SPORT- Pagina 394

A DUE GIORNATE DALLA FINE DEL CAMPIONATO SFUMA IL SOGNO PLAYOFF PER FIAT TORINO

Di Manuela Savini

Con la sconfitta casalinga contro Sassari si sono ridotte ad un lumicino le speranze per la squadra torinese di agguantare almeno l’ottava posizione in classifica, utile per qualificarsi ai playoff di fine stagione.

Dopo l’entusiasmante successo contro Cantù di un mese fa, le quattro sconfitte consecutive (Pistoia, Caserta, Reggio Emilia ed infine Sassari) sono costate carissime ad una squadra che sembrava essere in grado di raggiungere un obiettivo non programmato ad inizio stagione. Tanto cuore, grinta e determinazione non sono bastati a colmare le mancanze dovute a qualche passo falso di troppo ed ad un livello tecnico ancora un po’ inferiore a quello delle dirette concorrenti. Mancano ancora due partite e le sorprese potrebbero ancora arrivare, ma Fiat Torino non può più perdere e deve sperare che Pistoia, Capo d’Orlando e Brescia non ne vincano alcuna. Già qualificate per i playoff sono la capolista indiscussa, Emporio Armani Milano, Umana Reyer Venezia che ha saputo conquistarsi la seconda posizione nel girone di ritorno, superando Avellino e Reggio Emilia; già qualificate anche Trentino e Sassari. Per gli ultimi due posti in chiave playoff, Pistoia e Capo d’Orlando sembrano le favorite, anche se la squadra siciliana arriva da risultati poco convincenti e Brindisi potrebbe approfittare del suo momento negativo. In zona retrocessione ci sono, invece, Pescara e Cremona che faranno di tutto per salvarsi.Prossimo incontro fuori casa, sabato 30 aprile alle ore 18.15, per la sfida Germani Basket Brescia vs Fiat Torino

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CLASSIFICA (28a giornata): +Milano 44; +Venezia 38; +Avellino 36; +Sassari 34; +Trentino, -Reggio Emilia 32; +Pistoia e -Capo d’Orlando 28; -Brindisi 26; -Brescia, -Varese e –Torino 24;+-Cantù e +Caserta 22; -Pesaro 18; +Cremona 16.

La partita contro Sassari è sembrata la fotocopia di quelle precedenti in cui Torino era partita con determinazione e sicurezza, raggiungendo anche un buon vantaggio fino all’intervallo, salvo poi scemarlo nei successi due quarti. Così è accaduto contro Sassari: la squadra del coach Vitucci ha chiuso il secondo quarto avanti di 17 punti, per poi aumentarlo (+21) e subito dissiparlo nel terzo quarto, fino ad andare in svantaggio nell’ultima frazione di gioco perdendo la partita.Sassari ha conquistato questa vittoria, dimostrando ancora una volta di meritarsi il primato nel girone di ritorno e di essere una squadra che può e deve ambire ai vertici del basket italiano ed europeo. Come ha detto il capitano di Fiat Torino, Beppe Poeta, prima della sfida, la squadra sarda si è dimostrata “lunga, solida, con tanti elementi di valore in ogni comparto. Difende bene ed ha validi tiratori, in più è fisica“, mentre la squadra torinese è riuscita solo fino a tre quarti gara a “giocare una gran partita in difesa e contropiede.”Il fatto che Fiat Torino non sia riuscita a mantenere il vantaggio contro Sassari, così come contro Reggio Emilia, Caserta ed altre squadre, deve fare riflettere la dirigenza che pur avendo elogiato il lavoro svolto dalla componente tecnica e da chi ha costruito la squadra, ha dovuto prendere atto con rammarico dell’assenza, nel momento decisivo della stagione, di due pedine importanti come Washington e Wright. La panchina, forse troppo corta degli ultimi mesi a causa di una serie di concomitanti infortuni, ha probabilmente compromesso l’ottimo campionato che comunque la squadra del coach Vitucci ha disputato.

Giusta quindi l’analisi di Poeta quando, prima della partita contro Sassari, aveva dichiarato “Anche se abbiamo perso le ultime tre partite non mi sento di dire che la squadra sia in un brutto momento tecnico. Abbiamo a mio parere espresso una buona pallacanestro rimanendo avanti per 9 quarti su 12 nelle ultime uscite. Poi siamo calati nel finale pagando le tante assenze ed un briciolo di sfortuna, soprattutto un comprensibile calo fisico. Non abbiamo mai pianto in questo campionato, ma è innegabile constatare che solo in 10 occasioni su 26 siamo scesi sul terreno di gioco con la formazione al completo. Le assenze di Deron e di Chris si sono fatte sentire eccome, anche se abbiamo cercato in tutti i modi di colmarle. Se la sorte ci avesse aiutati potremmo essere tranquillamente a quota 28 punti”. Occorre riconoscere, in effetti, una certa sfortuna alla squadra di Vitucci se non altro per aver accumulato diversi infortuni e quasi tutti nello stesso periodo.

 

Fiat Torino, comunque, ha dimostrato di essere un ottimo gruppo e di buon livello tecnico e come ha spiegato il DG di Fiat Torino Renato Nicolai –Non dimentichiamo poi il campionato scorso, quando tutti ci davano per spacciati a 7 giornate dalla fine e con gli scontri diretti sfavorevoli. Siamo riusciti a salvarci conquistando 5 vittorie negli ultimi 7 incontri. Permanenza in A conquistata sul campo contemporaneamente alla battuta d’arresto di Virtus Bologna sul parquet di Reggio Emilia. Continuo a ritenere che la Fiat Torino possa vincere contro chiunque. Il rammarico di aver perso nel momento decisivo della stagione due giocatori fondamentali come Washington e Wright è mitigato dal fatto che dietro di loro altri giocatori stanno facendo bene, ad ulteriore testimonianza della bontà del lavoro svolto dalla componente tecnica e da chi ha costruito la squadra“.

Questi i parziali contro Sassari: 19-14, 30-18, 14-27, 16-28

 

Queste le formazioni:

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, DJ White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Okeke 18, Cuccarolo 14, Hollins 15, Vitale 23, Crespi 33; All. Vitucci.

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SASSARI: Bell 15, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 6, Lydeka 9, Savanovic 12, Carter 11, Stipcevic 10, Lawal 17, Monaldi n.e., Lighty 7, Ebeling n.e.; all. Pasquini.

 

 

 

Foto: Fiat Torino Auxilium

Conto alla rovescia per la Mezza Maratona di Varenne

E’ partito il conto alla rovescia per la Mezza Maratona di Varenne edizione n. 8, mancano solo pochi giorni all’appuntamento a Vigone per domenica 30 aprile.

Mentre ci sarà la 5^ WalkinVarenne, camminata di 8,5 km., che si svolgerà lunedì 1° maggio.Vigonechecorre, società organizzatrice, ha ufficializzato la lista dei top runner, che cercheranno di battere i record della manifestazion detenuti da Ahmed Nasef 1h06’18” e Valeria Straneo 1h13’55”.In campo maschile riflettori puntati sul keniano Paul Tiongik. L’atleta ventisettenne è tesserato per le Alpi Apuane e si presenta a Vigone con un freschissimo secondo posto alla Mezza maratona di Firenze (9 aprile) dove ha chiuso con il suo personale di 1h02’37”. E’ sicuramente un fuoriclasse e potrebbe frantumare il record della manifestazione, visto che in altre maratonine ha sempre chiuso intorno a 1h03’.   Tra gli atleti di casa ci saranno Andrea Feltrin tesserato per Giannonerunning con un personale di 1h09’47” e Luca Cerva Perolin portacolori del Libertas Forno che vanta 1h09’27”.Anche in campo femminile si presenta una keniana, vera incognita, da pochissimo in Italia, Winfrida Moraa Moseti, vincitrice ieri della 28^ La Lagarina, corsa su strada trentina.  A difendere la corsa in rosa ci saranno Elisa Stefani, classe 1986, tesserata per il Brancaleone di Asti con un personale di 1h14’53” siglato nel 2013, la cussina Abera Tarikua Fiseha e Antonella Gravino dell’Equilibra Running Team.Ci saranno a disposizione dei partecipanti dei pace maker per 1h30’, 1h45’, 2h. Prima della partenza sfilerà la fanfara dei bersaglieri La Marmora di Torino. TRS sarà la radio ufficiale della manifestazione con spot e interviste e domenica 30 aprile sarà sul campo gara, con oltre due ore di diretta, notizie, interviste, curiosità e tanta musica.

Juve senza problemi, poker facile al Genoa!

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di Claudio Benedetto

Tutto troppo facile, la Juve annichilisce un Genoa remissivo, lo stesso Genoa che all’andata in casa inflisse ai bianconeri una gran lezione di calcio e una cocente sconfitta. Ma è passato un girone intero e le cose sono molto cambiate, la Juve è in piena forma europea e lanciatissima, mentre i Grifoni molto giù di forma e di classifica sono addirittura sull’orlo della caldissima zona retrocessione con Empoli e Crotone che da dietro stano arrivando davvero di corsa. Ma veniamo alla partita di oggi.

Allegri cambia qualcosa ma senza stravolgere il modulo: in difesa, oltre a Bonucci, giocano Benatia e Barzagli con Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce a sostituire Alex Sandro e Cuadrado, in mezzo, complice la squalifica di Pjanic, torna Marchisio al fianco di Khedira, davanti il solito trio.

La Juve parte molto forte, evidente l’intento di ottenere il massimo senza troppo sforzo. Dopo le prime schermaglie tutto si risolve in poco più di un minuto, a cavallo del 17′ minuto: goffo autogollonzo di Munoz su azione di Marchisio e solito gol di Dybala con micidiale tiro a giro sul palo lungo, 2-0 a neanche un quarto di gara. Il Genoa rimane come imbambolato e Mandzukic chiude la pratica al 41′: azione di Asamoah e gran tiro a giro del croato che si insacca nell’angolo, bel gol e partita finita già all’intervallo!

Nella ripresa i bianconeri continuano a tenere in mano il pallino del gioco e non mollano: Bonucci al 7’ si vede annullare un gol per dubbio fallo visto dall’arbitro in mezzo all’area e poi al 19’ con una grande azione personale segna il 4-0 definitivo.

Con la partita definitivamente chiusa, Allegri dà spazio agli ex genoani che ora vestono il bianconero: entrano in successione Rincon, Sturaro e poi anche Mandragora, al suo debutto ufficiale. Ultima cosa da segnalare… oltre ai quattro gol, la Juve ha anche colpito 3 pali con Higuain, Marchisio e Asamoah, ma questo è proprio un dettaglio!

La Juve, in attesa che domani la Roma giochi a Pescara, si porta a +11 sui giallorossi con solo più 5 partite alla fine del Campionato, sesto scudetto consecutivo sempre più vicino, come ha ammesso a fine gara persino mister Allegri, e barra dritta verso la Champion’s e verso la doppia sfida con il Monaco… a questo punto si comincia davvero a sognare!

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I Granata vincono in trasferta: 3-1 con il Chievo

I Granata vincono  in trasferta 3-1 contro  il Chievo Verona. Il Toro è quindi al nono posto in classifica. Nel secondo tempo i goal, con il risultato sbloccato  al 7′ da Ljajic, poi il raddoppio di  Zappacosta,  febbricitante e subentrato all’infortunato De Silvestri al 24′. Pellissier segna invece  al 20′ della ripresa, ma Iago Falque conclude sul 3-1 finale. I giocatori del Toro erano schierati con il 4-2-3-1,  modulo che valorizza l’ attacco. Non segna capitan Belotti, ma dà ottima prova in campo. Per il Chievo è  la quinta sconfitta consecutiva.

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Juventus, la prudenza di mister Allegri

“La Juventus non ha vinto la Champions, il campionato o la coppa Italia. E’ un percorso importante, ma non vuol dire che ci debba essere troppa esaltazione. Serve entusiasmo, ma è l’equilibrio che ti porta a centrare gli obiettivi. Dopo Barcellona il grosso pericolo è che la squadra possa cadere, ma  non deve farlo perché quella col Genoa è una partita che vale lo scudetto”. A parlare con l’Ansa è il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di campionato con i rossoblù. “Preferire il Real Madrid? No, ma  il Monaco ha valori tecnici e tattici importanti e giovani molto bravi. Non ha la storia della Juventus, ma non vuole dire che siamo avvantaggiati”.

Champions: Barcellona-Juventus 0-0

Al Camp Nou di Barcellona è  0-0, e la Juventus si qualifica per la semifinale di Champions, dopo il 3-0 dell’andata. Il sorteggio sarà venerdì a Nyon, in Svizzera. Soddisfatto Massimiliano Allegri: “complimenti alla squadra per quello che sta facendo. La partita è stata molto bella,contro un avversario di grandissimo livello. Non abbiamo sfruttato tutte le  occasioni a campo aperto, e la semifinale è un passaggio verso Cardiff, non un traguardo”. “La Juventus adesso fa paura. Bisognerebbe chiedere alle squadre  avversarie chi non vuole incontrarla in semifinale. E l’obiettivo è andare in finale”. Così, invece,  Leonardo Bonucci, dopo l’incontro.

 

Medaglia d’argento sul ghiaccio parigino di Courbevoie per Lucrezia Beccari

La piemontese Lucrezia Beccari, allenata e coreografata da Edoardo De Bernardis dell’Ice Club Torino ha conquistato la medaglia d’argento nella gara internazionale “Rooster Cup” di Parigi,  svoltasi sul ghiaccio del  Club Olympique  di Courbevoie, nell’ Île-de-France il 14-15 e 16 aprile 2017. La promessa del pattinaggio azzurro ha raggiunto ilpunteggio totale di 104.10, salendo sul secondo gradino del podio ad un soffio dall’oro (mancato per un punto), eseguendo in entrambi i segmenti di gara salti tripli e prestazioni di ottimo livello. La tredicenne Lucrezia Beccari, laureatasi campionessa italiana Novice advanced nel marzo scorso ad Aosta ha pattinato, nel programma corto, sulle musiche del “Notturno” di Grieg,  mentre nel libero – nel quale ha ottenuto in assoluto il miglior  punteggio – ha interpretato una farfalla sulla colonna sonora di “Quinto elemento”. La giovanisima atleta dell’Ice Club Torino, fermata da un grave infortunio all’inizio della stagione che l’ha tenuta lontana dal ghiaccio per mesi, ha dimostrato di possedere una forte personalità che, accompagnata dal talento e dal carattere,  le hanno permesso di distinguersi sia a livello nazionale che internazionale. Sono molto felice della prova di Lucrezia, che ha coronato con un risultato di prestigio la sua performance“, ha affermato De Bernardis, allenatore e coreografo di livello internazionale della Beccari. “Non era facile realizzare dei programmi di gara di così alto livello e l’esecuzione dei salti tripli nelle competizioni rendono Lucrezia molto competitiva anche a livello internazionale come ha dimostrato nella gara di Parigi “.

 Marco Travaglini

 

Il Toro pasquale non va oltre il pareggio

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di Claudio Benedetto

Un Toro volenteroso ma un po’ sprecone non va oltre il pari contro il Crotone nel pomeriggio pre-pasquale di Campionato. Terzo pareggio consecutivo in casa dopo Inter e Udinese, ma oggi si poteva davvero fare di più!

Mihajlovic per la prima volta presenta in partenza il duo offensivo Belotti-Maxi Lopez, piazzando alle loro spalle Ljajic e con la coppia Baselli-Iago Falque a centrocampo.

I granata quindi cambiano modulo, ma questo 4-3-1-2 convince poco, la manovra sembra lenta e la confusione pare davvero tanta, almeno all’inizio.

E’ il Crotone infatti a farsi pericoloso per primo al 20′ ma Trotta prima e subito dopo Crisetig non riescono a concludere un’azione molto favorevole. Scampato il pericolo, il Toro sembra finalmente svegliarsi e comincia a chiudere gli avversari nella loro area con maggiore insistenza trovando un Cordaz, portiere dei calabresi, davvero in grande giornata che riesce a chiudere prima su Belotti poi, con un pizzico di fortuna, su Maxi Lopez e infine su Ljajic, con una grande deviazione sotto l’incrocio.

Nella ripresa si continua sulla stessa falsariga: Toro avanti con impeto e ora anche con continuità, che controlla con facilità ma che sbatte sempre contro il solito super Cordaz. Sembra una partita a senso unico con un unico grande e spesso fortunato protagonista, il portiere! Tiri continui, prima Zappacosta, poi Iago Falque e Boyè, entrato al posto di Maxi Lopez.

Alla fine, tira che ti ritira, Belotti entra in area di potenza e viene a contatto con Ceccherini, rigore generoso e gol del Gallo che stavolta realizza con un secco rasoterra nell’angolo.

Sembra fatta ma, dopo altre azioni buttate alle ortiche, i granata subiscono il pareggio dei calabresi propiziato ancora una volta da gravi errori difensivi, in particolare di Hart. Davvero un gran peccato!

Finisce con il Toro deluso e il Crotone del sempre amico e amato Davide Nicola, ex giocatore granata, che festeggia a bordo campo un punto che pareva avere il dolce sapore della speranza fino a quando da Firenze non è arrivata la notizia del gol su rigore dell’Empoli, diretto avversario dei calabresi nella lotta salvezza, che batteva i viola. Delusione anche per il Crotone che comunque lotterà fino all’ultimo!

Davvero una grande Juve!

Che il sogno abbia inizio… una Juve davvero bella si regala una vera notte da Champion’s!

di Claudio Benedetto

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L’andata dei quarti di Champion’s finisce 3-0 e la Juve si regala una serata indimenticabile, gloriosa, dove il risultato, per assurdo, non rende neanche in pieno la differenza di valori vista stasera in campo: tattica perfetta, grande forma fisica, nessun errore in difesa e soprattutto un Dybala monumentale che segna due bellissimi gol e che, lui che all’epoca ancora non c’era, regala una bella rivincita ai bianconeri dopo la delusione di Berlino. Stadium al gran completo, 41 mila spettatori, una gran coreografia di sciarpe e bandiere ma soprattutto un tifo infernale che, come sempre, da un lato esalta la squadra di casa e dall’altro annichilisce ogni avversario, anche quelli che sembrano davvero più forti. 

I bianconeri partono con l’ormai collaudato 4-2-3-1 di stampo molto europeo e spingono fin da subito, è solo il 7′ quando Dybala, innescato bene da un imprendibile Cuadrado, la piazza a giro sul palo lungo, Juve 1 – Barcellona 0!Reazione sterile del Barça che però sfiora il pari con Iniesta, Buffon, molto reattivo, fa un mezzo miracolo e il pericolo è scampato. Passa appena un minuto e, al 22′, la Juve raddoppia: azione travolgente di Mandzukic che serve Dybala, gran tiro nell’angolo e 2-0.Nella ripresa Luis Enrique prova a fare qualche aggiustamento tattico ma il Barcellona continua a tenere possesso della palla molto sterile, anonimo. E’ sempre la Juve che si fa pericolosa: Higuain, nel giro di un minuto, ha due occasioni enormi per arrotondare il punteggio ma le sbaglia entrambe tirando prima troppo debolmente e poi, tutto solo davanti al portiere, facendosi respingere il tiro da Ter Stegen. Poco dopo Chiellini, su corner di Pjanic, approfitta ancora una volta delle debolezze difensive dei blaugrana e triplica di testa dopo aver anche colpito il palo, Juve 3 – Barça 0.Il 3-0 finale scatena la festa dello Stadium e dà un bel vantaggio, anche psicologico visto come è maturato sul campo, ai bianconeri. Mercoledì prossimo, dunque, ritorno al Camp Nou con il Barcellona che, dopo aver ribaltato 4 gol al Paris Saint Germain, cercherà una nuova remuntada. Ci sarà ancora da sudare, le grandi stelle blaugrana viste stasera non sembrano poter impensierire più di tanto l’attenta difesa bianconera che stasera con Chiellini e Bonucci ha davvero dato prova di grande solidità, ma si sa… il pallone è rotondo e i catalani fanno sempre paura, da stasera un po’ meno, ma comunque fanno sempre paura!

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Paracanoa, sempre più ricco il medagliere di Veronica

Si arricchisce sempre più il medagliere di Veronica Biglia, atleta di paracanoa residente a Gabiano e atleta del CUS Torino. Lo scorso 5 marzo, nelle acque di Castelgandolfo, ha vinto il Campionato Italiano Campo Corto in V1, categoria VL2, nei 2000 m. Poi si è imposta a Candia Canavese nella Gara di Velocità nei 200 m in V1, categoria VL2; il giorno seguente, per finire in bellezza, ha vinto il Campionato Italiano di Fondo in V1, categoria VL2, nei 3000 m, sempre a Candia Canavese. La Biglia, allenata da Matteo Tontodonati, come detto gareggia con i colori del Cus Torino.

Massimo Iaretti