SPORT- Pagina 447

Milan – Torino: ecco le nostre pagelle

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Il Toro perde a San Siro contro il Milan per 3 a 0 e dice così addio alle possibilità di qualificazione per la prossima Europa Leauge

 

La benzina è finita. Il Toro perde a San Siro contro il Milan per 3 a 0 e dice così addio alle possibilità di qualificazione per la prossima Europa Leauge. La partita er decisiva, ma, con il ritorno al goal di El Shaarawy ( doppietta per lui) e il centesimo goal di Pazzini in Serie A, si è trasformata in una festa per i rossoneri. Ai ragazzi di Ventura non si può rimproverare nulla, la stagione, seppure da incrniciare, ha prosciugato sia fisicamente che mentalmente i granata che ora possono finalmente prendere fiato e incominciare a organizzarsi per la prossima stagione.

 

Padelli 5,5: sui tre goal non può nulla, ma ogni volta che riceve il pallone tra i piedi sono brividi sia per la squadra che per i tifosi;

Darmian 5: anche da centrale sbaglia poco, ma un suo passaggio sbagliato è decisivo per lo sviluppo dell’azione che porta poi al rigore per il Milan;

Glik 5,5: fatica più del solito e mostra comprensibili segni di stanchezza, sul primo goal è lento a chiudere su El Shaarawy;

Moretti 5,5: gioca una partita discreta, ma al 51′ rimedia un ammonizione per un fallo evitabile su Honda;

Bruno Peres 6: nelle sue accellerazioni i granata trovano le azioni più pericolose, ma sul 3-0 si perde completamente El Shaarawy che è così libero di andare in rete;

Vives 5,5: corre tanto, si inserisce bene e d è uno dei più attivi, ma spesso e volentieri manca di precisione e concretezza (dal 55′ Benassi 5: entra per dare più mobilità al centrocampo, ma non si vede quasi mai);

Gazzi 5: tanti palloni persi e poco concreto quando si tratta di chiudere, appare il più provato dai tanti impegni stagionali (dal 69′ Basha 6: serve a El Kaddouri la palla del 3-1, ma Abbiati si supera);

El Kaddouri 6: davanti ha poche soluzioni e tante volte è costretto a cercare l’azione personale per superare la difesa rossonera, sfiora il goal all’87’;

Molinaro 4,5: con un grande inserimento costringe Zaccardo a sgambettarlo e a prenddere il rosso, al 56′ si fa espellere anche lui per un goffo intervento su Van Ginkel all’interno dell’area concludendo così in anticipo la sua stagione;

Amauri 5: lotta tanto e con Martinez gioca bene la palla, ma nessuno dei due arriva quasi mai al tiro;

Martinez 5: stesso discorso fatto per Amauri, ma a differenza del brasiliano non tocca quasi mai la palla (dal 72′ Rosso 6: dopo undici anni nelle giovanili del Toro esordisce in Serie A. Corre tanto, ma viene servito poco);

All. Ventura 8: nonostante la mancata qualificazione non si può non premiare colui che ha rianimato un’intera piazza e in quattro anni ha riportato il Toro nelle zone di classifica che il suo blasone vuole che occupi. Leggenda granata.

 

Filippo Burdese

Festa bianconera dopo la vittoria sul Napoli

Juventus vs. Atalanta - Serie A Tim 2011/2012

Ora i bianconeri pensano alla finale di Berlino

 

La Juve ha sconfitto  il Napoli 3-1 ed è subito festa scudetto allo Stadium.  Buffon ha alzato la’ambita coppa del campionato, dopo i gol di Pereyra, Sturaro e Pepe su rigore che hanno domato i campani in cerca di punti per la Champions, l’ultima partita casalinga della stagione. Ora i bianconeri pensano alla finale di Berlino. Scrive l’Ansa:  “La nostra forza è questa: quando giochiamo, diamo sempre tutto”, parola di Sturaro.

La Coppa Italia è bianconera

Juve tifosiJuventus batte Lazio 2-1

 

Coppa Italia ai bianconeri grazie al gol di Matri. La juve batte  2-1 la Lazio e conquista il secondo trofeo della stagione. Tempi supplementari sull’1-1 con le reti di Radu e Chiellini. Quarto consecutivo e per la Juventus una nuova vittoria: è la decima in questa competizione.
E ora si attende la finale di Champions League del 6 giugno contro il Barcellona.

Torino Chievo 2-0 ma i Granata non avvicinano l'Europa

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Ancora due giornate con il Torino a S.Siro contro il Milan e la chiusura di campionato il 31 maggio all’Olimpico contro il Cesena

 

Con una doppietta  Maxi Lopez guida i granata  alla vittoria, contro il Chievo (2-0). Il match si decide nel secondo tempo, dopo 45 minuti giocati all’insegna della lentezza dai ragazzi di Ventura. Ma il Toro non si avvicina a Europa League: le distanze sono -4 dalla Fiorentina, che comunque deve ancora giocare con il Parma, nel posticipo di lunedì, e -5 dal Genoa, ora in quinta posizione. Ancora due giornate con il Torino a S.Siro contro il Milan e la chiusura di campionato il 31 maggio all’Olimpico contro il Cesena.

Juve pareggia 1-1 a Madrid e si prepara alla finale

 

coppa championsjuve logo neroLa Juventus raggiunge la finale di Berlino pareggiando al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, campione d’Europa in carica. Il risultato finale di 1 a 1 ha così decretato il passaggio del turno in favore dei bianconeri in virtù della vittoria conquistata a Torino. Le reti sono state realizzate rispettivamente da Cristiano Ronaldo per i Blancos nel corso del primo tempo su un generoso calcio di rigore concesso dall’arbitro e dall’ex Alvaro Morata nella ripresa, su assist di Paul Pogba. La finale di Champions League, del prossimo 6 giugno, vedrà i bianconeri impegnati contro il Barcellona di Messi, Neymar e Sanchez

 

La Juventus torna in finale di Champions League, 12 anni dopo l’amara sconfitta di Manchester. In mezzo, ci stanno la retrocessione in serie B dopo Calciopoli e quattro scudetti consecutivi. L’immagine da immortalare al fischio finale del Santiago Bernabeu: i blancos sono a terra, quelli in blu corrono ebbri di gioia di qua e di là. Saltano, piangono, abbracciano Massimiliano Allegri e chiunque passi di lì. Chiellini fa il gesto del gorilla, Buffon riassapora sapori antichi e meritati. L’1 a 1 di Madrid, fotografa una Juve tutta resistenza, sofferenza e ripartenze. Un saluto al Real, a mister 100 milioni, al suo presidente Florentino Perez e alla sua galassia dorata. La Vecchia Signora va a Berlino in finale. Questa idea, con il trascorrere dei turni di qualificazione, ha preso forma, consistenza e la recita di ieri del Bernabeu l’ha resa reale. Il gol di Morata, l’ex bambino prodigio ritenuto ancora troppo acerbo per i bianchi, ha posto la propria firma sia all’andata che al ritorno, in veste di vendicatore che non esulta per rispetto verso la squadra in cui è sbocciato da calciatore. Lui e Pogba sono la nuova linfa bianconera, la vecchia guardia, Buffon e gli altri. Una buona miscela non c’è dubbio. Madama dopo un primo tempo in affanno – risulteranno ben 13 i tiri verso la porta – prende coscienza della grande qualità della squadra di Ancelotti ma nella ripresa si mette lì quadrata. Un colpo di testa di Bale quasi a colpo sicuro, tiri fuori a ripetizione ma anche parate decisive di Casillas, dopo il pareggio di Morata. Ad onor del vero la partita era iniziata male, con quell’inutile rigore (vero Chiellini?) sancito dall’arbitro in versione un po’ troppo casalinga. L’episodio che poteva essere fatale giungeva al minuto 22: James veniva pescato in area, controllava il pallone, Chiellini da dietro cercava l’intervento ma finiva col toccare la gamba del colombiano. Rigore ineccepibile ma forse un po’ troppo generoso.

 

All’atto della battuta si levava il coro che le tifoserie spagnole tirano fuori quando il Real ottiene favori arbitrali. La trasformazione di Ronaldo risultava potente e centrale, i blancos si riprendevano il diritto di accedere alla finale di Berlino. La Juventus reagiva con rabbia e determinazione. Al 57° minuto, il direttore di gara sanciva un calcio di punizione che il solito Pirlo rimetteva in mezzo, Chiellini saltava con Casillas: la sfera usciva dall’area di rigore, Vidal la ricacciava dentro, Ramos teneva tutti in gioco, Pogba spizzava, Morata a centro area controllava e sparava in rete: 1-1. Da qui in poi, l’assetto propulsivo del Real Madrid si vedeva fino alla conclusione del match: i blancos arrivavano ripetutamente al tiro, creando almeno sei occasioni nitide. Benzema era uno dei più pericolosi sebbene rientrante da un infortunio lungo oltre un mese: al 41° impegnava Buffon in versione stratosferica evitando il 2-0. In precedenza il portiere bianconero aveva sventato un missile terra-aria di Bale. Isco e Kross si sfiancavano nei recuperi mentre alle ripartenze della Juve mancava sempre un po’ di cattiveria e precisione nell’ultimo passaggio. Da registrare un Pirlo sottotono che, uscendo dal terreno di gioco, si prendeva i giusti applausi di pura stima alla carriera. Ma è nella ripresa che la Juve è cresciuta, creando, con Marchisio e Pogba, due nitide palle gol, entrambe sventate da Casillas. Non sarebbero servite, è bastato così, la Juve va in finale. Adesso sono rimasti da affrontare gli extra terrestri del Barça. Chi è pronto a puntare contro la Juve?

 

Dario Barattin

 

 
   

Il Toro dà l'addio all'Europa

I Granata perdono 5-1 a Genova

 

toro flagGenoa in vantaggio alla fine del primo tempo con Yago Falque, ma il Toro raggiunge ‘1-1 a inizio ripresa con una punizione magica di El Kaddouri. Il raddoppio dei Rossoblù ancora su punizione, grazie a  Tino Costa. Determinante una deviazione granata. Poi il Genoa va in rete  con Bertolacci, Pavoletti e Tino Costa. E così il Torino perde 5-1 contro il posticipo della 35/esima giornata e dice addio all’Europa. Non solo la squadra, ma anche Quagliarella si fa male, e rischia un lungo stop.

Juventus Cagliari 1-1 allo Stadium

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La Juventus campione d’Italia punta al Real

Termina sull’ 1-1 contro il Cagliari l’anticipo di campionato allo Stadium. Pogba celebra con il gol del vantaggio  il ritorno in campo dopo 52 giorni, ma replica Rossettini all’86’. E Sau cerca di dare la vittoria al Cagliari: però, il suo tiro finisce alto. La squadra sarda si avvicina di un punto all’Atalanta. Nulla invece si modifica per la Juventus campione d’Italia,  che punta al Real.

Sospesa la chiusura della curva bianconera

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La penalità era stata comminata dal giudice per la bomba carta durante il derby della Mole

 

La sanzione di due giornate di chiusura del “Settore Sud” dello  Stadium bianconero è stata sospesa dalla Corte sportiva d’appello della Figc fino al 22 maggio. La penalità era stata comminata dal giudice per la bomba carta durante il derby della Mole. Sono stati disposti ulteriori accertamenti istruttori da parte della Procura federale per verificare la responsabilità degli episodi contestati.

Torino – Empoli, ecco le nostre pagelle

I granata entrano in campo poco convinti e perdono per 0-1. Decisivo per il risultato un errore che ha dell’incredibile del portiere granata Padelli che si fa autogoal 

 

 

toro bandieraIl Toro affronta i Toscani guidati da Sarri due giorni dopo la commemorazione dei caduti di Superga. Nonostante questo i granata entrano in campo poco convinti e perdono per 0-1. Decisivo per il risultato un errore che ha dell’incredibile del portiere granata Padelli che si fa autogoal complicando, e non di poco, la corsa all’Europa che ora il Toro si dovrà giocare a Marassi contro il Genoa nel posticipo di domenica sera.

 

 

Padelli 4: il suo errore costa la partita al Toro. Per il resto fa delle buone parate, ma un errore del genere non può essere commesso in una fase così delicata della stagione;

 

Maksimovic 6,5: sempre attento e preciso, dalle sue parti Pucciarelli e Saponara vengono annullati, buone anche le sue incursioni offensive. Da sottolineare anche la sua prontezza nel rincuorare Padelli dopo l’autogoal, gran bel gesto;

 

Glik 6: comanda bene la difesa anche se nel primo tempo è vittima di un tunnel di uno scatenato Saponara che sfiora poi il raaddoppio;

Moretti 6: solita partita attenta e responsabile, gestisce bene il suo settore;

 

Darmian 5,5: troppo prudente rispetto ai suoi standard quando c’è da spingere, sembra stanco e si limita a chiudere gli spazi in difesa;

 

Gonzales 6,5: a centrocampo è il migliore, nonostante il lungo stop per infortunio dimostra una una buona forma e al 19′ del primo tempo mette una grande palla in mezzo per El Kaddouri che sfiora il goal, ma Sepe devia in calcio d’angolo;

 

Gazzi 5,5: chiude molto bene gli spazi, ma perde tanti palloni ed è troppo prudente quando si tratta di impostare;

 

El Kaddouri 6,5: sfiora il goal al 19′ ed è uno dei migliori. Corre, combatte e inventa, ma molte volte la squadra non lo segue ( dal 33′ s.t. Farnerud n.g.);

 

Molinaro 6: dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori per la difesa di Sarri, ma quando arriva sotto porta è impresciso ( dall’ 11 s.t. Bruno Peres 6:  grazie al brasiliano i granata trovano più sprint offensivo, ma tante volte è tanto fumo e poco arrosto);

 

Quagliarella 6,5: nel primo tempo corre molto e si fa vedere solo per un tiro da fuori area poco a lato. Nel secondo tempo al 29′ tira una bellissima punizione e al 42′ sfiora il goal del pareggio da dentro l’area, ma in eentrambe le situazioni Sepe è attento;

 

Martinez 5: corre molto, ma a dirla tutta è inesistente ed è l’ultima delle preoccupazioni per la difesa dei Toscani ( dal 14 s.t. Maxi Lopez 5: si vede troppo poco);

 

All. Ventura 6: prova in tutti modi a cambiare la partita, ma come sottolinea nel post-partita le quindici partite in più giocate durante la stagione a volte condizionano la forma fisica dei giocatori.

 

Filippo Burdese

La Juve convince e conquista la semifinale di Champions

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Juventus / Real Madrid 2-1

 

Convince la Juventus  che si conquista meritatamente la semifinale di andata della Champions League con una prova convincente. Già in vantaggio con l’ex Morata dopo appena 8′, la Vecchia Signora è raggiunta al 27′ dalla rete di Cristiano Ronaldo. Traversa di Rodriguez, e il primo tempo finisce pari. Al 12′ della ripresa, il raddoppio bianconero con Tevez  che, atterrato, finisce sul dischetto e sancisce il  2-1. E la Juventus, con Llorente, stava quasi per mettere un altro gol a segno, peccato che la palla  di testa finisce su  Casillas. A Madrid, la prossima settimana i bianconeri che partono in vantaggio per una nuova avvincente sfida.