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Parco mezzi comunali più “green” con l’acquisto di 90 nuovi veicoli elettrici

Via libera dalla Giunta comunale – su proposta della vicesindaca Michela Favaro – all’acquisto di novanta nuovi veicoli a motorizzazione elettrica di diversa tipologia, alla realizzazione di una rete di punti di ricarica dislocati in aree di parcheggio all’interno di 20 sedi comunali e all’acquisizione di una piattaforma telematica integrata per gestire un servizio di mobilità condivisa dei veicoli del parco macchine comunale.
I nuovi mezzi elettrici sostituiranno cento veicoli a motorizzazione termica più vecchi di 12 anni. L’operazione sarà finanziata con fondi React-EU per un importo complessivo di 2 milioni e 930mila euro.

La vicesindaca Michela Favaro, titolare della delega alle Facility, sottolinea che “si tratta un investimento importante, in piena linea con le politiche dell’Amministrazione in tema di mobilità sostenibile e di gestione attenta e ottimale delle risorse finanziarie pubbliche. L’acquisizione e l’impiego dei nuovi mezzi elettrici, più ecologici ed efficienti, oltre a svecchiare il parco auto municipale, favorirà risparmi gestionali ricucendo il consumo di carburante fossile e i costi manutentivi, permetterà una programmazione e un utilizzo più razionale dei mezzi a vantaggio del servizio legato alle attività dell’ente”.

Si incastra col furgone sui binari della metro leggera. Rifiuta alcol test, indagata dalla Polizia Locale

Sembrava una segnalazione incredibile quella giunta in Centrale Operativa durante la notte di domenica secondo la quale un furgone stava percorrendo i binari della metropolitana leggera di Corso Toscana, ma quando gli agenti del Comando Territoriale VI della Polizia Locale sono giunti sul posto,  all’altezza del civico 62, non hanno potuto far altro che constatare la presenza del veicolo bloccato tra traversine e rotaie con il motore ancora acceso e la conducente a bordo che tentava invano di riprendere la corsa.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti, sembrerebbe che il furgone sia entrato sulla banchina rialzata attraverso l’incrocio di Corso Potenza, in un punto in cui la sede tranviaria è a raso con la carreggiata stradale, per poi rimanere bloccato alcune centinaia di metri più avanti, complice probabilmente la rottura di alcune componenti meccaniche.

La donna alla guida, di nazionalità italiana, mostrava sintomi di uno stato di alterazione, dovuto probabilmente all’abuso di alcol, ma nonostante ciò, si è rifiutata di sottoporsi all’alcol test, ragione per cui è stata indagata in stato di libertà ai sensi dell’art. 186 del Codice della Strada, rischiando in tal modo il massimo della pena, ovvero il riconoscimento di un valore del tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, con una sanzione che va da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. La patente della donna è stata immediatamente ritirata dagli agenti che nei prossimi giorni valuteranno anche le altre infrazioni commesse durante il transito sulla sede tranviaria.

Dopo il tentativo di rimuovere con un carro attrezzi il furgone dai binari, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per liberare la sede tranviaria. Fortunatamente, l’incidente è avvenuto di notte, in una fascia oraria durante la quale il trasporto pubblico urbano è sospeso, per cui non vi è stato alcun disservizio.

“Ce la metteremo tutta”. L’intervento del sindaco Stefano Lo Russo

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
Signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Signora Presidente del Consiglio Comunale
Assessore, assessori, consigliere e consiglieri
Autorità,
è per me un grande onore poter essere qui oggi per la sottoscrizione del “Patto per Torino” nella nostra sala del Consiglio Comunale.
Poco più di cinque mesi fa una nuova amministrazione si insediava alla guida della nostra Città. Una Città che è stata capitale del nostro Paese. Civile e industriale. E che ha dato tanto al progresso dell’Italia. Torino, città di eccellenza della manifattura, del progresso scientifico e tecnologico, della cultura e del turismo. Città laboratorio dell’innovazione sociale ed economica. Una città del rinnovamento, capitale di quella straordinaria cultura del “sapere fare”. Una città che si è costruita sull’etica del lavoro, e che si è forgiata nella sua straordinaria capacità di integrare chi, nei decenni scorsi e ancora oggi, è immigrato da fuori per venire qui a cercare “un lavoro” e condizioni di vita migliori di quelle che venivano lasciate.

Donne e uomini che hanno contribuito, talvolta non senza difficoltà di inserimento ambientale, culturale e più recentemente etnico e religioso a costruirne l’identità profonda. Torino è oggi una grande comunità, multiculturale e multietnica che, pur nelle sue contraddizioni e con le sue fatiche, guarda al domani con fiducia e speranza. Una comunità che forse più di altre ha sofferto gli effetti della pandemia. Torino, in questo lungo periodo, ha vissuto tutte le ansie di un territorio fragile.
Oggi Torino è ad un bivio storico. Un bivio tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro. Non è il primo che affronta. Già altre volte si è trovata di fronte a fasi storiche complesse che ne hanno tracciato la rotta.
Questa amministrazione ha intrapreso un intenso e duro lavoro. Una macchina amministrativa da ricostruire, una situazione finanziaria sull’orlo del dissesto, modalità gestionali dei processi da rifondare.
Ci stiamo impegnando come non mai a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere, accelerare la transizione digitale e quella ecologica, migliorare e rafforzare tutti i servizi che qualificano la città. Abbiamo l’obiettivo di creare le condizioni migliori per rilanciare l’economia e dare impulso alla produttività, semplificare la burocrazia per agevolare lavoratori e imprese, potenziare le infrastrutture e favorire l’innovazione.
Il contesto internazionale è segnato da incertezze e inquietudini, con la guerra alle nostre porte. Immagini terribili che entrano nelle nostre vite e scuotono le nostre coscienze. Una guerra che rischia di minare la dimensione valoriale fondativa della nostra stessa Europa e che ha sconvolto le agende politiche delle democrazie occidentali. Da una doppia emergenza, quella climatica e pandemica, ci troviamo ora con un’altra emergenza, legata alla difesa e alla sicurezza nel cuore dell’Europa. Ma in tutte queste emergenze c’è un solo e forte messaggio: serve più Europa. Un’Europa delle opportunità, del lavoro, dei diritti civili e democratici.
La complessità del presente non si affronta con un ritorno ad una dimensione nazionale. I nazionalismi creano false sicurezze di illusorie potenze. Proprio com’è avvenuto con la crisi pandemica, in cui solo con un fronte comune e organizzato si è potuto intraprendere la strada verso la gestione e il contenimento dei contagi, solo così, con unità e compattezza in Europa e nel mondo occidentale, si potrà far fronte comune per un ritorno della pace in Ucraina.
Ed è in questo difficile contesto che si inserisce l’opportunità del PNRR: il piano di rilancio di tutto il Paese attraverso il quale l’intero sistema nazionale può trarre quella forza e quella fiducia nel futuro che da decenni attendevamo. Per Torino, e per tutta la sua area metropolitana, si tratta dell’opportunità di coniugare i due pilastri della nostra strategia programmatica: ripresa economica e ricucitura sociale.
Nei prossimi mesi ingenti risorse verranno investite nella rete delle biblioteche comunali, nelle manutenzioni delle aree verdi, per le strade, le scuole, i mercati, gli impianti sportivi e le piscine. Un piano complessivo di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ampliare i luoghi di aggregazione e partecipazione dei cittadini. E ancora la Linea 2 della metropolitana, un’opera per la quale il suo Governo ha stanziato oltre 1 miliardo, che non solo rappresenterà una rivoluzione nella mobilità sostenibile a Torino, ma costituirà anche un motore di sviluppo e rigenerazione per tutta l’area nord della città. Il programma di investimenti che Torino effettuerà nei prossimi anni infatti con le risorse del PNRR e i fondi complementari è uno dei più importanti nella storia della nostra città: oltre alla Linea 2 della Metro, il prolungamento della Linea 1, il potenziamento della rete tranviaria, la digitalizzazione, il rinnovo del parco mezzi GTT, le pedonalizzazioni e le riqualificazioni degli spazi pubblici, il nuovo parcheggio interrato di piazza Bengasi, la manutenzione straordinaria delle strade e l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione energetica dei nostri edifici e di quelli di edilizia sociale, la rifunzionalizzazione del parco del Valentino e la nuova Biblioteca di Torino Esposizioni. E non sono tutti. Investimenti pubblici per un totale di oltre 3 miliardi di euro.
È quindi evidente che ci attende un periodo molto intenso, per il quale è indispensabile mantenere conti solidi e avere bilanci in equilibrio.
Un lavoro che deve coinvolgere tutti, un impegno comune che deve portarci ad una nuova fase di crescita e sviluppo. Non possiamo sprecare questa grande opportunità. Ed è questo lo spirito con cui abbiamo dato vita nei mesi scorsi alla Cabina di Regia sul PNRR con la Regione Piemonte, l’Università, il Politecnico e gli stakeholder del territorio. Oggi il panorama richiede una scossa comune di tutta la classe dirigente italiana. Capace, come nel passato, di porre quelle basi indispensabili per il rilancio economico e sociale del paese.
Diventa quindi essenziale usare bene i fondi del Recovery per rimettere il Paese sulla strada della crescita e del riordino finanziario. Avanti quindi con gli investimenti capaci di aumentare la produttività e la competitività e procedere contemporaneamente alla ricucitura del tessuto sociale provato dalla crisi. Avanti con la rinegoziazione degli oneri finanziari degli enti locali nei confronti del sistema bancario. Avanti con i rapporti di partenariato pubblico-privato e il terzo settore.
Ma per gestire al meglio questa fase di rilancio è indispensabile una macchina organizzativa e amministrativa efficiente, con nuove competenze e settori da potenziare.
Corriamo alcuni rischi – Signor Presidente – su cui è quanto mai opportuna una seria riflessione nazionale e locale. Il primo: la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non si deve più morire per lavorare. Il secondo: le potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata. Il terzo: il contenzioso amministrativo. Viviamo in un sistema di gare e appalti pubblici che fa ormai del ricorso sistematico alla Giustizia amministrativa una prassi, con l’effetto devastante di rallentare i tempi già molto stringenti dei Piani di investimento. Il quarto: il rincaro delle materie prime che rischia di bloccare l’esecuzione dei cantieri. Il quinto: il caro energia per imprese e famiglie.
Si tratta di questioni difficilmente affrontabili sul solo piano locale per le quali è fondamentale l’intervento del Governo. Noi siamo a disposizione per fornire spunti e contributi.
Il “Patto per Torino” che ci accingiamo a firmare costituisce un modello virtuoso che vorremmo rappresentasse – anche in futuro – la modalità di lavoro e di scambio tra la Città e il Governo, un confronto permanente che rende migliore il lavoro di tutti e si riflette al meglio verso i nostri cittadini. Vorremmo iniziasse un nuovo paradigma nei rapporti tra Governo ed enti locali e per noi il modello del “Patto” è il migliore esempio di un lavoro comune e positivo.
Mi avvio a concludere. Il primo doveroso ringraziamento vorrei rivolgerlo all’Assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli, instancabile e attenta custode dei conti di palazzo civico, al Sottosegretario Roberto Garofoli, agli uffici del MEF e delle Risorse finanziarie del Comune. Senza il loro fondamentale contributo noi oggi non saremmo stati qui a parlare di futuro in questo modo.
Grazie ai nostri dipendenti, dirigenti e collaboratori che pur in condizioni proibitive hanno continuato a permettere al Comune di andare avanti nonostante tutto e che con sforzi personali, abnegazione e attaccamento all’ente consentono alla nostra città di funzionare.
Grazie al Consiglio Comunale che ha accompagnato e sostenuto le scelte che siamo chiamati a fare.
Infine, Signor Presidente, grazie a lei.
Per come ha gestito la crisi pandemica.
Perché ha ridato autorevolezza internazionale all’Italia.
Perché ha fatto tornare importante il valore della competenza nel servire la “cosa pubblica”.
Perché nonostante le difficoltà di un sistema politico e partitico troppo spesso non all’altezza delle sfide del Paese, Lei continua a dimostrare visione, capacità di guida e leadership.
Perché sta provando a riformare questo Paese: le grandi riforme richieste dal Recovery, fondamentali per l’attuazione degli interventi e descritte nel piano Italia Domani. Riforme, come sappiamo, non semplici.
Mai come in questo momento il Governo è vicino alla Città di Torino. Tocca a noi dimostrare di essere all’altezza di questa fiducia.
Ce la metteremo tutta, può contarci.

Il Premier Draghi in Sala Rossa per la sottoscrizione del “Patto di Torino”

Palazzo Civico ha accolto oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in città per sottoscrivere con il Sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, il fondo salva comuni che porterà nelle casse comunali 1 miliardo e 120 mila euro in 20 anni.

Mezz’ora di incontro privato negli uffici del primo cittadino, poi la cerimonia in Sala Rossa alla presenza di consigliere e consiglieri, assessore e assessori e autorità.

In apertura i saluti di benvenuto della Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, che nel ringraziare il Premier per la sua presenza ha sottolineato l’impegno del governo verso le amministrazioni locali, avamposti nel rispondere ai bisogni della cittadinanza, specialmente nei momenti di pericolo e incertezza. La Presidente ha evidenziato lo spirito resiliente, laborioso e ingegnoso della Città, che non mancherà di mettere in campo anche in questa nuova stagione di investimenti che saranno realizzati anche grazie al gioco di squadra tra le diverse istituzioni.

E’ toccato poi al Sottosegretario di Stato, Roberto Garofali, che ha evidenziato come la sottoscrizione di questo Patto rappresenti un nuovo momento di rivisitazione delle relazioni finanziarie tra Stato ed enti locali e sia frutto di una stretta collaborazione tra i ministeri dell’Interno e dell’Economia, Comune di Torino e Presidenza del Consiglio. 

Ha preso quindi la parola il Sindaco Stefano Lo Russo, che nel suo intervento ha ricordato come Torino si trovi in questo momento di fronte a un bivio storico, tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro. 

L’opportunità offerta dal PNRR, il programma di investimento tra i più importanti della storia della città, aprirà una nuova fase di crescita e sviluppo da affrontare con una macchina organizzativa e amministrativa efficiente, conti solidi e bilanci in equilibrio. 

Nel discorso di chiusura il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato come la cerimonia di oggi sia un’occasione per pensare insieme il futuro di Torino, “perché risponda con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo, come ha saputo fare in passato.”

Con il PNNR la Città e il Piemonte saranno supportati nel rinnovamento manifatturiero, nella transizione ecologica, nella ricerca scientifica e negli investimenti in scuola e sanità.

“Lo sviluppo economico deve andare di pari passo con il progresso civile e la lotta alle disuguaglianze,  con quartieri ancora più inclusivi, moderni e sostenibili”, ha continuato Draghi.

Il Premier ha concluso con un appello a tutti i torinesi, in particolare ai più giovani, che hanno mostrato di saper reinventare la città in una direzione più solidale e sostenibile, di riuscire a incidere in modo positivo e concreto sulle politiche pubbliche, esortandoli a unire le loro intelligenze e il loro entusiasmo per migliorare la città e l’intero paese.








 

Dehors, per le concessioni iter semplificati dopo le modifiche al regolamento

Questa mattina la Giunta Comunale – su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – ha deliberato di apportare alcune modifiche al Regolamento n. 388 – ‘Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione’ (approvato dal Consiglio Comunale il 22 luglio 2019) per semplificare i procedimenti concessori e contribuire così a un rilancio della città.

La pandemia ha influito ‘pesantemente’ sulle attività commerciali e, poiché il 31 marzo è cessato lo stato di emergenza, l’Amministrazione comunale, sia per consentire una graduale messa a regime della normativa regolamentare ordinaria, sia per semplificare e razionalizzare le procedure, ha pensato di introdurre una più snella ed efficace modalità di presentazione delle istanze per ottenere la concessione di occupazione di suolo pubblico per l’allestimento di dehors attraverso presentazione tramite il portale telematico ‘Impresainungiorno’.

Questa nuova procedura consentirà di sostituire la complessa fase istruttoria di verifica tecnica della correttezza della progettazione con la semplice presentazione di una dichiarazione asseverata di un professionista e di una dichiarazione dell’esercente titolare. Le linee guida circa le modalità di presentazione delle istanze saranno pubblicate sul sito web della Città.

Inoltre, per permettere una graduale messa a regime della normativa regolamentare ordinaria, l’esecutivo di Palazzo Civico ha deciso di prevedere una disposizione specifica transitoria relativamente ai dehors continuativi ordinari consentendo loro di rinnovare la concessione quinquennale entro il 31 dicembre 2022, pagando il regolare canone.

“Questo provvedimento agevolerà notevolmente gli esercenti pubblici garantendo altresì un servizio di qualità ai cittadini – afferma l’assessore al commercio Paolo Chiavarino –. Inoltre, tenuto conto di ben 149 importanti eventi tra maggio e giugno, i dehors installati durante la pandemia saranno confermati sino al 30 giugno, come previsto dalla delibera consigliare del 2020”.

La delibera varata oggi dalla Giunta passerà nei prossimi giorni all’esame del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.

13 custodie cautelari per i 29 borseggiatori dei mezzi pubblici indagati dalla Polizia Locale

29 indagati e 13 custodie cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria, di cui 11 obblighi di firma e 2 obblighi di dimora sul territorio di Torino: questo il bilancio di due indagini svolte dal Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale tra il 2019 e il 2021.

Indagini nate per contrastare il fenomeno dei furti a bordo dei mezzi di trasporto pubblico urbano, e per questo denominate ‘LINEA SICURA’, durante le quali, gli agenti specializzati del ROS hanno visionato oltre 100 ore di immagini video catturate dalle telecamere di sorveglianza degli autobus che hanno consentito di analizzare circa 70 casi di borseggio e di individuare una trentina soggetti di nazionalità italiana, rumena e marocchina, in parte già noti alle forze di polizia per condanne in reati analoghi.

 Le vittime predilette erano perlopiù persone anziane o in condizione di vulnerabilità  e i furti avvenivano quasi sempre su mezzi pubblici affollati, utilizzando la tecnica della ‘distrazione’, ovvero sfruttando la densità di persone intorno al malcapitato che, dopo essere stato accerchiato dai malintenzionati fino al contatto fisico che consentiva la sottrazione con destrezza, si accorgeva di essere stato derubato soltanto dopo essere sceso dal bus.

Accurate indagini sul territorio e l’analisi delle immagini video delle telecamere di sicurezza di alcune banche hanno anche consentito agli agenti del ROS di identificare i soggetti che, utilizzando le carte trovate all’interno dei portafogli rubati, effettuavano prelievi fraudolenti presso gli sportelli bancomat.

Il nucleo specialistico impiegato dalla Polizia Locale per contrastare i borseggi e le molestie sessuali a bordo dei mezzi di trasporto pubblico rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale che, con le ultime 13 custodie cautelari emesse nei giorni scorsi dall’Autorità Giudiziaria, conferma la bontà della scelta di aver dedicato un team a questa tipologia di reati e suggella una metodologia di intervento collaudata durante anni di controlli.

“Sempre di più, la nostra sfida è quella di lavorare perché le sperimentazioni e le novità nel campo della digitalizzazione e della tecnologia non siano fini a se stesse ma si trasformino in servizi che migliorano la qualità della vita dei cittadini, e ci aiutino a garantire la loro sicurezza”, ha commentato l’Assessora alla Sicurezza del Comune di Torino, Gianna Pentenero.

Per una ancor più incisiva attività di contrasto, il Comando di via Bologna, avvalendosi anche di nuovi mezzi tecnologici e di intelligenza artificiale, sta disponendo un ampio piano operativo per fronteggiare ancor più efficacemente molestatori e borseggiatori sui mezzi pubblici.

Farmacie comunali, le assessore Nardelli e Pentenero incontrano le rappresentanze sindacali

Questa mattina le assessore Gabriella Nardelli e Gianna Pentenero, titolari rispettivamente delle deleghe al Bilancio e Partecipate e al Lavoro e attività produttive, hanno ricevuto i rappresentanti di tutte le sigle sindacali delle farmacie comunali di Torino e Venaria oggi in sciopero – o con orario ridotto – per il mancato rinnovo del contratto nazionale con Assofarm .

Il Consiglio comunale già il 7 marzo scorso aveva approvato una mozione che impegnava la Giunta a intervenire sia presso Assofarm che Anci Nazionale per sollecitare la conclusione delle trattative sindacali e arrivare alla sigla di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dignitoso per il settore delle Farmacie comunali.

Questa mattina, ascoltate le ragioni dei rappresentanti dei lavoratori, le Assessore si sono impegnate a valutare, assieme al Sindaco, la maniera migliore per favorire un dialogo e un confronto più produttivi e più efficaci tra le parti in causa.

Sicurezza sul lavoro nei cantieri, in Prefettura la firma del Protocollo d’intesa

Cerimonia di firma questa mattina in Prefettura per il “Protocollo d’intesa per la sicurezza e la regolarità nei cantieri edili della Città di Torino “, intesa che il Comune di Torino ha sottoscritto con Prefettura di Torino, Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino,  Anci Piemonte, ASL Città di Torino,  Camera di commercio di Torino, ordini professionali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali  e altre realtà del comparto edilizia.

La vicesindaca Michela Favaro, che ha firmato l’accordo per la Città di Torino, ha sottolineato che “legalità, regolarità e sicurezza nei cantieri sono elementi essenziali affinché una fase storica di grandi interventi come quella del PNRR porti i risultati attesi in termini di efficienza e qualità delle Opere Pubbliche che andremo a realizzare”.

“E’ ancora vivo – ha aggiunto la titolare della delega a Legalità, Contratti e Appalti  – il dolore per la tragedia del crollo della gru di via Genova dello scorso 19 dicembre, e non è stato l’ultimo degli incidenti in cantiere avvenuti a Torino e nel resto della Città metropolitana. Non è più prorogabile ogni tipo di sforzo che le Istituzioni possono mettere in campo utile a garantire la sicurezza nei cantieri di opere pubbliche e private”.

“La Città di Torino, per quanto riguarda i Lavori Pubblici, – ha ricordato la vicesindaca – inserisce già meccanismi premianti in tema di sicurezza nell’ambito di gare ad offerta economicamente più vantaggiosa”.

Favaro ha concluso “esprimendo grande soddisfazione per la sottoscrizione di questo Protocollo e per il gran numero di partner coinvolti e mi auguro che le norme sulla regolarità dei rapporti di lavoro, lotta all’evasione, formazione sulla sicurezza nei cantieri, controlli, applicazione integrale dei contratti collettivi trovino una sempre più rigida applicazione”.

Polizia Locale, chiusa una discoteca, assembramenti e inosservanza dei limiti di capienza

Lo stato d’emergenza è finito e con esso anche alcune delle restrizioni varate dal Governo per il contenimento della diffusione del Covid-19, ma per la Polizia Locale, così come per le altre Forze dell’Ordine, i controlli di vigilanza continuano.

Nelle prime ore del mattino di sabato, a seguito di numerose segnalazioni su presunte inosservanze della normativa Covid-19, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno effettuato un controllo ispettivo in abiti civili all’interno di una discoteca in via Andrea Doria, recentemente già chiusa per 15 giorni dalla Questura.

Il numero dei clienti all’interno del locale era di gran lunga superiore rispetto al limite stabilito dalla Commissione di Vigilanza. Nel locale erano infatti presenti 458 persone, un numero equivalente a più del doppio del limite di 225 deliberato dall’Organo competente.

La capienza doppia oltre il limite stabilito ha reso impossibile il mantenimento delle distanze di sicurezza e reso inevitabili gli assembramenti. La quasi la totalità dei presenti, anche quelli che non stavano ballando, non indossava i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Il locale è stato chiuso per 5 giorni per inosservanza della normativa Covid-19, mentre il titolare, oltre ad essere stato sanzionato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle prescrizione sul limite di capienza.

In volo con l’Aeronautica Militare: studenti di Torino piloti per due settimane

Stamattina le  assessore alla cultura, Rosanna Purchia, e alla pubblica istruzione, Carlotta Salerno, hanno partecipato alla presentazione di un’esperienza unica che l’Aeronautica Militare, grazie  a un accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sta offrendo agli studenti della città di Torino: un corso di cultura aeronautica, attività completamente gratuita e facoltativa, che vede la partecipazione di circa 150 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città, iniziato lunedì 28 marzo e che terminerà giovedì 7 aprile.

Il corso è suddiviso in due parti: durante questa settimana i giovani studenti hanno seguito un ciclo di lezioni teoriche sulle basi dei principi aerodinamici, gli strumenti e la sicurezza del volo con accenni alla meteorologia e al controllo del traffico aereo. Ieri poi, giovedì 31 marzo, i ragazzi sono stati sottoposti a un test sulle conoscenze acquisite che contribuirà alla stesura di una graduatoria.

La prossima settimana gli studenti vivranno l’esperienza del volo in formazione con un aereo militare, il Siai U-208. Ad accompagnarli, all’Aeroporto Aeritalia, saranno i piloti istruttori di volo del 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di Guidonia, in provincia di Roma. A tutti i partecipanti verrà consegnato il diploma / attestato di frequenza che, oltre a poter essere valutato ai fini dei crediti formativi per il conseguimento della maturità, assegna anche un punteggio di merito per alcuni concorsi in Aeronautica Militare.

Al termine, sarà stesa una graduatoria finale e i primi classificati riceveranno come premio la possibilità di partecipare a uno stage all’Aeroporto di Guidonia, sede del 60° Stormo, per indossare – in quei giorni – i panni di pilota dell’Aeronautica Militare e volare con l’aliante Twin Astir. Un’occasione per avvicinarsi al mondo del volo che richiede impegno, competenza e passione e allo stesso tempo regala grandi emozioni.