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Premio Quarto Potere 2023, a Palazzo Civico la consegna dei riconoscimenti

Vengono da ambiti professionali profondamente diversi ma li accomuna l’impegno per sostenere e diffondere i principi della libera informazione sul territorio piemontese. Sono i destinatari del premio Quarto Potere edizione 2023, riconoscimento istituito dalla Fondazione omonima su segnalazione della redazione di Torino Cronaca Qui.

A ricevere la targa il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino Ariel Finzi, la Procuratrice Capo del Tribunale di lvrea Gabriella Viglione, il Presidente della Croce Rossa Italiana a Torino Giuseppe Vernero, la Presidente e il Direttore del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin e Christian Greco, l’ambasciatrice torinese dell’alta moda nel mondo Simona Clemenza , il capitano del Torino FC Alessandro Buongiorno, Miss Italia 2023 Francesca Bergesio, il fondatore del Movimento d’Opinione “dumsedafe” Piero Gola e il fondatore di ‘Immobiliare.it’ Carlo Giordano, ai quali si aggiungono i premi speciali per Pierpaolo Berra, addetto stampa della Città della Salute e Pancrazio Taurino, Luogotenente e referente per la comunicazione dell’Arma dei Carabinieri.

A consegnare i riconoscimenti, nella Sala Colonne di Palazzo Civico, il direttore del quotidiano Beppe Fossati, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo che ha voluto salutare e ringraziare i premiati: “C’è un filo rosso – ha detto – che lega le varie personalità premiate oggi dalla fondazione Quarto Potere, tutte sono accomunate dal fatto di rappresentare il volto migliore della nostra città, quella parte di Torino che svolge il proprio dovere e il proprio lavoro, quotidianamente, con impegno e applicazione. Una caratteristica propria della nostra città, un luogo in cui le persone spendono i propri talenti e che ha la fortuna di avere una qualità umana davvero elevata. A loro va rivolto un ringraziamento sentito per come sanno, nei loro ambiti differenti, essere ottimi esempi per le nuove generazioni e per la nostra comunità“.

Christian Ruggeri

Un centro socio-educativo-culturale per bambini, giovani e famiglie al Castello di Lucento

La Giunta comunale, nella seduta odierna, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato l’uso temporaneo  del Castello di Lucento, sito in via Pianezza 123 ed ex dimora sabauda, all’impresa Sociale BE AM -in sub concessione dalla Fondazione AIEF- per l’utilizzo dei suoi spazi ai piani terra, primo e dell’intera corte pertinenziale esterna.

L’uso temporaneo del Castello di Lucento costituisce il terzo esempio di utilizzo temporaneo di immobili e aree private, che consente di derogare temporaneamente la destinazione urbanistica del Piano Regolatore vigente, garantendo così il recupero di aree ed edifici inutilizzati o sottoutilizzati. Grazie a questo strumento è stato possibile il riutilizzo del complesso  sito in corso Giovanni Lanza 75, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, dove fino al 2025 l’associazione Flashback ospiterà un vasto programma di iniziative culturali di livello internazionale. E’ inoltre stato possibile approvare il trasferimento dell’ufficio postale di Piazza Montale, di proprietà di Atc in una struttura prefabbricata in piazza Don Pollarolo, consentendo ai cittadini del quartiere di continuare ad usufruire del servizio  e garantendo all’area un presidio attivo.

I locali del Castello verranno utilizzati per lo svolgimento di attività di carattere educativo, riabilitativo, di formazione ed inserimento lavorativo, a supporto dello sviluppo del polo socio aggregativo culturale polivalente.

Il Centro diurno socio riabilitativo, a cui viene riservato l’intero primo piano del Castello si inserisce con progetti individualizzati per gli ospiti. Il Centro si pone le finalità di accogliere minori, compresi nella fascia di età 10-18 anni, portatori di patologie psicologiche e neuropsichiatriche, al fine di intraprendere un percorso terapeutico, psicopedagogico ed educativo che li porti al reinserimento sociale e all’assolvimento dei compiti di sviluppo.

Oltre allo spazio dedicato all’accoglienza il piano terra si propone di ospitare un punto di somministrazione, con relativa cucina, che è innanzitutto strumento di formazione ed inserimento lavorativo nel settore della ristorazione, fondamentale per l’aggregazione e l’incontro tra i fruitori delle varie attività. La valenza di tali spazi, a cui si collega l’area esterna è di carattere aggregativo non solo per gli utenti delle attività ospitate nella struttura, ma anche per le loro famiglie e per la comunità del territorio.

Lavori per 3milioni e 280mila euro sugli edifici storici sedi di biblioteche civiche

Per il loro valore educativo e sociale le biblioteche rappresentano un importante presidio del territorio nel quale sono inserite. Talvolta sono ospitate in edifici storici che mostrano i segni del passare del tempo e necessitano di interventi atti a preservarne le caratteristiche, possibilmente valorizzandole e garantendone conservazione e fruibilità in sicurezza.

Con questi obiettivi la Giunta Comunale su proposta della Vicesindaca Michela Favaro ha approvato il progetto definitivo per il restauro e la manutenzione delle sedi delle biblioteche civiche all’interno di Villa Amoretti, nel parco Rignon, del Mausoleo della Bela Rosin e di Villa Sartirana, nel parco della Tesoriera.

“Si tratta di interventi che hanno lo scopo di mantenere in piena efficienza le strutture e i manufatti di competenza, comprese le relative aree pertinenziali, e di garantirne la fruibilità e la sicurezza, sia degli utenti sia dei gestori, con la finalità principale di rispettare le caratteristiche storiche degli edifici e possibilmente valorizzarli anche sotto l’aspetto sociale e territoriale. Infatti, gli edifici oggetto di intervento, si inseriscono in un contesto urbano fortemente caratterizzato dalla presenza di pubblico e rappresentano punti di ritrovo giornaliero per la comunità di quartiere”, spiega la Vicesindaca.

I lavori in programma sulle tre sedi constano di opere edili e architettoniche – per sanare le situazioni di degrado e di cattiva conservazione attraverso il ripristino della funzionalità degli elementi architettonici e per la messa a norma – e di interventi di restauro – per la conservazione degli apparati decorativi (stucchi, dipinti murali, elementi lignei e lapidei). Previsto altresì l’adeguamento e il potenziamento degli impianti di sicurezza e antincendio.

Il restauro e la manutenzione delle sedi delle biblioteche civiche all’interno di Villa Amoretti, del Mausoleo della Bela Rosin e di Villa Sartiranasono una delle 36 azioni di cui si compone il Piano Integrato Urbano della Città di Torino.

La spesa prevista è di circa 3 milioni e 280mila euro finanziati per 2 milioni e 800mila con risorse del Pnrr “Piano Integrato Urbano – Più” – Misura M5C2 – Investimento 2.2 – Piani Integrati finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU e PNC e per 480mila euro con risorse del “Fondo per l’avvio di opere indifferibili”.

“Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri”: presentato il documento sui risultati del tavolo di lavoro

Nella Giornata mondiale dei diritti umani è stato presentato questa mattina a Palazzo Civico il documento sui risultati di un tavolo di lavoro sulle misure alternative ai Cpr (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) “Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri (C.P.R.)”, elaborato da esperti giuristi in diritto dell’immigrazione e in medicina dell’immigrazione e rappresentanti del terzo settore impegnati in progetti con la cittadinanza straniera.

L’iniziativa è stata promossa dalla garante cittadina delle persone private della libertà personale Monica Gallo e dall’assessore al Welfare, diritti e pari opportunità Jacopo Rosatelli, che hanno istituito un Tavolo di lavoro dopo l’approvazione, il 13 marzo 2023, da parte del Consiglio Comunale di un ordine del giorno che auspicava la chiusura definitiva del Centro di Permanenza per i Rimpatri “Brunelleschi” e impegnava  il  Sindaco e la Giunta di chiedere al Governo che le risorse liberate venissero impiegate a favore di politiche inclusive nei confronti della popolazione straniera della Città.

Il documento che identifica misure preventive e alternative al trattenimento in detenzione amministrativa e propone di sperimentare nuove strategie da attuare sul territorio, bilanciando sicurezza dello Stato e garanzia dei diritti fondamentali della persona è stato presentato al Prefetto e al Questore di Torino.

Come dimostrano l’esperienza diretta nel CPR e i numerosi studi e ricerche in questo ambito la detenzione amministrativa in questa struttura  è  inefficace nel perseguire l’obiettivo dei rimpatri e assai costosa. L’esperienza del trattenimento inoltre è  fortemente afflittiva, limitativa del diritto alla comunicazione e deleteria per la salute fisica e psichica degli stranieri.

Per l’assessore Rosatelli “Il lavoro fatto mostra razionalmente che è possibile contemperare le esigenze legittime della sicurezza e del rispetto dei diritti umani attraverso misure più efficaci, meno costose e rispettose della persona. Misure alternative hanno ricadute positive su quello che accade fuori dal Cpr e rendono più facile integrare una persona che non passa attraverso un’esperienza traumatica come questa”.

I numeri presentati questa mattina non lasciano spazio a dubbi. Se si prendono a riferimento gli ultimi anni di attività del CPR “Brunelleschi”, si evince che nel 2022, su un totale di 879 cittadini stranieri trattenuti, di cui 199 provenienti dal carcere e 680 cittadini liberi, solo 240 sono stati rimpatriati “meno della metà della media nazionale – ha spiegato Gallo – con un costo medio annuale per la gestione e per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura pari a 2mln 345mila euro, il che significa un costo medio per ogni persona trattenuta che supera i 19mila euro”. I dati del ’23, fino alla chiusura temporanea, vedono 235 persone transitate nel Centro, di cui 46 rimpatriate, numero di poco più alto dei 36 rimpatri fatti a CPR chiuso. La struttura torinese “è il simbolo del fallimento, a cui si aggiungono i tantissimi suicidi 192 nel 2021 e 201 nel 2022 rispetto ai 32 del 2020” ha sottolineato al garante, che ha aggiunto: “Offriamo alla comunità la possibilità di fare di Torino una città sperimentale che non abbia più al suo interno il CPR, anche se sappiamo che le intenzioni del governo sono altre“.

L’obiettivo del gruppo di lavoro è di prevenire e/o contenere il ricorso alla detenzione amministrativa e di agevolare una ‘soluzione’ del caso, anche in collaborazione con le istituzioni, vale a dire la regolarizzazione del soggiorno in Italia, se ne ricorrono le condizioni, o il rimpatrio volontario.

Sono stati individuati quattro ambiti di intervento: la presa in carico della situazione individuale attraverso il  ‘case management’  che offre  sostegno materiale, fornisce le informazioni sulla condizione giuridica  individuale per valutare le prospettive di regolarizzazione o di rimpatrio volontario; la limitazione dell’uso del trattenimento amministrativo in favore del ricorso alle misure alternative come la possibilità di creare una rete di strutture di accoglienza disponibili a fornire ospitalità quando lo straniero ha un passaporto o un titolo equipollente, ma non possiede un idoneo domicilio; la presa in carico dei cittadini stranieri trattenuti per il tempo del riconoscimento nelle Camere di Sicurezza della Città; il riconoscimento del cittadino straniero detenuto durante il periodo detentivo.

Il Capodanno di Torino raddoppia. Pop, elettronica e classica, la musica protagonista il 31 dicembre e il 1 gennaio

Due grandi eventi in piazza, gratuiti, per tutti i gusti e tutte le età: quest’anno a Torino la festa di Capodanno raddoppia, con uno spettacolo il 31 dicembre, per aspettare la mezzanotte al ritmo di musica pop ed elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio.

Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e anche per annunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024 e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Sarà davvero molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

Lo Stato Sociale sul palcoscenico piazza Castello il 31 dicembre con Mace, Teenage Dream Party, Brenda Asnicar e la Corale universitaria di Torino

Dal 13 al 23 gennaio 2025 Torino e il territorio piemontese ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che porteranno migliaia di studenti-atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm.

Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso questo grande evento sportivo, dando agli spettatori un assaggio di quell’atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino le emozioni delle Olimpiadi del 2006 e di celebrare la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà proprio la Corale Universitaria di Torino, la più antica corale universitaria italiana, che interpreterà il Gaudeamus Igitur, inno ufficiale delle Universiadi, che, fin dalla prima edizione dei giochi, nati proprio a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica.

Si entrerà poi nel vivo dell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagoniste saranno le hit degli anni 2000 di Disney Channel, tanto amate dai Millennials e dalla Generazione Z, cresciute in compagnia dei balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi in tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro. Con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125mila follower su Instagram e oltre 300mila biglietti venduti, Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. Il cast del Teenage Dream si completa con l’attrice e cantante argentina Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie Il mondo di Patty.

La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo speciale a Torino, che nel 2012 gli conferì il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati e al tempo stesso profondi, questi cinque ragazzi, saliti alla ribalta al Festival di Sanremo del 2018 con la canzone Una vita in vacanza, portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con la capacità naturale di raccontare la realtà con ironia, anche amara, e di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco. In quattordici anni di attività, a partire dall’esordio con Welfare Pop fino all’ultimo Stupido Sexy Futuro, hanno riempito le piazze, partecipato due volte a Sanremo, scritto due romanzi e una graphic novel e tenuto uno show radiofonico su Radio2, oltre all’attività di commentatori sportivi a Quelli che il Calcio.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni. Per il suo album “OBE”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, ha collaborato con alcuni  dei più̀ importanti esponenti della scena italiana, tra i quali Salmo, Blanco, Gemitaiz, Venerus, Rkomi, Colapesce, Gue Pequeno, Joan Thiele e Madame. Il singolo che ha lanciato l’album, “La canzone nostra” con Salmo e Blanco (certificato sestuplo platino) è diventato in pochissimo tempo tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e con milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Sarà lui a scandire il tempo, con il suo dj set elettronico,  fino allo scoccare della mezzanotte.

A Daniela Collu, influencer, autrice del famoso blog Stazzitta, conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Victor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore, il compito di accompagnarci in questa lunga notte.

Dopo i festeggiamenti in piazza la festa proseguirà in alcuni tra i più rappresentativi club della città: Cap10100, Centralino, Hiroshima Mon Amour, Milk, Off Topic e Supermarket, che, con la loro ricca e variegata offerta di intrattenimento, rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta una notte.

Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato da Cooperativa Culturale Biancaneve per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

Ad arricchire la serata del 31 dicembre sarà anche l’illuminazione della Mole Antonelliana, a cura di Iren. Dalle ore 20, infatti, il monumento sarà illuminato con uno speciale color “bollicine”, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale – 24, 25 e 26 dicembre – e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2.500 lampade stroboscopiche a led disposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento.

Primo dell’anno con le arie di Verdi e l’omaggio al bicentenario del Museo Egizio

Il primo gennaio Torino saluterà il nuovo anno all’insegna della grande musica con uno spettacolo, nel solco della tradizione europea dei grandi concerti di Capodanno, che uscirà dai grandi teatri per proporsi, gratuitamente, in piazza, a tutta la città.

Alle ore 16.30 sul palco di piazza Castello salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, realtà che da oltre trent’anni condivide con il pubblico il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e con un repertorio che spazia dai grandi capolavori barocchi fino alle musiche più contemporanee.

Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto che, in questa occasione, guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio.

Il programma del concerto sarà infatti legato in modo particolare al tema dell’Egitto, spaziando tra l’ouverture, le arie e i duetti più celebri del Flauto Magico di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dell’Aida di Verdi, il cui soggetto tanto ha contribuito alla creazione dell’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari. Una menzione a parte merita poi la presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon, che già a quattro anni risultava essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane, e che nel corso della sua carriera si è esibito alla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano e nelle sale più prestigiose di Amburgo, Pechino, Parigi, Praga, Monaco, Barcellona, Baden-Baden, Shanghai e Montreal. Al suo archetto saranno affidate le due pagine estremamente virtuosistiche delle Variazioni di Paganini sul tema della preghiera Dal tuo stellato soglio dal Mosè in Egitto di Rossini e la celeberrima Méditation da Thais di Massenet.

Di assoluto rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie che accompagneranno in video i momenti più intensi del programma musicale, registrate proprio nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata dalla conduttrice torinese Alba Parietti e da Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso, in orario da definirsi, su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Modalità d’ingresso

Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Saranno aperti a ogni fascia d’età e prevedono solamente posti in piedi.

Per prendere parte al concerto del 31 dicembre sarà necessario essere muniti di prenotazione. I biglietti saranno disponibili online a partire dal 14 dicembre 2023.

Il primo gennaio l’accesso all’area sarà invece gratuito e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone.

Meteo, domani prevista pioggia mista a neve. Mezzi spandisale pronti a entrare in azione per evitare la formazione di ghiaccio

Mezzi spandisale in allerta questa notte a Torino pronti a entrare a entrare in azione dalle 4.00 sulle strade della collina (11 nella parte alta e 2 nella bassa) in previsione dell’annunciata debole nevicata mista a pioggia che dalla mattinata potrà interessare la città.

Per la grande viabilità della pianura, dopo il recente spargimento del sale e in considerazione delle temperature previste, è in programma un nuovo intervento domani a fine giornata per evitare eventuale formazione di tratti gelati nella notte tra l’8 e il 9 dicembre.

Eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari per l’evoluzione della situazione metereologica saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Inaugurato il ‘presepe d’Aurora’

E’ stato inaugurato questa mattina il ‘presepe d’Aurora: un Bambino tra i bambini’ nella scuola primaria Aurora, in via Cecchi 16. Le bambine e i bambini insieme alle insegnati hanno preparato uno striscione per rendere la festa un momento condiviso e hanno accolto i coetanei della scuola primaria Parini e Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione della Città di Torino. L’iniziativa del comitato cittadini del quadrilatero Aurora è giunta alla IV edizione.

Centro antiviolenza della Città, inaugurata la nuova sede

È stata inaugurata questo pomeriggio in corso Unione Sovietica 220 d la nuova sede del Centro Antiviolenza della Città di Torino. Lavorerà per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, in sinergia con gli altri Centri antiviolenza e gli sportelli dedicati presenti sul territorio, assicurando accoglienza e protezione in emergenza per le donne maltrattate e i loro figli.

La terribile recente vicenda di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – e ci ha ricordato, nel modo più drammatico possibile, l’importanza di contrastare non solo il 25 novembre ma ogni giorno qualsiasi forma di violenza di genere. Per questo assume un’importanza ancora maggiore oggi inaugurare questa nuova sede per il Centro Antiviolenza della Città, che testimonia il nostro impegno concreto verso un fenomeno così odioso e ancora purtroppo presente all’interno della nostra società”.

Il Centro Antiviolenza della Città sarà un riferimento per tutte le donne che hanno necessità di chiedere aiuto sia attraverso il numero telefonico 1522, sia direttamente sul posto dove, in coordinamento con i servizi sociali territoriali, il Centro Relazioni Famiglie e il Progetto Aria potranno rivolgersi anche le vittime del recente fenomeno di  cyber stalking.

Nonostante l’incessante lavoro sul fronte della prevenzione e del contrasto della violenza contro le donne gli episodi di soprusi e femminicidi sono in costante crescita e vedono vittime di tutte le età e le condizioni socio economiche.

Nel 2022 il Centro antiviolenza della Città ha registrato 758 contatti telefonici e ha preso in carico 202 donne vittime di violenza. Grazie ai colloqui personali, alla consulenza legale, al supporto psicologico ed educativo-sociale e all’ospitalità in case rifugio le donne vengono sostenute attraverso tutto il percorso di allontanamento dalla situazione di violenza, anche grazie al lavoro sinergico con il Terzo Settore.

Grazie ai nuovi spazi sarà ampliata la possibilità di accesso, di ascolto, di colloquio, di presenza, di relazioni. In continuità con il lavoro svolto in questi anni le operatrici specializzate del Centro opereranno, in concerto con la donna, per garantire tutela, messa in protezione, supporto sociale ed educativo mettendo a disposizione tutti gli strumenti di sostegno al reddito, di ricerca del lavoro e della casa che la rete di opportunità pubbliche e del privato sociale offre.

Continuerà ad essere assicurato il sostegno psicologico attraverso professioniste dipendenti dell’Amministrazione e il supporto legale grazia alla collaborazione con le associazioni, in particolare Telefono Rosa e Casa delle Donne.

Nel centro Antiviolenza sarà facilitato l’accesso alla consulenza in termini preventivi, all’orientamento, al contrasto della violenza sotto le varie forme, anche economica, attraverso l’accompagnamento all’attivazione dei sostegni previsti (reddito di libertà, l’assegno di inclusione) e l’inserimento in percorsi lavorativi.

All’interno del Centro troverà ospitalità il Servizio Fior di Loto dell’associazione Verba, con cui la Città opera in sinergia, unico in Italia, a supportare le donne disabili vittime di violenza attraverso l’offerta di sostegni educativi, piscologici, legali, sanitari. Un ambito specifico è inoltre riservato, in collaborazione con il Servizio LGBT comunale, alla realizzazione dei percorsi individualizzati di uscita dalla violenza e inclusione sociale rivolti a donne transessuali e transgender.

Con la nuova sede la Città vuole dare un segnale forte di presenza sul territorio nella lotta alla violenza di genere. L’impegno dell’Amministrazione Comunale andrà oltre con la riapertura della Casa rifugio per garantire l’accoglienza in un luogo anonimo e la protezione rivolta a donne vittime di violenza, in particolare a coloro che vivono in condizioni di maggiore fragilità e vulnerabilità. Sarà un ulteriore tassello dedicato all’accoglienza nell’ambito di percorsi individualizzati per l’autodeterminazione in collaborazione con il privato sociale” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.

Nelle scorse settimane la Città ha approvato le linee di indirizzo per avviare, in coprogettazione con il Terzo Settore e in stretta collaborazione e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, un percorso di sistematizzazione di tutte le risorse dedicate alle donne vittime di violenza, inserito nel Piano di inclusione cittadino, che consentirà la realizzazione di progetti personalizzati, di cui è un tassello fondamentale la casa rifugio che verrà riaperta anche con il contributo della Compagnia.


Acceso l’Albero di Natale di Palazzo Civico

Si è illuminato questo pomeriggio per la prima volta l’albero di Natale allestito nel cortile d’onore di Palazzo Civico. Si tratta di un abete del Caucaso, alto dieci metri e decorato con palle, fiocchi e ghirlande di colore rosso che, terminate le feste, verrà ripiantato fuori città. L’accensione è stata salutata dal Sindaco Stefano Lo Russo, insieme alla presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e a una folta delegazione di consiglieri comunali e dipendenti. A partire dalle ore 11 di venerdì 8 dicembre, poi, l’albero di Palazzo Civico potrà essere ammirato anche da torinesi e turisti e i più piccini troveranno ad accoglierli Babbo Natale con cui potranno scattare foto ricordo.

Green To Share, mobilità sostenibile per i dipendenti comunali

L’obiettivo è quello di favorire la mobilità sostenibile e l’utilizzo di mezzi ecologici, a partire dai dipendenti comunali. Il progetto, coordinato dalla divisione servizi generali dell’ente, si chiama “Green to Share” e fa della Città di Torino la prima pubblica amministrazione italiana a promuovere un nuovo sistema di gestione del parco mezzi aziendale in car sharing. A inaugurarlo ufficialmente, oggi, con una prova dei nuovi mezzi di fronte a Palazzo Civico sono state la Vicesindaca con delega al personale Michela Favaro e l’assessora alla Transizione Ecologica e alla Mobilità Chiara Foglietta.

“Grazie a questo progetto – spiega la Vicesindaca con delega al Personale Michela Favarorinnoviamo la flotta mettendo a disposizione degli oltre 7mila uomini e donne che lavorano nei diversi settori comunali dislocati in città mezzi più ecologici e un sistema di spostamento rapido ed intuitivo. In queste settimane sono stati previsti appuntamenti di formazione specifici per presentare il nuovo sistema e le prime auto sono già a disposizione. Siamo molto contenti di essere la prima pubblica amministrazione a promuovere un sistema di car sharing interno che ci auguriamo possa essere un esempio di mobilità condivisa e sostenibile non soltanto per il personale comunale ma anche per le cittadine e i cittadini”.

Un investimento reso possibile grazie a circa 3milioni di euro di Fondi React-EU del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020” (PON Metro) Asse 6 – “Ripresa Verde, Digitale e Resiliente” che metteranno a disposizione dei dipendenti delle 59 sedi comunali un totale di 289 veicoli, suddivisi tra 87 veicoli elettrici (39 Fiat 500 e 48 Opel Corsa), 31 veicoli ibridi (Lancia Y) e 182 veicoli già appartenenti al parco auto comunale adattati al nuovo sistema di car sharing. Tutte le auto saranno prenotabili tramite piattaforma telematica dal proprio computer o con una apposita app per smartphone. Sempre con il proprio smartphone o con il badge personale i dipendenti potranno accedere al veicolo prenotato, sbloccarlo ed utilizzarlo per gli spostamenti di lavoro. Colonnine di ricarica collocate nelle varie sedi comunali permetteranno poi di ricaricare i mezzi elettrici dopo l’utilizzo. Le prime auto sono già in servizio e il nuovo sistema entrerà progressivamente in vigore entro fine anno.

I nuovi mezzi ecologici del Comune hanno avuto un illustre precedente già nello scorso secolo: era il 1953, infatti, quando una Fiat Balilla degli anni ’30, che veniva utilizzata dal Sindaco Amedeo Peyron per i suoi spostamenti in Città, venne trasformata in auto a motore elettrico dai meccanici comunali. Nel vano motore e nel bagagliaio due ingombranti batterie le consentono, ancor oggi, di viaggiare, seppure per pochi chilometri.

“La scelta di Torino, prima in Italia, di un green sharing a disposizione dei dipendenti comunali per agevolare lo svolgimento delle loro mansioni al lavoro è una bella notizia per l’ambiente, ma soprattutto per l’esempio che offre – è il commento dell’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta -. Il settore pubblico è centrale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le scelte di consumo della pubblica amministrazione con la crescita degli ‘acquisti verdi’ e l’aumento degli investimenti per riqualificare il patrimonio immobiliare, rivestono, insieme ai comportamenti dei dipendenti, grande importanza nell’ottica del risparmio energetico e della lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Oltre a tagliare le emissioni e permettere una riduzione delle C02 il servizio ‘Green To Share’ promuove un cambiamento culturale dei diversi portatori di interesse favorendo l’avvio di un circuito virtuoso, in questo caso orientato a un nuovo modello di mobilità meno inquinante, ma replicabile in molteplici aree di intervento”.

Con l’introduzione del nuovo servizio si ipotizza una riduzione di CO2 di quarantamila chilogrammi, che corrisponde alla piantumazione di circa 1600 alberi, una riduzione delle spese di carburante stimata del 63% e una diminuzione dei costi di manutenzione del 30%