Si sono conclusi a Mokrice Catez, in Slovenia, i Campionati Europei Campagna e nelle trionfale spedizione della nazionale italiana, prima nel medagliere con 14 medaglie divise in 3 ori, 4 argenti e 7 bronzi, si sono messi in luce gli arcieri piemontesi o comunque tesserati per società del nostro Comitato Regionale. Titolo europeo nell’arco olimpico senior per Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e nel compound senior per l’emiliana Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi). Medaglia d’argento nell’arco nudo senior per Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi). Bronzo nell’olimpico senior per il trentino Amedeo Tonelli (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e nel compound junior per Alex Boggiatto (Ar.Co.Arcieri Collegno).

Nell’olimpico senior Marco Morello ha vinto 62-60 la finale per l’oro contro il britannico Patrick Huston. Dopo il terzo posto in qualifica Morello ha superato anche le successive fasi eliminatorie; nella semifinale “derby” ha quindi sconfitto il compagno di squadra Amedeo Tonelli con il punteggio di 61-55. Nella stessa divisione terzo posto proprio per Tonelli, a segno 58-53 contro il francese Alexandre Antoine.
Irene Franchini si è invece laureata campionessa europea nel compound, battendo 66-64 in finale la slovena Ivana Buden. In semifinale aveva piegato 64-62 la tedesca Katharina Landcrock. Piazza d’onore per il compagno di squadra Giuseppe Seimandi, superato 51-49 nell’ultimo atto dallo svedese Erik Jonsson. In precedenza Seimandi aveva battuto 52-50 in semifinale il tedesco Michael Meyer.
Medaglia di bronzo per Alex Boggiatto, terzo nel compound grazie alla vittoria 64-61 contro lo sloveno Stas Modic. Al termine di una buona qualifica Boggiatto aveva passato il turno eliminatorio e in semifinale si era arreso 66-63 al lussemburghese Timo Bega.
Nelle gare a squadre la nazionale azzurra ha portato a casa tre ori e un argento. Titolo europeo per Jessica Tomasi, Irene Franchini e Eleonora Strobbe, che in una finale controllata dall’inizio alla fine hanno sconfitto 59-48 la Slovenia (Ellison, Gutman, Umer). Il terzetto aveva chiuso al primo posto in qualifica e in semifinale aveva superato 56-54 la Svezia (Andersson, Bjorklund, Nyberg).
Oro italiano a livello junior, sia maschile sia femminile. I giovani Alex Boggiatto, Federico Musolesi e Eric Esposito hanno vinto 56-48 la finale contro la Slovenia (Arnez, Bolcina, Modic), dopo il primo posto nelle qualifiche e il successo in semifinale 58-32 contro la Romania (Cojocaru, Frai, Rusu).
Si ferma invece all’ultimo atto la corsa di Fabio Ibba, Giuseppe Seimandi e Marco Morello, sconfitti 59-56 dalla Germania (Meyer, Stadler e Rohrberg). Dopo il primo posto della qualifica gli azzurri avevano battuto 112-107 ai quarti la Spagna (Caro Puertolas, Garcia Fernandez, Gomez Sancha) e 57-56 in semifinale la Gran Bretagna (Huston, Kalmaru, Meehan).
Gianluigi Buffon su Sky critica l’utilizzo che si sta facendo della tecnologia video per gli arbitri:
Non è bastata una grande rimonta nella seconda metà di gara ad Aurora Petronio, rimasta fuori per soli 10 centesimi dal podio dei 200 farfalla delle Universiadi di Taipei
E’ tipico di questi ultimi tempi trovare nella libertà di espressione la contraddizione stessa di negare con la propria l’altrui libertà. Il nuovo mondo ormai ben configurato dei social è un nuovo potere anche all’interno dello sport
commissari tecnici e allenatori mancati solo per “sfortuna”, di critici sportivi che non possono professare solo perché sventurati e poi, tutti, chi più chi meno, da giovani ha fatto sport ad alto livello, … anche se nessuno se ne ricorda più. Il fornire quindi una notizia su giornali e siti telematici che consentano a tutti di esprimere la propria opinione è una fortuna per tutti questi novelli Manzoni della penna sportiva, che pur sapendone poco o addirittura niente, sono in grado di pontificare su tutto!
Infatti, la libertà di espressione ha un solo verso per gli opinionisti di bassa lega del Web: la loro. Contraddirli è quasi un reato, dire che sbagliano è un’offesa, causare loro qualche dubbio crea disagio e quindi la loro opinione è da rispettare e venerare, mentre la risposta d’altri è un insulto alla loro libertà di espressione. Lo sport è anche in balia di questo nuovo potere: dei commentatori social che urlano di più scrivendo migliaia di “post” forse sperando da parte loro di essere assunti un giorno come critici ufficiali… . E intanto lo sport, quello vero, fatto da imprenditori che comunque la si voglia vedere, legalmente o oltre i limiti, si impegnano a tempo pieno in quello che fanno rischiando a tutti gli effetti la loro tranquillità nella vita, oppure realizzato dagli atleti che non possono più pensare di vivere la loro quotidianità senza ingerenze, è sottoposto a super vigilanza da “grande fratello” proprio da coloro che se glielo chiedeste, direbbero che la loro privacy è prima di
tutto!
La recente partita Bologna – Torino ha avuto, suo malgrado, un o una protagonista. Se dici Video assistant referee, è il Var, se dici Video assistenza arbitrale, è la Var


anche quest’anno il portierone farà i fuochi d’artificio!
dalla Joya argentina, nuovo numero 10, con portiere ospite ampiamente battuto.
Mister Allegri a questo punto, a risultato acquisito, ha potuto provare qualche nuovo arrivo, in particolare i due potenziali “gioielli” Douglas Costa e Blaise Matuidi, tornando al vecchio modulo (4-3-3) che, proprio visto l’arrivo del francese dal PSG, sarà probabilmente quello privilegiato nel corso della stagione… per me oggi è stato un ottimo collaudo con ottimi spunti per entrambi.
“L’estate non è ancora finita, ma penso che il Gallo resterà e lui è contento di rimanere.
“Ha spiegato come deve essere l’annata, i ragazzi hanno recepito”
fatto il consueto discorso alla squadra, – dice Allegri – trovando le parole giuste per motivarla. Ha spiegato come deve essere l’annata, i ragazzi hanno recepito e da domani si metteranno alla prova sul campo”