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Qualche riflessione sui petardi allo stadio

stadio singaporeSabato 14 maggio 2015. Una serata storica per gli amanti della serie A e del calcio in generale. Higuain è entrato nella storia del massimo campionato italiano segnando 36 reti in 35 partite disputate, battendo così il record di Nordhal il quale aveva segnato 35 reti in 37 partite. Oltre al record del bomber argentino i tifosi hanno potuto festeggiare anche il secondo posto nel torneo che permetterà loro di disputare la prossima edizione della Champions League. Una gran serata. Tuttavia nei minuti finali della partita se si distoglie per un attimo l’attenzione dal rettangolo verde e ci si concentra sulla sua cornice, gli spalti gremiti in festa, la mente viene assalita da una domanda: “Come sono entrate tutte quelle bombe-carta nello stadio?”. E’ proprio in quel momento che gli obiettivi centrati dal Napoli lasciano spazio agli obiettivi mancati dal sistema di sicurezza italiano. Il 13 novembre 2015, la tragica notte di Parigi, uno degli attentatori sarebbe dovuto entrare a vedere Francia-Germania, ma le autorità erano riuscite a scoprire l’esplosivo nascosto sotto il giubbotto dell’uomo che scappò facendosi esplodere venti minuti dopo in una zona vicina. La bomba esplose lo stesso e le vittime in quella notte ( comprese quelle dellestadio bilbao sparatorie e gli attentatori stessi) furono 137. Una giornata da incubo per tutta l’Europa, ma con una piccola nota positiva: se l’attentatore fosse entrato nello stadio le vittime sarebbero state molte di più. Sei mesi dopo  l’Isis esiste ancora, l’Italia resta un obiettivo sensibile del gruppo terroristico, ma i controlli di sicurezza non accennano a migliorare. Lo stesso episodio visto alla fine di Napoli-Frosinone si verifica con frequenza ogni giornata in tutti gli stadi d’Italia. Questo articolo non vuole essere allarmistico, ma solo portare a una riflessione: gli errori fanno crescere, ma il percorso non deve essere incentrato su di essi. Infatti sarebbe bello e auspicabile che le istituzioni non aspettassero che capiti il peggio per prendere provvedimenti. Il prossimo campionato inizierà a settembre, ci sono 4 mesi per cambiare le cose, non saranno tantissimi, ma è quanto basta per escogitare nuove misure di sicurezza o cercare quantomeno di fare sì che quelle già in vigore siano applicate più rigorosamente.

Filippo Burdese

Agli Internazionali del Minitennis a Roma anche i bimbi del Asd Pozzo Strada

TENNIS MINI1Sabato e domenica si è svolta a Roma la prima edizione degli Internazionali del Minitennis sui campi del Foro Italico, gli stessi sui quali da lì a poche ore sono poi scesi i campioni di oggi del tennis mondiale

L’iniziativa è nata per volontà della Federazione Italiana Tennis (FIT), da anni impegnata assieme all’Istituto superiore di formazione “Lombardi”, a promuovere il gioco del tennis sin dall’età di 5 anni.

TENNIS MINI 2La manifestazione, riservata agli allievi delle scuole tennis di tutta Italia di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, si è aperta sabato pomeriggio con i saluti del Presidente della FIT, Angelo Binaghi, davanti a centinaia di bambini accompagnati da genitori e da maestri.

Agli Internazionali del Minitennis 2016, hanno partecipato circa un migliaio di bambini appartenenti a 200 squadre e, tra queste, due sono state le rappresentative piemontesi: il DLF di Alsessandria e l’Asd Pozzo Strada di Torino. Sono stati allestiti circa 50 campi da minitennis all’interno del mitico Stadio dei Marmi per consentire a tutti i bambini di giocare il maggior numero di match possibile.

Inutile dire che per i bambini che hanno partecipato si è trattata di un’esperienza indimenticabile.

La squadra torinese Asd Pozzo Strada ha schierato le sue piccole, ma già ben determinate promesse: Giacomo Roccato (2009), Edoardo Gallo (2008), Ludovico Bava (2008) e Gabriel Armandi (2009).TENNIS MINI5

Con l’euforia e l’entusiasmo che ha contraddistinto questa iniziativa, i baby giocatori torinesi si sono classificati primi del proprio girone battendo prima il New Country Frascati per 13-5, poi, il Tc Foligno per 10-8 ed, infine, il Tc Maglie per 12-6. Dominio quindi della squadra torinese grazie agli imbattuti Roccato, Gallo e Bava ed alla bella prestazione di Armandi, autore di un’avvincente vittoria vinta al terzo set.

L’entusiasmo e le capacità tecniche dimostrate sui campi da gioco da queste giovani promesse fanno ben sperare per tutto il movimento tennistico torinese.

“Si è trattato di una bella e coinvolgente iniziativa. I bambini si sono divertiti giocando e sfidandosi come dei veri campioncini ed è innegabile che lo scenario del Foro Italico ha reso questa prima edizione degli Internazionali del Minitennis ancora più emozionante. Un ringraziamento va ai bambini ed a tutti i genitori senza i quali queste e altre iniziative non sarebbero comunque realizzabili”, ha dichiarato il tecnico nazionale, Marco Canevarolo, capitano dell’Asd Pozzo Strada.

Manuela Savini

Un grazie di cuore (granata) a mister Ventura

toro caroselloGrazie Mister!

Era l’11 giugno 2006 quando il Delle Alpi festeggiava un’inaspettata promozione in serie A conquistata grazie a una partita di ritorno stupenda contro il Mantova. Un miracolo sportivo. Il neonato Torino F.C. di Urbano Cairo aveva impiegato solo un anno per riconquistare la massima serie e i tifosi sognavano la rinascita di un grande Toro dopo la fallimentare esperienza del duo Ciminelli-Romero. L’anno successivo la squadra riesce a salvarsi tra mille difficoltà e conquistata la permanenza nel massimo campionato i tifosi sentono che il ritorno nel calcio che conta è a un passo. Tutte le aspettative andarono però in fumo. La società granata sognava di diventare grande, ma diventava sempre più piccola, giocatori venivano acquistati, ma arrivavano grandi nomi poco motivati e fuori forma. Alla fine dopo due anni complicati il club di Cairo tornò in serie B, ma questa volta vi resterà per ben tre anni. Un periodo veramente difficile. Gli allenatori venivano cambiati con una frequenza allarmante e ognuno di loro arrivava esclamando a gran voce che aveva accettato perchè convinto dal progetto. Un progetto inesistente che sarebbe finito poche settimane dopo con il loro esonero. Alla fine della stagione 2010-11 viene toccato il fondo con la mancata conquista dei playoff.  Lerda viene esonerato e al suotoro ventura posto in estate viene scelto Giampiero Ventura. La piazza è ormai depressa e il tecnico genovese sembra uno dei tanti che dovranno salutare dopo poco tempo. Tuttavia il Mister si presenta subito in un modo diverso rispetto a coloro che lo avevano preceduto. Non arriva convinto dal progetto, ma è lui che ne porta uno: ricostruire lo spirito Toro. Il suo approccio è differente anche con i tifosi, infatti al momento del primo allenamento in Sisport non si fa problemi ad andare faccia a faccia con i tifosi e spiegare loro le sue intenzioni. I supporter tuttavia negli ultimi anni ne hanno sentite tante e vogliono essere convinti dal campo. Detto fatto. I Granata portano avanti una stagione incredibile e arrivano secondi conquistando la promozione diretta in A. La stagione successiva mantengono tranquillamente la serie, ma la piazza, compreso il sottoscritto, storce un po’ il naso per la brutta gestione e il seguente addio di Capitan Rolando Bianchi.

Tuttavia il tecnico genovese ci mette poco a convincere i tifosi che fosse meglio così. L’anno seguente infatti il Toro assiste all’esplosione di Cerci e Immobile e la squadra conclude la stagione al settimo posto che, viste le vicende societarie del Parma, significa Europa League. Incredibile. In tre stagioni il Mister ha portato i Granata dall’Inferno al Paradiso convincendo un Presidente, che aveva sbagliato molto prima del suo arrivo, a seguire i suoi consigli e trasformando la società in un punto di attrazione per tantissimi giovani calciatori italiani viste le storie di Cerci, Immobile, Darmian, Glik, Maksimovic, ecc… La stagione seguente sia Cerci che Immobile partono, ma Ventura resta e vuole toro bandierastupire ancora. La stagione inizia male, ma una volta ingranata la marcia il Toro diventa inarrestabile:  conquista gli ottavi di finale dell’Europa League grazie a una storica vittoria al San Mamès contro l’Athletic Bilbao, sfiora i quarti giocandosela da grande squadra contro lo Zenit, vince il derby dopo 20 anni e sfiora per il secondo anno consecutivo l’Europa League.

La stagione attuale non è stata delle migliori, ma, se è vero che il calcio è ingrato, molti tifosi lo sono ancora di più. Grazie a lei ora c’è un vero progetto e, a differenza di 5 anni fa, si è tornati a tifare Toro per quello che si vede e non più per quello che si spera di vedere in un futuro lontano. Quindi, qualunque sia la sua decisione dopo la partita con l’Empoli, penso che sia doveroso per tutti i tifosi dirle Grazie per tutto ciò che ha fatto sperando che non sia un addio, ma solo un arrivederci prima di vederla lavorare per gli stessi colori anche la prossima stagione.

Filippo Burdese

Juve-Samp 5-0 e i campioni festeggiano per la quinta volta

JUVE SAMP2Gran finale per la Juventus che ha battuto 5-0 la Sampdoria nell’ultimo turno di campionato guadagnandosi la vittoria del quinto scudetto consecutivo. Nel primo tempo le reti di Evra e di Dybala, con doppietta su rigore.  Nel secondo tempo goleada con Chiellini e Bonucci. Lo striscione a salutare i campioni:  “Poche squadre sono entrate nella storia, solo una è leggenda”. Allo  ‘Stadium’ all’inizio della partita la passerella e la  festa in onore dei  bianconeri. Ricordati  gli scudetti del quinquennio  anni Trenta e prima della partita è stato premiato capitan Buffon che per i tifosi della Juve  è stato il miglior giocatore dell’anno.

Anche in Italia esplode il gioco del “paddle”

Una nuova disciplina sportiva nata in Messico nel 1968, a metà tra il tennis e lo squash

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Il paddle è fin dai primi colpi un gioco-divertimento perché è molto facile da imparare. Possono bastare due o tre lezioni per incominciare a giocare a livello amatoriale. E se ci si appassiona, è veloce compiere i primi passi e iniziare a confrontarsi nel circuito dei tornei italiani e magari anche internazionali. Si gioca in quattro persone (come il più conosciuto “doppio” di tennis) in un campo lungo 20 metri e largo 10 e racchiuso da quattro pareti quasi sempre in vetro e da due mezze pareti laterali in rete metallica. Le regole sono prevalentemente quelle del tennis e dello squash, per quanto riguarda l’uso delle pareti; si gioca con racchette più corte e leggermente più pesanti, ma molto maneggevoli. Le palline sono pressoché quelle del tennis. Il campo è diviso da una rete che suddivide il campo in due parti uguali.

Il paddle, inoltre, dal punto di vista economico è meno impegnativo dello squash o del tennis: realizzare un campo da gioco prevede un investimento iniziale, ma è garantita una resa prolungata per anni prima di dover intervenire per la manutenzione. Il paddle si può giocare all’aperto in ameni scenari naturali oppure indoor. In entrambi i casi chi gioca si diverte facendo neanche troppa fatica.

Ma quando e dove è nato il paddle e come è arrivato in Italia e perché solo negli ultimi anni?

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Formalmente il primo campo da paddle è nato nel 1968 in Messico, quando un noto cittadino della buona società decise di sfruttare lo spazio disponibile nella sua residenza per costruire un campo che consentisse di giocare a tennis.

Lo spazio a disposizione era tuttavia più piccolo di quello necessario per costruire un campo da tennis regolamentare ed era per di più limitato da strutture in muratura. Al fine di riuscire ad utilizzare lo spazio, venne creata un’area di gioco limitata rispetto alle dimensioni di un campo da tennis, completamente circondata da un’opportuna combinazione di pareti in cemento e rete metallica, che aveva il compito di impedire alla palla di uscire dal campo. In questo modo si era creato un campo da gioco in cui la palla era sempre in movimento, garantendo intensità e divertimento.

Dal primo “campetto” improvvisato in Messico, il paddle si è diffuso in Spagna e, durante gli anni ’80, è divenuto un vero e proprio sport espandendosi anche in altri paesi come Argentina, Francia, Stati Uniti e Brasile. Pur avendo avuto origine in Messico, è tuttavia in Spagna che il paddle si è sviluppato in maniera capillare. Ciò avvenne grazie all’iniziativa personale del principe Hohanlohe che, affascinato dalla realizzazione del suo amico messicano, fece costruire il primo campo da paddle per gli ospiti del suo sofisticato albergo di Marbella per consentire loro di giocare e di conoscere questo nuovo gioco.

Contemporaneamente ad iniziative come queste, il paddle prese piede anche negli Stati Uniti, quando alcuni turisti americani decisero di esportare tale disciplina nel loro paese ove costruirono diversi campi da gioco.

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Ad oggi i migliori giocatori sono gli spagnoli, gli argentini ed i brasiliani ed in questi paesi si annoverano già milioni di appassionati.

In Italia la Federazione Italiana Gioco Paddle (FIGP) è nata nel febbraio del 1991, grazie al contributo di alcuni amatori che volevano promuovere questo sport nel nostro paese.

A promuovere la nascita della Federazione furono alcune associazioni sportive di Bologna e dintorni e fin dall’inizio la scelta fu quella di adottare gli stessi regolamenti del CONI.

Nel maggio del 1991, il paddle venne formalmente presentato in Italia con un’esibizione presso la Fiera di Bologna fra le rappresentative di Spagna, Argentina ed Italia. “Il debutto in società” riuscì magnificamente e lo sviluppo avvenne velocemente tanto che nell’estate del 1991 si svolsero i primi due tornei ufficiali ai fini della classifica nazionale.

Nel 1994, l’Italia partecipò alla fase finale del Mondiale di paddle in Argentina ottenendo il nono posto. A livello europeo continuava a comandare la Spagna, ma l’Italia conquistò il secondo posto; nel 1996 iniziava la Coppa delle Nazioni, formula a cinque incontri tipo Davis Cup del Tennis, dove l’Italia venne inserita nel Gruppo B assieme alla Francia, agli Stati Uniti, al Messico e al Canada.

Nel 1999, presso il Waterloo Tennis in Belgio, si giocò il 3° Campionato Europeo di paddle. La squadra maschile raggiunse il terzo posto, dietro a Spagna e Francia, mentre quella femminile si qualificò quarta, dietro a Spagna, Francia e Belgio.

Nel 2001 la Nazionale italiana ottenne il miglior risultato finora raggiunto, diventando vice campione d’Europa a Sabadell in Spagna, battendo Austria, Belgio e Francia. Nel 2002 la Nazionale maschile conquistò il sesto posto assoluto nel Campionato Mondiale a squadre, disputato a Città del Messico. Nel 2003, ad Aix-en-Provence in Francia, le Nazionali maschili e femminili ottennero il terzo posto nel Campionato Europeo a squadre, mentre in Argentina al Campionato Mondiale, nel 2004, le nostre squadre confermarono le posizioni di seconda fascia (ottavo posto per la nazionale maschile e settimo per quella femminile).

Ed ancora nel 2006, quando il Mondiale di paddle si giocò a Murcia, in Spagna, l’Italia femminile si qualificò al sesto posto e l’Italia maschile ancora al nono; nel 2007, al Campionato Europeo a Siviglia, l’Italia si qualificò al terzo posto, mentre nel 2008, al Campionato Mondiale che si giocò a Calgary, in Canada, l’Italia maschile mantenne il nono posto.

L’aprile del 2008 costituisce una data fondamentale per lo sviluppo del paddle in Italia. Finalmente è stato ottenuto il riconoscimento dal CONI, attraverso l’inserimento del Settore paddle nell’ambito della Federazione Italiana Tennis (FIT).

Nonostante le tante attività e gli sforzi fatti dal 1991 ad oggi, il paddle in Italia è ancora all’inizio rispetto a paesi come Spagna, Argentina e Brasile. Ma le recenti azioni promosse dalla FIT in questi due ultimi anni hanno incominciato a dare i primi risultati: i campi da gioco sono quintuplicati e nati in molte regioni italiane ove il paddle era completamente sconosciuto, come la Sicilia o il Piemonte; il numero di giocatori e di tornei agonistici della FIT sono aumentati e organizzati strutturalmente come i tornei di tennis; e dal punto di vista della formazione, l’Istituto Superiore di Formazione “Lombardi” della FIT ha attivato i primi corsi da Istruttore di I° e II° grado di paddle.Ma forse il miglior risultato raggiunto è stata la grandissima partecipazione avvenuta quest’anno al Campionato nazionale di serie B con ben 55 squadre. Solo continuando su questa strada, risolvendo alcune sovrapposizioni tra le competizioni di tennis e quelle di paddle e dando incentivi -anche economici- per lo sviluppo e la promozione del paddle, anche in Italia potremo raggiungere i risultati agonistici già raggiunti in altri paesi. Le qualità tecniche non mancano, occorre solo aumentare il numero di competizioni e di giocatori.

Manuela Savini

 

Stratorino, dopo 40 anni di corsa con lo stesso entusiasmo

stratorino2napoli stratorinoAlla partenza anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, il sindaco Fassino e il candidato sindaco di Forza Italia, Osvaldo Napoli, accompagnato da quaranta supporter in maglia bianca con la scritta ‘#iostoconosvaldonapoli’

In occasione dei i 40 anni della Stratorino più di settemila  podisti si sono dati appuntamento in piazza San Carlo per dare il via alla tradizionale manifestazione non competitiva. Erano due i percorsi:  la 10 chilometri per gli sportivi e la 5 km per amatori. Presenti tutte le fasce d’età, dai bambini, agli anziani, alle intere famiglie. Alla partenza anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e il candidato sindaco di Forza Italia, Osvaldo Napoli, accompagnato da quaranta supporter in maglia bianca con la scritta ‘#iostoconosvaldonapoli’. Purtroppo nella notte un raid vandalico ha danneggiato il villaggio sportivo allestito ai Murazzi, ma l’episodio non è riuscito a rovinare la kermesse, con un contorno di musica, animazione e ospiti  come Marco Berry e Cristina Chiabotto. Presente, per un saluto istituzionale , anche il sindaco  Piero Fassino.

Granata e bianconeri, due sconfitte nei posticipi

toro juve juve toroVERONA-JUVENTUS 2-1

Il Verona  retrocesso blocca a 25 le vittorie bianconere. La Juve, al Bentegodi perde 2-1 in uno dei posticipi della penultima giornata di campionato, non è un bel segnale per la finale di Coppa Italia del 21 maggio. Per l’allenatore Massimiliano Allegri è un “sconfitta salutare: servirà per rimettere la testa lì, visto che questo segnale lo avevamo avuto già contro il Carpi. Ora basta, bisogna riprendere il cammino per approcciare la finale di Coppa Italia nel migliore dei modi”.

TORINO-NAPOLI 1-2
Granata sconfitti dal Napoli 2-1. Con il Sassuolo,  è la seconda sconfitta nel “nuovo” stadio Grande Torino, dove anche la squadra partenopea vince con le reti nel primo tempo di Higuain e Callejon. Poi la squadra di Ventura si riprende con  pallonetto di Peres. Il Napoli con i tre punti torna al secondo posto in classifica. I40 anni dell’ultimo scudetto granata sono stati celebrati in campo dai protagonisti della splendida annata 1975-1976.

(foto: il Torinese)

Ottimo esordio per i Campionati a squadre di paddle in Italia

Il campionato nazionale di serie A ha appena concluso la fase a gironi, mentre quello di serie B è in pieno svolgimento.

paddle monviso.

A fine ottobre dell’anno scorso, il Comitato per il paddle della Federazione Italia Tennis (FIT) ha pubblicato l’elenco degli affiliati aventi diritto alla partecipazione al Campionato nazionale di serie A 2016, dando così l’avvio ufficiale alle competizioni a squadre di paddle per il 2016. A distanza di due mesi il Comitato ha, poi, formalizzato anche l’avvio del Campionato nazionale di serie B 2016.

Per quanto riguarda il Campionato nazionale di serie B 2016, si sono iscritte ben cinquantacinque squadre provenienti da nove diverse regioni d’Italia (Veneto, Friuli, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Marche, Lazio, Campania), suddivise in sette gironi da sette squadre ciascuno ed un girone da sei squadre. Due sono le squadre torinesi: Ronchi Verdi e Monviso Sporting Club.

Dal 16 aprile sono iniziati gli incontri della fase a gironi, che terminerà il 3 giugno. Come per la serie A, anche per la serie B gli incontri intersociali prevedono quattro partite di doppio, di cui tre maschili ed uno femminile.

Iezza-Delgrosso paddleAl termine della fase a gironi, le prime e seconde classificate accederanno ad un tabellone ad eliminazione diretta per determinare le quattro squadre che verranno promosse in serie A nel 2017 e per determinare la squadra vincitrice della serie B 2016.

Per il primo anno sono due le squadre torinesi iscritte alla serie B: Ronchi Verdi e Monviso Sporting Club, entrambe nel girone 8, assieme a Valletta Cambiaso Asd (Genova), Ct Eur “B” (Roma), Gardanella GS Academy (Milano) e Lumanije Centri Sportpiu’ (Bergamo).

Al termine della seconda giornata Ronchi Verdi è in cima alla classifica del girone a pari punti con Gardanella Milano, avendo entrambe vinto comodamente i rispettivi incontri delle prime due giornate.

Nella prima giornata, Ronchi Verdi, capitanata da Claudio Spagnotto, ha battuto Lumanije Centri Sportpiu’ Bergamo 3-1 (cedendo solo il doppio maschile Iezza/Delgrosso), mentre nella seconda giornata ha sconfitto Eur Roma 4-0, vincendo tutte le partite (Motta/Raspino, Delgrosso/Leonik e De Barros/Quartarone peri doppi maschili e Savini/Sangiorgio per il femminile).

Monviso Sporting Club, guidata da Fabio Ligotti, nella prima giornata ha perso in casa contro Gardanella Milano (nonostante il match vinto dal solido doppio femminile Sobrero/Cravero) ed ha conquistato il suo primo punto nella seconda giornata, pareggiando 2-2 con Lumanije Centri Sportpiu’ Bergamo (ancora grazie al doppio femminile Sobrero/Cravero e a quello maschile Centamo/Rodia).

Il 14 maggio si recupererà l’incontro della prima giornata tra Eur Roma e Valletta Cambiaso Genova, rinviato per impraticabilità del campo.De Barros. paddle

Tra poco più di dieci giorni, il 21 maggio, terza giornata del girone con la sfida al vertice tra Ronchi Verdi Torino e Gardanella Milano, in casa della squadra lombarda. Monviso Torino invece sarà ospite di Valletta Cambiaso Genova.

Mentre si dovrà aspettare la penultima giornata del girone, prevista il 4 giugno, per assistere al “derby” tra le due squadre torinesi.

Queste le formazioni delle squadre torinesi:

Ronchi Verdi: Sangiorgio Chiara, Savini Manuela, Scialpi Carola, De Michelis Paola, Impagliazzo Simona, De Barros E Silva Luis Felipe, Delgrosso Claudio Marcelo, Bonaiti Paolo, Leonik Sarabia Yuri Andrei, Quartarone Giuseppe Francesco, Spagnotto Claudio, Angilella Gianluca, Tamietti Guido, Iezza Alfredo, Raspino Fulvio, Motta Marcello.

Monviso Sporting Club: Cravero Barbara, Corrado Marina, Sobrero Benedetta, Amoros Miriam, La Pira Simone, Centamo Roberto, Passarella Stefano, Santacroce Alfredo, Ferrero Roberto, Bocca Carlo, Rostagno Fabrizio, Ligotti Fabio, Rodia Giosuè, Chiappero Paolo, Cavarero Sergio, Rosingana Matteo, Ferrero Alessandro, Capello Filiberto, D’oria Roberto, Reviglio Massimo, Boscarato Giovanni.

Questo il calendario delle prossime giornate del girone 8 della serie B:paddle12

21 maggio:

Valletta Cambiaso Asd (Ge) – Monviso Sporting Club (To)

Ct Eur “B” (Rm) – Lumanije Centri Sportpiu’ (Bg)

Gardanella Gs Academy (Mi) – Ronchiverdi (To)

4 giugno

Lumanije Centri Sportpiu’ (Bg) – Valletta Cambiaso Asd (Ge)

Ronchiverdi (To) – Monviso Sporting Club (To)

Ct Eur “B” (Rm) – Gardanella Gs Academy (Mi)

18 giugno

Valletta Cambiaso Asd (Ge) – Ronchiverdi (To)

Ct Eur “B” (Rm) – Monviso Sporting Club (To)

Gardanella Gs Academy (Mi) – Lumanije Centri Sportpiu’ (Bg)

Questa la classifica del girone 8 della serie B dopo le prime due giornate:

Ronchiverdi Torino e Gardanella Milano 6pt

Lumanije Centri Sportpiu’ Bergamo e Monviso Sporting Club Torino 1 pt

Eur “B” Roma 0 pt

Valletta Cambiaso Asd Genova -1 pt

Le squadre partecipanti alla serie B sono: Area Paddlemania (Roma), Asd Magic Padel (Roma), Asd Paddle La Pineta (Verona), Asd Padel Club “B” (Padova), Asd Padel Tennis Em7 (Grosseto), Ass. Sp. Sporting Eur (Roma), Asset Beach Planet San Marino, Canottieri Lazio (Roma), Canottieri Roma, Cassia Country Club (Roma), CC Aniene “B” (Roma), CS Del Plebiscito (Padova), CT Eur “A” (Roma), CT Eur “B” (Roma), Due Ponti SC “B” (Roma), Due Ponti SC “C” (Roma), Em Sport Oasi Di Pace “A” (Roma), Em Sport Oasi Di Pace “B” (Roma), Empire Roma Ssd, Eurosporting (Pordenone), Flaminia Paddle “B” (Roma), Flaminia Paddle “C” (Roma), Forum SC (Roma), Gardanella GS Academy (Milano), Gardanella Village “B” (Milano), Helios Paddle (Roma), Juvenia Ssd (Roma), La Torre SC (Roma), Le Molette “B” V, Lucrezia Beach (Pesaro Urbino) Smash “A”, Lucrezia Beach (Pesaro Urbino) Smash “A”, Lucrezia Beach (Pesaro Urbino) Smash “A”, Lumanije Centri Sportpiu’ (Bergamo), Misano Sporting Club “B” (Rimini), Monviso Sporting Club (Torino), Orange Padel Club Blu (Roma), Orange Padel Club Green (Roma), Paddle Aeroporto Salcom “B”, Paddle Club (Padova), Paddle Club Ssd (Roma), Padel Club Laurentina (Roma), Padel Italia Napoli, Padel Italia Ssd (Roma), Padel Roma Club “A”, Padel Roma Club “B”, Pol. Cinecitta’ Bettini (Roma), RCC Tevere Remo (Roma), Ronchi Verdi (Torino), Seven One Sport “B” (Roma), TC Parioli “B” (Roma), Valletta Cambiaso Asd (Genova), Villa Aurelia Sc (Roma).

Manuela Savini

Alla fine Manital Torino esulta e rimane in serie A

Dopo 22 anni di assenza e al termine di un campionato a dir poco travagliato, alla fine Manital Torino esulta e rimane in serie A. Grazie alla vittoria casalinga contro Pesaro ed alla sconfitta di Bologna contro Reggio Emilia, la permanenza della squadra torinese nella magior league della pallacanestro italiana è assicurata!
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@fotosavini:https://www.flickr.com/photos/fotosavini/albums/72157662082447854

I ragazzi di coach Vitucci hanno fatto il loro dovere,rispondendo all’appello del ds di Manital Torino Nicolai, che solo il giorno prima aveva evidenziato l’importanza di questa partita, l’ultima di campionato, quella da cui ripartire per costruire una nuova stagione l’anno prossimo. Pesaro era già matematicamente salva, ma a nessuno piace perdere meno che meno ad una squadra che stava giocando molto bene.“Qualcuno sostiene che potrebbe arrivare una formazione senza grandi motivazioni, altri pronta a far bene in quanto priva di pressioni. La squadra avversaria a mio parere vorrà giocare una bella partita e cercherà di vincerla. Proprio per questo noi dovremo partire bene, subito con la giusta concentrazione, la grande voglia di dar vita ad un incontro perfetto. Quella di domani è un’occasione per tutti noi di girare pagina ericonsolidare un progetto nato su buone basi e che purtroppo è scivolato su alcuni risultati. Siamo arrivati come gruppo in questa situazione e con il gruppo dobbiamo uscirne. Ognuno di noi dovrà dare quel qualcosa in più innanzitutto per la proprietà e per il pubblico, due realtà unanimemente considerate dall’intero ambiente degne della massima serie”

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Di fronte ad uno stadio, assordante e gremito di tifosi chehanno saputo sostenere i ragazzi fin dal primo minutodiventando quell’uomo in più che tutte le squadre vorrebbero avereManital Torino ha iniziato a giocare con poca incisività, forse a causa della tensione.

Giachetti (5) è stato il vero trascinatore della squadra torinese in questa frazione di gioco grazie alle sue triplette pesantissime. 17-12 è stato il punteggio a favore di Manital dopo dieci minuti di gioco ed al 20’ Torino ha preso più fiducia e sicurezza e si è portata avanti 35-23. Vantaggio che, peròha dilapidato poco prima della pausa rimettendo tutto in discussione dato che, tra l’altro, a Reggio Emilia Virtus Bologna stava vincendo il suo match.

Le squadre sono rientrate in campo e Pesaro è sembratacambiata e non soffrire più la difesa torinese: 41 pari. A questo punto sono diventati determinanti le prove di gioco e di carattere di tutta la squadra con Rosselli e Ebi su tutti e ad esclusione, forse, del solo Dyson che è sembrato un  in ombra per tutta la partita (due soli i punti da lui realizzati). Nella formazione di casa, ottimo impatto sul match anche di Giachettie del solito White, unico ad essere andato in doppia cifra (13 pt).

Torino è così tornata avanti di 16 pt ed il terzo quarto si è concluso 61-51.

L’ultimo quarto è stato quello della svolta, con Torino che ha accelerato davanti ad una formazione ospite ormai bloccata raggiungendo il massimo vantaggio di +17. Manital ha fatto il suo dovere vincendo, con una bella prova, in casa contro Pesaro.
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Da questo momento in poi gli occhi sono stati puntati sugli altri campi: Reggio Emilia – Virtus Bologna e Caserta – Trento. Entrambe le partite si sono decise negli ultimi minuti di gara.

Reggio Emilia, dopo essere stata sotto anche di 10 pt nella quarta frazione di gioco, ha realizzato due triplette pesantissime nel finale vincendo 82-78 e regalando a Manital Torino la salvezza; mentre Caserta, in casa, ha sofferto fino alla fine il ritorno di Trento che ad un minuto dal fischio finale era sotto disoli due punti. Caserta ha vinto 73-70 e si è salvata, condannando Bologna alla serie B.

Manital Torino resta in serie A dopo 22 anni di assenza e VirtusBologna scende in B per la prima volta nella sua storia. E’ il triste – o felice – finale di una stagione divertentissima e terminata al fotofinish per la squadra di Torino che dovrà iniziare a lavorare per fare meglio la prossima stagione.

Questi i commenti al termine della partita del coach FrankVitucci Una grande soddisfazione, era da un po’ che non mi capitava di vivere una situazione come questa. Una salvezza, questa, che vale un trofeo. Bravi i ragazzi a non disunirsi contro Pesaro, che era venuta a Torino con la testa libera, senza aver nulla da perdere. Abbiamo vissuto alcuni momenti delicati anche in questo match ma soprattutto con una buona difesa siamo riusciti a superarli. Sono felice per tutti, la società, l’ambiente, i giocatori e chiaramente me stesso. Retrocedere sarebbe stato un dramma, dopo gli sforzi fatti per rimanere nella massima serie“.

E del Presidente Antonio Forni Sono felice e orgoglioso di essere riuscito a mantenere la promessa fatta ad inizio stagione, ovvero centrare la salvezza. E’ giunta al termine di un percorso tortuoso ma ciò che conta e averla raggiunta. Torino ha risposto ancora una volta in grande stile al richiamo della pallacanestro, e parlo della splendida tifoseria che ci ha portati a 10 sold-out su 15 gare casalinghe. Penseremo tra qualche giorno alla prossima stagione facendo tesoro anche dell’esperienza acquisita in questa. Aspetto e con fiducia la risposta vera del mondo imprenditoriale torinese che in questa prima fase del percorso non si è rivelato altrettanto pronto a cavalcare il nostro progetto”. 

Manuela Savini

Queste le formazioni:

Manital Torino

Dyson 2, White 3, Giachetti 5, Mancinelli 6, Rosselli 7, Fantoni8, Kloof 9, Eyenga 31, Goulding 43 Ebi 53; all. Vitucci

 

Consultinvest Pesaro

Basile, Shepherd 4, GazzottiLacey 8, Christon 15, Daye 25,Candussi 4, Lydeka 8, Ceron 2, Rosa; all. Paolini

 

Per il futuro della Manital giovani e passione

Ovviamente un in bocca al lupo alla Manital. Ma un auspicio e un suggerimento: cambi “linea politica” , i soldi non bastano, ne beneficeranno la società e tutto il basket della nostra regione

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La Manital Torino è ultima in classifica e mercoledì si gioca la matematica retrocessione. Se ho capito bene non basterebbe vincere .Si devono aspettare le altre due partite. Proprio vero che una rondine non fa primavera, come l’essersi fregiati del titolo Auxilium, ottenuto in “strano” modo , non è stato un “amuleto” sufficiente. Non ho visto tutte le partite, ho letto sui giornali le vicissitudini societarie che portavano giocatori a frequentare più le discoteche che i parché per allenarsi, ma ho avuto e ho due “consulenti” d’eccezione, oltre che cari amici: Paolo e Sabrina. Loro sì, oltre che tifosi, appassionati e competenti. Hanno visto molte partite, non ultima quella di Bologna. Dopo la partita in palestra mi hanno relazionato”con una puntigliosità quasi maniacale, tempo dopo tempo. Paolo parla anche con dovizia di particolari della società, delle sue scelte tecniche , essendo tra i migliori preparatori atletici della nostra città. In tanti mi hanno detto: alla fine è diventata uno squadrone, e quando ho chiesto che cosa era successo a Bologna la risposta nella sua semplicità è stata inquietante: non c’è spiegazione plausibile. Eppure, probabilmente , il presidente ha dovuto sborsare molti soldi per arrivare a questo punto. Ne consegue che, a volte, come in questo caso, sono indispensabili ma non sufficienti. Sempre a questi miei amici chiedevo: giovani che arrivano dal vivaio? Da buoni tifosi mi hanno risposto; dobbiamo rimanere in serie A, almeno vediamo del basket  di livello. Ma scusate se insisto, sarà banale , ma una casa si costruisce dalle fondamenta. Oggi sul web gira un manital2bel video del settore giovanile del Real Madrid. Società blasonata che ha contributo anche a costruire una solida nazionale spagnola. Tanti ragazzi, tanti allenatori e una magnifica palestra. Reggio Emilia vice campione ha costruito il suo successo sul vivaio, sui giovani. Proprio cosi ci vuole un progetto che parta dal basso. Ovviamente un in bocca al lupo alla Manital nel rimanere in serie A. Un auspicio e un suggerimento: cambi “linea politica” , i soldi non bastano, ne beneficeranno la società e tutto il basket della nostra regione.

Patrizio Tosetto

Foto: Manuela Savini