“Tra il primo e secondo tempo ho fatto cambi importanti per provare a reagiree oggi qualcosa di positivo, rispetto alle altre gare, si è visto”. Così dice all’Ansa l’allenatore granata Walter Mazzarri dopo il pareggio 1-1 con il Cagliari. La “crisi” del Toro sarebbe più psicologica più che fisica o tattica. “Dopo il gol del Cagliari ci è venuto il braccino corto. Prendiamo questo punto – afferma il ct – e pensiamo alla prossima partita. Quando vivi un momento particolare, bisogna limitare i danni, mettendo un punticino in cascina. Non sono contento, si può e si deve fare meglio, dobbiamo far passare questo momento. E quando i ragazzi sentono la pressione del risultato si ha paura e si subisce”
Il Lecce blocca la Juve sull’1-1
Si sono svolte nel giorni scorsi le gare di nuoto in vasca e di nuoto per salvamento dei Giochi Mondiali Militari, evento organizzato con cadenza quadriennale dal CISM – Conseil International du Sport Militaire (Comitato Internazionale Sport Militari) e quest’anno di scena a Wuhan, in Cina. Tanti gli atleti italiani impegnati e tra loro anche alcuni piemontesi. Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino) si è piazzata quinta nella finale dei 200 farfalla con il tempo di 2’14’’85, mentre nella mezza distanza si è fermata in qualifica, 12esima in 1’03’’19. Ha poi nuotato anche nelle batterie della 4×100 mista femminile – nella frazione a delfino – contribuendo al passaggio in finale della formazione azzurra, poi sesta. Due gare individuali anche per Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse), fermatosi in qualifica a ridosso dei primi 10 sia nei 50 sia nei 100 stile libero, con i tempi di 23’’40 e 51’’10 rispettivamente. L’atleta lombardo che dalla scorsa primavera si allena al Centro Nuoto Torino ha gareggiato in ben quattro staffette, settimo con la 4×100 stile libero mixed, con la 4×100 e la 4×200 stile libero maschile, e quinto con la 4×100 mista mixed, nella quale ha nuotato l’ultima frazione a stile libero in 49’’99.
Nel nuoto per salvamento è arrivata a un passo dal podio Giorgia Romei (Marina Militare), nuotatrice ligure di casa all’Aquatica Torino, quarta nei 200 ostacoli in 2’10’’33 e quarta anche con la 4×50 mista azzurra. Giorgia ha ottenuto anche un sesto e un settimo posto con le staffette 4×50 ostacoli e 4×25 manichino rispettivamente. Con lei si è tuffato Diego Giuglar (Marina Militare/Rari Nantes Torino), sesto in tutte le staffette e 11esimo nelle qualifiche di tutte le gare individuali cui ha preso parte: i 50 manichino (32’’50), i 100 manichino pinne (50’’98) e i 100 manichino pinne e torpedo (57’’78).
Ai Giochi Mondiali Militari di Wuhan è in gara anche Alice Franco (Esercito/Asti Nuoto), che ieri ha concluso la 10 km in acque libere in 2h15’30’’ e domani sarà impegnata nella 5 km. Tutti i risultati a questo link.
Juve, Agnelli: “E’ ora di pensare in grande”
Il presidente della società bianconera, Andrea Agnelli, all’assemblea degli azionisti, tenutasi all’Allianz Stadium per approvare il bilancio 2018-2019 e l’aumento di capitale di 300 milioni di euro ha detto che “per la Juventus questo deve essere un “nuovo anno zero: vogliamo pensare in grande.” Ha aggiunto: “l”aumento di capitale puntava al risanamento societario, che è stato completato. Ora dobbiamo pensare allo sviluppo della società con un orizzonte di lungo periodo”.
Juve-Lokomotiv Mosca, vittoria sofferta
Il basket visto da vicino
84 – 84: 25” 1 decimo alla fine palla in mano. Tiro contro il tabellone senza toccare il ferro (e con questo sono quattro in tutta la partita di tiri sul “palo” , …) rimbalzo e nulla di fatto. 1” e 1 decimo alla fine. Time out. E dopo una notevole “pensata” Treviglio riesce a fare una rimessa da metacampo per un giocatore che si trova solo sotto canestro!!! Che segna, ovviamente, e forse fuori tempo massimo: ma vogliamo trovare scuse ad un abominio tattico di questo livello? Direi di no.
La partita ha avuto andamento a strappi ma con buona parte della stessa gestita sempre in avanti dai Treviglio Lakers, o almeno così son sembrati, vista la facilità con cui hanno attaccato la difesa di Torino.
Purtroppo, oltre a Diop (infortunato a tempo medio lungo…) , bisogna registrare l’assenza pressoché totale dal gioco di Pinkins che in questo campionato non è ancora entrato a far parte, sperando che la “malattia” dei giocatori forti che a Torino “impazziscono” e giocano come evanescenti fotocopie del nulla non sia incombente anche su di lui e sappia reagire a questo periodo.
In realtà, abbiamo solo due, tre giocatori di livello buono per la serie A2 o lega nazionale pallacanestro che dir si voglia, e sono Marks (pur con dei limiti di personalità e del coach che talvolta lo relega in panchina nei momenti clou per lasciar posto al volenteroso ed eroico Traini che, però, a dire il vero, il livello dove gioca se lo deve ancora guadagnare, facendo a tratti cose egregie e talvolta incredibili “follie cestistiche”) e Campani, che, come già scritto da me negli articoli precedenti, è un lusso per la categoria. Poi c’è Cappelletti, che a tratti dimostra molto bene il suo valore ma che è ancora in condizione fisica da affinare, visti i crampi accusati in campo (cosa non “proprio” comune in ambito cestistico, anche se li aveva avuti anche Lebron James nelle finali NBA, ma temo sia un pochino irriverente il paragone).
Alibegovic è a corrente alternata e non è ancora il giocatore di un paio di anni fa ad inizio campionato. Il tempo per migliorare c’è tutto e noi lo speriamo. Di Toscano si può solo dire che lasciarlo da solo da tre è un “suicidio” sportivo della squadra che lo affronta in quanto sa essere molto preciso, ma fuori della piastrella…abbiamo già parlato in cima al presente articolo.
In tutto questo bisogna dire che stavolta al Coach non è andata bene, in quanto già in altre occasioni si era vinto all’ultimo secondo per errore degli avversari, cosa che sarebbe potuta accadere anche ieri sera, ma sembra proprio che il Killer Istinct per distruggere l’avversario al momento non sia patrimonio della squadra di Torino e del suo coach, che talvolta preserva giocatori che dal campo non dovrebbero mai uscire, in luogo di altri comprimari che fanno tutto quello che possono e che quindi vanno apprezzati.
Lamentarsi dell’arbitraggio è un segnale di debolezza elevata in questo contesto. Treviglio è una squadra onorevole ma non un “dream Team”. Rispetto degli avversari non vuol dire paura. E i tifosi di Torino hanno bisogno di emozioni e divertimento e, soprattutto vincere. Se segni anche all’ultimo secondo, degli arbitri non ne parli nemmeno. Se no, giustifichi, ma così ti qualifichi anche…. .
Bisogna ricordare che questa è la città che ha “esonerato” Allegri, allenatore di una squadra che ha vinto tutto perché non “piaceva” come vinceva … e se qui non si vince … non si va avanti bene.
Lo sport è spettacolo e tecnica unite al massimo livello per poter attrarre folle di persone all’evento sportivo. Il solo risultato talvolta non è sufficiente. Ma, ancora una volta, ricordo una frase di una persona importante in ambito sportivo che disse “vincere non è importante … è l’unica cosa che conta” (Giampiero Boniperti), ed è bene non dimenticarselo, soprattutto se si vuole cogliere il cuore della gente.
Il mio unico suggerimento, da tifoso e da medio esperto di basket vuoi per età che da giocatore di altri tempi, è quello di affrontare con coraggio e un minimo di spavalderia le partite. Attendere gli altri di solito ti fa arrivare in ritardo. Non sarai mai il più forte se non ci credi anche tu. L’umiltà è una splendida dote, ma nello sport, di solito, vince anche chi crede in sé stesso e sa di potercela fare. Non rincorriamo alibi con gli arbitri (che probabilmente non hanno avuto “neanche loro” una buona serata), non diamo meriti agli avversari o colpe ai nostri giocatori: insomma, giochiamo per vincere e non per non perdere. E magari, anche un pochino di basket spettacolo, aiuterebbe a scaldare gli animi… . Dai Torino! Dai Basket Torino! Noi ci siamo!
PS: ancora una nota. Il gesto più bello della serata è del giocatore di Treviglio Mattia Palumbo che, in una situazione di gioco molto equilibrata, convince l’arbitro a cambiare la decisione di dare rimessa alla squadra di Treviglio autoaccusandosi di aver toccato lui per ultimo la palla e facendo avere la rimessa in gioco per Torino. E’ un raro, molto raro, esempio di sportività in campo in ambito professionistico. Anni fa, da questa testata giornalistica, contribuii a far ricevere il premio Fair Play al giocatore di Torino Valerio Mazzola per aver sollevato da terra un suo avversario pur perdendo lui occasione di contropiede e avvantaggiando l’altra squadra per un sano senso dell’onore. Ebbene, il gesto di Palumbo, sottolineato da un applauso a scena aperta di tutto il Pala Ruffini (o Pala Gianni Asti) meriterebbe uguale ricompensa. Grazie Mattia, a nome di tutti gli sportivi e dei ragazzini presenti: sei stato un grande esempio!
Paolo Michieletto
FRECCE D’ARGENTO
Prestazione sfavillante da parte dei vigili sabaudi, fra i quali brilla Luisella Tanda, laureatasi vicecampione nazionale nella gara femminile
L’Aquila, città capoluogo d’Abruzzo, e la pista d’atletica dell’impianto sportivo “Isaia Di Cesare” hanno accolto nella giornata di domenica 20 ottobre i circa 130 partecipanti alla quarantottesima edizione del campionato italiano ASPMI di corsa campestre, organizzato dal locale gruppo sportivo di polizia municipale.
Malgrado il sole e le temperature quasi estive, che hanno reso la rassegna podistica ancor più impegnativa, si è assistito a una prestazione sfavillante da parte degli atleti del GSPM Torino, laureatisi vicecampioni nazionali alle spalle del GS Milano e davanti al GS L’Aquila. Nella gara femminile, in particolare, si segnala l’argento assoluto della gialloblù Luisella Tanda, preceduta soltanto dalla “collega” modenese Monica Menghini.
A completare l’organico del sodalizio sabaudo sono stati Loredana Libertella (bronzo nella categoria F45), Rosa Staiti Sellitto (argento F50), Davide Aghilar (bronzo M45), Alessio Colucci (argento M35), Alessio Aiello, Marco Baldo, Alberto Bellachioma, Cristian Bertaina, Corrado Di Muro, Silvano Ferrero, Andrea La Rosa e Andrea Pisoni.
«Dopo la partenza sulla pista d’atletica – racconta Cristian Bertana, responsabile del settore podistico del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino – il tracciato proponeva l’ingresso all’interno di un circuito sterrato difficile e caratterizzato daalcuni saliscendi. Lo stesso doveva essere percorso per due volte dalle donne e per tre volte dagli uomini, con la linea d’arrivo posizionata nuovamente sulla pista d’atletica. Indubbiamente si è trattato di un’ottima edizione, sia dal punto di vista tecnico, sia sotto il profilo organizzativo; i miei complimenti, pertanto, ai colleghi abruzzesi per il lavoro svolto, soprattutto a Eugenio Cagnazzo, capace di coinvolgere tantissimi atleti e gruppi sportivi provenienti dall’intero Stivale. Infine, un plauso a tutti i miei compagni di squadra: insieme diamo vita a un gruppo semplicemente superlativo».
Alessandro Nidi
Quarta sconfitta granata. E domenica arriva il Cagliari
Aria di crisi per il Torino, sconfitto a Udine per 1-0, con un gol di Okaka nel primo tempo. Con questa sconfitta, il Toro è a metà classifica, a 10 punti. Domenica prossima all’Olimpico ‘Grande Torino’ incontrerà il Cagliari, squadra frizzante già a quota 14 punti. E’ la quarta sconfitta stagionale in campionato per i granata, dopo quelle subite da Lecce, Sampdoria e Parma, il terzo ko nelle ultime cinque partite. Mazzarri ha fatto scendere in campo Zaza, Iago Falque e Millico nel secondo tempo, ma non è servito. Con il 62% nel possesso palla, il Toro è però riuscito a tirare solo tre volte in porta.