SPORT- Pagina 377

Canoa slalom mondiale a Ivrea

Ivrea e il Canavese nuovamente alla ribalta con i Campionati del mondo Junior e Under 23 di Canoa slalom


Oltre 500 gli atleti tra i 15 e i 23 anni, in rappresentanza di 52 nazioni, a sfidarsi all’ultimo colpo di pagaia sulle rapide della Dora nello Stadio della Canoa di Ivrea che, con una difficoltà di 4° grado su una scala di 6, si posiziona tra i 10 canali migliori al mondo.  La manifestazione dell’International Canoe Federation, rappresentata in Italia dalla Federazione Italiana Canoa Kayak che fa capo al Coni, costituisce un traguardo importante di un percorso che, attraverso l’organizzazione di due tappe della Coppa del mondo nel 2016 e nel 2017 e di importanti gare di ranking internazionale, ha portato Ivrea e il suo canale ad essere una delle sedi di riferimento del circuito mondiale della canoa slalom. Di grande rilevanza per conseguire qyesti risultati il supporto fornito da Regione Piemonte e Città di Ivrea, che hanno da subito affiancato il comitato organizzatore (Associazione Proteina), che ha potuto anche contare sul grande sostegno della Federazione Italiana, sul supporto operativo dell’Ivrea canoa Club, di Turismo Torino Provincia e di Vistaterra. Particolarmente soddisfatto, durante la presentazione svoltasi il 12 luglio, l’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris: “Il Piemonte si conferma luogo ideale per gli sport di fiume. Abbiamo centrato l’obiettivo di portare a Ivrea il centro federale di canoa slalom, investendo importanti risorse per l’impianto sulla Dora Baltea e per la promozione degli eventi mondiali degli ultimi anni. Ivrea è così diventata capitale mondiale di questa disciplina grazie all’importante e crescente sodalizio tra la Federazione e la Regione Piemonte, e protagonista di un percorso di crescita e sviluppo per l’intero Canavese. Un traguardo – ha aggiunto – che vuole essere il punto di partenza per una nuova stagione di promozione del filone del turismo sportivo”. Alla presentazione sono intervenuti anche il sindaco Stefano Sertoli, ed i presidenti della Federazione, Luciano Buonfiglio, e del comitato organizzatore, Claudio Roviera.

 

GG – www.regione.piemonte.it

Il buongiorno di Ronaldo vale 5 milioni (di like)

Un “buongiorno” di Cristiano Ronaldo, che  saluta i nuovi tifosi bianconeri, ottiene 4 milioni e 900 mila like (e sta ancora crescendo la quota di “mi piace”) sui social. Il risultato del post è stato raggiunto in sole tre ore, e ha ottenuto migliaia di commenti e apprezzamenti, anche da  alcuni tifosi del Real Madrid: “Ci mancherai”.

 

 

Fiat Torino Basket: acquisti e aspettative

La stagione del mercato è ancora molto calda e lo sarà ancora per un po’, ma la FIAT Torino si è già mossa e ha già dato alcuni colpi a quella che sarà la statua da scolpire nel prossimo campionato partendo dal marmo grezzo del mercato estivo

E’ ormai consolidata la situazione “Larry Brown”, e molti stanno già correndo a dimenticare forse il più grande colpo di mercato di immagine della stagione se non delle ultime annate che la dirigenza torinese ha portato a termine con questa operazione. In un momento in cui si predilige l’aspetto marketing nel mondo sportivo talvolta più di quello dei risultati, riuscire a portare in Italia qualcuno che porterà visibilità sul nostro movimento oltre l’oceano non è un’operazione da poco. Saranno molti infatti coloro che dagli States saranno curiosi di vedere cosa realizzerà in Europa, e in Italia in particolare, uno dei tre “monumenti viventi” della storia del basket. E’ evidente che già alcuni spazi di visibilità sono stati conquistati dalla FIAT Torino sui media d’oltreoceano e anche in Europa nel circuito Eurocup, e pertanto la stagione parte con i riflettori accesi e, in queste epoche, è già un vero trionfo.Torino è una città difficile, l’abbiamo già ricordato più volte, e dimentica anche in fretta i successi, ma speriamo che le nuove maglie con un circoletto tricolore ricordino a tutti che questa squadra ha già vinto una Coppa Italia e che a fine settembre ci si gioca la Supercoppa. Sono arrivati Cusin e Mc Adoo a rinforzare il reparto lunghi, esperienza e militanza NBA a presidiare un’area che l’altr’anno solo per i troppi infortuni ha avuto difficoltà, ma fino a quando Mbakwe aveva retto, Torino non aveva problemi, anche tecnico gestionali, e dato che ricordare è “sport difficile”, nello stesso periodo anche Okeke si era fermato, creando non poche difficoltà alla gestione di un reparto cruciale. Sicuramente anche altri sono stati i problemi: ma comunque qualcosa si è vinto, e chi ne ha gioito non dovrebbe poi così facilmente contestare o effettuare pratiche di commentatore critico ed acido… saggio ed esperto in ambito “pseudo-privato”, ma si sa, il fiume Lete scorre sempre… .Tornando al presente, la “scommessa” Royce White può essere un qualcosa di stravolgente in ambito cestistico europeo: se così fosse, fin da ora segnaliamone i meriti di chi lo ha scelto, prima di dimenticarsene in futuro. Se la gestione del super coach Larry Brown può garantire una cosa, questa è la gestione degli elementi difficili, anche se, sinceramente, arrivasse un “Iverson” da gestire, il Palavela sarebbe pieno tutte le sere… e chissà, vederlo una sera in tribuna, sarà un’utopia?I ragazzi nuovi e giovani hanno di spettacolare età e nome: Tekele (Cotton) e Tra (Holder) sono pronti a sbarcare il primo in Italia arrivando dopo qualche esperienza di buon livello europeo e il secondo fresco fresco dal mondo universitario statunitense. Sono giovani, anzi molto giovani, ma le basi sono ottime e il coach li potrà guidare. In attesa del ritorno del nostro “super giovane” David Okeke, capitan Poeta dovrà fungere da collante tra tutti e il suo compito non sarà facile, anche se probabilmente anche Carlos Delfino potrà dargli una mano sia in campo che fuori per gestire al meglio i momenti da professionisti “novelli” di alcuni giovanissimi, spiegando loro come si può gestire una intera carriera “lavorando” su un campo da basket.Infatti, giocare a basket per loro è un lavoro, mentre per chi lavora il basket è un gioco. E talvolta dimenticarsene e offendere chi lavora non è proprio “cosa” da persone per bene. E’ un lavoro, di questo questi ragazzi vivono e impegnano ogni loro risorsa per poter continuare a lavorare giocando. E non è corretto non rispettare chi lavora. E c’è anche chi lavora dietro le quinte per costruire il palcoscenico in cui scenderanno gli attori principali, ma di queste persone, di solito, non ci se ne occupa poco, mentre in realtà sono loro a permettere di vedere lo spettacolo. Sono tutti quelli che lottano “sul mercato”, coloro che studiano le migliori strategie di vendita del prodotto Basket FIAT Torino dalle location alla gestione di tutto ciò che concerne il mettere in moto e mantenere in movimento il carrozzone di una società sportiva di serie A. Non sono pochi ma nemmeno tanti, ma sono coloro a cui la città dovrebbe dire grazie se può e potrà vedere basket di alto livello a Torino. E sarebbe simpatico conoscerli meglio: ognuno ha la sua storia ed è grazie a loro che la storia del basket a Torino sta continuando.Prossimamente ci daremo da fare per conoscere i protagonisti dietro le luci, perché è pur vero che una macchina la distingui dalla carrozzeria, ma è anche il motore a fare la differenza. E la nostra squadra è la FIAT Torino… 

Paolo Michieletto

Gran fondo Sestriere-Colle delle Finestre

Il 22 luglio le valle olimpiche torinesi ospiteranno la Gran fondo di ciclismo Sestriere-Colle delle Finestre, gara dilettantistica di altissimo profilo che si snoda per 117 chilometri con un dislivello di 3.200 metri sulle orme del Giro d’Italia 2018. La chicca sarà proprio il Colle delle Finestre, Cima Coppi nell’ultima corsa rosa, con 28 km e mezzo di salita di cui quasi otto di sterrato per un dislivello di quasi 1.700 metri. L’iniziativa, presentata l’11 luglio nella sede della Regione Piemonte (che ha concesso il patrocinio) alla presenza dell’assessore allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, ha già avuto l’adesione di oltre 1300 ciclisti, numerosi dei quali dall’estero. “Le scuole di ciclismo – ha sottolineato Ferraris – stanno crescendo e creando grandi opportunità per combattere la sedentarietà, soprattutto dei giovani. Questa competizione contribuisce a promuovere la cultura del movimento con ricadute positive sulla salute dei cittadini. E poi aiuta il turismo. Proprio i maestri di sci che si danno al ciclismo possono far passare il messaggio che la montagna è bella anche d’estate”. La gara varrà anche come ultima prova del circuito Coppa Piemonte per l’assegnazione del 14° campionato italiano di ciclismo dei maestri di sci.

 

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it

 

Campionati Italiani di nuoto. Aquatica prima nella classifica annuale di società

A Palermo i Campionati Italiani di nuoto master sono giunti alla conclusione e nell’ultima giornata hanno visto in acqua le staffette stile libero maschile, femminile e mista. Nelle giornate di venerdì e sabato si sono invece svolte le staffette miste, i 50 e i 100 in tutti gli stili (tranne i 100 farfalla già disputati in precedenza)


Spazio quindi alle prove più veloci del programma, nelle quali i nuotatori di Piemonte e Valle d’Aosta hanno continuato a raccogliere medaglie. Citiamo subito i tre titoli di Giorgio Perondini (Sisport), classe 1937 e categoria 80M, azzurro alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 e Roma del 1960. Giorgio ha vinto i 50 e i 100 stile libero, in 35”93 e 1’22”73, e i 50 dorso, in 46”18. Tris sfiorato da Sabina Vitaloni (Derthona Nuoto), che in due giornate ha conquistato due ori e un argento tra le 45F giungendo prima nei 50 e nei 100 rana, in 35”78 e 1’20”06, e seconda nei 50 stile libero in 29”68. Sul gradino più alto del podio è salito anche Roberto Gallimbeni (Aquatica Torino), che dopo l’oro dei 200 dorso 60M ha vinto anche il titolo sui 100 e l’argento sui 50 dello stesso stile, fermando il cronometro sull’1’14”92 e sul 34”28. Nei 50 stile libero 40M si è imposto Michele Giuseppe Galvagno (Derthona Nuoto), a segno in 25”17 e già salito sul podio in precedenza per le premiazioni dei 50 farfalla e dei 100 stile libero, conclusi rispettivamente al secondo e al terzo posto in 27”19 e 56”18.

 

Tra sabato e venerdì è andata due volte a medaglia Raffaella Previtera (Aquatica Torino), al secondo posto sia nei 50 sia nei 100 dorso 40F, conclusi in 33”21 e 1’12”78. Alle sue spalle nei 50 dorso si è piazzata la compagna di squadra Valeria Vanzetti con il tempo di 34”36; Valeria ha poi raccolto due argenti, nei 50 e nei 100 stile libero in 29”69 e 1’05”04. Un argento e un bronzo per Giovanna Amalia Ferrero (Libertas Nuoto Chivasso), che dopo il terzo posto nei 200 dorso 70F ha chiuso seconda nei 50 e terza nei 100 dello stesso stile, in 56”73 e 2’08”26. Un argento e un bronzo anche per Susanna De Marchi (Sa-Fa 2000 Torino), che dopo il terzo tempo dei 200 misti 55F ha terminato terza nei 50 e seconda nei 100 rana, in 41”70 e 1’32”75.

 

Dopo i due titoli con record italiano di categoria nei 200 e nei 400 misti è tornata sul podio Alessia Virgilio (Aquatica Torino), argento nei 100 rana 30F in 1’17”56. Per la terza volta sul secondo gradino del podio è salita Marie Berthe Vittoz (Libertas Nuoto Chivasso), nei 100 rana 70F in 2’20”01 dopo lo stesso piazzamento nei 200 misti e nei 200 rana. I 100 dorso 80M hanno regalato un argento a Elios Rissone (Derthona Nuoto), classe 1934 e veterano della spedizione piemontese, secondo in 2’20”04 dopo l’oro nei 200 misti. Altre due medaglie d’argento piemontesi sono arrivate grazie a Paolo Debiaggi (Natatio Master Team) e Cesare Pietro Aglieta (Derthona Nuoto), rispettivamente nei 50 dorso 50M in 31”91 e nei 50 stile libero 55M in 29”41.

 

Cinque terzi posti hanno completato il quadro di medaglie individuali delle giornate di venerdì e sabato. Nei 50 dorso 30F bronzo per Ilaria Bichi (Aquatica Torino) in 33”90; nei 100 dorso 45F per Silvia Comin (NC Montecarlo Casale Monferrato) in 1’20”71; nei 50 rana 35F per Danja Barretta (Swimming Club Alessandria) in 39”98; nei 50 farfalla 60M per Giovanni Sanchesi (Aquatica Torino) in 32”45; nella stessa distanza ma tra i 45M, infine, per il campione italiano dei 100 farfalla e vicecampione dei 200 misti Mirco Cunico (NC Montecarlo Casale Monferrato), in 29”11.

 

Tre titoli e sei medaglie complessive per le staffette piemontesi. Nella 4×50 mista l’Aquatica Torino si è imposta nelle categorie 100F (Scurti, Vaudagna, Gallimbeni, Caruso) e 120F (Previtera, Virgilio, Bichi, Vanzetti), rispettivamente in 2’14”53 e in 2’08”53. Aquatica prima anche nella 4×50 stile libero 120F (Vanzetti, Virgilio, Vaudagna, Bichi), in 1’55”36, seconda nell’analoga staffetta 100F (Gallimbeni, Scurti, Caruso, Mazzilli), in 2’02”67, e terza nella categoria 200M (Zanellato, Vitrotti, Gallimbeni, Rodella), in 1’50”49. Bronzo, infine, per la 4×50 stile libero 160F del Derthona Nuoto (Testa, Lugano, Tava, Vitaloni), in 2’04”04.

 

L’Aquatica Torino si è piazzata terza nella classifica per società femminile relativa alla manifestazione e ha per il sesto anno consecutivo ha vinto la classifica annuale per società (fascia F), graduatoria che comprende ben 505 società (a questo link la classifica completa).

 

Risultati completi a questo link

 

Foto dalla pagina facebook dell’Aquatica Torino nuoto master

Softball serie A2: La Reale Mutua Jacks Torino vince

La Reale Mutua Jacks Torino chiude al terzo posto del girone A del campionato di serie A2 di softball femminile, nell’ultima giornata della stagione si è aggiudicata il doppio confronto (7-4, 2-0) disputato contro il Settimo Milanese


Nel primo incontro la squadra diretta dalla manager Maristella Perizzolo ha sofferto il migliore impatto da parte delle lombarde, in vantaggio al termine del 3° inning per 1-4. Nei successivi le torinesi hanno ribaltando il risultato, vincendo la partita col punteggio di 7-4. Più bloccato l’andamento della seconda, ma con le Jacks Torino capaci di portare a casa base una giocatrice sia nel 3° che nel 4° inning ed aggiudicarsi così l’incontro per 2-0. La Reale Mutua Jacks Torino bissa così il piazzamento del campionato 2017, frutto di 11 partite vinte su 20 disputate, la dirigenza e lo staff tecnico granata sono consapevoli di aver gettato le basi per un roseo futuro, rappresentato dalle nostre giocatrici U21 Virginia Meano, Valentina Pennazio e Elena Pinardi, che in prestito al Porta Mortara Novara, hanno appena conquistato l’accesso ai playoff di serie B e per tanto continueranno ad allenarsi per l’importante obiettivo dell’8 settembre.


I risultati del girone A

10^ giornata – 5^ ritorno

14/07/2018 ore 18:00 + 0:45

  • 09 Legnano Baseball Softball – Softball La Loggia 7-1
  • 10 Legnano Baseball Softball – Softball La Loggia 9-2 (inn:5)

15/7/2018 ore 10:30 + 0:45

  • 09 Reale Mutua Jacks Torino – Red Panthers Settimo 7-4
  • 10 Reale Mutua Jacks Torino – Red Panthers Settimo 2-0

15/7/2018 ore 11:30 + 0:45

  • 09 Monzesi New Bollate – Polisportiva Supramonte 2-3
  • 10 Monzesi New Bollate – Polisportiva Supramonte 12-5 (inn:5)

classifica girone A

  1. Monzesi New Bollate (20G, 16V, 4P) AI PLAY OFF
  2. Softball La Loggia (20G, 14V, 6P) AI PLAY OFF
  3. Reale Mutua Jacks Torino (20G, 11V, 9P)
  4. Legnano Baseball Softball (20G, 9V, 11P)
  5. Polisportiva Supramonte (20G, 6V, 14P) AI PLAY OUT
  6. Red Panthers Settimo (20G, 4V, 16P) RETROCEDE IN SERIE B

Nuoto per salvamento, i titoli e le medaglie della giornata conclusiva

Splendida chiusura di Campionato Italiano Estivo di Categoria per gli atleti piemontesi di nuoto per salvamento, parecchie volte sul podio anche nell’ultima giornata. Allo Stadio del Nuoto di Roma la domenica è iniziata con i 200 super lifesaver, è proseguita con la 4×25 manichino e si è conclusa con i 50 manichino. Nella prima prova i titoli italiani Senior sono andati a Federico Gilardi Paola Lanzilotti, compagni di squadra alla Rari Nantes Torino con Federico tesserato anche per le Fiamme Oro. Paola ha nuotato in 2’24”84, dietro alla francese Magali Rousseau (Rane Rosse, 2’23”76) che è però stata esclusa dalla classifica del campionato italiano poiché transalpina; sul podio con la torinese classe 1997 sono salite Samantha Ferrari (Fiamme Oro, 2’25”34) e Alessandra Marra (Gym Sportmania Scafati, 2’26”69), mentre al quarto posto si è piazzata Rossella Fimiani (Aquatica Torino), con il tempo di 2’27”96. Federico Gilardi detiene in record del mondo dei 200 super lifesaver e oggi ha conquistato l’oro in 2’07”30 davanti al compagno di squadra e di nazionale Jacopo Musso (Rari Nantes Torino), secondo in 2’08”25. Terzo l’altro azzurro Daniele Sanna (Rane Rosse, 2’08”48). Nella stessa gara ma tra le Junior sono salite sul podio Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) e Maddalena Daraio (Sa-Fa 2000 Torino), rispettivamente seconda e terza alle spalle di Livia Elisa Fiori (Nuotatori Milanesi, 2’31”89) e separate da soli quattro decimi all’arrivo; 2’35”31 e 2’35”71 i loro tempi.Tre medaglie di bronzo sono arrivate nella 4×25 manichino. La formazione Senior dell’Aquatica Torino (Cristina LeanzaGiulia BerrutoRossella FimianiSilvia Barone) ha fatto registrare il quinto tempo complessivo in 1’31”50 ma è risalita fino al terzo posto vista la presenza di atlete straniere in due delle staffette meglio piazzate. Le più veloci sono state le atlete delle Rane Rosse (1’26”57), che hanno ceduto il titolo alle Fiamme Oro (1’26”65) seguite dal Circolo Nautico Posillipo (1’27”41). Quarto il team olandese Dordrecht Lifesaving (1’30”25).

TUFFI: Campionati Italiani Assoluti, tre piemontesi in gara a Bolzano

In corso  alla piscina Karl Dibiasi di Bolzano il fine settimana dei Campionati Italiani Assoluti Estivi di tuffi, in programma fino a domenica 15 luglio. La manifestazione è valida come terza e ultima prova di selezione in vista dei Campionati Europei (Edimburgo, 6-12 agosto) e sarà indoor – come gli Assoluti Invernali di Torino disputati aprile – proprio in preparazione all’appuntamento continentale che si svolgerà al coperto. Complessivamente sono iscritti 60 atleti di 18 società, più alcuni tuffatori stranieri ammessi al campionato in virtù della sua formula open. Tre i piemontesi in gara: Eduard Timbretti Gugiu (Trieste Tuffi Edera 1904/Blu 2006 Torino), Matilde Borello e Eleonora Zich (Blu 2006), tutti e tre allenati da Claudio Leone. Matilde sarà impegnata nelle due prove dal trampolino (1 e 3 metri), mentre Eleonora si tufferà dalla piattaforma. Eduard prenderà parte a tutte le gare individuali e gareggerà anche in sincro dal trampolino 3 metri in coppia con Marcello Meringolo (Cosenza Nuoto). Tutte le finali saranno trasmesse in diretta su Rai Sport +HD, venerdì e sabato dalle 17.00 e domenica dalle 14.30. Il calendario nazionale dei tuffi si concluderà poi nell’ultimo week end di luglio, con i Campionati Italiani Estivi di Categoria in programma a Roma dal 26 al 29.

Programma completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180712200706&area=3&menu=agonismo&read=tuffi

Softball: Reale Mutua Jacks Torino, ultima di campionato

Una vittoria ed una sconfitta a testa questo è il risultato del doppio confronto disputato, domenica scorsa sul diamante di via Passo Buole, fra la Reale Mutua Jacks Torino ed il Supramonte Orgosolo e valido per 9^ giornata del campionato di serie A2 di softball. La formazione sarda ha messo sin dall’inizio in difficoltà quella torinese, passando addirittura in vantaggio sullo 0-1 nel 5° inning. La reazione delle padrone di casa non si è fatta attendere, infatti nella successiva ripresa un triplo di Alice Midiri ha mandato a casa base due compagne, azione determinante per l’esito finale del primo match terminato col punteggio di 2-1 in favore della Reale Mutua. Nella seconda partita la maggiore incisività del Supramonte, soprattutto delle giocatori in base, ha determinato lo 0-6 finale. Le Jacks Torino dal canto loro non hanno saputo concretizzare le azioni d’attacco, nonostante abbiano messo dei corridori in base grazie alle battute valide di Elena Bonato (2/3) e di Lucia Carlucci (3/4). Al termine dell’intero match Maristella Perizzolo, manager della Reale Mutua Jacks Torino, non ha nascosto un filo di delusione “Oggi non siamo state efficaci come al solito. In generale è stata una prestazione sottotono – puntualizza – mi aspetto un repentino cambio di marcia in vista dell’ultima partita del nostro campionato domenica prossima, quando affronteremo il Settimo Milanese”. Appuntamento quindi domenica 15 luglio ore 11:00 al campo di via Passo Buole a Torino

***

9^ giornata – 4^ ritorno – Girone A

1/7/2018 ore 10:30 + 0:45

  • 07 Reale Mutua Jacks Torino – Polisportiva Supramonte 2-1
  • 08 Reale Mutua Jacks Torino – Polisportiva Supramonte 0-6

1/7/2018 ore 11:00 + 0:45

  • 07 Red Panthers Settimo – Legnano Baseball Softball 8-5
  • 08 Red Panthers Settimo – Legnano Baseball Softball 1-12 (inn:4)

1/7/2018 ore 17:00 + 0:45

  • 07 Monzesi New Bollate – Softball La Loggia 2-1 (inn:8)
  • 08 Monzesi New Bollate – Softball La Loggia (1-0)

classifica girone A

  1. Monzesi New Bollate (18G, 15V, 3P)
  2. Softball La Loggia (18G, 14V, 4P)
  3. Reale Mutua Jacks Torino (18G, 9V, 9P)
  4. Legnano Baseball Softball (18G, 7V, 11P)
  5. Polisportiva Supramonte (18G, 5V, 13P)
  6. Red Panthers Settimo (18G, 4V, 14P)

Russia 2018. Ma non è che, forse…

Spigolature d’opinione a quattro partite dalla fine dei Mondiali in Russia

Ma non è che, forse, venir eliminati dalla Svezia ci ha insegnato che niente è too big to fail?

Ma non è che, forse, è la volta buona ed impariamo a non arrangiarci sempre all’italiana, per cui alla fine la pellaccia la si porta a casa? (chi non ha pensato che sì, in fondo, lo spareggio in qualche modo lo avremmo vinto?)

Ma non è che, forse, vista la strada che ha fatto la Svezia, Ventura non era così male? Poi ti ricordi che giochi contro la Spagna con quattro attaccanti e che gli déi la tracotanza la puniscono sempre, e allora torni sui tuoi passi…

Ma non è che, forse, a guardare i Mondiali dalla TV abbiamo imparato che cosa vuol dire guardare la festa affacciati alla finestra altrui (qualcuno chiedendo “scusi, chi ha fatto palo?”) mentre i fortunati si spartiscono la torta e sentirsi un po’ sottosviluppati?

 

Ma non è che, forse, vedere i tifosi delle altre nazioni riempire gli spalti a noi negati ci fa capire che a isolarti ci perdi, e rischi di avere torto a prescindere?

 

Ma non è che, forse, l’eliminazione prematura di Germania, Argentina, Spagna e Portogallo ci ha insegnato che:

  • Non si vince con l’esibizione muscolare e la presunzione di essere i primi, qualunque cosa accada ( Germania), se poi a eliminarti è una squadra già con le valigie pronte per il ritorno, che ha deliberatamente deciso di portare a casa almeno il tuo scalpo.
  • Non si vince con il tanto possesso palla, equivalente alle chiacchiere a vuoto (Spagna).
  • Non si vince neppure con l’uomo solo al comando e neppure con il superuomo della provvidenza, visto che né l’Egitto di Salah (infortunato, poveretto), né l’Argentina di Messi né il Portogallo di Ronaldo – indipendentemente dalla prestazione personale – hanno fatto molta strada.

 

Ma non è che, forse, partecipare al mondiale e uscire verosimilmente presto, visto il livello attuale della nazionale, ci avrebbe rovinato questo principio d’estate più del lutto elaborato per tempo da quella piovosa notte di ottobre?

 

Ma non è che, forse, vedere Svezia, Germania e Corea del Sud contendersi la qualificazione nello stesso girone è un gustoso contrappasso dantesco, che “Caina attende chi vita ci spense”?

 

Ma non è che, forse, partecipare al mondiale per venirne rapidamente eliminati avrebbe soltanto avvelenato ulteriormente il dibattito metacalcistico su chi mettere e non mettere, sul convocare questo e quest’altro, sull’importanza degli stranieri o sul fare tutto in casa?

 

Ma non è che, forse, lo sport, non è l’oppio che tutto placa, come qualcuno potrebbe pensare rammentando certe interpretazioni di una antica vittoria di Bartali, ma avrebbe soltanto arroventato e complicato gli scontri in un clima dove il dibattito ha già più dello stadio che dell’areopago?

 

Ma non è che forse, vedere l’Iran, la Svezia o l’Islanda difendersi strenuamente e a tutta squadra, sacrificandosi fino all’ultimo minuto, ci insegna di nuovo che il calcio si gioca in undici e che il catenaccio all’italiana ci ha portato lontano?

 

Ma non è che, forse, pur avendo suscitato così tanta simpatia, la delusione di vedere l’Islanda priva di quella luce di due anni fa, incapace di giocare se non per difendere, ci insegna la solidità e la fatica, ma anche la necessità di pensare razionalmente al futuro, per il progresso o semplicemente per buttare un pallone oltre la metà campo?

 

Ma non è che, forse, stante i punti precedenti, quelli che hanno coniugato meglio le varie virtù sono stati i giapponesi, con quella linea del fuorigioco da opera d’arte?

 

Ma non è che allora, se ci fossimo qualificati e avessimo giocato con la grinta e la tenacia dei due europei passati, un po’ avanti saremmo andati?

 

Ma non è che, a forza di delusioni, finiamo come Panama a festeggiare il primo gol dopo averne presi sei, vero? Perché va bene la sportività, ma siamo pur sempre l’Italia…

 

Ma non è che l’eliminazione di Italia, Olanda, Stati Uniti, Germania, Spagna e Portogallo ci dice qualcosa sul mondo che cambia e su quali sono le nazioni che lo guidano…

 

Obiezione: – … beh, ma l’Argentina, il Brasile, mica sono i paesi più ricchi del mondo…

 

Contro obiezione: – … Vero, ma potremmo dire che questo mondiale abbia un che di terzomondista

 

Contro contro obiezione : – Non mi sembra proprio; le africane sono uscite tutte subito, compreso il Senegal sul quale tanto si sperava, mentre in fondo sono arrivate la Francia, la Croazia, il Belgio e l’Inghilterra, nazioni comunque benestanti –

 

– Hai ragione. Delle due l’una, o non si può concludere niente, o è l’Occidente da G7 quello più in affanno, e che ormai le vere prospettive si hanno pensando in termini di G20.

 

– Non del tutto convincente, ma meglio. Sospendiamo il giudizio, ca a l’è mej.

 

Ma non è che, forse, dal calcio non si può cavare nessuna morale?

 

Ma non è che, forse, la Francia multietnica lanciata a tutta velocità verso la finale qualcosa ce lo insegna… ah, ‘sti francesi.

 

Ma non è che, forse, la partita inaugurale tra Russia e Arabia Saudita e il prossimo mondiale in Qatar rappresentano gli orizzonti del mondo futuro, ma non troppo troppo futuro, diciamo fino a quando petrolio e gas non saranno più le risorse fondamentali, cioè entro questo secolo?

Ma non è che, forse, la Russia giunta fino ai quarti di finale è stata sì una soddisfazione, ma non l’arma propagandistica che Putin magari sperava (e quindi buon per noi)?

 

Ma non è che, forse, il vero radical chic è chi esibisce il suo disinteresse compiaciuto per questo mondiale senza tifo fanatico,preferendogli il contemporaneo Wimbledon, i suoi campi in erba, i cartocci di panna e fragole sugli spalti e le magliette candide in campo, e non chi si mette magliette rosse?

 

Ma non è che, forse, il mondiale senza l’Italia ci ha costretti a scegliere per chi tifare, cercando di dare una valutazione oggettiva sulla qualità del gioco espresso e sul valore della squadra, qualcosa che dovremmo fare tutti i giorni in tanti altri campi della vita?

 

Ma non è che, forse, il VAR non è il demonio, ma la prova che non si può vivere come quest’esistenza ci costringe, o come noi ci obblighiamo per non pensare, di immagini istantanee, che ogni cosa va osservata da tutte le angolazioni prima di trarre conclusioni?

 

Ma non è che tra due mondiali, quando le squadre saranno quarantotto (sic), rimpiangeremo questo mondiale e capiremo che la megalomania indiscriminata in nome del denaro, dei diritti televisivi e della pubblicità è tra i mali peggiori che ci affliggono?

 

Ma non è che, forse, trentadue squadre sono comunque poche?

 

Ma non è che, forse, il pallone è un sport appassionante indipendentemente da chi lo gioca, e vedere una bella partita ti fa venire voglia di mettere insieme un gruppo di amici, andare al campetto e divertirti?

 

Ma non è che, e lo dice un animo tendente al pessimismo, dovremmo provare a guardare al futuro con la speranza e l’apertura con cui si aspetta un mondiale di quattro anni in quattro anni?

 

Ma non è che, forse, tutto questo moraleggiare si squaglierà come neve al sole se, come probabile, la Francia vincerà domenica e noi rimugineremo le nostre secolari rivalità?

 

Ma non fa venire una tremenda nostalgia guardare quelle foto ormai un po’ sdrucite di una notte lontana dodici anni, pensare quello che eravamo, in compagnia di persone che magari non sono più qui con noi, più giovani, più felici, meno felici, più ricchi, meno ricchi, più grassi, più magri, più illusi, più disillusi, più ottimisti, più pessimisti…?

Quante cose sono passate e quanto siamo cambiati?

Andrea Rubiola