assistere dal vivo all’evento sportivo dell’anno, la Finale della UEFA Champions League. La seconda edizione del Gatorade 5v5 riparte in grande, coinvolgendo oltre a Milano e alla Lombardia anche le regioni di Lazio e Piemonte, permettendo a ben 180 scuole di partecipare al torneo. Le scuole potranno registrarsi gratuitamente entro il 4 febbraio 2018 sul portalewww.gatoradepremialascuola.it e scaricare materiale didattico sul tema della corretta idratazione durante lo sport. Il fine del progetto è infatti quello di promuovere all’interno degli Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado la tematica della corretta idratazione legata all’attività sportiva e al contempo di arricchire il patrimonio motorio e culturale di alunni e sportivi, gettando le basi per l’assunzione di corretti stili di vita.  Inoltre, tutte le scuole che parteciperanno al Torneo Gatorade 5v5 otterranno un set di 10 pettorine utili all’attività sportiva scolastica. Per le prime 40 scuole iscritte di ogni regione l’accesso al torneo Gatorade 5v5 sarà diretto, tutte le altre scuole iscritte potranno invece partecipare ad un sorteggio, che si terrà il 7 febbraio 2018 in una location esclusiva, durante il quale verranno estratte le restanti 20 scuole per regione fino a raggiungere le 180 scuole che si affronteranno nel torneo “Gatorade 5v5”. Per partecipare al torneo di calcio a 5 ciascuna scuola dovrà presentare una squadra composta da sei studenti (quattro giocatori, un portiere e un giocatore di riserva) di sesso maschile e di età compresa tra i 14 e i 16 anni (almeno 14 anni alla data di inizio del torneo e non oltre i 16 anni alla data dell’1 maggio 2018). Il progetto “Gatorade premia la Scuola” è riservato alle scuole Statali e Paritarie secondarie di secondo grado di Lazio, Lombardia e Piemonte, di conseguenza il Torneo si svolgerà nelle seguenti date presso i seguenti Centri Sportivi:

–          Roma: lunedì 12 e martedì 13 marzo 2018 presso Circolo Andrea Doria, Via del Baiardo, 26

–          Milano: giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2018 presso Sport Promotion Comasina, Via Salemi, 19

–          Torino: Lunedì 19 e martedì 20 marzo 2018 presso Varano Village, Via Alfonso Varano, 64

Le quattro squadre vincitrici delle fasi regionali si sfideranno in una Finale Nazionale a 12 squadre, che si terrà venerdì 23 marzo a Milano presso il centro Sport Promotion Comasina, Via Salemi, 19.

La squadra vincitrice della Finale Nazionale rappresenterà l’Italia nel Torneo Gatorade 5v5 Globale a Barcellona, dove sfideranno formazioni provenienti da tutto il mondo per conquistare la vittoria della competizione e aggiudicarsi l’ambitissima esperienza finale. “Dopo il grande successo dell’anno scorso, Gatorade è impaziente di ospitare la seconda edizione locale del torneo Global 5v5”, ha dichiarato Marcello Pincelli (Amministratore Delegato e Direttore Generale della filiale italiana di PepsiCo). “Lo sport, ed il calcio in particolare, crea aggregazione, promuove il lavoro di squadra e insegna valori fondamentali, proprio come la scuola. Con questo appassionante progetto, Gatorade mira a sostenere l’educazione, sia riguardo la corretta idratazione, sia invitando gli studenti delle scuole superiori alla condivisione di uno spirito di sani principi sportivi, sostenuti dalla grande volontà di mettersi in gioco e superare nuovi traguardi ogni giorno.” L’iniziativa “Gatorade premia la scuola” è sostenuta dalla rete nazionale delle scuole Rete ITAsf facente Parte del MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

L’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI INAUGURA NUOVA SEDE A BARGE

L’iniziativa frutto del progetto di espansione del Comitato Regionale del Piemonte della nota associazione consumeristica presieduto dall’Avvocato Patrizia Polliotto.

Aumentano, sul territorio cuneese, i presidi di sportello a tutela dei consumatori. “La Presidente di Unione Nazionale Consumatori Piemonte è orgogliosa dell’apertura della sede di Barge, dopo quella recente di Cuneo, che sta producendo ottimi risultati sia in termini di iscritti sia come qualità di servizio“. A dichiararlo è il noto legale Patrizia Polliotto, che dal 2010 ha fondato e presiede il Comitato Regionale del Piemonte di UNC, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. Ciò significa che il territorio della provincia cuneese, prima totalmente priva di presidio da parte della nostra associazione, ha l’esigenza di risposte per i consumatori. Il merito e un ringraziamento va alla Sindaca Piera Comba che ha dimostrato sensibilità ai diritti dei consumatori e la concretezza tipica delle donne nella realizzazione del progetto“, conclude con soddisfazione l’Avvocato Patrizia Polliotto

 

Sulla Giornata della Memoria

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime apprezzamento per il conferimento del titolo di Senatrice a vita, da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla dottoressa Liliana Segre. In occasione della Giornata della Memoria, istituita con Legge 20 luglio 2000, n. 211, acquista particolare valore tale onorificenza, perché rinnova l’attenzione dei media e dei cittadini su una delle pagine più drammatiche della storia recente: le leggi razziali, di cui ricorre l’ottantesimo anniversario, e le violenze perpetrate ai danni di uomini, donne e bambini inermi, la cui unica colpa era quella di differire, per molteplici, cervellotici, motivi, dai parametri deliranti di “purezza” graditi al nazifascismo. Testimoni dell’orrore indicibile, come la dott.ssa Liliana Segre, presidiano la verità e raccontano quanto è accaduto alle generazioni che hanno bisogno di “sapere”, per preservare la dignità umana e puntellare la propria coscienza personale e quella collettiva. A tal proposito, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani è impegnato a promuovere l’incontro d’approfondimento storico con la sign.ra Vera Michelin-Salomon, ex prigioniera del Frauen Zuchthaus di Aichach (Alta Baviera), e la signora Tze’ela Rubestine, rappresentante della comunità ebraica, per riflettere sul tema della deportazione / reclusione femminile. L’iniziativa è stata organizzata dall’organico di potenziamento di Diritto, prof.ssa Katia Giannelli, e promossa dal DS, prof.ssa Daniela Venturi; l’evento si terrà in data 02/02, dalle ore 11.15 alle ore 12.30, presso l’ISI “Pertini” di Lucca e coinvolgerà, tramite collegamento skype, anche i discenti e l’organico di potenziamento di Diritto dell’IIS “Giustino Fortunato” di Pisticci, prof.ssa Elisabetta Barbuto, grazie all’interessamento del DS, Prof. Francesco Di Tursi. Il percorso didattico si coniuga con le indicazioni del PNSD e tende a incentivare la partecipazione, il confronto e il dialogo diretto tra studenti appartenenti a contesti socio-economici e regionali differenti. Il Coordinamento propone come attività di approfondimento, inerente alla giornata, lo studio delle figure e delle opere di alcune importanti scrittrici del Neorealismo, come Natalia Ginzburg, Fausta Cialenti, Elsa Morante, Alba de Céspedes. “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare” (Liliana Segre)

prof. Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani

 

UNA OFFESA AI MORTI

Se alle Fosse Ardeatine furono trucidati diversi italiani , di religione ebraica, numerosi furono i Reali Carabinieri , gli ufficiali superiori, come Cordero Lanza di Montezemolo , ed i Generali Simoni e Fenulli , egualmente massacrati in quella stessa sede

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

I promotori del processo staliniano , tenutosi a Roma , all’Auditorium , la sera del 18 gennaio ,dove caso unico nella storia , vi era un imputato , il Re Vittorio Emanuele III , un pubblico ministero , una parte civile , ma non un avvocato difensore , non hanno pensato che sottoponendo a questo processo il RE , per la firma delle Leggi cosiddette razziali , e non gli effettivi estensori delle stesse, offendevano indirettamente decine e decine di migliaia di morti del Regio Esercito , della Regia Marina e della Regia Aeronautica , che, sia prima , che dopo l’8 settembre 1943 avevano aiutato gli ebrei ed avevano dato inizio alla Resistenza contro i nazifascisti in nome di quel Re . Se alle Fosse Ardeatine furono trucidati diversi italiani , di religione ebraica, numerosi furono i Reali Carabinieri , gli ufficiali superiori, come Cordero Lanza di Montezemolo , ed i Generali Simoni e Fenulli , egualmente massacrati in quella stessa sede , e se si ricorda Bruno Buozzi, fucilato sempre dai tedeschi alla Storta , non si può dimenticare che insieme con lui furono fucilati il Generale Dodi ed altri ufficiali , né si può dimenticare il Generale Perotti, fucilato il 5 aprile 1944 , al Poligono del Martinetto a Torino.

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E possiamo dimenticare ben quattro Ammiragli , Carlo Bergamini , affondato con la corazzata Roma , colpita da bombe tedesche il 9 settembre 1943 , Federico Martinengo , ucciso , sempre in tale data , combattendo contro unità navali germaniche, e Inigo Campioni e Luigi Mascherpa , fucilati a Parma , dopo un processo farsa da parte della repubblica sociale mussoliniana , rei di avere difeso Rodi e Lero dai tedeschi sempre dopo l’8 settembre. E la Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù con il Generale Antonio Gandin ed il Colonnello Romagnoli ? E i componenti delle prime formazioni di patrioti che dettero inizio alla Resistenza particolarmente in Piemonte e poi nel resto dell’Italia Settentrionale, perché si opposero al tedesco invasore ? Per un giuramento prestato, ed a chi era prestato questo giuramento se non a S.M.Vittorio Emanuele III. Ed a quale Re pensava l’ignoto prigioniero della cella n.13 di Via Tasso a Roma , carcere dei patrioti arrestati dopo l’8 settembre , che incideva sul muro la scritta , ancor oggi visibile :”L’anima a Dio ,la vita al Re ,il cuore alla donna , l’onore a me “. , Ha pensato a tutto questo la presidente delle comunità ebraiche ? Sa anche che il primo reparto che entrò in linea a fianco delle truppe angloamericane l’8 dicembre 1943 , a Montelungo , portava sulla divisa lo scudetto sabaudo ed era stato più volte visitato nella sua fase di addestramento proprio da quel Re ? Si è mai soffermata sulla Via Prenestina all’altezza di Mignano Montelungo a visitare il Sacrario Militare dove riposano le spoglie di quei combattenti della Guerra di Liberazione e nei lager sa quante centinaia di migliaia di militari italiani furono rinchiusi , sempre per fedeltà a quel giuramento a quel Re ? Ha mai letto la tragica fine , nella notte tra il 27 e 28 agosto 1944, della Principessa Mafalda di Savoia a Buchenwald?

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Noi onoriamo e ci inchiniamo davanti alle innocenti vittime della ferocia nazionalsocialista hitleriana, abbiamo visitato a Gerusalemme con animo commosso e partecipe lo Yad Vashem, fino alla Hall of Names, con i nomi delle vittime della Shoah, ma chiediamo eguale rispetto per chi è caduto per fedeltà al giuramento al re Vittorio Emanuele III su cui si vogliono far ricadere tutte le responsabilità e tutte le colpe e che ebbe l’umiltà di scrivere al figlio Umberto, al momento della abdicazione :”per quasi mezzo secolo ho servito il mio Paese anche in ore difficili ed amare…mirando sempre, anche se posso avere errato , al bene della Nazione.”

 

Domenico Giglio

Presidente del Circolo REX