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Grande classico italiano tra Juve e Milan in uno stadio blindato ma senza panico

polizia stadio 3

juve milanJUVENTUS-MILAN 1-0

 

Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità

 

Una Torino da bollino rosso, una città blindata, predisposta da misure di sicurezze straordinarie. Dalla visita del presidente del consiglio, Renzi , al secondo appuntamento con il concerto di Madonna, al Big Match fra Juve e Milan. Massima attenzione ma niente panico . L’allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi ha imposto misure di sicurezza particolari, così, armati di pazienza i tifosi si sono presentati davanti i cancelli dello Stadium alle 17.30. Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità.  Dopo l’apertura dettata dalle note della Marsigliese prende vita l’anticipo di lusso della tredicesima giornata di serie A, il grande classico italiano tra Juve e Milan: entrambe non possono permettersi passi falsi, entrambe devono cercare la rimonta, ma alla fine i tre punti li conquista la vecchia signora grazie allo splendido gol di Dybala.

 

Il primo tempo è dettato dalla noia, la prima iniziativa è della vecchia signora con Dybala che prova dai 25 metri ma la conclusione arriva alta sopra la traversa. Poco dopo altra occasione su punizione ma Dybala trova ancora la ribattuta, sulla respinta, di sinistro, prova Hernanes ma la conclusione non trova la porta. I rossoneri regalano un brivido con Niang, ma il tiro si spegne sul lato. Resta ben saldo l’equilibrio, con un possesso palla maggiore per i bianconeri, ma manca l’incisività. Mentre il Milan ben chiude gli spazi nella propria metà campo, al 27’ arriva una buona occasione per i rossoneri: Cerci, solo davanti Buffon, colpisce male di testa e la mette a lato. Anche i bianconeri si fanno sentire : Hernanes serve Pogba, il francese fa partire il destro ma il tiro si spegne sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con la punizione di Hernanes, Bonaventura devia di testa ma arriva la parata di Donnarumma che manda in calcio d’angolo. Nella ripresa Allegri cambia modulo: esce Hernanes ed entra Bonucci. Il Milan ben presente non lascia gran gioco ai bianconeri che si svegliano con il tiro di Alex Sandro. La vecchia signora inizia a pungere, prima prova Pogba ma Donnarumma spinge in angolo e al 20’ Dybala si scatena, controlla benissimo palla e fredda Donnarumma. Non passa un minuto che arriva un’altra botta di Dybala ma Donnarumma in tuffo blocca. I minuti finali si accendono, la Juventus alza improvvisamente il ritmo e la squadra di Mihajlovic non trova la giusta reazione anzi, rischia di subire un nuovo affondo: cross di Alex Sandro e Mandzukic cicca il sinistro mettendo sul fondo. Verso il fischio arriva l’unico tiro rossonero: Cerci ci prova dalla distanza ma Buffon chiude l’incontro lasciando la porta inviolata. Una partita non entusiasmante ma arrivano i tre punti, la terza vittoria consecutiva e il sorpasso necessario dei bianconeri sul Milan. Adesso massima concentrazione per l’appuntamento con il Manchester City.

 

Roberta Perna

JUVENTUS-MILAN 1-0

 

Rete: 21′ st Dybala

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra (29′ Alex Sandro); Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes (1′ st Bonucci); Dybala (36′ st Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Vitale, Cuadrado, Zaza. All.: Allegri

 

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (29′ st  Luiz Adriano), Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang (39′ st Honda). A disp.: Abbiati, Calabria, Zapata, Mexes, De Sciglio, Mauri, Nocerino, Poli, Suso. All.: Mihajlovic

 

Arbitro: Mazzoleni

 

Ammoniti: Sturaro, Lichtsteiner (J), Kucka, Alex (M)

ATALANTA TORINO 0-1 e i Granata tornano a vincere

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza

 

atalanta-torinoATALANTA-TORINO  0-1

 

MARCATORE: 7′ st Bovo.

 

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello (37’ st D’Alessandro), Stendardo, Paletta, Bellini (10’ st Brivio); Carmona, De Roon, Cigarini (25’ st Raimondi); Moralez, Denis, Gomez. All. Reja.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli (44’ st Gazzi), Molinaro; Quagliarella (39’ st Maxi Lopez), Belotti (49’ st Martinez). All. Ventura.

 

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza. Il gol di Bovo permette, infatti, ai granata di portare a casa una vittoria più che significativa contro l’Atalanta di Reja. Si può solo far meglio ora, innanzitutto riagganciando gli avversari in classifica, ma anche riproponendo un gioco vincente come quello messo in atto in quel di Bergamo. Dal canto suo, abbastanza irriconoscibile la squadra di casa, con un bilancio di 4 vittorie e un pareggio solo nelle ultime partite; non si era ancora vista l’ombra della sconfitta in casa quest’anno per Reja e i suoi. E invece eccola qua per una compagine che deve fare a meno di Pinilla squalificato, al suo posto Denis a completare il tridente con Gomez e Moralez. Gli avversari riscoprono invece il sapore della vittoria fuori casa, cosa che non succedeva dalla prima di campionato, schierando Quagliarella e Belotti davanti, con Vives e Baselli, uno degli ex del match, a centrocampo.

 

Entra in partita subito la squadra di Ventura e lo fa dopo pochi minuti grazie all’iniziativa di Belotti che, servito da Baselli, si lascia portar via palla da Sportiello. Non va meglio all’8′ quando l’attaccante granata ci riprova sul precisissimo cross di Bruno Peres ma nulla di fatto, il numero 9 nontoro bandiera riesce a trovare lo specchio della porta. Prima frazione di match abbastanza sterile dal punto di vista delle emozioni, con un Toro in maggiore possesso palla e un’Atalanta alquanto spenta. Per i giocatori di Reja da segnalare solo un’azione al 42′ siglata De Roon che prova ad impegnare Padelli con scarsi risultati: tiro troppo debole intercettato dal portiere granata. L’occasione per gli ospiti di andare negli spogliatoi in vantaggio sugli avversari arriva 2′ dopo, complice e sfortunato questa volta è ancora Belotti che servito di testa da Molinaro becca una clamorosa traversa.

 

Nulla da temere perché il vantaggio granata si concretizza a 7′ dalla ripresa, questa volta grazie al tocco vincente di Bovo bravo ad anticipare Masiello su un corner di Baselli, girata al volo e Sportiello non ne può niente. Prova a riprendersi l’Atalanta sotto di un gol, non in modo abbastanza convincente però, e dal canto loro gli avversari difendono con ordine diventando anche pericolosi nelle ripartenze. A poco o niente servono il tentativo di De Roon dai 50 metri che fa finire la palla alta sopra la traversa al 23′, e quello di Denis a tu per tu con Padelli al 28′; pallonetto per lui che finisce a lato. Infine propositivo Belotti che sfiora il palo a 10′ dalla fine, e ancora Bovo che ha la meglio su De Roon ma fa finire la palla sul fondo. Null’altro di fatto, se non fosse che un risultato del genere già carica e forse stupisce un Torino decisamente in partita contro la squadra di Reja alquanto sottotono. Un piccolo tassello lo si è messo, il primo forse per tornare a cantar vittoria in casa granata.

 

 Valeria Tuberosi

Le pagelle del Torinese: Atalanta Torino 0-1

atalanta-torinoOra il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di ricominciare la corsa per l’Europa

 

Il Toro affronta i Bergamaschi guidati da Reja nel tredicesimo turno della serie A. La partita vede i Granata spingere sin dall’inizio e all’8′ va vicino alla rete del vantaggio con Peres che si porta sul fondo e mette Belotti solo davanti alla porta, ma il numero nove granata si divora il goal. Dopo questo episodio la partita si mantiene su ritmi bassi e si gioca molto a centrocampo. Al 42′ Belotti sfiora nuovamente il goal con una deviazione di testa sotto rete dopo una buona sponda di Molinaro, ma il centravanti granata è sfortunato e centra in pieno la traversa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. La seconda frazione inizia su ritmi molto più elevati con entrambe le squadre che si affacciano più volte nelle rispettive aree e al 52′ i Granata si portano in vantaggio con un calcio d’angolo di Baselli che arriva sui piedi di Bovo che al volo trafigge Sportiello e segna il secondo goal in campionato dopo quello nel derby. L’Atalanta tenta di recuperare e al 70′ Denis sfiora il goal con un pallonetto che va di poco a lato. Poco dopo Belotti sfiora il raddoppio cun una bella conclusione rasoterra che però scheggia il palo. Nell’ultimo quarto d’ora i Bergamaschi spingono alla ricerca del pareggio, ma senza creare occasioni realmente pericolose e la partita si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di Ventura dopo un mese difficile. Ora il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di riniziare la corsa per l’Europa.

 

Padelli 6: oggi è poco impegnato e viste le ultime prestazioni dell’estremo difensore granata è meglio così, la speranza è che la vittoria lo aiuti a recuperare la giusta concentrzione in vista delle prossime partite;

Bovo 7: è il secondo goal stagionale per il centrale romano che si fa trovare pronto nell’anticipare i difensori orobici su calcio d’angolo. Regala la vittoria ai suoi e compie una grande prestazione;

Glik 6,5: risolve tante situazioni in mezzo all’area e regge la difesa contribuendo in maniera determinante alla vittoria dei Granata;

Moretti 6,5: tanta esperienza e prestazione impeccabile come suo solito, dalle sue parti non si passa;

Bruno Peres 6: le sue accellerazioni sono meno pericolose del solito, ma in compens è più concentrato in fase difensiva. Se imparasse a fare entrambe le fasi con continuità si consacrerebbe definitivamente come un fuoriclasse;

Acquah 6: spezza le trame offensive dei Nerazzuri sul nascere e cerca più volte di inserirsi davanti, senza successo però;

Vives 6,5: ottima prova da parte del centrocampista campano che amministra il gioco e si dedica bene anche all’interdizione garantendo un sano equilibrio al gioco della squadra;

Baselli 7: tanti spunti per l’ex più atteso della gara. Regala brio alla manovra offensiva della squadra di Ventura e effettua un assist perfetto su calcio d’angolo per il goal di Bovo che regala tre punti fondamentali ai Granata (dall’89’ Gazzi s.v.);

Molinaro 6: tanta corsa per l’esterno sinistro, a fine primo tempo effettua un’ottima sponda di testa per Belotti che però colpisce la traversa. Buona la prestazione anche in difesa con delle buone diagonali;

Belotti 6,5: regge da solo il peso dell’attacco,  si inserisce continuamente e nel primo tempo sfiora tre volte il goal, la sua partita è ottima e si dimostra voglioso di trovare la prima rete con la nuova maglia. La sensazione è che una volta sbloccato sarà difficile fermarlo (dal 95′ Martinez s.v.);

Quagliarella 5: non entra mai realmente in partita, fraseggia poco con i compagni e le poche volte che si fa vedere è perchè tenta azioni personali che si rivelano però sterili (dall’84’ Maxi Lopez s.v.);

All. Ventura 6,5: il Toro ritrova finalmente i tre punti con una prestazione grintosa e cinica. Bello sia l’approccio mentale alla gara che la gestione del gioco una volta in vantaggio, la strada è quella giusta, ma ora si deve ritrovare la continuità di rendimento.

 

Filippo Burdese

SUPERCOPPA PRIMAVERA, IN RIMONTA VINCONO I GRANATA

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Dopo una partita mozzafiato

 

Alla Supercoppa Primavera tra Campioni d’Italia del Torino e i titolari della Coppa Italia della Lazio , vincono 2-1 per  granata in rimonta. A loro l’ambito trofeo dopo una partita mozzafiato con  espulsioni, rigori andati male e occasioni gol sfumate.

 

Foto: Essepiesse / il Torinese

EMPOLI-JUVENTUS 1-3: MACCARONE ILLUDE, JUVE IN RIMONTA

empoli

juve bandiereSeconda vittoria consecutiva per la squadra di Allegri, dopo l’illusione di Maccarone per l’Empoli, Mandukic, Evra e Dybala fanno ritrovare il successo in trasferta e 18 punti in classifica

 

RETI: 19’ Maccarone (E), 32’ Mandzukic (J), 38’ Evra (J), 84’ Dybala (J)

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski(dall’86’ Buchel), Maiello(dal 58’ Dioussé), Paredes(dal 68’ Krunic); Saponara; Pucciarelli, Maccarone. A disp. Pelagotti, Camporese, Barba, Zambelli, Bittante, Ronaldo, Livaja, Piu. All. Giampaolo

 

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner(dall’86’ Padoin), Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira, Marchisio, Pogba; Cuadrado(dal 68’ Chiellini), Mandzukic, Morata(dal 68’ Dybala). A disp. Neto, Rugani, Alex Sandro, Caceres, Sturaro, Hernanes, Zaza. All. Allegri

 

Arbitro: Davide Massa di Imperia

 

Ammoniti: 51’ Morata (J), 58’ Mario Rui (E), 60’ Buffon (J), 69’ Krunic (E), 81’ Marchisio (J)

 

Non è ancora la Juve dei massimi livelli ma, con gran carattere, è riuscita a sfruttare al massimo le occasioni create, e a portare a casa la seconda vittoria consecutiva per 3-1, in casa dell’Empoli. L’inizio per la squadra di Allegri non è dei più semplici, tanto pressing da parte dell’Empoli che impedisce l’organizzazione ai bianconeri. La prima occasione però, è per la Juventus: Cuadrado crossa bene in aerea, pesca in spaccata Mandzukic ma non riesce a finalizzare. Al contrario per l’Empoli, il primo tiro in porta si rivela subito vincente: al 19’ Maccarone lascia partire un destro insidioso che ben si insacca nell’angolino della porta di Buffon. Ottimo momento per la squadra di Giampaolo, che si fa sempre più insistente con Saponara e Maccarone, ma i due non riescono a concretizzare. La Juventus non resta di certo a guardare: stessa azione iniziale con Cuadrado e Manndzukic dove però, questa volta, l’attaccante croato riesce a imbucare l’assist servito da Cuadrado. Dal pareggio, il vantaggio arriva in un attimo: dal calcio d’angolo di Cuadrado, arriva il colpo vincente di testa preciso sul secondo palo di Evra. Nella ripresa l’Empoli ben spera di poter recuperare, e subito inizia con un’azione pericolosa di Saponara che Maccarone finalizza, ma Buffon prontamente in due tempi para. Partono i cambi, Cudrado lascia il posto a Chiellini e Morata per Dybala, il neo entrato argentino si rivela prezioso per chiudere l’incontro: posizione dubbia di Lichtsteiner, Skorupski respinge la sua conclusione; sulla respinta Mandzukic fa risuonare il palo, la palla viene ben raccolta da Dybala che a porta praticamente vuota, fissa l’incontro sul 3-1.

 

Roberta Perna

 

 

La Juve si inchina a Del Piero che compie 41 anni

del piero

Sul sito ufficiale della Juventus viene celebrato  “uno dei più grandi campioni” della storia bianconera

 

41 candeline sulla torta per Alessandro Del Piero. Sul sito ufficiale della Juventus viene celebrato  “uno dei più grandi campioni” della storia bianconera. Il calciatore è descritto come “leggenda della Juventus e del calcio”, che in maglia bianconera ha vissuto “quasi un ventennio  nel quale abbiamo vinto tutto”. La società di corso galileo Ferraris ricorda in particolare la vittoria contro il Real Madrid del 2008. Allora ” uscisti dal campo ringraziando il pubblico con un inchino. Quello stesso inchino che oggi, virtualmente, ti tributa tutto il popolo bianconero”.
   

Borussia Juventus 1-1: il ritorno di Lichsteiner regala il pareggio bianconero

Uno svolgimento di gara difficile, l’espulsione di Hernanes all’avvio della ripresa e le magiche parate di Buffon salvano il risultato. La qualificazione agli ottavi è a un passo

 

borussia-m-gladbachBORUSSIA MOENCHENGLADBACH-JUVENTUS 1-1

 

Borussia Moenchengladbach (4-4-2): Sommer ; Nordtveit , Christensen , Dominguez , Wendt ; Traor, Dahoud, Xhaka, Johnson (40′ st Hazard); Stindl , Raffael. A disp. Heimeroth, Brouwers, M. Schulz, Drmic, Hrgota. All.Schubert 6,5

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon ; Lichtsteiner , Bonucci, Chiellini , Evra; Sturaro (42′ st Lemina), Marchisio, Pogba; Hernanes, Dybala (18′ st Cuadrado), Morata (30′ st Barzagli). A disp. Neto, Alex Sandro, Zaza, Mandzukic. All. Allegri 6

 

Arbitro: Kuipers (Ola)

Reti: 18′ Johnson (B), 45′ Lichtsteiner(J)

Espulso: 7′ st Hernanes per fallo violento

 

Un punto solo in Germania, che porta la Juventus verso la qualificazione agli ottavi di Champions League, visto anche come si era messa la situazione in campo, con l’uomo in meno per quasi tutto il secondo tempo dopo l’espulsione di Hernanes, il pareggio in casa del Borussia può bastare. Tra le sorprese della serata Allegri decide di schierare subito Lichtsteiner, dopo poco più di un mese di stop per un piccolo intervento al cuore, e alla fine per lui sarà una gran serata con il gol decisivo per il pareggio. I ritmi di gioco sono subito alti, i tedeschi sono padroni del campo, molti rapidi a costruire le trame d’attacco. Il primo squillo è per il Borussia con la traversa presa da Dahoud, al 18’ Chielini sbaglia ad allontanare, Evra è in ritardo e la palla arriva a Raffael che allarga per Johnson ed imbuca. La Juve accusa il colpo e il Borussia continua il suo pressing continuando a tempestare la porta di Buffon con dei tiri da fuori. La risposta della squadra di Allegri attarda ad arrivare, ma il colpo di testa di Evra, parata sul palo da Sommer, lancia il primo segnale di ripresa. Finalmente al 45’ si presenta il momento giusto per i bianconeri: Pogba con un fantastico assist fa partire il gol di destro di Lichtsteiner. Nel secondo tempo la Juve mostra la crescita maturata nel primo tempo, ma all’8 Hernanes fa un intervento inopportuno su Dominguez e il direttore di gara decide di punirlo con un rosso diretto. Il Borussia non trova occasione migliore per ripartire, tiri su tiri e Buffon dopo semplici parate viene messo a dura prova: respinta su un colpo di testa di Stindl e proprio sul finale devia sulla traversa il tiro da fuori di Hazard. Manca ancora un po’ di equilibrio per i bianconeri che perdono il primo posto nel girone D, vista la vittoria del Machester City a Siviglia, ma conservano cinque punti di vantaggio sugli spagnoli. 

 

Roberta Perna

Juve Toro 2-1: parlano Allegri e Ventura

juvetoro

IL DERBY ALLO STADIUM

 

Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, parla con Sky Sport dopo la vittoria  contro il Torino: «Il Toro è stato bravo. Però per vincere ci vuole anche fortuna e determinazione, nelle altre gare avevamo sempre preso gol all’unico tiro in porta. Nervosismo? Non credo, la tensione è normale dato  il momento difficile, ma ho visto una buona reazione dei miei, anche se c’è ancora da migliorare. Questo di oggi è un passo avanti in classifica, adesso pensiamo a martedì. Khedira è a rischio per la partita in Germania, ha accusato un fastidio al flessore”.

 

Giampiero Ventura, allenatore granata, ai microfoni di Premium Sport: «Mi chiedete com’è perdere il derby in questo modo? Se pensiamo all’anno scorso lo abbiamo giocato molto meglio di quello del ritorno ma abbiamo preso gol al 95′ con Pirlo. Oggi credo che il Torino sia venuto per fare la partita e l’ha fatta, abbiamo creato e abbiamo giocato per vincere. Ci abbiamo provato, ma la squadra passa da due concetti: abbiamo fatto la partita per larga parte del match e poi negli ultimi cinque minuti abbiamo smesso di farla e abbiamo sperato nel risultato, questo è un grosso rammarico e viene tre giorni dopo il 3-3 con il Genoa, una situazione simile, con il gol preso negli ultimi dieci secondi di gioco».

SCIVOLA LA JUVENTUS, 1-0 PER IL SASSUOLO

SASSUOLO JUVE

Sansone decide il match, i bianconeri restano in dieci già dal primo tempo per la doppia ammonizione di Chiellini. Ora in ritiro fino al derby

 

SASSUOLO-JUVENTUS 1-0

 

RETE: pt 20’ Sansone.

SASSUOLO (4-3-3): Pegolo; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Biondini (dal 26’ s.t. Duncan); Berardi (dal 36’ s.t. Laribi), Floccari (dal 25’ s.t. Defrel), Sansone. (Pomini, Longhi, Ariaudo, Gazzola, Terranova, Pellegrini, Falcinelli, Politano, Floro Flores). All. Di Francesco.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Sturaro, Lemina (dal 37’ s.t. Hernanes), Pogba; Mandzukic (dal 15’ s.t. Morata), Dybala (dal 33’ s.t. Zaza). (Neto, Audero, Rugani, Evra, Padoin, Khedira). All. Allegri.

Note: espulso Chiellini per doppia ammonizione (proteste e gioco scorretto) al 39’ p.t

 

Altro tonfo della Juventus in casa del Sassuolo, che perde altri punti per strada. Adesso la scalata per le zone alte della classifica diventa sempre più ardua. La squadra bianconera parte subito in avanti, fa girare molto palla ma non si rende concretamente pericolosa. Partita che si incattivisce sempre più e Gervasi è costretto a tirare qualche cartellino giallo in più. Occasioni di gol non se ne vedono, fin quando al 20’ arriva il primo vero tiro per i neroverdi con Sansone , steso in area da Lemina, che conquista il tiro su punizione: il destro scavalca la barriera bianconera e il pallone s’infila nell’angolino della porta dove Buffon non prova nemmeno ad arrivare. La Juventus non china la testa e cerca di ripartire con una timida risposta da parte di Pogba con il tiro a giro che Pegolo spinge in corner. Al 39’ Chiellini commette un brutto fallo su Berardi, il direttore di gara non ci pensa molto e per il centrale livornese è il secondo giallo, lasciando così i suoi in 10. Si va al riposo nel peggiore dei modi per la Juve con un gol subito e un uomo in meno. Nella ripresa i bianconeri tornano in campo con un briciolo di cattività in più, i neroverdi vanno in affanno e Pogba prova a farsi subito pungente in mischia, ma il tiro del francese si perde a pochi centimetri dalla porta di Pegola. Continua anche Cuadrado ma il tiro sul primo palo viene respinto. La Juventus attacca con grinta nonostante l’inferiorità numerica ma i ragazzi di Di Francesco ritrovano ordine e restano ben compatti in campo. Sul finale Allegri prova a inserire forze nuove: Zaza ed Hernanes, qualche tentativo anche per loro che però non riescono a finalizzare, e il Sassuolo chiude ogni spazio. Dopo quattro minuti di recupero arriva la quarta sconfitta per i bianconeri che ora si devono preparare per il derby della Mole, mentre il Sassuolo conquista altri tre punti e si porta a quota 18.

 

Roberta Perna

 

IN VISTA DEL DERBY: Torino-Genoa 3-3, le pagelle del Torinese

torino genoaIl Toro ora è atteso dal derby, sperando in una vittoria che regali nuovamente le speranze di inizio stagione e chiuda una serie negativa in cui ha raccolto tre punti in quattro partite con due sconfitte e due pareggi

 

Il Toro affronta in casa il Genoa di Gasperini nel turno infrasettimanale del campionato. I Granata devono riscattarsi dopo le ultime brutte prestazioni e iniziano la partita con tante bune azioni e molta dinamicità. Tuttavia è il Grifone a portarsi in vantaggio con una brutta uscita di Padelli che permette a Pavoletti di servire Laxalt che, a porta vuota, regala il vantaggio alla sua squadra. La squadra di Ventura però non ci sta e dopo pochi minuti trova il goal con un gran Maxi Lopez che recupera palla poco fuori dall’area genoana e trafigge Perin, 1-1. Poco dopo arriva anche il meritato vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva fuori area a Zappacosta che controlla di petto e fa partire un gran destro sul quale il portiere rossoblù non può nulla, esplode l’Olimpico. La ripresa vede i Granata partire un po’ più sulla difensiva e a metà ripresa arriv il goal del Pareggio con Pavoletti. Gli uomini di Ventura allora si lanciano di nuovo all’attacco e trovano nuovamente il vantaggio a pochi minuti dal termine grazie a un’autogoal dell’ex Tachtsidis. La partita sembra finita, ma all’ultimo secondo i Rossoblu trovano il pareggio con un colpo di testa di Laxalt che trova la doppietta e gela lo stadio. Il Toro ora è atteso dal derby, sperando in una vittoria che regali nuovamente le speranze di inizio stagione e chiuda una serie negativa in cui ha raccolto tre punti in quattro partite con due sconfitte e due pareggi.

 

Padelli 4: gravissimo l’errore in uscita su Pavoletti che regala il vantaggio alla squadra avversaria, cerca il bis a metà secondo tempo, per fortuna senza riuscirci. Sul terzo goal poteva essere più reattivo. Pessima prestazione;

Bovo 5,5: aperture precise e alcuni contrasti decisivi come quello su Perotti in area nella prima frazione di gara che sventa una potenziale situazione pericolosa, ha tuttavia delle responsbilità sul secondo e il terzo goal;

Glik 5,5: svetta sempre di testa in difesa e risolve molte situazioni complicate. Tuttavia si fa scappare Pavoletti sul secondo goal;

Moretti 6: tanta esperienza per il centrale romano che si disimpegna bene in quasi tutte le situazioni e non ha particolari responsabilità su nessuno dei tre goal;

Zappacosta 6,5: belle giocate e tanta corsa sulla fascia, oltre al goal è bellissima anche la sua esultanza che dimostra quanto ci tenga a diventare protagonista in questa squadra ( dall’85’ Bruno Peres 6: entra a pochi minuti dalla fine e sforna il cross per il colpo di testa di Benassi da cui nasce poi il terzo goal granata);

Benassi 6: primo tempo sottotono, nel secondo tempo fa poi vedere tutte le sue qualità con ottime giocate e con il colpo di testa che porta poi all’ autogoal fortuito di Tachtsidis;

Vives 6: buoni i suoi contrasti in mezzo al campo che permettono ai suoi compagni di reparto di concentrarsi maggiormente sulla fase offensiva. Buone giocate anche in attacco specie quando entra Baselli;

Acquah 5,5: ottima l’intesa in fascia con Zappacosta, tanta corsa, ma deve migliorare nei cross e nella continuità della prestazione ( dal 70′ Baselli 6: entra , sfiora due volte il goal e mette in mostra la sua classe superiore. Dà maggiore pericolosità al centrocampo di Ventura)

Molinaro 6,5: uno dei migliori in questo avvio di stagione. Inserimenti continui, belle giocate e un goal sfiorato a fine primo tempo con un bel destro che sfiora l’incrocio dei pali. L’esterno è una garanzia ;

Belotti 6: tanta corsa, buoni inserimenti e ottime sponde. L’unica nota negativa è la poca precisione quando arriva alla conclusione (dal 76′ Martinez sv); 

Maxi Lopez 6,5: la Galina ha fame e si vede. Sul goal del pareggio ruba palla con tantissima grinte e la sua rete restituisce immediamente fiducia alla squadra, per il resto conduce una partita su buoni livelli;

All. Ventura 6,5: porta a casa meno punti di quanti se ne meriterebbe. Ora è necessario riavviare il trend positivo di inizio stagione e gettarsi alle spalle le ultime partite. A iniziare già dal derby.

 

Filippo Burdese