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“Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri”: presentato il documento sui risultati del tavolo di lavoro

Nella Giornata mondiale dei diritti umani è stato presentato questa mattina a Palazzo Civico il documento sui risultati di un tavolo di lavoro sulle misure alternative ai Cpr (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) “Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri (C.P.R.)”, elaborato da esperti giuristi in diritto dell’immigrazione e in medicina dell’immigrazione e rappresentanti del terzo settore impegnati in progetti con la cittadinanza straniera.

L’iniziativa è stata promossa dalla garante cittadina delle persone private della libertà personale Monica Gallo e dall’assessore al Welfare, diritti e pari opportunità Jacopo Rosatelli, che hanno istituito un Tavolo di lavoro dopo l’approvazione, il 13 marzo 2023, da parte del Consiglio Comunale di un ordine del giorno che auspicava la chiusura definitiva del Centro di Permanenza per i Rimpatri “Brunelleschi” e impegnava  il  Sindaco e la Giunta di chiedere al Governo che le risorse liberate venissero impiegate a favore di politiche inclusive nei confronti della popolazione straniera della Città.

Il documento che identifica misure preventive e alternative al trattenimento in detenzione amministrativa e propone di sperimentare nuove strategie da attuare sul territorio, bilanciando sicurezza dello Stato e garanzia dei diritti fondamentali della persona è stato presentato al Prefetto e al Questore di Torino.

Come dimostrano l’esperienza diretta nel CPR e i numerosi studi e ricerche in questo ambito la detenzione amministrativa in questa struttura  è  inefficace nel perseguire l’obiettivo dei rimpatri e assai costosa. L’esperienza del trattenimento inoltre è  fortemente afflittiva, limitativa del diritto alla comunicazione e deleteria per la salute fisica e psichica degli stranieri.

Per l’assessore Rosatelli “Il lavoro fatto mostra razionalmente che è possibile contemperare le esigenze legittime della sicurezza e del rispetto dei diritti umani attraverso misure più efficaci, meno costose e rispettose della persona. Misure alternative hanno ricadute positive su quello che accade fuori dal Cpr e rendono più facile integrare una persona che non passa attraverso un’esperienza traumatica come questa”.

I numeri presentati questa mattina non lasciano spazio a dubbi. Se si prendono a riferimento gli ultimi anni di attività del CPR “Brunelleschi”, si evince che nel 2022, su un totale di 879 cittadini stranieri trattenuti, di cui 199 provenienti dal carcere e 680 cittadini liberi, solo 240 sono stati rimpatriati “meno della metà della media nazionale – ha spiegato Gallo – con un costo medio annuale per la gestione e per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura pari a 2mln 345mila euro, il che significa un costo medio per ogni persona trattenuta che supera i 19mila euro”. I dati del ’23, fino alla chiusura temporanea, vedono 235 persone transitate nel Centro, di cui 46 rimpatriate, numero di poco più alto dei 36 rimpatri fatti a CPR chiuso. La struttura torinese “è il simbolo del fallimento, a cui si aggiungono i tantissimi suicidi 192 nel 2021 e 201 nel 2022 rispetto ai 32 del 2020” ha sottolineato al garante, che ha aggiunto: “Offriamo alla comunità la possibilità di fare di Torino una città sperimentale che non abbia più al suo interno il CPR, anche se sappiamo che le intenzioni del governo sono altre“.

L’obiettivo del gruppo di lavoro è di prevenire e/o contenere il ricorso alla detenzione amministrativa e di agevolare una ‘soluzione’ del caso, anche in collaborazione con le istituzioni, vale a dire la regolarizzazione del soggiorno in Italia, se ne ricorrono le condizioni, o il rimpatrio volontario.

Sono stati individuati quattro ambiti di intervento: la presa in carico della situazione individuale attraverso il  ‘case management’  che offre  sostegno materiale, fornisce le informazioni sulla condizione giuridica  individuale per valutare le prospettive di regolarizzazione o di rimpatrio volontario; la limitazione dell’uso del trattenimento amministrativo in favore del ricorso alle misure alternative come la possibilità di creare una rete di strutture di accoglienza disponibili a fornire ospitalità quando lo straniero ha un passaporto o un titolo equipollente, ma non possiede un idoneo domicilio; la presa in carico dei cittadini stranieri trattenuti per il tempo del riconoscimento nelle Camere di Sicurezza della Città; il riconoscimento del cittadino straniero detenuto durante il periodo detentivo.

Il Capodanno di Torino raddoppia. Pop, elettronica e classica, la musica protagonista il 31 dicembre e il 1 gennaio

Due grandi eventi in piazza, gratuiti, per tutti i gusti e tutte le età: quest’anno a Torino la festa di Capodanno raddoppia, con uno spettacolo il 31 dicembre, per aspettare la mezzanotte al ritmo di musica pop ed elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio.

Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e anche per annunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024 e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Sarà davvero molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

Lo Stato Sociale sul palcoscenico piazza Castello il 31 dicembre con Mace, Teenage Dream Party, Brenda Asnicar e la Corale universitaria di Torino

Dal 13 al 23 gennaio 2025 Torino e il territorio piemontese ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che porteranno migliaia di studenti-atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm.

Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso questo grande evento sportivo, dando agli spettatori un assaggio di quell’atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino le emozioni delle Olimpiadi del 2006 e di celebrare la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà proprio la Corale Universitaria di Torino, la più antica corale universitaria italiana, che interpreterà il Gaudeamus Igitur, inno ufficiale delle Universiadi, che, fin dalla prima edizione dei giochi, nati proprio a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica.

Si entrerà poi nel vivo dell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagoniste saranno le hit degli anni 2000 di Disney Channel, tanto amate dai Millennials e dalla Generazione Z, cresciute in compagnia dei balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi in tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro. Con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125mila follower su Instagram e oltre 300mila biglietti venduti, Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. Il cast del Teenage Dream si completa con l’attrice e cantante argentina Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie Il mondo di Patty.

La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo speciale a Torino, che nel 2012 gli conferì il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati e al tempo stesso profondi, questi cinque ragazzi, saliti alla ribalta al Festival di Sanremo del 2018 con la canzone Una vita in vacanza, portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con la capacità naturale di raccontare la realtà con ironia, anche amara, e di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco. In quattordici anni di attività, a partire dall’esordio con Welfare Pop fino all’ultimo Stupido Sexy Futuro, hanno riempito le piazze, partecipato due volte a Sanremo, scritto due romanzi e una graphic novel e tenuto uno show radiofonico su Radio2, oltre all’attività di commentatori sportivi a Quelli che il Calcio.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni. Per il suo album “OBE”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, ha collaborato con alcuni  dei più̀ importanti esponenti della scena italiana, tra i quali Salmo, Blanco, Gemitaiz, Venerus, Rkomi, Colapesce, Gue Pequeno, Joan Thiele e Madame. Il singolo che ha lanciato l’album, “La canzone nostra” con Salmo e Blanco (certificato sestuplo platino) è diventato in pochissimo tempo tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e con milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Sarà lui a scandire il tempo, con il suo dj set elettronico,  fino allo scoccare della mezzanotte.

A Daniela Collu, influencer, autrice del famoso blog Stazzitta, conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Victor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore, il compito di accompagnarci in questa lunga notte.

Dopo i festeggiamenti in piazza la festa proseguirà in alcuni tra i più rappresentativi club della città: Cap10100, Centralino, Hiroshima Mon Amour, Milk, Off Topic e Supermarket, che, con la loro ricca e variegata offerta di intrattenimento, rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta una notte.

Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato da Cooperativa Culturale Biancaneve per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

Ad arricchire la serata del 31 dicembre sarà anche l’illuminazione della Mole Antonelliana, a cura di Iren. Dalle ore 20, infatti, il monumento sarà illuminato con uno speciale color “bollicine”, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale – 24, 25 e 26 dicembre – e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2.500 lampade stroboscopiche a led disposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento.

Primo dell’anno con le arie di Verdi e l’omaggio al bicentenario del Museo Egizio

Il primo gennaio Torino saluterà il nuovo anno all’insegna della grande musica con uno spettacolo, nel solco della tradizione europea dei grandi concerti di Capodanno, che uscirà dai grandi teatri per proporsi, gratuitamente, in piazza, a tutta la città.

Alle ore 16.30 sul palco di piazza Castello salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, realtà che da oltre trent’anni condivide con il pubblico il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e con un repertorio che spazia dai grandi capolavori barocchi fino alle musiche più contemporanee.

Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto che, in questa occasione, guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio.

Il programma del concerto sarà infatti legato in modo particolare al tema dell’Egitto, spaziando tra l’ouverture, le arie e i duetti più celebri del Flauto Magico di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dell’Aida di Verdi, il cui soggetto tanto ha contribuito alla creazione dell’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari. Una menzione a parte merita poi la presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon, che già a quattro anni risultava essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane, e che nel corso della sua carriera si è esibito alla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano e nelle sale più prestigiose di Amburgo, Pechino, Parigi, Praga, Monaco, Barcellona, Baden-Baden, Shanghai e Montreal. Al suo archetto saranno affidate le due pagine estremamente virtuosistiche delle Variazioni di Paganini sul tema della preghiera Dal tuo stellato soglio dal Mosè in Egitto di Rossini e la celeberrima Méditation da Thais di Massenet.

Di assoluto rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie che accompagneranno in video i momenti più intensi del programma musicale, registrate proprio nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata dalla conduttrice torinese Alba Parietti e da Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso, in orario da definirsi, su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Modalità d’ingresso

Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Saranno aperti a ogni fascia d’età e prevedono solamente posti in piedi.

Per prendere parte al concerto del 31 dicembre sarà necessario essere muniti di prenotazione. I biglietti saranno disponibili online a partire dal 14 dicembre 2023.

Il primo gennaio l’accesso all’area sarà invece gratuito e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone.

Meteo, domani prevista pioggia mista a neve. Mezzi spandisale pronti a entrare in azione per evitare la formazione di ghiaccio

Mezzi spandisale in allerta questa notte a Torino pronti a entrare a entrare in azione dalle 4.00 sulle strade della collina (11 nella parte alta e 2 nella bassa) in previsione dell’annunciata debole nevicata mista a pioggia che dalla mattinata potrà interessare la città.

Per la grande viabilità della pianura, dopo il recente spargimento del sale e in considerazione delle temperature previste, è in programma un nuovo intervento domani a fine giornata per evitare eventuale formazione di tratti gelati nella notte tra l’8 e il 9 dicembre.

Eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari per l’evoluzione della situazione metereologica saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Inaugurato il ‘presepe d’Aurora’

E’ stato inaugurato questa mattina il ‘presepe d’Aurora: un Bambino tra i bambini’ nella scuola primaria Aurora, in via Cecchi 16. Le bambine e i bambini insieme alle insegnati hanno preparato uno striscione per rendere la festa un momento condiviso e hanno accolto i coetanei della scuola primaria Parini e Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione della Città di Torino. L’iniziativa del comitato cittadini del quadrilatero Aurora è giunta alla IV edizione.

Centro antiviolenza della Città, inaugurata la nuova sede

È stata inaugurata questo pomeriggio in corso Unione Sovietica 220 d la nuova sede del Centro Antiviolenza della Città di Torino. Lavorerà per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, in sinergia con gli altri Centri antiviolenza e gli sportelli dedicati presenti sul territorio, assicurando accoglienza e protezione in emergenza per le donne maltrattate e i loro figli.

La terribile recente vicenda di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – e ci ha ricordato, nel modo più drammatico possibile, l’importanza di contrastare non solo il 25 novembre ma ogni giorno qualsiasi forma di violenza di genere. Per questo assume un’importanza ancora maggiore oggi inaugurare questa nuova sede per il Centro Antiviolenza della Città, che testimonia il nostro impegno concreto verso un fenomeno così odioso e ancora purtroppo presente all’interno della nostra società”.

Il Centro Antiviolenza della Città sarà un riferimento per tutte le donne che hanno necessità di chiedere aiuto sia attraverso il numero telefonico 1522, sia direttamente sul posto dove, in coordinamento con i servizi sociali territoriali, il Centro Relazioni Famiglie e il Progetto Aria potranno rivolgersi anche le vittime del recente fenomeno di  cyber stalking.

Nonostante l’incessante lavoro sul fronte della prevenzione e del contrasto della violenza contro le donne gli episodi di soprusi e femminicidi sono in costante crescita e vedono vittime di tutte le età e le condizioni socio economiche.

Nel 2022 il Centro antiviolenza della Città ha registrato 758 contatti telefonici e ha preso in carico 202 donne vittime di violenza. Grazie ai colloqui personali, alla consulenza legale, al supporto psicologico ed educativo-sociale e all’ospitalità in case rifugio le donne vengono sostenute attraverso tutto il percorso di allontanamento dalla situazione di violenza, anche grazie al lavoro sinergico con il Terzo Settore.

Grazie ai nuovi spazi sarà ampliata la possibilità di accesso, di ascolto, di colloquio, di presenza, di relazioni. In continuità con il lavoro svolto in questi anni le operatrici specializzate del Centro opereranno, in concerto con la donna, per garantire tutela, messa in protezione, supporto sociale ed educativo mettendo a disposizione tutti gli strumenti di sostegno al reddito, di ricerca del lavoro e della casa che la rete di opportunità pubbliche e del privato sociale offre.

Continuerà ad essere assicurato il sostegno psicologico attraverso professioniste dipendenti dell’Amministrazione e il supporto legale grazia alla collaborazione con le associazioni, in particolare Telefono Rosa e Casa delle Donne.

Nel centro Antiviolenza sarà facilitato l’accesso alla consulenza in termini preventivi, all’orientamento, al contrasto della violenza sotto le varie forme, anche economica, attraverso l’accompagnamento all’attivazione dei sostegni previsti (reddito di libertà, l’assegno di inclusione) e l’inserimento in percorsi lavorativi.

All’interno del Centro troverà ospitalità il Servizio Fior di Loto dell’associazione Verba, con cui la Città opera in sinergia, unico in Italia, a supportare le donne disabili vittime di violenza attraverso l’offerta di sostegni educativi, piscologici, legali, sanitari. Un ambito specifico è inoltre riservato, in collaborazione con il Servizio LGBT comunale, alla realizzazione dei percorsi individualizzati di uscita dalla violenza e inclusione sociale rivolti a donne transessuali e transgender.

Con la nuova sede la Città vuole dare un segnale forte di presenza sul territorio nella lotta alla violenza di genere. L’impegno dell’Amministrazione Comunale andrà oltre con la riapertura della Casa rifugio per garantire l’accoglienza in un luogo anonimo e la protezione rivolta a donne vittime di violenza, in particolare a coloro che vivono in condizioni di maggiore fragilità e vulnerabilità. Sarà un ulteriore tassello dedicato all’accoglienza nell’ambito di percorsi individualizzati per l’autodeterminazione in collaborazione con il privato sociale” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.

Nelle scorse settimane la Città ha approvato le linee di indirizzo per avviare, in coprogettazione con il Terzo Settore e in stretta collaborazione e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, un percorso di sistematizzazione di tutte le risorse dedicate alle donne vittime di violenza, inserito nel Piano di inclusione cittadino, che consentirà la realizzazione di progetti personalizzati, di cui è un tassello fondamentale la casa rifugio che verrà riaperta anche con il contributo della Compagnia.


Acceso l’Albero di Natale di Palazzo Civico

Si è illuminato questo pomeriggio per la prima volta l’albero di Natale allestito nel cortile d’onore di Palazzo Civico. Si tratta di un abete del Caucaso, alto dieci metri e decorato con palle, fiocchi e ghirlande di colore rosso che, terminate le feste, verrà ripiantato fuori città. L’accensione è stata salutata dal Sindaco Stefano Lo Russo, insieme alla presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e a una folta delegazione di consiglieri comunali e dipendenti. A partire dalle ore 11 di venerdì 8 dicembre, poi, l’albero di Palazzo Civico potrà essere ammirato anche da torinesi e turisti e i più piccini troveranno ad accoglierli Babbo Natale con cui potranno scattare foto ricordo.

Green To Share, mobilità sostenibile per i dipendenti comunali

L’obiettivo è quello di favorire la mobilità sostenibile e l’utilizzo di mezzi ecologici, a partire dai dipendenti comunali. Il progetto, coordinato dalla divisione servizi generali dell’ente, si chiama “Green to Share” e fa della Città di Torino la prima pubblica amministrazione italiana a promuovere un nuovo sistema di gestione del parco mezzi aziendale in car sharing. A inaugurarlo ufficialmente, oggi, con una prova dei nuovi mezzi di fronte a Palazzo Civico sono state la Vicesindaca con delega al personale Michela Favaro e l’assessora alla Transizione Ecologica e alla Mobilità Chiara Foglietta.

“Grazie a questo progetto – spiega la Vicesindaca con delega al Personale Michela Favarorinnoviamo la flotta mettendo a disposizione degli oltre 7mila uomini e donne che lavorano nei diversi settori comunali dislocati in città mezzi più ecologici e un sistema di spostamento rapido ed intuitivo. In queste settimane sono stati previsti appuntamenti di formazione specifici per presentare il nuovo sistema e le prime auto sono già a disposizione. Siamo molto contenti di essere la prima pubblica amministrazione a promuovere un sistema di car sharing interno che ci auguriamo possa essere un esempio di mobilità condivisa e sostenibile non soltanto per il personale comunale ma anche per le cittadine e i cittadini”.

Un investimento reso possibile grazie a circa 3milioni di euro di Fondi React-EU del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020” (PON Metro) Asse 6 – “Ripresa Verde, Digitale e Resiliente” che metteranno a disposizione dei dipendenti delle 59 sedi comunali un totale di 289 veicoli, suddivisi tra 87 veicoli elettrici (39 Fiat 500 e 48 Opel Corsa), 31 veicoli ibridi (Lancia Y) e 182 veicoli già appartenenti al parco auto comunale adattati al nuovo sistema di car sharing. Tutte le auto saranno prenotabili tramite piattaforma telematica dal proprio computer o con una apposita app per smartphone. Sempre con il proprio smartphone o con il badge personale i dipendenti potranno accedere al veicolo prenotato, sbloccarlo ed utilizzarlo per gli spostamenti di lavoro. Colonnine di ricarica collocate nelle varie sedi comunali permetteranno poi di ricaricare i mezzi elettrici dopo l’utilizzo. Le prime auto sono già in servizio e il nuovo sistema entrerà progressivamente in vigore entro fine anno.

I nuovi mezzi ecologici del Comune hanno avuto un illustre precedente già nello scorso secolo: era il 1953, infatti, quando una Fiat Balilla degli anni ’30, che veniva utilizzata dal Sindaco Amedeo Peyron per i suoi spostamenti in Città, venne trasformata in auto a motore elettrico dai meccanici comunali. Nel vano motore e nel bagagliaio due ingombranti batterie le consentono, ancor oggi, di viaggiare, seppure per pochi chilometri.

“La scelta di Torino, prima in Italia, di un green sharing a disposizione dei dipendenti comunali per agevolare lo svolgimento delle loro mansioni al lavoro è una bella notizia per l’ambiente, ma soprattutto per l’esempio che offre – è il commento dell’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta -. Il settore pubblico è centrale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le scelte di consumo della pubblica amministrazione con la crescita degli ‘acquisti verdi’ e l’aumento degli investimenti per riqualificare il patrimonio immobiliare, rivestono, insieme ai comportamenti dei dipendenti, grande importanza nell’ottica del risparmio energetico e della lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Oltre a tagliare le emissioni e permettere una riduzione delle C02 il servizio ‘Green To Share’ promuove un cambiamento culturale dei diversi portatori di interesse favorendo l’avvio di un circuito virtuoso, in questo caso orientato a un nuovo modello di mobilità meno inquinante, ma replicabile in molteplici aree di intervento”.

Con l’introduzione del nuovo servizio si ipotizza una riduzione di CO2 di quarantamila chilogrammi, che corrisponde alla piantumazione di circa 1600 alberi, una riduzione delle spese di carburante stimata del 63% e una diminuzione dei costi di manutenzione del 30%




Valore Torino, i primi 20 anni di FCT Holding

La Finanziaria Città di Torino celebra i suoi primi vent’anni avendo a patrimonio partecipazioni societarie e immobili per un valore netto di 459,6 milioni di euro. Dall’8 dicembre 2003 quando Fct Holding fu creata nello studio del notaio Marocco, il capitale sociale interamente versato è passato da 1.197.000 euro a 250 milioni di euro.

Partendo da questi dati, in occasione del ventennale dalla fondazione, la storia di Fct Holding è stata ripercorsa in Sala Colonne al Comune di Torino durante un evento a cui hanno partecipato il Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo, Luca Dal Fabbro Presidente Iren, Antonio Fenoglio Presidente Gtt e Paola Bragantini Presidente Amiat. Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti Paolo Peveraro, che nel 2003 siglò come delegato del Comune l’atto notarile di fondazione, il consulente Roberto Frascinelli all’epoca Perito nominato dal Comune e il VicedirettoreGenerale Antonino Calvano. Moderati dalla Giornalista Cinzia Gatti, hanno dato vita ad un dibattito sui risultati e sugli obiettivi della Holding che dalla sua fondazione ha sempre detenuto e valorizzato le partecipazioni della Città.

In questi anni, nonostante la nostra attività d’impresa sia definita di ‘natura rischiosa e caratterizzata da incertezza’, sono stati con regolarità versati alla Città i dividendi delle Partecipate. Tutto ciò è avvenuto malgrado la crisi finanziaria del 2007-2008, i cui effetti in Europa e sull’euro si sono fatti sentire fino al 2012 ed a cui hanno fatto seguito prima la pandemia, poi il conflitto in Ucraina e la conseguente crisi energetici. In piena continuità con quanto ottenuto finora, il piano d’impresa 2022-2026 prevede 71 milioni di euro di erogazioni, a fronte di 104,5 milioni di dividendi attesi dalle partecipate. Un impegno sempre più concreto a sostegno della comunità torinese” ha spiegato l’Amministratore Unico di Fct Holding, Luca Cassiani.

Dalla sua nascita, vent’anni fa, man mano che con più passaggi legislativi si perfezionava il processo di riforma dei servizi pubblici locali, Fct Holding ha saputo adattarsi al quadro normativo ed è cresciuta, contribuendo a supportare le nostre società partecipate, sia per quel che riguarda gli indirizzi forniti dalla Città che per quanto attiene la loro crescita imprenditoriale. L’auspicio per il futuro è che possa continuare il suo lavoro, magari anche con un ragionamento di sistema con gli altri attori del territorio, ed essere protagonista dello sviluppo della Città” commenta il sindaco, Stefano Lo Russo.

Degli attuali dividendi poco meno del 90% arriva dalla partecipazione del 13,10% in Iren, cui si aggiunge un 10% dalla controllata Amiat, e la parte restante da Smat. La componente immobiliare del capitale è valutata 15 milioni ed è composta da un immobile in via Meucci 4, che genera affitti per 975 mila euro l’anno, e dal Vitaly Park, in via Orvieto 19, che genera di canoni di locazione per 204 mila euro all’anno. I costi fissi resteranno stabili fino al 2026 attorno a 1,1 milioni di euro, generando perciò per Fct Holding un Ebitda positivo di 23,47 milioni per quest’esercizio, mentre l’Ebit stornato dagli ammortamenti e canoni di leasing sarà pari a 22,3 milioni di euro. Dedotti infine 868.000 euro per i servizi finanziari, si arriva a un risultato corrente di 21.454.000 euro. Un dato previsto in costante crescita fino ai 28,67 milioni attesi nel 2026, quando Fct Holding centrerà l’azzeramento degli oneri finanziari, e conseguentemente si ridurranno ammortamenti e canoni di leasing, a fronte di una crescita dei dividendi Iren stimati a 26,2 milioni, mentre resteranno invariate le cedole da Amiat e Smat. Sulla liquidità attesa a 48,1 milioni a fine 2023, c’è l’intenzione di provvedere ad effettuare impieghi di parte in investimenti monetari privi di rischio, al fine di ottenere un’adeguata remunerazione. L’insieme di queste voci determinerà tra 2023 e 2026 un cash flow cumulato di poco superiore ai 100 milioni.

Città di Torino e Fondazione 1563 insieme per il restauro e la conservazione di fontane e monumenti

Fontane, monumenti e opere d’arte collocate all’aperto sono un patrimonio prezioso, che arricchiscono le piazze, le vie e i parchi della nostra città, rendendola più bella da vivere e più attraente e interessante da visitare. Grazie a un accordo con la Fondazione 1563 per l’arte e la cultura di Compagnia di San Paolo, questi beni saranno presto sottoposti a interventi di manutenzione programmata e continuativa, per preservarli dal deterioramento causato dall’azione del tempo e dell’uomo. È quanto approvato dalla Giunta comunale nella seduta di ieri mattina, su proposta dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.

Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, vincitrice del bando PNRR-Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 1.3, sarà al fianco della Città di Torino nel progetto “Monumenti e fontane nello spazio pubblico della città di Torino. Beni collocati all’aperto: piani di manutenzione programmata e protocolli di gestione operativa”.

Obiettivo dell’intervento è la pianificazione degli interventi di conservazione, ma soprattutto la creazione e l’acquisizione di strumenti concreti che renderanno più facile, in futuro, la gestione del patrimonio culturale da parte del Comune di Torino. In particolare, la stesura di un protocollo dettagliato, efficace e sostenibile, che garantirà un’azione costante di ispezione e monitoraggio dei beni e la migliore gestione degli interventi di conservazione.

Il progetto prevede quattro fasi, in cui saranno coinvolte, oltre alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, anche la Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei beni culturali “La Venaria Reale” e la Fondazione LINKS, quest’ultima specializzata in Ricerca e Sviluppo (R&D) di progetti a contenuto altamente tecnologico.

La prima fase sarà fondamentale, poiché fornirà gli elementi per stabilire gli obiettivi, le attività, gli strumenti e gli output di ognuna delle fasi successive. Bisognerà innanzitutto ricostruire il quadro attuale delle risorse economiche, umane e tecnologiche e delle competenze a disposizione. Si dovrà poi definire lo stato di fatto dei beni oggetto dell’indagine, ricostruendo la storia conservativa di ognuno attraverso foto, documenti e relazioni, per poi individuare quali saranno oggetto dell’intervento.

La seconda fase sarà quella dello studio delle correlazioni tra il processo di degrado dei beni e i fattori ambientali e antropologici che ne sono la causa. Si potranno così ricavare i dati sulla vulnerabilità di ciascun bene e individuare le migliori tecnologie presenti sul mercato per rispondere ai bisogni identificati. Questa fase si conclude con la stesura del protocollo di gestione, che sarà poi applicato, in maniera sperimentale, nell’ambito di un progetto pilota.

Nella terza fase, di monitoraggio dei risultati ottenuti durante la sperimentazione, saranno apportate correzioni e modifiche al protocollo, per arrivare alla versione definitiva.

La quarta fase, infine, sarà quella della comunicazione e della condivisione con dei risultati dell’intero progetto, anche al fine di coinvolgere il pubblico nelle attività di conservazione, restauro e monitoraggio di edifici storici, paesaggi culturali e manufatti a forte valenza culturale.

Nel frattempo, prosegue l’impegno della Città nella tutela dei monumenti di interesse storico e culturale anche attraverso specifici interventi di manutenzione straordinaria. Sempre nella seduta di ieri mattina, la Giunta comunale, su proposta della Vicesindaca Michela Favaro, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori che interesseranno la Chiesa della Gran Madre di Dio, di elevato pregio storico, che comprende elementi architettonici ed artistici che necessitano di un intervento di restauro. L’intervento in progetto si inserisce in una più ampia serie di manutenzioni ordinarie e straordinarie eseguite sull’edificio, che si sono susseguite negli anni per affrontare le criticità più urgenti e garantirne la sicurezza e la fruibilità. Al progetto di restauro saranno destinati 400mila euro.

Verso lo Sport Plan: una giornata di confronto e dialogo per gli operatori dello sport torinese

Gli operatori sportivi torinesi oggi si sono dati appuntamento a Palazzo Madama per una tappa fondamentale del percorso partecipativo che porterà alla definizione dello Sport Plan, strumento di programmazione con cui la Città andrà a delineare un insieme di strategie e azioni per disegnare lo sport torinese dei prossimi anni.

All’appuntamento hanno partecipato circa 160 persone – rappresentanti di associazioni sportive del territorio, istituzioni e mondo dello sport in genere – che hanno fornito idee, spunti e suggerimenti che confluiranno nel Piano strategico che verrà presentato a inizio 2024.

In apertura dei lavori l’assessore allo Sport Mimmo Carretta ha ricordato gli importanti investimenti realizzati dalla Città di Torino in ottica di riqualificazione degli impianti sportivi, circa 22 milioni di euro, grazie ai fondi PNRR. L’assessore ha inoltre evidenziato la capacità propulsiva dello sport, che è presidio sociale e insieme indicatore per capire come cambia la città, con un ruolo sempre più centrale nella visione di un nuovo modello di sviluppo urbano. Un concetto evidenziato anche dall’assessore all’urbanistica Paolo Mazzoleni, presente in apertura dei lavori, che ha sottolineato come gli spunti e i suggerimenti raccolti in questa giornata saranno preziosi anche per l’elaborazione del nuovo Piano Regolatore Generale, a cui la Città sta lavorando.

Dopo la presentazione dei risultati dell’analisi dei bisogni della cittadinanza, che ha restituito una fotografia sul modo di vivere lo sport in città, la mattinata è stata dedicata al momento di confronto con cinque tavoli di lavoro, che hanno affrontato le seguenti tematiche: i luoghi dello sport – impiantistica e eventi sportivi; la promozione dello sport, il marketing e il fundraising; sport e welfare: inclusione, disabilità, salute e benessere; nuovi sport e nuove generazioni: lo sport destrutturato e le aree libere; scuola e sport.

Alla restituzione dei risultati è seguito un momento di confronto e di riflessioni finali in cui è emersa l’esigenza di continuare a “fare rete” sotto la regia della Città, con la proposta di una Consulta dello Sport come tavolo permanente di confronto tra gli operatori; di migliorare la comunicazione interna (da parte dell’Amministrazione per la promozione di bandi e grandi eventi) ed esterna, utilizzando nuovi canali per raggiungere tutti i target; di fare un ragionamento strutturato sul tema del riutilizzo in chiave sportiva degli spazi industriali dismessi e negli ex plessi scolastici e, infine, di lavorare insieme agli altri attori istituzionali affinché si concretizzi il progetto di una Sport Commission, come corollario di un tavolo eventi permanente.