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Contrasto al cambiamento climatico, riqualificato il parcheggio di via Stradella. Oggi l’inaugurazione

 

Inaugurazione questa mattina per il parcheggio di via Stradella, oggetto di un intervento di adattamento in ambito urbano finalizzato a contrastare gli impatti locali del cambiamento climatico, quali ondate di calore e fenomeni di precipitazione intensa.

Al taglio del nastro erano presenti il Sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta e il Presidente della Circoscrizione 5 Enrico Crescimanno.

“Si tratta di soluzioni – spiega l’assessora Foglietta – che potranno contribuire a ridurre gli effetti delle isole di calore e delle piogge intense, ma allo stesso tempo consentiranno di avere spazi urbani più gradevoli e vivibili, favorendo un diverso utilizzo dello spazio pubblico”.

L’area è quella dove la vecchia ferrovia Torino – Ceres correva in trincea ribassata rispetto a via Stradella e dietro le case di via Giachino. Quando nel 1990 si coprì la sede ferroviaria, la nuova soletta fu in parte riqualificata con la realizzazione della Spina Reale e in parte dedicata a parcheggio in asfalto provvisorio, senza ombra né alberi.

L’asfalto e l’altezza della soletta sono stati la causa dei ciclici allagamenti delle case intorno, che si sono ripetuti in occasione delle forti piogge e per rimediare ai quali si è provveduto alla rimozione parziale della pavimentazione esistente, ripristinando la permeabilità per favorire così il drenaggio delle acque.

I lavori, su un’area di circa 2mila e 800 mq, hanno previsto la rimozione di 1400 mq di asfalto, senza togliere i posti auto a disposizione dei cittadini, e la sua sostituzione con pavimentazioni dall’alto potere riflettente della radiazione solare.

La rinaturalizzazione delle superfici verso le abitazioni ha dato vita a nuovi spazi verdi e di sosta con la messa a dimora di 46 alberi, oltre a centinaia di arbusti, erbe ornamentali e tappezzanti, restituendo alla popolazione un sito piacevole, ombreggiato e fresco.

All’interno delle nuove aree verdi con alberate ombreggianti, i cittadini potranno trovare a disposizione anche 5 panchine “smart” che producono energia solare, oltre ad attrezzature dedicate al fitness dove si può ricaricare il telefonino facendo attività.

La Scuola Primaria Giuseppe Allievo è stata coinvolta fin dall’inizio del cantiere:  le alunne e gli alunni di sei delle sue classi hanno preso parte ad un percorso che, attraverso laboratori didattici, li ha orientati alla consapevolezza verso i cambiamenti climatici.  Una opportunità per conoscere temi così importanti e costruire con le giovani generazioni un mondo migliore: sono loro gli artisti autori dei disegni coloreranno e abbelliranno il piazzale nelle prossime settimane e hanno partecipato all’inaugurazione condividendo le loro riflessioni sui cambiamenti climatici.

Gli interventi, finanziati con circa 600.000 euro di Fondi REACT, rientrano tra le azioni previste nel ‘Piano di Resilienza Climatica’ che si prefigge tutta una serie di azioni per ridurre la vulnerabilità del territorio e delle persone ai cambiamenti climatici e sono accompagnati dalla campagna ‘Change To -cambia il clima, cambia la città’ che racconta le trasformazioni in risposta ai cambiamenti climatici.












Efficientamento energetico sugli immobili della Città. Lavori per 8 milionie 700mila euro. Approvati i progetti esecutivi

Altri cinque edifici di proprietà della Città nei prossimi mesi saranno oggetto di importanti opere di efficientamento e riqualificazione energetica.

Gli interventi rientrano nell’ambito dell’accordo sottoscritto nel luglio dello scorso anno dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal Presidente di Iren Luca Dal Fabbro per riqualificare 800 edifici del Comune di Torino entro fine 2029, rendendoli più efficienti sul piano energetico.

Su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, la Giunta comunale ha infatti approvato questa mattina i progetti esecutivi presentati da Iren Smart Solutions per l’efficientamento degli immobili sede degli uffici circoscrizionali di corso Corsica 55, dal complesso scolastico E/10 di via Giuseppe Romita, delle scuole elementari ‘Leone Sinigaglia’ e ‘Giuseppe Allievo’, rispettivamente in corso Sebastopoli 258/260 e in via Giovanni Randaccio 60, e della sede del Corpo di Polizia municipale e degli uffici della Divisione Ambiente e Verde in via Bologna 74 .

Tra le opere previste lavori sull’involucro edilizio per l’isolamento termico, la riqualificazione degli impianti di climatizzazione estiva e invernale, la sostituzione delle fonti di luce tradizionali con altre di tecnologia a Led e dei serramenti e la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici.

L’obiettivo è quello di rendere gli edifici sia più efficienti dal punto di vista dei consumi, risparmiando sugli attuali consumi elettrici e termici, sia più sostenibili dal punto di vista ambientale. Una sfida, quella per città più verdi e sostenibili, che è al centro dell’impegno di Torino, tra le 100 città europee che sono impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030 diventando una città a impatto climatico zero.

“Con questa nuova delibera prosegue l’iter degli interventi previsti per la prima annualità del project financing realizzato con Iren per l’efficientamento energetico degli immobili della Città di Torino – spiega l’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta – Un ambizioso progetto per rendere energeticamente più efficienti oltre 800 immobili comunali che rientra negli obiettivi che ci siamo posti come Città per arrivare all’abbattimento della C02 e rappresenta una delle priorità individuate dalla stessa Unione europea per la lotta ai cambiamenti climatici”.

Il costo dei lavori, il cui totale ammonta a euro 8.706.632,12, sarà interamente a carico del concessionario Iren, secondo quanto previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città. L’avvio dei cantieri è previsto per l’inizio del 2024.

Via libera al “piano neve”: previste più ore di intervento. Maggior attenzione per scuole e pronto soccorsi

Gli uffici tecnici della Città e Amiat hanno predisposto il piano d’intervento da attuare in caso di nevicata: il testo del “Piano dei servizi di viabilità invernale 2023-2024”, con il relativo preventivo di spesa, sono stati approvati oggi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Chiara Foglietta.


Tra i servizi erogati dalla società rientra infatti anche quello per la viabilità invernale, sulla base del quale Amiat interviene sulla rete stradale con attività di pronto intervento, stoccaggio sale, insalamento e sgombero neve su rete viaria, aree mercatali, marciapiedi degli edifici delle scuole comunali e parcheggi a rotazione dedicati alle persone con disabilità. Restano escluse le aree interne dei cimiteri cittadini e il verde pubblico, ad eccezione dei percorsi asfaltati di accesso ai parchi Valentino, Pellerina e Ruffini. Confermato l’affidamento a GTT del servizio di insalamento e sgombero neve delle fermate dei mezzi pubblici delle quali effettua anche la manutenzione ordinaria.
Il contratto di servizio prevede che ogni anno Amiat presenti il preventivo relativo alle attività previste dal Piano, composto da una componente fissa e da una variabile in funzione dell’effettiva attivazione del servizio: il costo degli interventi previsti quest’anno sarà di 3.814.025,45 euro.
Lo scostamento della spesa preventivata, in aumento rispetto quella del piano precedente, è stato determinato sulla base di alcuni aggiornamenti previsti dal Piano stesso, tra cui l’affinamento dei servizi relativi all’apertura e chiusura delle scuole, che verranno programmati con la presenza di più operatori per garantire l’accessibilità negli orari di entrata e uscita, il potenziamento dei servizi domenicali e festivi, oltre ad un maggior numero di ore di intervento previste e dedicate alla manutenzione delle piste ciclabili.
Tra le novità anche l’inserimento delle vie di accesso ai pronto soccorso cittadini nei percorsi “grande e media viabilità”, quindi con anticipo di intervento e maggior presenza di mezzi.
Il “Piano dei servizi di viabilità invernale 2023-2024” è stato predisposto in armonizzazione con le procedure previste dal Piano di Protezione Civile e dal 2022 vede nella Cabina di Regia Neve (CRN) uno strumento che, attivandosi preventivamente in caso di precipitazione e fino ad esaurimento delle criticità, facilità e garantisce il coordinamento degli interventi tra Amiat, GTT e le diverse divisioni e dipartimenti coinvolti di Città di Torino, oltre a disporre l’attivazione delle specifiche azioni previste dal “semaforo” di attivazione del Piano Neve.
Il Piano prevede, come sempre, quattro livelli di intervento: verde (0-5 cm), giallo (6-10 cm), arancione (11-20 cm), rosso (oltre 20). La quantità di mezzi impiegati e le modalità d’intervento variano a seconda dell’entità della precipitazione nevosa.
Al livello verde interviene la sola formazione di mezzi per l’insalamento, mentre a partire dal livello giallo intervengono i mezzi per lo sgombero della neve secondo numeri progressivamente crescenti. Alle operazioni meccanizzate si aggiungono, inoltre, addetti Amiat più eventuali avventizi e spalatori Gtt per la spalatura a mano, in numero crescente a seconda del livello di intervento.

Le fontane di Piazza CLN si illuminano di arancione per dire “NO alla violenza contro le donne”

Ieri alle 19 le fontane del Po e della Dora di Piazza CLN si sono illuminate di arancione, colore che rappresenta il futuro libero dalla violenza contro le donne e le ragazze. L’iniziativa è stata promossa da Zonta club di Torino che, contemporaneamente, ha organizzato davanti alle fontane un flash mob, aderendo alla campagna di advocacy ‘Zonta dice NO alla violenza contro le donne’ lanciata nel 2012.Si tratta di una campagna che ha aumentato la consapevolezza sulle violazioni dei diritti delle donne e ha unito i club Zonta in tutto il mondo nel condurre azioni di sostegno per combattere la violenza contro le donne e la disuguaglianza di genere” sostengono gli organizzatori. Continua a leggere

Via libera al ripristino del tratto spondale del Po tra i ponti Balbis e Isabella

Partiranno nella primavera 2024 i lavori di ripristino del tratto spondale e della pista ciclo-pedonale che corre sulla sponda destra del Po nel tratto compreso tra i ponti Balbis e Isabella.

Questa mattina la Giunta comunale – su proposta dell’assessore alla Sponde fluviali e alla Cura della città, Francesco Tresso – ha infatti approvato il progetto esecutivo relativo all’intervento, che consentirà di rinaturalizzare e di mettere in sicurezza il tratto di circa 1 km chiuso al transito dalla primavera del 2021, a seguito di un esteso cedimento strutturale.

La spesa complessiva dei lavori, pari a 4 milioni e 498mila euro, sarà finanziata con fondi europei PN METRO PLUS nell’ambito del Programma Nazionale METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027.

Il progetto prevede la ricostruzione e la risagomatura della protezione spondale con una scogliera in massi, in modo da rendere più naturalistico e paesaggisticamente compatibile con l’ambiente fluviale il nuovo percorso ciclo-pedonale che verrà ricreato sulla sommità della scogliera.

Lungo il tratto ricostruito è previsto inoltre il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica, con l’utilizzo di una tipologia di lampade a Led – denominata “Eco- Centric Lighting” – innovativa, eco-compatibile, a basso impatto sulla fauna e con elevati standard di risparmio energetico.

L’assessore Francesco Tresso ha commentato: ” Grazie a questi lavori entro il 2025 verrà nuovamente garantita la continuità della percorribilità ciclabile e pedonale lungo la sponda destra del Po. Un intervento atteso, che va nella direzione che stiamo perseguendo di esaltare il ruolo del fiume e delle sponde verdi nel contesto cittadino”.

Neutralità climatica, un obiettivo da raggiungere insieme

L’obiettivo è ambizioso e impegnativo : una città climaticamente neutra entro il 2030, e per raggiungerlo è necessario giocare di squadra tra istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. Venerdì scorso si sono presentati in tanti in via Fenoglietti per partecipare a “Economia circolare; la città in gioco”, la serata organizzata in occasione dell’apertura del Festival “Circulars Days” di Green Pea e all’interno della XV Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti.

Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati alla cittadinanza i due progetti europei Respondet e Sme4Green che hanno coinvolto il Comune di Torino e altri partner nella stesura di due piani di azione locali che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo della neutralità della città entro il 2030. E durante la serata i partecipanti, attraverso l’animazione condotta dalla società benefit Mercato Circolare, hanno avuto modo di giocare a squadre per conoscere le parole chiave e guida dei documenti dei progetti presentati: economia circolare, comunità energetiche rinnovabili, cibo e packaging.

“Una consapevolezza diffusa dell’importanza dell’economia circolare per l’ambiente e lo sviluppo e la disponibilità a modificare le proprie abitudini sono cruciali per il raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, un obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo – sottolinea l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta – . Ma ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, green e sostenibile”.

La serata di venerdì è stata anche l’occasione per dare visibilità alle imprese e organizzazioni che sono state coinvolte nella stesura dei due documenti durante l’anno. Le organizzazioni, divenute testimonial di una delle “R” dell’economia circolare, presenti alla serata sono state: Cooperativa Liberitutti, con il progetto “Ci2 – Cibi Circolari”portato avanti a Cascina Falchera, Coopertiva Tricicolo con la ciclofficina e il centro del riuso in via Arbe, la start up Around che propone un servizio di packaging vuoto a rendere, Off Grid Italia, con il progetto ReuseGame che prevede la riconversione di uno scarto di cartotecnica in un porta lampada; Panacea social farm, una panetteria sociale che sperimenta nuove farine e ingredienti per la panificazione a partire da scarti alimentari, come la trebbia da birra e il pastazzo di mela; la società benefit Mindful Morsel che studia come valorizzare e trasformare eccedenze di frutta e verdura in chips o farine per realizzare snack nutrienti; la startup Atelier Riforma che con la tecnologia Re4Circular permette di ottimizzare il lavoro di selezione dei capi di abbigliamento a fine vita al fine di indirizzarli alla strategia circolare più ottimale: riuso, upcycling, riciclo.

Tutte queste realtà, e tante altre, sono parte della comunità di pratica sull’economia circolare promossa da Torino Social Impact, e sono censite sulla app Mercato Circolare, app che permette all’utente di entrare in contatto con le diverse realtà che in Italia operano secondo i principi dell’economia circolare.

“Una serata che con la presentazione dei due documenti ha voluto essere, non la celebrazione della chiusura dei due progetti, ma l’inizio di un percorso di dialogo con la cittadinanza sulle tematiche affrontate durante la serata”, concludono gli organizzatori.

Torino partecipa all’assemblea annuale delle città olimpiche

 

L’eredità olimpica e il valore degli eventi sportivi per l’economia, la promozione, il tessuto sociale di una città sono trai i temi protagonisti della due giorni in programma oggi e domani a Parigi per l’incontro annuale “World Union of Olympic Cities e Smartcities and Sport Summit”, cui partecipa il Sindaco Stefano Lo Russo.

La Città di Torino vi prende parte come membro della rete mondiale delle città olimpiche. Obiettivo della rete, che conta, con la nostra, 47 città del mondo, è quello di facilitare il dialogo tra ex città olimpiche e future ospitanti e aiutarle a sfruttare al meglio l’eredità di questi eventi.

Sede dell’evento è, non a caso, la Città di Parigi che nel 2024 ospiterà i prossimi giochi olimpici.

“Le olimpiadi invernali del 2006 per Torino sono state ben più di un grande evento sportivo e hanno rappresentato un importante punto di svolta – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo-. È stato allora che la città ha iniziato ad aprirsi a livello internazionale e a guardare al futuro con nuove vocazioni. E forti di questa eredità contiamo ancora di poter fare la nostra parte anche per i prossimi giochi invernali che si disputeranno in Italia.  Come noto, come Città Metropolitana con la Regione Piemonte e la Fondazione XX marzo abbiamo trasmesso un mese fa al Governo il dossier per dimostrare che la pista di Cesana ha le carte in regola per ospitare le gare di bob, skeleton e slittino delle Olimpiadi 2026. Sappiamo che è una partita difficile ma siamo convinti della solidità della nostra proposta. Così come la Francia, che per le Olimpiadi di Parigi 2024 ha coinvolto molte altre città francesi, restiamo convinti che l’opzione migliore per i giochi del 2026 siano le città italiane. Sarebbe un grave errore per il nostro paese rivolgerci all’estero”.

Tra le città presenti all’assemblea di Parigi ci sono Atene, Barcellona, Helsinki, Losanna, Los Angeles, Pyeong Chang dalla Corea del Sud e Qingdao dalla Cina, Sarajevo e Lake Placid con la quale, proprio all’inizio di quest’anno, Torino si è avvicendata nel passaggio del testimone per le Universiadi invernali, che arriveranno sotto la Mole nel 2025.

La mattinata si è svolta alla Tour Eiffel dove sono stati presentati ufficialmente i prossimi giochi olimpici di Parigi 2024 ed in particolare come la Città di Parigi e le altre città francesi saranno coinvolte nell’evento. Il pomeriggio è invece dedicato al Forum “L’eredità Olimpica”, seguito dell’assemblea generale della rete. Domani, invece, il focus sarà puntato su “Smartcities and Sport Summit” con un confronto sul tema “Dalle sfide economiche a quelle sociali, dalla comunità ai cittadini, gli eventi sportivi sono uno strumento al servizio dell’impegno nella città”. Tra gli argomenti che verranno affrontati nel corso della giornata, “Gli eventi sportivi come promotori per l’inclusione sociale” e “Ridefinire i territorio attraverso gli eventi sportivi”. La due giorni della rete si concluderà domani alle 17.30 con la cerimonia ufficiale di illuminazione del Municipio di Parigi con i colori dei Giochi Olimpici e Paralimpici 2024, cui prenderanno parte la Sindaca della Città Anne Hidalgo e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach.

La rete mondiale delle Città Olimpiche

L’Unione Mondiale delle Città Olimpiche è stata creata dalla città di Atene, che ha ospitato i primi Giochi olimpici e quelli della XXVIII Olimpiade, e dalla città di Losanna, capitale olimpica e sede dei VI Giochi olimpici giovanili. L’Unione Mondiale delle Città Olimpiche è un’associazione composta esclusivamente da città che hanno ospitato o ospiteranno i Giochi Olimpici o che hanno presentato o stanno presentando una candidatura per i Giochi Olimpici. Con il sostegno del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, l’obiettivo principale dell’Unione è quello di contribuire alla visione del Movimento Olimpico di costruire un mondo migliore attraverso lo sport, promuovendo iniziative e progetti da realizzare all’interno delle città olimpiche e in qualsiasi città interessata.

Il Presidente dell’Unione Mondiale delle Città Olimpiche è Grégoire Junod, Sindaco della Città di Losanna.

L’incontro annuale dell’Unione Mondiale delle Città Olimpiche è una conferenza che si tiene ogni anno nelle diverse città che aderiscono all’Unione. A partire dal 2014, insieme all’incontro annuale, si tiene lo Smart Cities & Sport Summit.

Giornata Mondiale contro l’AIDS. Presentazione delle iniziative della Città e delle attività di ‘Torino Fast Track Cities’

Come ogni anno dal 1988, il 1° dicembre ricorre la Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS, una celebrazione per sensibilizzare e mantenere alta l’attenzione su un’emergenza di salute globale su cui l’informazione, la prevenzione e lo screening e i trattamenti sono sempre necessari.

In questa Giornata la Città di Torino ribadisce l’impegno sul tema dell’HIV-AIDS, promuovendo strategie e azioni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Dichiarazione di Parigi che l’Amministrazione Comunale ha sottoscritto nel 2020 aderendo alla rete globale delle ‘Fast Track Cities’. L’iniziativa mira a mettere in rete città di tutto il mondo disponibili a condividere azioni locali per porre fine all’AIDS e ad altre epidemie entro il 2030.

La promozione della salute vede l’Amministrazione cittadina e l’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino congiuntamente impegnate nella realizzazione di azioni e interventi in una molteplicità di ambiti, anche in collaborazione con il Terzo Settore. Città e ASL hanno pertanto avviato una progettualità specifica dedicata alla prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) denominata ‘Torino Fast Track City’, coinvolgendo gli enti del Terzo settore attraverso gli strumenti della coprogrammazione e coprogettazione.

A partire da un Tavolo finalizzato alla lettura condivisa delle esigenze e dei bisogni della comunità, il percorso si è concluso con la sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra la Città di Torino, l’Asl Città di Torino, e le associazioni locali Anlaids, Arcobaleno Aids, Casa Arcobaleno, Croce Rossa, Giobbe, Gruppo Abele, Lila Piemonte.

Come proprio contributo al progetto ‘Torino Fast Track City’, l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione gratuitamente uno spazio in via Mazzini 44E al piano terreno, dove avrà sede il ‘Check point’, in cui si svolgeranno attività di testing e promozione della salute sessuale, in particolare attraverso la realizzazione di testing HIV e Sifilide gratuiti. La struttura, che verrà inaugurata nelle prossime settimane, sarà operativa a partire dal 15 dicembre e, successivamente, sarà aperta il secondo venerdì di ogni mese con la presenza di personale delle associazioni e dell’Asl Città di Torino.

Saranno previste ulteriori aperture a cura delle associazioni. Vi si potrà accedere possibilmente in fasce orarie diverse da quelle di accesso dei servizi sanitari pubblici per intercettare una fascia di cittadine e cittadini che è più facile avvicinare in spazi non connotati come servizi sanitari.

Oltre al personale, l’Asl Città di Torino fornirà il materiale per l’esecuzione di 2mila test all’anno e il Centro Multidisciplinare per la Salute Sessuale (CeMuSS) attiverà percorsi ad accesso diretto per la presa in carico ed il follow up degli eventuali positivi in collaborazione con gli ambulatori dell’Ospedale Amedeo di Savoia.

Le associazioni si occuperanno delle attività che riguardano la gestione del ‘Check point’ e lo svolgimento degli screening relativi alle infezioni sessualmente trasmesse, il supporto e counseling per le cittadine e i cittadini eventualmente reattivi, la formazione e l’aggiornamento per i volontari coinvolti e il contrasto allo stigma e al minority stress.

Per celebrare la Giornata, il 1° dicembre la Città di Torino illuminerà la Mole Antonelliana con il nastro rosso, simbolo della lotta all’AIDS, e la scritta U=U che significa “Undetectable equals Untransmittable” (Non Rilevabile è uguale a Non Trasmissibile): una persona con HIV che segue una terapia antiretrovirale efficace e mantiene una carica virale non rilevabile non trasmette il virus ad altre persone, anche nei rapporti sessuali non protetti. Il medesimo slogan sarà ripreso nella campagna di comunicazione che parte negli stessi giorni.

Numerose le iniziative di Città, ASL Città di Torino e rete delle associazioni che hanno aderito a ‘Torino Fast Track City per la Giornata mondiale di lotta all’aids 2023, come da programma allegato.

Il Torino Film Festival, in collaborazione con l’assessorato ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino, dedicherà un momento di riflessione al tema della promozione di una cultura della salute, della prevenzione e dei diritti con un intervento di Laura Morante, attrice ospite del Festival con il film ‘Folle d’amore – Ada Merini’ di Roberto Faenza.

“La prossima inaugurazione del ‘Check point’ in uno spazio della Città è motivo di orgoglio per l’Amministrazione. L’auspicio è che questo nuovo servizio, realizzato grazie alla collaborazione con l’ASL e le organizzazioni del Terzo settore, possa incoraggiare un numero sempre maggiore di persone a fare il test. Il nostro impegno per la promozione della salute e la lotta contro lo stigma e i pregiudizi continua, e si manifesta anche attraverso gesti simbolici come l’illuminazione della Mole” ha sottolineato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino.

“Alla luce dei recenti dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, che confermano che le nuove diagnosi di HIV sono sempre più tardive, appare particolarmente importante l’accordo siglato oggi con la Città di Torino e con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, per offrire ai cittadini la possibilità di testarsi per l’HIV, anche al di fuori dei contesti classici e degli orari dei servizi sanitari” – ha dichiarato Carlo Picco Direttore Generale dell’ASL Città di Torino.

“Il Checkpoint, importante risultato della sinergia tra soggetti pubblici (Comune di Torino e ASL Città di Torino) e la rete associativa Fast Track City, oltre ad essere esempio di capacità di coprogettazione, sarà punto di riferimento fondamentale per la popolazione non solo per le specifiche attività di screening, alla base della battaglia contro l’HIV, ma anche per favorire la prevenzione e combattere la disinformazione che crea stigma, paure, pregiudizi. La CRI di Torino coglie l’occasione per ringraziare tutte le Associazioni della rete Fast Track City (Arcobaleno AIDS, Casa Arcobaleno, Associazione Giobbe, Lila Piemonte, Fondazione Gruppo Abele ed ANLAIDS Sezione Torino) per l’impegno e la dedizione dimostrata nel perseguire l’obiettivo comune” ha precisato Giuseppe Vernero Presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Torino.

Inaugurata la ‘nuova’ via San Secondo. Spazio pubblico di qualità trasformato in ottica resiliente

È stata inaugurata questo pomeriggio alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo, della presidente della Circoscrizione Uno Cristina Savio e degli assessori Chiara Foglietta, Paolo Chiavarino Francesco Tresso la ‘nuova’ via San Secondo, oggetto di una serie di interventi di riqualificazione che hanno interessato, insieme all’asse stradale, l’intero borgo.

“Siamo molto contenti -ha detto il Sindaco Stefano Lo Russo- di restituire al quartiere questa via in una veste completamente rinnovata. Sono numerosi i progetti su cui stiamo investendo, anche grazie alle risorse europee, per la riqualificazione urbana, per restituire alle cittadine e ai cittadini spazi pubblici più sicuri, vivibili e accoglienti”.

La strada è stata ri-progettata con l’obiettivo di ottenere maggior sicurezza e uno spazio pubblico di qualità suddiviso in modo più equilibrato tra i vari attori della mobilità attraverso interventi fisici quali rialzi di carreggiata, restringimenti, arredi, introduzione del verde e nuove alberature, che favoriscano la coabitazione di auto e pedoni.

Spazi ripensati e trasformati in ottica ‘resiliente’ con soluzioni innovative volte a contrastare l’effetto ‘isola di calore’ e a gestire al meglio le acque meteoriche in occasione degli eventi di precipitazione intensa, sempre più frequenti nei centri urbani, creando allo stesso tempo un ambiente più vivibile.

Nell’esecuzione dei lavori sono state accolte le richieste della Circoscrizione Uno con l’estensione della riqualificazione al tratto tra i corsi Stati Uniti e Vittorio Emanuele e l’inserimento di opere in corrispondenza di alcuni incroci lungo via Gioberti dove sono presenti alcune scuole.

“Sono lieta che l’inaugurazione della via e della piazza riqualificate con attenzione alla sostenibilità ambientale sia l’occasione per le associazioni e i cittadini del Borgo San Secondo per confrontarsi e rinforzare la rete di territorio in un clima di festa. Mi auguro che questo pomeriggio insieme rappresenti solo la tappa di un percorso, che come Circoscrizione sosterremo con la disponibilità mia e dei consiglieri. Uscire di casa, ritrovarsi all’aperto, approfittare delle panchine e di quel po’ di natura che siamo riusciti a inserire agli incroci è di per sé fonte di benessere. Stiamo comunque anche cercando in zona un piccolo luogo chiuso da utilizzare nelle giornate piovose”, ha dichiarato la presidente della Circoscrizione Uno, Cristina Savio.

I lavori, insieme ad interventi come il rialzo della sede stradale negli incroci e la messa a dimora di essenze arboree, hanno portato alla completa riqualificazione di piazza San Secondo offrendo un nuovo volto vivibile all’area mercatale e la definizione di ampie platee a fruibilità pedonale. Particolare attenzione è stata riservata ai materiali utilizzati nella pavimentazione dei percorsi secondo un disegno idoneo a favorire la mobilità degli ipovedenti. In particolare, i marciapiedi sono stati pavimentati in pietra con un bordo di cubetti di porfido a fare da guida naturale verso gli attraversamenti pedonali.

Complessivamente si sono ridotte le superfici asfaltate e impermeabili, convertendole in infrastrutture verdi in grado di fornire ombreggiamento e raccogliere le acque piovane per ridurre i flussi in rete e prevenire eventuali allagamenti.




Economia circolare. Progetto Horizon Eu Climaborough, pochi giorni alla chiusura della gara di innovazione

Ridurre la quantità di apparecchiature elettriche e indumenti, tessuti e borse rifiuti non differenziati e non raccolti e insieme valorizzare e connettere iniziative e opportunità di scambio e riutilizzo circolari presenti sul territorio per supportare la transizione verso un’economia circolare con il fine ultimo di ridurre le emissioni climalteranti.

E’ la sfida che attende Torino, tra le otto città – le altre sono le greche Atene e Ioannina, la lussemburghese Differdange, la francese Grenoble, la bulgara  Sofia, la portoghese Cascais e la slovena Maribor – coinvolte in Climaborough, uno dei tre progetti scelti dalla Commissione Ue per sviluppare soluzioni innovative a basso costo nella gestione dei rifiuti, l’energia verde e la mobilità sostenibile.

Un obiettivo che la città conta di raggiungere anche con il contributo delle imprese interessate –  la partecipazione è aperta a qualsiasi operatore economico – che entro giovedì prossimo 30 novembre sono chiamate a presentare le proprie proposte di candidatura al bando pubblicato sul sito di Anci Toscana, coordinatore del progetto, e nelle quali devono prevedere l’utilizzo di dati e tecnologie, il coinvolgimento attivo dei cittadini e la replicabilità su larga scala e in altri contesti urbani.

Per raggiungere tale scopo è stata avviata una procedura di appalto pubblico innovativo federato per l’individuazione di un set di servizi climatici in grado di rispondere alle esigenze territoriali delle otto città coinvolte al termine della quale saranno selezionati 16 fornitori di servizi – due per ogni città – sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, secondo le regole europee degli appalti. Le basi d’asta saranno dell’ordine di circa 287.500 euro per ogni città coinvolta, suddivisi tra i due fornitori selezionati.

Torino è interessata a diversi tipi di soluzioni che, tra le altre, incentivino lo scambio di beni prima che diventino rifiuti e altre pratiche di riuso, contribuiscano al corretto conferimento dei RAEE e tessili da parte dei cittadini e delle cittadine e promuovano la creazione di set di dati sulla raccolta dei rifiuti e il comportamento dei cittadini e delle cittadine.

Finanziato dal programma di ricerca Horizon Europe (bando Horizon-Miss-2021) con un contributo di circa 11 milioni di euro il progetto vede la partecipazione di 28 partner –  per l’Italia ci sono anche la Fondazione Links-Leading innovation & Knowledge for society e Urban Lab, entrambi con sede a Torino, e il Politecnico di Milano –  di 15 Paesi europei.

Le imprese interessate possono inviare la propria candidatura fino al 30 novembre 2023 seguendo le istruzioni riportate sul sito di progetto: https://climaborough.eu/public-procurement/tender/.

Per maggiori informazioni, le imprese possono consultare le FAQ disponibili sul sito o scrivere all’indirizzo e-mail climab@climaborough.eu.