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Conto alla rovescia per l’arrivo in Piemonte del Grand Départ del Tour de France

Conto alla rovescia per l’arrivo il 1° luglio in Piemonte del Grand Départ del Tour de France che per la prima volta parte dall’Italia. Ieri, a Firenze, città da cui prenderà il via la Grande Boucle a fine giugno, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno partecipato alla giornata che celebra i 100 giorni dall’avvenimento storico.

Proprio in omaggio al Tour, ieri e questa sera a Torino la Mole Antonelliana, i ponti lungo il Po e Palazzo Civico vengono illuminati di giallo, colore ufficiale della competizione ciclistica.

Il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo hanno annunciato le prime iniziative collegate al passaggio della tappa che la Regione Piemonte, il Comune di Torino, Visit Piemonte, Turismo Torino e Provincia e gli altri enti coinvolti dal Tour presenteranno nei prossimi mesi. Tra queste, un itinerario del gusto, che sarà proposto in occasione della tappa. L’eccellenza dell’enogastronomia piemontese si intreccerà così al ciclismo e alla sua storia per raccontare il valore di luoghi straordinari, dando vita a una narrazione che attraverserà idealmente il percorso affrontato in gara dai ciclisti.

Guardando al percorso, la terza tappa della 111esima edizione, con i suoi 231 chilometri, è la più lunga delle 21 in programma: partirà lunedì 1° luglio da Piacenza e dopo 58 chilometri raggiungerà il Piemonte. Qui la corsa si infiammerà subito grazie al gran premio della montagna sulla salita di Tortona: un omaggio al Campionissimo, il piemontese Fausto Coppi. A seguire, virata su Alessandria, fino a raggiungere l’Astigiano prima, con passaggio a Nizza Monferrato e Canelli, e il Cuneese poi, con le salite di Barbaresco e Sommariva Perno intervallate dall’attraversamento di Alba: un autentico viaggio del gusto tra le colline Unesco di Langhe, Monferrato e Roero. Il gran finale nel Torinese: Carmagnola con vista su Stupinigi e poi Torino, con un arrivo spettacolare che esalterà le ruote veloci del gruppo. E il giorno successivo si bisserà con la partenza da Pinerolo.

Sarà un’occasione straordinaria di visibilità per il Piemonte, i suoi centri storici ricchi di cultura e tradizioni, i suoi paesaggi mozzafiato e le sue eccellenze: il Tour de France è la principale competizione ciclistica al mondo e la terza competizione sportiva per interesse e ricavi dopo le Olimpiadi estive e i Mondiali di calcio, con ogni tappa che viene seguita mediamente da 12 milioni di telespettatori sintonizzati da 200 Paesi.

Un’eccezionale vetrina, ma anche un volano di effetti positivi per tutto il territorio. L’impatto sull’economia locale, partendo dall’analisi dei dati relativi alle grandi partenze organizzate in precedenza, è quantificabile per il Piemonte in una ricaduta compresa tra i 5,1 milioni e i 15 milioni di euro.

Il 2023 – dichiara il presidente del Piemonte, Alberto Cirio – si è chiuso nella nostra regione con oltre 16 milioni di presenze turistiche, un nuovo record che conferma una vocazione che stiamo consolidando ancora quest’anno puntando sulle bellezze architettoniche e naturalistiche del nostro territorio, sui grandi eventi, anche sportivi, a partire dal Tour de France, e sulla nostra straordinaria ricchezza enogastronomica. Il Tour rappresenta per il Piemonte un’occasione imperdibile e stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze per renderlo un evento unico, per gli atleti, per il pubblico, per le nostre comunità e anche per chi guarderà le nostre splendide terre in diretta da tutto il mondo”.

Sicuramente la tappa ospitata dal Piemonte sarà una di quelle più spettacolari di questo inizio di Tour de France. Il nostro territorio offrirà un percorso movimentato che darà vita a una gara emozionante – afferma l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca -. E questa, se ci pensiamo, è una caratteristica delle competizioni sportive che si svolgono in Piemonte. Sono inoltre certo che anche sul piano dello spettacolo paesaggistico veicolato dai cameramen del Tour la nostra regione avrà molto da dire a tutti gli spettatori internazionali che seguiranno l’evento da casa”.

Per la nostra città – è il commento del sindaco di Torino Stefano Lo Russo – il 2024 si contraddistingue come un anno all’insegna dei grandi eventi sportivi. In questa cornice, l’arrivo del Tour de France rappresenta non soltanto un momento storico ma anche l’opportunità di ribadire come il nostro territorio sia palcoscenico ideale per eventi di portata globale. Siamo davvero orgogliosi di aver portato a Torino il Tour, uno degli eventi più seguiti al mondo, che contribuirà certamente a posizionarci ancora di più al centro delle rotte internazionali”.

Sarà un’ulteriore cassa di risonanza il menù tutto giallo disegnato dal Piemonte. La proposta gastronomica si compone di tre speciali creazioni – un cocktail, un piatto e un dolce – preparate da protagonisti del territorio con prodotti tipici piemontesi legati a tre luoghi attraversati dalla tappa piemontese del Grand Départ: l’Alessandrino, i luoghi patrimonio Unesco di Langhe, Monferrato e Roero e poi il Torinese.

Si comincia con una proposta per l’aperitivo, “La Musette”, in onore della borsa del ciclista, nato dal talento e dall’estro di Luigi Barberis, bartender della provincia di Alessandria, a base di succo di limone, sciroppo salato alla camomilla, bitter bianco – liquore che tra gli ingredienti contiene le erbe piemontesi artemisia e genziana -, cedrata e ghiaccio.

I paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe, Monferrato e Roero, hanno ispirato, ad Alba, lo chef stellato, appassionato di bicicletta, Enrico Crippa per la creazione del piatto omaggio al Tour de France: sarà il riso il cardine della sua proposta, un chiaro rimando alle origini brianzole dello chef e anche alla straordinaria produzione piemontese, colorato dal giallo dello zafferano accompagnato da un ragù di fegatini, che rimandano ai mercati rionali fiorentini in un percorso che dalla partenza del Tour accompagna il palato fino al Piemonte. Il piatto “Omaggio al Tour de France” sarà inserito in carta, tra le proposte del Menu Seasonal Things per tutta la durata della corsa, dal 29 giugno fino al 21 luglio.

Dopo la volata della carovana gialla dalla Palazzina di caccia di Stupinigi, Residenza Sabauda, patrimonio mondiale dell’Unesco, l’arrivo nella capitale piemontese, ultima città di tappa del Grand Départ, è all’insegna della dolcezza. Qui, per l’evento ciclistico, anche il gianduiotto, cioccolatino tipico torinese che deve la sua forma iconica al cappello di Gianduja, la maschera del carnevale piemontese, si veste di giallo. La pralina, composta da nocciole tostate e macinate, cacao amaro, burro di cacao e zucchero, è stata rielaborata dal pasticcere Giovanni dell’Agnese, Maestro del Gusto di Torino e vicepresidente Ascom-Epat. Il gianduiotto diventa giallo in onore della maglia del Tour de France. Il dolce, “Piemonte dolce Tour”, oltre a essere ricoperto da burro di cacao del colore della Grande Boucle, abbina al cioccolato gianduia un inserto di bonet, dessert tipico piemontese realizzato con cacao e amaretti. A coronare la delizia, accanto al gianduiotto, una piccola Mole Antonelliana di cioccolato, monumento simbolo di Torino, e una nocciola del Piemonte. Anche il maestro cioccolatiere Guido Castagna sta lavorando alla creazione di un gianduiotto giallo nella forma a pralina, proposta che potrà essere condivisa dai pasticceri piemontesi.

Il 1° luglio, il Piemonte stabilirà anche un primato: diventerà la prima regione d’Italia ad aver ospitato nello stesso anno la grande partenza delle due maggiori corse a tappe di ciclismo al mondo. Il Grand Départ del Tour sarà infatti preceduto dall’apertura del Giro, che partirà il 4 maggio con la Venaria Reale-Torino.

In questo modo, si rafforza il profondo legame tra territorio piemontese e ciclismo, che qui ha scritto importanti pagine della sua storia, a partire dalle imprese di Fausto Coppi, uno dei più amati atleti di tutti i tempi, capace di vincere cinque volte il Giro d’Italia e due volte il Tour de France. Il suo mito oggi vive sulle vette che lo hanno reso immortale ma anche nelle terre dove è nato e cresciuto. L’emblema di questo ricordo collettivo è Casa Coppi, a Castellania, riaperta grazie anche all’intervento della Regione Piemonte, che ne fa conoscere l’aspetto più intimo e riservato. Questa, comunque, è solo una tappa del viaggio dedicato al Campionissimo: appassionati e visitatori potranno scoprire anche i colli nel Tortonese, con meravigliose colline vitate ed esperienze culinarie senza eguali.

Il Piemonte ha dato i natali a tanti altri campionissimi del pedale, come il canavese Giovanni Brunero, che riuscì a imporsi in tre edizioni del Giro, Costante Girardengo, novese, due volte primo nella classifica finale della Corsa Rosa, proprio come l’aviglianese Giovanni Valetti, il torinese Franco Balmamion e il novarese Giuseppe Saronni, oltre a Luigi Marchisio di Castelnuovo Don Bosco e Francesco Camusso di Cumiana, entrambi vincitori di un Giro. Senza dimenticare Nino Defilippis, ciclista di Torino che tra il 1952 e il 1964 ha vinto nove tappe al Giro, sette al Tour e due alla Vuelta. Fino ad arrivare ai big piemontesi di oggi: dal verbanese Filippo Ganna all’albese Matteo Sobrero, dalla cuneese Elisa Balsamo all’ossolana Elisa Longo Borghini.

Otto Nazioni giovanile, apre Giorgio Cagnotto

La prima medaglia dell’Italia all’Otto Nazioni giovanile è tutta d’oro e porta la firma di Valerio Mosca, romano, 17 anni da poco compiuti, tesserato con la MR Sport F.lli Marconi e allenato dal tecnico degli azzurrini Nicola Marconi, bronzo ai Mondiali giovanili di Montreal 2022, che vince la finale del trampolino da un metro junior con record personale di 492.80 punti. Dieci tuffi, 5 obbligatori e 5 liberi. Davanti da metà gara, buona la gestione generale e pericolo scampato nel penultimo salto, mezzo indietro carpiato, in cui è stato bravo a riprendersi prima dell’ingresso in acqua.

Nazioni

La seconda è un ottimo argento che Sofia Conte e Beatrice Gallo conquistano in coppia nei tre metri sincro ottenendo 228.30 punti e chiudendo a -20 dalle tedesche Emily Deml e Henni Luise Mehner.

Sofia Conte, 14 anni della MR Sport F.lli Marconi e Beatrice Gallo, 16 anni da compiere il 19 aprile delle Fiamme Oro, sono allenate rispettivamente da Nicola Marconi e Francesco Dell’Uomo. Cinque salti e una condotta di gara tutta in crescendo. Alle loro spalle la coppia norvegese.

“Sono molto contento per tutti e tre e perché sono arrivate le prime medaglie – commenta Nicola Marconi – Valerio ha saltato sciolto e convinto, senza irrigidirsi. Ha avuto una piccola defaiance sul penultimo tuffo, l’uno e mezzo indietro carpiato, ma non è stato comunque un errore grave. A quel punto la gara era decisa e ha concluso nel migliore dei modi. La vittoria l’aveva messa in cassaforte con i primi tuffi liberi: il doppio con uno, il triplo e mezzo avanti e soprattutto il doppio e mezzo rovesciato. Con quest’ultimo aveva preso margine e alla fine quella piccola incertezza non gli ha fatto perdere il primo posto temporaneo. Oggi speravo di fare meglio con la squadra, anche se sappiamo essere composta prevalentemente da atleti che devono fare esperienza; Valerio è invece uno dei veterani ed è stato bravo, come Simone Conte. Peccato per la loro defaiance nei tre metri sincro, in cui mi aspettavo un’altra medaglia. Sofia Conte e Beatrice Gallo sono state bravissime nei tre metri sincro conquistando una medaglia d’argento più che meritata. I piccolini Barberi e Valenti si sono fatti valere e vediamo domani se questa giornata è servita per rompere il ghiaccio”.

Più di qualche rimpianto per Beatrice Gallo nella gara individuale. La romana avrebbe potuto vincere la medaglia d’oro dai tre metri junior e che, invece, si blocca due volte al penultimo salto rendendolo nullo (era il doppio e mezzo ritornato raggruppato) e poi nell’ultimo sbaglia tutto. Giudice della manifestazione Valerio Polazzo e assistente Elena Maragliotti. Sabato la giornata conclusiva che prevede alle 10.00 le finali del trampolino 1 metro ragazze e trampolino 3 metri ragazzi e alle 15.00 le finali del trampolino 1 metro junior femmine e trampolino 3 metri junior maschi.

CERIMONIA D’APERTURA. Il saluto di Giorgio Cagnotto e la sfilata delle delegazioni, portabandiera azzurri Marco Valenti e Lodovica Castellacci hanno caratterizzato la cerimonia d’apertura. “A nome della Federazione Italiana Nuoto e mio personale – dice il Coordinatore delle squadre Nazionali di tuffi – rivolgo il benvenuto a tutti gli atleti, tecnici, dirigenti e giudici che sono impegnati in questo torneo otto nazioni giovanile di tuffi. Come ben sapete, Torino è la mia città, questa piscina mi ha visto nascere agonisticamente e personalmente e pertanto sono molto felice e orgoglioso di presenziare a questa manifestazione. E’ molto bello ed emozionante, per chi come me ha legato la propria vita ai tuffi, vedere tanti giovani tuffarsi con tanta passione e grande impegno. Come ho già avuto modo di dire nei giorni scorsi, abbiamo una Nazionale giovanile forte e promettente ed insieme ai presenti si aggiungono molti altri atleti all’elenco azzurro. Ragazzi e ragazze che si sono avvicinati a questa disciplina per tanti motivi differenti ma che sono accomunati dalla stessa passione. Rivolgo un sincero augurio di buone gare e buoni risultati a tutti i partecipanti”.

Giorgio Cagnotto (argento olimpico dal trampolino e bronzo dalla piattaforma a Monaco 1972 e argento e bronzo olimpico rispettivamente a Montreal 1976 e Mosca 1980 dal trampolino, bronzo mondiale a Berlino 1978 e campione d’Europa a Barcellona 1970 sempre dal trampolino di tre metri) ha poi consegnato le medaglie.

COSI’ AL MATTINO. La prima sessione di gare dell’Otto Nazioni giovanile di tuffi, che per la rinuncia della Francia è sceso a sette squadre partecipanti, vede protagonista la Germania. Il team tedesco si aggiudica le tre finali e conquista quattro medaglie: le quindicenni Nina Berger e Zoe Shneider sono d’oro e di bronzo nel trampolino tre metri ragazze, Anton Pinkowski (15 anni) vince dal trampolino da un metro junior e Mahi Gruchow e Tim Axer (17 anni Mahi e alla soglia dei 18 Tim) si aggiudicano la finale dei tre metri sincro. In casa Italia quello che si è avvicinato di più al podio è Davide Barbieri, tesserato con la Carlo Dibiasi e allenato da Emiliano Boldacchini, quarto con 315.40 nella finale da un metro junior e dopo una gara condotta alle spalle del compagno di squadra Marco Valenti (quinto) con sorpasso all’ultimo salto: salto mortale e mezzo ritornato raggruppato da 39.60 punti.

Fonte: federnuoto.it

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Foto LC Zone Fotografia&Comunicazione

Tutto pronto per l’Otto Nazioni Youth di tuffi

Tutto pronto per l’Otto Nazioni Youth di tuffi. Due giornate di gare, venerdì 22 e sabato 23 marzo, rivolte alle fasce di età comprese tra i 14 e i 18 anni. Alla Monumentale di Torino l’Italia si presenta da vincitrice, dopo il successo dello scorso anno in Svizzera, nella piscina della Vaudoise aréna di Losanna, dove ha conquistato 16 medaglie (8 d’oro, 5 d’argento e 3 di bronzo) e chiuso al primo posto la classifica per Nazioni. L’Italia riceve il torneo giovanile di tuffi per la seconda volta nella sua storia, dopo Bolzano nel 2012 (6 Nazioni). Alla presentazione ufficiale sono intervenuti l’Assessore allo Sport e Grandi Eventi del Comune di Torino Domenico Carretta, il Presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Nuoto Gianluca Albonico, il Presidente onorario del CONI regionale piemontese Gianfranco Porqueddu e il Coordinatore delle squadre Nazionali di tuffi Giorgio Cagnotto.

tuffi

Ad aprire la conferenza stampa è stato l’Assessore Comunale Domenico Carretta “un grande elogio va fatto agli impianti comunali del territorio, in particolar modo al prestigioso impianto della Monumentale. Sottolineo con orgoglio il ruolo di tale struttura nell’ospitare eventi di rilievo, come quello delle 8 nazioni giovanili, che porta lustro e visibilità alla città. Molto importante è la collaborazione attiva con il comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta, una sinergia che ha contribuito alla crescita e al miglioramento costante degli impianti sportivi sul territorio soprattutto segna la ripresa dopo il periodo della pandemia. I dati numerici in crescita e la presenza di grandi eventi sono la prova tangibile del successo di questa partnership, che non solo valorizza gli impianti esistenti, ma favorisce anche lo sviluppo e l’attrattività della zona per ulteriori iniziative sportive di livello internazionale.”

Il presidente della FIN Piemonte Gianluca Albonico fa gli onori di casa. “E’ con grande soddisfazione ed orgoglio che diamo il benvenuto alle delegazioni e agli atleti che partecipano all’Otto Nazioni giovanile di tuffi. Manifestazione prestigiosa nella quale ci auguriamo l’Italia possa ripetere gli ottimi risultati e i successi ottenuti nelle passate edizioni e soprattutto a Losanna, dove ha vinto la classifica per Nazioni. Torino, per quanto ci riguarda, ha una serie di impianti sportivi e natatori di primo piano. Questo è un esempio di impianto perfetto per i tuffi e ritengo che sia tra le più belle piscine storiche d’Italia. Voglio ringraziare la Federazione Italiana Nuoto e il presidente Paolo Barelli per la fiducia che ha accordato al nostro comitato per l’organizzazione e l’ospitalità di questo come di altri eventi; mi preme ringraziare l’Amministrazione comunale e l’Assessore allo sport Domenico Carretta che ci segue sempre ed è costantemente al nostro fianco in queste iniziative. Ringrazio il presidente onorario del CONI regionale Gianfranco Porqueddu per essere intervenuto e tutti gli atleti, tecnici e dirigenti della nostra Nazionale giovanile di tuffi”.

E’ di casa anche il Coordinatore delle squadre Nazionali di tuffi Giorgio Cagnotto che saluta le delegazioni. “Abbiamo una squadra giovanile veramente forte e promettente. E non sono tutti qui. Torino, dopo le Olimpiadi invernali ha avuto uno slancio che non avrei mai immaginato e che anche per questo mi rende ancora più felice. I piemontesi hanno dimostrato di avere uno spirito sportivo eccezionale. Riguardo ai tuffi devo dire che questa è forse l’unica piscina in Italia dove ho visto la gente fare la fila fuori per entrare a vedere le gare. E’ capitato agli Europei e gli Assoluti e mi auguro che anche questi ragazzi abbiano la cornice di pubblico che meritano”.

Un altro grande campione nazionale ed internazionale di tuffi che in questa piscina ha vinto molto è Nicola Marconi, attuale tecnico responsabile del settore giovanile Nicola Marconi che presenta i suoi azzurri. “Voglio ringraziarvi tutti per l’accoglienza davvero calorosa. Sono molto contento di tornare alla Monumentale nelle vesti di tecnico della squadra nazionale giovanile perché qui ho fatto tantissime gare, anche i campionati europei, con mio fratello Tommaso costantemente a fianco. E’ sempre un piacere tornare a Torino a cui sono legato da moltissimi ricordi di gare e di successi, sia dal punto di vista sportivo che organizzativo. Torino è sempre stata garanzia di ottime manifestazioni e la piscina è sempre stata gremita di gente che veniva a vederci. Ora sono qui con questa squadra composta da giovani promesse e anche qualche atleta un pochino più esperto. Qualcuno è qui per fare esperienza ma sono tutti molto carichi e desiderosi di ben figurare e dimostrare il lavoro fatto in allenamento. Il parterre degli avversari è di tutto rispetto: ci sono la nazionale tedesca, quelle della Gran Bretagna e della Spagna. Tutti ottimi avversari con cui ci confrontiamo regolarmente sul piano europeo e mondiale. Questa sarà la nostra premiere, la nostra prima missione, in vista di quello che sarà un anno impegnativo con le gare nazionali e soprattutto internazionali come i campionati europei e i campionati mondiali giovanili. Faccio il mio in bocca al lupo alla squadra e rivolgo ancora una volta i ringraziamenti a tutta l’organizzazione e allo staff per quello che ci sta dando e che per quello che ci aspetterà”.

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Venerdì 22 marzo

10.00 trampolino 3 metri ragazze, trampolino 1 metro ragazzi e 3 metri sincro ragazzi e junior

14.30 Cerimonia di apertura

15.00 trampolino 3 metri junior f, trampolino 1 metro junior m e 3 metri sincro ragazze e junior

Sabato 23 marzo

10.00 trampolino 1 metro ragazze e trampolino 3 metri ragazzi

15.00 trampolino 1 metro junior f trampolino 3 metri junior m

17.30 Cerimonia di premiazione e chiusura

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Foto LC Zone Fotografia&Comunicazione

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 conquista la CEV Volleyball Cup

Il cielo è biancoblù anche sopra Torino

Trecentosessantaquattro giorni dopo la Challenge Cup vinta il 22 marzo 2023 a Timisoara, il cielo si colora di biancoblù anche sopra Torino. La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 torna sul tetto d’Europa conquistando la CEV Volleyball Cup, seconda competizione continentale per importanza. Lo fa nel modo più autorevole possibile aggiudicandosi subito i due set mancanti per chiudere i conti col Viteos Neuchatel UC e mantenere il trofeo in Italia, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro dopo Scandicci. L’incontro termina poi 3-1 a favore delle biancoblù che riescono così a conservare l’imbattibilità in due anni di partecipazione alle coppe europee.
Consapevoli del vantaggio dopo il successo per 0-3 dell’andata, le ragazze di Bregoli entrano in campo senza cullarsi sugli allori. Il primo set, concluso con un eloquente 25-9, è un loro monologo contro un Neuchatel frenato dalla tensione. Più combattuto il secondo set in cui comunque le chieresi mantengono sempre un margine di sicurezza, fino 25-20 messo a terra da Zakchaiou che fa scattare la prima festa. Le svizzere prolungano la partita aggiudicandosi il terzo set 20-25, quindi il pallino del gioco torna in mano a Chieri che nel quarto set fa scendere i titoli di coda sul 25-13.
La cerimonia di premiazione è un intenso e liberatorio abbraccio fra le giocatrici, lo staff, la dirigenza e uno splendido Pala Gianni Asti zeppo di calore e passione. Meritatissimi applausi anche per il Viteos Neuchatel UC.
Il premio di MVP viene consegnato da Lucio Zanon di Valgiurata a Kaja Grobelna, anche top scorer dell’incontro con 16 punti. Le medaglie d’argento vengono messe al collo del Neochatel da Luca Filippone, mentre è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a premiare le biancoblù. Poi com’è giusto che sia la festa continua.

Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Viteos Neuchatel UC 3-1 (25-9; 25-20; 20-25; 25-13)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 4, Grobelna 16, Zakchaiou 11, Weitzel 9, Kingdon 10, Skinner 11; Spirito (L); Morello, Rolando, Gray 2, Omoruyi, Jatzko 1. N. e. Anthouli, Kone (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
VITEOS NEUCHATEL UC: Pierret, Grubbs 8, Gross 1, Branca 3, Haynes 14, Scambray 6; Delley (L); De Micheli 1, Petitat, Legweiller 1, Troesch, Scrucca 1, Camelique, Dalliard (2L). All Bertolacci; 2° Brightwell.
ARBITRI: Husejnovic (Bosnia.Erzegovina) e Buhran (Turchia)
NOTE: presenti 3970 spettatori. Durata set: 16′, 21′, 25′, 17′. Errori in battuta: 15-10. Ace: 11-4. Ricezione positiva: 45%-53%. Ricezione perfetta: 19%-11%. Positività in attacco: 48%-31%. Errori in attacco: 9-15. Muri vincenti: 17-2. MVP: Grobelna.

COMUNICATO STAMPA

La cronaca
Primo set – Con una diagonale da posto 2 capitan Grobelna metta a terra il primo pallone della partita. Subito avanti 3-1 e 5-2, le chieresi piazzano un importante break sul turno di servizio di Skinner che, complici diversi errori ospiti, porta il punteggio sul 12-3. Il distacco raggiunge i 10 punti quando Weitzel mura la pipe di Grubbs (14-4), e su battuta di Zakchaiou aumenta ulteriormente fin quando la centrale serve lungo il pallone del 18-5. Nelle fasi finali Chieri continua a guidare le danze e, guadagnata la prima palla set sul 24-9 con Grobelna, chiudono nell’azione successiva con un muro di Zakchaiou su Scambry (25-9).

Secondo set – Punteggio in bilico fino al 7-6. Kingdon buca il muro da posto 4, quindi va in battuta e un primo tempo di Weitzel dà a Chieri un primo minibreak a 9-6. Neuchatel recupera una lunghezza quando l’attacco di Skinner si ferma sul nastro, ma i muri di Zakchaiou riportano avanti le biancoblù 10-8 e 13-10. Il servizio di Skinner prosegue a 16-10. Nella parte conclusiva del set il distacco non cambia più. Sul 23-17 la diagonale di Kingdon dà a Chieri l’occasione di giocare il primo pallone per la coppa. Grubbs e due volte Hayles prolungano il set a 24-20. Bregoli chiama time-out e al rientro in campo Malinov alza a Zakchaiou il primo tempo del 25-20.

Terzo set – Bregoli inserisce Omoruyi, Gray e Jatzko. Dopo una buona partenza Neuchatel subisce il rientro biancoblù da 6-3 a 6-6. Con un tocco di seconda Malinov dà a Chieri il primo vantaggio (7-6), Sul 10-10 le svizzere allungano di nuovo a 10-13. Dopo il time-out di Bregoli è Jatzko che torna a muovere lo score chierese (11-13), ma le ospiti si mantengono a distanza di sicurezza senza farsi più avvicinare fino agli scambi conclusivi. Il mani-out di Grubbs da posto 2 dà a Neuchatel quattro palle set. Nell’azione successiva Weitzel attacca lungo e la frazione termina 20-25.

Quarto set – Bregoli torna al sestetto iniziale, con l’unica eccezione di Gray al posto di Weitzel. Chieri prende da subito un leggero vantaggio che dopo il muro di Kingdon tocca i 4 punti (8-4). Nelle fasi centrali un turno di battuta di Grobelna scava un solco incolmabile: 16-7. Qualche scambio dopo il tap in di Gray vale il +10 (19-9). Con un attacco e un muro Grobelna incrementa ulteriormente il distacco (23-11). Ottenuta la prima palla match sul 24-10, Chieri chiude infine 25-13 quando Camelique spara in rete l’ultimo pallone.

Il commento
Kaja Grobelna: «
Nel cuore e nella mente ci sono tante emozioni. Faccio veramente i complimenti a tutte le ragazze e allo staff. La strada per arrivare fin qua è stata lunga e ce l’abbiamo fatta tutti insieme. Ognuno ha dato il suo e abbiamo realizzato insieme questo sogno. Ce lo meritiamo noi, la società, Torino, Chieri. Siamo veramente molto molto molto contenti. Di solito dopo una partita si dice che si pensa già alla prossima, ma questa sera no: vogliamo goderci questa serata».

C’è la “Mezza” ma c’è anche la “Dieci” di Torino

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In città si torna correre con i grandi eventi organizzati da “Base Running ASD”

Sabato 13 e domenica 14 aprile

Avviso a tutti “runners” torinesi, piemontesi (e non). Che, mi risulta, essere davvero in tanti. Una bella fetta dei quasi 8milioni (fra i 16 e i 69 anni) “scorrazzanti” in lungo e in largo per il “Bel Paese”. Femminucce, maschietti, giovani, meno giovani, senza età. Occhio, dunque! Allenate bene gambe e fiato, perché a breve, la “Base Running” (“Associazione Sportiva Dilettantistica”, fondata a Torino nel 2007 da Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista), tornerà “di corsa” ad aprire le porte della primavera con nuove, imperdibili proposte. Ve le butto lì. Ma cercate di non farvele scappare!


Presentate mercoledì 20 marzo scorso, in “Sala Colonne” al Municipio di Torino, si comincia fra meno di un mese con la cosiddetta “Mezza di Torino”, nona edizione e 21 chilometri di corsa (fra storia, arte e cultura) nel centro cittadino, in programma domenica 14 aprile. “Evento sportivo – spiega Alessandro Giannonefra i più partecipati, da sempre, nel calendario delle corse in Piemonte”, la “kermesse” è patrocinata da “Città di Torino” e “Regione Piemonte” e, anche questa volta, saprà coniugare sport e solidarietà.

Ma attenzione! Il programma di gare si apre già sabato 13 aprile, alle 15,30, con la IV edizione della “School Run”, la corsa dedicata agli alunni di elementari e medie. Con il motto “Bambino Aiuta Bambino” sarà devoluta all’ospedale pediatrico “Regina Margherita”di Torino la metà delle quote di iscrizione.

La domenica 14, invece sarà il momento clou con la partenza della “Mezza di Torino” assieme alla “Dieci”. Entrambe le corse partiranno alle 8,30 da via Roma. Il tracciato della distanza più lunga attraversa i punti più rappresentativi dal punto di vista storico e artistico del capoluogo piemontese. Il percorso più breve offre l’occasione della “prima volta” per chi intende affacciarsi al mondo delle gare di “running”.

Come da consuetudine anche quest’anno “Base Running” coinvolge nei propri eventi le studentesse e gli studenti di alcuni “Istituti di Istruzione” di secondo grado quali il Liceo Classico e Musicale “Cavour” di Torino e il “Liceo Juvarra” di Venaria Reale, allineandosi ai Percorsi per le Competenze Trasversali dell’Orientamento.

Torino

Programma:

Venerdì 12 aprileDalle 13 alle 19 -Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

Sabato 13 aprileDalle 10 alle 19.30 – Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

Il ritrovo della “School Run – Bambino aiuta Bambino” è dalle 14 in Piazza San Carlo; ore 15,30 – partenza prima batteria “School Run”; ore 17 – Premiazioni

Domenica 14 aprileore 7 – apertura “Race Village” presso Piazza San Carlo; ore 8,30 – partenza “La Mezza” e “La Dieci” di Torino; ore 9.45 – Premiazione “La Dieci” di Torino;  ore 10.30 – premiazione “La Mezza” di Torino.

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Base Running” è nata nel settembre 2007. L’idea iniziale è stata di Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista. L’obiettivo era ed è quello di dar vita ad attività ed eventi che diventino un punto di riferimento per i “runner”. Attualmente conta su circa 500 soci. La prima gara è stata organizzata nel 2009: sette chilometri all’interno del Parco del Valentino (500 iscritti). Nel 2010 si aggiungono “Un Po di corsa” e “Pellerina Run”. Nel 2012 ecco “Corsa da Re” a Venaria e il “Campionato Regionale di Cross” a Cambiano. Nel 2013 nasce un’altra gara: “Lingotto Run”. E’ del 2015 la prima edizione de “La Mezza di Torino-Santander”. 55 le gare organizzate fino ad ora. Nel 2018 la prima edizione della “Maratona Reale a tappe”.

In questi anni l’associazione ha devoluto importanti cifre a varie “Onlus” tra le quali: “Forma Onlus – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita”, “Fondazione Piemontese Ricerca Contro il Cancro – Candiolo” e “Rete del Dono”.

g.m.

Nelle foto: Immagini di repertorio e Alessandro Giannone

“Arrivederci, Torino”. Vivicittà si corre a Bra

Caro direttore, per il secondo anno consecutivo, Vivicittà non si correrà a Torino domenica 14 aprile.

Gli appassionati di quella che dovrebbe essere stata la 40esima edizione non si devono scoraggiare.

La Uisp Piemonte metterà a disposizione un autobus per partecipare alla non competitiva di Bra, sarà sicuramente una bella occasione per fare una gita fuori porta.

Per chi vuole correre la competitiva? Anche in questo caso la Uisp propone un’altra trasferta all’edizione lombarda a Milano. Per i camminatori che rimarranno sotto la Mole, nello stesso giorno si concluderà la settimana del cammino promossa da Uisp Torino.

Purtroppo la città dello sport per tutti e tutte e dei grandi eventi sportivi dovrà rinunciare alla manifestazione di grande rilevanza e visibilità nazionale.

Sarebbe stata Vivicittà numero 40 per chi organizza, per chi crede e anche per chi nel tempo si è portato a casa un bel piazzamento o semplicemente ha camminato e portato l’amico a quattro zampe.

Una storia lunga 38 anni di una corsa importante con il via dato tradizionalmente da Rai Radio Uno, da Sindaci e Assessori dello sport, che nel tempo si sono succeduti.

Una gara che da sempre si corre in contemporanea in 40 città italiane ed europee con classifiche locali ed una nazionale unica compensata,  legata a grandi valori che contraddistinguono la Uisp, come l’ambiente, la lotta alle mafie, contro il razzismo e tanto altro.

Il percorso torinese creato da UISP alla decima edizione, aveva abbandonato il centro storico con partenza da piazza San Carlo, per trasferirsi nel parco del Valentino e arrivo alla rocca medievale.

Purtroppo l’anno scorso, vuoi per la mancanza di coordinamento o forse per la scarsa collaborazione e nonostante le garanzie date dalla FIDAL è stata organizzata una corsa nello stesso giorno e la Uisp ha rinunciato alla Vivicittà.

Ma non ci si è scoraggiati ed è stata organizzata una staffetta partita dalla periferia nord, per arrivare nel centro cittadino a consegnare un comunicato stampa alla sede Rai, nel ricordo di Vivicittà, che  pensavamo, sarebbe tornata nel 2024.

Purtroppo quest’anno si è replicata la stessa incresciosa situazione.

L’accordo con FIDAL è stato preso nei tempi e il presidente provinciale ne era entusiasta, l’avremmo organizzata insieme “finalmente” dopo tanti anni e come avviene in tutte le altre città d’Italia. 

E’ arrivata l’amara sorpresa. Un’altra società ha programmato la gara nello stesso giorno usando gran parte del percorso di Vivicittà. 

Per i non addetti ai lavori, il CONI riconosce l’attività di Federazioni ed Eps, siamo tutti CONI, ma non per le corse, non per la FIDAL Piemonte. Le corse che la Uisp organizza a Torino sono al massimo 3, da anni ci si è spostati fuori dalla città proprio per problemi di questo tipo.

La Uisp non è una piccola realtà di paese, ma  un’Associazione che solo a Torino e nell’area metropolitana, ha più di 70mila soci, 40mila solo nel capoluogo.

E’ arrivato il momento di regolamentare gli eventi sportivi di medie e piccole dimensioni in città.

Chiederemo all’assessorato allo sport della città di istituire un tavolo per il coordinamento e l’individuazione di criteri e requisiti per l’organizzazione di manifestazioni podistiche.

Uisp Torino

La Thuile attende oltre 500 mini-sciatori per il Criterium Nazionale Cuccioli di sci alpino

Il 6 e 7 aprile il gran finale tra skicross e slalom

Il Criterium Nazionale Cuccioli di sci alpino, voluto dalla Federazione Italiana Sport Invernali per offrire un primo interessante confronto ai più piccoli, compie undici anni e per la seconda volta approda in Valle d’Aosta. Dopo Breuil-Cervinia, che ospitò una delle primissime edizioni nel 2015, la prestigiosa manifestazione giovanile arriva a La Thuile, meta turistica per chi ama sciare in tranquillità e località della Valdigne spesso in prima linea nell’organizzazione degli eventi sportivi. Il Criterium – presentato oggi in conferenza stampa ad Aosta – si svolgerà sabato 6 e domenica 7 aprile, con la giornata di venerdì 5 dedicata agli ultimi allenamenti e alla prova libera dello skicross.

 

Sono attesi circa 500 atleti nati negli anni 2012 e 2013, che per un intero inverno hanno sciato con passione ed entusiasmo, gareggiando a livello provinciale e regionale. A La Thuile ci saranno i migliori mini-sciatori in rappresentanza di 13 Comitati regionali, accompagnati da oltre 200 allenatori.

 

Gareggeranno sui pendii perfettamente innevati di La Thuile, dove in quota si raggiungono anche i 3 metri di neve, a garantire condizioni eccezionali. La grande festa sarà spalmata sulle piste “Piloni”, un vero e proprio stadio dello slalom, e sulla “Standard”, spesso utilizzata per le gare giovanili. Sono previste gare di skicross – utili a migliorare le abilità in mezzo a salti, paraboliche e curve di tutte le ampiezze – e di slalom. In pista Cuccioli 1 e Cuccioli 2, che si alterneranno nelle due specialità e gareggeranno per due classifiche distinte. Sabato 6 aprile, i più grandi partiranno con la prova di skicross, mentre i Cuccioli 1 saranno impegnati in slalom; domenica 7 programma invertito, con  i Cuccioli 2 tra i “rapid gates” e i più piccoli nello skicross.

 

Sabato pomeriggio, alle 16.30, la cerimonia di apertura con la sfilata dei giovani protagonisti, gli interventi delle autorità e le premiazioni della prima giornata di gare. Poi musica e animazione, nel vero spirito della manifestazione, che oltre a essere un confronto agonistico è prima di tutto un momento di divertimento e di condivisione.

 

Il Criterium Nazionale Cuccioli – l’evento più importante per questa categoria – è organizzato dallo sci club La Thuile, con la stretta collaborazione delle Funivie Piccolo San Bernardo e degli operatori turistici della località e dell’intera Valdigne. Approda a La Thuile un anno dopo i Campionati Italiani Assoluti e Aspiranti e a pochi mesi dal ritorno della Coppa Europa.

 

«Il Criterium Nazionale Cuccioli rappresenta una tra le manifestazioni più rilevanti nel panorama sciistico nazionale e una vetrina importante dello sci giovanile. La Valle d’Aosta ha investito molto in questi anni nelle politiche per la diffusione della pratica dello sci e i progetti proposti hanno permesso a molti studenti valdostani di avvicinarsi al mondo dello sci e alle sue professioni. Il Criterium è soprattutto una grande festa dello sport e come tale deve essere vissuta come un’esperienza arricchente. La Valle d’Aosta sarà per tre giorni al centro dell’attività agonistica giovanile e questo oltre a gratificarci ci fornisce nuovo entusiasmo e stimolo per il futuro nell’organizzazione di altri grandi eventi degli sport invernali. L’impegno e la professionalità di tutti gli addetti ai lavori permetteranno ai giovani, ai loro accompagnatori e alle loro famiglie di poter vivere al meglio il soggiorno tra le nostre montagne» dicono il Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin e gli Assessori Luigi Bertschy e Giulio Grosjacques.

E’ in arrivo Snow Volleyball European Tour

Le vette innevate delle montagne piemontesi si preparano ad accogliere il culmine dell’emozione sportiva con la tappa finale del CEV Snow Volleyball European Tour, assieme al rinomato Snow Volley Festival. Dopo trionfali soste a Bakuriani in Georgia Erzurum in Turchia, la scena è pronta per l’evento clou dal 29 marzo al 1° aprile, che consacrerà Prato Nevoso come l’epicentro dell’élite europea dello Snow Volley.

Il Presidente di Snow Volley Italia, Matteo Carlon, condivide l’entusiasmo di questo riconoscimento: “Prato Nevoso, già teatro delle epiche finali del Campionato Italiano, è la culla dalla quale lo Snow Volley ha preso vita in Italia. Accogliere una tappa dell’Europeo CEV è un omaggio alla nostra storia e alla passione che anima la nostra comunità”.

Il tanto atteso Snow Volley Festival, in programma dal 29 marzo al 1° aprile, si conferma come un’esperienza entusiasmante che coinvolge sia gli appassionati atleti amatoriali che i campioni di livello europeo. Fedele alla sua tradizione, il festival offre l’opportunità agli iscritti ai tornei di sperimentare l’emozione della competizione su vari campi di gioco. Le categorie amatoriali includono tornei 3vs3 maschile e femminile, 2vs2 maschile, femminile e misto, nonché il torneo 4vs4 misto.

Ciò che rende unico l’evento di quest’anno è la partecipazione dei campioni provenienti da tutta Europa, pronti a sfidarsi nell’ambito dell’evento CEV. Secondo Matteo Carlon, l’aggiunta di questa competizione di alto livello arricchisce ulteriormente il festival, offrendo agli appassionati giocatori amatoriali la possibilità non solo di competere nelle categorie dedicate, ma anche di assistere da vicino alle straordinarie performance degli atleti di élite che si sfideranno nei campi appositamente allestiti in conca.

In questo modo, lo Snow Volley Festival diventa un connubio unico tra il talento amatoriale locale e l‘eccellenza europea nel volley sulla neve, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente che unisce la passione per lo sport e lo spirito di competizione.

Come da tradizione all’evento di Prato Nevoso, non solo snow volley ma tante attività collaterali animeranno il weekend. Il clou dell’evento, il 1° aprile, sarà il King & Queen of the Court, un format moderno che ha già conquistato il pubblico nella scorsa stagione e che assieme allo Spring Splash, una vasca a fine piste, promette di trasformare il Lunedì di Pasquetta in un’occasione di festa per atleti e spettatori. Gli Apres-Ski, gli Snowers Night Party a tema ‘Angeli e Demoni’ ‘Baywatch’, uniti al festival musical ad alta quota “La Rossa Music Festival”, completeranno un programma irresistibile per il weekend.

Prato Nevoso si staglia come destinazione di prestigio, protagonista dell’ascesa irresistibile dello Snow Volley. L’evento promette di catturare gli animi degli appassionati e di affermarsi come uno degli spettacoli sportivi più coinvolgenti e indimenticabili della stagione.

Primo weekend di Regionali: 24 medaglie per il Team Dimensione Nuoto

SHORT TRACK Finale Giovanissimi nel ricordo di Graziella Martinat

Nella domenica dello short track che ai Mondiali di Rotterdam ha portato in dote al torinese Andrea Cassinelli l’argento nella staffetta mista, il PalaTazzoli ha vissuto la giornata conclusiva del circuito Giovanissimi, organizzata come di consueto dalla Velocisti Ghiaccio Torino.

Un evento nel ricordo di Graziella Martinat, a pochi mesi dalla scomparsa, figura fondamentale per la crescita e lo sviluppo dello short track torinese. Tra le autorità erano presenti il Presidente CONI Piemonte Stefano Mossino, che è intervenuto sottolineando l’importanza dello sport tra i giovani atleti, l’ex Presidente CONI Piemonte Gianfranco Porqueddu, il quale ha ricordato con commozione la figura di Graziella, e l’Assessore allo Sport di Torino Domenico Carretta che ha fatto il punto sul piano di riqualificazione degli impianti comunali e sul cospicuo investimento che si sta facendo.

A fare gli onori di casa, ovviamente, il Presidente FISG Piemonte Renato Viglianisi, il cui intervento ha scaldato il cuore dei presenti: «Ringrazio tutti gli atleti augurandomi che per voi sia stata una bella esperienza e che sia una sorta di rampa di lancio verso obiettivi e risultati più importanti. È un onore per me dedicare questa finale Giovanissimi ad una delle persone che di più ho stimato e cui ho più voluto bene della mia vita: Graziella Martinat è stata e sarà sempre la mia Presidente. Per chi non lo ricordasse è stata la fondatrice e unica presidente della Velocisti Fiamma Torino. Per lei hanno gareggiato campioni come Fabio Carta e Marta Capurso. Una persona retta, proba e leale ma soprattutto rispettata da tutti. Nello sport in particolare era stimatissima per la sua passione e per la dedizione alla promozione di questa disciplina.

Graziella stimava moltissimo, tra le altre, due persone che rappresentano ancora oggi lo sport regionale. Il primo è il professore Gianfranco Porqueddu, così mi diceva di chiamarlo, ” professore”, per una forma di rispetto ossequioso nei suoi confronti, prima ancora di presidente, perché Gianfranco è stato il presidente storico del CONI, ed oggi presidente onorario nonché presidente nazionale del twirling. La seconda persona è Sante Zaza, presidente dell’ASI Piemonte e quindi dell’ente di promozione sportiva di cui Graziella era stata al vertice per diverso tempo e sostenitrice convinta delle sue iniziative. Persone come Graziella ci hanno indicato la strada e, se oggi siamo qui con questo progetto e con questa storia, ne dobbiamo un pezzetto anche a lei.

Non ho potuto darle l’ultimo saluto perché ero lontano quando se n’è andata a miglior vita e quindi lo faccio oggi con questo memorial a lei dedicato. Ringrazio le figlie di Graziella, Elena e Gabriella, per essere venute a questo evento e per la consegna delle targhe dedicate ai due atleti (al maschile e al femminile) più veloci nei 500 metri»