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“Facciamo la differenziata”, via alla nuova campagna di comunicazione di Amiat, Città di Torino e Conai

Con un esplicito gioco di parole che invita ad adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, ma anche a “metterci la faccia” senza sottrarsi al proprio dovere, Amiat Gruppo Iren, Città di Torino e CONAI lanciano la nuova campagna di sensibilizzazione ambientale sulla raccolta differenziata a Torino.

Il messaggio è chiaro: il contributo di tutti i cittadini è fondamentale per ottenere risultati positivi in termini di quantità e qualità di rifiuti differenziati, a vantaggio dell’ambiente e del territorio in cui viviamo.

La campagna è declinata su quattro soggetti, uno per ciascuna delle quattro frazioni principali (vetro e lattine, imballaggi in plastica, carta e cartone e rifiuti organici), tutti accomunati da fattezze umane che rimandano ad un viso (la faccia di cui si parla nel claim) composto ciascuno da rifiuti. Il risultato è molto gradevole alla vista anche grazie all’utilizzo di colori molto accesi che incorniciano i soggetti creando una composizione spiritosa che genera curiosità e attenzione. Obiettivo finale è il coinvolgimento del pubblico, che si deve tradurre in comportamento attivo e partecipazione da parte di tutti i cittadini.




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Manutenzione straordinaria di quattro scuole, approvato il progetto definitivo

E’ stato approvato questa mattina dalla Giunta il progetto definitivo per la manutenzione straordinaria in quattro scuole torinesi.

Il provvedimento, proposto da Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino, riguarda le pertinenze esterne dei complessi scolastici: Bay, scuola dell’infanzia e nido; Benedetto Croce, secondaria 1° grado; primarie Sibilla Aleramo e Carlo Casalegno.

Inoltre sono previsti piccoli interventi di manutenzione nei cortili, pertinenze e aree verdi in altri edifici scolastici comunali.

Come da programma continuano i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle scuole torinesi. La Città dispone di un patrimonio pari a 304 edifici, di cui ha l’onere della riqualificazione oltre all’adeguamento delle strutture edilizie sia alle norme vigenti, sia alle esigenze della scuola, all’innovazione didattica e sperimentazione” dichiara Di Martino.

Il progetto mira alla realizzazione di interventi nei cortili e pertinenze scolastiche per garantire la sicurezza e l’accessibilità ai bambini e ai ragazzi con disabilità recuperando e restituendo gli spazi per lo svolgimento di attività didattiche e ludiche all’aperto.

In particolare sono previsti i seguenti lavori:

Bay, via Principe Tommaso 25 (Circoscrizione 8) – sarà realizzata una nuova pavimentazione in gomma anti trauma 3D su tutta la superficie del cortile e la riqualificazione dei muri perimetrali

Benedetto Croce, corso Novara 26 (Circoscrizione 7) –  i cortili, attualmente poco fruiti, saranno allestiti e in parte ampliati per poter ospitare aule didattiche all’aperto e spazi di socializzazione

Sibilla Aleramo, via Lemie 48 (Circoscrizione 5)  – si prevedono nuovi percorsi di ingresso e uscita; conversione a verde nell’area alberata; nuove pavimentazioni drenanti; messa in sicurezza delle uscite di emergenza della palestra nel cortile secondario; un percorso didattico con orti in cassone e rimozione asfalto nel cortile a nord

Carlo Casalegno, via Acciarini 20 (Circoscrizione 2) – sarà realizzata una consistente opera di deimpermeabilizzazione del cortile e uno spazio didattico nel verde per ovviare ai frequenti episodi di allagamento dei locali mensa

L’importo complessivo degli interventi è pari a 500mila euro e sarà finanziato con un mutuo a medio e lungo termine.

Le opere sono inserite, per l’anno in corso, nel Programma Triennale dei LL.PP. 2021-2023.

Torino Città Creativa del Design. Presentati i protocolli World Design Library e Torino Automotive Heritage Network

Nel corso di un incontro con la comunità locale del Design sono stati presentati oggi due protocolli d’intesa: il primo con il Politecnico di Torino per l’attuazione della World Design Library (WDL) – biblioteca pubblica di riferimento nazionale e internazionale per l’approfondimento, lo studio e la ricerca nel campo del Design e della sostenibilità ambientale – e il secondo con Politecnico di Torino, ISMEL, Museo Nazionale dell’Automobile e Turismo Torino per avviare il progetto Turin Automotive Heritage Network (TAHN), mirato alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale legato all’industria dell’automotive torinese.
A questi si aggiungono altre importanti azioni in via di definizione: la partecipazione all’Osservatorio sul Design per monitorare con dati e analisi costanti l’andamento e l’impatto dell’indotto del Design a Torino e sul territorio piemontese; la stipula di un Protocollo d’Intesa per la realizzazione di un Centro Studi dedicato alla storia del Design, per valorizzarne il patrimonio storico regionale; la programmazione di Torino Design of the City 2021 con il Tavolo Consultivo del Design che tornerà a metà settembre.

“Il Design rappresenta un asset importante per la città e l’Amministrazione comunale, in questi anni, ha investito in questo campo sia per costruire relazioni stabili che consentissero una maggiore efficacia nei rapporti nazionali e internazionali, grazie al riconoscimento UNESCO di Città Creativa per il Design, sia per dar vita a progetti permanenti che arricchissero il territorio e generassero iniziative concrete e di lungo periodo – dichiara Francesca Leon, assessora alla Cultura del Comune di Torino – . La sintesi dei protocolli d’intesa che presentiamo oggi è la base su cui diversi rilevanti enti si impegnano in modo congiunto alla collaborazione, alla valorizzazione del Patrimonio comune e allo sviluppo di progettualità congiunte. Siamo soddisfatti di questo traguardo che restituisce pubblicamente la volontà e l’impegno allo sviluppo del Design nel nostro territorio come leva di progettazione e comunicazione strategica”.

“Siamo lieti di sostenere un progetto sull’eredità automobilistica di Torino, un territorio da sempre all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione dell’automotive – afferma Alberto Sacco, assessore al Turismo della Città -. Il progetto TAHN ha lo scopo di posizionare Torino come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire dall’Ottocento. Non solo una meta turistica, in quanto il capoluogo piemontese è sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici del settore delle collezioni, ma anche luogo di attrazione per nuovi investimenti verso la mobilità sostenibile, il car service design e la digital transformation”.

Dopo essere stata nominata nel 2008 prima World Design Capital dalla WDO (World Design Organization), nel 2014 Torino ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Città Creativa UNESCO per il Design, unica città italiana all’interno di questa categoria. La designazione ha rappresentato una visione del futuro della città, che parte da un passato legato al car-design e ad una vocazione prettamente industriale, ma che guarda a una nuova strategia, aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo.

Attualmente la Città fa parte del coordinamento Città Creative UNESCO Italia e del cluster internazionale delle Città Creative UNESCO per il Design.

In questi anni l’Amministrazione comunale ha realizzato numerose iniziative internazionali per approfondire e condividere esperienze e collaborazioni e ha dato vita al Tavolo Consultivo del Design, un organismo di consultazione permanente a cui partecipano oltre 50 istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria, enti di formazione, archivi e musei.

Una ricerca sull’indotto del Design torinese condotta nel 2020, coordinata dal Circolo del Design in accordo con la Città di Torino e con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di Commercio, realizzata dalla Fondazione Santagata, ha messo in evidenza punti di forza e di debolezza del comparto, aiutando a definire i possibili assi strategici a favore dello sviluppo della filiera da cui è composto. In estrema sintesi, gli assi strategici individuati sono stati: Design e Sostenibilità, Design e Ambiente, Design e Tecnologie, Ricerca e Sperimentazione.

Inoltre, uno degli obiettivi che da sempre sono stati particolarmente importanti per la Città – in continuità con il passato, ma con la dichiarata volontà di un’evoluzione – è la necessità di implementare le relazioni, le collaborazioni e le sinergie a livello locale, nazionale, internazionale.

In ambito WDO Torino ha ospitato la WDO General Assembly nel 2017 e ha partecipato al WDO Design Capital a Lille nel 2020. È poi stata Città Ospite d’Onore al Madrid Design Festival nel 2020. Dalla designazione di Torino Città Italiana Unesco per il Design sono stati realizzati molti eventi, seminari, workshop, forum internazionali. Tra questi ricordiamo la presentazione di Torino quale città creativa alla sede UNESCO di Parigi nel 2019, l’Annual Conference delle Città Creative UNESCO che si è svolta a Fabriano dal 10 al 15 giugno dello stesso anno dove Torino ha coordinato il Padiglione del Design, così come la partecipazione della Città agli Annual Meeting e ai Cluster Meeting che si sono svolti a partire da 2015, nonché i forum internazionali organizzati nel 2015, 2017, 2018, 2019, 2020. Inoltre la collaborazione e la cooperazione tra le Città Creative UNESCO – in particolare tra quelle del cluster del Design – è un grande valore per Torino che negli anni ha partecipato a progetti e call internazionali ricevendo numerosi premi e attestazioni.

World Design Library (WDL)

Questa iniziativa – che nasce dalla formalizzazione di un Protocollo d’Intesa tra la Città (Biblioteche Civiche Torinesi) e il Politecnico di Torino – rappresenta uno degli obiettivi della “Città Creativa UNESCO” e, contemporaneamente, risponde alla volontà del Comune di Torino di aggregare in un unico luogo sia fisico (da questo punto di vista un’occasione è rappresentata dalla progettazione della nuova sede della Biblioteca Civica Centrale presso Torino Esposizioni) sia digitale, la cultura e il patrimonio documentario del Design dando così vita a uno spazio e a una piattaforma destinati allo studio, alla divulgazione e alla ricerca per coloro che operano nel settore, oltre che a un luogo di conoscenza della cultura del Design accessibile a tutti.

Sono due in particolare i temi che WDL intende valorizzare attraverso la conservazione e la catalogazione dei documenti (intesi come disegni, schizzi, modelli, prototipi, brevetti, libri, lettere, riviste, manifesti, foto e audiovisivi): la sostenibilità e la mobilità/il car-design.

Una raccolta documentaria che diventerà un punto di riferimento nazionale e internazionale – raccogliendo e collegando i patrimoni librari e archivistici della Città e del Politecnico, di aziende, professionisti e studi professionali – e che sarà messa a disposizione di tutti anche attraverso il catalogo delle Biblioteche Civiche Torinesi.
World Design Library, inoltre, sarà l’occasione per creare un ulteriore legame progettuale tra gli spazi e i servizi dedicati alla formazione universitaria, alla ricerca e quelli della nuova Biblioteca Civica Centrale e del Teatro Nuovo.

World Design Library, inoltre, farà parte di un network di Libraries collegate alla rete delle “World Design Capitals” (Seoul, Helsinki, Cape Town, Taipei, Mexico City, Lille) e potrà contare sia sulla collaborazione di una serie di istituzioni locali e nazionali vicine al mondo della cultura e dell’industria, sia sul sistema delle biblioteche e degli archivi italiani e internazionali, diventando così un punto di riferimento anche per l’intero sistema bibliotecario e archivistico cittadino.

Torino Automotive Heritage Network (TAHN)

Il progetto TAHN – che vede coinvolta la Città insieme a Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e ISMEL (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti Sociali) – intende valorizzare il patrimonio storico, materiale e immateriale, relativo all’Automotive di Torino, dal passato al futuro, nella prospettiva di sviluppo e integrazione delle conoscenze, di diffusione e organizzazione a disposizione della cittadinanza e del turismo culturale.

L’iniziativa vuole identificare il capoluogo piemontese sia come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile, attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire da fine Ottocento, sia come luogo di attrazione di investimenti e di nuove imprese innovative del settore (digital transformation e ICT, car e service design, mobilità sostenibile e manifattura additiva) e di giovani che intendono specializzarsi nelle discipline ad esso collegato, sia come sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici e tecnici del settore delle collezioni, funzionale ai due punti precedenti.

Il Protocollo d’Intesa, che stabilisce termini e condizioni attraverso cui gli enti interessati supporteranno il progetto nell’ambito delle azioni di Torino Città UNESCO per il Design, è stato siglato lo scorso aprile e avrà una durata quinquennale.

A una Cabina di Regia, coordinata dalla Città e formata da rappresentanti degli enti firmatari, spetterà la definizione degli indirizzi, la valutazione sull’ingresso di nuovi soggetti e la ricerca delle risorse finanziarie; potrà avvalersi del contributo di esperti anche esterni, con la possibilità di estendere la partecipazione ad altri attori.

Il Comitato Scientifico, invece, sarà espressione del Politecnico di Torino, che ne coordinerà le attività e di ISMEL con il ruolo di individuare, sviluppare e validare i contenuti scientifici relativi al progetto, in collegamento con le reti scientifiche locali e nazionali.

Il Museo Nazionale dell’Automobile coordinerà la progettualità, trasferendo le linee strategiche in azioni operative, mentre Turismo Torino e Provincia fornirà gli strumenti operativi e le azioni necessarie per tradurre in opportunità di conoscenza per cittadini e turisti il progetto, in un’ottica di turismo sostenibile e integrato.

Torino Design of the City 2021

Le Torino Design Weeks torneranno da metà settembre a fine ottobre con un ricco calendario di appuntamenti, in fase di definizione, che vedranno il coinvolgimento di attori del territorio che si occupano di valorizzare il design, la cultura e la creatività, accanto a ospiti delle reti internazionali attivate dalla Città e a esperti.

Qualche anticipazione…
Tra le iniziative in programma la tappa torinese del workshop internazionale Automotive Project (16 e 17 ottobre), in contemporanea con European Mobility Lab e Torino Mobility Living Lab, con i rappresentanti delle Città di Graz, Kortrijk, Detroit, Nagoya, Geelong e Saint-Étienne. Un progetto in collaborazione con l’Area Mobilità e il Laboratorio Città Sostenibile dell’Area Educativa, il Politecnico di Milano, e altri enti.
Strategie e azioni per una filiera, incontro pubblico dedicato ai protagonisti della filiera del design torinese: imprese, studi, professionisti, formatori per un momento di ascolto reciproco, scambio, condivisione di prospettive.
Appuntamenti nazionali organizzati dal Comune di Torino come l’incontro Città Creative UNESCO Italiane e un evento organizzato insieme alle città di Biella e Alba nell’ambito del “Festival Arcipelago”.
La quinta edizione (8-10 ottobre) di Utopian Hours “The 1.000 minute city (The city is everywhere)”, il primo festival internazionale di city making in Italia curato da Torino Stratosferica.
Graphic Days® che tornerà a settembre con Touch!, rassegna dedicata al tema della riconnessione tra i sensi nella comunicazione visiva.
Continueranno inoltre gli appuntamenti online e offline del Circolo del Design ispirati al tema Humanizing technology. L’umanizzazione della tecnologia è la grande sfida che il progresso tecnologico sta affrontando dal punto di vista etico, economico, sociale e ambientale: cosa può fare il design?
E infine: mostre, incontri, rassegne, workshop, eventi, tour e itinerari realizzati con gli Enti del Tavolo del Design.

L’assemblea degli azionisti Città di Torino (90%) e Regione Piemonte (10%) ha approvato il bilancio di SORIS S.p.A. al 31 dicembre 2020 che ha chiuso con un utile netto di euro 5.902.202 (euro 1.732.522 nel 2019). i ricavi operativi totali sono ammontati ad euro 22.615.706 (con un decremento pari al 2,57% rispetto al precedente esercizio) ed il margine operativo lordo è risultato pari ad euro 7.805.143 (+199,46% rispetto al 2019)

Nonostante la riduzione degli incassi, determinati dal blocco della riscossione causata dalla pandemia sanitaria, l’esercizio ha registrato un sostanziale incremento della redditività principalmente imputabile alla contrazione dei costi, che hanno subito importanti variazioni rispetto all’anno precedente. In dettaglio le spese si riducono di circa euro 5,8 milioni, effetto imputabile principalmente alla componente afferente la stampa ed il recapito e notifica dei documenti, sia bonari che coattivi, e dei costi connessi alla gestione delle procedure esecutive e cautelari.

Il risultato d’esercizio è stato altresì influenzato dalla riduzione dei rischi operativi afferenti l’attività svolta per conto della Città di Torino, che ha consentito la corrispondente proventizzazione di una quota del Fondo a suo tempo stanziato in relazione alla definizione del nuovo capitolato di servizio.

In sede di riparto degli utili è stata deliberata la distribuzione di dividendi ai soci per un importo complessivo di euro 3.202.920, ovvero 12,40 euro ad azione e l’assegnazione a riserva straordinaria della somma di euro 2.417.000.

In relazione alla normativa speciale di cui al D.Lgs. n. 446/1997 e s.m.i e di cui al D.M. 289/2000 ed ai fini del mantenimento dell’iscrizione di Soris all’Albo, l’assemblea straordinaria ha altresì deliberato l’aumento a titolo gratuito del capitale sociale da €2.583.000,00 ad € 5.000.000,00, mediante integrale utilizzo della riserva straordinaria.

Nella parte straordinaria sono state altresì approvate alcune modifiche dello statuto societario finalizzate a consentire l’ingresso nella compagine societaria di nuovi soci, nelle prossime settimane è infatti prevista l’acquisizione di quote, oggi della Città di Torino, da parte della Città di Grugliasco e della Città di San Mauro Torinese.

Con l’approvazione del bilancio 2020 si è concluso il mandato triennale degli amministratori che ha visto la realizzazione di importanti investimenti e l’avvio del progetto della “Grande Soris” che, dopo l’ingresso della Regione, prevede l’ampliamento della compagine societaria ai Comuni dell’hinterland torinese e dei capoluoghi di provincia.

Un nuovo mezzo green per portare l’Anagrafe sempre più vicina ai cittadini

Si chiama Green Epic0 il nuovo mezzo elettrico in dotazione all’Anagrafe che i torinesi troveranno nei mercati e nelle piazze, che offrirà ai cittadini numerosi servizi demografici (come certificati anagrafici e di Stato civile, cambi di residenza e la prenotazione per l’emissione della Carta d’Identità).

Queste le prime tappe di Green Epic0:

lunedì 5 luglio – Mercato Corso Racconigi

martedì 6 luglio – Mercato Palestro

mercoledì 7 luglio – Mercato Crocetta

giovedì 8 luglio – Mercato Sebastopoli

venerdì 9 luglio – Piazza Castello

Questa mattina alla presentazione per i giornalisti, in piazza Palazzo di Città, era presente  l’Assessore ai servizi demografici, Sergio Rolando.

Il servizio interante si assomma alle tante altre opportunità che l’Anagrafe ha offerto ai torinesi in tutto il territorio cittadino per agevolare l’emissione di certificati e di fruizione di servizi demografici al di fuori delle sedi dell’Anagrafe stessa e degli uffici decentrati (tabaccherie, edicole, convenzioni con Ordini professionali ed enti, totem).

Ad oggi in totale sono 148 i luoghi in città dove è possibile accedere ai servizi demografici (vedere tabella allegata). Nelle prossime settimane verranno dislocati 10 nuovi totem e altre tabaccherie ed edicole si collegheranno a questa “rete anagrafica torinese”.

Da gennaio a maggio 2021, attraverso sistemi alternativi, sono state emesse 69.460 certificazioni:

31.109 con TORINO FACILE (44,79%);
30.460 attraverso studi LEGALI e NOTARILI (43,55%);
5.948 nelle EDICOLE (8,57%);
1.934 attraverso i TOTEM (2,78%);
217 dai TABACCAI (0,31%) – servizio attivato da fine marzo 2021.

Il Progetto sperimentale dell’Anagrafe Itinerante è stato realizzato da aprile a giugno 2021 grazie alla fattiva e concreta collaborazione con la Protezione Civile di Torino, che ha prestato un camper utilizzato dai Servizi Civici in tutta la città. Oggi il camper viene sostituito da un mezzo elettrico appositamente realizzato per il servizio di Anagrafe Itinerante.

Nel corso della sperimentazione (da aprile a giugno per tre mattine alla settimana)

sono state emesse 3.186 certificazioni:

936 prenotazioni Carta d’Identità (CIE);
278 prenotazioni cambio indirizzo e immigrazioni;
159 certificati Stato civile;
132 certificati anagrafici;
84 dichiarazioni sostitutive notorietà;
19 certificati elettorale;
18 certificati multilingue;
367 istruzioni per altre pratiche;
1.193 informazioni sui servizi.


Il veicolo presentato oggi, equipaggiato a uso ufficio mobile full optional, è stato progettato per rispondere ad elevati standard in termini di qualità, ergonomia e sicurezza. Contiene un piano scrittoio angolare, uno schermo, una seduta con supporto girevole, una stampante multifunzione HP Deskjet Plus 4120, un sistema di alimentazione per pc con multipresa a scomparsa, un vano interno porta dossier, un sistema di coibentazione e di climatizzazione caldo/freddo con prese aria e tubazioni nonché l’estintore all’interno del box e dell’abitacolo. L’intensità della luce perimetrale bianca a led può essere regolata manualmente e lo sportellista è in grado di dialogare con il pubblico all’aperto mediante un tendalino posizionato sul fianco della furgonatura.

Il mezzo elettrico è stato concesso alla Città di Torino in comodato d’uso gratuito per un anno da un gruppo di aziende operanti nel settore automotive: NCT, leader negli allestimenti speciali di veicoli, anche per le Forze dell’Ordine, ArtLantis, Autogrup S e Regis Motors.

Michele Chicco

Viaggiavano con certificato di assicurazione fasullo, denunciati padre e figlia

E’ stato fermato per un normale controllo stradale che prevede l’esibizione dei documenti di guida. All’apparenza sembrava tutto a posto, ma ai due agenti del Comando Territoriale di Porta Palazzo della Polizia Municipale quel certificato assicurativo proprio non convinceva e per questo hanno effettuato degli accertamenti consultando il database del Ministero. Dal controllo effettuato è risultato che il veicolo era privo di assicurazione da diversi mesi e i successivi accertamenti, effettuati presso la sede centrale della compagnia assicurativa, hanno fatto luce sul raggiro posto in essere.

Qualche giorno prima del controllo, la figlia del fermato aveva stipulato una polizza assicurativa online, pagato il premio e scaricato la documentazione. Il giorno dopo, avendo ormai in mano i documenti da esibire in caso di controllo attestanti l’avvenuta stipula del contratto assicurativo, la donna aveva disdetto la polizza e ottenuto il rimborso di quanto precedentemente pagato.

Padre e figlia sono stati denunciati a piede libero per truffa e il veicolo sequestrato. Inoltre è stata comminata una sanzione di 866 euro.

Auto in doppia fila blocca tram. Proprietario denunciato e multato

E’ successo in via Bologna, all’altezza del civico 23, dove un’auto parcheggiata in doppia fila impediva il transito del tram della linea 4, deviata temporaneamente a causa di lavori. Il conducente della GTT ha richiamato l’attenzione di una pattuglia del Comando Territoriale VII della Polizia Municipale per segnalare la sua impossibilità a proseguire la corsa.

Poco dopo, è sopraggiunto il proprietario dell’auto ed è nata una discussione tra quest’ultimo e un passeggero del tram.

La discussione è man mano salita di tono al punto di indurre gli agenti a richiedere una pattuglia a supporto. Il passeggero del tram oltre a discutere col conducente del veicolo, ha poi oltraggiato e minacciato il conducente del tram e gli agenti intervenuti.

In poco tempo, intorno all’automobile e al tram si è radunato un drappello di residenti, amici del passeggero, e la situazione si è fatta ancora più tesa.

Solo grazie all’intervento di altre pattuglie di ‘civich’ si è riusciti a ristabilire la calma e il passeggero, un uomo di 26 anni di nazionalità marocchina, è stato indagato in stato di libertà per rifiuto di generalità e oltraggio a pubblico ufficiale, mentre il conducente dell’auto è stato sanzionato.

Il conducente del tram si è riservato di querelare il reo entro i termini previsti.

“Non è la prima volta che succede – commenta il Comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon – che un’auto venga lasciata in doppia fila e che questa blocchi i mezzi di GTT, soprattutto i tram, arrecando disagi alla circolazione e ritardi nel servizio di trasporto pubblico che di riflesso provocano disguidi ai cittadini che utilizzano tali mezzi e che spesso, come in questo caso, possono scaturire in reazioni di frustrazione anche violente. A tal proposito, per contrastare tale fenomeno e garantire quanto più possibile i tempi di percorrenza del trasporto pubblico, in collaborazione con l’Assessorato alla Viabilità e Trasporti e con GTT,  abbiamo avviato una campagna informativa di sensibilizzazione al rispetto delle corsie preferenziali. Si tratta di alcuni spot video della durata di un minuto che saranno presentati già nel mese di settembre e saranno divulgati attraverso tutti i canali istituzionali della Città e di GTT. Ovviamente, l’informazione e gli inviti a rispettare le corsie preferenziali, non sostituiranno l’azione repressiva verso i trasgressori, ma andranno avanti su binari paralleli”.

TJF 2021, un successo. Premiate dal pubblico le scelte artistiche del festival

Il Torino Jazz Festival 2021 ha sancito la ripartenza della musica dal vivo, con 21 concerti, 1 prova generale, 4 conferenze e oltre 150 musicisti coinvolti con produzioni originali e artisti in esclusiva nazionale gran parte dei quali provenienti dall’estero. Uno sforzo organizzativo notevole considerando tutte le problematiche legate all’emergenza Covid 19.

Un pubblico eterogeneo, attento e disciplinato, ha riempito le sale negli spazi consentiti seguendo i concerti, dimostrando grande apprezzamento e un forte desiderio di tornare finalmente a rifrequentare i luoghi di cultura.

Diretta dai musicisti Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, la IX edizione del TJF è stata ‘premiata’ per la scelta di aver selezionato artisti trasversali capaci di interpretare il jazz in tutte le sue forme, un omaggio a questo genere musicale in tutte le sue declinazioni espressive.

Il Festival chiuderà stasera alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, cornice che ha interpretato alla perfezione l’anima della rassegna musicale, con il doppio concerto sold out (ore 17.30 e ore 21.00) in esclusiva nazionale di Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat, unica data italiana.

 

“Condividere un’emozione collettiva a un concerto è il senso terminale della complessa produzione che sta alle spalle di un festival: chiacchierare nei foyer con il pubblico misto di appassionati che ricordano date e dischi storici o con i neofiti un po’ disorientati ma affascinati da un suono inconsueto, sono gli elementi di restituzione che mi gratificano al termine di un lavoro lungo e mai tanto incerto – dichiara Diego Borotti -. Sono felice di aver potuto portare sulla scena tutti gli artisti internazionali invitati, di aver visto la nascita di progetti ambiziosi con grandi organici che impiegano un’intelligenza collettiva imponente, di aver dato vita a produzioni originali visibili solo ed esclusivamente sui palchi di TJFAbbiamo altresì salvato un aspetto del format che valorizza i musicisti piemontesi, siano essi concertisti di fama internazionale, sperimentatori promettenti o adolescenti già capaci, seppur carichi di emozione, di stare su di un grande palcoCon la stessa soddisfazione sono felice di aver tenuto insieme le parti meditative di TJF sia sul piano dell’orientamento storico, filologico e persino antropologico affrontato dalle conferenze di alto profilo culturale, sia per i consessi progettuali e ‘politici’ intorno al jazz dei Meeting. Il rammarico di non aver potuto alimentare ‘l’effetto Festival’ con la festosa teoria delle marchin’ band, dei Jazz Blitz e del palinsesto Jazz Cl(H)ub mi auguro che sia ripagato dalla programmazione dell’autunno prossimo”.

 

“Il Torino Jazz Festival 2021, finalmente e interamente in presenza, perché lo streaming non certo può rappresentare lo spettacolo dal vivo se non in momenti eccezionali, è stato ben sintetizzato dalle tematiche di due conferenze inserite nel suo programma, ‘L’umanità, una sinfonia di minoranze’, del filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che ha raccontato quanto tutti noi sapiens discendiamo da un piccolo ceppo di migranti partiti dall’Africa che si sono stabiliti durante i secoli nei vari continenti e ‘Creare nuovi linguaggi usando vecchi strumenti’, tema della conferenza del musicista e sviluppatore di software e hardware Robert Henke – afferma  Giorgio Li Calzi  – Tutte le declinazioni del jazz e dei nuovi linguaggi compositivi e performativi sono entrati nel programma del TJF che ha riunito quello che sta dentro e quello che sta anche al di fuori del jazz. I due poli hanno dimostrato di non creare una divisione ma un’importante unità e opportunità per il pubblico e la comunità del festival che ha seguito con grande interesse anche i concerti apparentemente più distanti. Una comunità che conosce perfettamente l’importanza della sfera culturale nel proprio mondo quotidiano”.

Il Torino Jazz Festival 2021 riprenderà dal 27 settembre al 3 ottobre 2021 nei club della città con JAZZ CL(H)UB: 7 giorni di grande musica.

La rassegna che ha portato grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S.. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa.

Per conoscere in modo più approfondito il pubblico del TJF, Fondazione per la Cultura Torino ha promosso uno studio con l’Università di Torino utile alla progettazione delle prossime edizioni.

Parco Dora: inaugurati il lotto Valdocco Nord e Iron Valley

Sono state inaugurate e aperte al pubblico le ultime due parti che completano la realizzazione di Parco Dora – Spina 3: si tratta del lotto denominato “Valdocco Nord” di circa 50 mila metri quadrati (delimitato da corso Mortara, via Livorno, corso Principe Oddone e dal fiume Dora) e del Parco tematico culturale “Iron Valley”.

Con la conclusione di questi ultimi due interventi, entrambi finanziati dal progetto Periferie AxTO, giunge al termine la realizzazione di Parco Dora, che nella sua totalità ha un’estensione di circa 420.000 metri quadrati. Un importante intervento inserito nel grande progetto di rigenerazione dell’area post industriale di Spina 3; una testimonianza unica del passato produttivo e industriale della città, un luogo che guarda al futuro ma che non dimentica il passato.

Il recupero complessivo degli spazi, su progetto definitivo dell’architetto e paesaggista Peter Latz, ha visto la trasformazione a verde urbano di ampi sedimi post industriali posti lungo l’asse del fiume Dora. Sono state infatti mantenute alcune tra le più significative emergenze architettoniche del passato industriale dell’area, ben integrate con il parco dal punto di vista paesaggistico, di grande impatto e fascino e dalle enormi potenzialità turistiche.

Grazie al percorso ciclabile “Green Belt” che collega la Pellerina a Parco Dora, è stato inoltre creato un corridoio ecologico fondamentale che unisce lungo il fiume Dora due parti di città a lungo separate dagli insediamenti industriali.

“L’ultima parte di riqualificazione di Parco Dora si è finalmente conclusa e il parco è ora totalmente accessibile al pubblico collegando due porzioni di città grazie a un corridoio ecologico lungo la Dora – dichiara l’assessore al Verde della Città di Torino Alberto Unia -. Si è trattato di un intervento importante e complesso, che ha trasformato un’area occupata per decenni da industrie pesanti in uno dei polmoni verdi più importanti della città, fulcro di attività ricreative e, con la stombatura della Dora, simbolo della trasformazione ecologica che sta compiendo la città negli ultimi anni”.

“Finalmente è completo anche l’ultimo lotto del Parco Dora, l’intervento più importante di AxTO in termini di risorse e progettazione. È un giorno bello, costruito insieme all’eccezionale lavoro degli uffici e l’ascolto della vecchia e nuova cittadinanza nel progettare e realizzare le funzioni di questa ultima parte, arricchita dallo sguardo alla storia grazie al progetto Iron Valley – dichiara l’assessore alle Periferie Marco Giusta -. Nuova perché fatta di residenti che hanno scelto di abitare in una zona della città pensando alla qualità del vivere migliore di altre zone della nostra comunque bella città, vecchia perché le aree che confinano con il parco sono ancora densamente abitate da chi nelle fabbriche ci ha “vissuto” per decenni. Nuova cittadinanza perché Parco Dora è per le sue caratteristiche il parco maggiormente frequentato dai giovani, dedicato alla natura e allo sport, singolo o collettivo, dagli skaters al parkour, dalla pallavolo allo yoga. Giovani artisti, che hanno decorato con la street art le mura del parco, di libero accesso e libera espressione, che lo rendono la ‘cattedrale torinese’ della street art. Nuova cittadinanza perché luogo storico delle preghiere collettive della comunità islamica, nuova cittadinanza perché è la sede del KAPPAFUTURE Festival uno dei più importanti festival internazionali di musica. In questo equilibrio tra vecchio e nuovo, tra l’industria e il futuro, Parco Dora è la sintesi di Torino. Su uno dei muri rimasti a memoria del passato di metallurgia pesante un giovane writer ha scritto «grazie per aver trasformato l’inferno in un paradiso»”.

Lotto Valdocco Nord

La nuova area si pone come “portale di ingresso” al parco per chi vi giunge dal nuovo viale alberato della Spina e completa il sistema della viabilità ciclabile locale. La sua realizzazione, oltre a completare i cinque lotti funzionali del Parco Dora realizzati tra il 2010 e il 2015 (Michelin, Valdocco Sud, Vitali, Mortara, Ingest) rappresenta un tassello importante di connessione e di ricucitura paesaggistica con il territorio limitrofo.

Elemento caratterizzante del nuovo lotto è la collinetta belvedere alta circa 4 metri, verso corso Principe Oddone, che offre inediti punti di osservazione panoramici sulla collina, sulle Alpi e sulla Dora, sviluppando il parco su due livelli dotati di rampe e scale di accesso.

L’intervento ha inoltre portato alla realizzazione di un corridoio verde di collegamento tra le due sponde della Dora e di nuova pista ciclabile lato corso Mortara (da via Livorno a corso Principe Oddone).

Sono stati inoltre realizzati ampi spazi prativi e alberati, con la messa a dimora di oltre 380 nuovi alberi.

Dal punto di vista ambientale grande importanza è stata data alla permeabilità dei percorsi pedonali interni e alla riduzione delle isole di calore, con connotazioni differenti a seconda della pavimentazione utilizzata, realizzata quanto più possibile in simmetria con i percorsi dell’area Valdocco Sud, razionalizzati a valorizzare la peculiarità del progetto e coordinati con la nuova segnaletica del Parco Iron Valley.

Anche l’arredo e i particolari architettonici sono stati realizzati seguendo il filo conduttore utilizzato in tutto il Parco Dora.

Si è intervenuti inoltre anche sulla viabilità stradale, con la parziale rettifica del tracciato di corso Mortara e la realizzazione di una nuova rotonda in corrispondenza del collegamento sulla Dora, che consentiranno di accedere alle aree parcheggio di fronte allo Snos.

Nelle prossime settimane sarà infine realizzata un’area sport per parkour e calisthenics e, con successivi interventi, uno skatepark parzialmente interrato.

Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 4.720.589 euro.






Parco Culturale della Torino Industriale Iron Valley

Con il Parco Culturale Iron Valley si è realizzato un intervento di rivalutazione, recupero e condivisione delle memorie passate della Torino industriale e del suo presente. Un autentico museo a cielo aperto, su un’area verde di circa 550 metri quadrati, volto a rappresentare l’identità del luogo e raccontare in maniera innovativa, dinamica e interattiva il passato e il presente dell’area.

Iron Valley presenta un percorso di visita volto alla valorizzazione e alla rilettura delle strutture architettoniche visibili all’interno del Parco, del paesaggio e dei processi di trasformazione avvenuti con la rigenerazione dell’area e alla valorizzazione della memoria attraverso l’esposizione di contenuti archivistici e multimediali in possesso della Città e dei cittadini.

Quattro percorsi tematici narrano altrettante stratificazioni storiche: il contesto geografico e storico, l’età del ferro e dell’acciaio, la deindustrializzazione, la sfida della rigenerazione. L’allestimento si sviluppa ad anello lungo i sentieri pedonali dove sono disposti totem informativi, panchine, pannelli grafici, sistemi per gli effetti luminosi realizzati tramite pannelli fotovoltaici integrati nell’arredo stesso, grazie a quali si creano spazi esperienziali di osservazione, di pausa, riflessione e comprensione delle emergenze architettoniche post-industriali.

La nuova installazione, profondamente integrata nel contesto del Parco Dora, offre spunti di riflessione e conoscenza, con una nuova piazza realizzata in corrispondenza della ciminiera Michelin, attrezzata con postazioni di osservazione e sedute “smart”. Si tratta di un luogo aggregativo, di sosta e ritrovo co-progettata insieme alla cittadinanza, con un intervento coordinato dal Tavolo di progettazione civica dell’assessorato all’Ambiente e con il supporto della piattaforma WeGovNow, progetto finanziato dall’Unione Europea finalizzato ad attivare, mediante l’utilizzo di una piattaforma web, forme di condivisione e partecipazione dei cittadini al governo del territorio.

Sono stati inoltre recepiti anche pareri e richieste in merito alla realizzazione di un progetto non impattante, che mirasse ed “arredare” il parco in maniera non invasiva, assicurando comunque la presenza nel grande ambito a verde, di funzioni di sosta e di osservazione.

L’allestimento del parco culturale è sia materiale sia virtuale: quest’ultimo prevede l’implementazione dei contenuti digitali in possesso della Città, ma anche dei cittadini che vogliano condividerli, affinché il pubblico, attraverso percorsi tematici, gallerie fotografiche, video e mappe georeferenziate che narrano la storia del sito, possa interagire e approfondire la propria conoscenza sull’area. Sul sito web (www.ironvalleytorino.it) si può vivere un’esperienza di realtà tridimensionale, assistere alla ricostruzione degli ex stabilimenti Michelin e conoscere il passato delle Ferriere Fiat e delle Officine Savigliano.

Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 306.242 euro.



Dodici ambasciatori per mostrare al mondo le eccellenze di Torino

Torino è orgogliosa di annoverarli tra i suoi cittadini e loro si sono detti onorati di rappresentare nel mondo la città della Mole. Sono le dodici personalità che nel giorno di San Giovanni Battista, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, la sindaca Chiara Appendino e il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari, hanno nominato ambasciatori delle eccellenze del territorio torinese.

A ricevere questa mattina l’incarico di portare nei cinque continenti l’immagine migliore del capoluogo piemontese sono stati Alessandro Barbero, nominato ambasciatore per la capacità di coniugare rigore scientifico e talento divulgativo, portando la storia ad un vasto pubblico, con grande attenzione alle giovani generazioni, Benedetto Bellucci, per l’intensa e peculiare attività imprenditoriale, che ha dato i natali ad una delle prime società informatiche d’Italia, costruendo nel tempo relazioni e progetti in oltre settanta paesi del mondo, Valeria Cagno, per l’importante attività di ricerca scientifica condotta a livello internazionale e per aver saputo contribuire a divulgare buone pratiche sul Covid-19 attraverso la rete, Cristina di Bari, per aver saputo coniugare un’importante attività imprenditoriale internazionale con una costante attenzione al sociale nell’ambito della filantropia strategica, operante in tre diverse aree: formazione trasformativa, charity e territorio, ricerca e innovazione, Sergio Durando, per l’intensa attività di assistenza agli adolescenti e ai giovani italiani e stranieri delle periferie urbane, con particolare attenzione alle problematiche legate a migranti e rifugiati, Giulia Gatto Monticone, per aver portato nel mondo il tennis femminile, partendo da Torino e raggiungendo significativi risultati a livello internazionale, Carlotta Gilli, per aver conseguito numerosi record mondiali ed europei, rappresentando nel mondo – nonostante la giovane età – la vocazione sportiva inclusiva della Città di Torino, Raffaele Guariniello, per l’importante lavoro svolto negli ambiti della promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro, della tutela dei lavoratori e dell’ambiente, Vanessa Anne Maher, per l’intensa attività scientifica e di formazione dedicata all’antropologia, con attenzione particolare alla tematica dei diritti umani, Luca Mercalli, per il costante impegno profuso nell’ambito della ricerca sui cambiamenti climatici e per l’attività di divulgazione e di sensibilizzazione del pubblico, Pietro Morello, per l’attività di volontariato e assistenza nei confronti dei bambini meno fortunati, in Italia e nel mondo, attraverso progetti di musicoterapia e percorsi di pre-scolarizzazione, e Gabriele Ponte, per aver portato nel mondo la musica e la creatività del nostro territorio, ottenendo riconoscimenti internazionali e record di ascolti, immutati dopo oltre venti anni dal suo debutto.

Rivolgendosi ai neoambasciatori, la sindaca Chiara Appendino ha sottolineato che “ogni città è grande, a suo modo, e può essere grande e ricordata per molti motivi: l’arte, la cultura, la sua storia, le sue peculiarità ed eccellenze.
Ma – ha aggiunto la sindaca – ciò che credo faccia davvero la differenza, è quando una città viene ricordata per le sue persone, perché non solo sono loro che l’hanno resa ciò che è fino a quel momento, ma sono anche quelle che continueranno a farla crescere e a prendersene cura.
Ognuno di voi – ha detto la prima cittadina – rappresenta il fuoco di qualche talento, e pensare che i vostri nomi sono scolpiti nell’identità di Torino, città che ho l’onore di rappresentare, non può che rendermi orgogliosa.
Felice di essere qui, oggi, a omaggiare gli Ambasciatori di Torino. Grazie per quello che siete, che avete fatto e che farete” – ha concluso Appendino.

“La Città di Torino – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari – continua ad aprirsi al mondo, e lo fa nominando dodici nuovi ambasciatori di altissimo profilo internazionale. Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle eccellenze di Torino e del suo territorio. Questa è la strada giusta per fare in modo che si conosca quanto di buono è in grado di offrire la nostra stupenda città”.