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Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco). Fino a venerdì 26 gennaio in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 26 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Messiaen e Šostakovič in occasione del Giorno della Memoria

All’Auditorium Rai di Torino l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e Dmitry Matvienko

 

Giovedì 25 e venerdì 26 gennaio l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dedica al Giorno della Memoria il suo programma musicale, con il debutto sul podio dell’OSN RAI di Dmitry Matvienko. Classe 1990, si è aggiudicato nel 2021 il primo premio e il premio del pubblico alla Malko Competition di Copenaghen, uno dei più prestigiosi concorsi per direttore d’orchestra. Il concerto di giovedì 25 gennaio, in programma alle 20:30, sarà trasmesso in diretta su Radio 3. La replica di venerdì 26 gennaio, alle ore 20:00, è proposta in prima serata su Rai 5 alle 21:15.

La serata si apre con i versi della poesia di Wislawa Szymborska, Nobel per la Letteratura 1996, interpretati dall’attrice Marta Cortellazzo Wiel. La Szymborska getta uno sguardo profondo su ciò che accade dopo una guerra, la ricostruzione, perché “dopo ogni guerra c’è chi deve ripulire”. In fondo, un po’ di ordine, da solo non si fa. Si prosegue con due movimenti: dal “Quatuor pour la fin du temp” che Oliver Messiaen scrisse alla fine del 1940 in campo di concentramento. Il terzo, “Abimes des oiseaux”, e il secondo, “Vocalise, pour l’Ange qui annonce la fin du temps”. A eseguirli sono chiamate le prime parti dell’Orchestra RAI Roberto Ranfaldi, violino di spalla; Enrico Maria Baroni, clarinetto; Pier Paolo Toso, violoncello, a cui si aggiunge Andrea Rebaudendo al pianoforte. Messiaen fu chiamato alle armi nel 1939 con l’entrata in guerra del suo Paese, la Francia. Catturato dai tedeschi, fu trasferito a Görlitz, in Slesia, al confine con la Polonia, dove trascorse un anno e dove scrisse il Quatuor, che fu eseguito il 15 gennaio 1941 davanti a 5000 prigionieri del lager Stalag VIII – A.

In chiusura il direttore Matvienko proporrà la Sinfonia n. 8 in Do minore op. 65 di Dmitry Šostakovič, composta nell’estate del 1942, quando i tedeschi stavano abbandonando l’Unione Sovietica dopo una guerra di logoramento che aveva lasciato sul terreno ghiacciato dell’inverno russo un enorme numero di vittime. Il regime si attendeva dal compositore un’opera celebrativa della vittoria bellica, ma Šostakovič era troppo provato, come il suo popolo, per approdare a toni trionfalistici. La Sinfonia tenta di guardare oltre, di celebrare il coraggio della resistenza, ma lascia trasparire un profondo senso di catastrofe che pone in ombra i valori positivi, e che non fu particolarmente apprezzata alla prima esecuzione avvenuta a Mosca il 4 novembre 1943 sotto la direzione di Evgenij Mravinskij.

La Sinfonia n.8 fu scritta in un momento particolarmente drammatico per la storia dell’URSS, impegnata in una guerra massacrante e spaventosa contro la Germania nazista. Anche se il musicista non fa riferimenti specifici ad un programma, è evidente come il pesante clima di quell’anno si accumuli gravemente su tutta la Sinfonia, concepita come una dolorosa e accorata riflessione sull’esperienza bellica, nel frangente temporale in cui l’armata del generale Von Paulus veniva disintegrata a Stalingrado. In modo più netto rispetto alla Sinfonia n. 7, la celebre ‘Sinfonia di Leningrado’, Šostakovič nell’Ottava si riallacciava alla tradizione romantica di Berlioz, Liszt, Mahler, Borodin e soprattutto Cajkovskij, realizzando un ampio quadro musicale sull’idea dell’uomo costretto a vivere la tragedia della guerra. Non mancano reclamazioni e strappi retorici pur nel rispetto, in linea di massima, di un equilibrio tra forma e invenzione, degno della tempra di sinfonista quale lui è stato, e che gli doveva apertamente riconoscere lo stesso Schoenberg.

I biglietti del concerto sono in vendita sul sito dell’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI “Arturo Toscanini”

Info: 011 8104653

 

Mara Martellotta

Accordo per la riqualificazione dell’immobile ex sede degli uffici dei Giudici di pace di via dei Mughetti

Sarà sottoscritto il 7 febbraio l’Accordo tra Regione Piemonte, Città di Torino, Agenzia del Demanio e Università degli Studi di Torino per la riqualificazione dell’immobile di via dei Mughetti 22/A a Torino. In quell’occasione sarà presentato il progetto di riqualificazione dello stabile che fino al 2019 ha ospitato gli uffici del Giudice di Pace.

La riqualificazione dell’immobile, finanziata con 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte, darà il via a un processo di rigenerazione urbana per l’intero quartiere Vallette, con importanti ricadute sociali ed economiche per il territorio. Con una superficie di oltre 9mila metri quadrati, suddivisi tra diversi padiglioni, e un cortile esterno di circa 10mila, il complesso si presta a diventare un polo unificato per servizi, uffici e spazi sociali e culturali. La sua riqualificazione è mirata a ospitare un centro di servizi al lavoro e presidi territoriali di carattere sociale, sportivo, culturale, istituzionale e di servizio.

“Grazie ai 10 milioni di euro finanziati dalla Regione, tra fondi Pnrr e Fsc, saniamo una ferita aperta all’interno della zona ovest della città, con un immobile che è di fatto abbandonato da quando hanno chiusi gli uffici dei Giudici di pace. L’immobile diventa ora di totale proprietà regionale che ha elaborato un piano di riqualificazione e riutilizzo degli spazi in grado di generare ricadute positive per l’intero quartiere. Il progetto, che prevede di insediare nell’immobile anche servizi di sostegno al lavoro, verrà presentato il 7 febbraio in occasione della firma del protocollo” dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e gli assessori al Lavoro, Elena Chiorino e al Patrimonio, Andrea Tronzano.

“Continuiamo a puntare su interventi di rigenerazione urbana – spiega il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – con la ferma consapevolezza che riqualificare gli edifici e gli spazi pubblici abbia una ricaduta ampia e positiva sul territorio, a livello sociale, economico, culturale. L’accordo, su cui hanno lavorato anche la vicesindaca Michela Favaro e l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero, ribadisce l’importanza di creare sinergie tra enti differenti, in modo da supportare gli interventi sul territorio, andando ad agire con azioni positive in maniera diffusa, in varie zone e quartieri. In questo quadro, Vallette rientra pienamente: sono molti gli investimenti che insistono su questa area della città, su cui puntiamo molto e che siamo convinti possa essere punto di caduta di molte progettualità dedicate al bene del quartiere e della comunità”.

“L’impegno dell’Università nello sviluppo sociale e culturale è oggi una grande risorsa per i territori – aggiunge il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna -. La partecipazione dell’Università ai processi di riqualificazione delle aree urbane e suburbane può assicurare la presenza di una grande agenzia educativa e di formazione, nonché di una qualificata istituzione culturale, laddove più ve ne sia bisogno. Abbiamo accolto quindi con interesse l’opportunità data dalla firma di questo protocollo che guiderà l’azione di rifunzionalizzazione e riqualificazione del Complesso Direzionale di viale dei Mughetti alle Vallette, perché lo stabile ha luogo presso un’area strategica per la valorizzazione e il potenziamento dei servizi ai cittadini in un quartiere che da tempo attende interventi volti alla riduzione dell’isolamento dal complesso della città. L’Università di Torino è quindi pronta e disponibile a contribuire all’individuazione dei servizi erogabili e alla progettazione degli stessi, partendo dall’attenzione dei reali e più contingenti bisogni delle persone che vivono in quartiere”.

“Il Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto nelle prossime settimane – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme – si inserisce nell’ambito delle attività avviate dall’Agenzia per finalizzare il Piano Città dell’immobile pubblico di Torino. Si tratta di una strategia integrata su tutti gli asset pubblici mirata ai fabbisogni dei territori per riqualificare e rigenerare le nostre città con impatti economici, sociali e culturali positivi”.

Gli enti coinvolti si impegnano, ciascuno per le proprie competenze, a realizzare le attività necessarie per la riqualificazione e la rigenerazione dell’immobile. Il Protocollo si inserisce nel nuovo modello gestionale del portafoglio immobiliare dell’Agenzia del Demanio (“Piano Città degli immobili pubblici”), che punta alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico in sintonia con le esigenze della pubblica amministrazione e della cittadinanza. In particolare, la legge n. 41/23 prevede la possibilità di trasferire in proprietà, a titolo gratuito, alcune categorie di immobili appartenenti al demanio storico artistico o al patrimonio disponibile dello Stato in gestione all’Agenzia del Demanio, su richiesta di Regioni, Comuni, Province e Città Metropolitane.

L’accordo riconosce dunque l’opportunità di un’azione sinergica tra enti territoriali per dare avvio a nuove progettualità che potranno essere finanziate con risorse derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) e dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC). Per l’attuazione del Protocollo sarà costituito un Tavolo tecnico operativo, coordinato dall’Agenzia del Demanio, incaricato di individuare soluzioni tecniche, percorsi amministrativi e di monitorare lo stato di avanzamento delle attività.

La “Guarini”, una fiaccola di color rosso per le Universiadi 2025

La “Guarini”, questo è il nome che è stato assegnato alla fiaccola che accompagnerà tutto il percorso delle FISU Universiadi di Torino 2025. Lo strumento è stato creato da quattro studenti  del corso di design coadiuvati dai professori Luigi Bistagnino e Cristian Campagnaro e sarà assolutamente ecosostenibile perché la fiamma non sarà a gas ma formata da più di 350 led per un dispendio energetico di soltanto 10 watt.

Il nome è stato scelto anche in ragione del quarto centenario del grande architetto Guarino Guarini. La fiaccola è formata da esagoni concentrici che, sui sei livelli, si elevano verso l’alto con dei cestelli che permettono l’ingresso della luce creando dei giochi illusori di luci ed ombre. L’accensione ufficiale del braciere sarà il 24 settembre durante la Giornata Internazionale dello Sport Universitario  e da lì prenderà il via la Flame Relay dal Rettorato dell’Università degli Studi di Torino. Poi la fiaccola girerà attraverso l’Europa per poi tornare sotto la Mole all’inizio delle Universiadi 2025.

“Torino in questi anni – ha sottolineato la vicesindaca Michela Favaro – a partire dalle Olimpiadi ha sviluppato sempre più la sua vocazione sportiva. Negli anni, proprio grazie allo sport, ci sono state delle ricadute importanti  sul nostro territorio sia dal punto di vista economico che del coinvolgimento delle persone. Durante i giochi a cinque cerchi molti cittadini e cittadine con grande entusiasmo hanno fatto i volontari. Sono sicura che anche le Universiadi saranno un evento importante di inclusione. Proprio su questo tema stiamo cercando di abbattere ogni tipo di barriera e disuguaglianze per sentirci sempre più uniti”.

Marco Aceto

 

 

Mercoledì 24 gennaio sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale

Mercoledì 24 gennaio 2024 è previsto uno sciopero nazionale della durata di 24 ore del servizio di trasporto pubblico locale, relativo a tematiche economico-sociali, a cui aderisce l’Organizzazione Territoriale USB Lavoro Privato.

Il servizio di trasporto pubblico locale sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:

Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus sostitutivo ferrovia SfmA Torino – Aeroporto – Germagnano – Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Maggiori informazioni: https://www.gtt.to.it/cms/

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco). Fino a mercoledì 24 gennaio in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 24 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Inaugurato il nuovo collegamento ferroviario tra Torino e l’aeroporto di Caselle

Il collegamento ferroviario diretto tra la stazione Porta Susa e l’Aeroporto di Caselle è realtà. La nuova linea ferroviaria Torino-Aeroporto-Ciriè-Germagnano è stata inaugurata questa mattina con un primo viaggio dall’aeroporto al centro di Torino, alla presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e delle autorità e istituzioni locali, tra cui il Sindaco di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo.

Da domani, 20 gennaio, il treno permetterà ai viaggiatori di raggiungere l’aeroporto di Torino e di proseguire fino a Ciriè con collegamenti ogni 30 minuti. Tra le stazioni torinesi di Lingotto, Porta Susa, Rebaudengo Fossata e Grosseto e l’aeroporto di Torino viaggeranno 58 treni al giorno, con un tempo di percorrenza di 31 minuti da Porta Susa.

“Oggi è un giorno importante in cui inauguriamo un collegamento atteso da tempo, che sarà prezioso per garantire gli spostamenti di torinesi e turisti da e per l’aeroporto. Avremo anche l’occasione per fare il punto sull’avvio di un’altra infrastruttura davvero importante per la città, la linea 2 della metropolitana. Torino è entrata in una fase di espansione ed è sempre più attrattiva, per questo è importante che sia supportata da un’adeguata rete di collegamenti e di trasporto pubblico locale che sarà al centro delle nostre priorità dei prossimi anni”, ha dichiara il sindaco Lo Russo.

Finanziata con oltre 230 milioni di euro, l’opera ha previsto la realizzazione della nuova galleria di oltre 3 chilometri, costruita a doppio binario a partire dalla stazione Rebaudengo Fossata, sotto Parco Sempione, corso Grosseto e largo Grosseto, ove la nuova tratta si immette sulla linea storica per raggiungere l’aeroporto e le Valli di Lanzo.

La linea è entrata ufficialmente a far parte del network di Rete Ferroviaria Italiana dallo scorso 1° gennaio. Lungo i 42 km di binari, oltre alla realizzazione della nuova tratta, sono stati eseguiti anche importanti lavori di adeguamento agli standard europei per garantire la circolazione in sicurezza dei treni. Inoltre, sono state rese accessibili in autonomia a tutti i passeggeri le nuove stazioni di Torino Aeroporto, Venaria Reale Rigola Stadio e Torino Corso Grosseto, e sono state ricomprese nel circuito Sala Blu le stazioni di Venaria Reale Reggia, Caselle Torinese, Ciriè, Mathi e Lanzo. Sono stati eseguiti anche interventi di adeguamento su ponti e viadotti, sui sistemi di circolazione con l’installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT), oltre a nuovi sistemi per il rilevamento della temperatura dei carrelli dei treni in transito, adeguamento e soppressione dei passaggi a livello.

Novità importanti riguarderanno anche le attuali linee del Servizio Ferroviario Metropolitano 4 (tra Alba e Torino) e 7 (tra Fossano e Torino), che da domani potranno proseguire il percorso verso l’aeroporto di Torino, con fermate in tutte le principali stazioni ferroviarie del nodo di Torino e di Venaria Reale Rigola Stadio, utile per raggiungere comodamente l’Allianz Stadium e Venaria Reale Reggia, da dove sarà facilmente raggiungibile la residenza sabauda. Sulla direttrice tra Alba e l’aeroporto viaggeranno 25 treni al giorno, tra Bra e l’aeroporto 27, tra Fossano e l’aeroporto 25. Con il prolungamento delle linee SFM4 e SFM7 saranno facilmente collegati all’aeroporto non solo il territorio delle Langhe, ma anche a Fossano, Trofarello, Carmagnola e Bra. Da Ciriè sarà invece possibile raggiungere Germagnano con 26 collegamenti al giorno dalle 6:00 alle 21:00. Al sabato i collegamenti saranno 30, 28 la domenica e nei festivi.

Tutti i canali di vendita di Trenitalia sono aggiornati con i nuovi orari e da domani saranno attive anche le nuove biglietterie di Ciriè e di Venaria Reale.






Metro 2, presentato il cronoprogramma

Partirà entro l’estate la gara per l’assegnazione dei lavori per la prima tratta della linea 2 della metropolitana di Torino, dalla stazione Rebaudengo al Politecnico, dieci chilometri di tracciato con tredici stazioni e un deposito officina completamente interrato. I primi mesi del 2025 saranno dedicati all’aggiudicazione dell’appalto e al progetto esecutivo per dare il via al lavori nella seconda parte dell’anno.

A tracciare il cronoprogramma oggi a Palazzo Civico nel corso di una conferenza stampa sono stati il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con il commissario straordinario per l’opera Bernardino Chiaia. L’obiettivo è quello di veder partire il primo convoglio nel 2032. Un programma condiviso con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini,  in città per il viaggio inaugurale della tratta ferroviaria Torino – Ceres,  la cui presenza sotto la Mole è stata l’occasione anche per fare il punto sulle estensioni a nord e a sud dell’attuale tracciato, ancora in attesa di finanziamento, che consentiranno di raggiungere San Mauro in una direzione e Mirafiori nell’altra.

L’inaugurazione della Torino-Ceres e, nella stessa giornata, l’incontro sulla linea 2 della metro per il Ministro Matteo Salvini rappresentano “un modello di sostenibilità e tutela dell’ambiente serio, vero, non ideologico ma pragmatico. Sarà – ha dichiarato – un futuro importante per i torinesi e i piemontesi. Torino – ha aggiunto – è una città che si approccia con pragmatismo e buon senso ai temi climatici, offrendo alternative e non affrontando il tema in modo punitivo”. Il Ministro ha poi ricordato che nel 2032, anno in cui la nuova line della metro dovrebbe entrare in funzione saranno molte le infrastrutture ad entrare in funzione: “il primo treno attraverserà il tunnel della Tav, il primo treno passerà nel tunnel del Brennero, il primo vagone su metro C di Roma e, si spera, il primo treno attraverserà lo Stretto, nel nome dell’unire il Paese sull’efficienza vera e sull’ambientalismo vero”.

 “La linea 2 è un’opera fondamentale nel processo di trasformazione e ripartenza della città su cui siamo al lavoro come amministrazione – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo-. In questi mesi sono stati fatti importanti passi avanti grazie ai fondi stanziati e alla recente nomina di un commissario straordinario da parte del Governo, accelerando le procedure e consentendoci di recuperare tempo prezioso. Stiamo concretamente dando avvio ad un’infrastruttura strategica che cambierà radicalmente il volto della città, facilitando i collegamenti da nord a sud e, attraverso l’interscambio con gli altri mezzi di trasporto, con l’intera area metropolitana”.

“Il nostro obiettivo a Torino – ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio – era mettere in sicurezza le due opere strategiche per la città: il Parco della Salute e la seconda linea della metropolitana. Per farlo, insieme come Regione Piemonte e Comune di Torino, abbiamo chiesto e ottenuto l’intervento del governo che ha nominato due commissari, con una legge dello Stato che assegna loro poteri straordinari e li mette nelle condizioni di offrire garanzie sul rispetto dei tempi e sulla rapidità delle procedure per realizzare due opere fondamentali e in grado di rendere questo territorio sempre più attrattivo e centrale, più moderno e funzionale. Per questo desidero ringraziare il vicepremier e ministro Matteo Salvini: per la sua attenzione verso le istanze di questo territorio. Oggi abbiamo garanzie che questi due progetti possano andare avanti superando i problemi che nelle opere pubbliche ci sono sempre. Il Piemonte è sempre stato caratterizzato da un senso di isolamento infrastrutturale, oggi invece è il cuore dell’Europa proprio grazie alle tante opere infrastrutturali che si stanno realizzando. In questo contesto si inserisce anche la linea 2 della metropolitana di Torino un’opera innovativa e strategica che migliorerà la qualità della vita di Torino e quindi dell’intero Piemonte”.

“La prima sfida che ci attende – ha detto il commissario straordinario Bernardino Chiaia – è quella di preparare delle gare che consentano di dotare la città, in tempi brevi e certi, di un’infrastruttura moderna con la miglior tecnologia possibile presente sul mercato nel momento della sua messa in esercizio. Con la metro 2 – continua – coltiviamo inoltre l’ambizione di offrire a Torino e ai suoi cittadini un’opera che non sia solo funzionale ma che presenti anche delle innovazioni tecnologiche e architettoniche all’avanguardia che possano renderla motivo di orgoglio per tutti, diventando al contempo motore di sviluppo economico e sociale in aree urbane da rilanciare”.

Il primo tratto della linea 2 della metropolitana è stato finanziato con due atti legislativi diversi per un totale di 1,8 miliardi di euro.

L’opera consentirà il recupero del cosiddetto Trincerone, il tratto di ferrovia nella zona nord della città abbandonato da decenni, che verrà coperto per permettere la creazione interrata delle stazioni Corelli, San Giovanni Bosco e Giulio Cesare e ne consentirà la riqualificazione nella parte superficiale per 67mila metri quadrati dove troveranno posto oltre 700 alberi, si svilupperanno 4,5 chilometri di piste ciclabili e verranno realizzate aree di socializzazione e per lo sport.

Studi preliminari stimano per l’entrata in servizio di questa prima tratta una media di 113.500 passeggeri trasportati quotidianamente con una riduzione del traffico delle auto private di almeno il 10 per cento.

Disponibili qui le slide di presentazione

 

Misure antismog: da sabato 20 gennaio torna il livello 0 (bianco)

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte, da domani, sabato 20 gennaio, e fino a lunedì 22 gennaio 2024 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/

Più sicurezza nella zona nord della città

Un rafforzamento delle misure di vigilanza e controllo del territorio, in particolare nella zona nord della città, a partire dal quartiere di Barriera di Milano, dove dalla prossima settimana saranno operativi servizi interforze, con la collaborazione dell’Esercito nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure. Lo ha annunciato la Prefettura al termine della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Donato Cafagna. La presenza dell’esercito, spiegano dalla Prefettura “integrerà le attività pianificate delle forze dell’ordine e i servizi ad alto impatto che interessano anche altre zone della città”.

“Garantire maggiore sicurezza ai cittadini, in modo particolare in quelle zone della città che ci sollecitano maggiore attenzione e presidio, – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – è una nostra priorità. Per questo siamo soddisfatti che anche dopo la visita a Torino del Ministro Piantedosi a valle delle criticità che avevamo evidenziato nei mesi passati e degli impegni che erano stati assunti dal Governo in quella sede, sia stata accolta la nostra richiesta e che il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, abbia dato priorità a questa esigenza, potenziando i controlli interforze. Restiamo convinti – aggiunge – che oltre che a Barriera di Milano occorra analoga attenzione anche ad altre zone critiche della città, da Aurora a Borgo Vittoria. La Città come noto è impegnata da tempo, anche grazie all’efficace uso delle risorse del PNRR, a fare la sua parte per garantire la sicurezza sociale, riqualificare le periferie, attivare processi di rigenerazione urbana e aiutare chi fa più difficoltà. Ma è chiaro che per una reale sicurezza il presidio delle forze dell’ordine è una condizione altrettanto essenziale e le decisioni assunte oggi vanno in questa direzione”.

Alla riunione in Prefettura hanno preso parte l’assessora alla Sicurezza della Città di Torino Giovanna Pentenero, il Questore Vincenzo Ciarambino, il comandante provinciale dei Carabinieri Roberto De Cinti e della Guardia di Finanza Carmine Virno e il comandante della Polizia Locale Roberto Mangiardi.

“La stessa attenzione che oggi si rivolge a Barriera non va circoscritta- sottolinea l’assessora Pentenero – : ricordiamo che la zona di Torino nord, che coinvolge i quartieri di Aurora, Borgo Vittoria, ha problematicità sulle quali vogliamo intervenire e poi estendere il controllo a tutta la città, come peraltro evidenziato ieri nella riunione del Comitato”. L’assessora ricorda l’importanza che “l’attività coinvolga tutte le istituzioni e che ognuno faccia la propria parte, con la consapevolezza che non basta spostare i problemi da una parte all’altra, ma che si lavori di concerto per risolverli”. “E poi, come chiedono i territori, occorre impegno del sistema sanitario per curare più diffusamente le dipendenze da sostanze che sono alla base della diffusione dello spaccio e del degrado, altrimenti il problema non si potrà mai risolvere. Sappiamo che dobbiamo occupare gli spazi dell’illegalità con politiche di cittadinanza attiva per lo sviluppo della comunità, per questo ci vogliono assistenza, formazione e lavoro”.