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50 anni fa dalla passione di Franco Masoero nasceva l’Ice Club Torino

 Il 1° luglio 1971 Franco Masoero fondava l’Ice Club Torino, società dilettantistica sportiva di pattinaggio artistico sul ghiaccio destinata a crescere e ad affermarsi a livello nazionale e internazionale. La società si impegnava a sostenere e a promuovere, anche a livello agonistico, uno sport popolare a Torino già dal 1870, quando si era diffusa la moda di pattinare nella parte sud del parco del Valentino. 

L’attività dell’Ice Club Torino si svolge sulle piste olimpiche del Pala Tazzoli di Torino e del Pala Olimpico del Ghiaccio di Pinerolo, eredità dei giochi invernali di Torino 2006.

La squadra agonistica di pattinaggio artistico dell’Ice Club Torino A.S.D. è tra le migliori in Italia e ha rappresentato e rappresenta il nostro Paese in moltissime manifestazioni nazionali e internazionali.

L’Ice Club Torino è la società piemontese che ha dato alla Nazionale italiana di Pattinaggio artistico su ghiaccio il maggior numero di atleti che hanno conquistato titoli nazionali nelle categorie junior e senior e hanno preso parte alle gare internazionali organizzate dall’International Skating Union, ai Campionati Europei, ai Campionati Mondiali e alle Olimpiadi.

Tra i nomi di spicco si può citare la pluricampionessa italiana 2015-2016 e olimpionica a Pyeongchang 2018 Giada Russo, che ha preso parte anche ai Campionati Europei, Mondiali e alle Universiadi.

Attualmente, l’allenatore e coreografo internazionale Edoardo De Bernardis è impegnato nella preparazione della due volte campionessa italiana Alessia Tornaghi che affronterà la prossima stagione con l’obiettivo di conquistare il pass olimpico e del giovanissimo Raffaele Zich, che ha vinto pochi mesi fa il titolo di campione italiano junior. Si stanno distinguendo, inoltre, nelle competizioni anche ragazzine giovanissime che potranno essere le campionesse del futuro che già fanno parte della nazionale italiana.

Tra i nomi che si sono affidati a Edoardo De Bernardis tecnico dell’Ice Club Torino vanno citati diversi atleti olimpionici tra i quali Carolina KostnerKarel Zelenka, olimpionico a Torino 2006, le tedesche Sarah Heckenolimpionica a Vancouver 2010, e Nathalie Weinzierl, olimpionica a Sochi 2014 e Giada Russo. 

Al team di allenatori dell’Ice club Torino si affidano da anni anche atleti provenienti da altre città italiane e da squadre nazionali straniere.

Oltre a De Bernardis e alla stessa Claudia Masoero che, dopo la scomparsa del padre, ricopre anche il ruolo di Presidente della società, il club vanta collaborazioni con allenatori e insegnanti importanti a livello mondiale.

Da molti anni il club organizza stage estivi con allenatori stranieri ai quali hanno partecipato atleti provenienti da tutta Europa. Negli anni hanno partecipato agli stage allenatori di lustro come l’allenatrice di San Pietroburgo Tatiana Mishina e dalla Germania Peter Sczypa e l’insegnante di danza dell’accademia del Bolshoi Oxana Kichenko.

All’inizio di luglio si terrà a Aosta un summer camp dell’Ice Club Torino con insegnanti di livello olimpionico tra cui il francese Pierre Trente, Luca Mantovani e Tony Bombardieri.

Calciomercato al ribasso!

La pandemia ha segnato il calcio in maniera profonda.

Così il mercato non si muove.Forse un colpo all’improvviso di un qualsiasi calciatore può creare un effetto domino, ma si va verso un calciomercato al ribasso. C’è la speranza della ripresa, ma ci sono troppe varianti che non danno garanzie.

Da tutto questo blocco non sono esenti Juve e Toro.
In casa bianconera ruota tutto attorno a CR7… con la situazione di Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala in bilico per diversi motivi, il club bianconero avrebbe già messo nel mirino 2 attaccanti per sostituirli al meglio. Sono Gabriel Jesus, centravanti classe 1997 della nazionale brasiliana e del Manchester City, e di Antoine Griezmann, attaccante classe 1991 del Barcellona e della nazionale francese.
In casa granata i tasselli fondamentali da consegnare a Juric il 6 luglio,giorno del raduno,sono i 2 trequartisti:perso Messias, che andrà alla Fiorentina,il candidato numero 1 è lo svincolato Ramirez,molto gradito al tecnico granata.Lijajic è l’altro profilo seguito che ha lasciato un ottimo ricordo anche nella tifoseria granata.Per altri volti nuovi,Berisha portiere dell’Albania, è già arrivato, bisognerà prima sfoltire l’enorme organico che ad oggi conta 39 giocatori:Juric ama lavorare al massimo con 23 giocatori.

Vincenzo Grassano

Reale Mutua Torino – Tortona 74 – 75 : la vittoria del non gioco che vola in serie A

Il basket visto da vicino.

La  Torino del basket perde giocando male il secondo tempo con le solite scemenze dell’ultimo secondo che, piaccia o non piaccia…sentirselo dire, sono a carico di un solo giocatore, che , se da una parte ha tirato il carro dall’altra ha sfasciato la macchina con un tiro improbabile in gara 4 e un fallo assurdo in gara 5 a  1.7decimi dalla fine regalando tre tiri liberi per il sorpasso finale. Il Play Cappelletti,  a cui auguriamo le migliori fortune per le prossime stagioni, ha buttato all’aria progetti pluriennali per la Torino del Basket.

Ma,soprattutto, dispiace il puro mercenariato dimostrato da tutta la squadra, che, pur sconfitta,  avrebbe dovuto rispettare i tifosi e almeno andare a salutarli. Invece no, tutti a piangere lacrime di coccodrillo e a scappare vilmente negli spogliatoi.  Non si fa così.  Chi perde è di valore anche nella sconfitta se si comporta da uomo. Scappare è da persone di poco conto. Tutti sotto la doccia probabilmente già pensando a dove giocheranno o alleneranno il prossimo anno, ma di Torino, dei suoi tifosi, di quella città che li ha resi celebri, perché di sconosciuti ai più stiamo parlando prima che giocassero con i colori gialloblù  di Torino,  non si interessano né mai gli è interessato nulla.

Professionisti o mercenari? Stipendiati o dipendenti? Campioni? Quello sicuramente  no.

Si può perdere, con dignità; si può sbagliare, siamo umani; ma non si può mancare di rispetto. Ovunque giocheranno e ovunque giocheremo noi, questa macchia di viltà e maleducazione resterà indelebile.

La partita si è persa nel primo quarto dopo  che sul 22-10 con tiro sbagliato per il più 15, il nostro allenatore fantasioso ha come al solito messo in campo le riserve e ha permesso a Tortona di rientrare e di finire all’intervallo in parità.

Il finale partita è stato solo confusione, pochi falli fischiati a nostro favore, tiri banali sbagliati e tiri assurdi segnati con tanta ingenuità da scarso basket nei secondi finali da parte di tutta Torino.

Peccato.  Ora tutti scapperanno verso altre squadre dando la colpa a tutti e dicendo che la colpa è della città di Torino, che non tifa abbastanza (!) (Frase urlatami da un genitore di un giocatore di Torino…sigh)… .

Tant’è: questo avevamo e con questi nulla abbiamo ottenuto perdendo due volte di un punto negli ultimi 2 secondi delle ultime due partite.

Fino a quando non ci sarà un progetto, con giocatori veri che si impegnino per i soldi ma anche per una bandiera da onorareTorino non vedrà facilmente la luce del grande basket.

Tortona in serie A? Merito sportivo? Non ho voglia di commentare. Questa squadra il prossimo anno non esisterà più.

Ci saranno 5 stranieri nuovi e cinque comprimari…a sperare di non retrocedere o a fare la sorpresa del campionato… auguri a loro, giocar bene è un’altra cosa, ma se questo è lo sport, vinca il meno scarso, ma non ha vinto sicuramente il più bravo.

Finisce qui la stagione di una squadra che avrebbe dovuto vincere a mani basse, ma che ha perso, forse solo per incapacità personale, speriamo.

E il prossimo anno? Adesso è solo buio, sulla buona educazione, sui valori dello sport e sul diritto di vedere uno spettacolo che non c’è mai stato.

Una stagione buttata in pochi secondi. Una città che perde mentre i suoi giocatori e allenatori, chi più,  chi meno, aveva già la valigia pronta prima dell’ultima partita … .

Vai Torino, non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Paolo Michieletto

50 anni fa nasceva l’Ice Club Torino

Claudia Masoero – Presidente dell’Ice Club Torino: “Il sogno di mio padre è diventato una realtà importante a livello internazionale. A Torino crescono atleti di alto livello”.

50 anni fa nasceva l’Ice Club Torino, società dilettantistica sportiva di pattinaggio artistico sul ghiaccio destinata a crescere e ad affermarsi a livello nazionale e internazionale. La società si impegnava a sostenere e a promuovere, anche a livello agonistico, uno sport popolare a Torino già dal 1870, quando si era diffusa la moda di pattinare nella parte sud del parco del Valentino. 
Incontriamo Claudia Masoero che, dal 2016 ricopre il ruolo di Presidente.

Sono trascorsi 50 anni dalla fondazione dell’Ice Club Torino. I ricordi e le emozioni di Claudia Masoero.
L’Ice Club Torino è nato il 1 luglio 1971 dal sogno e dalla passione di mio padre Franco Masoero che ha creduto fin dal primo giorno in questo progetto. Papà ha guidato la società fino alla fine, l’ha fatta crescere ed è stato un punto di riferimento per tantissimi giovani e famiglie. Io sono sempre stata al suo fianco. Sono stata prima atleta tesserata per la società, poi insegnante e allenatrice e, da qualche anno, anche Presidente. Ricordo che fino al 2006 le piste erano soltanto due, il Tazzoli all’aperto e Torino Esposizioni. Erano disponibili per pochi mesi all’anno ed era davvero difficile riuscire a garantire ai ragazzi una continuità negli allenamenti. Le Olimpiadi del 2006 hanno rappresentato una grande svolta e hanno acceso un faro su questo sport. Cresciamo atleti da molte generazioni. Molti dei nostri allievi sono poi diventati allenatori anche di fama internazionale e con loro continuiamo a collaborare, siamo rimasti una famiglia.

Com’è cresciuta e com’è cambiata la società dalla sua fondazione a oggi?
Oggi abbiamo pattinatori in tutte le categorie. Molti corsi si svolgono nel pomeriggio dopo la scuola. Sono divisi per età dai più piccoli a quelli della categoria senior elite. Ci sono sia ragazzine che ragazzini. Le società torinesi stanno lavorando molto e bene. E’ uno sport economicamente oneroso, purtroppo. I costi sono molti. Il ghiaccio, i tecnici, i preparatori, i costumi, le trasferte.  Creare un campione richiede grandi sacrifici e molto impegno per molti anni. I genitori, le famiglie devono riuscire ad accompagnare i ragazzi a venire a riprenderli, ad adattarsi ai diversi orari. Devo sottolineare, che, rispetto a qualche anno fa, gli impianti lasciati in eredità dalle Olimpiadi e i nostri allenatori di alto livello richiamano nella nostra città molti talenti da più parti di Italia e anche dall’estero. Una volta il pattinaggio su ghiaccio era una piccola realtà qui a Torino e in Piemonte. Ora siamo diventati da anni una piazza molto forte agonisticamente e la nostra scuola, da anni, sta dando ottimi risultati nazionali e internazionali. L’Ice club Torino è costituito da un numero elevato di collaboratori, insegnanti e tecnici che lavorano con tanta passione ed energia per crescere atleti di ogni età e livello. Il movimento torinese si è sviluppato anche grazie all’opportunità di ospitare eventi internazionali di grande importanza come i Mondiali, la finale di Grand Prix e ovviamente le Olimpiadi. Il nostro sport è diventato con il tempo sempre più popolare.

Claudia Masoero è stata una giovanissima allenatrice. Ci parla dei suoi esordi?
Sono stata un’atleta e, successivamente, ho iniziato a insegnare giovanissima. Edoardo De Bernardis, con il quale collaboro ormai da tanti anni, è stato uno dei miei primi allievi, poi si è trasferito al Piranesi di Milano, in quel periodo tempio storico del pattinaggio, e, successivamente, negli Stati Uniti, seguito da Christa e Carlo Fassi. All’epoca le difficoltà legate agli impianti alle quali ho già accennato impedivano ai nostri ragazzi di prepararsi con continuità a Torino. Edoardo era uno dei candidati alle Olimpiadi e sicuramente la collaborazione con allenatori del livello dei Fassi ha influenzato la sua carriera di allenatore. 

De Bernardis, dopo il ritiro è tornato all’Ice Club Torino come allenatore e coreografo e si è distinto per la propria bravura.
Mio padre ed io proponemmo a Edoardo di tornare a Torino come allenatore e sono contenta che abbia accettato. Nella sua carriera ha avuto occasione di collaborare per anni con nazionali straniere e atleti olimpionici come  Sarah Hecken,  Karel Zelenka,  Carolina Kostner, Nathalie Weinzierl e Giada Russo. Insieme ad Edoardo lavora un team di ottimi allenatori che si occupa della crescita dei nostri atleti.

Giada Russo che l’Ice Club Torino ha accompagnato in tutte le fasi della sua carriera…
Giada ha iniziato a pattinare a tre anni e mezzo. I suoi genitori si erano conosciuti sulla nostra pista a un corso per adulti… era una predestinata dei pattini, da sempre molto determinata e appassionata.  Ha conquistato un titolo nazionale junior, due titoli nazionali assoluti, ha partecipato agli Europei, ai Mondiali e alle Universiadi e ha realizzato il sogno di tutti gli atleti: essere convocata per le Olimpiadi del 2018. Una bella storia che continua ancora: oggi Giada è insegnante presso l’Ice Club Torino. Mio padre era molto affezionato a Giada e i suoi successi l’hanno reso sempre felice.

Oggi l’Ice Club Torino continua a preparare i campioni del presente e del futuro.
Chi fa il nostro lavoro deve avere dentro una grande passione, quella che ha animato mio padre quando ha deciso di fondare la società. Non esistono sabati, domeniche, festività e le pause sono poche, ma che soddisfazione vedere uno dei nostri ragazzi riuscire a realizzare un elemento o imporsi in una gara. Attualmente, abbiamo diversi atleti in Nazionale e De Bernardis è impegnato nella preparazione della due volte campionessa italiana Alessia Tornaghi che affronterà la prossima stagione con l’obiettivo di conquistare il pass olimpico e del giovanissimo Raffaele Zich, che ha vinto pochi mesi fa il titolo di campione italiano junior. Abbiamo ragazzine giovanissime molto promettenti. L’Ice Club Torino è la società piemontese che ha dato alla Nazionale italiana il maggior numero di atleti.

A 50 anni dalla fondazione della società, Le chiedo un bilancio di questo mezzo secolo di storia.
Papà ha creato una grande società, l’ha sostenuta, l’ha fatta crescere. Abbiamo lavorato moltissimo, abbiamo raccolto soddisfazioni e anche qualche delusione, ma la vita è fatta di tanti momenti positivi e negativi. La lezione del pattinaggio è questa: cadere e rialzarsi sempre. Il bilancio di questi 50 anni si chiude decisamente in attivo e affrontiamo il futuro con la stessa grinta e la stessa determinazione. Il nostro club è costituito da grandi giovani atleti e da un team molto affiatato.

BC

Otto corse e il Premio Senna all’ippodromo di Vinovo

Giugno si chiuderà a Vinovo con un ‘preserale’ al via dalle 18,20. Otto corse mercoledì 30 e al centro un bel miglio riservato ai cavalli anziani: è il Premio Senna con diversi protagonisti attesi. In primis Volnik Du Kras, del team Baroncini-Farolfi, sfidato dai due allievi di Gocciadoro: Ares Caf, direttamente con Ale Gocciadoro, al rientro in Italia dopo la parentesi francese e Arden Wise As, che avrà alle guide Massimiliano Castaldo. Due anche gli allievi di Santo Mollo, Seleniost con Cosimo Cangelosi e Ugolinast con il suo preparatore. Ma non mancheranno Vistamar che con Andrea Guzzinati potrebbe fare la differenza e Amarcord, uno degli allievi più stimati di Francesco Di Stefano.

Altra corsa di prestigio sarà il Premio Tamigi, per i tre anni di buone speranze. Alla corda c’è Cobra, ancora con Gocciadoro, mentre Pietro Gubellini riporta sulla pista Cardenas Baba e Andrea Guzzinati presenterà uno dei soggetti importanti di Luigi Colombino, Ciel Joyeuse, tre vittorie ed un secondo nelle quattro uscite. Ancora da scoprire invece le potenzialità di Charleston Bar, con Santo Mollo aspetta con pazienza il momento giusto per una trasferta francese.

Come sempre ingresso gratuito, distanziamento garantito e appuntamento immancabile con le pizze del Fil-Hippo’s Restaurant nella terrazza green affacciata sulla pista.

Mercato in salita per Juve e Toro

È un mercato in salita per le due squadre torinesi.

Entrambe palesano qualche difficoltà nel raggiungere e quindi acquistare gli obiettivi primari vuoi per i costi elevati ed anche per le tentazioni estere che hanno più liquidità da spendere.A questo punto scatta il piano b con giocatori di minor valore ma egualmente importanti.
È il caso del Toro che fatica a raggiungere il trequartista Messias e si butta a capofitto sul classe 2000 Marvin Park giovane ala del Real Madrid.Un prestito
con diritto di riscatto per questo giovane di belle speranze lanciato nel Real da Zidane.
Situazione analoga in casa Juve.Locatelli sta diventando un tormentone e così i bianconeri hanno virato decisamente sul ritorno di Pjanic,scaricato dal Barcellona.L’obiettivo della dirigenza bianconera è contenere le spese senza esagerare con i contratti elevati per ridurre drasticamente il monte ingaggi entro un biennio,acquistando a prezzo ragionevole giocatori funzionali al progetto del neo tecnico Allegri.

Vincenzo Grassano

Piemonte, campionati Eurobaseball

Finalmente ci siamo oggi inizia l’ultima fase di qualificazione al Campionato Europeo di Baseball, che si disputerà dal 12 al 19 settembre in Piemonte.

Ad Utena (Lituania), a Belgrado (Serbia), a Mosca (Russia) e a Bratislava (Slovacchia) fino al prossimo 4 luglio si disputerà la pool-B, scenderanno in campo 17 nazionali che si contenderanno gli ultimi quattro posti messi a disposizione, per partecipare alla competizione che si giocherà fra un mese e mezzo ad Avigliana, a Settimo Torinese ed a Torino.
Passerà dunque solo la vincente di ogni gruppo, ognuno a sua volta suddiviso in due fasi: girone all’italiana e finale promozione alla pool-A.
Questa la composizione dei gironi:
(QA): Utena: Lituania, Grecia , Polonia , Romania
(QB) Belgrado: Serbia, Ucraina , Bulgaria, Estonia
(QC) Mosca: Russia, Svizzera , Bielorussia, Turchia, Slovenia
(QD) Bratislava: Slovacchia, Finlandia , Irlanda e Ungheria
Diretta streaming sul canale ufficiale dei campionati
Foto Denyo Benz

Berisha al Toro La Juve su Pjanic

In casa granata ecco il primo acquisto ufficiale della stagione:

dalla Spal arriva il portiere della nazionale albanese Berisha. Con Milinkovic Savic e Gemello, di ritorno dal Renate in serie C, saranno i 3 portieri a disposizione di Juric.Per la trequarti entrano in pista 2 nomi nuovi che saranno acquistati entro la fine della settimana. Entrambi direttamente dalla Turchia:il gradito ritorno di Ljajic e Borini
che Juric ha già avuto nel Verona. Dopodiché per vedere altri volti nuovi bisognerà prima vendere. Attualmente l’organico del Toro conta 38 giocatori.
In casa Juve s’allontana Locatelli perché il Sassuolo non vuole contropartite ma 40 milioni trattabili a 37 ma sempre cash. Ed ecco che il ritorno di Pjanic dal Barcellona è sempre più vicino, anzi certo. Si prova a trattare Milinkovic Savic con la Lazio ma appare difficile scendere sotto i 50 milioni. La società bianconera proverà  il prestito biennale con l’obbligo di riscatto, operazione già in essere con Morata. Per altri acquisti prima le cessioni. Anche la Juve ha un organico molto vasto,35 giocatori.

Vincenzo Grassano

Non solo la Nazionale! Anche il calciomercato entra nel vivo

La Nazionale italiana fa sognare. È nei quarti di finale all’europeo ma a breve Juve e Toro si raduneranno e cominceranno il ritiro speranzosi di raggiungere gli obiettivi prefissati e con i nuovi ambiziosi allenatori Allegri alla Juve e Juric al Toro.

In casa granata bisogna tener conto che al momento l’organico dei calciatori a disposizione del tecnico granata Juric è di 38 unità. Arriveranno comunque 3 nuovi calciatori da subito: il portiere Berisha dalla Spal,i trequartisti Caprari dalla Samp e lo svincolato Borini dalla Turchia. Messias costa troppo, pista abbandonata, dopodiché per vedere altre facce nuove bisognerà sfoltire l’organico.
In casa Juve il problema è il medesimo: sfoltire l’organico ma subito arriveranno 2 giocatori per accontentare il neo tecnico, gradito ritorno, Allegri.La nuova Juve poggerà sulla riconferma di Dybala e sull’arrivo di Locatelli. Icardi è un obiettivo concreto ma solo in caso di cessione di Ronaldo. Altri movimenti ci saranno ma solo in caso di cessioni.

Vincenzo Grassano

È festa grande per l’Aquatica Torino

11-9 SULLA MESTRINA NELLO SPAREGGIO PROMOZIONE,  È SERIE B

È festa grande per l’Aquatica Torino, che ha conquistato la
promozione in Serie B imponendosi 11-9 sulla Mestrina, vincitrice del
girone veneto di Serie C, nello spareggio che si è disputato sabato
sera alla Piscina Lamarmora di Brescia.

La squadra di Katsiberis ha coronato nel modo migliore una stagione di
sole vittorie, non sentendo la fatica dei tanti impegni ravvicinati e
soprattutto la tensione per l’importanza della partita. I torinesi sono
entrati in acqua determinati ed aggressivi, andando immediatamente
avanti 3-0, in un avvio risultato poi decisivo per la vittoria finale. I
veneti hanno infatti provato a tornare sotto, avvicinandosi
pericolosamente all’Aquatica, senza mai riuscire ad agganciarla,
grazie ad una prestazione davvero solida da parte di una squadra che ha
mostrato di meritare la Serie B, non soltanto tecnicamente ma anche
mentalmente.

I parziali dicono molto sull’incontro: 1-4, 2-2, 3-2, 3-3, per un 9-11
finale. In gol sono andati Strazzer e Paletti, entrambi autori di una
tripletta, Bianchini che ha realizzato due gol, Rosa, Alcibiade e
Zoupas. Finita la partita, tutti in acqua a festeggiare questo
grandissimo successo, salutato con gioia e soddisfazione dall’intera
famiglia Aquatica.

Al termine del match, orgoglio e soddisfazione per coach Giulio
Katsiberis, che applaude i suoi ragazzi. _«La squadra ha avuto un
ottimo approccio andando subito sul tre a zero, mantenendo un ritmo alto
e rispettando le disposizioni che avevamo dato. Successivamente, come
potevamo aspettarci, c’è stato il ritorno dei nostri avversari. È
quindi aumentata un po’ la tensione, com’era normale che fosse in
una finale play off, ma i ragazzi sono riusciti a gestirla bene, tanto
da restare sempre in vantaggio senza farsi mai raggiungere sul risultato
di parità. Sono contento anche della tenuta mentale della squadra.
Ovviamente siamo tanto felici di questa promozione, ce la siamo meritata
perché non abbiamo lasciato per strada alcun punto, vincendo tutte le
partite in stagione. Anche i nostri avversari avevano fatto lo stesso
nel loro girone, ma oggi siamo stati noi i più bravi e siamo veramente
felici di questo risultato»