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Riserve MAB UNESCO dell’asta del Po: un’intesa per obiettivi comuni

L’assessore al Verde e alle Sponde fluviali Francesco Tresso ha partecipato ieri, in qualità di presidente della Riserva MaB Collina Po, a un incontro con le altre Riserve MAB UNESCO che insistono lungo l’asta del fiume Po. L’incontro ha avuto come risultato concreto la condivisione di un accordo importante tra le quattro Riserve della Biosfera, per individuare temi comuni e soprattutto le possibili modalità operative di lavoro comune per valorizzare lo sviluppo sostenibile delle aree rivierasche.

E’ con questo obiettivo strategico che le Riserve della Biosfera Monviso, Collina Po, Po Grande e Delta Po si sono riunite a Parma, presso la sede dell’Autorità di bacino Distrettuale del fiume Po, per approfondire e completare il protocollo d’intesa finalizzato a creare, per la prima volta, un cluster unico tra i riconoscimenti UNESCO nell’asta principale del Po che promuovono un rapporto equilibrato tra l’uomo e l’ambiente.

L’intesa vuole individuare tra le quattro aree MAB del Po obiettivi comuni sull’uso sostenibile della risorsa idrica, sulla tutela degli ecosistemi e paesaggi ad essa associati e sulla valorizzazione dei territori rivieraschi; una progettualità che sarà arricchita nelle singole Riserve della Biosfera, contribuendo così anche alla ricerca di eventuali finanziamenti necessari, a partire dalle rispettive strategie e con particolare riferimento all’ambito territoriale compreso dal reticolo idrografico del fiume Po.

L’accordo favorirà la diffusione e la conoscenza del Network Mondiale delle Riserve di Biosfera e il relativo scambio delle buone pratiche, promuovendo traguardi comuni prefissati e condividendoli, al contempo, anche nei territori interclusi tra i riconoscimenti MAB lungo l’asta del fiume Po attraverso incontri, convegni, modelli virtuosi replicabili. Particolare attenzione sarà infine rivolta al tema dell’educazione, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni quale elemento chiave dello sviluppo sostenibile, in linea con il SDG 4 dell’Agenda ONU 2030, uno dei principali riferimenti del Programma MAB dell’UNESCO.

Tutti i partecipanti hanno concordato, all’unisono, che mai come ora, dalla sorgente alla foce, si renda necessario fare squadra attorno al corridoio ecologico del Po: un sistema ambientale complesso, sul quale incidono sempre più cambiamenti climatici, trasformazioni sociali e mutamenti economici, e sul quale dunque è indispensabile volgere adesso lo sguardo verso quella che potrà essere, in futuro, l’eredità da lasciare alle nuove generazioni.

Torino capitale mondiale dell’Esperanto

Oltre 2mila tra studiosi e letterati provenienti da 67 paesi diversi, dal 29 luglio al 5 agosto, si riuniranno al Politecnico di Torino per il 108° festival della cultura Esperantista.

Da oltre un secolo l’attività del movimento culmina ogni anno con il congresso dell’associazione Esperantista mondiale e quest’anno è stata scelta Torino come sede.

Il tema del congresso è “Immigrazione e confluenza di valori umani: il modello di Torino” argomento di grande attualità e delicatezza soprattutto per un movimento transnazionale che da sempre basa la propria attività sulla neutralità e sull’equidistanza tra ideologie e religioni.

La vicesindaca Michela Favaro, nel portare il saluto e il benvenuto della Città, ha sottolineato come “sia un grande onore l’aver scelto Torino come sede del congresso.  L’esperanto è un messaggio che aiuta le persone alla socialità e al contatto per vincere le solitudini soprattutto dopo la pandemia. E’ un messaggio di speranza e un’opportunità per la nostra città  anche come segnale di ripresa in un periodo così difficile per il comparto turistico e degli eventi”.

Le diversità linguistiche costituiscono barriere tra i popoli che spesso portano ad incomprensioni e scontri che non possono essere superati con l’uso di una lingua nazionale. L’Esperanto è una lingua neutra, semplice da imparare, efficace, con una storia e una vasta letteratura originale: è la lingua della pace.

Tanto più in un momento come questo, in cui il mondo continua ad essere funestato da tanti conflitti armati che insanguinano anche la nostra Europa, è necessario parlare di pace e di fraternità.

Turismo, i media internazionali promuovono Torino

Torino sempre più protagonista del panorama internazionale, anche grazie all’attenzione dei media. A renderlo noto è Turismo Torino e Provincia che registra una sempre maggiore presenza delle mete turistiche torinesi sulle pagine delle riviste e nei servizi di tv di tutto il mondo.

A marzo era stato il celebre quotidiano inglese The Guardian a raccontare la nostra città come una meta imperdibile, partendo dal mercato di Porta Palazzo per poi spingersi a visitare il Museo Egizio, Palazzo Madama e le residenze reali, la Mole Antonelliana, il Teatro Regio, le Ogr e molto altro.

Nei mesi scorsi la città ha poi ospitato le troupe dei programmi “Camper” e “Camper in viaggio” della Rai e, da qui alla fine dell’estate, l’offerta turistica, culturale ed enogastronomica torinese sarà protagonista anche di altri importanti approfondimenti giornalistici.

Da Israele è in visita proprio in questi giorni Metropolis Magazine, la più importante rivista locale, che punterà il focus su storia, cultura, arte e cucina torinesi. Il caporedattore Yadin Roman ha intervistato il Sindaco Stefano Lo Russo, in una chiacchierata che ha spaziato tra le mete da non perdere della città alle sue trasformazioni in atto con le risorse europee, passando per la sua attrattività come città universitaria e nel campo dell’innovazione.

Dalla Spagna nei prossimi giorni arriveranno invece alcune delle più importanti riviste di viaggio, come Qtravel.es, Miradas Viajeros Magazine, Moviestar TV, espirituviajero.com, magazinehorse.com, beandlifemagazine.com e Destinos El Periódico de Cataluña.

Da oltralpe arriverà invece il giornale on line wevamag.com dedicato a turismo, viaggi e tempo libero per dedicare un ampio reportage ai musei e alle tappe culinarie da non perdere sotto la Mole.

 

Christian Ruggeri

Stadio Primo Nebiolo, si rifarà la pista di atletica

Partiranno a settembre i lavori di riqualificazione dello Stadio Primo Nebiolo. La Giunta comunale nella seduta di questa mattina, recependo una delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, ha approvato il progetto esecutivo e il cronoprogramma per il rifacimento della pista di atletica leggera e del settore circolare del campo, usato per il lancio del peso e giavellotto. I lavori prevedono anche la ristrutturazione dei servizi, con l’inserimento di un bagno più accessibile per disabili, e dello spogliatoio maschile.

Realizzato nel 1959, lo stadio è attualmente utilizzato per gare di atletica, oltre ad essere l’impianto casalingo della squadra di football americano dei Giaguari Torino.

L’intervento avrà un costo complessivo di 1 milione e 150mila euro finanziati con i fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2024. Si tratta di uno dei principali cantieri di riqualificazione degli impianti sportivi che permetteranno di adeguare le piscine Franzoj, Gaidano, Trecate, Lombardia, Colletta, Cecchi e lo stadio del baseball di via Passo Buole. A questi si aggiungerà la realizzazione dell’innovativo Parco dello sport e dell’educazione ambientale al Meisino che sarà terminato entro il 2025.

Soltanto qualche giorno fa – spiega l’assessore allo Sport, Domenico Carretta –abbiamo ricordato i 100 anni dalla nascita di Primo Nebiolo, un torinese illustre che ha fatto la storia dello sport in Italia e nel mondo. A lungo presidente del Centro Universitario Sportivo torinese, nel 1959 inventò le Universiadi, che nel 2025 accenderanno i riflettori su Torino portando in città migliaia di studenti e sportivi. Le grandi riqualificazioni che interessano gli impianti sportivi e le tariffe che restano inalterate testimoniano l’impegno dell’amministrazione comunale ad investire sullo sport, come veicolo di integrazione, socialità, promozione della salute”.

Via libera della Giunta alla riqualificazione di quattro mercati nella Circoscrizione 2

La Giunta comunale, nella seduta odierna, ha approvato la delibera proposta dall’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, con la quale si dà il via libera al progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione di quattro mercati – Nitti, Baltimora, Don Grioli, Sebastopoli – nel territorio della Circoscrizione 2.

La delibera prevede la contestuale approvazione del nuovo quadro economico e del cronoprogramma finanziario delle opere, con lavori – per un importo complessivo di 2 milioni e 195 mila euro – che saranno finanziati con fondi PNRR nell’ambito di Next Generation EU.

Al termine di questi importanti interventi di restyling le quattro aree mercatali verranno restituite agli abitanti dei quartieri Santa Rita e Mirafiori Nord profondamente rinnovate: più accessibili, sicure e con spazi più fruibili. I lavori inizieranno nell’ottobre 2023 per concludersi entro giugno 2025; durante i cantieri i mercati saranno regolarmente operativi, con una possibile riorganizzazione degli spazi occupati dai banchi durante le diverse fasi di lavoro.

La riqualificazione dei mercati prevede interventi di controllo e di rifacimento dell’impiantistica, di rinnovo della pavimentazione e delle relative tracciature per i banchi, di implementazione dell’arredo urbano e della segnaletica; nei mercati Baltimora e Sebastopoli saranno inoltre realizzati nuovi servizi igienici ad uso degli operatori e dei clienti.

Nel mercato Nitti è previsto una riorganizzazione degli spazi occupati dai banchi con un nuovo layout. Anche nel mercato coperto Don Grioli è prevista una riorganizzazione degli spazi, con la realizzazione di un piccolo parcheggio interno ad uso degli operatori mercatali. In quest’ultimo mercato è inoltre previsto un intervento di manutenzione della tettoia, con il ripristino dell’impermeabilizzazione, il controllo di grondaie e pluviali; è prevista inoltre la completa sostituzione degli apparecchi illuminanti con nuovi dispositivi a led, più performanti.

“La riqualificazione degli spazi di questi quattro frequentati mercati, a cui si aggiungeranno analoghi interventi su Porta Palazzo, Racconigi, via Madama Cristina, via Pavese, via Guala, via Porpora e corso Brunelleschi, fa parte del piano di azioni pensate dall’Amministrazione comunale per valorizzare questo importante tessuto commerciale cittadino – ha commentato l’assessore Paolo Chiavarino -. Grazie a questi lavori avranno spazi più accessibili, sicuri e fruibili, mentre con la nuova campagna e con la nuova app ‘Torino Mercati’, che abbiamo lanciato di recente, i torinesi e i turisti potranno scoprire tutti i mercati rionali, i loro quartieri e la loro storia, gli orari di apertura e le loro specificità”.

Il progetto di riqualificazione delle quattro aree mercatali si inserisce nel Piano Integrato Urbano – PIÙ, che prevede interventi di rigenerazione urbana dei quartieri torinesi con la riqualificazione delle sedi bibliotecarie e del tessuto urbano che le ospita, per contrastare le vulnerabilità materiali e sociali, eliminare le barriere fisiche e socio-culturali, migliorare l’accessibilità e la qualità dello spazio pubblico e dei luoghi della socialità e dell’inclusione.

Nuove modifiche ai regolamenti sui dehor nelle aree della movida

Prosegue l’attuazione del piano sperimentale di governo della notte definito e avviato dalla Città. La Giunta Comunale nella seduta di questa mattina, con tre differenti delibere proposte dall’assessore al Commercio Paolo Chiavarino e dall’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero, ha apportato alcune modifiche ai regolamenti 329 “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici”, 388 per la “Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione” e all’articolo 8 bis del “Regolamento di Polizia Urbana”.

Le modifiche sono state illustrate e discusse nei giorni scorsi con i rappresentanti delle associazioni di categoria nell’ambito della cabina di regia presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti per il monitoraggio del fenomeno della movida e riguardano alcuni aspetti legati in modo particolare alle nuove aperture e alle modalità di gestione di locali ed esercizi commerciali nelle zone di San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e tra piazza Vittorio e corso Regio Parco.

Il proficuo confronto tra Amministrazione e Associazioni degli esercenti – afferma l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – ha permesso alla Città di individuare soluzioni utili per dare una risposta alle legittime esigenze degli operatori commerciali di svolgere le proprie attività, dei residenti di riposare e dei giovani di divertirsi”.

In queste aree i nuovi esercizi commerciali che apriranno non potranno avere una superficie al loro interno inferiore a 75 metri quadrati (anziché gli attuali 50). Ciò naturalmente a beneficio del poter ospitare la clientela all’interno, specie nelle ore più tarde, riducendo così l’impatto acustico. La norma non sarà retroattiva ma riguarderà l’apertura di nuovi insediamenti o il trasferimento di attività all’interno delle aree individuate dalla sperimentazione.

La Città potrà inoltre individuare zone interessate da un afflusso particolarmente rilevante di persone e, in esito ai dati rilevabili dalle attività di monitoraggio, gli orari di chiusura delle attività possano essere anticipati, anche in modo differenziato all’interno della medesima area, al fine di riportare entro i limiti della soglia di tollerabilità notturna le emissioni delle fonti di rumore.

Sempre secondo le modifiche approvate, i gestori dovranno, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore delle nuove disposizioni, dotarsi di personale appositamente formato per l’assistenza alla clientela, secondo un protocollo operativo concordato con le associazioni di categoria, che garantirà maggiore attenzione al rispetto degli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici.

I titolari, inoltre, dovranno apporre in modo visibile all’ingresso dell’attività l’indicazione della capienza massima di persone consentita all’interno dei dehor. Previsto anche l’obbligo, per gli esercenti, di utilizzare contenitori per bevande ‘a perdere’ che rendano identificabile la provenienza.

Con queste delibere – spiega l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero –  stiamo dando attuazione a quel piano di governo della notte su cui da mesi lavorano assessorati e settori della città, insieme ai comitati, alle associazioni di categoria e alle circoscrizioni. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero limitare la mala-movida per arrivare a un equilibrio tra il diritto al riposo e le necessità di imprenditori e clienti che animano l’economia della notte. Abbiamo lavorato su ambiti trasversali, dal commercio al controllo, proprio per rispondere alla complessità del problema. Alcune azioni congiunte di polizia hanno anche già dato i primi risultati, così come l’azione di dialogo che vogliamo porti alla riduzione del conflitto nei quartieri più esposti“.

Le delibere varate oggi dalla Giunta passeranno all’esame del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Nel frattempo proseguirà l’attività di monitoraggio delle presenze e valutazione dell’impatto acustico negli spazi aperti. I dati raccolti costituiranno la base per disciplinare l’applicazione di quanto previsto dai nuovi regolamenti

Occupazioni abusive, la Polizia Locale recupera altri alloggi Atc

Attenzione sempre alta sulle occupazioni abusive. Continuano gli interventi della Polizia Locale e delle altre Forze dell’Ordine programmati insieme all’ Agenzia Territoriale per la Casa per risolvere le occupazioni con più alto grado di priorità.

Questa mattina è stata la volta del complesso residenziale ubicato nell’isolato compreso tra corso Grosseto e le vie Bibiana, Sospello e Chiesa della Salutedove, unitamente alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, gli agenti della Polizia Locale del Nucleo Polizia Abitativa, del Reparto Operativo Speciale e del Reparto Informativo Sicurezza e Integrazione, hanno effettuato un intervento di recupero di alloggi occupati abusivamente.

Si tratta di un’attività programmata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica su richiesta di ATC e l’intervento è scattato dopo il consueto percorso di mediazione posto in essere per convincere le famiglie occupanti a lasciare in autonomia le abitazioni.

Le operazioni sono ancora in corso e sul posto sono presenti anche gli uffici dei Servizi Sociali per la ricollocazione delle persone in situazione di fragilità come bambini e anziani. Al momento gli alloggi recuperati sono 5 e tutti gli occupanti hanno lasciato spontaneamente le abitazioni. Gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata hanno inoltre provveduto a far rimuovere dal cortile un’auto e una moto in stato di abbandono, mentre altri 4 veicoli saranno oggetto di accertamenti nei prossimi giorni.

Al termine delle operazioni saranno cambiate le serrature e gli immobili rientreranno nelle disponibilità dell’Agenzia Territoriale per la Casa.

Sale dunque a 53 il numero degli alloggi recuperati dalla Polizia Locale dall’inizio dell’anno.

Tour de France, Lo Russo e Cirio a Parigi per il passaggio di testimone. Nel 2024 la Grande Boucle partirà dall’Italia

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo oggi a Parigi hanno raccolto, insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, il testimone del Tour de France, in occasione dell’arrivo al traguardo  dell’edizione 2023. Nella splendida cornice degli Champs Élysèes il presidente e il sindaco, accolti dalla prima cittadina di Parigi Anne Hidalgo e accompagnati dall’ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro, hanno partecipato alla cerimonia di premiazione del Tour 2023 pronto a portare in Italia la bandiera dell’edizione 2024 che partirà da Firenze, per approdare a Rimini, toccare Cesenatico e Bologna per poi partire da Piacenza e arrivare a Torino.
Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte, infatti, ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall’Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.
Nel dettaglio, la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone – Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.
I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz’altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo. All’organizzazione della tappa piemontese del Tour de France Regione, Comune e staff della corsa lavorano da parecchi mesi.
«Non era mai capitato che il Tour de France vedesse il Piemonte e Torino come protagonisti. Qualche fuga, in passato, aveva valicato le Alpi, ma questa volta il Tour de France fa tappa a Torino dopo aver attraversato il Piemonte ed è un’occasione straordinaria per promuovere la nostra terra e i nostri prodotti attraverso quello che è l’evento sportivo più seguito al mondo» spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
«Portare questo importantissimo evento a Torino è un grandissimo traguardo, di cui siamo particolarmente orgogliosi e l’occasione per ribadire simbolicamente ancora una volta l’importante connessione che ci lega alla Francia. Il Tour è uno degli appuntamenti sportivi più grandi e seguiti in assoluto, una grande occasione per Torino, che sarà al centro dell’attenzione del mondo sportivo e non soltanto» aggiunge il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
L’Ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro sottolinea: «Al Tour de France, come al Giro d’Italia, sono legate pagine memorabili della storia del ciclismo. Ospitare per la prima volta nel nostro Paese la “Grande Boucle”, con tre tappe dell’edizione 2024, inclusa la partenza, rappresenta una straordinaria occasione di promozione dei territori, delle eccellenze italiane, del Made in Italy e di proiezione internazionale del nostro Paese. Grazie agli organizzatori del Tour de France, ai Presidenti di Regione ed ai Sindaci coinvolti per questa bellissima iniziativa, che avvicina ancor di più Italia e Francia» conclude.
Al termine della giornata parigina, nella serata al Pavillon Elysée dedicata agli ospiti illustri del Tour de France, protagonista anche una delle eccellenze piemontesi e italiane nel mondo: il Barolo offerto dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. «Ci rende orgogliosi aver portato oltralpe il Barolo in una circostanza così importante» ha sottolineato il presidente del Consorzio Andrea Ferrero.

Metro, proseguono i lavori infrastrutturali e di rinnovo tecnologico. Dal 7 agosto al 3 settembre servizio sostitutivo con bus

I lavori per il prolungamento della Metropolitana nella tratta da Collegno a Cascine Vica procedono secondo le tempistiche stabilite: l’obiettivo è completare le opere infrastrutturali e di rinnovo tecnologico per aprire le stazioni Certosa, Centro, Leumann e Cascine Vica alla circolazione e al pubblico entro il 2025.

Come già annunciato ad aprile, il prolungamento verso ovest e il nuovo sistema di segnalamento della marcia dei treni da analogico VAL a digitale CBTC, comportano variazioni al servizio della Metro. In particolare dal 7 agosto al 3 settembre si svolgeranno le operazioni di installazione del nuovo sistema digitale e la metropolitana sarà sostituita sull’intera tratta con bus ad alta capienza di nuova generazione e frequenza di transito media di 8 minuti. Le fermate della linea bus saranno quelle della Metropolitana.

GTT e Infra.To, oltre alle attività in galleria a Fermi per l’estensione a Cascine Vica e all’installazione di apparati e antenne del nuovo sistema digitale CBTC, stanno anche predisponendo l’alimentazione elettrica per la nuova tratta e provvedendo all’installazione dei nuovi apparati di automazione in stazione. Si procederà poi alle prove e ai collaudi.

Il periodo di sospensione del servizio della Metropolitana, consentirà inoltre interventi di approfondita pulizia all’interno e all’esterno di tutte le stazioni (tunnel, vetrate, locali tecnici…) e il ripristino dei controsoffitti della stazione Paradiso.

A partire dal 4 settembre e fino a cessate esigenze, la Metropolitana potrà riprendere il suo regolare servizio proseguendo con l’orario studiato per consentire lo svolgimento delle attività programmate: dal lunedì al giovedì e nelle giornate festive chiuderà alle ore 22:00 (ultima partenza 21:30). Dalle ore 22:00 a fine servizio saranno attivi i bus sostitutivi della linea M1S. Il venerdì e il sabato la Metropolitana sarà in servizio fino alle ore 1:30 (ultima partenza 1:00).

Homes4All, da Torino un nuovo modello di housing sociale. Presentati i risultati della sperimentazione

Sono stati presentati oggi pomeriggio al Combo di corso Regina Margherita 128 i risultati della  sperimentazione di “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova”.

Al progetto, che propone un innovativo modello di housing sociale per affrontare l’emergenza abitativa, contribuiscono numerosi attori pubblici e privati, profit, del terzo settore o investitori: una solida rete di partner dalle competenze diversificate.

Avviato a febbraio del 2020, “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova” è un progetto di finanza di impatto che vede come capofila la Città di Torino in partenariato con Homes4All S.r.l. Società Benefit, Brainscapital S.r.l. Società Benefit, Homers S.r.l. Società Benefit, Associazione ACMOS e Camera di Commercio di Torino.

18 i nuclei familiari (5 incapienti, 13 parzialmente capienti) coinvolti per un totale di 49 le persone, di cui 16 minori e 3 persone con disabilità, individuati tra quelli presenti nella graduatoria di Lo.C.A.Re., l’Agenzia Sociale Comunale per la locazione.

Alla base di “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova” l’idea di poter contrastare l’emergenza abitativa e favorire la rigenerazione urbana generando un forte impatto sul territorio con positivi effetti sociali e ambientali.

Come? Intercettando sul mercato immobili privati vuoti o beni da acquistare in asta da mettere poi a disposizione di nuclei familiari in difficoltà. Homes4All S.r.l provvede sia all’acquisizione che alla gestione degli immobili, li ristruttura mettendoli a norma. Gli alloggi vengono poi assegnati alle famiglie che contestualmente, in collaborazione con i servizi sociali e il terzo settore, vengono accompagnate lungo un percorso di rafforzamento dell’autonomia economica

Tra gli obiettivi del progetto, che coi fondi messi a disposizione dal Fondo per l’Innovazione Sociale ha potuto ristrutturare 4 unità abitative diventate per altrettante famiglie una casa accogliente e sicura, c’è infatti proprio il miglioramento delle condizioni economiche e lavorative dei beneficiari, in modo da consentire loro l’autonomia abitativa.

Un risultato già conseguito da 2 nuclei famigliari che sono in procinto di ultimare il loro percorso di accompagnamento sociale: su 5 adulti presenti, 4 hanno trovato lavoro di cui 2 a tempo indeterminato, raggiungendo quindi gli obiettivi di stabilità e migliorando le condizioni di benessere familiare. Inoltre altri 2 nuclei “pilota” hanno sperimentato l’accompagnamento sociale già al termine della prima fase del progetto dedicata allo studio di fattibilità: entrambi hanno raggiunto gli obiettivi del patto e sono stati inseriti in una casa popolare.

“Con il progetto Homes4All, la Città di Torino ha la possibilità di testare un modello altamente innovativo di finanza ad impatto sociale che – poiché corredato da dati quantitativi e qualitativi rispetto ai risultati finali ottenuti – potrà essere facilmente replicato –spiega l’Assessora all’Innovazione della Città di Torino Chiara Foglietta-. Il progetto Homes4All potrebbe diventare nel tempo un fattore caratterizzante dell’esperienza di Torino come “città sociale”, in grado di generare dibattito e attrarre attenzione da diverse zone del Paese“.

“Questo progetto – sottolinea l’Assessore alle Politiche Abitative, Jacopo Rosatelli–  dota anche la Città di Torino di strumenti di azione preventiva intervenendo sulla riduzione dei tempi di attesa per l’alloggiamento pubblico, ampliando l’offerta immobiliare privata a costi accessibili e sviluppando un sistema di presa in carico globale dei nuclei beneficiari, in modo da rafforzare le loro capacità di raggiungere una soluzione abitativa stabile”.

Tutto ciò è reso possibile dalla capacità dei partner privati di mobilitare il patrimonio immobiliare sfitto: sono migliaia gli appartamenti vuoti nel Comune di Torino e il 20,2% delle famiglie vive in una condizione di sovraffollamento. L’obiettivo è abilitare i processi di innovazione sociale per fornire una risposta più efficace ai bisogni dei cittadini e più efficiente nell’allocazione e nell’utilizzo delle risorse pubbliche.

 

“Homes4All S.r.l. in questa fase si sta occupando di acquisire appartamenti target con una metratura media di circa 70mq a un prezzo medio pari a circa 500 €/mq in linea con i prezzi di mercato con particolare riferimento ad alcuni quartieri della Città di Torino. È previsto un incremento degli immobili acquisiti e di quelli ricevuti in gestione: la nostra ambizione è di arrivare a 150 unità immobiliari al 2025. Abbiamo già ristrutturato 4 appartamenti grazie ai fondi del FIS, attraverso lavori di adeguamento e messa norma, ed arredati per renderli case accoglienti ed efficienti con un costo medio di ristrutturazione pari a circa 200 €/mq“, commenta Giorgio Mosci, Presidente di Homes4All SBrl.

La messa a punto del progetto si articola in tre fasi. La prima, svolta nel 2020, ha prodotto uno studio di fattibilità contenente l’analisi accurata del bisogno sociale su cui si intende intervenire, la comparazione di best practices, gli indicatori attraverso cui misurare e valutare i risultati conseguibili e l’impatto sociale generabile, oltre al piano esecutivo per l’implementazione della fase due.
Nella seconda fase, avviata a settembre 2022, le attività sono state volte alla sperimentazione del modello e alla sua attuazione al fine di verificare l’efficacia dell’idea progettuale, nonché la sua sostenibilità.
Se ammessi alla terza fase – il completamento di ciascuna fase è propedeutico all’inizio della fase successiva – questa sarà dedicata al consolidamento della sperimentazione e alla sua replicabilità attraverso l’utilizzo di strumenti di finanza d’impatto sociale in contesti diversi.

Ad oggi il progetto Homes4All ha ottenuto un importante contributo a fondo perduto pari a 450mila euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a valere sul Fondo per l’Innovazione Sociale. Tale Fondo, disciplinato dal DPCM 21 dicembre 2018, promuove progetti innovativi per il soddisfacimento di bisogni sociali emergenti, con il coinvolgimento di attori e finanziamenti anche del settore privato secondo lo schema della finanza di impatto ed è finalizzato a rafforzare così la capacità delle pubbliche amministrazioni.