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Polizia Locale: venditrice abusiva denunciata e sanzionata

Questa mattina, di fronte al IV mercato alimentare di Piazza della Repubblica, meglio conosciuto come antica Tettoia dell’Orologio, gli agenti della Polizia Locale del Comando di Porta Palazzo, hanno fermato una donna che stava intrattenendo un’attività di vendita priva delle previste autorizzazioni.

La commerciante abusiva  vendeva prodotti tipici della cucina africana, perlopiù pesci essiccati e semi alimentari, prodotti per la cura della persona e farmaci di provenienza sconosciuta non riconosciuti dall’Agenzia Italiana del farmaco che possono essere venduti solo da persone titolate a farlo, ovvero farmacisti dietro prescrizione medica.

Gli agenti hanno posto sotto sequestro 327 confezioni di cosmetici102 saponette213 confezioni di alimenti e 81 oggetti vari, tra cui orecchini, foulard, parrucche ed altri oggetti per la cura della persona.

 La quarantatreenne di nazionalità ivoriana, non nuova a questo tipo di reati, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria  per ‘commercio di farmaci guasti’ (in quanto farmaci privi di autorizzazione all’immissione in commercio), per ‘abuso di professione medica’ e per possesso di passaporto scaduto, priva di permesso di soggiorno’.

Alla  donna è stata anche comminata una sanzione di  5.164 euro.

Dalla Val Maira a Torino per unire città e montagna, domenica l’arrivo del primo cammino metromontano

Con l’arrivo a Torino, al Museo della Montagna, domenica 10 aprile è giunto al termine il primo Cammino metromontano che ha unito la Val Maira e il capoluogo piemontese, in un incontro tra città e montagna.

L’ultima tappa del Cammino è partita alle ore 10 da piazza Caduti della Libertà, a Moncalieri. Dopo una camminata di circa 7 chilometri lungo le rive del Po, il gruppo composto da un centinaio di camminatori è giunto al Monte dei Cappuccini, per una visita gratuita al Museo Nazionale della Montagna e alla terrazza panoramica, una location unica che offre una vista affascinante sullo skyline cittadino e sui 400 chilometri di arco alpino che da qui si possono osservare. I partecipanti hanno infine ricevuto il timbro della Città di Torino che andato a completare il “quaderno di viaggio” in cui sono state registrate tutte le tappe del percorso.

Il Cammino del Maira è partito il 6 marzo da Dronero, cittadina all’imbocco della valle cuneese. I camminatori si sono dati appuntamento per nove fine settimana consecutivi (con una media di 174 partecipanti a tappa) muniti di scarponcini ai piedi e zaini in spalla, e con spirito di avventura e curiosità hanno percorso 100 chilometri di sentieri attraverso undici comuni, incontrando luoghi spesso sconosciuti che meritano di essere riscoperti. Alle spalle il Monviso e le montagne, di fronte il capoluogo piemontese: un modo per vivere la pianura in modo lento, incontrando scorci e luoghi che solitamente vengono vissuti frettolosamente.

I promotori del progetto (la Compagnia del Buon Cammino e il Centro di Turismo escursionistico di Savigliano) hanno voluto sostenere l’uso escursionistico di questi sentieri, in passato utilizzati da agricoltori e pescatori, con l’intento di valorizzare lo splendido habitat che costeggia il fiume Maira. A questo percorso si è aggiunta un’ultima tappa, il collegamento con Torino, per realizzare l’ambizioso progetto del primo Cammino metromontano dalla Val Maira a Torino.

“Come grande appassionato di montagna e come assessore ho accolto in maniera entusiasta l’adesione della Città a questo progetto – ha dichiarato l’assessore ai Parchi e alla Sponde Fluviali della Città di Torino Francesco Tresso -. Poche città possono vantare itinerari nella natura come Torino, a meno di due chilometri dal centro, come quelli percorribili lungo le aree fluviali, i parchi e la collina torinese; un patrimonio unico da valorizzare e salvaguardare. Grazie a iniziative come questa sono messi in relazione percorsi escursionistici che uniscono diversi ambienti – montagna, pianura e centri urbani – come una nuova opportunità di sviluppo dei territori sotto il profilo naturalistico, turistico e di promozione dell’attività fisica”.

“Il rapporto città-montagna è oggi in fase di ridefinizione se consideriamo le relazioni di tipo economico, sociale e culturale dei territori e delle relative trasformazioni. Per questo, per la prima volta, questa Amministrazione ha creato una delega ad hoc – ha spiegato l’assessora alle Politiche per l’Area metropolitana e metromontana della Città di Torino Gianna Pentenero – il ruolo della montagna non deve più essere visto come un ‘optional’ della città-macchina, ma sempre più come elemento altro con cui cercare di stabilire un legame positivo. Le tematiche sono tante e complesse: trasporti, scuole, servizi. Una poliedricità di interventi che occorre pensare, ma soprattutto per avere progetti comuni. E il Cammino della Val Maira va in questa direzione”.

Ermanno Bressy, della Compagnia del Buon Cammino, ha aggiunto: “A nome delle Amministrazioni Comunali interessate dal Cammino desidero manifestare l’apprezzamento nei confronti della Città di Torino, degli assessori Tresso e Pentenero. La loro disponibilità e collaborazione dimostrano che la creazione dell’assessorato alle aree metromontane non è solo stato un atto formale, ma rappresenta un’indicazione per collaborazioni future tra città e montagna”.

Tentato suicidio sventato, l’assessore Rosatelli ringrazia gli agenti

Un ringraziamento sentito quello di Jacopo Rosatelli ai due poliziotti del Commissariato Mirafiori di Torino, incontrati questo pomeriggio nella Questura in corso Vinzaglio, alla presenza di Vincenzo Ciarambino, Questore di Torino.

I due agenti della Polizia di Stato nei giorni scorsi hanno salvato la vita a un giovane torinese che aveva deciso di suicidarsi, lanciandosi dal balcone della sua abitazione. Un gesto estremo per porre fine a lunghi mesi di tensione e battibecchi con i genitori che non accettavano il suo orientamento sessuale.

Giunti sul posto – chiamati dallo stesso ragazzo prima di scavalcare il balcone dopo l’ennesimo litigio – hanno evitato che si lanciasse nel vuoto.

“Ho chiesto di poter celebrare questo semplice incontro come gesto di riconoscenza che la Città vuole fare ai due agenti e alla Questura di Torino per quello che hanno compiuto nel quartiere Mirafiori – ha spiegato l’Assessore Rosatelli –  I due poliziotti  – ha ricordato – sono intervenuti in un contesto problematico, in cui un giovane uomo stava per suicidarsi a causa di una complessa situazione familiare che sappiamo essere riconducibile a una difficile o mancata accettazione del suo orientamento sessuale”.

“La Città di Torino – ha sottolineato –  crede nella libertà, nelle politiche di non discriminazione, nell’autodeterminazione delle persone e, da sempre, promuove azioni a tutela di un collettivo della nostra società che è, a volte, vulnerabile come lo sono le persone LGBT : ci sono infatti ancora famiglie nelle quali l’orientamento sessuale liberamente determinato da ciascuno di noi non viene accettato. A volte questa non accettazione porta a gesti drammatici. La storia è costellata di episodi come questo, riportandoci il racconto di vite marginalizzate, rese più difficili da pregiudizi e discriminazioni.”

“E’ compito di tutte e tutti noi – ha proseguito –  contrastarli e costruire le condizioni affinché nella società, a partire dalla nostra città, ciascuna e ciascuno possa vivere liberamente, esigendo il rispetto della propria dignità, come prescrive la nostra Costituzione.”

L’assessore Rosatelli ha poi concluso ricordando un proverbio ebraico ‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’ e ringraziando i due agenti: “Voglio ringraziare Renato ed Enrico che hanno reso onore al loro corpo, la Polizia di Stato: nelle vostre divise è scolpita la nostra Carta Costituzionale, che cammina, va incontro alle persone”.

 

Con #digitalesottocasa le attività di vicinato si promuovono sul web

Persone e competenze a disposizione degli esercizi di vicinato e artigianato, per accelerare la transizione digitale e potersi così promuovere anche on line: è questo l’obiettivo del progetto messo in campo da Camera di commercio di Torino e associazioni di categoria, con il supporto tecnologico di Torino Wireless, per accompagnare e far crescere le attività di quartiere attraverso la digitalizzazione e con tutti gli strumenti oggi disponibili, dall’aperura di profili sui social network all’e-commerce, fino alle applicazioni più avanzate come i cloud.

In concreto #digitalesottocasa non è l’ennesimo market place locale o portale generalista di e-commerce, ma una piattaforma di territorio, con relativa community, in cui commercianti e artigiani trovano servizi gratuiti e assistenza individuale per crescere sul web e fare rete, news dal territorio, sondaggi ad hoc sui temi caldi e dati aggregati per meglio conoscere chi è a bordo e poter così proporre servizi adeguati, oltre che luogo virtuale dove poter condividere e far sentire la propria voce sui temi dell’innovazione.

Le iscrizioni sono aperte su www.digitalesottocasa.it, piattaforma già attiva in versione beta da settembre 2021 e che conta al momento oltre 700 esercenti coinvolti, di cui il 47% circa opera nel settore della somministrazione/ristorazione, uno dei più colpiti dagli effetti della pandemia ma che ha saputo velocemente convertirsi al digital.

Tutti i commercianti e gli artigiani interessati, operativi in Torino e provincia, sono invitati ad aderire al progetto durante l’anno 2022. L’obiettivo è arrivare al più ampio numero possibile di soggetti e poterli quindi coinvolgere in iniziative personalizzate, anche attraverso l’individuazione di forme di finanziamento per sostenere il processo di digitalizzazione.

Tra i prossimi benefit per gli iscritti è previsto anche l’accesso preferenziale ad alcune particolari sessioni della palestra digitale proposta dal Punto Impresa Digitale della Camera di commercio: il 20 aprile si partirà con la formazione dedicata a Google my Business, per poi proseguire ogni 15 giorni con incontri specifici dedicati a Facebook, Instagram, Whatsapp & Messenger, realizzati ad hoc con un taglio specifico per gli esercenti coinvolti.

“Proponiamo una piattaforma che aggrega tutti i servizi gratuiti che Camera di commercio e associazioni di categoria mettono a disposizione degli imprenditori per crescere sul digitale: chi sale a bordo, viene accompagnato in una trasformazione che ormai è irrinunciabile – spiega Dario Gallina, Presidente di Camera di commercio di Torino. – Non si tratta di stravolgere il proprio modo di fare business o la propria identità imprenditoriale, ma di raggiungere canali di vendita prima inesplorati, fidelizzare clienti anche geograficamente più lontani, reagire alla crisi post pandemica con una strategia a lungo termine, che sa cogliere come opportunità le nuove esigenze e i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori”.

“Il progetto #digitalesottocasa è assolutamente in linea con le attività della Città di Torino nel campo dell’innovazione – sottolinea l’Assessora alla Transizione Digitale e Innovazione, Chiara Foglietta -. Proprio in questi giorni sono arrivati i risultati di call europee che supportano la transizione digitale delle piccole e medie imprese locali del commercio, e non solo. I duri mesi che abbiamo vissuto hanno accelerato la consapevolezza di quanto il digitale possa essere un fattore trainante di crescita e di come si debba lavorare per accompagnare le realtà di vicinato in questa sfida. La Città, pertanto, guarda con grande interesse al progetto ed è certa che possa essere uno strumento utile anche per poter diffondere in modo ancora più capillare informazioni o iniziative”.

“La Città di Torino guarda con grande interesse al progetto #digitalesottocasa che, attraverso l’innovazione digitale, promuove lo sviluppo economico delle imprese locali del commercio e dell’artigianato – afferma l’Assessore al Commercio e ai Mercati Paolo Chiavarino. – L’iniziativa si colloca in coerenza con la strategia della Città che, anche attraverso i DUC (Distretti Urbani del Commercio), riconosce alle attività di vicinato un ruolo importante di presidio e di valorizzazione del territorio urbano: per questo è sempre più necessario supportare queste imprese nella crescita, utilizzando tutti gli strumenti resi disponibili dalle nuove tecnologie. Un progetto che mette in condizione le nuove generazioni di operatori del commercio di essere accompagnati ad affrontare quella che è una vera e propria sfida evolutiva”.

L’assessora Gianna Pentenero – titolare delle deleghe al Lavoro e alle Attività produttive – evidenzia “l’importanza del progetto #digitalesottocasa sia in chiave presente, sia futura. L’iniziativa – sottolinea Pentenero – attraverso le potenzialità delle innovative tecnologie digitali può offrire un contributo non indifferente alla crescita delle imprese artigianali del territorio e, allo stesso tempo, incidere positivamente sullo sviluppo del tessuto economico e produttivo locale nel suo complesso”.

Giardino Magliano, un nuovo spazio alberato in memoria di Mirna Terenziani

I frequentatori del giardino Terenzio Magliano, in corso Belgio angolo via Pallanza, da alcuni giorni possono godere dei benefici di un nuovo spazio alberato. La società GAe Engineering ha infatti donato alla Città di Torino 12 nuovi alberi in memoria di Mirna Terenziani, dipendente dell’azienda prematuramente scomparsa.

Alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta questa mattina hanno preso parte l’assessore alla Cura della Città, Francesco Tresso, il Presidente di Circoscrizione 7 Luca Deri e il Presidente di GAe Engineering, Giuseppe Gaspare Amaro. Presente per un saluto anche la signora Lina Saba, compagna di vita di Terenzo Magliano, a cui è intitolata l’area verde. Sono stati coinvolti anche i bambini di alcune classi della vicina scuola materna e dell’asilo nido, a cui si è rivolto con un breve intervento un tecnico del area Verde della Città, che ha illustrando i benefici degli alberi per l’ambiente ha invitato i piccoli a prendersi cura delle nuove piante insieme agli adulti.

La messa a dimora dei nuovi alberi in piazza Magliano rientra nell’ambito dell’iniziativa del Comune di Torino “Regala un albero alla tua Città”,  attraverso cui l’amministrazione promuove la donazione di alberi da parte dei cittadini e di altri soggetti privati, che vogliano dedicare le piante ad una persona, o ricordare un evento, o generalmente siano interessati a contribuire al mantenimento e all’incremento del patrimonio arboreo cittadino. Maggiori info alla pagina: http://www.comune.torino.it/verdepubblico/donazione/

Parco mezzi comunali più “green” con l’acquisto di 90 nuovi veicoli elettrici

Via libera dalla Giunta comunale – su proposta della vicesindaca Michela Favaro – all’acquisto di novanta nuovi veicoli a motorizzazione elettrica di diversa tipologia, alla realizzazione di una rete di punti di ricarica dislocati in aree di parcheggio all’interno di 20 sedi comunali e all’acquisizione di una piattaforma telematica integrata per gestire un servizio di mobilità condivisa dei veicoli del parco macchine comunale.
I nuovi mezzi elettrici sostituiranno cento veicoli a motorizzazione termica più vecchi di 12 anni. L’operazione sarà finanziata con fondi React-EU per un importo complessivo di 2 milioni e 930mila euro.

La vicesindaca Michela Favaro, titolare della delega alle Facility, sottolinea che “si tratta un investimento importante, in piena linea con le politiche dell’Amministrazione in tema di mobilità sostenibile e di gestione attenta e ottimale delle risorse finanziarie pubbliche. L’acquisizione e l’impiego dei nuovi mezzi elettrici, più ecologici ed efficienti, oltre a svecchiare il parco auto municipale, favorirà risparmi gestionali ricucendo il consumo di carburante fossile e i costi manutentivi, permetterà una programmazione e un utilizzo più razionale dei mezzi a vantaggio del servizio legato alle attività dell’ente”.

Si incastra col furgone sui binari della metro leggera. Rifiuta alcol test, indagata dalla Polizia Locale

Sembrava una segnalazione incredibile quella giunta in Centrale Operativa durante la notte di domenica secondo la quale un furgone stava percorrendo i binari della metropolitana leggera di Corso Toscana, ma quando gli agenti del Comando Territoriale VI della Polizia Locale sono giunti sul posto,  all’altezza del civico 62, non hanno potuto far altro che constatare la presenza del veicolo bloccato tra traversine e rotaie con il motore ancora acceso e la conducente a bordo che tentava invano di riprendere la corsa.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti, sembrerebbe che il furgone sia entrato sulla banchina rialzata attraverso l’incrocio di Corso Potenza, in un punto in cui la sede tranviaria è a raso con la carreggiata stradale, per poi rimanere bloccato alcune centinaia di metri più avanti, complice probabilmente la rottura di alcune componenti meccaniche.

La donna alla guida, di nazionalità italiana, mostrava sintomi di uno stato di alterazione, dovuto probabilmente all’abuso di alcol, ma nonostante ciò, si è rifiutata di sottoporsi all’alcol test, ragione per cui è stata indagata in stato di libertà ai sensi dell’art. 186 del Codice della Strada, rischiando in tal modo il massimo della pena, ovvero il riconoscimento di un valore del tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, con una sanzione che va da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. La patente della donna è stata immediatamente ritirata dagli agenti che nei prossimi giorni valuteranno anche le altre infrazioni commesse durante il transito sulla sede tranviaria.

Dopo il tentativo di rimuovere con un carro attrezzi il furgone dai binari, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per liberare la sede tranviaria. Fortunatamente, l’incidente è avvenuto di notte, in una fascia oraria durante la quale il trasporto pubblico urbano è sospeso, per cui non vi è stato alcun disservizio.

“Ce la metteremo tutta”. L’intervento del sindaco Stefano Lo Russo

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
Signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Signora Presidente del Consiglio Comunale
Assessore, assessori, consigliere e consiglieri
Autorità,
è per me un grande onore poter essere qui oggi per la sottoscrizione del “Patto per Torino” nella nostra sala del Consiglio Comunale.
Poco più di cinque mesi fa una nuova amministrazione si insediava alla guida della nostra Città. Una Città che è stata capitale del nostro Paese. Civile e industriale. E che ha dato tanto al progresso dell’Italia. Torino, città di eccellenza della manifattura, del progresso scientifico e tecnologico, della cultura e del turismo. Città laboratorio dell’innovazione sociale ed economica. Una città del rinnovamento, capitale di quella straordinaria cultura del “sapere fare”. Una città che si è costruita sull’etica del lavoro, e che si è forgiata nella sua straordinaria capacità di integrare chi, nei decenni scorsi e ancora oggi, è immigrato da fuori per venire qui a cercare “un lavoro” e condizioni di vita migliori di quelle che venivano lasciate.

Donne e uomini che hanno contribuito, talvolta non senza difficoltà di inserimento ambientale, culturale e più recentemente etnico e religioso a costruirne l’identità profonda. Torino è oggi una grande comunità, multiculturale e multietnica che, pur nelle sue contraddizioni e con le sue fatiche, guarda al domani con fiducia e speranza. Una comunità che forse più di altre ha sofferto gli effetti della pandemia. Torino, in questo lungo periodo, ha vissuto tutte le ansie di un territorio fragile.
Oggi Torino è ad un bivio storico. Un bivio tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro. Non è il primo che affronta. Già altre volte si è trovata di fronte a fasi storiche complesse che ne hanno tracciato la rotta.
Questa amministrazione ha intrapreso un intenso e duro lavoro. Una macchina amministrativa da ricostruire, una situazione finanziaria sull’orlo del dissesto, modalità gestionali dei processi da rifondare.
Ci stiamo impegnando come non mai a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere, accelerare la transizione digitale e quella ecologica, migliorare e rafforzare tutti i servizi che qualificano la città. Abbiamo l’obiettivo di creare le condizioni migliori per rilanciare l’economia e dare impulso alla produttività, semplificare la burocrazia per agevolare lavoratori e imprese, potenziare le infrastrutture e favorire l’innovazione.
Il contesto internazionale è segnato da incertezze e inquietudini, con la guerra alle nostre porte. Immagini terribili che entrano nelle nostre vite e scuotono le nostre coscienze. Una guerra che rischia di minare la dimensione valoriale fondativa della nostra stessa Europa e che ha sconvolto le agende politiche delle democrazie occidentali. Da una doppia emergenza, quella climatica e pandemica, ci troviamo ora con un’altra emergenza, legata alla difesa e alla sicurezza nel cuore dell’Europa. Ma in tutte queste emergenze c’è un solo e forte messaggio: serve più Europa. Un’Europa delle opportunità, del lavoro, dei diritti civili e democratici.
La complessità del presente non si affronta con un ritorno ad una dimensione nazionale. I nazionalismi creano false sicurezze di illusorie potenze. Proprio com’è avvenuto con la crisi pandemica, in cui solo con un fronte comune e organizzato si è potuto intraprendere la strada verso la gestione e il contenimento dei contagi, solo così, con unità e compattezza in Europa e nel mondo occidentale, si potrà far fronte comune per un ritorno della pace in Ucraina.
Ed è in questo difficile contesto che si inserisce l’opportunità del PNRR: il piano di rilancio di tutto il Paese attraverso il quale l’intero sistema nazionale può trarre quella forza e quella fiducia nel futuro che da decenni attendevamo. Per Torino, e per tutta la sua area metropolitana, si tratta dell’opportunità di coniugare i due pilastri della nostra strategia programmatica: ripresa economica e ricucitura sociale.
Nei prossimi mesi ingenti risorse verranno investite nella rete delle biblioteche comunali, nelle manutenzioni delle aree verdi, per le strade, le scuole, i mercati, gli impianti sportivi e le piscine. Un piano complessivo di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ampliare i luoghi di aggregazione e partecipazione dei cittadini. E ancora la Linea 2 della metropolitana, un’opera per la quale il suo Governo ha stanziato oltre 1 miliardo, che non solo rappresenterà una rivoluzione nella mobilità sostenibile a Torino, ma costituirà anche un motore di sviluppo e rigenerazione per tutta l’area nord della città. Il programma di investimenti che Torino effettuerà nei prossimi anni infatti con le risorse del PNRR e i fondi complementari è uno dei più importanti nella storia della nostra città: oltre alla Linea 2 della Metro, il prolungamento della Linea 1, il potenziamento della rete tranviaria, la digitalizzazione, il rinnovo del parco mezzi GTT, le pedonalizzazioni e le riqualificazioni degli spazi pubblici, il nuovo parcheggio interrato di piazza Bengasi, la manutenzione straordinaria delle strade e l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione energetica dei nostri edifici e di quelli di edilizia sociale, la rifunzionalizzazione del parco del Valentino e la nuova Biblioteca di Torino Esposizioni. E non sono tutti. Investimenti pubblici per un totale di oltre 3 miliardi di euro.
È quindi evidente che ci attende un periodo molto intenso, per il quale è indispensabile mantenere conti solidi e avere bilanci in equilibrio.
Un lavoro che deve coinvolgere tutti, un impegno comune che deve portarci ad una nuova fase di crescita e sviluppo. Non possiamo sprecare questa grande opportunità. Ed è questo lo spirito con cui abbiamo dato vita nei mesi scorsi alla Cabina di Regia sul PNRR con la Regione Piemonte, l’Università, il Politecnico e gli stakeholder del territorio. Oggi il panorama richiede una scossa comune di tutta la classe dirigente italiana. Capace, come nel passato, di porre quelle basi indispensabili per il rilancio economico e sociale del paese.
Diventa quindi essenziale usare bene i fondi del Recovery per rimettere il Paese sulla strada della crescita e del riordino finanziario. Avanti quindi con gli investimenti capaci di aumentare la produttività e la competitività e procedere contemporaneamente alla ricucitura del tessuto sociale provato dalla crisi. Avanti con la rinegoziazione degli oneri finanziari degli enti locali nei confronti del sistema bancario. Avanti con i rapporti di partenariato pubblico-privato e il terzo settore.
Ma per gestire al meglio questa fase di rilancio è indispensabile una macchina organizzativa e amministrativa efficiente, con nuove competenze e settori da potenziare.
Corriamo alcuni rischi – Signor Presidente – su cui è quanto mai opportuna una seria riflessione nazionale e locale. Il primo: la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non si deve più morire per lavorare. Il secondo: le potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata. Il terzo: il contenzioso amministrativo. Viviamo in un sistema di gare e appalti pubblici che fa ormai del ricorso sistematico alla Giustizia amministrativa una prassi, con l’effetto devastante di rallentare i tempi già molto stringenti dei Piani di investimento. Il quarto: il rincaro delle materie prime che rischia di bloccare l’esecuzione dei cantieri. Il quinto: il caro energia per imprese e famiglie.
Si tratta di questioni difficilmente affrontabili sul solo piano locale per le quali è fondamentale l’intervento del Governo. Noi siamo a disposizione per fornire spunti e contributi.
Il “Patto per Torino” che ci accingiamo a firmare costituisce un modello virtuoso che vorremmo rappresentasse – anche in futuro – la modalità di lavoro e di scambio tra la Città e il Governo, un confronto permanente che rende migliore il lavoro di tutti e si riflette al meglio verso i nostri cittadini. Vorremmo iniziasse un nuovo paradigma nei rapporti tra Governo ed enti locali e per noi il modello del “Patto” è il migliore esempio di un lavoro comune e positivo.
Mi avvio a concludere. Il primo doveroso ringraziamento vorrei rivolgerlo all’Assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli, instancabile e attenta custode dei conti di palazzo civico, al Sottosegretario Roberto Garofoli, agli uffici del MEF e delle Risorse finanziarie del Comune. Senza il loro fondamentale contributo noi oggi non saremmo stati qui a parlare di futuro in questo modo.
Grazie ai nostri dipendenti, dirigenti e collaboratori che pur in condizioni proibitive hanno continuato a permettere al Comune di andare avanti nonostante tutto e che con sforzi personali, abnegazione e attaccamento all’ente consentono alla nostra città di funzionare.
Grazie al Consiglio Comunale che ha accompagnato e sostenuto le scelte che siamo chiamati a fare.
Infine, Signor Presidente, grazie a lei.
Per come ha gestito la crisi pandemica.
Perché ha ridato autorevolezza internazionale all’Italia.
Perché ha fatto tornare importante il valore della competenza nel servire la “cosa pubblica”.
Perché nonostante le difficoltà di un sistema politico e partitico troppo spesso non all’altezza delle sfide del Paese, Lei continua a dimostrare visione, capacità di guida e leadership.
Perché sta provando a riformare questo Paese: le grandi riforme richieste dal Recovery, fondamentali per l’attuazione degli interventi e descritte nel piano Italia Domani. Riforme, come sappiamo, non semplici.
Mai come in questo momento il Governo è vicino alla Città di Torino. Tocca a noi dimostrare di essere all’altezza di questa fiducia.
Ce la metteremo tutta, può contarci.

Il Premier Draghi in Sala Rossa per la sottoscrizione del “Patto di Torino”

Palazzo Civico ha accolto oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in città per sottoscrivere con il Sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, il fondo salva comuni che porterà nelle casse comunali 1 miliardo e 120 mila euro in 20 anni.

Mezz’ora di incontro privato negli uffici del primo cittadino, poi la cerimonia in Sala Rossa alla presenza di consigliere e consiglieri, assessore e assessori e autorità.

In apertura i saluti di benvenuto della Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, che nel ringraziare il Premier per la sua presenza ha sottolineato l’impegno del governo verso le amministrazioni locali, avamposti nel rispondere ai bisogni della cittadinanza, specialmente nei momenti di pericolo e incertezza. La Presidente ha evidenziato lo spirito resiliente, laborioso e ingegnoso della Città, che non mancherà di mettere in campo anche in questa nuova stagione di investimenti che saranno realizzati anche grazie al gioco di squadra tra le diverse istituzioni.

E’ toccato poi al Sottosegretario di Stato, Roberto Garofali, che ha evidenziato come la sottoscrizione di questo Patto rappresenti un nuovo momento di rivisitazione delle relazioni finanziarie tra Stato ed enti locali e sia frutto di una stretta collaborazione tra i ministeri dell’Interno e dell’Economia, Comune di Torino e Presidenza del Consiglio. 

Ha preso quindi la parola il Sindaco Stefano Lo Russo, che nel suo intervento ha ricordato come Torino si trovi in questo momento di fronte a un bivio storico, tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro. 

L’opportunità offerta dal PNRR, il programma di investimento tra i più importanti della storia della città, aprirà una nuova fase di crescita e sviluppo da affrontare con una macchina organizzativa e amministrativa efficiente, conti solidi e bilanci in equilibrio. 

Nel discorso di chiusura il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato come la cerimonia di oggi sia un’occasione per pensare insieme il futuro di Torino, “perché risponda con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo, come ha saputo fare in passato.”

Con il PNNR la Città e il Piemonte saranno supportati nel rinnovamento manifatturiero, nella transizione ecologica, nella ricerca scientifica e negli investimenti in scuola e sanità.

“Lo sviluppo economico deve andare di pari passo con il progresso civile e la lotta alle disuguaglianze,  con quartieri ancora più inclusivi, moderni e sostenibili”, ha continuato Draghi.

Il Premier ha concluso con un appello a tutti i torinesi, in particolare ai più giovani, che hanno mostrato di saper reinventare la città in una direzione più solidale e sostenibile, di riuscire a incidere in modo positivo e concreto sulle politiche pubbliche, esortandoli a unire le loro intelligenze e il loro entusiasmo per migliorare la città e l’intero paese.








 

Dehors, per le concessioni iter semplificati dopo le modifiche al regolamento

Questa mattina la Giunta Comunale – su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – ha deliberato di apportare alcune modifiche al Regolamento n. 388 – ‘Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione’ (approvato dal Consiglio Comunale il 22 luglio 2019) per semplificare i procedimenti concessori e contribuire così a un rilancio della città.

La pandemia ha influito ‘pesantemente’ sulle attività commerciali e, poiché il 31 marzo è cessato lo stato di emergenza, l’Amministrazione comunale, sia per consentire una graduale messa a regime della normativa regolamentare ordinaria, sia per semplificare e razionalizzare le procedure, ha pensato di introdurre una più snella ed efficace modalità di presentazione delle istanze per ottenere la concessione di occupazione di suolo pubblico per l’allestimento di dehors attraverso presentazione tramite il portale telematico ‘Impresainungiorno’.

Questa nuova procedura consentirà di sostituire la complessa fase istruttoria di verifica tecnica della correttezza della progettazione con la semplice presentazione di una dichiarazione asseverata di un professionista e di una dichiarazione dell’esercente titolare. Le linee guida circa le modalità di presentazione delle istanze saranno pubblicate sul sito web della Città.

Inoltre, per permettere una graduale messa a regime della normativa regolamentare ordinaria, l’esecutivo di Palazzo Civico ha deciso di prevedere una disposizione specifica transitoria relativamente ai dehors continuativi ordinari consentendo loro di rinnovare la concessione quinquennale entro il 31 dicembre 2022, pagando il regolare canone.

“Questo provvedimento agevolerà notevolmente gli esercenti pubblici garantendo altresì un servizio di qualità ai cittadini – afferma l’assessore al commercio Paolo Chiavarino –. Inoltre, tenuto conto di ben 149 importanti eventi tra maggio e giugno, i dehors installati durante la pandemia saranno confermati sino al 30 giugno, come previsto dalla delibera consigliare del 2020”.

La delibera varata oggi dalla Giunta passerà nei prossimi giorni all’esame del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.