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Smart Road; estesa la priorità semaforica sulle linee di trasporto urbano 2 e 8

Prosegue l’impegno della Città di Torino nel miglioramento delle funzioni e delle prestazioni della sua Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità, gestita dalla società in-house 5T S.r.l., con lo scopo di, da una parte, aumentare l’efficacia e l’efficienza del trasporto pubblico grazie all’estensione della priorità semaforica a nuove linee e, dall’altra, potenziare le attività di gestione della mobilità urbana con la sperimentazione di tecnologie abilitanti le “smart road” e nuovi servizi per il governo della domanda di mobilità.

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina un nuovo progetto affidato a 5T che consentirà di estendere la priorità semaforica ai mezzi pubblici lungo il loro percorso: sulla linea 2 lungo l’intero corso Potenza (interessando interventi su 6 incroci semaforizzati) e sulla linea 8, nelle vie Nizza (5 incroci) e Genova (6 incroci).

Il progetto ha un valore complessivo pari a 1 milione e 853mila euro che includono anche la riassegnazione delle economia generate dal progetto precedente e consentirà pertanto la realizzazione di una nuova piattaforma abilitante servizi finalizzati al governo della domanda di mobilità in area urbana, in grado di abilitare nuove funzioni e servizi ad oggi non ancora disponibili per la Città di Torino, per l’analisi della domanda di mobilità, per la definizione e simulazione di politiche di gestione della stessa domanda e dell’offerta. Inoltre questo strumento potrà costituire un fondamentale e oggettivo strumento di supporto alle decisioni dell’Amministrazione.

Attenzione anche alla mobilità dolce e ciclabile da parte dell’Amministrazione: l’intervento prevede altresì l’incremento dell’attuale numero delle postazioni di misura per il monitoraggio della mobilità ciclistica (da 7 a 11) sulle principali piste ciclabili cittadine.

“Attraverso la trasformazione digitale delle infrastrutture di trasporto possiamo migliorarne la qualità, la sicurezza e l’utilizzo e farne strumenti per generare dati e servizi che agevolino la mobilità delle persone, facilitando e semplificando il trasporto e rendendolo più sicuro – commenta l’assessora Chiara Foglietta – Aggiungendo intelligenza alle strade e alle intersezioni, partendo da sensori, misure e metodi di elaborazione si renderanno più estesi, fruibili ed efficienti i sistemi di governo e gestione della circolazione e i comportamenti di mobilità e di viaggio, in linea con le politiche della Città.”

Il progetto approvato oggi si inquadra nel programma di finanziamento dell’unione europea denominato Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro 2014-2020), rivolto alle 14 Città Metropolitane Italiane.

 

 

Rosatelli conferma l’impegno della Città e di Re.a.dy contro i crimini di odio

Lo scorso anno la RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha lanciato un’azione di sensibilizzazione a livello nazionale a sostegno della proposta di legge ‘Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’, anche conosciuta come DDL Zan.

Questa azione ha previsto che gli Enti partner presentassero un ordine del giorno a sostegno del DDL Zan ai rispettivi Consigli, a cui hanno aderito 56 Enti.

In seguito alla bocciatura in Senato del disegno di legge che avrebbe garantito tutele per tutti/e i/le cittadini/e contro i crimini d’odio basati sull’omolesbobitransfobia, il sessismo e l’abilismo e che avrebbe portato il nostro Paese ad allinearsi con gli standard europei, la READY, alla vigilia del T-DOR (Transgender Day of Remembrance) – la Giornata internazionale in ricordo delle persone transessuali e transgender vittime di violenza –  rinnova il suo impegno nella lotta alle discriminazioni cercando di colmare, negli ambiti di competenza dei partner, una lacuna lasciata dagli organi centrali.

I partner della RE.A.DY, ad oggi superano il numero di 250, hanno sottoscritto, al momento dell’adesione a questa rete, una Carta d’Intenti che ci impegna ad adoperarci per la piena cittadinanza delle persone LGBT+ e a contrastare ogni forma di discriminazione”, commenta Jacopo Rosatelli. “Come neo assessore ai Diritti della Città di Torino, sede della segreteria nazionale della READY, il mio impegno sarà di coinvolgere gli Enti partner in una nuova iniziativa congiunta che porti alle Istituzioni nazionali un messaggio chiaro sull’urgenza e la necessità di una legge contro tutti i crimini d’odio”.

“Il nostro Parlamento – continua l’assessore – non ha ritenuto importante legiferare su questi aspetti, ma gli amministratori locali sono chiamati ogni giorno a far fronte a episodi di violenza e discriminazione. Da ultimo, l’episodio di violenza riportato dagli organi di stampa che a Torino ha colpito Tommaso Testa, che ho incontrato ieri. Per questo abbiamo il dovere di adottare tutte le misure in nostro potere, nell’attesa che il Parlamento si porti al passo con l’Europa e con la realtà del Paese”.

L’assessore Rosatelli ha incontrato Tommaso Testa, il giovane aggredito nel weekend

Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino, ha ricevuto Tommaso Testa negli uffici dell’assessorato, in via Giulio 22, nel pomeriggio della giornata di ieri, 18 novembre.

Il giovane, domenica scorsa, è stato aggredito da un uomo e una donna per il suo orientamento sessuale. L’episodio è stato filmato dall’amico di Tommaso.

“Insieme alle funzionarie e ai funzionari del Servizio LGBT, ho voluto esprimergli la vicinanza dell’Amministrazione comunale e della città tutta. Gli ho ribadito che il Comune è al suo fianco, come lo è a tutte le persone e le associazioni che lottano per la libertà e l’autodeterminazione della comunità LGBT+”.

“Scegliendo di non approvare il DDL Zan – ha continuato l’Assessore – il Parlamento nazionale ha colpevolmente deciso di restare inerte di fronte all’odio, alla violenza e alla discriminazione motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Spiace constatare che, inoltre, l’Assessore Regionale Maurizio Marrone rivendichi il taglio delle risorse per i corsi anti – discriminazioni  rivolti al personale del suo Ente: lo considero un grave errore che mi auguro possa essere corretto dal presidente Cirio.

“La Città di Torino, al contrario, – ha concluso Rosatelli – continuerà a fare la sua parte per prevenire e contrastare ogni forma di intolleranza e ampliare gli spazi di democrazia, partecipazione ed emancipazione per ogni persona’”

Anticipata al 22 novembre la terza dose per la fascia 40-59 anni

Alla Regione è  arrivata una comunicazione dalla struttura commissariale del generale Figliuolo che anticipa dal 1 dicembre al 22 novembre la possibilità di iniziare la somministrazione della terza dose per la fascia 40-59 anni.

Alla luce di questo via libera la Regione Piemonte ha immediatamente riprogrammato l’avvio della dose aggiuntiva per questa nuova categoria d’età.

A partire da domenica 21 novembre coloro che lunedì prossimo avranno già maturato sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, periodo richiesto per poter ricevere la terza dose, potranno prenotarla sul portale www.ilPiemontetivaccina.it, in modo da dare il via alle somministrazioni già l’indomani 22 novembre.

Per coloro che hanno dai 40 ai 59 anni resta valida, sempre da lunedì prossimo, anche la possibilità di prenotare la terza dose in una delle farmacie aderenti a cominciare da 15 giorni prima del termine esatto di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, mentre chi ha già maturato i 180 giorni potrà fare la terza dose in farmacia già da lunedì prossimo.

“Ancora una volta in modo immediato la macchina vaccinale del Piemonte si è riorganizzata in modo istantaneo – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi -. Ringraziamo l’intero sistema che continua a dare prova di velocità, dedizione ed efficienza”.

Cooperazione Internazionale: Torino in Palestina con il Progetto NUR – Energia Rinnovabile per Betlemme

Tutti i partner del progetto NUR, che coinvolge le città di Torino e Betlemme, si sono ritrovati on line per l’evento conclusivo nel quale sono stati presentati i principali risultati e le prospettive di collaborazione futura. Hanno partecipano, tra gli altri, la vicesindaca di Torino Michela Favaro, il sindaco di Betlemme Anton Salman, il presidente del Co.Co.Pa. Roberto Montà, il console generale d’Italia a Gerusalemme Giuseppe Fedele e il direttore della sede AICS di Gerusalemme Guglielmo Giordano. L’amicizia tra la Città di Torino e la Municipalità di Betlemme (situata nei Territori Palestinesi, e più precisamente in Cisgiordania) era già nata nel 2015 con la firma di un Accordo di Cooperazione.

Il progetto ‘NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’ (‘nur’ in lingua araba significa ‘luce’) ha preso avvio nel febbraio 2018 ed è finalizzato a promuovere la diffusione di energia rinnovabile nel territorio della Municipalità di Betlemme – in cui vivono 30mila abitanti – attraverso l’installazione di pannelli solari, l’assistenza tecnica relativa all’efficienza energetica, la formazione professionale, la costituzione di startup, iniziative di sensibilizzazione e processi di governance locale. Gli interventi, che si concludono nel dicembre 2021, sono cofinanziati dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e gestiti dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino.
NUR beneficia di un partenariato ampio e variegato caratterizzato dalla presenza di due enti locali (Torino e Betlemme), di una rete di Città (il Co.Co.Pa – Coordinamento Comuni per la Pace), di due atenei (Politecnico di Torino e Bethlehem University), di due enti di formazione professionale (Enaip Piemonte e Scuole Tecniche Salesiane di Betlemme), di una ONG (il VIS – Volontariato Internazionale Salesiano, che opera a Betlemme da un ventennio), della Fondazione Links e di un’azienda privata (lo studio Ai Engineering Srl) oltre al supporto scientifico dell’Energy Center di Torino.
Il progetto ha un valore complessivo di quasi 1milione e 900mila euro di cui 1milione e 500mila finanziati dall’AICS, 65mila dati in contanti dal VIS e il rimanente coperto dalla fornitura di lavoro e servizi da parte dei 10 partner.
Uno dei risultati di NUR è aver fornito un sistema per illuminare l’Albero di Natale a Betlemme, posto di fronte alla celebre Chiesa della Natività, utilizzando energia rinnovabile al 100%.
Un’altra collaborazione, questa volta in ambito creativo, è stata ‘Let it light!’ (E luce sia!) un concorso di arti visive dedicato a giovani artisti palestinesi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per richiamare l’attenzione sugli aspetti sostenibili del progetto NUR.
La Municipalità di Betlemme ha individuato nella galleria del Walled Off Hotel – aperto a sorpresa tre anni fa dal famoso e provocatorio street artist Banksy e collocato a pochi metri dal muro che separa Israele da Betlemme – il partner artistico ideale del concorso.
La Città di Torino, con l’apporto dell’Ufficio Torino Creativa, ha elaborato il bando del concorso. A rispondere sono stati 63 artisti che hanno presentato altrettanti bozzetti creati con tecniche diverse: dalla pittura alla scultura, alla fotografia. Una giuria composta da 7 artisti e critici d’arte palestinesi ne ha selezionate 21 che sono state esposte per un mese all’interno della galleria del Walled Off Hotel e viste da 4mila visitatori invitati a votarle. Cinque di queste sono state vendute con prezzi tra i 700 e i 1.500 dollari.
I tre artisti palestinesi vincitori, grazie ai fondi messi a disposizione dal Progetto NUR e alla collaborazione della Rete di Comuni Co.Co.Pa., hanno ricevuto un premio in denaro (rispettivamente di 500, 300 e 200 euro) e sono stati ospitati a Torino per una settimana nel quadro della XV edizione di Paratissima.

Un altro risultato di NUR è stata la progettazione e allestimento di pannelli solari sopra quattro edifici pubblici di Betlemme, per un totale di 300 kWp. Gli impianti sono stati montati sul tetto della stazione dei bus; sul Peace Center, edificio affacciato su Manger Square, la piazza principale della città; sul Dipartimento di Ingegneria del Comune di Betlemme; sopra gli spogliatoi di un campo da calcetto dedicato a Davide Astori, calciatore italiano scomparso nel 2018.
I risultati ottenuti dalla lettura degli inverter dei sistemi collegati alla rete elettrica nei primi sei mesi di funzionamento sono molto incoraggianti e per il medesimo periodo il Comune di Betlemme ha stimato un risparmio sulle bollette energetiche pari a 5 euro/famiglia.

Nei paesi del Medio Oriente di sicuro non manca il sole. Era perciò naturale che il progetto NUR provasse a trasformare l’energia in opportunità di lavoro, prima con la formazione professionale e poi con l’incubazione di start-up nel settore delle energie rinnovabili per favorire l’avvio di nuove imprese.
Così un team italo-palestinese composto da EnAIP Piemonte, il VIS e la Scuola Tecnica Salesiana di Betlemme ha organizzato nove corsi per l’installazione e manutenzione di sistemi fotovoltaici o per la creazione d’impresa, rivolti a 5 docenti, 50 giovani e 48 professionisti del territorio di Betlemme.
Il percorso, durato un anno, è culminato in un concorso (Hackathon) promosso dall’Università di Betlemme per selezionare idee innovative da ‘allevare’ in sette start-up. Hanno partecipato 60 persone provenienti da tutta la Cisgiordania, per lo più studenti tra 18 e 29 anni iscritti presso istituzioni come l’Università Al-Ahliyye e il Politecnico di Hebron.
Infine, il Politecnico di Torino ha elaborato una Piano energetico per Betlemme, per pianificare miglioramenti nell’efficienza energetica e risparmi da conseguire entro il 2030.
Partecipando all’evento la vicesindaca Michela Favaro ha commentato: “Il progetto NUR ha realizzato grandi cose ma non si è trattato di una semplice collaborazione istituzionale tra due città, si è realizzata un’esperienza di confronto tra due comunità. Sono convinta che soprattutto grazie a quest’ultimo aspetto, per nulla scontato, NUR continuerà a generare impatti concreti. E per questo mi congratulo sinceramente con tutto il partenariato coinvolto. Con l’evento di oggi il progetto NUR finisce, ma il cammino sul sentiero della pace degli uomini e delle donne di buona volontà continua e prende un nuovo slancio. Il mio augurio, che indirizzo in particolare ai giovani coinvolti dal progetto nei Centri di Formazione Professionale, nelle Scuole tecniche e nelle Università, è che anche la cooperazione fra le città sia fonte di energia in questo percorso”

Welfare: via libera al piano invernale per i servizi alle persone senza fissa dimora. Oltre 800 i posti di accoglienza, molti aperti 24 ore su 24

Per la stagione invernale si è messa in moto – con il via libera questa mattina della Giunta comunale al provvedimento presentato dall’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli – la macchina organizzativa a cui è affidata la gestione della rete, potenziata nei mesi più freddi dell’anno, dei servizi riservati alle persone senza dimora e a coloro che vivono condizioni di grave disagio abitativo.

“La nostra città – ricorda l’assessore Rosatelli – affronta il secondo inverno in cui le fragilità e i rischi che caratterizzano la condizione di senza dimora risultano ulteriormente acuiti, anche a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria. Oggi – aggiunge il responsabile delle politiche cittadine di welfare – Torino dispone di una rete di servizi e un programma di interventi attivi tutto l’anno e che, nel periodo invernale, vengono rafforzati per cercare di assicurare una adeguata risposta ai maggiori bisogni delle persone senza dimora, di quelle più fragile e che nei mesi più freddi vedono crescere la loro condizione di disagio”.

Nell’offerta dei servizi di sostegno alle persone senza dimora, negli ultimi anni la Città di Torino ha progettato i propri interventi cercando di superare modalità assistenzialistiche ed emergenziali, preferendo a queste approcci che propongono, a misura di ogni singola persona, percorsi finalizzati all’inclusione e che accompagnino alla fuoriuscita dalla condizione di grave emarginazione sociale.

Un processo ulteriormente sviluppato nel contesto di emergenza sanitaria da Covid-19, al fine di continuare a garantire una risposta di accoglienza e di tutela adeguata alla domanda, in condizioni di sicurezza per i senza dimora e per gli operatori.

Il ventaglio di opportunità e di interventi di accoglienza e di inclusione comprende un’offerta che va dai servizi di primo contatto in strada e di primo accesso, alle Case di Ospitalità (oggi prevalentemente aperte 24 ore), agli alloggi e alle residenze di autonomia, fino ai percorsi abitativi in housing first, agli interventi educativi e di inserimento in percorsi di inclusione personalizzati volti a favorire l’uscita dalla condizione di grave emarginazione sociale.

Di seguito la tipologia e la descrizione dei servizi di accoglienza e di inclusione.

Servizi di prossimità e di primo contatto: – potenziamento del Servizio TORINO HOMELESS, quale polo di accesso unificato cittadino dedicato ad accogliere le persone senza dimora, conoscerle e orientarle rispetto alla rete dei servizi cittadini e a predisporre interventi e percorsi di inclusione. Il servizio opera in stretto rapporto con l’Ambulatorio sociosanitario R. Gamba, gestito in integrazione con l’ASL Città di Torino; – rafforzamento dei Servizi di Strada diurni e notturni, che hanno il compito di monitorare e intercettare, tempestivamente, le nuove situazioni di fragilità su tutto il territorio cittadino e di favorire i percorsi individuali di cura e inclusione sociale concordati con il Servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino.

Accoglienza: – apertura 24 ore, tutti i giorni dell’anno, delle Case di ospitalità dell’Amministrazione comunale e di altre Case di ospitalità in convenzione o a progetto; gli ospiti avranno inoltre la possibilità di permanere per più tempo nella stessa Casa per permettere la continuità dei percorsi personali di inclusione; – continuità nelle misure di prevenzione e di tutela sanitaria assicurando procedure di ingresso e di tamponamento, il distanziamento e la fornitura di DPI nelle strutture; – ulteriore incremento del numero delle strutture di accoglienza attivate, in collaborazione con il Terzo Settore, per sopperire alla contrazione dei posti disponibili a causa della riduzione del numero di ospiti per assicurare il distanziamento. – potenziamento dei percorsi di reinclusione (attraverso tirocini e laboratori) e di avvicinamento ai Servizi sociali e sanitari. – attivazione nel periodo novembre 2021 – aprile 2022 del sito temporaneo umanitario gestito da Croce Rossa Italiana, in collaborazione con i Servizi dell’area Inclusione e con la Polizia Municipale, in un’area individuata dalla Città, in via Traves 15, che garantisce spazi riservati – possibilità, in caso di condizioni climatiche emergenziali che possano comportare un aggravamento delle condizioni di vita per le persone che vivono in strada, di allestimento, in collaborazione con i Servizi della Protezione Civile della Città, di un ulteriore sito di accoglienza notturna collocato in una zona cittadina facilmente accessibile.

Opportunità per l’autonomia abitativa: -inserimenti in abitazione a cura del Servizio Housing First (50 percorsi attivi, con l’obiettivo di arrivare a 70) rivolto a cittadini senza dimora da lungo tempo in situazione di precarietà abitativa, in compresenza di problematiche sanitarie; l’approccio di Housing First prevede un modifica sostanziale degli interventi al problema dell’homelessness: ponendo l’autodeterminazione della persona senza dimora al centro dell’intervento, prevede il passaggio diretto dalla situazione strada o dalla bassa soglia all’appartamento e la predisposizione di una proposta di azioni di sostegno da parte dei servizi per consentire la permanenza in appartamento con il massimo grado di autonomia. – servizi abitativi temporanei gestiti da agenzie di Terzo Settore in concessione con la Città di Torino (77 posti disponibili); – opportunità abitative temporanee di autonomia assicurate dal Terzo Settore nell’ambito del Piano di Inclusione della Città (circa 60 percorsi); – progetti di di accoglienza temporanea in appartamenti collettivi rivolti a cittadini senza dimora con un buon grado di autonomia (il cosiddetto “rapid rehousing”) in alternativa all’accoglienza alle Case di ospitalità di bassa soglia (circa 20 percorsi entro dicembre 2021). Pertanto l’ accoglienza per le persone senza dimora e in condizione di elevata fragilità raggiunge gli oltre 800 posti disponibili (circa 600 di percorsi di accoglienza in case di ospitalità e oltre 200 posti progetti per l’autonomia abitativa).

Un obiettivo raggiunto grazie al coinvolgimento di tutte le realtà del Terzo settore (volontariato e cooperazione sociale) con un importante ruolo della Caritas Diocesana, all’interno del percorso di coprogettazione avviato, a partire dal 2018, dal Piano di Inclusione Sociale della Città e al nuovo assetto della rete dei servizi in affidamento per il prossimo triennio. Molte delle opportunità attivate nello scorso inverno sono state stabilizzate garantendone la fruibilità senza soluzione di continuità. La Città ha, inoltre, pubblicato in questi giorni uno specifico avviso del Piano di inclusione sociale per cercare collaborazioni e sviluppare progetti finalizzati ad assicurare ulteriori opportunità per i cittadini in condizione di fragilità.

Le risorse di accoglienza per l’emergenza abitativa. L’emergenza abitativa e l’assenza di un’abitazione richiedono interventi urgenti, sostegno e accompagnamento in particolare quando interessano nuclei familiari e mamme o papà soli con bambini. Le strutture di ospitalità temporanea destinate all’emergenza sfratti sono passate da 187 nel 2017 a quasi 300 nel 2021 prevalentemente tramite le progettualità approvate con il Piano di Inclusione Sociale.

Inoltre sono state approvate iniziative che hanno permesso e consentiranno a breve di avviare accoglienze e percorsi di inclusione sociale per circa 280 persone.

Anche le strutture attivate per l’ospitalità temporanea dei migranti accolti in seguito al superamento delle palazzine dell’area ex Moi, quasi 360 posti, vengono progressivamente destinate ai percorsi di inclusione delle persone in condizioni di disagio abitativo e fragilità sociale.

Trasporto rapido di massa, approvata la convenzione con il Ministero: interventi per oltre 126 mln e780mila euro. Linea 15, il capolinea rimane in via Brissogne

La Giunta Comunale ha approvato la convenzione tra il comune di Torino e il Ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per l’erogazione di un finanziamento statale di oltre 126 milioni e 780mila euro destinati al trasporto rapido di massa.

Le risorse sono destinate a quattro diversi interventi: la realizzazione in piazza Bengasi del parcheggio pubblico interrato di interscambio con la linea 1 della metropolitana per il quale è previsto un contributo aggiuntivo  di quasi 5 milioni e 480mila euro da parte del Ministero per l’Ambiente); sulla linea tramviaria 3, del capolinea in corso Quintino Sella e l’anello di ritorno in largo Toselli; della linea tramviaria 10/ attraverso il collegamento con corso Giulio Cesare lungo via Cecchi e corso Emilia e per l’acquisto di 40 nuove motrici tranviarie in due lotti funzionali (rispettivamente da 30 e 10 unità).

Nel corso della riunione di questa mattina, in cui è stato preso in esame il piano di Trasporto pubblico urbano, si è deciso di mantenere in via Brissogne il capolinea del 15, per il quale era stato presentato al Ministero delle Infrastrutture un progetto per il suo trasferimento nei pressi dell’ospedale Martini insieme alla realizzazione di un diverso tracciato.

“Oggi in Giunta abbiamo deciso che non verrà spostato il capolinea del tram 15, nonostante il finanziamento appena comunicato dal Ministero. Attiveremo le interlocuzioni necessarie perché i 9 milioni previsti possano trovare altra collocazione per il trasporto pubblico torinese – ha detto l’assessora Chiara Foglietta che ha annunciato, a questo proposito, l’intenzione di coinvolgere il sindaco di Grugliasco e il rettore di UniTo Stefano Geuna  – Ci siamo opposti a questo progetto durante lo scorso mandato, che crea disagi a migliaia di cittadini e cittadine, e quindi non andremo avanti in un percorso in cui non crediamo”.

La rete informatica comunale torna in sicurezza alla piena operatività

Tornerà alla piena operatività in sicurezza, da domani mattina, la rete informatica comunale.

Con il ripristino del sistema, dopo una fase di controllo effettuata area per area, saranno nuovamente attivi gli sportelli delle anagrafi e degli altri servizi civici per i quali, in via precauzionale e per le necessarie verifiche, era stata sospesa l’attività.

La Città di Torino conferma che i dispositivi informatici delle anagrafi non sono stati danneggiati e che i contenuti delle banche dati centrali non sono stati persi e non hanno neppure subito alterazioni. in sicurezza la rete informatica comunale.

Con il ripristino del sistema, dopo una fase di controllo effettuata area per area, saranno nuovamente attivi gli sportelli delle anagrafi e degli altri servizi civici per i quali, in via precauzionale e per le necessarie verifiche, era stata sospesa l’attività.

La Città di Torino conferma che i dispositivi informatici delle anagrafi non sono stati danneggiati e che i contenuti delle banche dati centrali non sono stati persi e non hanno neppure subito alterazioni.

GTT: gratis sul 4 e il 10 con il biglietto per assistere alle Nitto Atp Finals

Dal 14 al 21 novembre le Nitto ATP Finals faranno convergere al Pala Alpitour, sede della manifestazione, migliaia di persone e GTT ha predisposto un piano dei servizi per agevolare l’accessibilità all’impianto e al contempo fornire una valida alternativa ecologica di spostamento.

Il Pala Alpitour è raggiungibile con le linee 4 e 10, entrambe ben collegate alle principali stazioni ferroviarie di Torino: la linea 4, con transito sull’asse di corso Unione Sovietica, lo collega con le stazioni ferroviarie Porta Nuova e Stura, la linea 10, con transito sull’asse di corso Agnelli, lo collega con la stazione ferroviaria Porta Susa.

Inoltre, da Porta Nuova e Porta Susa, è possibile l’interscambio con la linea 1 di Metropolitana.

Come accennato, per la mobilità degli spettatori l’elemento sostanziale sarà il trasporto pubblico: per soddisfare la domanda durante le manifestazioni è prevista un’intensificazione di queste linee come abitualmente accade per i servizi calcio.

Sempre per incentivare l’accesso al Pala Alpitour in modalità “green”, in occasione dell’evento, da domenica 14 a domenica 21 novembre, GTT consentirà ai possessori del biglietto per la sessione prevista nella stessa giornata, di viaggiare gratuitamente su queste due linee, in conformità agli accordi intercorsi con FIT, società organizzatrice dell’evento, e con l’autorizzazione dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e il Comune di Torino.

Tutte le informazioni di dettaglio saranno consultabili sul sito internet GTT e, come di consueto, si potrà programmare il proprio viaggio anche consultando le principali App di infomobilità, come il Bot Gtt di Telegram, Moovit e MaTo.

Sostegno alla locazione, tempo fino al 26 novembre per fare domanda

Ancora due settimane di tempo per fare richiesta di accesso al “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”, il contributo finanziato con stanziamenti statali e regionali e destinato a famiglie in difficoltà economica per aiutarle a pagare l’affitto dell’appartamento.

Scade infatti venerdì 26 novembre il termine per la presentazione delle domande. Ad oggi, sono 6mila le richieste pervenute agli uffici comunali.

Possono ottenere il contributo gli inquilini con contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato e con canone annuo (escluse le spese accessorie) non superiore ai 6mila euro regolarmente corrisposto, residenti a Torino alla data del 25 ottobre 2021, con somma dei redditi dei componenti il nucleo familiare (voce riportata dall’attestazione Isee 2021) non superiore a 13mila e 405,08 euro e canone annuale che incide almeno del 14 per cento, oppure con somma dei redditi (sempre come da voce dell’attestazione Isee 2021) non superiore a 25mila euro ma con incidenza del canone almeno del 24 per cento (per questa seconda fascia di richiedenti, il contributo sarà erogato in rapporto alla disponibilità di fondi).
A differenza di quanto previsto dal bando dello scorso anno, possono anche fare richiesta di sostegno alla locazione anche i percettori di reddito o pensione di cittadinanza.

Semaforo rosso, e quindi accesso invece vietato al fondo, per i locatari di case di lusso, gli assegnatari di alloggi di edilizia sociale, le persone che hanno ricevuto contributi pubblici per contratti stipulati nel 2021, i titolari di diritti proprietà (salvo che si tratti di nuda proprietà, di alloggio inagibile o se il richiedente, a causa di legale separazione o divorzio, non abbia la disponibilità della casa), usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili di lusso ubicati in qualunque località del territorio nazionale e, nel caso di immobili di categoria A3, nella provincia di Torino.

Le domande possono essere presentate, se in possesso di identità digitale Spid, Cie (carta d’identità elettronica) o Ts-Cns (tessera sanitaria – carta nazionale) attraverso il portale Torino Facile (https://servizi.torinofacile.it/info/servizi/presentazione-domande-edilizia-sociale) o via PEC all’indirizzo edilizia.residenzialepubblica.casa@cert.comune.torino.it, allegando una foto nitida o un file formato pdf del modello di domanda compilato in ogni sua parte e il pdf o la foto nitida del documento di identità.
Le domande possono essere inviate anche per posta con Raccomandata AR entro il 26 novembre, allegando copia del documento di identità, esclusivamente all’indirizzo: Città di Torino – Area E.R.P.- Ufficio Servizi per la Locazione – Via Orvieto 1/20/A – 10149 Torino (per il rispetto del termine di scadenza, farà fede il timbro postale).

Il modulo per la presentazione della domanda di partecipazione è disponibile e può essere scaricato dal sito internet della Città di Torino, all’indirizzo www.comune.torino.it/informacasa .

Assistenza alla compilazione può essere richiesta telefonando allo 011.011.24300, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.