Archiviati gli Assoluti relativi alle gare in vasca, a Riccione si è disputato oggi il Campionato Italiano a Squadre, manifestazione che ha assegnato lo Scudetto 2019 del nuoto per salvamento. Ad aggiudicarselo è stata l’In Sport Rane Rosse, che sul podio ha preceduto la Rari Nantes Torino e il Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Dopo il secondo posto nella classifica per società degli Assoluti – prima posizione nella graduatoria relativa alle società civili – la Rari Nantes Torino ha quindi proseguito la sua settimana tricolore con un nuovo risultato di prestigio, confermando la propria qualità nelle prove in vasca ma anche in quelle oceaniche, previste dal Campionato a Squadre. Tutto il movimento piemontese ha confermato quantità e qualità; i Nuotatori Canavesani hanno chiuso al quinto posto, il GS Vigili del Fuoco Salza al nono, Sa-Fa 2000 Torino e Aquatica Torino a ridosso della top 10. Tra le 25 società partecipanti alla manifestazione (circa 250 gli atleti impegnati) da citare anche la Polisportiva UISP River Borgaro, 19esima. In mattinata si sono svolte le gare in piscina, al termine delle quali la Rari Nantes Torino si è trovata in testa alla classifica a pari punti con le Rane Rosse. La società lombarda ha operato il sorpasso nelle prove oceaniche del pomeriggio, disputate al Bagno 7 di Misano Adriadico, che nei prossimi giorni ospiterà anche i Campionati Italiani Assoluti e di Categoria di prove oceaniche. 384 i punti raccolti dalla vincitrice dello scudetto, 336,25 per la formazione torinese, 271,75 per le Fiamme Oro. Da segnalare le due posizioni recuperate dai Nuotatori Canavesani nelle gare tra spiaggia e mare, dopo il settimo posto in vasca. L’articolo completo con i migliori piazzamenti individuali su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190527204801&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
Che fine farà il basket torinese?
Giovedì 23 Maggio 2019 una data che il mondo del Basket torinese non dimenticherà. Forni ha deciso di avviare le pratiche per chiedere il fallimento in proprio o l’eventuale concordato preventivo. Dipenderà dal tribunale. Giocatori ed allenatori avanzano molte mensilità ancorché esista un fondo fino a 250 mila Euro e la Federazione sia garantita da una apposita fideiussione
L’Erario è garantito. Forse patiranno i piccoli fornitori. Tristezza infinita, tristezza ma comunque onore a Forni per gli impegni che si è preso. Molti puntano su di lui l’indice della sconfitta e del suo caratteraccio. Ci ha tentato a vendere tutto ma gli è andata male. Terzolo si è prodigato ma si è arreso di fronte all’ evidenza dei fatti. Non si arrende la sua Mole di Basket proponendo (ad oggi) il suo vero capolavoro: l’accordo con Stefano Sarzana che porta la sua Cagliari di A 2 nella nostra città. Inizialmente il 75% di Reale Mutua ed il resto di Mole di Basket che porterà in dote la A 2 femminile ed il settore giovanile. Enel settore giovanile protagonista è il professore Federico Danna. Il massimo, sicuramente tra i protagonisti del Basket piemontese ed italiano. Torinese ritorna nella sua città. Protagonista nel far rinascere il Basket a Biella dove ha portato la prima squadra ai massimi livelli. Insomma, una garanzia. Le premesse ci sono tutte. Dal basso con il vivaio e con Stefano Sarzana unico manager che fa fruttare le sue scelte da imprenditore anche nello sport.Terzolo e Sarzana hanno il cuore d’ oro promettendo alla Sindachessa e all’ assessore Finardi che aiuteranno Auxilium. In che modo non è dato sapere. Unico modo pratico è metterci dei soldi a fondo perduto per pagare i debiti. Comunque hanno reso contenti per un momento gli amministratori della nostra città. Altra , magari piccola tegola in testa alla nostra sfortunata sindachessa che si sta chiedendo , in vero, che cosa è avvenuto. Chi ha proprio perso le staffe è il Parco Olimpico. Poveretti, mazziati e bistrattati. Dipendenti senza stipendio, senza contributi versati ed allontanati dal loro posto di lavoro. L’ anello debole della catena. Proprio loro che colpe non hanno. Il debito che la società avrebbe con il Parco Olimpico oscillerebbe da 150mila a 250mila euro. Cifre considerevoli ma non così preoccupanti per le sorti economiche del gigante Parco Olimpico. Sembrerebbe una reazione spropositata. Nel loro comunicato stampa la risposta. Ci riserviamo azioni legali per tutelare il nostro buon nome societario. Concretamente con l’ eventuale evasione fiscale di un milione e mezzo di euro dell’ Auxilium “non c’ entriamo niente”. La guardia di finanza indaga su mandato della Magistratura. Forni, Feria e il commercialista Acris indagati. Accusa : per non pagare le tasse hanno fatto delle compensazioni arbitrarie con società a credito che non c’ entravano nulla.
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Ci sarebbe anche truffa. Sempre garantisti, ma con una domanda: come si è arrivati a questo punto? Molti sostengono che ad altre società è stato permesso ciò che non è stato permesso a Torino. Sappiamo che non è questione di questi ultimi giorni e la penalizzazione di 8 punti è determinata anche da ciò. Secondo la Federazione Nazionale ha chiesto agli uffici erariali competenti se era una operazione ammissibile ricevendo una risposta assolutamente negativa. Qualcuno ha denunciato? Forse, ma sicuramente con il clamore suscitato, per i magistrati c’ era la notizia di reato ed hanno deciso di indagare. Così dopo la retrocessione ed il possibile fallimento societario c’ è anche la possibilità di una condanna penale.Il Parco Olimpico è per il 90% privato e per il 10 % pubblico. Tant’ è che un consigliere su tre è indicato e successivamente nominato da parte pubblica. Il Comune di Torino, cioè da parte della sindachessa. Fortemente minoritaria la quota pubblica. Ciò che però non è trascurabile è un dato. La parte privata ha vinto con evidenza pubblica per la gestione della maggioranza delle strutture costruite o ristrutturate per le Olimpiadi 2006. Pala Vela sempre destinato alle attività sportive sul giaccio. Poi, tutto a un tratto, la svolta e l’ esclusione delle vecchie attività per fare posto alla A torinese di Basket. Soluzione fortemente sollecitata dalla Città di Torino dopo la vittoria in coppa Italia. Fin qui nulla di male. Addirittura il campo ed altre strutture sportive sono state acquistate direttamente dal Parco Olimpico. Effettivamente l’ avere una squadra fortemente competitiva dava lustro alla città stessa. Ma nessuno si è premurato di verificare sul piano dei conti e dunque dell’ affidabilità societaria. Questo è il punto. I famosi 5 milioni di debiti non si sono accumulati solo in questi ultimi 10 mesi.In particolare il debito verso lo Stato. Le compensazioni sono anche di anni precedenti. E nell’ esperienza di altri casi di richiesta di fallimento si inizia con una passività che cresce nel tempo. Insomma siamo solo all’ inizio di una storia che avrà complicanze non risolvibili in breve tempo. E comunque risolvibili solo in un modo.Pagando i debiti. Pena il pericolo della bancarotta fraudolenta. Appunto, purtroppo siamo solo all’ inizio. Ne vedremo delle belle. Che non piaceranno a nessuno.
Patrizio Tosetto
Samp – Juve, amichevole di fine stagione
Game over sul campionato; in quest’ultima giornata le attenzioni erano tutte rivolte ad altri campi (ad esempio Milano e Firenze), mentre a Genova si è giocata una vera e propria amichevole, giacchè le due squadre non avevano proprio più nulla da dire, se non cercare di far divertire il pubblico di Marassi, magari con qualche bella giocata da entrambe le parti
A proposito, Fabio Quagliarella festeggia il titolo di Capocannoniere, a 36 anni suonati e 26 reti, giù il cappello. Non se ne abbia a male CR7, che in ogni caso, escludendo i rigori di entrambi, ha segnato appena un gol in meno di Quagliarella, ma avendo giocato ben 6 partite in meno (31 presenze Cristiano, 37 Fabio)
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La Juventus parte senza molti big, in vista degli impegni con le Nazionali, con un 4-4-2 in cui Dybala torna trequartista e Kean prima punta; in difesa, Chiellini affianca De Sciglio, Rugani e Caceres, in mezzo la novità è Pereira (esordio da titolare).L’avvio di gara è tranquillo, la Juve prova a fare la partita con Cuadrado e Bentancur molto propositivi; anche Kean scambia spesso con Cuadrado, si vede che ha voglia di far bene, ma l’uomo più pericoloso della Juve nel primo tempo è Bentancur, che ci prova da tutte le posizioni, ma il portiere blucerchiato ci mette sempre una pezza.Al 33′ primo tiro di Quaglia in porta, finisce alto sulla traversa, ma la Samp subisce le incursioni bianconere e aspetta il contropiede giusto; a centrocampo non si gioca molto, la due squadre sono lunghe e preferiscono le fasce oppure i lanci lunghi.Nel finale del primo tempo, la Samp osa un po’ di più, al 44′ Ramirez spreca una buona occasione.La ripresa vede una Juve inizialmente più aggressiva, tanto che Kean, Pereira e Dybala ci provano in sequenza (47′ st, 49′ st e 51′ st), ma nulla di fatto. Esce al 5′ st Emre Can per infortunio alla caviglia ed entra Portanova, giovane interessante, che si dà subito da fare.Il prosieguo della gara vede man mano le due squadre rallentare i ritmi, soprattutto la Juve, che quindi lascia più manovra alla Samp, e si vede: più pressione dei blucerchiati a centrocampo, infatti Pinsoglio blocca un bel tiro di Quagliarella al 76′ st. Kean va in rete al 79’st, ma il VAR annulla per fuorigioco; alla fine gli sforzi della Samp vengono premiati, perchè all’84’ st Pinsoglio forse non vede partire la palla, e DeFrel lo batte: 1-0 Sampdoria.Ora i bianconeri sono decisamente in difficoltà, dunque la Samp ne approfitta e Caprari realizza una punzione splendida, all’incrocio. Game over a Marassi, dove peraltro la Juve aveva già perso con il Genoa, sempre 2-0, confermando di essere un campo decisamente ostico per la Signora. Adesso si attende il nome del nuovo allenatore bianconero, il resto si vedrà.
Ovunqueecomunque.#finoallafine
Rugiada Gambaudo
Vittoria in coppia al Trail del Monte Soglio
Il pazzo clima che ha contraddistinto tutto il mese di maggio non ha mancato d’influire anche sull’11esima edizione del Trail del Monte Soglio, la classica dell’offroad di Forno Canavese (TO) dove gli organizzatori e gli oltre 700 iscritti sono stati messi a durissima prova dalle condizioni meteorologiche. Nel cuore della gara, quando erano trascorse oltre 5 ore dalla partenza della gara principale, il Gir Lung di 72 km per 4.400 metri, un fortissimo temporale si è abbattuto sul percorso, con la grandine che ha tempestato il tratto da Cima Soglio a Peretti Griva imbiancando totalmente i sentieri. La direzione di gara è stata così costretta, per motivi di sicurezza, a fermare molti concorrenti all’altezza del Rifugio dell’Alpe Soglia.
Il clima ha fortemente influito anche sullo sviluppo agonistico della gara, non facendo mancare i colpi di scena: inizialmente si era posto al comando della corsa Andrea Biffi, seppur insidiato a pochi secondi da Alessandro Macellaro. Dopo il 30° km però Biffi era costretto a rallentare e Macellaro ne approfittava per andare in fuga. Nel tratto verso Pian Audi (km 53) rientrava su di lui Daniele Fornoni e i due procedevano sempre a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro fino all’arrivo, dove decidevano di tagliare il traguardo insieme evitando la volata e condividendo una vittoria che, in una giornata simile, ha un sapore molto particolare. Per Fornoni è la seconda vittoria dopo quella del 2015 e il quarto podio in cinque anni mentre Macellaro era giunto secondo lo scorso anno. 9h07’16″ il loro tempo finale, a far loro compagnia sul podio Nicolas Statti, autore di una grande rimonta nel tratto conclusivo fino ad arrivare a 2’18″ dai vincitori. Fra le donne netto successo per Sonia Glarey, al comando sin dalle prime battute, in 9h59’50″, ottava assoluta. Seconda Laura Barale a 59’24″.
Nel Gir Curt, di 39 km per 2.400 metri, l’evoluzione della corsa è stata decisamente più fluida: Lorenzo Facelli si è posto subito al comando, insidiato inizialmente da Stefano Radaelli che è rimasto con lui fino al giro di boa per poi staccarsi irrimediabilmente. Facelli ha proseguito fino al traguardo chiudendo in 3h054’09″ accumulando 2’03″ su Radaelli mentre terzo ha chiuso Alessandro Pittatore a 7’11″. In campo femminile prima posizione per Marina Cugnetto in 4h50’13″, con 1’11″ su Chiara Macocco e 8’09″ su Valeria Marasco, autrice di una straordinaria rimonta considerando che a metà gara era solamente settima.
Un’edizione davvero difficile nella sua gestione quella appena vissuta e certamente non sarebbe andata in porto senza l’apporto di oltre 200 volontari che per tutta la giornata hanno lavorato anche sotto l’acqua, ma non va dimenticato il contributo delle associazioni del territorio e degli sponsor che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, già proiettato verso il 2020, sperando magari in un clima più mite.
Verso Torino-Lazio: il Toro alla caccia dei tre punti
Da “spareggio” per l’Europa League a gara dal significato ridimensionato. In sintesi, questa è stata la “metamorfosi” della partita di domenica (inizio alle ore 15) tra il Toro e la Lazio. La vittoria dei capitolini in Coppa Italia, infatti, ha proiettato il sodalizio bianco-celeste in Europa League: in caso di sconfitta nella finale della Coppa nazionale, invece, “quelli che hanno portato il calcio a Roma” avrebbero dovuto conquistarsi la qualificazione europea mediante il campionato, cioè battagliando col Torino per la settima posizione. Tutto finito, dunque, per il Toro? Attualmente sì, ma resta la possibilità d’accesso all’ex Coppa UEFA, qualora il Milan mancasse la qualificazione alla Champions League e rinunciasse (per i noti problemi) alla partecipazione all’Europa League: il sogno europeo torinista, quindi, non è ancora sopito. Comunque, il Torino ospiterà la Lazio con l’intento di riscattare la brutta sconfitta di Empoli, in modo da accomiatarsi al meglio dai suoi sostenitori. Il sodalizio del presidente Urbano Cairo è stato protagonista di una stagione più che positiva: sempre in corsa per la qualificazione europea (arrivando addirittura a poter cullare il sogno della Champions), due sole sconfitte in trasferta, massimo punteggio raggiunto da quando la vittoria vale tre punti (cioè da 1994-’95), vittorie di prestigio (con Inter e Milan, entrambe piegate al “Grande Torino”) e prestazioni “da Toro” che hanno rinsaldato il legame tra la squadra e i suoi tifosi. I granata meritano d’essere salutati con un grande applauso da tutto lo stadio, sperando che la stagione 2019-’20 inizi il prima possibile, cioè coi preliminari di Europa League. Torino-Lazio sarà l’ultima gara per Emiliano Moretti, che appende gli scarpini al chiodo dopo ventun anni di carriera (sei dei quali al Torino) e 600 presenze totali da professionista, destinate a diventare 601 domenica: professionista esemplare, merita (senza voler nulla togliere agli altri “alfieri” torinisti) un applauso supplementare. Entrerà nello staff dirigenziale del Torino: farà sicuramente bene anche in tale veste.
Giuseppe Livraghi
Mercoledì 22 maggio 2019. Guardo in TV una partita dei playoff di A2 di basket italiano: Treviglio contro Verona, forse più per vedere Vujacich (che tanto “male” fa al cuore di noi Torinesi, risognando l’ultimo suo canestro della vittoria della Coppa Italia di sembra ormai quasi un secolo fa…) che la partita in sé…e molto tristi per il nostro basket cittadino.
Sorrido pensando a come vorrei almeno vedere con mia moglie…almeno il campionato di A2 il prossimo anno a Torino dopo anni di A1… e vedo giocatori mai visti. Sorrido amaramente e ricordo di quando a Treviglio andavo come giocatore di basket in trasferta con la mia squadra quando ancora era C e la ricordo come trasferta “lunga”. Come si modificano le distanze nel tempo quando da giovane tutto sembra una conquista e tutto sembra lontano…con le trasferte in pullman e gli amici insieme… .Mentre la partita prosegue, vedo un ragazzo, che scopro essere giovanissimo nato nel 1997, anno in cui purtroppo già insegnavo a quello che una volta era l’ISEF di Torino, ora facoltà di Scienze Motorie, che gioca. Vedo purtroppo solo gli ultimi minuti del quarto quarto perché prima avevo appena visto una partita dei playoff di A1. Sento le sue statistiche: 1 su 19 al tiro!!! Non credo nemmeno che dovrebbe stare in campo uno così… . Non pago, sbaglia anche uno dei due tiri liberi che visto il risultato dei tempi regolamentari non permettono alla sua squadra di vincere e si va ai supplementari.Iniziano i supplementari ma lui non è in panchina, come tutti coloro che non lo conoscono si aspetterebbero, è in campo e il suo allenatore gli dà fiducia. Incredibile.
Ma i Santi del Basket sono in agguato…attendono solo Lorenzo Caroti.44 secondi alla fine. Treviglio sotto di uno palla in angolo a Lorenzo: ha in mano il suo destino e può scegliere; eroe o disfatta, coraggio o supina accettazione di una triste realtà. Non esita, tira da tre punti e segna. Più due Treviglio.Si ritorna in difesa e lui riesce a far sbagliare il play avversario. Mancano ancora tanti secondi, troppi per tenere la palla fino alla fine. Passa il tempo e lui ha la palla in mano. Sasha Vujacich, uno che ha vinto due titoli NBA e una Coppa Italia con Torino (sigh!) lo guata: da oltre 7 metri Lorenzo non chiude gli occhi, si alza e tira nuovamente, ed è ancora canestro da 3! E’ l’apoteosi, l’epifania di alcuni santi del basket che sanno dipingere scenari splendidi sul parquet come se fosse, con il debito rispetto, una Cappella Sistina dei sogni sportivi.Una linea di 44” tra l’abominio e la Gloria. Quel piccolo lasso di tempo in cui ognuno di noi può fare la differenza ignorando i propri errori ma consapevoli dei propri mezzi ci proviamo ancora.Lorenzo Caroti “siamo” tutti noi quando pensiamo che tutto stia andando male ma non perdiamo la Forza e il Coraggio; quando siamo come nella poesia di Kipling “Se” nel passo in cui dice, più o meno…”..e quando tutti hanno perso la fiducia in te e tu non puoi far altro che dirti: su!”, … e invece di mollare tiri lo stesso a canestro.Quando la differenza la fai tu, con le tue scelte, e sai che potresti pagarle (se avesse sbagliato, ora non saremmo qui a parlare di Lorenzo Caroti) ma quando sogni sai che ce la puoi fare.Quando riprendiamo l’energia dei 20 anni, quando pensiamo che tutto sia possibile e quando qualche volta ce la facciamo allora torniamo a vivere. E Lorenzo Caroti, un ragazzo di vent’anni, a modo suo ha svoltato verso la Gloria.Grazie Lorenzo. Se come spero Torino tornerà nel basket che conta e dovessimo giocare contro, bè vorrei il tuo autografo sulla mia maglia. A presto e buon divertimento!
Paolo Michieletto
Torino-Lazio, i precedenti tra i due tecnici
Il Torino-Lazio di domenica (ore 15) sarà il terzo confronto tra Walter Mazzarri e Simone Inzaghi. Il bilancio vede l’allenatore dei capitolini in vantaggio: una vittoria e un pareggio. Il primo “incrocio” fra i due tecnici ha luogo alla trentacinquesima giornata della scorsa stagione (29 aprile 2018), con la Lazio di Inzaghi brava nell’espugnare il “Grande Torino” per 1-0: dopo aver fallito un calcio di rigore con Luis Alberto al 23′ (parata di Salvatore Sirigu), i bianco-celesti fanno propri i tre punti grazie a una realizzazione di Sergej Milinkovic-Savic al 56′. Parità, invece, l’annata successiva (cioè l’attuale), con entrambi gli allenatori confermati sulle rispettive panchine: alla diciannovesima giornata (29 dicembre 2018) termina 1-1, col Toro avanti al 45′ grazie a un calcio di rigore trasformato da Andrea Belotti, ma raggiunto al 62′ da un acuto del “solito” Sergej Milinkovic-Savic.
Giuseppe Livraghi
SINCRO: due atlete piemontesi a Ostia
www.federnuoto.piemonte.it
Il mese di maggio del nuoto sincronizzato si è aperto a Civitavecchia con i Tricolori Junior e si chiuderà al centro federale di Ostia con il Campionato Italiano Assoluto Estivo, in programma da giovedì 23 a domenica 26. Si tratta dell’evento più importante del calendario nazionale; assegnerà cinque titoli e per le atlete delle nazionali assoluta e giovanile sarà un test importante in vista degli appuntamenti internazionali dell’estate; in particolare i Mondiali (Gwangju, 12-20 luglio) e gli Europei Junior (Praga, 18-23 giugno). Per quanto riguarda i numeri, sono iscritti alla manifestazione circa 300 atleti, impegnati in 44 esercizi di solo, 39 di duo, 23 di squadra, 24 di libero combinato e ben 8 di duo misto, nel solco tracciato dai plurimedagliati iridati Manila Flamini e Giorgio Minisini. Sono invece 31 le società in gara e tra queste c’è l’Aquatica Torino, rappresentata da Federica Di Venere nel solo, dalla stessa Federica Di Venere e da Bianca Salierno nel duo. Il programma e i link per seguire l’evento su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190522100209&area=4&menu=agonismo&read=sincro
Il Giro d'Italia arriva in quattro tappe
Quattro tappe del Giro d’Italia 2019 arrivano e partono in Piemonte. Un viaggio nella storia e nelle tradizioni ciclistiche piemontesi che inizia mercoledì 22 maggio con la tappa 11 Carpi (Mo) – Novi Ligure(Al): 221 km con arrivo nell’Alessandrino e nella città natale di Costante Girardendo.
Sulle strade dei due Campionissimi, anche l’omaggio a Fausto Coppi nel centenario della sua nascita. Il 23 maggio la tappa 12 Cuneo – Pinerolo (To), 158 km su un percorso intenso dove si affronta la prima salita a Montoso, nel Cuneese a 1.276 m. Venerdì 24 maggio il Giro riparte da Pinerolo (To) con la tappa 13 Pinerolo – Ceresole Reale (To): i ciclisti valicheranno il Col del Lys e attraversando le Valli di Lanzo giungeranno in Valle Orco, per poi salire a oltre 2200 metri di quota fino all’inedito arrivo al Lago Serrù, sopra il Comune di Ceresole Reale (To). 196 km con tre GPM – Gran Premio della Montagna. Dopo la tappa n.14 in Valle d’Aosta, il Giro torna in Piemonte domenica 26 maggio con la tappa 15 Ivrea (To) – Como: 232 km che attraversano Biellese, Vercellese e Novarese da dove i ciclisti lasceranno il Piemonte Orientale per dirigersi in Lombardia. Ad ogni edizione il grande appuntamento ciclistico diventa occasione di promozione turistica del territorio piemontese e rientra nei progetti strategici di valorizzazione sportiva, turistica e culturale che la Regione Piemonte sostiene insieme alle realtà locali. Inoltre la Regione ha organizzato un anno di eventi dedicati alla leggenda del ciclismo “Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi“
Le tappe in Piemonte:
22 maggio Tappa 11 Carpi – Novi Ligure
23 maggio Tappa 12 Cuneo-Pinerolo
24 maggio Tappa 13 Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù
26 maggio Tappa 15 Ivrea-Como
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Torino-Lazio, i precedenti
Torino-Lazio di domenica pomeriggio (ore 15) sarà il confronto numero 64 in Serie A nella città piemontese tra il Toro e i bianco-celesti capitolini. Nei precedenti 63 incontri si contano 27 affermazioni granata e 13 laziali, con il “contorno” di 23 pareggi (e i torinesi avanti per 95-70 nel computo delle reti)
Il primo confronto in assoluto risale al 12 gennaio 1930 (tredicesima giornata della Serie A 1929-’30, cioè la prima a girone unico): successo granata per 1-0, grazie a una prodezza di Julio Libonatti al 41′. L’ultima affermazione torinista risale, invece, alla stagione 2013-’14 (quella della qualificazione in Europa League, per intenderci), quando l’8 dicembre 2013, alla tredicesima giornata, i capitolini s’inchinano a un acuto di Kamil Glik al 19′: 1-0. Per quanto riguarda la Lazio, la prima vittoria della “squadra che ha portato il calcio a Roma” è il 2-0 della decima giornata della stagione 1935-’36 (8 dicembre 1935), mentre la più recente è l’1-0 della scorsa stagione (trentacinquesima giornata, 29 aprile 2018). La più netta affermazione del Toro è il 5-1 col quale il Grande Torino schianta gli “aquilotti” il 23 febbraio 1947 (ventunesima giornata della stagione 1946-’47), mentre il più corposo successo capitolino è il 4-0 con cui la Lazio espugna Torino il 30 settembre 2006 (quinta giornata del 2006-2007). L’ultimo pareggio, infine, risale alla stagione 2016-’17: 2-2 alla nona giornata (23 ottobre 2016). Oltre alla Serie A a girone unico, le due compagini si sono incontrate anche nel girone eliminatorio della Divisione Nazionale 1927-’28 (penultima edizione prima del girone unico): netto successo 3-0 di un Toro destinato a vincere il suo primo scudetto (in teoria il secondo, se si prende in considerazione anche quello della stagione precedente, revocato per motivi mai del tutto chiariti e finora rimasto non assegnato). Granata e bianco-celesti si sono, inoltre, incontrati nella città sabauda anche in Coppa Italia: quattro volte, nelle edizioni 1979-’80, 1991-’92, 1992-’93 e 2014-’15. La prima occasione vede il Toro bloccato sullo 0-0 nell’andata dei quarti di finale, ma poi in grado di passare il turno vincendo per 4-3 ai rigori la gara di ritorno, anch’essa terminata sul nulla di fatto: è un Torino che può ancora contare sui “gemelli del goal” Paolino Pulici e Francesco “Ciccio” Graziani, un Toro destinato a battere ai rigori la Juventus in semifinale, perdendo però la finale con la Roma, sempre nella “lotteria” dei penalty. Granata e “aquilotti” si ritrovano nella Coppa nazionale per due edizioni di fila all’inizio degli Anni Novanta, con il pimpante Toro di Emiliano Mondonico che ha la meglio in entrambi i casi: 2-0 nell’andata degli ottavi di finale nella prima occasione (e passaggio del turno grazie al successivo 0-0 al ritorno nell’Urbe) e sofferto 3-2 nel ritorno dei quarti dell’edizione successiva (dopo il 2-2 dell’andata nella Capitale), cioè quella vinta dai granata nell’indimenticabile doppia finale con la Roma. L’ultimo confronto è, infine, quello degli ottavi di finale dell’annata 2014-’15, conclusosi col successo laziale per 3-1. Il bilancio in Coppa Italia vede, quindi, 4 confronti, con 2 vittorie granata, una laziale e un pareggio, con il Torino avanti per 6-5 nel computo delle reti. In totale, tra i vari campionati e la Coppa Italia, il Torino ha ospitato la Lazio 68 volte: si contano 30 vittorie granata, 14 laziali e 24 pareggi, col Toro avanti per 104-75 nel conteggio delle realizzazioni.
Giuseppe Livraghi