Il presidente granata, Urbano Cairo, ha spiegato a ‘Radio anch’io sport’, la decisione di esonerare Mihajlovic e sostituirlo con Walter Mazzarri. Sul tecnico serbo ha detto: “è un buon allenatore, ha fatto cose importanti, con noi è rimasto un anno e mezzo, per più di 60 partite. Ma già nel ritorno della scorsa stagione le cose sono andate meno bene e in questo campionato non s’è mai visto il Toro che io voglio. Resta la stima per la persona e l’allenatore”. E aggiunge: “volevo portare Mazzarri al Toro già nel 2007, ma era impegnato con la Samp. Ho continuato a seguirlo e quando era libero ne ho approfittato. E’ un uomo totalmente focalizzato sugli obiettivi in partita, già nel suo primo allenamento l’ho visto molto attento ad ogni dettaglio, in modo maniacale, che ritengo una cosa importantissima: anch’ io sono così”.
Juve, la soddisfazione di Allegri
Massimiliano Allegri commenta come di consueto su Twitter la partita dei bianconeri. Questa volta a proposito della vittoria sofferta per 1-0 contro il Cagliari: “Abbiamo vinto una partita fisica, su un campo difficile. Ora i ragazzi si godano un po’ la pausa: ci aspetta una seconda metà di stagione di lavoro per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi!”.
Mihajlovic esonerato da Cairo, arriva Mazzarri
Sinisa Mihajlovic è stato ufficialmente esonerato dopo la sconfitta con la Juventus di ieri sera. L’annuncio è apparso sul sito del Torino: “A Sinisa e al suo staff i ringraziamenti per l’impegno e per la passione dimostrati in questi 18 mesi in granata”. Il presidente granata Urbano Cairo ha la decisione nella notte a fronte degli scarsi risultati in campionato che hanno allontanato il Toro dalle prime sei posizioni e dalla zona Europa League. Mihajlovic dopo la sua espulsione dal campo per la sua protesta contro il secondo gol juventino non si era presentato in sala stampa, dove si era fatto sostituire dal vice Attilio Lombardo. Il Toro e Walter Mazzarri hanno intanto trovato l’accordo. L’allenatore, l’11° del Torino, chiedeva un ingaggio per un periodo più lungo rispetto a quello proposto dalla società granata. Il contratto durerà così fino al 30 giugno 2020.
(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
La Juve, che ha battuto i Granata 2-0 nel derby all’Allianz Stadium è la quarta e ultima semifinalista di Coppa Italia. Le reti: al 15′ Douglas Costa,e nel secondo tempo al 67′ Mandzukic. L’arbitro Doveri ha convalidato il secondo gol avvalendosi della Var, ma il Torino ha contestato la decisione affermando l’esistenza di un fallo a centrocampo da parte di Khedira su Acquah. La vivace protesta di Sinisa Mihajlovic gli ha provocato l’espulsione. Prossima sfida dei bianconeri con l’Atalanta, vittoriosa sul Napoli. Le partite di andata il prossimo 31 gennaio e quelle di ritorno il 28 febbraio.
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MIHAJLOVIC L’agenzia Ansa scrive di “insistenti voci di un esonero dell’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovi”. Il presidente Urbano Cairo avrebbe già preso la decisione subito dopo la bruciante sconfitta nel derby di Coppa Italia.
ALLEGRI “All’inizio abbiamo rischiato: ci siamo addormentati e loro sono stati bravi a giocare sulle ripartenze. Nel secondo tempo la partita è stata diversa, noi abbiamo avuto diverse occasioni e sono contento di quanto è stato fatto”.
E’ stata una partita strana, con un pubblico pronto tranquillamente per la prima volta ad accettare una sconfitta onorevole, tanto sembrava sicuro il risultato. Senza il pivot titolare (Mbakwe), dopo una brutta sconfitta (Trento), la partita con la squadra tedesca che vince senza fatica contro quasi chiunque sembrava uno scontro tra gladiatori e gente senza armi in un’arena pronta ad apprezzare qualsiasi sforzo per sopravvivere, salvo poi tributare gli onori per una disfatta annunciata. E invece i primi minuti fanno presagire uno sguardo diverso dai giocatori: quelli di Torino a dire a sé stessi “Perché no?” e quelli tedeschi a pensare “Tanto appena spingiamo gli rulliamo sopra…”.
Ma non è andata così. Torino ha deciso che è una squadra, nonostante momenti altalenanti tra umori divergenti e tristezze incombenti, e quindi ci ha provato e ci è riuscita.
Divertente, ma sicuramente non per lui, lo sguardo di Djordjevic, l’allenatore avversario, che come Menetti (allenatore di Reggio Emilia) si trova sconcertato a guardare una squadra, la sua, che non riesce minimamente né a contenere né a reagire ai colpi di velocità che i giocatori di Torino muovono al corpo del suo Bayern Monaco. Da sottolineare comunque gli applausi a lui tributati dal pubblico del Palaruffini al momento della presentazione delle squadre e la sua risposta con il segno “del cuore” verso il pubblico: curioso e particolare questo affetto solo di stima verso la bravura dell’ex giocatore e dell’attuale allenatore.Ma, parlando di allenatori, è splendida per la prima volta la reazione emotiva di Banchi verso il pubblico che forse non aspettava altro per andare ancora oltre il proprio sostegno verso questa squadra di talento, genio e, ovviamente, sregolatezza. Emoziona sempre quando il proprio conducente incita in maniera positiva sia la propria squadra che il proprio pubblico ad elevare il sostegno. E la FIAT Torino ha resistito a tutto.
I lunghi di riserva oggi non lo sono stati: Iannuzzi, che per la prima volta ha giocato con forza e volontà che vorremmo sempre vedere e Mazzola che ha usato tutta la forza possibile contro i lunghi “feroci” ma corretti, o almeno dalla curva così sembrava, senza timore e uscendone intatti e vincitori.
E’ ovvio che la prova di “Duck” Garrett, che con le sue movenze e il suo stile ineguagliabile nella velocità dei suoi piedi e delle mani, sia stata fondamentale per la vittoria. Ma anche super Patterson, che abbiamo visto finalmente tornare al sorriso aperto e sincero, e il solito Washington sono stati fondamentali.
Gli altri sono stati parte attiva della vittoria, Vujacich che sta tornando gradualmente in partita anche se il tiro deve ancora tornare al meglio ma la sua intensità difensiva è oltre il livello di quasi ogni altro; Jones con la difesa e le sue entrate in momenti decisivi. Tra l’altro, il povero Jones è sovente, quando in campo, quello “selezionato” per l’ultimo tiro a pochi se non pochissimi secondi dalla fine dei 24” e i suoi errori sono da comprendere per la difficoltà estrema e la pressione difensiva che in quel momento la squadra avversaria pone su chi ha la palla.Okeke sta diventando un giocatore completo e l’esperienza lo aiuterà ad essere sempre meglio e il buon Poeta ha contribuito a reggere la squadra in momenti di alta intensità finale.
La partita è “partita” lenta, con emozioni graduali, e il pubblico sembrava prima dire “vabbè… tanto adesso si svegliano e ci massacrano” e poi a chiedersi “…ma è vero, forse…” e poi “ma allora siamo forti!”, fino a “…a me il Bayern non sembra tutta ‘sta cosa…”. Solo che il Bayern è forte e tanto, e quindi diamo anche i meriti alla nostra squadra di essere in grado, quando riesce a correre secondo i suoi ritmi, a far sembrare deboli squadre che altrimenti giocano in altro modo. I commenti di quest’anno dei coach di Milano, Reggio Emilia e Bayern Monaco che se confrontati dicono tutti la stessa cosa, cioè “non mi spiego il modo in cui hanno giocato i miei questa sera”, forse forniscono un indizio sulla causa delle loro sconfitte: la FIAT Torino è forte, quando se lo ricorda e quando tutti insieme decidono di esserlo. Go AUX è il grido della curva che ha sempre sostenuto questa squadra e che crediamo che non chieda altro che l’impegno come ieri sera per essere felice ed orgogliosa di loro. Vincere o perdere, dipende anche dagli altri. Ma la vittoria non è solo quella con i punti.
Paolo Michieletto
Allegri: “Juve, vietato sbagliare”
Massimiliano Allegri vuole due vittorie dalla sua Juventus prima della pausa di gennaio. Così l’Ansa riporta le sue parole: “Domani e sabato non possiamo sbagliare, altrimenti buttiamo via tutto quello che abbiamo fatto finora. Contro il Torino dobbiamo prendere la qualificazione in Coppa Italia, sabato a Cagliari i tre punti. Dall’ottava giornata in poi si decide il campionato. Dovremo restare attaccati, perchè poi recuperare diventa difficile”.
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Per Massimiliano Allegri il 2017 è stato un anno “che ha regalato tante soddisfazioni”. Così nel suo tweet di fine 2017 saluta l’anno che si sta per concludere augurando un buon 2018 “a tutti quelli che amano questo sport e che soffrono ogni weekend per la propria squadra, di qualsiasi colore sia la maglia!”. Sui social scrive anche Paulo Dybala, “due gol e una vittoria a Verona. Sotto con il 2018 ora”. “E’ solo l’inizio. Non ci fermeremo”, le parole scritte su Twitter da Chiellini dopo la vittoria di Verona.
(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
Sinisa Mihajlovic commenta su Premium il pareggio interno col Genoa per 0-0: “Purtroppo è arrivato un altro pareggio anche se oggi non posso rimproverare niente ai ragazzi. Abbiamo giocato a una porta sola, abbiamo subito solo un tiro, abbiamo tirato in porta 12 volte e Perin ha fatto i miracoli. Ci dispiace perché non ci va mai bene ma con le tante assenze che abbiamo non potevo chiedere di più. Meritavamo di vincere ma se non facciamo gol diventa difficile vincere. Ci mancava mezza squadra ma oggi gli undici che hanno iniziato hanno fatto bene. I fischi dei tifosi? Oggi sono ingenerosi, la squadra ha dato il massimo, abbiamo cercato la vittoria fino alla fine.”
(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
NUOTO Coppa Brema, CN Torino secondo in A1 maschile
Sono ufficiali le prime 19 posizioni delle classifiche maschile e femminile del Campionato Nazionale a Squadre di nuoto – Coppa Caduti di Brema, sulla base delle fasi regionali organizzate dai vari Comitati. Le prime 8 società maschili e femminili parteciperanno alla finale nazionale di serie A1, in programma domenica 15 aprile allo Stadio del Nuoto di Riccione, all’indomani dei Campionati Italiani Assoluti Primaverili (10-14 aprile). Nella stessa sede e data le società classificate dal nono al 16esimo posto parteciperanno alla finale nazionale di serie A2. Le società posizionate dal 17esimo posto in poi compongono la classifica nazionale di serie B1. Splendido secondo posto per la squadra maschile del Centro Nuoto Torino, che ha totalizzato 12523 punti piazzandosi alle spalle del Circolo Canottieri Aniene campione d’Italia (13027) e davanti all’Imolanuoto (12478), terza. In primavera la formazione torinese sarà quindi ai blocchi di partenza della finale di A1, con l’ambizione di salire sul podio nazionale. In campo femminile ben tre società del nostro Comitato hanno chiuso la fase regionale nelle prime 19 d’Italia. Decimo posto per la Rari Nantes Torino, che sarà quindi impegnata nella finale di A2 con il secondo miglior punteggio di qualificazione. Ad accompagnarla a Riccione ci saranno le ragazze del Centro Nuoto Torino, 15esime assolute e settime in A2. La Coppa Brema della Dynamic Sport si ferma invece alla fase regionale, ma per la squadra piemontese c’è comunque la soddisfazione del secondo posto di serie B1 (18esimo assoluto), alle spalle del Tiro a Volo Nuoto e davanti alla Polisportiva Comunale Riccione.
Quando lo sport è storia (torinese)
Il 20 gennaio, alle ore 17, presso l’Auditorium Giovanni Arpino, Via Bussoleno 50, in anteprima per Torino, Victor Vegan presenterà il docu-film che narra gli albori del calcio italiano, passando per Inghilterra e Svizzera.
Il calcio italiano inizia a Torino con Edoardo Bosio (Torino, 1864 – Davos, 1927). D’origine svizzera ma torinese d’adozione con madre inglese, Bosio è un commerciante di articoli ottici e fotografici. Durante i suoi viaggi in Inghilterra per lavoro, a Nottingham assiste spesso ad incontri di football disputati da colleghi inglesi. Pensa subito di importare questo nuovo gioco anche in Italia. Quando ritorna a Torino, nella primavera del 1887, fonda un club sportivo dove praticare alpinismo e canottaggio nel periodo estivo ed il football nel resto dell’anno e che in breve tempo diviene il “Football & Cricket Club Torino”, vero e proprio ente calcistico con divisa rossonera dove, oltre a Bosio, militano i primi calciatori torinesi.
La storia si dipana, mettendo in risalto l’importanza degli svizzeri nel portare a Torino il gioco del calcio, fino ad arrivare alla fondazione del Football Club Torino nel 1906.
Alcune riprese sono state girate al Villaggio Leumann, con un ricordo di Napoleone Leumann, illustre imprenditore svizzero.
Ingresso gratuito, ma posti limitati.
Prenotazione obbligatoria ai numeri 347 3596056 – 333 3923444
Associazione Amici della Scuola Leumann
info@villaggioleumann.it
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