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SUCCESSO A TORINO PER L’OTTAVA EDIZIONE DELLA THAI BOXE MANIA

Tremilacinquecento persone hanno riempito il PalaRuffini per assistere ad uno degli eventi più spettacolari dedicati alla boxe thailandese, che Torino ha avuto il prestigio di ospitare per lottava volta a dimostrazione delle capacità del capoluogo sabaudo di organizzare eventi sportivi di fama internazionale.Alla luce della risposta della città, Torino è già pronta ad ospitare il prossimo evento di combattimento: il Thai Fight il 27 maggio 2017, una nuova entusiasmante manifestazione di altissimo livello con i migliori fighters thailandesi e mai visto prima in Italia.

 boxe1Servizio e foto di Manuela Savini

Ledizione 2017 di Thai Boxe Mania ha visto sfidarsi sul ring i più forti atleti di tutto il mondo nelle specialità di Thai boxe, di Muay thai (full rules), di Kick boxing, di K-1 e di Mixed martial arts (MMA).  Levento é nato a Torino nel 2010, grazie al meticoloso lavoro e alla grande passione del promoter Alex Negro e del già pluricampione mondiale Carlo Barbuto, nonché fondatore della palestra Thai Boxe Torino, punto di riferimento per gli amanti degli sport da combattimento del capoluogo piemontese e non solo. In tutto hanno partecipato cinquanta fighters, di cui trenta italiani e quattro donne che si sono affrontate in due avvincenti combattimenti; in palio due titoli intercontinentali, tra cui unmondiale per aggiudicare la cintura WMF 57 kg. Per questultimosi sono affrontati lo spagnolo Carlos Coello e lalgerino Elias Mahmoudi, il quale pur avendo sconfitto il suo avversario non si é aggiudicato il titolo mondiale essendo risultato non idoneo alla prova peso del giorno prima e non avendo accettato di essere sottoposto al controllo per una seconda volta. Il titolo è rimasto quindi vacante. Tutti gli altri ventiquattro incontri si sono svolti suscitando grande entusiasmo da parte del pubblico che non ha mancato, tra laltro, di sostenere gli atleti di casa oltre ai grandi campioni.

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Lo spettacolo è iniziato alle 17 con i primi tredici match di Prestige pre card, di livello tecnico già elevato, a cui hanno partecipato diciotto italiani e di cui tredici sono stati gli atleti torinesi (due donne e undici uomini).

Questi gli incontri con i vincitori:

Jean Cicciu (Torino) contro Simone Ambito, di thai boxe

Janczak Adam contro Aaron Trezeguet (Torino), di full muay thai

Giovanni DAmico contro Samuel Vidossich (Torino), di full muay thai

Zemouli Moncef contro Rocco Castriotti (Torino), di thai boxe

Abid Abdelale contro Alessandro Fillini (Torino), di thai boxe

Keith Azzopardi contro Andrei Racariu (Torino), di thai boxe

Perla Bragagnolo (Torino) contro Majorie Bausone (Torino), di thai boxe

DIsanto Luca contro Isamael Zair (Torino), di full muay thai

Maxim Radu (Torino) contro Giovanni Bagnasco (Torino), di MMA

Tarek Totts contro Carlo Pappadà, di full muay thai

Enrico Carrara contro Fabio Emanuele, di full muay thai [vedi video]

Paolo Fiorio (Torino) contro Giovanni Spanu, di thai boxe

Ruben Sciortino (Torino) contro Kacem Antar, di full muay thai

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Sul ring è salito anche Aaron Trezeguet, figlio del noto calciatore, che con i suoi sedici anni ha combattuto strenuamente per tutte e tre le riprese, perdendo solo per decisione dei giudici che hanno assegnato la vittoria al francese Adam Janczak. Successi di prestigio anche per alcuni atleti della Thai Boxe Torino, come il francese, ma ormai torinese d’adozione, Jean Cicciu che ha superato per ko tecnico Simone Ambito. Stesso club d’appartenenza e stesso risultato finale per Paolo Fiorio detto Mani di Pietra, che con la sua proverbiale tenacia ha mandato in visibilio tutto il pubblico, surclassando nel finale il suo avversario Giovanni Spanu. Tra le donne, sono state rispettate le aspettative nellincontro tra Majorie Bausone e Perla Bragagnolo, che a 37 anni, è riuscita a trovare ancora un’altra vittoria.  Attorno alle 21 sono saliti sul ring i successivi ventiquattro atleti per scontrarsi nei match della fase TBM Galà” dellevento. Nove gli atleti italiani (8 uomini ed una donna) pronti a sfidarsi fino allultimo e di questi tre sono stati i torinesi (Christian Guiderdone, Michele Mastromatteo e Filippo Solheid). Il primo match è stato quello tra la seconda coppia di donne che ha preso parte allevento: la vittoria è andata alla campionessa valdostana iridata, Martine Michieletto, che sconfiggendo con una bella prova la transalpina Angelina Panza, ha confermato di essere una delle più competitive atlete al mondo. Successo anche per l’atleta torinese Michele Mastromatteo, che ha sconfitto il Guerriero Partenopeo” Vittorio Iermano, vincendo per differenze punti dopo tre combattutissime riprese.Non ha sorriso, invece, un altro fighter della Thai Boxe Torino, Filippo Solheid, che ha perso per ko tecnico al termine di un primo round durissimo, a causa di un gomitata al volto sferrata dal suo avversario, Fabio Puce.

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La serata è poi continuata con i sei match della main card TBM International tra atleti di fama internazionale, di cui tre i torinesi(Mathias Gallo Cassarino, Lucian Danilencu e Christian Zahe): il pluricampione mondiale Chingiz Allazov dallAzerbaijan, il bielorusso Yuri Bessmertny, il francese neo campione del mondo WPMF Jimmy Vienot, il famosissimo campione thailandeseSudsakorn Sor Klimnee. Il primo match ha visto il beniamino di casa, Zahe, contro il francese Guillame Pascal. In un match corto, latleta torinese ha conquistato la vittoria per ko tecnico al termine della prima ripresa dopo aver serrato potenti colpi di braccia e due efficaci gomitate allavversario. E’ andata male, invece, agli altri due atleti torinesi. Lucian Danilencu, fighter rumeno anche lui atleta della Thai Boxe Torino, si è arreso a Dragos Zubco dopo un match dall’altissimo tasso tecnico e molto spettacolare; nonostante il grandissimo calore del pubblico, Danilencu non è riuscito a sconfiggere il suo avversario perdendo il match per lassegnazione della cintura WKN International Championship. Nel primi due rounds, infatti, Zubcoha messo più colpi a segno dellavversario,  e nonostante una buona terza ripresa per latleta torinese, il titolo mondiale è stato assegnato dai giudici allatleta moldavo. Nel secondo match, invece, Mathias Gallo Cassarino, il torinese cresciuto in Thailandia, alla sua prima esperienza agonistica in Italia, è stato sconfitto dal giovane talento francese, Brice Delval. Nonostante latleta tornese sia riuscito a rispondere allaggressività dellavversario con calci efficaci e molto duri, il match è stato quasi sempre condotto dal francese che ha saputo annullare Cassarino con ginocchiate frontali e pugni girati. Al termine della quinta ripresa, una ginocchiata finale di Delval ha chiuso definitivamente il match a suo favore. Positiva comunque lesperienza italiana del fighter torinese che ha combattuto fino allultimo colpo. Gli altri match hanno visto un dominio netto di Chingiz Allazov, che, nonostante le aspettative, dopo 1 minuto e 30 secondi ha messo ko il suo avversario Karim Allous; mentre l’ultimo incontro della serata è stato aggiudicato dal francese già campione del mondo, Jimmy Vienot, che ha superato solo alla terza ripresa il talento Sudsakorn Sor Klinmee, realizzando il suo sogno di bambino e cioè di sconfiggere il temibile campione thailandese. Con questo ultimo match, quasi alle due del mattino si è calato il sipario sullottava edizione di Thai Boxe Mania in uno stadio ancora gremito di pubblico e dove ladrenalina e lentusiasmo erano ancora tangibili. Al termine della manifestazione il padrino dellevento si è concesso di commentare così il successo raggiunto: Un altro grande risultato, frutto di un duro lavoro e del grande spettacolo offerto dai fightersLo spettacolo non finirà dopo questo week end. Il 27 maggio il PalaRuffini ospiterà “Thai Fight, uno degli eventi più importanti della disciplina, nel quale si daranno battaglia tra i migliori fight provenienti dalla Thailandia, terra regina di questo sport.

Sono stati numerosi gli atleti torinesi che hanno partecipato alla manifestazione. 

 Dalla palestra Thai Boxe Torino sono saliti sul ring Christian Zahe, Filippo Solheid, Michele Mastromatteo, Lucian Danilencu, Paolo Fiorio, Aaron Trezeguet, Alessandro Fillini e Jean Cicciuper il Team Carvelli Christian Guiderdone; per la First Evolutions Perla Bragagnolo; per il Greca Team Majorie Bausone; per il Franza Teammentre Isamael Zair e Maxim Raduper il Muay Thai Club Torino ASD Ruben Sciortino e Rocco Castriottiper la Boxe Chieri Andrei Racariu e Samuel Vidossich; ed, infine, per lArgea MMA Giovanni Bagnasco

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Di seguito le schede tecniche di alcuni dei migliori atleti torinesi.

Michele Mastromatteo è originariamente di Vico del Gargano, ma si trasferisce a Torino per allenarsi con Omar Lannunziata per la palestra Sport Gym Torino. Il giovane fighter che combatte nella categoria -91 kg ha fatto parlare di sé lo scorso aprile in occasione del Gladiatrix Battle, dove si è aggiudicato un meritato titolo europeo muay thai per i pesi massimi, combattendo contro il francese Samuel Lobe Makembe. Torinese di adozione, Michele si è conquistato il pubblico di casa grazie anche alla spettacolare vittoria riportata sul moldavo Grosu Veaceslav durante Thai Boxe Mania 2015.

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Mathias Gallo Cassarino punto di riferimento nel mondo dell grande Muay Thai, latleta nato a Torino e trasferitosi alletà di 9 anni in Thailandia è divenuto famoso proprio là dove la tahibix è nata. Conosciuto come Mathias 7 Muay Thai, si allena al 7 Muay Thai Gym di Rayong in Thailandia. Divenuto punto di riferimento di questa disciplina, a soli 19 anni aveva già affrontato e sconfitto avversari di valore internazionale. Nel 2015 è secondo nel ranking mondiale WPMF. Medagli di bronzo IFMA nel 2009 e medaglia doro WMF nel 2010, nel 2012 vince il titolo di Revolution Austrailian Champion e lanno successivo si aggiudica il titolo di Muay Thai International Champion e WPMF World Champion. Nel 2017 ha scelto Thai Boxe Mania per combattere per la prima volta in Italia e nella sua città dorigine. 

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Paolo Fiorio ha uno storico di 55 combattimenti e 39 vittorie, di cui 22 KO e 1 pareggio. Da sempre appassionato di arti marziali e sport da combattimento, alletà di 16 anni decide di dedicarsi interamente alla thai boxe, entrando a far parte della palestra Thai Boxe Torino, sotto la guida di Carlo Barbuto. Il 28enne torinese, conosciuto anche con lo pseudonimo Mani di pietra, ha sempre dimostrato un carattere di ferro e una tenacia senza eguali che gli permettono di avere una grande resistenza al dolore.

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Aaron Trezeguet è un giovanissimo atleta della Thai Boxe Torino che, dallanno scorso, ha dimostrato di essere un vero talento degli sport da combattimento. Contraddistinto da sangue freddo e una tecnica molto precisa, il fighter 16enne si è già aggiudicato a Marsiglia la coppa regionale Provence-Alpes Cote dAzur di muay thai e altri riconoscimenti. Il giovane astro nascente non è nuovo al galà internazionale per il suo sorprendente esordio, proprio in occasione di Thai Boxe Mania 2016, dove ha messo KO il suo avversario.

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Christian Guiderdone, giovane atleta della palestra Il Dojo di Brandizzo e allenato dal maestro Armando Carvelli, è ormai un caposaldo nella squadra azzurra, dimostrando di poter dire la sua nelle più grandi manifestazioni in tutto il mondo. Già campione del mondo ISKA nel 2015, lo scorso maggio a Stoccarda si è imposto sul talento spagnolo riconfermando il titolo iridato ai Mondiali ISKA 2016 K-1, nella categoria -78kg. Per il ventitrenne piemontese seconda apparizione sul ring di Thai Boxe Mania, dove un anno fa si è imposto sul francese Jaouad Alami.

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Christian Zahe, atleta di casa, allenato dal pluricampione mondiale Carlo Barbuto per la Thai Boxe Torino, comincia la sua ascesa solo alletà di 24 anni, quando si appassiona casualmente agli sport da combattimento. Una passione che lo porta a disputare ben 69 match, di cui 43 vittorie e 7 pareggi e a ottenere un titolo mondiale WKN di K-1.Nel 2010, agli inizi della sua carriera sportiva, si aggiudica una sorprendente vittoria allIron Fighter a Pordenone, mettendo KO Mojahid Mohamed. Tantissime le sue presenze sui ring di tutto il mondo, dalla Thailandia – dove ha vissuto negli ultimi mesi, aggiudicandosi il prestigioso titolo iridato del Super Muay Thai 2016 – allItalia, dove ha partecipato a numerosi galà internazionali come quello di Oktagon, nel 2015. Le presenze di Zahe a Thai Boxe Mania non sono passate inosservate: in occasione del galà internazionale organizzato dalla Barbuto Promotion, nel 2014 vince contro il francese Joris Bodoignet nella disciplina del Muay Thai, mentre nel 2016 conquista il match contro Chu Han.

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Lucian Danilencu, fighter rumeno trasferitosi in Italia da ormai 10 anni, combatte per la Thai Boxe Torino allenato dal pluricampione mondiale Carlo Barbuto eè tornato sul ring di Thai Boxe Mania per la quinta volta. Con 56 match combattuti, Danilencu vanta un record di 34 vittorie di cui 18 per KO e 4 pareggi. Interessatosi agli sport da combattimento fin da piccolo, alletà di 15 anni inizia ad allenarsi per il K-1, disciplina che lo incoronerà una volta campione del mondo, campione europeo e campione nazionale. Lucian Danilencu, meglio anche conosciuto sul ring come Luciferè noto al pubblico del capoluogo piemontese per i suoi sorprendenti incontri vinti per KO, come per esempio ledizione 2014 di Thai Boxe Mania dove si è aggiudicato la vittoria contro il giapponese Ryou Todaka e il duro scontro con il francese BIllel Messaoudi, in occasione del SuperKombat in the Cage nel 2015. Il fighter della Thai Boxe Torino è ora reduce da una sorprendente vittoria contro il suo connazionale Vlad Grigore al Superkombat World Grand Prix, disputatosi lo scorso agosto in Romania. 

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Filippo Solheid, atleta torinese allenato dal pluricampione mondiale Carlo Barbuto, non è estraneo al pubblico di Thai Boxe Maniaessendo arrivato alla sua sesta partecipazione al galà internazionale. Conosciuto per la sua grande serietà e determinazione, il fighter della Thai Boxe Torino vanta una lunga esperienza negli sport da combattimento, registrando un record di 68 match di cui 43 vittorie e 8 pareggi. Il due volte campione italiano ha conquistato pubblico e popolarità, aggiudicandosi una coppa in occasione del galà di Oktagon, scontrandosi contro Fabio Di Marco, e numerose vittorie durante le passate edizioni di Thai Boxe Mania, ultima delle quali ha visto la sua incoronazione a campione europeo WKN. Filippo è un fighter in ascesa verso i più grandi talenti della sua disciplina e lo ha dimostrato negli scorsi anni vincendo due medaglie dargento ai mondiali WMF e due medaglie dargento in occasione degli europei WMF. 

foto di Manuela Savini

Juve travolgente batte Inter 1-0

INTER JUVEAllo Stadium nuova vittoria della Juventus che sconfigge 1-0 l’Inter allo Stadium nella 23/a giornata, I bianconeri consolidano il primato di 54 punti, sono 6 di vantaggio sul Napoli e 7 sulla Roma. I giallorossi ospiteranno  la Fiorentina martedì a Firenze. Il big match ha visto fin dall’inizio un Dybala in forma con una girata al volo parata da Handanovic e con una traversa dalla distanza. L’Inter ha più volte dato filo da torcere a Buffon. La partita ha preso forma quando Cuadrado  di destro segnando da fuori area non lascia speranze a Handanovic. Nella ripresa ha sempre dominato la Juve, mentre i neroazzurri hanno fatto fatica a riprendersi.

Solo un pareggio per il Toro. Ed è pasticcio rigori

toro empoliUn altro pareggio per il Torino, è il quarto nelle ultime cinque partite. E’ infatti 1-1, contro l’Empoli. Segna il vantaggio Belotti  al 10′ pt,  ma gli replica  nel recupero del primo tempo Pucciarelli. Benassi, è capitano di giornata del Torino: all’11 della ripresa si è  fatto parare un rigore con Iago Falque, che  toglie il penalty  sul dischetto a Belotti. Quest’ultimo si infuria,  poi Skorupski para il tiro.  Benassi dice ai microfoni di Sky: “Ho visto che Andrea si e’ arrabbiato, questo dei rigori e’ un problema che abbiamo, non sappiamo chi deve calciare e in settimana bisogna chiarire. Si alternano i tre attaccanti, ma devono mettersi d’accordo o si dira’ prima chi deve calciare”

Nuoto salvamento, il record mondiale è di una giovane torinese

nuoto piscinaLaura Pranzo, 1995, nella disciplina dei 100 metri manichino pinne e torpedo, ha nuotato in 57”70, abbassando di 24 centesimi il precedente primato appartenuto alla francese Justine Weyders, e fissato a Milano lo scorso 30 aprile. Così un’atleta torinese ha stabilito un nuovo record del mondo, nel nuoto per salvamento, in occasione dei Campionati Italiani di categoria a Riccione. La Pranzo, tesserata del  Centro Nuoto Nichelino e allenata da Alessandro Iuorio e Simone Berra, nella vasca lunga di Riccione,  tre anni fa aveva stabilito un altro record mondiale, nei 100 manichino pinne. Altro  record, italiano e piemontese, è stato segnato da Jacopo Musso della Rari Nantes Torino, classe 1993 e allenato da Stefano Foggetti: ha terminato la prova in 50”26, migliorando  quindi di un centesimo il suo  primato nazionale, conseguito a Roma lo scorso 3 luglio.
   

Supersport, Roberto Rolfo si prepara per la nuova Stagione

rolfo2Si sono conclusi i test sulla pista spagnola di Jerez per Roberto Rolfo ed il Team Factory Vamag. Il pilota torinese correrà nel campionato Supersport per la stagione 2017 in sella alla MV Agusta del Team Factory Vamag. Sono stati due giorni in cui Rolfo è potuto risalire in sella dopo la lunga pausa invernale. Un test che ha portato subito ottime sensazioni in un team profondamente rinnovato dall’intervento di Vamag e del Team Manager Ghelfi. L’ambiente è carico ed è pronto alla “prova generale” che avverrà con i test in Australia. “Sono molto contento di lavorare con questo team e ringrazio Vamag e il team manager Ghelfi per l’opportunità – spiega Rolfo. – Siamo riusciti a lavorare con la giusta concentrazione lavorando anche sul bagnato che tornerà sicuramente utile. Jerez è davvero una bella pista per fare i test invernali.” Roberto Rolfo ha voluto anche ringraziare il team “Voglio ringraziare tutti i ragazzi che lavorano per permettermi di esprimermi al meglio… Sono davvero fantastici durante i test e sono davvero molto contento di lavorare con loro”.

Allegri e Mihajlovich alla vigilia di due partite importanti

toro juve juve toroMASSIMILIANO ALLEGRI: dichiara all’Ansa alla vigilia di Juventus-Inter: “Dybala sta crescendo, sta facendo cose importanti. Gli  si chiede tanto e tutte le domeniche è sotto osservazione:  è normale accada per i grandi calciatori. Ha le caratteristiche per  vincere il Pallone d’oro”. Per l’asso argentino i club spagnoli blasonati sarebbero disposti a versare oltre 100 milioni di euro.

SINISA MIHAJLOVICH: “Noi non ci arrendiamo, cercheremo di agganciare qualcuna delle squadre che ci sono davanti. Vogliamo migliorare i difetti, sapendo che non si possono migliorare all’infinito, altrimenti tutti i giocatori sarebbero in Nazionale”. Queste le parole dell’allenatore granata alla vigilia della trasferta a Empoli.

 

(foto: il Torinese)

 

J Village, anche una scuola internazionale

juve stadiumIl J Village, l’avveniristica cittadella della Juventus  che sta sorgendo accanto allo Stadium, sarà dotato anche di una scuola internazionale. In estate, infatti, verrà inaugurata la Wins, World International School, che ospiterà l’intero ciclo educativo dal kindergarten fino  all’high school. Farà parte del campus per 700 studenti di  8.500 metri quadrati, che comprende  50 alloggi, oltre a piscina, palestra e auditorium. “La scuola – ha juve bandierespiegato all’Ansa  l’ad della Juventus Aldo Mazzia – s’integra perfettamente nel progetto nato nel 2012 per  riqualificare l’area della Continassa”. La scuola costerà 19,5 milioni, sostenuti dal fondo immobiliare  che ha finanziato anche  la costruzione del J Village. Lingua ufficiale sarà l’inglese. La consegna della  avverrà in estate, mentre l’open day si terrà  l’11 febbraio.

 

(foto: il Torinese)

Giada Russo, da flower a Torino 2006 la farfalla torinese vola alle Universiadi di Almaty

La torinese Giada Russo, 19 anni, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016, rappresenterà l’Italia alle Universiadi di Almaty in Kashakistan. La vedremo impegnata il 1° febbraio nel programma corto e il 2 febbraio in quello lungo. La incontriamo alla vigilia della partenza per Almaty per parlare con lei della sua carriera, dei suoi programmi, delle gare che la attendono e del suo legame con Torino.

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Giada, la tua carriera di pattinatrice è iniziata e prosegue tuttora nella tua città: Torino. Ci racconti i tuoi esordi e i tuoi successi nazionali ed internazionali.

– Mi sono avvicinata al pattinaggio grazie ai miei genitori. Si sono conosciuti ad un corso di pattinaggio per adulti, si sono fidanzati e, poi, sposati. Era quasi destino che io mi dedicassi a questo sport. La mia prima insegnante è stata Claudia Masoero, che continua ad essere la mia allenatrice. Avevo quattro anni. L’anno successivo ho iniziato a lavorare anche con Edoardo De Bernardis. Ricordo un Tazzoli ancora all’aperto. Successivamente, ci siamo trasferiti a Torino Esposizioni e dal 2006, dopo le Olimpiadi, abbiamo potuto allenarci al Pala Vela, al Pala Tazzoli e al Pala Olimpico di Pinerolo. Ho vinto parecchie gare in tutte le categorie. Sono stata campionessa junior a Courmayeur nel 2012, terza a Milano nel 2013 all’esordio in categoria senior alle spalle di Carolina Kostner e di Valentina Marchei, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016 e ancora terza quest’anno dietro a Carolina Kostner tornata alle gare e a Roberta Rodeghiero. Ho preso parte a due Campionati Europei e ai Giochi Olimpici della Gioventù Europea.

Sei stata flower a Torino 2006, testimonial per il decennale delle Olimpiadi di Torino lo scorso anno e adesso ti vedremo alle Universiadi…

– Le Universiadi sono un appuntamento al quale tengo molto. Rappresentano la realizzazione del mio obiettivo di conciliare sport a livello agonistico e studio. Ho sempre frequentato con profitto la scuola, a costo di grandi sacrifici. Mi sono iscritta quest’anno a Scienze dell’Educazione e ho già dato un esame. Sogno di insegnare ai bambini delle scuole elementari e, naturalmente, vorrei diventare maestra di pattinaggio.

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Affronterai un’Universiade che, al contrario di edizioni passate, vede tra le 33 partecipanti campionesse di altissimo livello. I tuoi obiettivi.

– Queste Universiadi saranno una competizione incredibile, più difficile di un Europeo. Le atlete in gara saranno 33 e mi troverò a gareggiare contro l’ “armata russa”, composta dalla campionessa del mondo Elizaveta Tuktamysheva, da Alena Leonova e da Elena Radionova. Inoltre, ci saranno grandi pattinatrici europee e la mia connazionale Roberta Rodeghiero. Sarà una gara di altissimo livello. Io cercherò di pattinare come so, al meglio delle mie possibilità, di mettercela tutta senza pensare alle altre, poi attenderò le decisioni dei giudici con serenità e con la consapevolezza di essermi impegnata fino in fondo.

-Quali programmi porterai alle Universiadidi Almaty? Come sono nati?

– Porterò due programmi antitetici tra loro. Sono stati scelti e preparati con la mia allenatrice, Claudia Masoero e con il mio coreografo, Edoardo De Bernardis. Per il corto abbiamo deciso di scegliere una musica molto intensa, un requiem, “Memorial”, mentre per il programma libero pattino sull’Adagio di Mahler, un pezzo molto dolce. Anche i costumi sono totalmente differenti: quello del requiem è nero, cupo, quasi aggressivo, quello dell’adagio è rosa pallido, leggero, delicato.RUSSO G3

Ci parli del tuo gruppo allenatori all’Ice Club Torino e del rapporto che, anno dopo anno, si e’ creato tra voi?

– È un gruppo tutto torinese, a cominciare dai miei allenatori storici: Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis e da Monica Farneti. A loro si sono aggiunti le abruzzesi Cristiana e Fabiana Di Natale e, da qualche mese, anche Oxana Kichenko del Bolshoj di Mosca. E’ un team molto unito e per me rappresenta una seconda famiglia.

Giada e Torino: quanto è forte il legame con la tua città?

– Incredibilmente forte. Amo molto Torino e non ho mai pensato di lasciarla per andare ad allenarmi altrove. È la città nella quale sono nata, nella quale sono cresciuta, dove vive la mia famiglia, non potrei immaginare la mia vita altrove. Quando ho tempo esco con le amiche a fare shopping o semplicemente a passeggiare e a scoprire gli angoli più suggestivi di Torino. Questo è il mio mondo e sono felice di ritrovarlo ad attendermi al termine di ogni trasferta.

Barbara Castellaro

 

FIAT TORINO CONQUISTA AL FOTOFINISH DUE PUNTI FUORI CASA

Questa volta Fiat Torino ha rischiato di lasciare sul campo due importanti punti che, visti i risultati delle altre squadre, avrebbe fatto perdere di vista il gruppo capolista del campionato. Milano resta a +10 mentre Venezia a +6, ma Avellino e Sassari sono rispettivamente a +4 e +2. Domenica prossima la sfida contro Capo d’Orlando sarà fondamentale ai fini della classifica e i ragazzi del coach Vitucci avranno l’occasione per dimostrare il loro valore.Prossimo incontro domenica 5 febbraio alle ore 18.15 per la sfida casalinga Fiat Torino vs Betaland Capo d’Orlando

PESARO 29 DICEMBRE 2017 BASKET SERIE A Consultinvest Pesaro Fiat Torino NELLA FOTO FOTO CIAMILLO

CLASSIFICA (17a giornata): Milano 28; Venezia 24, Avellino 22; Sassari 20; Reggio Emilia, Capo d’Orlando e Torino 18; Brescia, Pistoia, Caserta, Brindisi e Trentino 16; Cantù 14; Pesaro e Varese 10; Cremona 8.

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Fiat Torino ha vinto una partita che è iniziata nel migliore dei modi giocando come piace al coach Vitucci, ma ha poi dissipato il vantaggio nel terzo quarto, riuscendo solo nel finale a conquistare i due punti grazie alla maggiore esperienza di qualche giocatore che ha saputo reagire e trascinare tutti i compagni al successo. Fiat Torino è scesa in campo con il solito quintetto iniziale (Washington, White, Wright, Wilson e Harvey), mentre i padroni di casa hanno schierato Fields, Jones, Jasaitis, Harrow e Nnoko. Nel primi due quarti, Fiat Torino ha dominato la partita sciupando qualche occasione, ma mantenendo la giusta distanza dagli avversari. Prima dell’intervallo Torino ha chiuso a +8 dagli avversari (28-36), giocando ottimamente in difesa e bene anche in attacco. Harvey e Washington sono stati i migliori marcatori per Torino con 9 punti ciascuno seguiti da Wilson con 7, mentre per Pesaro solo Ceron è andato in doppia cifra a 10 punti. Dopo la pausa qualcosa è cambiato per Torino: i giocatori sono scesi in campo forse già convinti di avere la vittoria in tasca o forse i padroni di casa hanno voluto riscattare la brutta prestazione dei primi due quarti. Il risultato è stato comunque impietoso per Torino che, dopo essersi fatta raggiungere, ha chiuso la terza frazione di gioco sotto di 2 punti (51-49), dilapidando letteralmente il vantaggio. Il coach Vitucci ha cercato di recuperare mentalmente i suoi giocatori con dei tempestivi timeout, cercando anche di interrompere la scia positiva degli avversari.

PESARO 29 DICEMBRE 2017 BASKET SERIE A Consultinvest Pesaro Fiat Torino NELLA FOTO FOTO CIAMILLO

Nell’ultimo quarto a pochi minuti dalla fine del match, Fiat Torino è stata superata nuovamente, ma è riuscita a ripassare in vantaggio grazie alle giocate di Wilson che ha tenuto in piedi la squadra torinese, segnando, tra l’altro, l’ultima preziosa lunetta allo scadere del tempo. Fiat Torino ha vinto e se il match si fosse concluso dopo i primi due tempi la prestazione della squadra del coach Vitucci sarebbe stata ottima. Per una squadra che ha altre ambizioni, però, gli scivoloni del terzo quarto non sono accettabili. Un dato parla chiaro per indicare la magra prestazione di Fiat Torino: la scorsa settimana Torino ha segnato 84 punti contro Avellino, terza in classifica; oggi, contro Pesaro, penultima in classifica, invece, Torino ha messo a segno solo 66 punti. L’unica attenuante per questo magro bottino è il fatto di aver giocato fuori casa contro un’avversaria che, nonostante la posizione in classifica, non ha mai mollato ed ha creduto nella vittoria fino al fischio finale. Il coach Vitucci avrà di che parlare negli spogliatoi in settimana e saprà come far dimenticare ai suoi ragazzi questa incerta prestazione, nonostante la vittoria finale.

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Queste le formazioni:

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Fall 20, Mazzola 21; All. Vitucci

CONSULTINVEST PESARO: Gazzotti 2, Ceron 10, Fields, Thornton 4, Jones 23, Cassese ne, Harrow 14, Nnoko 12, Serpilli ne, Bocconcelli ne, Zavackas, Jasaitis; all. Bucchi

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Queste le dichiarazioni a fine partita:

Coach Vitucci: “Sapevamo che poteva essere una partita difficile e anche poco spettacolare. Abbiamo difeso bene sciupando il lavoro fatto in un brutto terzo quarto che li ha rimessi in fiducia. Siamo stati bravi a rimanere aggrappati alla partita grazie al carattere e non è la prima volta che succede. In questa circostanza è andata bene. Si tratta delle terza vittoria di fila che ci carica ulteriormente anche se la prestazione non può dirsi bellissima.”.

 

Coach Bucchi: “Decidere una partita con un fischio del genere mi sembra una follia. Usando sempre questo metro di giudizio sarebbero sempre tutti falli. Jones, per esempio, dovrebbe avere tutti fischi a favore. Era chiaro che la nostra volontà era difendere e non spendere un fallo. E’ dura digerire una battuta d’arresto così. Nel complesso bisogna dire che si è alzata l’asticella del livello del campionato perchè nella sua seconda parte tutti sono migliorati e qualcuno dei nostri ha fatto ancora tanta fatica.”.

 

Foto: Ciamillo / Fiat Torino Auxilium

 

Modulo bianconero vincente: Juventus batte Sassuolo 2-0

Vince ancora la Juventus, con il nuovo 4-2-3-1 sovrasta gli avversari anche SASSUOLO JUVEin trasferta. A Reggio Emilia è 2-0  contro il Sassuolo. I bianconeri tornano a 4 punti di vantaggio sui giallorossi della Roma, battuta dalla Samp. Higuain e Khedira segnano nel primo tempo, di una partita dove la Juve rischia poco, solo in una occasione in cui però  Buffon sventa il pericolo con una doppia parata sull’ex Matri e su Politano. Ora si attende  il recupero col Crotone.

Le parole dell’allenatore

juve logo neroMassimiliano Allegri dichiara a ‘Premium’: “Era importante vincere, la squadra ha fatto bene, solo nel finale del primo tempo abbiamo sbagliato troppo , ma ella ripresa abbiamo fatto di nuovo bene. Era importante non subire gol . Dobbiamo migliorare sotto porta,  creiamo tanto ma realizziamo poco. I ragazzi sono stati molto bravi nella costruzione di gioco. Poi ci siamo compattati quando la palla era nei piedi dei nostri avversari”