SPORT- Pagina 336

Juve, metamorfosi nel secondo tempo

Sulla carta doveva essere una partita di ordinaria amministrazione, ed il rischio era di prenderla sottogamba, considerando l’imminente impegno di Champions contro i tedeschi del Bayer Leverkusen di martedì sera.  In effetti, per la prima mezz’ora la Juventus non ha brillato: ritmo piuttosto fiacco, nonostante Ramsey – ancora nel ruolo di trequartista – abbia tentato spesso e volentieri di accelerare il gioco ed a cercare CR7 e Dybala; ma i due sono stati spesso troppo lontani dai sedici metri, quasi sempre defilati.
Tra l’11’ ed il 17′ la Spal ha provato per tre volte a sorprendere Buffon – che con questa partita stabilisce il nuovo record dei giocatori italiani con il maggior numero di presenze con squadre di club: 903 per Gigi, stacca Paolo Maldini rimasto a 902 – , riuscendo ad arrivare nella trequarti dei padroni di casa abbastanza facilmente.
Cuadrado – riscoperto terzino destro per necessità – sale spesso per dare una mano in avanti, ma la Spal si difende con ordine; alla mezz’ora, finalmente, la Juve si desta dal torpore iniziale e proprio Cuadrado artiglia il rimpallo di una punizione di Murgia, parte in contropiede e riesce a servire Dybala che fa partire un ben tiro, ottimamente parato da Berisha.
Provano a concretizzare la manovra bianconera anche Matuidi con cross dalla sinistra e Dybala, ma la sua punizione prende in pieno la barriera; al 38′ Ramsey serve CR7, che effettua una serie di finte nell’area piccola aspettando che arrivi qualche compagno, poi crossa ma nessuno raccoglie l’invito.
Al 42′ la più bella azione del primo tempo: azione corale della Juve, che parte da Dybala, arriva a Pjanic e Cuadrado, poi a Ronaldo, che serve da destra un assist d’oro per la testa di Ramsey, Berisha risponde con una gran parata.
Ma il vantaggio della Juve è nell’aria, ed infatti arriva al 45′, quando Pjanic intercetta il pallone sugli sviluppi di una precedente azione e fa partire un gran tiro al volo su cui stavolta Berisha nulla può.
Nei 15 minuti finali del primo tempo, Ronaldo ha servito di più la squadra, così come Dybala si è mosso meglio rispetto alla prima frazione di gioco; risultato: Juve in vantaggio alla fine del primo tempo e gioco in netto miglioramento.
La nota dolente è, ancora una volta, Rabiot: stesso copione delle due gare precedenti, tocchi sbagliati, sempre fuori tempo, poca intesa con Pjanic: speriamo sia solo una questione di adattamento.
Nella ripresa la squadra di casa parte subito con un piglio diverso, più aggressivo: Ramsey scambia spesso e bene con CR7 e Matuidi, il ritmo è decisamente più veloce; al 53′ st occasionissima per il raddoppio Juve: bell’affondo in velocità di Ronaldo, poi serve un’ottima palla a Khedira che ci prova di testa, ma Berisha si supera negandogli il goal.
La Spal in questo secondo tempo si limita a difendere, e comunque i rarissimi attacchi vedono la retroguardia bianconera molto attenta, con De Ligt in netto miglioramento partita dopo partita.
Tra il 59′ ed il 64′ della ripresa, Sarri sostituisce Khedira con Emre Can e Ramsey (che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma ha offerto un’altra prestazione convincente) con Bernardeschi, poi inizia lo show personale di Berisha, oggi decisamente il migliore dei suoi: dapprima sventa un tiro di Dybala dalla sinistra, poi al 68’st interviene su Ronaldo, che aveva raccolto un assist della Joya e tirato un rasoterra preciso; ed ancora al 74′ st, Pjanic serve di nuovo Ronaldo, che stavolta prova a bucare la rete della Spal con un destro potente, ma Berisha, oggi in giornata di grazia, gli nega il goal.
Sarri decide di far uscire l’impacciato Rabiot per Bentancur, e dopo appena due minuti la Juve raddoppia: Dybala s’invola sulla fascia sinistra, poi fa partire uno splendido assist verso CR7 che arriva in corsa, salta di testa e finalmente riesce a prendere Berisha in controtempo, infilando in rete: 2-0 Juve.
Ormai la Signora può rilassarsi, ma la Joya e CR7 sembrano non aver esaurito le energie: all’88’ st Dybala inventa una serpentina nell’area avversaria, peccato la conclusione fuori; poi al 93′ st ancora l’irriducibile Ronaldo cerca il 3-0 con una gran sventola in area che però trova le manone di Berisha.
Nel complesso, vittoria meritata per gli uomini di Sarri, che dopo la prima mezz’ora cambiano ritmo e iniziano a macinare gioco, con tocchi di prima, azioni veloci e ripetuti scambi in attacco da destra a sinistra tra Dybala e Ronaldo; anche De Ligt è in evidente e netta crescita, e l’assenza dei terzini titolari non si è minimamente sentita, Matuidi e Cuadrado sono stati all’altezza. L’unico interrogativo è purtroppo il francese Rabiot, anche se oggi Pjanic ha lavorato ( e molto bene) anche per lui, ma non potrà farlo sempre. Sarri corra ai ripari.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

E’ tempo di “Stratorino”

Domenica 29 settembre, organizzata dalla “Team Marathon”, la manifestazione podistica non competitiva “STRATORINO LA STAMPA”, sulle distanze di 5 e 10 chilometri con partenza e arrivo in via Roma. L’orario di partenza della 10 chilometri è fissato per le ore 10, il termine è previsto per le ore 12 circa; l’orario di partenza della 5 chilometri è fissato per le ore 10.20, il termine è previsto per le ore 11.20 circa.

Percorso 5 chilometri

Via Roma, via Pietro Micca, piazza Castello, viale I° Maggio, rondò Rivella (emiciclo sud), corso San Maurizio (carreggiata laterale sud), via Rossini, via Po, piazza Vittorio Veneto, ponte Vittorio Emanuele I, corso Moncalieri, ponte Umberto I, Murazzi Po, piazza Vittorio Veneto, via Bonafous, via Giolitti, giardini Cavour, via Accademia Albertina, piazza Carlo Emanuele II, via Maria Vittoria, via Carlo Alberto, via Po, piazza Castello.

 

Percorso 10 chilometri

Via Roma, via Pietro Micca, piazza Castello, viale I° Maggio, rondò Rivella (emiciclo sud), corso San Maurizio (carreggiata laterale sud), via Rossini, via Po, piazza Vittorio Veneto, ponte Vittorio Emanuele I, corso Moncalieri, ponte Umberto I, Murazzi del Po, piazza Vittorio Veneto, via Bonafous, corso Cairoli, viale Virgilio, viale Turr, viale Boiardo, piazzale Rita Levi Montalcini, corso Massimo D’Azeglio (carreggiata est), corso Vittorio Emanuele II (carreggiata centrale), via Accademia Albertina, giardini Cavour, via Accademia Albertina, piazza Carlo Emanuele II,  via Maria Vittoria, via Carlo Alberto, via Po, piazza Castello.

Informazioni utili: corso Casale, corso Moncalieri in direzione Sassi, ponte Isabella, corso Dante, via Nizza, corso Galileo Ferraris, via della Consolata, corso Regina Margherita, corso Vittorio Emanuele dalla Stazione Porta Nuova a piazza Rivoli e dalla Stazione Porta Nuova sino a via Madama Cristina sempre percorribili. Corso Moncalieri non è percorribile tra il ponte della Gran Madre e il ponte di corso Vittorio Emanuele II verso Moncalieri (pertanto i veicoli che intendono percorrere il corso verso Moncalieri da piazza Gran Madre saranno instradati su via Villa della Regina, corso Lanza, corso Fiume).  Il corso Vittorio Emanuele II dal ponte alla via Accademia Albertina, direzione Porta Nuova, sarà chiuso. Dalle 11 circa si potrà uscire dalla zona centrale, “circondata” dalla corsa, verso nord (via Po) lungo le vie Bogino, San Massimo, della Rocca

In piazza Robilant l’Head Experience day

Gli organizzatori ci scrivono

Un grandissimo evento è in programma al centro sportivo di piazza Robilant a Torino domenica si terrà dalle 9 alle 14 la tappa torinese del Head Experience day. I maestri del centro saranno disposizione di chiunque voglia provare le attrezzature di nuova generazione mentre su di un campo si potrà palleggiare con i maestri sul secondo campo sarà possibile misurare la velocità e la rotazione dei colpi effettuati. Un grande evento per Torino che si inizia a preparare con iniziative di questo livello alla grande vetrina delle Finals Atp che nel 2021 approderanno a Torino e porteranno i migliori giocatori del pianeta all’ombra della mole.

Maestro Nazionale Paolo Gerbino, perché il centro sportivo robilant è stato scelto come impianto per una tappa degli EXPERIENCE DAY 2019?

“Perché sto portando avanti una scuola tennis di qualità alla portata di tutti e con attenzione in modo particolare per i bambini. Inoltre il Centro Sportivo Robilant grazie al lavoro del nostro Presidente Critelli Marco sta diventando un impianto sportivo polifunzionale accogliente e piacevole . Marco ed io siamo in completa sinergia e l’impianto sportivo continuerà a migliorare”.

Il miracolo vero è che lei ha messo insieme tute le forze e le ha fatte andare d’accordo.

“Il vero miracolo è proprio questo: io, dieci anni fa ho raccolto la sfida di rendere il tennis alla portata di tutte le classi sociali. Ho creato un staff di qualità e devo dire che Lo sport per tutti mi ha permesso di crescere dei ragazzini che ora sono in seconda categoria, pochi giorni fa il nostro Andrea Caminiti, uno dei migliori Under 11 Nazionali nonostante abbia solo 9 anni nazionali, è stato ricevuto dalla Sindaca Appendino che ha fatto gli auguri alla rappresentativa regionale.

Come funzionerà questa l’EXPERIENCE DAY 2019?

“Su un campo sarà possibile provare le racchette head con l’ausilio dei nostri maestri. Sul secondo campo lo staff head testerà tramite un sensore la velocità e la rotazione della pallina per ogni racchetta utilizzata. Inoltre sarà presente un gazebo head con oltre 50 telai test e gadgets per i partecipanti. Quindi aspettiamo tutti i tennisti appassionati per un evento unico in tutta Torino dalle 9:00 alle 14:00 questa domenica presso il Centro Sportivo Robilant”

 

“The green is pink”, golf solidale

Vittorio Andrea Vaccaro ha partecipato, nella giornata di martedì 24 settembre, alla ventesima edizione della Pro-Am della Speranza, evento benefico che si è svolto al Golf Club Royal Park – I Roveri di Torino.

La giornata caratterizzata dallo slogan “The green is pink“, è consistita in una gara di golf tra 18 squadre composte da un professionista e tre dilettanti, a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e collegata alla campagna “Life is pink”dedicata alla lotta contro i tumori femminili che durerà per tutto il mese di ottobre. I fondi raccolti durante questo periodo finanzieranno gli screening gratuiti all’Istituto di Candiolo per prevenire e combattere il tumore alla mammella.

Nello specifico questa gara servirà per dotare l’Istituto di Candiolo delle più moderne attrezzature per la ricerca e la cura del cancro come ha detto Allegra Agnelli, che è presidente sia della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che del  Golf Club Royal Park – I Roveri.

Il team capitanato da Vittorio Andrea Vaccaro, con i rappresentanti della società Cofifast S.r.l. che era sponsor dell’iniziativa si è classificato nella piazza d’onore con il punteggio di otto colpi sotto il par.  Sulla  sacca  di  Vaccaro,  come  caddie,  Michele  Bocchi.

Vaccaro, 31 anni, oltre ad essere professionista di golf è anche uno dei più quotati giovani dirigenti sportivi del panorama nazionale ed ha incarichi nell’associazione dei professionisti così come nella Federgolf e nel CONI ha così commentato: “E’ stato un piacere ed un onore poter partecipare ad un evento così prestigioso, ed il prestigio non è dato dal fatto che abbiamo giocato su un percorso di primissimo livello in Italia, ne dal livello, alto, dei colleghi professionisti in campo, bensì dalla causa così importante per la quale abbiamo giocato. Sul campo siamo partiti benissimo con un doppio birdie alla prima buca e poi ci siamo difesi bene sul finale quando il gioco non è stato dei migliori. I miei complimenti, di cuore, vanno ad Allegra Agnelli che ha saputo catalizzare le energie di tanti personaggi del mondo dell’impresa e del golf per questo evento che è riuscito alla perfezione. Spero di essere sul green anche il prossimo anno.

Baselli, Rincon e Belotti in campo a Parma

A Parma i granata per dare continuità alla vittoria sul Milan dovranno ottenere un buon risultato lunedì  nel posticipo della sesta giornata. Mazzarri sta valutando con attenzione la squadra da schierare, anche in base a chi avrà recuperato meglio dopo la gara di giovedì. Il ct potrebbe anche decidere di tornare ad un modulo più prudente 3-4-2-1 con un centrocampista sulla trequarti, così da avere un 3-5-2 nella fase di non possesso. Secondo il sito Toro News le sole certezze al momento sono Baselli, Rincon e Belotti, mentre Verdi potrebbe indossare una nuova maglia da titolare.

Un torinese nella nazionale di calcio di Poste Italiane

La squadra gialloblu difenderà a Coverciano il titolo conquistato nell’ultima edizione
 La Nazionale di Poste Italiane torna in campo a Coverciano (Fi) per
difendere il titolo di campione della “Azzurri Partner Cup”, il torneo di calcio a 7, arrivato quest’anno
alla terza edizione, organizzato dalla FIGC tra le selezioni degli sponsor della Nazionale Italiana.
Grande attesa quindi nello storico Centro Tecnico Federale, dove sabato 28 settembre si
incontreranno le rappresentative delle aziende partner degli Azzurri.
Tra i convocati della nazionale gialloblu, allenata da Angelo Di Livio c’è il centrocampista Manuele
Desiderio, tesserato a livello dilettantistico nella formazione del Don Bosco Caselle. Un’occasione
unica e di responsabilità per il portalettere di Caselle Torinese selezionato per un appuntamento così
prestigioso.
La Nazionale di Poste Italiane, composta da dipendenti tesserati a livello dilettantistico, si pone
l’obiettivo di valorizzare lo sport come veicolo di integrazione e coesione tra colleghi, per favorire lo
spirito di squadra diffondendo un messaggio di partecipazione e di leale competizione. Attraverso le
attività della Nazionale di calcio, Poste Italiane moltiplica così le occasioni per finalizzare iniziative di
solidarietà e di vicinanza ai territori, interpretando in una chiave popolare e divertente la sua vocazione
di azienda socialmente responsabile.

I campioni piemontesi del nuoto per salvamento 

Si sono conclusi a Riccione i Campionati Europei di nuoto per salvamento delle nazionali assolute e giovanili, con un’ultima giornata di gare dedicata alla seconda metà del programma di prove oceaniche. Trionfo azzurro nella staffetta torpedo, con le formazioni italiane Youth al primo e al secondo posto in campo femminile e maschile rispettivamente. La piemontese Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani), Alessia Cappai, Helene Giovanelli e Livia Elisa Fiori hanno conquistato l’oro davanti a Francia e Germania. Argento, invece, per Alessandro Marchetti, per i piemontesi Andrea Vivalda e Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino) e per Davide Belcastro, secondi nella finale A alle spalle della Germania e davanti alla Gran Bretagna. Nella stessa prova l’Italia ha poi conquistato anche il titolo continentale Open maschile, senza atleti della nostra regione in formazione, e si è piazzata quinta tra le donne, con Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) e Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) schierate in staffetta.

 

Una nuova medaglia azzurra – di bronzo – è arrivata dalla staffetta ocean Youth formata da Livia Elisa Fiori, Alessia Cappai, Carlotta Tortello e Valentina Pasquino, sorella di Francesca e tesserata per i Nuotatori Canavesani. Le azzurrine hanno chiuso al terzo posto dietro Francia e Germania. In chiusura di programma è giunto l’ultimo squillo azzurro degli Europei, grazie alla medaglia d’oro conquistata dalla staffetta ocean lifesaver mista. A comporre il quartetto italiano sono stati Daniele Sanna, Samantha Ferrari, Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) e Andrea Niciarelli.

 

Alle medaglie citate i nuotatori piemontesi hanno aggiunto buoni piazzamenti. Dopo le medaglie di ieri Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) ha chiuso in quarta posizione nell’ocean Youth. Sempre tra i giovani, Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani) e Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) hanno raggiunto il settimo e ottavo posto rispettivamente a bandierine. Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) si è piazzata nona nell’ocean e nella gara con tavola e ha poi gareggiato nella staffetta Ocean azzurra quinta al traguardo. Sono approdati in finale anche Federico Gilardi (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) e Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino, Youth), nella gara con tavola e nell’ocean. Entrambi hanno gareggiato anche nelle staffette ocean rispettivamente Open e Youth, quinta e sesta all’arrivo. Quarta posizione, infine, per la staffetta ocean lifesaver mista Youth, con Francesca Pasquino e Andrea Vivalda in formazione.

 

Per quanto riguarda le classifiche per nazioni, dopo aver chiuso in testa sia tra gli Open sia tra gli Youth nelle gare in vasca, al termine delle prove oceaniche l’Italia ha perso una posizione nella graduatoria generale (piscina+mare) assoluta, confermandosi però al primo posto tra gli Youth. Nella classifica Open è campione d’Europa la Francia e il terzo posto è della Germania. Tra i giovani argento per i tedeschi e bronzo per i transalpini.Archiviate le gare delle nazionali Open e giovanili, i Campionati Europei proseguiranno a Riccione nei prossimi giorni con le gare Interclub dedicate alle società.

 

Risultati completi a questo link

 

Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia

A Brescia passa la Juve in rimonta

Ieri sera al Rigamonti la Juventus ha sostanzialmente replicato la partita casalinga contro il Verona, ancora un 2-1 in rimonta, però il gioco è migliorato e l’impressione generale è che inizia ad intravedersi la mano di Sarri, quantomeno per l’atteggiamento, sempre votato in avanti; il primo tempo è stato più sofferto anche grazie ad un ottimo Brescia, ma nel secondo risulta più convincente. Dybala e Ramsey continuano a far bene, anzi ancora meglio rispetto alla gara contro il Verona: la loro intesa funziona, si cercano spesso e quando si trovano esce sempre qualcosa di pericoloso per l’avversario. La Joya crea molte giocate, si diverte (e si vede!) e risulta decisivo per la partita: guadagna lui il corner e la punizione che portano alle due reti bianconere. Il gallese, ieri trequartista, ha fatto un gran primo tempo, mettendo lo zampino quasi ovunque e cercando di servire Higuain con tocchi di prima; ha dato un’accelerata alla manovra bianconera e aggiunto tanta qualità.
E pensare che il Brescia era passato in vantaggio dopo appena quattro minuti con Donnarumma, grazie ad un Sandro un po’ troppo indeciso e ad un errore clamoroso di Szczesny; la Juve deve quindi già partire in salita e nei primi minuti si registrano al 9’ una buona occasione per Rabiot, ma il suo sinistro finisce alto, poi ci provano Higuain, Ramsey di testa  e Khedira da destra, che manda fuori di pochissimo.
Al 18’ il primo cambio nella Juve: Danilo esce per un problema al flessore della coscia sinistra e lascia il posto a Cuadrado; proprio lui serve un assist al Pipita al 25’, che però non riesce ad agganciarlo.
Al 40’, la sfortunata deviazione nella propria porta di Chancellor regala il pareggio alla Juve (su corner guadagnato da Dybala), poi dopo un minuto Balotelli cerca di sorprendere Szczesny dai 36 metri, ma la sua punizione finisce fuori.
Nella ripresa, la Juve si fa più aggressiva con i tentativi di Higuain e Rabiot, ma il Brescia si difende molto bene, il Pipita è marcatissimo e si innervosisce per alcuni interventi subiti su cui l’arbitro sorvola.
Al 63’ gli uomini di Sarri passano in vantaggio: punizione dal limite procurata dall’instancabile Dybala, e sulla ribattuta Pjanic fa partire un bel rasoterra che s’infila alle spalle del portiere.
Esce Ramsey per Bernardeschi, il Brescia ha un po’ mollato il ritmo e la Juve può approfittarne, con Dybala che al 73’ st ci prova di sinistro, finito di poco a lato; poi al 77’ st gran accelerata di Khedira che si fa tutto il campo e viene atterrato, ma l’arbitro nulla concede.
Il Brescia rispunta al 78’ st, quando Martella scarica un sinistro potente ma Szczesny respinge; al 93’ st bella azione di Cuadrado, purtroppo Higuain viene anticipato a due passi dalla porta e perde l’occasione di segnare il 3-1.
Vince la Juventus anche senza Ronaldo (fuori per affaticamento), gli appunti di Sarri presi ad ogni partita iniziano a dare frutti; nota negativa: Rabiot, che mai è entrato in partita, anzi: lento, perde palloni, raddoppia le fatiche di Sandro e dei compagni: forse non è ancora in condizione.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Il primo Memorial Scirea nel ricordo di un amico

PALERMO: PADRI CONTRO FIGLI NEL RICORDO DI SCIREA

“Palermo allo stadio della Favorita aveva ricordato a dieci anni dalla morte questo grande campione, mancato a soli 36 anni. Per onorarlo insieme a me, che mi pregio di averlo avuto come amico mio e della mia famiglia,erano arrivati in Sicilia tanti campioni che avevano giocato con lui a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta. Mariella, la moglie e il figlio Riccardo avevano voluto fortissimamente questo Memorial in Sicilia , il cui incasso fu devoluto alla Lega italiana contro i tumori. Ricordo che Mariella si era dimostrata entusiasta di quella scelta, sia perchè in quei giorni aveva inaugurato una palestra intitolata a Gaetano nella scuola Sturzo di Bagheria sia perchè insieme al figlio era stata ospite di due Cub Scirea, uno a San Giuseppe Jato e l’altro a Termini Imerese. Ricordo che il Memorial si svolse senza troppa malinconia, perchè si trattava in realtà di una grande festa ricca di affetto. Anche se sono stato dirigente del Torino, ricordo che eravamo amici, al di là della diversa fede calcistica, perchè Gaetano era un uomo di grande correttezza, di grande rispetto per il prossimo. Mio figlio Carlo Alberto all’età di sette anni giocava insieme a Riccardo, all’epoca suo coetaneo, nella Scuola Calcio Gabetto. Ricordo che Gaetano veniva al campo Agnelli, dove Gabetto faceva fare gli allenamenti, a prendere il figlio. In seguito divenni dirigente dei Pulcini della Scuola Calcio Gabetto.
Quel primo “ Memorial Scirea “ fu una specie di derby padri contro figli che si affrontarono in due squadre avversarie. Tutto nacque perchè a Torino era stato formato il Cub Viasat di calcio a cinque, nel quale giocava un gruppo di ragazzi dai cognomi famosi, figli di campioni di Juventus e Torino degli anni Settanta. Fra i promotori era stato proprio Riccardo, che per l’occasione del Memorial del ’99 aveva allargato la rosa ad altri giocatori, tutti dai natali famosi. Ricordo che quella sera, quando tutti i protagonisti ebbero raggiunto Mondello, era curioso vedere insieme, ad esempio, Zibi Boniek con il figlio Tomasz, Michel e Laurent Platini, Luciano e Ludovico Spinosi. Nella squadra dei figli dei campioni come eccezione c’era Fiorello, siciliano doc. Nella squadra “ Amici di Gaetano” c’erano Zoff, Tacconi, Collovati, Brio, Spinosi, Santin, Morini, Boniek, Causio, Sala, Platini,Cannevale, Rossi, Schillaci, Altobelli, Mattrel . Nella squadra “ Figli dei Campioni “ c’erano i figli di Mattrel, Sala, Cuccureddu, Salvadori, R.Scirea, Conti, Lippi, Platini, Boniek, Morini, , Gori, Rossi, Cereser, Altobelli, Santin, Mariani, Altafini, Causio e Fiorello. Bella anche la serata della vigilia nell’Hotel Palace di Mondello, in un’atmosfera davvero magica. Ricordo in particolare l’ingresso di Michel Platini, accolto da mille flash e poi Vycpalek, che lo salutava affettuosamente. Conservo tanti, tanti bei ricordi e non solo di quell’ evento. Sono orgoglioso di aver avuto il privilegio della sua bellissima e sincera amicizia”.

Mauro Reverberi ( ex dirigente Torino Calcio e Accompagnatore Torino Primavera )

Italian Bike Test: inizio con il botto

Conclusa a Sant’Ambrogio di Torino, ai piedi della Sacra di San Michele, la prima tappa dell’unico bike test tour d’Italia.
Oltre 2.500 i test effettuati nei due giorni.
Appuntamento il 28 e 29 settembre a Montecchio Maggiore

 

Si è svolta questo weekend a Sant’Ambrogio di Torino, presso il Birrificio San Michele, la prima tappa del 2019 di Shimano Steps Italian Bike Test.

L’unico bike test tour italiano, che per la prima è arrivato in Piemonte, non ha tradito le aspettative. Nonostante il clima tipicamente autunnale ed un sole decisamente latitante, gli appassionati delle due ruote si sono riversati nel Village per poter provare, in anteprima, tutte le novità 2020 delle principali aziende del mondo bici.

 

Al termine della due giorni, sono stati oltre 2.500 i test effettuati. Decisamente elevata anche la partecipazione di dealer, negozianti ed operatori del settore bici.

 

A disposizione dei partecipanti c’erano trail road e off road suggestivi e adatti a tutti i livelli.

In pochi minuti i tester potevano raggiungere il Parco Naturale Laghi di Avigliana! Un’esperienza unica, grazie a tracciati perfetti per mettere alla prova i nuovi modelli di MTB, eMTB e Gravel.

 

Altrettanto affascinante, a tratti mistico, il tracciato road che permetteva di arrivare fino all’Abbazia di San Michele della Chiusa, meglio nota come Sacra di San Michele. L’abbazia benedettina, che domina maestosamente la Val di Susa e risalente all’alto medioevo, ispirò nel 1980 Umberto Eco nella realizzazione del suo più celebre romanzo: “Il Nome della Rosa”.

 

Shimano Steps Italian Bike Test si sposta adesso a Nord est. Il 28 e 29 settembre sarà infatti la volta di Montecchio Maggiore (VI). Un’altra location davvero suggestiva, in grado di attirare appassionati da tutto il Triveneto. I trail si snoderanno infatti nel magnifico scenario dei colli sovrasati dai due castelli della Bellaguardia e della Villa, noti a tutti come i “Castelli di Romeo e Giulietta“.

 

Per partecipare all’evento è necessario pre iscriversi online (http://bit.ly/IBT-registrati) e presetarsi in segreteria il giorno della manifestazione per ritirare il badge d’ingresso.

 

Shimano Steps Italian Bike Test:

 

21/22 settembre – Piemonte – Sant’Ambrogio di Torino

 

28/29 settembre – Veneto – Montecchi Maggiore

 

5/6 ottobre – Lombardia – Alzano Lombardo

 

12/13 ottobre – Lazio – Formello

 

26/27 ottobre – Puglia – Castel del Monte

 

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