SPORT- Pagina 394

Le lacrime di Giada Russo e Lucrezia Beccari sul Golden Bear di Zagabria

Il secondo e il quarto posto, ottenuti rispettivamente da Lucrezia Beccari e Giada Russo dell’Ice Club Torino nella competizione internazionale del Golden Bear di Zagabria, sono velati di tristezza e di dolore per la scomparsa, venerdì scorso, in un incidente stradale in Trentino, delle compagne Ginevra Barra Bajetto e Gioia Casciani. Le due pattinatrici torinesi hanno appreso la notizia quando si trovavano già a Zagabria, dai social network, e hanno affrontato la gara dopo una notte insonne, con il pensiero rivolto alle ragazze scomparse e ai tanti momenti trascorsi insieme. Soltanto lo scorso anno Giada e Ginevra avevano preso parte insieme alla competizione di Zagabria, dividendo la stessa stanza e Lucrezia e Gioia hanno frequentato entrambe la stessa scuola, l’Istituto Salotto e Fiorito di Rivoli. L’Ice Club Torino asd ha ritirato i suoi atleti dalla Coppa dell’Amicizia di Merano per rispetto nei confronti delle due ragazze coinvolte nell’incidente. Giada Russo e Lucrezia Beccari ormai a Zagabria hanno dovuto invece gareggiare lo stesso. La Beccari, in categoria junior, ha raggiunto un secondo posto, vincendo il libero con un programma pattinato sulle musiche del commovente “Olocausto”, coreografato dal suo allenatore Edoardo De Bernardis ed eseguendo due tripli lutz, un triplo flip, un triplo toeloop, un triplo salcow e due doppi axel e totalizzando un punteggio di 141.99. La due volte campionessa italiana Giada Russo, che lotta quotidianamente in allenamento contro una grave borsite, ha pattinato il secondo libero della giornata, presentando le musiche del film “Parla con lei” di Pedro Aldomovar e ottenendo un ottimo 141.28. Al termine della gara di Giada Russo, le due pattinatrici si sono abbracciate, abbandonandosi ad un pianto per la perdita delle colleghe con le quali hanno condiviso due lunghi anni, due stagioni agonistiche sotto i colori dell’Ice Club Torino. A Ginevra e a Gioia sono dedicati i successi di Zagabria e l’Ice Club Torino si stringe alle famiglie in questo momento terribile.

Barbara Castellaro

 

www.iceclubtorino.it

 

Higuain a 100 all’ora, la Juve va!

Tutte le foto  su www.fotoegrafico.net

di Claudio Benedetto

Milan e la Juve ritorna, pur se provvisoriamente, in testa alla Serie A. Stasera a San Siro si è finalmente vista una bella squadra, difesa quadrata, per la prima volta niente gol subiti in trasferta, bel gioco per lunghi tratti, attacco micidiale e grande Pipita che segna una doppietta superando i 100 gol nel Campionato Italiano.

I padroni di casa, senza Bonucci squalificato, comunque non sfigurano ma alla fine in gap tecnico dai bianconeri rimane ancora ampio e il risultato più che giustificato.

La cronaca: stadio strapieno come ai bei tempi, 80 mila spettatori, e Milan che parte subito molto forte, già al 3’ Buffon mette i guantoni per respingere una pericolosa punizione di Rodriguez e poco dopo è Asamoah a mettere una pezza su Kalinic. I bianconeri, però, non si scompongono piano piano cominciano a imporre il gioco, prima azione pericolosa di Dybala poco prima del 20′.

Al 23’ il vantaggio Juve: Pjanic serve Dybala che pesca bene Higuain, tiro preciso e gol numero 100 per il Pipita. I rossoneri reagiscono soprattutto con Kalinic che crea qualche buona occasione fino al 46′ minuto quando, su bella incursione in area, colpisce la traversa con l’intervento più che decisivo di un grande Buffon, è questo quasi un secondo gol per i bianconeri che esultano con grande foga per lo scampato pericolo!

All’intervallo Milan 0 – Juventus 1.

La ripresa più o meno recita lo stesso copione del primo tempo, Milan che attacca senza però più essere pericoloso, difesa Juve, nel frattempo puntellata da Barzagli che argina e controlla molto bene.

Al 18′ la Juve raddoppia e, di fatto, chiude la partita: grande azione sulla sinistra di Asamoah, ottima la sua prova, palla in mezzo, velo di Dybala e  si mette in totale sicurezza con il 2-0 figlio di un assist di Asamoah, del bel velo di Dybala e preciso tiro di Higuain, Donnarumma battuto, Milan 0 – Juventus 2.

La partita praticamente finisce qui, il Milan ora rischia di scivolare parecchio indietro in classifica, mentre la Juve, in attesa del Napoli che giocherà domani in casa contro il Sassuolo, si può serenamente concentrare sull’importante e probabilmente decisiva partita di martedì a Lisbona per la Champion’s League.

***

ECCO IL TABELLINO…

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Abate (16’ st Locatelli), C. Zapata, Romagnoli, R. Rodriguez; Kessie, Biglia (16’ st Antonelli); Suso, Calhanoglu (32’ st André Silva), Borini; Kalinic.      Allenatore Vincenzo Montella.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (20’ st Barzagli), Rugani, Chiellini, Asamoah (25’ st Alex Sandro); Pjanic, Khedira (36’ st Matuidi); Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. Allenatore Massimiliano Allegri.

ARBITRO: Valeri.

RETI: pt 23’ Higuain; st 18’ Higuain

Tutte le foto di Claudio Benedetto su www.fotoegrafico.net

 

La stagione agonistica del nuoto si apre con la prima tappa della Coppa Tokyo

Si avvicina l’inizio della nuova stagione agonistica di nuoto. Sabato 28 e domenica 29 ottobre il Palazzo del Nuoto di Torino ospitera’ la prima tappa della Coppa Tokyo Winter Edition, manifestazione inaugurale di un calendario decisamente ricco di appuntamenti. Il Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta parte dunque con la Coppa Tokyo, tradizionale meeting – assoluto e in vasca corta – che per moltissimi atleti rappresenta un importante banco di prova in vista di campionati regionali e gare nazionali. La prima di queste sara’ venerdi’ 1 e sabato 2 dicembre a Riccione e sara’ il Campionato Italiano Assoluto, quest’anno in vasca da 25 metri in preparazione agli Europei in vasca corta, a Copenaghen dal 13 al 17 dicembre.La Coppa Tokyo del week end si svolgera’ su quattro turni di gara con il seguente programma:

 

– sabato mattina a partire dalle 9.30: 100 mx F / 400 sl M / 50 do F / 50 fa M / 200 sl F / 50 ra M / 100 ra F / 400 mx M / 100 fa F

– sabato pomeriggio a partire dalle 15.30: 200 fa M / 200 do F / 200 ra M / 50 sl F / 100 do M / 200 mx F / 100 sl M / 800 sl F+M

– domenica mattina a partire dalle 9.30: 100 mx M / 400 sl F / 50 do M / 50 fa F / 200 sl M / 50 ra F / 100 ra M / 400 mx F / 100 fa M

– domenica pomeriggio a partire dalle 15.30: 200 fa F / 200 do M / 200 ra F / 50 sl M / 100 do F / 200 mx M / 100 sl F / 1500 sl F+M

 

20 le societa’ rappresentate, per un totale di 755 atleti, equamente divisi tra maschi e femmine, e oltre 2600 presenze gara. Ai blocchi di partenza Rari Nantes Torino, Sisport Spa, Polisportiva Ovest Ticino, Centro Nuoto Nichelino, Asti Nuoto, Aosta Nuoto, Nuotatori Canavesani, Centro Nuoto Torino, Libertas Nuoto Chivasso, Dynamic Sport, Aquatica Torino, Vivisport UISP Fossano, Dnamica, Sa-Fa 2000 Torino, Libertas Team Novara, NC Montecarlo Casale Monferrato, CSR Granda, OASI Laura Vicuna Rivalta, Blu Sport Orbassano e Dinamica Sport.

 

Novita’ della Coppa Tokyo Winter Edition 2017/2018 e’ l’introduzione dei 100 misti, specialita’ che e’ stata inserita nel programma di gara del Campionato Assoluto in vasca corta e pertanto ripresa anche in ambito regionale. Dopo la tappa del week end la manifestazione proseguira’ con altre tre prove, in programma il 18-19 novembre, 13-14 gennaio e 3-4 febbraio.

 

Si segnala inoltre che domenica 29 ottobre si correra’ la Maratona di Torino (la partenza della corsa e’ alle 9.30 in piazza San Carlo), di conseguenza alcune strade della citta’ e dei comuni di Moncalieri, Nichelino e Beinasco potranno essere bloccate per buona parte della mattinata e nel primo pomeriggio. A questo link il percorso della Maratona; nel caso uscisse comunicazione ufficiale delle strade bloccate (con relativi orari) provvederemo a comunicarlo tempestivamente.

 

Tutti i dettagli sulla prima tappa della Coppa Tokyo Winter Edition a questo link

GSPM TORINO, UN QUARTO POSTO CHE PROFUMA DI FUTURO

SABAUDI SUGLI SCUDI AI CAMPIONATI ITALIANI ASPMI DI CORSA SU STRADA

Gli atleti gialloblù si piazzano ai piedi del podio a Camerino, ma celebrano l’oro e il bronzo individuali di Loredana Libertella e Giovanna Bauducco. Il responsabile della compagine podistica, Cristian Bertaina: «Sono soddisfatto, buone risposte dai nuovi innesti»

 

Si è conclusa da poche ore la spedizione in landa marchigiana della compagine podistica del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che ha preso parte all’edizione numero 38 dei campionati italiani ASPMI di corsa su strada, tenutasi a Camerino e inserita all’interno di un’altra manifestazione, la “Marcia Camerte”, a cui hanno partecipato circa 500 iscritti. La competizione ASPMI, invece, è stata animata da 60 atleti, 8 dei quali appartenenti al sodalizio sabaudo (6 uomini e 2 donne); questi ultimi hanno ben figurato, sfiorando il podio generale a squadre (i gialloblù si sono classificati al quarto posto, mentre a trionfare è stato il G.S. Bari) e centrando piazzamenti di assoluto rilievo, a cominciare dalla gara femminile, nella quale si è imposta proprio la torinese Loredana Libertella, al debutto assoluto nel circuito nazionale ASPMI.

 

La neocampionessa italiana ha preceduto la plurimedagliata Vincenza De Vitis (G.S. Brescia) e la collega piemontese Giovanna Bauducco (GSPM Torino), medaglia di bronzo. Prestazione positiva anche in ambito maschile, dove ha primeggiato il fiorentino Alessio Ranfagni; per i portacolori del capoluogo piemontese si sono distinti in particolare Cristian Bertaina e l’esordiente Umberto Cibrario Bertolotti, rispettivamente argento e bronzo di categoria. A margine della cerimonia di premiazione, è stato lo stesso Bertaina, responsabile della squadra podistica del GSPM Torino, a tracciare un bilancio della trasferta in Centro Italia: «Sono soddisfatto – ha commentato –. Complessivamente abbiamo fornito una buona performance, a cominciare soprattutto dai nuovi innesti: Loredana Libertella ha chiuso in prima posizione davanti a un’atleta del calibro di Vincenza De Vitis, che vanta un palmarès di tutto rispetto, e Umberto Cibrario Bertolotti ha centrato un importante piazzamento di categoria. Il percorso di gara? Molto difficile. Un circuito di 10,6 chilometri con partenza e arrivo al centro sportivo di Camerino. La prima metà del tracciato proponeva continui saliscendi e una salita ripidissima lunga circa un chilometro, seguita poi da una discesa intervallata da alcuni strappetti che spezzavano un po’ il ritmo. Desidero ringraziare la città e i colleghi di Camerino, che hanno organizzato una splendida edizione dei campionati italiani ASPMI e ai quali inviamo un grosso in bocca al lupo per il futuro. Grazie anche alla collega Cristiana Zampetti, che ha dimostrato di eccellere in termini di ospitalità e accoglienza».

Adesso, per il GSPM Torino è tempo di rivolgere la mente agli ultimi due impegni della stagione: si tratta della Coppa Italia di calcio a 5, in programma a Montesilvano dall’8 al 12 novembre, e dei nazionali di basket, che si disputeranno a Milano dal 13 al 16 novembre.

 

Su Twitter Allegri sollecita la squadra

Il ct bianconero Massimiliano Allegri esterna ancora via Twitter: “Se non si vuole cadere dall’altalena, serve equilibrio per 95 minuti: buona vittoria!”. In vista della trasferta a Milano di sabato, nonostante la vittoria portata a casa contro la Spal Allegri  sollecita nuovamente i suoi calciatori perchè – aveva dichiarato allo Stadium – ci sono “troppi alti e bassi”, e per arrivare “in corsa per lo scudetto alle ultime cinque giornate”, quando a decidere saranno gli scontri diretti, è necessario “trovare regolarità”.

Il grande basket visto dalla curva: FIAT Torino – Pesaro

La partita dalle due facce è già stata raccontata dalle cronache dei giornali ed è per questo che su queste righe non torneremo a parlarne. Ma ci si può soffermare ampiamente sui visi dei giocatori che per tutta la partita non hanno mai avuto “paura”, anche quando la situazione sembrava persa, e forse, in altri anni, sarebbe potuto accadere, ma questa volta sembra che la FIAT Torino sia costruita con un buon cemento.“Washington, grazie di esistere”, sorride dicendo Silvana che di Deron è tifosa ma oggettivamente è stato uno dei perni della giornata vittoriosa.

La partita vista dalla curva è un continuo crescere di altalenanti emozioni, in cui però anche i tifosi più critici non si sono sconfortati credendo e poi vedendo esauditi i loro pensieri di vittoria. Il pubblico è in sintonia con le emozioni del gruppo. Anche se la crescita del livello sembra consolidarsi piano piano, sicuramente non si è ancora abituati al livello alto del campionato ma tutti si stanno ancor più lentamente posizionando sul livello superiore attendendo un “ambiente di classifica” adatto al pubblico che la città di Torino merita.L’intensità della partita sembra avere bisogno di una svolta emotiva, in certe circostanze, e l’anima della svolta almeno in questa prima parte dell’anno, sembra essere Sasha Vujacic, che non perde occasione di incitare il pubblico che gli risponde come se da sempre fosse un beniamino della curva. Si potrebbe dire che non bisogna mai svegliare il can che dorme, ma svegliare un lupo…non è sicuramente qualcosa di tatticamente “geniale”.

 

Questa è una partita diversa “dove finalmente si comincia a vedere il lavoro di Banchi, e sembra proprio che la FIAT Torino abbia un gioco che non si vedeva negli altri anni, con passaggi e aiuti difensivi, dove oltretutto è tornato a giocare alla grande il nostro Washington”, dice Sabrina.

Il bello di Torino è che a turno giocatori diversi realizzano prestazioni ottime e quando serve convergono verso il miglior risultato per la squadra. Di sicuro ci sono le colonne sulle quali si deve contare “quasi dandole per scontate”, Mbakwe, Garrett, Patterson lo sono. Elemento Star Sasha Vujacic, elementi solidi pronti e garantiti Washington, Jones, Iannuzzi, Mazzola e il giovanissimo Okeke. Finalmente un lampo in alcuni minuti di capitan Poeta che, se ritrovato, darà un prezioso contributo al campionato di livello di Torino. “Torino sta raggiungendo una maturità di livello impensabile negli altri anni, e se continuerà in questo modo si potrà avere la giusta soddisfazione dell’attesa di questi ultimi due campionati”, il commento di Roberto dalla curva.

Le voci fuori campo, di coloro con cui ho parlato ma che hanno solo dato sprazzi dei loro pensieri, riguardano la consapevolezza che quest’anno Torino sembra costruita veramente bene, e il tifo per la squadra sta salendo.

Sicuramente salgono coreografie e colori nella curva che sembra sempre più un componente aggiunto alla carica agonistica che i ragazzi mettono in campo. A volte perdiamo la consapevolezza dell’età di chi gioca, e “nell’arena” i campioni non hanno alcuna data di nascita, ma chi è giovane si avvantaggia della carica positiva che la curva può elargire e Torino si dimostra compatta al massimo quando si tratta di fornire quel “turbo” in più che può permettere di salire in alto. Al momento i “super schiaccioni” con urla o meno dei vari Polonara e Mika non hanno fatto altro che dare una carica al contrario, e questo è un qualcosa che gli avversari dovrebbero tenere in considerazione quando verranno a Torino. Il giocatore, quello con la giusta “garra” agonistica, non risponde con le parole ma con i fatti e, al momento, Torino sembra aver trovato le contromisure giuste a questa situazione.

“Speriamo che sia solo l’inizio”, il commento di un tifoso tornato da lontano per vedere l’Auxilium.

E credo proprio che possa esserlo, a patto che il lavoro continui con questi ritmi e che la crescita sia nel verso giusto di sempre maggiore duttilità nei cambi e nelle responsabilità di chiunque entri in campo. Torino ha davanti a sé un lungo cammino, ed è per questo che la distribuzione delle forze e delle energie sarà un lavoro indispensabile.

Paolo Michieletto

Irene Franchini bronzo mondiale nel mixed team compound


La penultima giornata dei Mondiali Targa di tiro con l’arco a Città del Messico ha regalato due medaglie alla nazionale italiana e in una di queste c’è la firma di Irene Franchini, arciera emiliana tesserata per le Fiamme Azzurre e per la società rivolese degli Arcieri delle Alpi. In coppia con Sergio Pagni, Irene è salita sul terzo gradino del podio del mixed team compound, superando 156-151 l’Olanda di Mike Schloesser e Sanne De Laat. Gli azzurri sono partiti forte, con le prime quattro frecce sul 10 e il primo parziale chiuso 40-38. In parità a quota 38 la seconda volée, poi l’Italia è volata sul più 4 grazie a un terzo parziale di 38-36. 40-39 l’ultimo set, che ha consegnato il bronzo a Sergio Pagni e Irene Franchini. Quarti al termine delle qualifiche, gli azzurri avevano sconfitto 157-152 agli ottavi (primo turno) la Russia e 152-150 ai quarti i padroni di casa del Messico, grazie a una bella rimonta tra terza e quarta volée. In semifinale hanno perso di misura 157-156 contro la Germania, poi sconfitta nella finale per l’oro dalla Corea del Sud.

Nella gara individuale del compound Irene Franchini ha concluso la qualifica in 11esima posizione con il punteggio di 693, accedendo così al secondo turno degli scontri diretti nel quale ha incontrato e battuto 146-138 l’australiana Rachel Morgan. Si è fermata ai 16esimi, allo shoot off contro la francese Lucie Burnet. Nella gara a squadre Sara Ret, Irene Franchini e Marcella Tonioli hanno concluso la loro corsa agli ottavi di finale, perdendo 227-224 contro la Germania dopo il settimo posto in qualifica.

Ai Mondiali di Città del Messico è volata anche Tatiana Andreoli (arco olimpico), all’esordio in una rassegna iridata assoluta e vincitrice dell’oro a squadre ai Mondiali Juniores disputati a Rosario nella prima settimana di ottobre. 23esima al termine delle qualifiche con 646 punti, Tatiana è stata promossa al secondo turno del tabellone dove ha superato 6-0 la giapponese Ren Hayakawa. Ancora una “vittima” giapponese ai 16esimi, dove la valsusina classe 1999 tesserata per la Iuvenilia ha piegato 6-0 Tonomi Sugimoto. Agli ottavi Tatiana ha concluso un Mondiale comunque soddisfacente, arrendendosi alla freccia di spareggio contro l’atleta di Taipei Yu-Hsuan Lin.

Nel mixed team Tatiana Andreoli e Mauro Nespoli sono usciti agli ottavi (5-3) contro il Messico, mentre nella prova a squadre femminile dell’arco olimpico il trio azzurro formato da Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Vanessa Landi (la squadra oro ai Mondiali Junior) non ha superato le qualificazioni per cinque punti.

Per quanto riguarda la nazionale italiana è da sottolineare l’argento conquistato da Sergio Pagni, Federico Pagnoni e Alberto Simonelli nella gara a squadre compound. Nella finale per il titolo iridato gli azzurri hanno perso contro gli Stati Uniti, numeri uno del ranking mondiale. Stasera, nell’ultima giornata dei Mondiali, il trio azzurro dell’arco olimpico – Marco Galiazzo, David Pasqualucci, Mauro Nespoli – si giocherà l’oro contro la Francia.

7a TAPPA SLAM DI PADEL A TORINO: DOMINIO DELLE DONNE TORINESI

Per la prima volta, tre giocatrici torinesi sono arrivate a disputarsi in finale l’ambito torneo del circuito federale nazionale.

 di Manuela Savini

Francesca Campigotto, originaria di Aosta ma torinese d’adozione e Benny Sobrero, tesserate per il Royal Club di Torino, la prima, e il Monviso Sporting Club di Grugliasco, la seconda, sono giunte in finale dopo aver sconfitto, prima, l’inedita coppia milanese-romana Maria Maderna/Francesca Zacchini e, poi contro ogni pronostico, in semifinale la forte coppia, fresca di convocazione in nazionale, Giulia Sussarello/Martina Camorani. In finale se la sono giocata contro l’altrettanto inedita coppia torinese-romagnola, Cristina Dolce/Sara D’Ambrogio, quest’ultima fresca campionessa d’Italia nei campionati assoluti estivi di agosto. Dolce e D’Ambrogio, rispettivamente Tc Ciriè e Tc Misano, da parte loro, sono partite come testa di serie n. 5 nel tabellone Open e sono riuscite a conquistare la vittoria del torneo, dopo aver sconfitto la solida coppia Annalisa Bona (ex giocatrice n. 235 WTA di tennis) e Sabina Da Ponte (64 36 63), per, poi, imporsi in altri tre durissimi set sulla testa di serie n. 1, Valentina Tommasi/Sara Celata, romane ed esperte giocatrici della nazionale femminile.

La finale femminile ha riservato spettacolo e lotta su ogni punto. Ad aggiudicarsela sono state le giocatrici che alla fine hanno alle spalle una maggiore esperienza. Campigotto/Sobrero erano alla loro prima apparizione in un torneo slam e giungere in finale è stato sicuramente il coronamento di un bel sogno. 64 75 il punteggio finale, ma Dolce/D’Ambrogio hanno dovuto dare il massimo e reagire con grinta nel secondo set quando, sul punteggio di 4 0 per Sobrero/Campigotto, il match sembrava essere destinato ad andare al terzo set. Bella prova di carattere, dunque, per le vincitrici che, oltre ad aver conquistato un’altra tappa dello Slam (la seconda per entrambe), hanno, forse anche voluto lanciare un messaggio ben chiaro al Ct della nazionale femminile, Roberto Agnini, che ha preferito scegliere giocatrici diverse e forse con maggiore esperienza, ma non sarà questa la sede per commentare queste valutazioni.

Se in ambito femminile abbiamo assistito a tanto fair play e sano spirito agonistico, purtroppo, il torneo Open maschile ha visto un epilogo triste e segnato, forse, da un eccesso di burocrazia o di superficialità o, forse, da una inopportuna malizia. Sta di fatto che la finale maschile non è stata disputata ed è stata conquistata a tavolino dalla coppia romana, testa di serie n. 1 del tabellone, Lorenzo Rossi /Gustavo Sarmiento. Polemiche a parte la finale avrebbe riservato tanto spettacolo dato che l’altra coppia italo-argentina, Marcelo Capitani/Matias Baez, aveva concesso agli avversari appena quattro games in tutto il torneo, uno dei quali in semifinale contro la fortissima coppia italo-messicana Denny Cattaneo/Mauricio Lopez.

I vincitori ufficiali sono Sarmiento/Rossi, ma è ipotizzabile che per il livello stratosferico del tandem italo/argentino i vincitori immaginari sarebbero potuti essere Capitani/Baez e soltanto il campo avrebbe potuto emettere il verdetto finale. Epilogo triste a parte, che ha deluso i numerosi appassionati accorsi al Monviso Sporting Club per assistere ad un bella ed entusiasmante finale, il torneo maschile ha comunque soddisfatto le aspettative degli organizzatori sia in termini di partecipazione che di pubblico. Oltre settanta le coppie iscritte in tutto il torneo, suddivise nei cinque tabelloni di diversa categoria: 3a e 4a categoria maschile e 3a categoria femminile, oltre ai due tabelloni open, maschile e femminile.

Il padel torinese è in crescita ed i risultati che le giovani e promettenti coppie torinesi stanno ottenendo ne è una prova. In ambito femminile, oltre alle già citate Sobrero, Campigotto, Dolce, ci sono le meno esperte Scimone, Ligotti e Ponteprino giusto per citarne alcune e senza nulla togliere alle buone giocatrice meno giovani. Mentre in ambito maschile i giovanissimi torinesi Marco Cassetta (Tc Cafasse) e Alessandro Ferrero (Monviso Sporting Club) si sono già messi in evidenza al punto di aver conquistato un posto nella nazionale under. La stessa nazionale, che pochi giorni fa, ha esordito sotto la guida di Marcelo Capitani ai Mondiali Juniores di Malaga, ottenendo un buon undicesimo posto.

A Caselle la corsa contro la violenza alle donne

La quota di iscrizione è di 5 euro e l’intero ricavato sarà devoluto alle Case Rifugio e all’associazione Cerchio degli Uomini

Corsa contro la violenza alle donne Sabato 25 novembre a Caselle ci sarà la corsa non competitiva e aperta a tutti per dire STOP alla violenza sulle donne, in occasione della giornata mondiale dedicata al contrasto di questo fenomeno. Il ritrovo è in piazza Boschiassi alle ire 16,30 con partenza alle ore 17.30. Chi si presenterà con una capo d’abbigliamento o un accessorio di colore arancione riceverà anche un simpatico gadget. La quota di iscrizione è di 5 euro e l’intero ricavato sarà devoluto alle Case Rifugio e all’associazione Cerchio degli Uomini. L’evento è patrocinato dall’Assessorato alle pari opportunità di Caselle, in collaborazione con UISP Ciriè Settimo Chivasso, FILMAR, Olimpiatletica e Atletica Caselle 93′.

Il grande Basket visto dalla Curva: FIAT Torino – Morabank Andorra La Vella

Torino in Europa sembra uno slogan ormai abusato ma in questo caso è invece il classico gradito ritorno

Tra pareri contrastanti di persone che non credono nella competizione (temendo il troppo “lavoro” se così vogliamo intendere più che la partita in sé, il carico derivante dalla lungaggine dei viaggi e trasferimenti, che possa incidere sul rendimento in campionato) e tra coloro che invece credono che questo campo internazionale svilupperà sempre un miglior rendimento di qualità nella squadra, la FIAT Torino comunque vince e convince in questa seconda giornata. Come sempre queste pagine non raccontano la cronaca già ampiamente vissuta sulle pagine delle cronache sportive ufficiali e “linkate” da altri siti… .Qua lasciamo spazio alle opinioni a caldo di coloro che hanno vissuto la partita e regalano agli altri le proprie sensazioni, condividendole da tifosi e sportivi con tutti gli altri. Per iniziare, direi la mia, … che riguarda il controllo della partita da parte della panchina, che mi sembra veramente un cambio di registro importante rispetto agli ultimi anni. La gestione del timone in mano ad un comandante qualificato rende responsabili tutti e darà ad ognuno il proprio spazio. Saper cogliere le occasioni è importante in ogni mondo lavorativo e questi ragazzi sembra proprio abbiano compreso di dover sempre essere pronti: 5 10 20 30 minuti non importa, ma tutto al massimo. “Torino è bella e gioca bene… Che emozione vedere Okeke..così protagonista.. la sua giovane età.. la gioia più grande di questa serata… Proprio il piccolo grande David!” ci scrive Barbara, che da tifosa ha vissuto con emozione questo ritorno al basket europeo concretamente al punto da sentire quasi venire meno la voce per sostenere i colori di Torino, sottolineando la partita “entusiasmante” creata dal giovane neoazzurro della FIAT Torino. “Washington tornato ai suoi livelli di intensità è un piacere morale per tutti coloro che hanno sempre tifato per Torino e creduto nei suoi livelli di gioco su più piani”, ci dice Silvana rilevando l’assoluta “inefficacia” nei semplici numeri delle statistiche che non possono evidenziare tutto il lavoro “occulto” del nostro grande “spettinato”.

“Speriamo che non arrivino troppo stanchi alla fine del campionato, perché la coppa è bella ma io ci terrei di più allo scudetto”, ci dice Paolo dalla tribuna “televisiva”, e, fatti i debiti “toccamenti” di rito, speriamo proprio non accada… “Aux grande in Europa! Rimonta concreta ed efficace quando serve… Okeke mostruoso, potenzialità da giocatore di livello molto alto, e anche tutta la squadra.. con due grandi chicche… i crossover di Garrett (mamma mia!) e Sasha (Vujacic ndr) che si butta per terra rischiando di sbucciarsi le ginocchia (da un 2 volte campione NBA un grande esempio). Quest’anno ci siamo…eccome”. Questo il commento di Simone che come sempre riesce a vedere anche negli angolini delle partite. “Sono contenta perché Torino ha carattere, e non è mai morta, Torino non crolla mai, almeno fino ad adesso, e grazie al lavoro silenzioso di Deron Washington unito al grande compito svolto da tutti gli altri avremo sicuramente spazio per future soddisfazioni”, commenta Sabrina dalla balaustra. Sicuramente abbiamo tre star quasi consolidate: Patterson, Garrett, Mbakwe che non dovremo mai dare per scontati ma contenti di averli in squadra. Un “animale” da competizione quale pochi altri: Sasha Vujacic. Un campione senza bisogno delle mie parole, con uno sguardo da ragazzo che adora ciò che fa e adora il pubblico che a sua volta lo ricambia. Un vero guerriero, può anche sembrare non al massimo ma quando la gara si fa dura lui esce alla “stragrande”, e sembra proprio vivere per quei momenti! “Una squadra con tante figure eccellenti e tanti campioni “occulti”: Jones e Iannuzzi su tutti!” un commento dalla mail di Giovanni, e direi che non si può che essere d’accordo con lui. Jones è probabilmente molto più solido di quello che la situazione estiva avesse fatto sembrare e direi complimenti a chi l’ha scelto: non sono solo quelli delle altre squadre a guardare lontano, ma si sa, per qualcuno l’erba del vicino… . In sintesi… una squadra che ci sembra ben costruita e con tante armi ancora da rodare al meglio (vedi i nostri due eroi dell’altr’anno Valerione Mazzola e capitan Poeta), ma il percorso è ancora lungo e il tempo non mancherà a tutti per mettersi in mostra! GO AUX!

.

PS: splendida l’idea delle sciarpe commemorative della serata numerate…saranno un ricordo splendido negli anni a seguire per tutti coloro che le hanno acquistate e le terranno con cura nelle proprie bacheche!

Paolo Michieletto

Per scrivere su ilgrandebasketvistodallacurva: torinesesport@yahoo.com