La Juventus piega il Monaco solamente su un calcio di rigore assai generoso concesso dall’arbitro ceco Kralovec. La trasformazione del penalty, da parte di Arturo Vidal che insieme alle parate del sempre verde Gigi Buffon, sono risultati i migliori bianconeri della serata. Andrea Pirlo e Carlitos Tevez, per una volta, sono stati poco incisivi, il primo rientrava da un lungo infortunio al polpaccio, il secondo, recupeva anch’egli da un problema muscolare
La Juventus segue alla lettera il consiglio di Massimiliano Allegri, battendo con il risultato di 1 a 0, prezioso o striminzito dipende da come lo si osservi, il Monaco. Partita valida per accedere alle semifinali di Champions League. Decisivo il rigore di Vidal, che dimostra sangue freddo nel momento del bisogno. Sicuramente ai tifosi, all’atto della trasformazione del calcio di rigore, sarà venuto in mente quello sbagliato dal cileno contro l’Olympiacos. Il centrocampista trasforma, togliendosi d’impiccio brutti ricordi e ponendo i bianconeri in una posizione favorevole in vista del match di mercoledì prossimo nel Principato. I monegaschi amano difendersi e ripartire, come sapevamo. Al ritorno non potranno farlo, lasciando spazi preziosi all’attacco juventino. Missione compiuta, contro una rivale inferiore ma che per i primi venti minuti ha messo paura allo Stadium, dimostrando una certa qualità. Per l’occasione Toulalan non recupera, ma la sostanza non cambia. La squadra transalpina ha schierato due linee parallele da quattro giocatori l’una e vicine tra di loro, nobilitate da Kondogbia, con Moutinho alle spalle di Martial e gli esterni Ferreira-Carrasco e Dirar pronti a ripartire velocissimi.
L’inizio dell’incontro parla solo monegasco. Pirlo, rientrato dopo cinquanta giorni, ha un inizio gara difficoltoso. Sbaglia 3-4 passaggi di fila, la qualità della manovra di Madama non può che risentirne in negativo. Dall’altra parte del campo, Martial si dimostra un pericolo, Ferreira-Carrasco punta l’uomo e cerca l’uno contro uno con belle finte. E proprio al 10° Buffon è prodigioso sulla conclusione dello stesso Ferreira-Carrasco, messo in porta da Martial. Ancora il numero 17 a impegnare Buffon, poi dopo un sinistro a lato di Moutinho la Juve inizia a giocare. Chiellini marca a uomo Martial, Pirlo e Pereyra si rinfrancano un po’. Pericoli veri non ne arrivano, perché il ritmo bianconero è blando e l’allenatore Jardim si sa difendere benissimo con il raddoppio sistematico. Il primo tempo di Evra e Lichtsteiner non permette di crossare dal fondo, chiave fondamentale per scardinare la difesa del Monaco. La Vecchia Signora chiude la prima frazione di gioco in crescendo: Tevez, al 43° mette una palla di esterno destro per Vidal, che spreca a due passi da Subasic dopo aver controllato bene. Gol divorato. Difficile immaginare un tema diverso nei secondi 45 minuti. Ferreira Carrasco mette ancora i brividi con una galoppata chiusa dall’assist per Bernardo Silva, su cui vigila un Buffon decisivo nei tre interventi della serata. Gigi è tra i migliori della Juve. Al 12°’ l’episodio chiave della partita. Lancio al millimetro del rinfrancato Pirlo in profondità per Morata, che brucia Carvalho sullo scatto ed è scaltro a farsi toccare dal portoghese all’ingresso dell’area.
Fallo tanto involontario quanto evidente, ma fuori area. Per l’arbitro Kralovec è rigore. In evidenza le qualità del giovane spagnolo, pur non nella sua serata migliore. Dagli undici metri Vidal non dà scampo a Subasic. Allegri e Jardim cambiano: il tecnico ospite mette Berbatov per Raggi, sfiorando subito il gol di testa da corner. Allegri, a 15 minuti dal termine passa al 3-5-2, con Barzagli per un Pirlo che boccheggiava per mancanza di ossigeno. Quello di Berbatov è l’ultimo brivido della serata, anche se Fabinho è bravo ad anticipare Morata a un passo da Subasic. Il risultato di 1 a 0 è quello che la Juve fortissimamente voleva alla vigilia. Basterà per la gara di ritorno? Tra sette giorni lo sapremo.
Dario Barattin